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venerdì 1 giugno 2012

Film 413 - To Rome with Love

Dopo "Midnight in Paris" torna Allen in trasferta. Questa volta in Italia.


Film 413: "To Rome with Love" (2012) di Woody Allen
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Vorrei cominciare dicendo che, visti i primi 10 minuti di film, mi sembrava di guardare un episodio de "I Cesaroni" diretto dai Vanzina. E io non ho mai visto un episodio de "I Cesaroni". Non si metteva bene.
"To Rome with Love", mi spiace dirlo, è un generico nonsense. Quattro storie che non si incrociano mai raccontano le vicende di amore, fama e genericamente vita di personaggi bidimensionali tanto macchiette quanto privi di ogni realisticità. O Roma ad Allen ispira follia e semplicità (di quella grezza), oppure c'è una mancanza di approfondimento. La critica di Verdone ("La sua Roma non mi fa ridere, anzi, mi fa piangere. E' un brutto film girato da qualcuno che non ha capito niente della città. Una pellicola da cartolina da tabaccai") è parzialmente azzeccata. Fermo restando che Allen non si tocca, pare vero che il regista non abbia colto appieno lo spirito della città, se non addirittura di un popolo.
Privo del romanticismo e della magia del precedente "Midnight in Paris", qui ci si trova di fronte a personaggi burini, una trama banale e noiosa, una mancanza di idee. L'uomo che diventa famoso per essere famoso (la critica è evidente, ma non è mascherata e risulta quindi fastidiosa e buttata lì tanto per), il cantante lirico capace di esibirsi solo quando è sotto la doccia (questa è la trovata che ho ritenuto più idiota e inutile), la prostituta scambiata per moglie a causa di un equivoco (però, che novità)... Insomma, non ci siamo. Non si ride, manca la verve e gli attori italiani sono imbarazzanti (Ornella Muti, Riccardo Scamarcio, Alessandra Mastronardi e sì, anche Benigni). Peccato per l'occasione sprecata, perchè il resto del cast era veramente da sogno (Penélope Cruz, Alec Baldwin, Judy Davis, Jesse Eisenberg, Ellen Page - non ce n'è uno che non abbia avuto almeno una nomination all'Oscar). E, soprattutto, perchè come al solito veniamo dipinti come sempliciotti creduloni e superficiali.
Consigli: Meglio ripassare la filmografia di Allen escludento questa poco felice parentesi.
Parola chiave: Roma.

Trailer

Ric

domenica 5 febbraio 2012

Film 363 - Midnight in Paris

Ultimo film del 2011!


Film 363: "Midnight in Paris" (2011) di Woody Allen
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Nonostante certe critiche per la banalità della resa del messaggio - goditi il presente e non sognare il passato perchè ti dimentichi di assaporare il tuo attimo - devo dire e con forza ribadire che "Midnight in Paris" è il mio personalissimo colpo di fulmine del 2011. Allen è un narratore che mi piace (tra i suoi film che ho visto: "Io & Annie", "Hannah e le sue sorelle", "Celebrity", "La maledizione dello scorpione di giada", "Hollywood Ending", "Anything Else", "Match Point", "Scoop", "Vicky Cristina Barcelona" e "Basta che funzioni") e molti dei suoi temi soliti - domande sulla vita e il suo senso, meccanica del destino, critica alla classe sociale medio-alta, relazioni di coppia - sono presenti anche in questo suo ultimo prodotto, tra i più commerciali da lui mai realizzati.
Cambio di cornice con, per sfondo, la Tour Eiffel, questa pellicola è una storia d'amore per tante cose che non sono la donna della coppia in questione (Wilson/McAdams): c'è l'amore per la città, per la cultura, per le piccole cose della vita, per la creatività e per la bellezza globale che circonda chiunque di noi.
E' un film che lascia tendenzialmente ottimisti, nonostante le domande esistenziali del protagonista Gil e il suo snervante basso profilo, la famiglia americana di Inez tanto saldamente e ostinatamente legata al 'logo' USA e al disincanto che il messaggio del film stesso produce: non ha senso il guardarsi indietro nostalgico se ci dimentichiamo di vivere il nostro presente.
Buono (e bello) il cast molto glam e internazionale, tra cui alcuni premi Oscar: Owen Wilson e Rachel McAdams (già citati), poi ancora Michael Sheen, Kathy Bates, Marion Cotillard e Adrien Brody. Spicca, non tanto per l'elevata qualità artistica dell'interpretazione, la partecipazione alla pellicola di Mme. Carla Bruni con una particina tanto chiacchierata da destare molta curiosità. Fa un po' ridere, lo ammetto, non tanto perchè l'espressività sia pessima, ma perchè l'auto-doppiaggio in italiano con finto accento francese cade in una spirale dell'assurdo che mal gioca a favore dell'artista (no, le virgolette non voglio metterle) ormai italo-francese. La parte, comunque, è molto piccola e non fondamentale. Rimane comunque l'unica italiana ad aver preso parte al film.
Insomma, per finire posso dire che ho ampiamente gradito e trovo più che meritate le 4 nomination all'Oscar che il film porta alla prossima cerimonia di premiazione del 26 febbraio. Non credo vincerà nulla tra Miglior film, regia, sceneggiatura e scenografia, ma rimane il fatto che, almeno per una volta, l'Academy si è ricordata che il Woody Allen contemporaneo esiste ed è ancora capace di raccontare il suo punto di vista.
Consigli: Bello e piacevole, ben girato e con una 'magica' storia da raccontare. Da vedere non solo perchè di un grande regista, ma perchè racconta con passione l'amore per una città, analizza puntualmente certi aspetti umani del quotidiano e ricostruisce in maniera affascinante un pezzetto di passato capace di lasciare senza fiato.
Parola chiave: Romanzo.

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Ric

giovedì 2 febbraio 2012

Film 362 - Midnight in Paris

Serata al cinema: penultimo appuntamento in sala del 2011, ma primo per un'altra 'voce' che lascerò misteriosa...


Film 362: "Midnight in Paris" (2011) di Woody Allen
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco (Mi)
Pensieri: L’ultimo film di Woody Allen è il suo più commercialmente vendibile degli ultimi tempi. Una trama seducente, un cast davvero molto conosciuto (Owen Wilson, Rachel McAdams, Marion Cotillard, Kathy Bates, Michael Sheen, Adrien Brody, Carla Bruni, Alison Pill, Tom Hiddleston, Léa Seydoux) e la città pro amore per eccellenza. No, non era scontato che il film riuscisse a conquistare il mercato, specialmente per le basse performance al box office di Allen, eppure un certo magico appeal si avvertiva già durante la promozione del film.
Oltre all’incasso più alto di sempre in America per un prodotto alleniano - in tutto il mondo siamo a quota $148.289.110 -, il film vanta le recentissime 4 nomination all’Oscar per Miglior film, regia, sceneggiatura e scenografia. Un ritorno in grande stile per Allen, che non si vedeva accreditare una nomination alla regia dal 1995 per “Pallottole su Broadway” (l’ultima nomination è del 2006 per la sceneggiatura di “Match Point”). Ma passiamo a questa pellicola.
Personalmente gli ultimi lavori del regista mi sono genericamente piaciuti, ma questo - insieme a “Match Point” - li supera tutti.
Si capisce lo spirito del film già del prologo della pellicola: immagini accompagnate da piacevole musica di sottofondo raccontano Parigi in maniera discreta, ma impongono allo spettatore la bellezza (molto ripulita) della città. E’ già amore.
Allen, poi, inserisce i personaggi - lui, Wilson, è il classico timidello sfigato e saltuariamente balbuziente presente in ogni opera alleniana; lei, McAdams, è la classica americana che vede il bello solo in ciò che è del suo Paese (o nello shopping, ovviamente): i genitori di lei saranno anche peggio - e fa iniziare una storia che si snoda a braccetto con la magia.
E così a chi guarda è regalato un tuffo nel passato ricchissimo e ben ricostruito, divertente e sorprendente, carico di eccessi e grandi personalità. Gli anni ‘20 parigini, così tanto amati dal protagonista, diventano - senza un particolare motivo - per lui accessibili e fonte di meraviglia ed ispirazione.
Si susseguono nomi che hanno fatto la storia: Cole Porter, Zelda Fitzgerald, F. Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, Gertrude Stein, Picasso, Dalí, Luis Buñuel, Matisse, Gauguin, Degas e, forse, pure qualcun'altro... Un ricco carnet di nomi per un'unica pellicola girata, per di più, ai giorni nostri!
Piace, insomma. Piace perchè non è un gioco a vantarsi o una mera digressione culturale, non c'è alcun fare spocchioso nella narrazione. Semplicemente passano stupore e ammirazione di un appassionato (Wilson/Allen) che conosce e viene in contatto con esattamente ciò che ama.
Dall'altra parte, però, qualche contestazione. Parto dai pareri che ho riscontrato.
Forse una pellicola troppo semplicistica, quasi una favoletta - con ovvio lieto fine - che racconta la magia dell'impossibile che, pur essendone consapevoli, affascina l'occhio e colpisce facile il cuore. Parigi sotto la pioggia è iper-romantica e la fidanzata americana ha solo paura di non bagnarsi la zeppa e la minigonna. Allora non è che la classe altoborghese americana (un certo alto tenore di vita c'è sempre nei film di Woody) è rappresentata in maniera troppo veloce, quasi relegata ai cliché che questa stessa ammette di avere? Non è forse troppo facile ricordare a tutti - specialmente gli europei - che per loro è buono solo il cibo americano, bello solo il paesaggio americano, sensato solo il modo di vivere made in USA?
Io penso che, sicuramente, siano ragionamenti giusti e, in effetti, la critica alleniana tanto evidente a volte si appiglia troppo ad un'immagine negativamente stereotipata. Eppure non posso fare a meno di trovarmi d'accordo con Allen. Sarò veloce e superficiale anche io?
Insomma, personalmente difendo questo film, è sicuramente uno dei più interessanti e piacevoli che la stagione 2011 mi ha proposto, con un bel cast e una sceneggiatura ben scritta nonostante l'inaspettato elemento magia. Ho amato la lunghissima scena (senza tagli di montaggio) davanti alla Reggia di Versailles, infinita carrellata in cui la cinepresa segue il cammino dei protagonisti e la conversazione che nasce tra le due coppie; oltre ad essere una tecnica che mi sembra molto cara al regista, trovo che renda alla perfezione la naturalezza con cui scaturisce il dialogo tra le persone. Nessuna finzione, solo parole e interpretazione degli attori. Il dialogo è un flusso e, ad imitarlo, la telecamera segue in orizzontale il lento procedere dei suoi soggetti. Molto bello.
Infine gli Oscar. Dubito che il film porti a casa qualcosa di diverso dalla sceneggiatura - plausibilmente il premio più alla portata tra le quattro nomination -, ma non credo sia comunque probabile che "Midnight in Paris" vinca qualcosa. Comunque, farò il tifo per questa pellicola che ho apprezzato davvero tanto.
Consigli: Non ragionate mentre seguite la trama. Lasciatevi trasportare dalla narrazione e tutto sarà ancora più gratificante!
Parola chiave: Mezzanotte.

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Ric

lunedì 19 dicembre 2011

Golden Globes 2012: le nomination

Ed ecco che ricomincia il periodo più figo dell'anno. Dal mio punto di vista, ovviamente.

A poco meno di un anno dagli Oscar che hanno visto trionfare gli stessi 4 attori che avevano ricevuto il Globo d'Oro per le loro interpretazioni (Colin Firth, Natalie Portman, Christian Bale e Melissa Leo), tornano i (sopravvalutati) Golden Globes (GG) per conferire premi alla passata stagione cinematografica e televisiva in attesa delle nomination all'Oscar che, a dire il vero, già da un po' si possono cominciare ad intuire.
Premetto che i GG non sono premi che ritengo obiettivi - non che lo siano gli Oscar -, ma la facilità con cui se ne vince uno rende il tutto decisamente meno elitario. Anche se dovrebbe c'entrare il merito, lo so, pure qui è tutta politica delle case di produzione. Faccio subito un esempio: "Glee" è passato dai 3 Globi vinti l'anno scorso all'unica candidatura di quest'anno come Best Television Series - Musical or Comedy. O gli attori di "Glee" hanno improvvisamente smesso di saper recitare (due dei Globi vinti sono andati a Chris Colfer e Jane Lynch) oppure effettivamente qualcosa non torna. Certo, è plausibilissimo che nuovi show abbiano portato nuovi talenti da premiare, però mi sembra comunque un tantino superficiale liquidare uno show solo perchè ha già ricevuto i suoi premi da esporre. E, badate, non sono un particolare fan di "Glee".
E' così, purtroppo, che sempre di più vedo i GG: ti ho dato un premio, magari due, così sei a posto e non ti puoi lamentare. Sono rarissimi i casi in cui si continua a premiare uno show o degli attori - ovviamente non si può parlare dei film - a lungo termine nel tempo. Alcuni esempi posso essere Angela Lansbury (6 GG spalmati in 40 anni di carriera), "Mad Men" (per tre anni di fila Miglior Serie Drammatica, ma quest'anno senza neanche una nomination), "X-Files" (Miglior Serie Drammatica nel 1995, '97 e '98), "Cuori senza età" e "Sex and the City" (entrambi per 3 anni di fila Migliori Serie Comiche) o ancora Edie Falco (2 GG per "I Soprano"), Tina Fey (2 GG per "30 Rock) e il suo collega Alec Baldwin (3 GG sempre per "30 Rock") e, per finire in bellezza, Meryl Streep che, con i suoi 7 Globi vinti dagli anni '80 a oggi (l'ultimo nel 2010 per "Julie & Julia", ispiratore di questo blog) risulta un po' il caso-simbolo di quanto detto fino ad ora.
Così facendo, appunto, si rende giustizia a una miriade di personaggi e prodotti televisivi tali da attirare il più vasto genere di pubblico possibile. La stessa suddivisione all'interno di cinema e tv delle categorie nel binomio drama e comedy or musical raddoppia il numero delle categorie e, consecutivamente, dei premiati. Ma abbandono qui la polemica. Se qualcuno ha da aggiungere, sarei ben felice di avere più opinioni.
In quest'edizione, la 69esima che si terrà il 15 Gennaio 2012, ci sono una miriade di candidature piuttosto prevedibili di cui le due più scontate condurranno, a mio avviso, ad una bella carneficina nella categoria Miglior Attrice per lo scontro tra Glenn Close ("Albert Nobbs") e Meryl Streep ("The Iron Lady"). Con il cuore spero che la spunti la seconda, sarebbe ora che Meryl si aggiudicasse il suo terzo Oscar, ma d'altro canto questa potrebbe essere l'ultima occasione per Glenn di aggiudicarsene uno dopo ben 5 nomination infruttuose. Essendo entrambe nella stessa categoria (drama), vedere chi vincerà aiuterà forse a prevedere chi potrebbe aggiudicarsi l'Oscar come attrice protagonista del 2012. L'unica che potrebbe contrastarle parrebbe essere Michelle Williams ("My Week with Marilyn", probabilmente Globo d'Oro come Miglior attrice - commedia o musical), mentre non vedo sinceramente altre grandi interpretazioni paragonabili o di altrettanta eco mediatica tali da poter eclissare le figure di queste tre attrici nelle svariate cerimonie di premiazione di questa stagione cinematografica. Ma continuiamo.
Saltano subito all'occhio le 6 nomination per il film "The Artist" che probabilmente si ritroverà vincitore in più di una categoria. A mio avviso meriterebbe il riconoscimento per la colonna sonora, ma nulla di più. La sceneggiatura, invece, non meritava neanche la candidatura. Altri grandi protagonisti sono "The Descendants" e "The Help" con 5 nomination e "Le idi di Marzo", "Midnight in Paris", "L'arte di vincere - Moneyball" tutti con 4 candidature. I più nominati, invece, sono George Clooney (Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Drama, Best Director - Motion Picture e Best Screenplay - Motion Picture), Ryan Gosling (Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Drama e Musical or Comedy), Kate Winslet (Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Musical or Comedy e Best Performance by an Actress in a Mini-Series or a Motion Picture Made for Television) e Glenn Close (Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Drama e Best Original Song - Motion Picture). Proseguiamo.
Stranamente - e sono ironico - l'Italia non è presente con neanche un titolo in gara. Dopo 3 anni di fila in cui almeno una nomination come film straniero riuscivamo ad ottenerla, quest'anno non ci siamo. E, anzi, compaiono candidati anomali: "In the Land of Blood and Honey" (USA) e "Jin líng shí san chai"(China). Il primo è il nuovo film scritto e diretto da Angelina Jolie (che non è esattamente estranea agli Stati Uniti, come non lo è la produzione di questo film); il secondo - il cui titolo internazionale sarà "The flowers of war" è, sì, una pellicola di Yimou Zhang ("Lanterne rosse", "Hero", "La foresta dei pugnali volanti"), peccato che nel cast ci sia il trionfatore della scorsa edizione Christian Bale. Nessuna stranezza, per carità, la categoria dice esplicitamente Best Foreign Language Film, facendo leva sul fatto che queste pellicole sono effettivamente recitate in altre lingue diverse dall'inglese. Ci furono alcuni dissapori già qualche tempo fa, quando nel 2007 trionfò "Lettere da Iwo Jima" di Clint Eastwood e nella cinquina vi si trovava anche "Apocalypto" di Mel Gibson. Di fatto questo escamotage non mi piace.
Infine alcune brevi considerazioni. Prime nomination per: Michael Fassbender ("Shame"), Rooney Mara ("Millennium: Uomini che Odiano le Donne"), Jean Dujardin ("The Artist"), Owen Wilson ("Midnight in Paris"), Kristen Wiig ("Le amiche della sposa"), Albert Brooks ("Drive"), Jonah Hill ("L'arte di vincere - Moneyball"), Bérénice Bejo ("The Artist"), Jessica Chastain ("The Help"), Octavia Spencer ("The Help"), Shailene Woodley ("The Descendants").
Assolutamente ignorati, invece, gli uomini di "Carnage" - e ci includo anche Polanski -, la Keira Knightley di "A Dangerous Method" - ammetto pensassi la mascella snodata potesse regalarle qualche chance - e l'ultimo Harry Potter - a cui forse si poteva dare una possibilità -. Per aspetti più tecnici (costumi, effetti speciali, fotografia o montaggio), bisognerà attendere gli Oscar.
Concludo con le critiche. Troppe candidature a "The Artist"; Ryan Gosling per "Crazy, Stupid, Love." forse è una nomination eccessiva (la seconda nello stesso anno, per altro); dov'è Roman Polanski?; questo "L'arte di vincere - Moneyball" non mi convince: il genere sportivo piace tanto in America, ma da noi è un genere che funziona poco. Ma c'è Brad Pitt; "La pelle che abito" tra i migliori film stranieri?!; Trent Reznor e Atticus Ross hanno già vinto l'edizione passata (e pure l'Oscar...) per la colonna sonora di "The Social Network" senza averne il diritto: insistiamo?; "Mad Men" fuori da ogni categoria dopo 4 premi vinti;
Infine, come l'anno scorso, ne approfitto per pronunciarmi riguardo a chi secondo me vincerà (*) e chi, invece, vorrei veder trionfare (§), attribuendo il seguente punteggio:
* = 1 punto;
§ = 1/2 punto;
*§ = 1 punto.
Una volta svelati i vincitori, durante la cerimonia del 15 gennaio, provvederò ad effettuare il calcolo. Ovviamente chiunque volesse mandarmi o scrivere nei commenti la sua lista personale, sarà più che ben accetto! Una sfida è bella se si gioca in tanti! Siate numerosi!!!
Ps. Ricordo che, come per gli Oscar, anche i GG premiano i film della stagione passata rispetto all'anno della cerimonia. L'edizione 2012, dunque, premia i film del 2011.
* Vincerà § Vorrei vincesse

The 69th Annual Golden Globe Awards

Best Motion Picture - Drama
Nominees:
The Descendants (2011)
* The Help (2011)
Hugo Cabret (2011/II)
§ Le idi di Marzo (2011)
L'arte di vincere - Moneyball (2011)
War Horse (2011)

Best Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
* The Artist (2011)
Le amiche della sposa (2011)
50/50 (2011)
§ Midnight in Paris (2011)
My Week with Marilyn (2011)

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Drama
Nominees:
George Clooney for The Descendants (2011)
Leonardo DiCaprio for J. Edgar (2011)
* Michael Fassbender for Shame (2011)
§ Ryan Gosling for Le idi di Marzo (2011)
Brad Pitt for L'arte di vincere - Moneyball (2011)

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Drama
Nominees:
* Glenn Close for Albert Nobbs (2011)
Viola Davis for The Help (2011)
Rooney Mara for Millennium: Uomini che Odiano le Donne (2011)
§ Meryl Streep for The Iron Lady (2011)
Tilda Swinton for We Need to Talk About Kevin (2011)

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
* Jean Dujardin for The Artist (2011)
Brendan Gleeson for Un poliziotto da happy hour (2011)
§ Joseph Gordon-Levitt for 50/50 (2011)
Ryan Gosling for Crazy, Stupid, Love. (2011)
Owen Wilson for Midnight in Paris (2011)

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
Jodie Foster for Carnage (2011)
Charlize Theron for Young Adult (2011)
§ Kristen Wiig for Le amiche della sposa (2011)
* Michelle Williams for My Week with Marilyn (2011)
Kate Winslet for Carnage (2011)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Motion Picture
Nominees:
* Kenneth Branagh for My Week with Marilyn (2011)
Albert Brooks for Drive (2011)
Jonah Hill for L'arte di vincere - Moneyball (2011)
§ Viggo Mortensen for A Dangerous Method (2011)
Christopher Plummer for Beginners (2010)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Motion Picture
Nominees:
Bérénice Bejo for The Artist (2011)
§ Jessica Chastain for The Help (2011)
Janet McTeer for Albert Nobbs (2011)
* Octavia Spencer for The Help (2011)
Shailene Woodley for The Descendants (2011)


Best Director - Motion Picture
Nominees:
§ Woody Allen for Midnight in Paris (2011)
George Clooney for Le idi di Marzo (2011)
* Michel Hazanavicius for The Artist (2011)
Alexander Payne for The Descendants (2011)
Martin Scorsese for Hugo Cabret (2011/II)

Best Screenplay - Motion Picture
Nominees:
The Artist (2011): Michel Hazanavicius
§ The Descendants (2011): Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash
* Le idi di Marzo (2011): George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon
Midnight in Paris (2011): Woody Allen
L'arte di vincere - Moneyball (2011): Steven Zaillian, Aaron Sorkin, Stan Chervin

Best Original Song - Motion Picture
Nominees:
Albert Nobbs (2011): Brian Byrne, Glenn Close("Lay Your Head Down")
* Gnomeo & Giulietta (2011): Elton John, Bernie Taupin("Hello Hello")
The Help (2011): Mary J. Blige, Thomas Newman, Harvey Mason Jr., Damon Thomas("The Living Proof")
Machine Gun Preacher (2011): Chris Cornell("The Keeper")
§ Edward e Wallis: Il mio regno per una donna (2011): Madonna, Julie Frost, Jimmy Harry("Masterpiece")

Best Original Score - Motion Picture
Nominees:
§ The Artist (2011): Ludovic Bource
Millennium: Uomini che Odiano le Donne (2011): Trent Reznor, Atticus Ross
* Hugo Cabret (2011/II): Howard Shore
War Horse (2011): John Williams
Edward e Wallis: Il mio regno per una donna (2011): Abel Korzeniowski

Best Animated Film
Nominees:
§ Le avventure di Tintin: Il segreto dell'Unicorno (2011)
Il figlio di Babbo Natale (2011)
Cars 2 (2011)
Il gatto con gli stivali (2011)
* Rango (2011)

Best Foreign Language Film
Nominees:
* Jin líng shí san chai (2011)(China)
In the Land of Blood and Honey (2011)(USA)
Il ragazzo con la bicicletta (2011)(Belgium)
§ Una separazione (2011)(Iran)
La pelle che abito (2011)(Spain)

Best Television Series - Drama
Nominees:
"American Horror Story" (2011)
* "Boardwalk Empire" (2010)
"Boss" (2011)
§ "Il trono di spade" (2011)
"Homeland" (2011)

Best Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
* "Enlightened" (2011)
"Episodes" (2011)
"Glee" (2009)
§ "Modern Family" (2009)
"New Girl" (2011)


Best Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
Cinema Verite (2011) (TV)
§ "Downton Abbey" (2010)
"The Hour" (2011)
* "Mildred Pierce" (2011)
Too big to fail - Il crollo dei giganti (2011) (TV)

Best Performance by an Actor in a Television Series - Drama
Nominees:
Steve Buscemi for "Boardwalk Empire" (2010)
Bryan Cranston for "Breaking Bad" (2008)
* Kelsey Grammer for "Boss" (2011)
§ Jeremy Irons for "The Borgias" (2011)
Damian Lewis for "Homeland" (2011)

Best Performance by an Actress in a Television Series - Drama
Nominees:
Claire Danes for "Homeland" (2011)
Mireille Enos for "The Killing" (2011)
§ Julianna Margulies for "The Good Wife" (2009)
* Madeleine Stowe for "Revenge" (2011)
Callie Thorne for "Necessary Roughness" (2011)

Best Performance by an Actor in a Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
§ Alec Baldwin for "30 Rock" (2006)
David Duchovny for "Californication" (2007)
Johnny Galecki for "The Big Bang Theory" (2007)
Thomas Jane for "Hung - Ragazzo squillo" (2009)
* Matt LeBlanc for "Episodes" (2011)

Best Performance by an Actress in a Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
* Laura Dern for "Enlightened" (2011)
Zooey Deschanel for "New Girl" (2011)
Tina Fey for "30 Rock" (2006)
Laura Linney for "The Big C" (2010)
§ Amy Poehler for "Parks and Recreation" (2009)

Best Performance by an Actor in a Mini-Series or a Motion Picture Made for Television
Nominees:
Hugh Bonneville for "Downton Abbey" (2010)
Idris Elba for "Luther" (2010)
§ William Hurt for Too big to fail - Il crollo dei giganti (2011) (TV)
Bill Nighy for Page Eight (2011) (TV)
* Dominic West for "The Hour" (2011)

Best Performance by an Actress in a Mini-Series or a Motion Picture Made for Television
Nominees:
Romola Garai for "The Hour" (2011)
§ Diane Lane for Cinema Verite (2011) (TV)
Elizabeth McGovern for "Downton Abbey" (2010)
Emily Watson for "Appropriate Adult" (2011)
* Kate Winslet for "Mildred Pierce" (2011)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
§ Peter Dinklage for "Il trono di spade" (2011)
Paul Giamatti for Too big to fail - Il crollo dei giganti (2011) (TV)
* Guy Pearce for "Mildred Pierce" (2011)
Tim Robbins for Cinema Verite (2011) (TV)
Eric Stonestreet for "Modern Family" (2009)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
* Jessica Lange for "American Horror Story" (2011)
Kelly Macdonald for "Boardwalk Empire" (2010)
Maggie Smith for "Downton Abbey" (2010)
Sofía Vergara for "Modern Family" (2009)
§ Evan Rachel Wood for "Mildred Pierce" (2011)


Mi ripeto, nel caso fosse sfuggito: tutti quelli che volessero pubblicare in risposta a questo post i loro personali pronostici per i GG, sono più che ben accetti!
Buona votazione a tutti!

#HollywoodCiak
Bengi