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giovedì 27 aprile 2023

Film 2181 - Searching

Intro: Solo dopo aver visto "Missing" ho realizzato che il film fosse il sequel di questa pellicola uscita nel 2018. E, una volta realizzata la connessione, tutto ha avuto subito più senso.

Film 2181: "Searching" (2018) di Aneesh Chaganty
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: 5 anni prima di "Missing", c'è stato "Searching" che, evidentemente, ha funzionato bene considerato che hanno pensato di fare un copia-incolla totale per il sequel (del resto questo film è costato $880,000 e ne ha incassati più di 75 milioni...).
Anche visto una seconda volta - e, soprattutto in questo caso, dopo aver visto il sequel - "Searching" funziona bene e regala ottimi momenti thriller e di suspence. Ammetto, però, che il secondo film del franchise è addirittura meglio di questo primo (che ha un colpo di scena finale meno soddisfacente).
Tutto sommato un buon film.
Film 1704 - Searching
Film 2181 - Searching
Film 2180 - Missing
Cast: John Cho, Debra Messing, Michelle La, Sara Sohn, Joseph Lee, Steven Michael Eich.
Box Office: $75.6 milioni
Vale o non vale: Se è piaciuto "Missing", sicuramente piacerà anche questo film (sono praticamente identici, eppure perfettamente distinguibili l'uno dall'altro). Colpi di scena a gogo e un ottimo John Cho protagonista, con una Debra Messing in un ruolo per lei inusuale.
Premi: /
Parola chiave: Lagoo.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 28 novembre 2022

Film 2147 - Bros

Intro: Molto, molto interessato a vedere questo film specialmente al cinema.

Film 2147: "Bros" (2022) di Nicholas Stoller
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: non il successo di pubblico sperato, "Bros" è affondato, complice un momento storico in cui non solo c'è da abbattere barriera, sfatare pregiudizi, combattere gli stereotipi E lo streaming, ma anche i postumi di una pandemia globale che non accenna a mollare la presa sul cinema.
In questo panorama di difficoltà, il film scritto e interpretato da Billy Eichner - la prima romcom gay prodotta da una major, ovvero la Universal Pictures - non è riuscito a richiamare al cinema spettatori interessati e paganti, nonostante "Bros" sia effettivamente un prodotto riuscito nel suo genere.
Da omosessuale posso dire di aver gradito la rappresentazione sul grande schermo di una coppia in cui potermi rispecchiare, nonostante le dinemache estreme da commedia rendano la storia di Bobby (Eichner) e Aaron (Luke Macfarlane) alquanto sopra alle righe. Ci sono, però, bei momenti di normalizzazione di un amore che è, sì, dello stesso sesso, ma finalmente non è l'unico focus della storia. L'amore gay è come l'amore etero, lo sappiamo e ce ne siamo fatti quasi tutti una ragione. Per chi non ci arriva, chiaramente questo non è il film adatto. E probabilmente nemmeno il pianeta.
Detto questo, "Bros" ha anche qualche momento di connessione genuina con il pubblico, soprattutto attraverso il personaggio di Bobby, difficile e complicato, indurito da una solitudine che pare essere più una corazza che una vera e propria scelta di vita. Il suo monologo sulla spiaggia non passa inosservato.
Onestamente trovo un peccato che questa pellicola non abbia trovato un riscontro di pubblico, soprattutto quello della comunità LGBTQIA+, adeguato alla conquista ottenuta dalla sua uscita nelle sale. Il mancato ritorno economico (il film è costato 22 milioni di dollari solo per produrlo) temo metterà un freno all'entusiasmo arcobaleno degli studi di produzione che, magari, ci penseranno su due volte prima di affidare il ruolo di protagonisti di una storia d'amore ad aspirazioni mainstream a due persone dello stesso sesso. Il che, al di là dei giudizi personali su questo film in sé, è onestamente un vero peccato.
Cast: Billy Eichner, Luke Macfarlane, Ts Madison, Debra Messing, Guillermo Díaz, Monica Raymund, Jim Rash, Dot-Marie Jones, Bowen Yang, Symone, Ben Stiller, Kenan Thompson, Amy Schumer, Seth Meyers, Kristin Chenoweth.
Box Office: $14.7 milioni
Vale o non vale: Billy Eichner e Luke Macfarlane fanno un egregio lavoro e anche sullo schermo traspare la chimica che c'è tra loro. Ad accompagnarli, una miriade di esponenti più o meno di punta della comunità LGBTQIA+ americana, tra camei importanti (Debra Messing, Ben Stiller, Kenan Thompson, Amy Schumer, Seth Meyers, Kristin Chenoweth, Bowen Yang) e qualche volto noto della corte di RuPaul (Ts Madison, Symone).
Il film è carino e fa ridere, forse a volte un po' troppo spudorato, ma è chiaro che pur essendo una romcom, "Bros" non punta al pubblico di tutte le età, quanto a uno specifico tipo di pubblico tramite il quale aprire la pista per altri progetti futuri simili a questo.
La risposta non c'è stata nei termini sperati, il che genera un po' di tristezza. Resta il fatto che ogni conquista va celebrata e ricordata come un nuovo, piccolo successo.
Premi: /
Parola chiave: Museo.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 12 maggio 2020

Film 1704 - Searching

Intro: Continua l'offerta dell'aereo.
Film 1704: "Searching" (2018) di Aneesh Chaganty
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non sapevo cosa aspettarmi da questa pellicola, però devo dire che me la sono proprio goduta. Un buon mistery thriller ai tempi dei social, "Searching" riesce sufficientemente ad intrattenere e confondere lo spettatore quanto basta per lasciarlo interessato fino alla fine del racconto. Meno scontato di quanto non ci si sarebbe aspettato. Bene anche John Cho come protagonista, un attore troppo spesso sottovalutato o lasciato a margine in quelle produzioni ad alto budget che preferiscono protagonisti occidentali; per lui la conferma - ce ne fosse stato bisogno - che è perfettamente in grado di portare una pellicola interamente sulle sue spalle.
Film 1704 - Searching
Film 2181 - Searching
Film 2180 - Missing
Cast: John Cho, Debra Messing, Michelle La, Joseph Lee.
Box Office: $75.5 milioni
Vale o non vale: Pur non trattandosi di un capolavoro, "Searching" funziona e riesce nell'intento di presentarsi come valida alternativa a basso budget - con cast prevalentemente asiatico, tutto ambientato sui social - alle grandi produzioni thriller (o quasi horror) cui ci hanno abituato. La storia è buona, il cast è in parte e l'atmosfera è quella giusta. Si può vedere.
Premi: /
Parola chiave: Social networks.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 21 ottobre 2013

Film 601 - The Women

Criticato un po' da tutti, ero curioso di farmi una mia idea personale.


Film 601: "The Women" (2008) di Diane English
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Questo "The Women" trae ispirazione dalla pellicola "Donne" di George Cukor che, pur non avendola vista, scommetto essere decisamente più riuscita.
La più lampante considerazione a proposito di questa pellicola riguarda la superficialità impostata ad ogni livello di narrazione, che riguardi la rappresentazione della famiglia, del matrimonio o del tradimento, oltre che, inevitabilmente, della rivalità femminile. La caratterizzazione di ogni personaggio - da notare che peculiarità di questo prodotto è quello di essere rappresentato solo da, appunto, donne - è definibile attraverso uno specifico cliché (donna seria ed impegnata nel sociale che tenta di riprendere in mano la sua vita, donna in carriera priva di scrupoli e senso materno, donna sforna figli, lesbica sciupafemmine con la paura per le relazioni, ...). E questo è il limite macroscopico di questo film.
Volendo tralasciare il fatto che la trama non ha assolutamente un elemento innovativo - che non sia quello di evitare tassativamente la presenza maschile -, si sarebbe dovuto puntare tutto almeno su una caratterizzazione dei personaggi simpatica e certamente più approfondita o, perlomeno, si sarebbe dovuto tentare di slegare le situazioni standard dal personaggio standard. Le labbra di Meg Ryan si sarebbero potute impegnare in qualcosina di più rispetto alla casalinga ricca e frustrata dalla vita di volontariato in e fuori casa che ritrova sé stessa al di fuori di un matrimonio soffocante ed infelice. Anche perché decide di ritrovarsi, guarda un po', nella moda! Una collezione di grande successo! Santo cielo che novità! Al pari, lasciatemelo dire, della migliore amica spietata e, come si diceva, priva di senso materno che... è la direttrice di una rivista di moda! Oh mio dio, spietata direttrice di un fashion magazine: impensabile!
Insomma, si capisce da subito che "The Women" non ha nessuna storia da raccontare che non sia il tentativo fallito di risollevare la carriera delle labbra Meg Ryan e il tentativo commerciale di giustificare un film semplicemente inserendo scene sexy di Eva Mendes in lingerie.
Fallimento.
Ps. Il film, che tutto sommato ha incassato $50.007.546, si è anche portato a casa una nomination ai Razzie Awards del 2009 nella categoria peggiori attrici (Meg Ryan, Annette Bening, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith).
Consigli: Nonostante il cast di numerose attrici famose (Meg Ryan, Annette Bening, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith, Bette Midler, Candice Bergen, Carrie Fisher e Cloris Leachman) la pellicola non decolla mai. Non ci sono veri momenti sinceramente divertenti e la storia finisce per essere l'ennesimo esempio di un'amicizia tra donne che si ferma alla marca dei vestiti che indossano (oltre che sponsorizzare il pensiero che con i soldi si può fare e disfare qualsiasi cosa). La vita è altro, il buon cinema pure. Si può vedere e dimenticare.
Parola chiave: Manicure.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi