Lu era assolutissimamente intenzionato a vedere questa pellicola!
Film 826: "Dracula Untold" (2014) di Gary Shore
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Il film inizia con un'ottima scelta del font per il titolo, che però rimane l'unica ottima cosa di tutto il progetto.
Vlad detto "l'impalatore" (Luke Evans) è signore di Transilvania, terra che gli sta a cuore al pari della sua famiglia. Dal momento che i turchi la minacceranno, farà tutto ciò che è in suo potere per salvare il suo popolo (e soprattutto suo figlio) dalle grinfie del sultano Maometto II (Dominic Cooper). La storia non è niente più di questo.
Nel mezzo ci sono una serie di trovate narrative dubbie e un po' noiose, considerando che dopo essere stato l'impalatore, Vlad diventa padre e marito modello, signore devoto alla sua terra e alla sua cultura. Per come lo vogliono far passare qui, l'unica cosa che gli sta davvero a cuore è difendere la sua famiglia che parte da quella di sangue e, per estensione, coinvolge i suoi sudditi. Insomma, Vlad adesso è un pezzo di pane.
Forzato dagli eventi, però, il nostro principe sarà costretto ad abbracciare nuovamente la sua vera natura, unico a sacrificarsi per la libertà della Transilvania (in quanto non ha un esercito), regno che esigerà da lui il prezzo più alto: tramutarsi in un mostro.
Chiaramente parliamo di un vero e proprio patto col diavolo, una scelta necessaria ma consapevole che lo porterà a diventare vampiro a tutti gli effetti, successore di un Maestro Vampiro (Charles Dance) che è l'unico aspetto veramente inquietante di una storia che, altrimenti, combina malamente la fiaba col mito. Per non parlare, poi, dei vani tentativi horror che, fossero stati messi in pratica seriamente (e non solo accennati), avrebbero quantomeno dato un senso a questo progetto che, invece, sceglie di mischiare tutto insieme e risultare un nulla di fatto. C'è la strategia politica, il mistero dell'occulto, l'orrore del massacro, ma anche uno sdolcinato quadretto amoroso che si combina ad un dramma familiare da manuale; eppure tutti questi elementi insieme non riescono a salvare una storia che parrebbe poter regalare al pubblico una nuova prospettiva più moderna del famoso Conte Dracula, eppure fallisce in partenza. E' già da quando la trama sceglie di non schierarsi in favore di nessuno dei generi che poi di fatto tocca che la storia dimostra le sue debolezze. "Dracula Untold", insomma, è tante cose, ma nessuna in particolare.
Evans fa quello che può per portare a casa l'immagine sofferta e tormentata dell'uomo che rinuncia alla felicità che ha davanti per un bene più grande e, di fatto, se questa operazione commerciale ha avuto abbastanza successo parte del merito è sicuramente suo, anche se quella principale va certamente attribuita alla eco che il mito del Dracula vampiro porta con sé da decenni e che riesce tutt'oggi a portare il pubblico in sala. Charles Dance è certamente molto efficace nel ruolo di vampiro anziano e anche la versione male abbronzata di Dominic Cooper è sufficientemente in parte, cosa che non si può dire della pessima Sarah Gadon e della sua unica monoespressione contrita. In generale, poi, l'impressione è sempre quella di un progetto che ha il budget di un blockbuster (70 miloni di dollari) ma le caratteristiche del B-movie che tenta di sembrare un kolossal, fallendo. Peccato, perché se si fosse messo più a fuoco un aspetto particolare della vicenda (il macabro? l'orrifico? quello politico? quello psicologico?), probabilmente si sarebbe ottenuto non solo un effetto di maggior coesione, ma anche un prodotto meno anonimo.
Box Office: $212.7 milioni
Consigli: Una trama così così, una regia spesso inefficace (preparatevi alla visione di tantissime spalle!) e un risultato finale che non convince sono gli elementi più palesemente negativi di questo film che, però, dalla sua ha il fascino di un personaggio come Dracula, una buona prova di Luke Evans e certi effetti speciali che funzionano. E' il classico prodotto usa e getta, una storia che va bene per passare qualche ora senza pensieri lasciandosi trasportare in un mondo e in un tempo lontani (Transilvania, medioevo) per poi accendere nuovamente il cervello e dimenticarsi serenamente ciò che si è appena visto.
Parola chiave: Turchi.
Trailer
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