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martedì 26 settembre 2023

Film 2198 - The Flash

Intro: Ero abbastanza curioso di vedere questa pellicola e, lo ammetto, in origine era principalmente per l'attore protagonista. Poi, anche lui come tanti, ce lo dobbiamo già dimenticare. Non credo sarà l'ultimo film di Miller, ma sicuramente l'ultimo per un bel po'.

Film 2198: "The Flash" (2023) di Andy Muschietti
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: dalle recensioni che avevo letto prima di andarlo a vedere al cinema sembrava dovessi prepararmi al capolavoro. Poi, anche se capolavoro non è, ammetto che questo "The Flash" non mi sia dispiaciuto, né tantomeno è così pessimo come certe altre recensioni - che ho letto dopo averlo recuperato - lo descrivono. E' una pellicola ok, che probabilmente in un altro momento storico (una discreta fatica dei film sui supereroi + uno sfacelo generale delle proprietà della DC + lo scipero di sceneggiatori e attori) e con un altro protagonista a scanso di scandali avrebbe performato meglio, sta di fatto che questo titolo è stato un flop colossale (si ipotizzano perdite per la Warner Bros. intorno ai 200 milioni di dollari...).
Detto ciò, ribadisco che "The Flash" di Andy Muschietti - lo stesso di "It" 1 & 2 - non mi è dispiaciuto, è il tipo di intrattenimento che guardi e lì per lì funziona bene, poi torni a casa e ti dimentichi la maggior parte della storia (anche perché vengono tirate in ballo talmente tante cose, specialmente nel finale, che è difficile ricordarsele tutte; per farla breve dico solo che fanno una veloce comparsa sia Nicolas Cage che Christopher Reeve), ma va poi bene così perché alla fine si tratta di una pellicola sui supereroi e non deve necessariamente essere il prodotto migliore della vita o influenzare il corso della storia. Va bene che sia un prodotto di svago e nient'altro (meno bene che produrre questo film sia costato 200-220 milioni di dollari, a cui si sono aggiunti i costi di promozione...).
Cast: Ezra Miller, Sasha Calle, Michael Shannon, Ron Livingston, Maribel Verdú, Kiersey Clemons, Antje Traue, Saoirse-Monica Jackson, Michael Keaton.
Box Office: $268.5 milioni
Vale o non vale: Non capolavoro, non boiata pazzesca, "The Flash" fa a dovere il suo lavoro di intrattenimento, ma chiunque stesse cerando qualcosa di più da questa pellicola rimarrà deluso. Il finale è troppo caotico, gli effetti speciali davvero non reggono, ma è bello rivedere Michael Keaton nei panni di Batman.
Premi: /
Parola chiave: Mom.
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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 11 febbraio 2017

Film 1304 - Game Change

Sky Go propone e noi cogliamo al volo. Nonostante i suoi riconosciuti disservizi.

Film 1304: "Game Change" (2016) di Christophe Lourdelet, Garth Jennings
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Prima che Julianne Moore vincesse finalmente l'Oscar, è stato questo film per la tv a consegnarle quella parte di premi importanti che si meritava da tempo e ancora non aveva ottenuto, ovvero un Golden Globe e un Emmy come miglior attrice. Con "Game Change" - titolo profetico - l'attrice ha ritrovato quel consenso globale che da tempo faticava a venirle riconosciuto. Del resto è stata la scelta perfetta che ha fatto certamente la differenza, capace di un mimetismo inquietante che rende difficile, a posteriori, distinguere quale fosse l'imitazione e quale l'originale. Julianne Moore qui è Sarah Palin.
Per quanto riguarda il risultato finale di questa pellicola televisiva targata HBO, forse avrei preferito qualche risvolto politico meno di superficie, diciamo un approfondimento che andasse oltre l'attenzione didascalica per la messa in scena di certe vicende reali che qui trovano ampio spazio e contestualizzasse più a fondo il punto di vista politico, il quadro sociale in cui la storia della Palin e del Governo americano sono immersi. La sensazione che ho avuto è che si rimanga più spesso bloccati a fotocopiare un episodio piuttosto che integrarlo all'interno della storia, la quale di conseguenza diventa una sorta di collage di tanti pezzi, pur non così amalgamati.
Un altro aspetto che ho faticato ad assimilare ciecamente riguarda il rapporto tra la Palin, candidata alla Vicepresidenza degli Stati Uniti, e il suo superiore, il candidato alla Presidenza John McCain. Le loro dinamiche mi sono sembrate descritte in maniera troppo edulcorata. Non so dire se l'ex candidato alla Presidenza possa davvero aver reagito così alle varie debacles della sua vice durante tutta la campagna elettorale, ma di sicuro c'è la rappresentazione di una pazienza, un'accettazione incondizionata, quasi un fatalismo che mi rimangono difficili da ritenere totalmente plausibili. Al pari della "solitudine" degli addetti alla campagna elettorale rispetto al partito cui fanno riferimento. Nel film si dice che la Palin sia una macchina da soldi, ma non sono sicuro che questo sia bastato a smorzare la frustrazione e il disappunto dei repubblicani di fronte alla sconcertante impreparazione della Governatrice dell'Alaska e, in generale, alla sconfitta elettorale. Quindi mi chiedo: dov'è qui il partito repubblicano e perché sembra che siano solo McCain e i suoi a prendere le decisioni?
In ogni caso "Game Change" rimane un interessante approfondimento via fiction di un episodio della storia politica statunitense moderna, il racconto della storia di una persona impreparata di fronte all'attenzione mediatica mondiale contro la quale difficilmente esiste un training preparatorio sufficientemente adeguato. Va detto che la Palin rappresenta al contempo il caso di una persona ignorante che riveste una carica governativa e, in aggiunta, si candida per un ruolo dalle implicazioni globali per il quale non è minimamente competente e anche se la sua ingenuità suscita una certa dose di compassione, niente può scacciare via la desolante sensazione di spaesamento nel momento in cui ci si ricorda che, nella realtà, non sono poche le persone nella stessa posizione della governatrice. E per quanto faccia bene farci sopra della satira - nel film sono mostrate anche le vere imitazioni che Tina Fey ha proposto durante un'intera stagione del Saturday Night Live, vincendo perfino un Emmy per la sua interpretazione -, è comunque spaventoso che le sorti del mondo possano anche solo per un istante venire affidate a mani tanto inconsapevoli e incapaci.
Ps. 3 Golden Globes vinti (Miglior film per la tv, attrice protagonista e attore non protagonista ad Ed Harris) e 5 Emmy Awards, tra cui Miglior serie televisiva, sceneggiatura e attrice protagonista.
Cast: Julianne Moore, Woody Harrelson, Ed Harris, Peter MacNicol, Jamey Sheridan, Sarah Paulson, Ron Livingston, Brian d'Arcy James.
Box Office: /
Consigli: Anche se non totalmente soddisfacente, questo film HBO ha il pregio di ripercorrere molto attentamente le vicende che hanno portato Sarah Palin dalla sua Alaska fino al cuore della politica americana, rischiando perfino di trovare una poltrona di spicco all'interno della Casa Bianca. Impreparata, ignorante, presuntuosa, bigotta, la donna faticherà a sottostare alle regole di una campagna elettorale durissima e certamente difficile anche per i più preparati. "Game Change" è un film politico patinato che ha dalla sua un cast fenomenale e un personaggio principale capace di attirare l'interesse dell'opinione pubblica. Può piacere, ma non è una scelta buona per ogni occasione.
Parola chiave: Cultura.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 19 settembre 2016

Film 1212 - La quinta onda

Una scleta un po' casuale, a dire il vero.

Film 1212: "La quinta onda" (2016) di J Blakeson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: La pretesa post apocalittica è smorzata da toni infantili e da scelte narrative che privilegiano un tipo di target giovanile che di fatto va ad intaccare un risultato finale così più da teen drama che da blockbuster su un futuro distopico.
Questa la premessa della storia, così ben riassunta da Wiki: "Un devastante attacco alieno ha distrutto il pianeta Terra grazie a quattro onde: interruzione di tutti i dispositivi elettrici, terremoti, epidemia del virus dell'aviaria modificato dagli alieni ed risveglio degli alieni che erano stati innestati tempo prima in alcuni umani, impedendo così ogni tentativo di preparazione e resistenza da parte dell'uomo per l'attacco successivo".
Di per sé nemmeno malaccio l'idea di partenza, ma ci si perde ampiamente strada facendo, soprattutto perché la trama è ampiamente intuibile già a metà della storia. In aggiunta, una serie di aspetti ridicoli (come il fatto che la protagonista cerca il fratello e lo incontra, ovviamente, per caso) ed effetti speciali non sempre riusciti confezionano una pellicola mediocre nonostante le buone intenzioni. Che si vede ci sono, visto l'ottimo cast, una produzione che pur non avendo un budget faraonico (35 milioni di $) prova lo stesso a proporre un certo standard qualitativo di immagine e resa finale, ma rimane il fatto che il punto debole qui sia la sceneggiatura: sciocca, concentrata troppo sul romanticismo e i temi adolescenziali. Non che mi aspettassi molto altro, lo ammetto.
Ps. Tratto dall'omonimo romanzo di Rick Yancey.
Cast: Chloë Grace Moretz, Ron Livingston, Nick Robinson, Maggie Siff, Alex Roe, Maria Bello, Maika Monroe, Zackary Arthur, Liev Schreiber, Tony Revolori.
Box Office: $110.7 milioni
Consigli: Tra i vari titoli catastrofici questo non è esattamente il più riuscito. Si lascia guardare, ma questo "The 5th Wave" non è capace di lasciare il segno, nonostante il tentativo. Si vede e si dimentica in frettissima.
Parola chiave: Testa.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 1 agosto 2016

Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring

In preparazione del secondo film in uscita, ho tentato di iniziare Poe alla famiglia Warren...

Film 1179: "L'evocazione - The Conjuring" (2013) di James Wan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe (nel primo tempo); nessuno
Pensieri: In vista dell'uscita di "The Conjuring 2" ho voluto ripassare il primo capitolo che, ricordavo, mi aveva lasciato una buona impressione, pur non ricordando i dettagli. Credo fosse un meccanismo di difesa.
Dopo l'abbandono di Poe alla prima avvisaglia di possessione demoniaca, ho deciso di continuare la visione casalinga (grazie a Netflix) da solo e di sera, il quale connubio non è stato dei più felici in termini di relax post visione. Perché, va detto, basta essere un minimo suggestionabili - o nella situazione giusta - e "The Conjuring" funziona alla grande.
Grazie alla combinazione coniugi Warren + demoni, senza contare che si tratta di una pellicola tratta dai racconti di persone in carne ed ossa, la storia riesce davvero a condizionare lo spettatore, incuriosito da una trama dell'orrore ben architettata e spaventato da ciò che potrebbe nascondersi dietro la prossima porta che si apre da sola.
Dunque se l'horror in generale - e quello ben fatto in particolare - sapete che vi lascia più incubi che bei ricordi, meglio lasciar stare questo mix di spavento e biopic perché non sono poche le ansie che è in grado di generare in chi guarda: seminterrati bui, battimani col fantasma, alberi dell'impiccato, sinistri cigolii sono solo alcuni degli elementi che compongono la trama di questo film dell'orrore ben fatto e realizzato con cura. Molte suggestioni, ottima atmosfera (e zero splatter) per un risultato che è uno spaventoso e inquietante piacere.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Ron Livingston, Lili Taylor, Shanley Caswell, Hayley McFarland, Joey King, Mackenzie Foy.
Box Office: $318 milioni
Consigli: Il film è "L'evocazione - The Conjuring", i protagonisti sono gli Warren, ma la casa infestata è quella di "The Amityville Horror". Uno sguardo parallelo ad un evento raccapricciante e inquietante raccontato da un punto di vista inusuale e maledettamente ben ricostruito. Non a caso ha generato uno spin-off e un sequel che sono stati due successi.
Qui la differenza la fanno - oltre l'ottima regia di Wan e le perfette ricostruzioni 70s, i protagonisti Patrick Wilson e soprattutto Vera Farmiga, in grado di rendersi magnetici e intriganti tanto quanto le teorie e i racconti che propongono. Insomma, un ottima scelta di cast e un risultato finale che gli appassionati non possono assolutamente perdersi.
Parola chiave: Carillon.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 28 dicembre 2015

Film 1057 - Come ti rovino le vacanze

Non ero del tutto convinto della scelta, ma ero rimasto incuriosito quando, qualche mese fa, avevo seguito l'uscita di questa pellicola nelle sale americane.
Film 1057: "Come ti rovino le vacanze" (2015) di John Francis Daley, Jonathan M. Goldstein
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Grandissima boiata, eppure estremamente divertente. Non so se me la sia goduta più del solito perché ero particolarmente predisposto, sta di fatto che questa stupida, sciocca pellicola mi ha fatto ridere a crepapelle. Inaspettatamente.
Sequel di una saga piuttosto prolifica (5 film compreso questo) di cui non avevo mai sentito parlare, mi sono convinto a scegliere questo "Vacation" solo per la presenza di Christina Applegate, attrice che nel comico sa dare moltissimo e, a mio avviso, molto sottovalutata. In aggiunta a lei, il cast da grandi occasioni, in aggiunta ai numerosi cameo (tra i tanti: Ron Livingston, Keegan-Michael Key, Regina Hall, Norman Reedus, Michael Peña, Johnny Galecki) e l'atmosfera divertente mi hanno convinto a dare almeno una possibilità a questo titolo. Non mi sono minimamente pentito della scelta e anche se stiamo ovviamente parlando di un filmetto buono solo a divertire in maniera volgarotta, il risultato finale è, per chi apprezza, assolutamente riuscito.
Cast: Ed Helms, Christina Applegate, Skyler Gisondo, Steele Stebbins, Chris Hemsworth, Leslie Mann, Chevy Chase, Beverly D'Angelo, Charlie Day, Ron Livingston, Keegan-Michael Key, Regina Hall, Norman Reedus, Michael Peña, Colin Hanks, Nick Kroll, Johnny Galecki, Anthony Michael Hall, Ethan Embry.
Box Office: $104.7 milioni
Consigli: Dopo "National Lampoon's Vacation", "National Lampoon's European Vacation", "National Lampoon's Christmas Vacation" e "Vegas Vacation" arriva il quinto episodio di un franchise prolifico, ma francamente non troppo conosciuto. Chi ama le commedie americane volgari e molto fisiche non rimarrà deluso da questa avventura familiare on the road carica di allusioni sessuali, sfighe clamorose e personaggi surreali. Un mix che, se non si ha pretese particolari, intrattiene e diverte.
Parola chiave: Walley World.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 3 settembre 2013

Film 578 - L'evocazione - The Conjuring

Premesso che non mi è dispiaciuto come film, devo dire che ho però trovato faticoso riuscire a ricostruire la trama nella mia mente. Strano più che altro perchè l'ho visto due settimane fa. Per riuscire a ricordare gli avvenimenti narrati sono stato costretto ad andarmi a leggere la trama su Wikipedia...


Film 578: "L'evocazione - The Conjuring" (2013) di James Wan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Diciamo che il mio vuoto di memoria nei confronti di questa pellicola non è un buon segno preliminare, ma rileggendone la trama mi sono ricordato che di fatto questo "The Conjuring" ha i suoi buoni momenti horror. Il tutto si basa sostanzialmente sulle due brave attrici femminili comprimarie, Vera Farmiga e Lili Taylor, la prima nei panni dell'investigatrice del parannormale e chiaroveggente Lorraine Warren, la seconda in quelli di una posseduta. A mio avviso è grazie a loro se la storia funziona e, soprattutto, il giochino del paranormale regge nonostante il genere sia tutt'altro che fresco e pieno di nuove proposte.
Anche qui infatti si tratta di una solitaria casa in mezzo alla natura che finirà per scoprirsi essere stata sede di una serie di delitti, il primo cominciato da tale Bathsheba, plausibilmente pazza signora accusata di stregoneria nell'800, che aveva sacrificato il suo bambino in nome di Satana. Ergo, non è che la trama del film sia esattamente esondante di novità legate al genere dei film di paura (c'è anche un esorcismo, giuro!).
Alcune scene, comunque, riescono a mettere una buona dose di ansia e inquietudine: principalmente quelle del carillon e i numerosi momenti 'primissimo piano del fantasma-musica altissima da piccolo infarto'.
Tutto sommato "L'evocazione - The Conjuring" fa il suo pauroso dovere, piazzando con coscienza tutti gli elementi costitutivi di un buon horror made in USA che si rispetti. Gli anni '70 sono ben ricostruiti, le location suggestive e la fotografia curatissima, tutto a comporre un puzzle dell'orrore che funziona alla grande per i 112minuti di pellicola.
Il problema, come al solito, è che avevo letto davvero grandi cose a proposito di questo prodotto cinematografico, specialmente riguardo ad una trama che avrebbe lasciato senza fiato. Sarà che io l'ho visto in casa, sarà che non ero da solo, comunque non sono rimasto particolarmente impressionato da questo prodotto. Mi colpisce pensare che sia ispirato da una storia vera, ma a parte questo ho trovato "The Conjuring" un ben fatto (come molti altri) prodotto cinematografico legato al mondo dell'occulto e della paura, piacevole e che fila. Carino. Punto.
Ps. Non mi è chiara, esattamente, tutta la b-side story della bambola (anche nella locandina del film!) che, di fatto, mi pare di aver capito non c'entrare nulla con l'episodio della strega + maledizione sulla casa narrato qui. Sono ancora a domandarmi quale fosse il senso di inserirci quest'inquietante figura, se non in previsione di un secondo capitolo...
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Consigli: In alcuni passaggi mi ha ricordato "Il rito" e "Amityville Horror", ma anche "The Possession" nella parte dell'esorcismo finale. Qualitativamente "L'evocazione - The Conjuring" è meglio di questi ultimi tre, sia per trama che per il risultato finale. Di fatto è un buon blockbuster ($243,327,000 di incasso mondiale ad oggi) che funziona benissimo per intrattenere durante una serata tra amici. Forse vederlo da solo mi avrebbe fatto un effetto diverso...
Parola chiave: Battimani (questo sì che è un gioco inquietante!).

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi