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venerdì 27 ottobre 2023

Film 2212 - A Haunting in Venice

Intro: Non andavo al cinema a Dublino da 2 mesi ormai, il che per me è veramente strano. Per tornare finalmente in sala ho scelto una pellicola che non vedevo l'ora di vedere: entro nella mia renaissance cinematografica!

Film 2212: "A Haunting in Venice" (2023) di Kenneth Branagh
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: la trilogia di Branagh su Hercule Poirot vira vigorosamente verso l'horror e regala il film di Halloween che a settembre decisamente non mi aspettavo!
Nonostante un'evidente squilibrio tra primo e secondo tempo, col primo decisamente più spinto verso i classici archetipi del cinema dell'orrore e il secondo più conforme al genere murder mystery - e, in generale, quella che è la conclusione che ci si aspetta da un prodotto di questa trilogia - "A Haunting in Venice" è assolutamente una boccata d'aria fresca dopo il deludente "Death on the Nile" uscito poco più di un anno fa (a me sembra una vita fa, a dire il vero, ma era solo il febbraio 2022).
Più ispirato, cupo e intrigante, questo film tratto dal romanzo "Hallowe'en Party" di Agatha Christie funziona quasi sempre a meraviglia, rovinandosi un pochino solo verso il finale. Del resto era inevitabile: i protagonisti sono pochi e tutti rinchiusi dentro lo stesso edificio, 2 muoiono e uno è Poirot... Diciamo che dopo avere sospettato prima di uno e poi dell'altro, alla fine ci sia arriva un po' per esclusione a chi potrebbe essere l'assassino. Ciononostante, la risoluzione del crimine lascia comunque soddisfatti.
Ottimo il cast principale, che annovera nomi particolarmente noti Kenneth Branagh (come al solito anche regista), Tina Fey, Jamie Dornan e Kelly Reilly insime a un cast internazionale che include la freschissima di premio Oscar Michelle Yeoh, Riccardo Scamarcio e Camille Cottin. In questo caso, oltre a solleticare l'interesse del pubblico con nomi di richiamo importanti, questa volta si è scelto un gruppo attoriale capace e dotato e, bisogna dirlo, il risultato finale ne giova assai. Non che il cast della seconda pellicola fosse meno impressionate (a livello di "namedropping" è sicuramente "Death on the Nile" a farla da padrone), solo che non tutti in quel caso si sono dimostrati all'altezza della parte.
Insomma, questo "A Haunting in Venice" è stato veramente una piacevole sorpresa che ha inaspettatamente stimolato il mio appetito per tutte quelle pellicole horror e thriller che il mese di ottobre richiede (e mi sono concesso!).
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Film 2093 - Death on the Nile
Film 2212 - A Haunting in Venice
Cast: Kyle Allen, Kenneth Branagh, Camille Cottin, Jamie Dornan, Tina Fey, Jude Hill, Ali Khan, Emma Laird, Kelly Reilly, Riccardo Scamarcio, Michelle Yeoh.
Box Office: $116,318,485 (ad oggi)
Vale o non vale: Non tanto riuscito quanto il primo, ma un grandissimo balzo in avanti rispetto al secondo, "A Haunting in Venice" è un buonissimo whodunit che regala un'altra grande performance di Branagh e riporta al cinema l'opera dell'insuperabile Agatha Christie. Perfetto per questa stagione!
Premi: /
Parola chiave: Honey.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 27 ottobre 2019

Film 1666 - Burnt

Intro: Visto in hotel in India, è l'ultima pellicola che io e cuggy abbiamo visto insieme ad oggi.
Film 1666: "Burnt" (2015) di John Wells
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: non sono un fanatico della cucina, detesto gli ambienti di lavoro stressanti, non mi piace chi inutilmente si inalbera con gli altri. Ora io capisco tutta la reverenzialità per e del mondo culinario in riferimento ai propri artisti (chef), purtroppo però per quanto mi riguarda il fascino non sussiste. Mi piace mangiare, quello sì, ma qui mi fermo; anzi no, ci metto anche che mi piace guardare "Masterchef", dai.
Quindi nessuna sorpresa quando dico che questo "Burnt" non solo non ha mordente, ma risulta bollito, passato di cottura quasi. E Cooper ce la può mettere tutta, ma il prodotto in sé non regge il confronto con altri titoli che, dell'arte di cucinare il cibo, hanno fatto un'ode ben più romantica e riuscita (vedi "Il pranzo di Babette", ma anche solo "Ratatouille").
Cast: Bradley Cooper, Sienna Miller, Alicia Vikander, Omar Sy, Daniel Brühl, Matthew Rhys, Uma Thurman, Emma Thompson, Riccardo Scamarcio, Lily James.
Box Office: $36.6 milioni
Vale o non vale: Uno di quei film che vedi e poi dimentichi. Perdibilissimo.
Premi: /
Parola chiave: Stella Michelin.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 1 giugno 2012

Film 413 - To Rome with Love

Dopo "Midnight in Paris" torna Allen in trasferta. Questa volta in Italia.


Film 413: "To Rome with Love" (2012) di Woody Allen
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Vorrei cominciare dicendo che, visti i primi 10 minuti di film, mi sembrava di guardare un episodio de "I Cesaroni" diretto dai Vanzina. E io non ho mai visto un episodio de "I Cesaroni". Non si metteva bene.
"To Rome with Love", mi spiace dirlo, è un generico nonsense. Quattro storie che non si incrociano mai raccontano le vicende di amore, fama e genericamente vita di personaggi bidimensionali tanto macchiette quanto privi di ogni realisticità. O Roma ad Allen ispira follia e semplicità (di quella grezza), oppure c'è una mancanza di approfondimento. La critica di Verdone ("La sua Roma non mi fa ridere, anzi, mi fa piangere. E' un brutto film girato da qualcuno che non ha capito niente della città. Una pellicola da cartolina da tabaccai") è parzialmente azzeccata. Fermo restando che Allen non si tocca, pare vero che il regista non abbia colto appieno lo spirito della città, se non addirittura di un popolo.
Privo del romanticismo e della magia del precedente "Midnight in Paris", qui ci si trova di fronte a personaggi burini, una trama banale e noiosa, una mancanza di idee. L'uomo che diventa famoso per essere famoso (la critica è evidente, ma non è mascherata e risulta quindi fastidiosa e buttata lì tanto per), il cantante lirico capace di esibirsi solo quando è sotto la doccia (questa è la trovata che ho ritenuto più idiota e inutile), la prostituta scambiata per moglie a causa di un equivoco (però, che novità)... Insomma, non ci siamo. Non si ride, manca la verve e gli attori italiani sono imbarazzanti (Ornella Muti, Riccardo Scamarcio, Alessandra Mastronardi e sì, anche Benigni). Peccato per l'occasione sprecata, perchè il resto del cast era veramente da sogno (Penélope Cruz, Alec Baldwin, Judy Davis, Jesse Eisenberg, Ellen Page - non ce n'è uno che non abbia avuto almeno una nomination all'Oscar). E, soprattutto, perchè come al solito veniamo dipinti come sempliciotti creduloni e superficiali.
Consigli: Meglio ripassare la filmografia di Allen escludento questa poco felice parentesi.
Parola chiave: Roma.

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Ric

lunedì 29 marzo 2010

Film 93 - Mine vaganti

Anche se dovevamo andare a vederlo con Federica, per questioni organizzative e di tempi alla fine abbiamo accettato l'invito di Francesco (anche lui sfegatato fan di cinema) e siamo stati a vedere la nuova fatica di uno dei registi che in Italia vanno più forte. Aspettative? Altissime.


Film 93: "Mine vaganti" (2010) di Ferzan Ozpetek
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale, Francesco
Pensieri:
Consigli: Andate in gruppo, con gli amici. Rendete omaggio a Ozpetek e riunitevi in un gruppone-famiglia, guardate questo film e poi recatevi in pizzeria a mangiare qualcosa, rigorosamente in tavolata rotonda per gustarvi la compagnia altrui a 360°!
Parola chiave:Omosessualità&famiglia.




Ric