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martedì 8 luglio 2025

Film 2370 - Death of a Unicorn

Intro: I was really looking forward to watching this movie, especially in theaters. So we squeezed it in during our (back then) busy schedule and went to Cineworld.

Film 2370
: "Death of a Unicorn" (2025), Alex Scharfman
Watched on: At the movies
Language: English
Watched with: Niamh
Thoughts: I have to be honest, I didn't particularly like this movie. I had high expectations because I was extremely excited to see Téa Leoni on the big screen again + the trailer seemed really good and "Death of a Unicorn" seemed to have all the card to be at least a good movie. Reality is, it's not great.
As a dark comedy, it's not really funny. It's definitely extravagant, I'll give it that, but other than that there's not much else. The cast is amazing, but not necessarily used to their best potential: Jenna Ortega is playing Jenna Ortega playing a pissed (borderline, at this point) teenager, Will Poulter tries to be the comedic relief and mostly succedes but not entirely, Téa Leoni is basically playing Rosamund Pike's character in "Saltburn" and Paul Rudd is good at doing himself/Ant-Man, but when it comes to other facial expressions... there's not a lot going on.
Top that with a story that doesn't deliver what you would expect - there's a million side characters that you don't really care about but they keep on being introduced and killed, but it doesn't add anything to the story and also it's not funny - and it's more odd than fantasy black comedy, then what you have left is a little bit of disappointment.
Again, the idea has potential, but the delivery didn't thrill me.
Cast: Paul Rudd, Jenna Ortega, Will Poulter, Anthony Carrigan, Téa Leoni, Richard E. Grant.
Box Office: $16.1 million
Worth a watch?: I thought it would have been more fun, to be honest. Good cast, Téa Leoni is back and we're happy about it, but "Death of a Unicorn" should have it harder to deliver and good overall result. It's not awaful by any means, but I was expecting more or something else, even.
Awards: /
Key word: Middle age.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 6 agosto 2020

Film 1903 - 9 to 5

Intro: Era tantissimo tempo che volevo rivederlo, soprattutto perché un trio così affiatato raramente si vede sul grande schermo. E poi si tratta di un grande cult!
Film 1903: "9 to 5" (1980) di Colin Higgins
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: simpatico, carino ed estremamente femminista, "9 to 5" funziona grazie a 3 magnifiche attrici - Jane Fonda e Lily Tomlin sono attualmente le protagoniste della finora più longeva serie creata da Netflix, "Grace and Frankie" - e all'idea divertente e probabilmente per l'epoca rivoluzionaria di 3 donne che, dopo vessazioni, svilimenti, discriminazioni e molestie sul lavoro, prendono in mano la situazione in ufficio grazie ad un equivoco e lo riportano ad uno stato di equilibrio e produttività. Ovviamente non verrà riconosciuto loro alcunché, però noi spettatori sappiamo e ci dobbiamo accontentare del fatto che più di questo nel 1980 non si poteva sperare di ottenere (?). Fortunatamente nei 40 anni trascorsi dall'arrivo al cinema di questa pellicola le cose sono molto cambiate, anche se non siamo lontanamente vicini ad un livello accettabile di parità ed equità. Come sempre ci vuole tempo e, nel mentre, ci si può gustare "9 to 5" che ci ricorda da dove siamo partiti e quante cose ancora si possano migliorare (senza per forza dover tentare di uccidere il proprio capo!).
Cast: Jane Fonda, Lily Tomlin, Dolly Parton, Dabney Coleman, Elizabeth Wilson, Sterling Hayden.
Box Office: $103.3 milioni
Vale o non vale: Assolutamente da vedere, un piccolo cult nel suo genere. Divertente e capace, 40 anni dopo, di far riflettere pur senza risultare pesante. Il che non è poco.
Premi: Dolly Parton sbanca grazie a questa pellicola, collazionando una nomination all'Oscar per Miglior canzone originale ("Nine to Five" di Dolly Parton), 3 ai Golden Globes per Miglior attrice, Miglior attrice esordiente e Miglior canzone e 2 vittorie su 4 nomination ai Grammy Awards del 1982 ("Nine to Five" vince Best Country Song e Best Country Vocal Performance Female, mentre è candidata anche per Song of the Year e Parton insieme a Charles Fox sono nominati per Best Album of Original Score Written for a Motion Picture or Television Special).
Parola chiave: Rat poison.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 20 agosto 2019

Film 1654 - Horrible Bosses 2

Intro: Bisogna sempre chiudere il cerchio...
Film 1654: "Horrible Bosses 2" (2014) di Sean Anders
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: non c'è molto da dire, se non che è simpatico, anche se meno riuscito del primo.
Film 317 - Come ammazzare il capo... e vivere felici
Film 1649 - Horrible Bosses
Film 872 - Come ammazzare il capo 2
Film 1654 - Horrible Bosses 2
Cast: Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Jennifer Aniston, Jamie Foxx, Chris Pine, Christoph Waltz, Kevin Spacey, Jonathan Banks, Keegan-Michael Key.
Box Office: $107.7 milioni
Vale o non vale: Personalmente l'ho trovato anche simpatico, nonostante si tratti sempre della solita commedia demenziale americana. Per chi ha apprezzato il primo, sicuramente questo secondo capitolo sarà gradito.
Premi: /
Parola chiave: Rapimento.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 14 agosto 2019

Film 1649 - Horrible Bosses

Intro: Un po' di commedia per farsi due risate.
Film 1649: "Horrible Bosses" (2011) di Seth Gordon
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 317 - Come ammazzare il capo... e vivere felici
Film 1649 - Horrible Bosses
Film 872 - Come ammazzare il capo 2
Film 1654 - Horrible Bosses 2
Cast: Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Jennifer Aniston, Colin Farrell, Kevin Spacey, Jamie Foxx, Donald Sutherland, Julie Bowen, Ioan Gruffudd, Bob Newhart, Meghan Markle.
Box Office: $209.6 milioni
Vale o non vale: Simpatico, divertente e con un cast perfettamente in parte, "Horrible Bosses" funziona grazie al suo umorismo scorretto e l'assurda premessa di uccidere i boss che non la smettono di perseguitare i poveri protagonisti.
Premi: /
Parola chiave: Cellulare.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 12 ottobre 2017

Film 1419 - The Boss Baby

Ultimo film della traversata transoceanica - in realtà ho cominciato "Snatched" con Amy Schumer e Goldie Hawn ma non ho fatto in tempo a finirlo -, questa volta ho voluto puntare su qualcosa che non dico fossi certo mi sarebbe piaciuto, ma quanto meno sembrasse avere buone potenzialità.

Film 1419: "The Boss Baby" (2017) di Tom McGrath
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: E alla fine, dopo solamente 1 tentativo su 4 soddisfacente, sono riuscito a trovare una pellicola divertente, leggera, spassosa. Ci voleva un cartone animato per ritrovare la spensieratezza fresca e senza pretese, la battuta facile ma efficace, insomma il buon umore. Dopo titoli particolarmente pesanti e cupi - di cui uno proprio brutto - con "The Boss Baby" devo dire di aver passato una piacevolissima ora e mezza di rilassante e sciocco intrattenimento senza pretese. Sì perché, parliamoci chiaro, non si tratta certo di un prodotto per palati raffinati. Siamo lontanissimi dalla qualità cui Pixar o Disney ci hanno abituato, eppure nel marasma di titoli in catalogo, questo è stato sicuramente uno dei più efficaci rispetto alle mie aspettative e necessità da viaggio. Insomma, dovevo tenere la mente occupata per ancora qualche ora e sicuramente con questo film ci sono riuscito egregiamente!
Ps. Ovviamente il sequel è già in cantiere e l'uscita è prevista per il 26 marzo 2021.
Cast: Alec Baldwin, Steve Buscemi, Miles Bakshi, Jimmy Kimmel, Lisa Kudrow, Tobey Maguire.
Box Office: $498.9 milioni
Consigli: Bebè vs cuccioli, questa è la sfida. Il film gioca con questa semplice opposizione nel tentativo di stabilire non tanto chi sia tra le due parti quella più adorabile e carina, quanto come possa fare la prima a riconquistare lo status di più apprezzata dagli adulti. Per questo motivo una serie di bebè in giacca e cravatta si infiltrano all'interno di ignare famiglie così da poterne studiare dall'interno i meccanismi e trovare il modo per riconquistare lo status perduto.
Come si evince si tratta di una favoletta, una trama facile facile per tutta la famiglia che, in ogni caso, non mancherà di lasciare soddisfatti e divertiti. Da recuperare per una serata adatta a tutte le età.
Parola chiave: "Secret Baby Formula".

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 21 febbraio 2017

Film 1312 - Lo chiamavano Jeeg Robot

Incuriosito dal titolo, ero rimasto con la voglia di recuperarlo per capire di cosa potesse mai parlare.

Film 1312: "Lo chiamavano Jeeg Robot" (2015) di Gabriele Mainetti
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ok, di questo film non avevo capito niente. Cioè, io davvero mi aspettavo che fosse una storia su Jeeg Robot ed ero sempre rimasto con la curiosità di capire come cavolo avessero fatto (in Italia) a produrre una pellicola fatta bene su un fantomatico supereroe, tra l'altro comprando anche i diritti per il personaggio. Si sa che superpoteri e grandi responsabilità derivate sono solitamente appannaggio americano, quindi sono rimasto con il tarlo di capire cosa cavolo ne avessero tirato fuori. Ecco perché la mia delusione non è stata poca quando ho realizzato che, in realtà, "Lo chiamavano Jeeg Robot" è solo la versione comic-con della serie tv "Gomorra" di cui non sono un fan.
Dunque, sopraggiunta la disillusione, "Jeeg Robot" non mi ha convinto. E' un film violentissimo, crudele in tanti punti e in un modo insensato e gratuito, il che mi ha lasciato perplesso. L'approccio veritiero che replica il realismo non può essere sempre una scusante; poi non è che si debba chiudere gli occhi di fronte alla violenza, figuriamoci, semplicemente c'è modo e modo di renderla e raccontarla. Sarà che non sono un fan del genere malavitoso all'italiana, in ogni caso sono rimasto più volte perplesso.
Santamaria è bravo come lo è quasi sempre, Luca Marinelli è una bella scoperta e come cattivo funziona alla grande, per il resto non so se la pioggia di David di Donatello 4 su 4 al cast abbia un riscontro veritiero. Il film è certamente una ventata d'aria per il nostro cinema fatto di commedie-fotocopia e drammi recitati da fiction, un prodotto che ha tutte le carte in regola per superare il confronto con titoli dal budget importante, motivo per cui avrei trovato più giusto premiarne gli aspetti tecnici come effetti speciali, trucco e fotografia.
Per il resto questo titolo mi ha lasciato con uno sconfortante senso di solitudine e una certa dose di tristezza nonostante le molte scene d'azione che certamente mantengono il ritmo serrato e lo spettatore sempre sul chi vive. Io, però, da "Lo chiamavano Jeeg Robot" mi aspettavo tutta un'altra cosa e per quello che ho visto, il risultato finale non mi è piaciuto.
Ps. 16 candidature ai David di Donatello 2016 e 7 premi vinti tra cui tutte e quattro le categorie attoriali (Santamaria, Marinelli, Pastorelli e Truppo).
Cast: Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei, Francesco Formichetti, Daniele Trombetti, Joel Sy, Antonia Truppo, Salvatore Esposito.
Box Office: € 5.043.000
Consigli: Chi apprezza "Gomorra" non faticherà a trovare anche in questo titolo quegli elementi che apprezza. Si tratta di una storia di solitudine e violenza, responsabilità da abbracciare e superpoteri ottenuti per caso, un amore strano e difficile in una Roma presa d'assalto da attentati in cui la criminalità non fatica ad emergere. Non è un film per ogni tipo di pubblico, né una storia adatta ad ogni tipo di occasione. Preparati alla violenza, si può vedere e razionalizzare. Ma l'aura classica del titolo su un supereroe va trovata altrove.
Parola chiave: Maschera fatta a maglia.

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#HollywoodCiak
Bengi