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sabato 5 agosto 2023

Film 2196 - Hercules

Intro: Era da un po' di tempo che lo volevo rivedere perché, anche se me lo ricordavo in generale, questo non è mai stato uno dei classici Disney a cui ho dato particolare attenzione.

Film 2196: "Hercules" (1997) di Ron Clements, John Musker
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: qualche tempo fa mi sono imbattuto in una serie di video sulla Disney e il suo momento d'oro da "La sirenetta" fino più o meno al cartoon di "Tarzan", un decennio che ha regalato alla casa di Topolino non solo miliardi di dollari e numerosi Oscar, ma anche una rinnovata reputazione dopo anni stagnanti di titoli dimenticabili. Con la valanga di titoli live-action (di fatto remake) che nell'ultimo periodo hanno invaso le sale cinematografiche e i salotti di casa (Disney+), parrebbe che, a detta di molti, la Disney si sia di fatto rovinata nuovamente la reputazione, mettendo a repentaglio il buon lavoro fatto negli ultimi anni in tandem con la Pixar in nome del dio denaroche ultimamente parrebbe trainare gli obiettivi del loro business plan. Vedremo come si metteranno le cose nel futuro.
Di fatto è già stato annunciato il live-action di "Hercules" (motivo per cui ho voluto rivedere l'originale cartoon) e, per l'occasione, Guy Ritchie tornerà alla regia di un remake in carne ed ossa di un classico Disney dopo il grandissimo successo di "Aladdin" e il suo miliardo di dollari al box-office mondiale. Onestamente non posso dire di essere particolarmente entusiasta all'idea di tutti questi copia e incolla cinematografici, specialmente considerando che ne sono già stati ufficialmente annunciati 9 (tra cui "Lilo & Stitch", "Gli aristogatti" e "Biancaneve", il primo di questi ad uscire al cinema il prossimo marzo): non c'è veramente alcun bisogno di rivisitare tutti questi film in chiave moderna, né di riproporre contenuti già visti e adorati dai più, considerando che questi nuovi film sono principalmente senz'anima e senza alcuna idea innovativa a giustificarne l'esistenza che non sia l'incasso al botteghino.
Detto ciò - e volendo tornare all'argomento principale, ovvero questo "Hercules" del 1997 - devo dire che il film è stato un piacevolissimo ritorno all'infanzia (nel '97 avevo 10 anni). Coloratissima e dall'ottimo ritmo, specialmente grazie alla trovata della narrazione canora delle Muse, questa pellicola ci ricorda perché fossimo tutti ossessionati con la Disney da bambini: bellissimi disegni, originali e ben fatti in combinazione con un elemento musicale sempre perfetto, il tutto per un risultato finale divertente e spassoso e con un tocco di racconto di formazione (per non parlare dei magnifici cattivi, da Ursula a Yzma, passando per Scar e qui, ovviamente, Ade).
Sì, "Hercules" è meno memorabile di altri titoli Disney che hanno fatto la storia, ma a oltre 25 anni dalla data di uscita, questo film non mostra alcun segno di invecchiamento. Chapeau.
Film 564 - Hercules
Film 2196 - Hercules
Cast: Tate Donovan, Danny DeVito, James Woods, Susan Egan, Rip Torn; Raoul Bova, Alex Baroni, Giancarlo Magalli, Veronica Pivetti (doppiaggio italiano).
Box Office: $252.7 milioni
Vale o non vale: Classico Disney forse non tra i più ricordati, ma certamente non per questo meno di valore. Spassoso e divertente, ottimo film per tutta la famiglia o i nostalgici di un tempo d'oro in cui portare un film al cinema per la Disney voleva ancora dire scommettere su qualcosa di nuovo.
Premi: Candidato all'Oscar e al Golden Globe per la Miglior canzone originale ("Go The Distance").
Parola chiave: Hero.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 14 giugno 2020

Film 1723 - Moana

Intro: Non fremevo particolarmente per rivedere questo cartoon, ma di fatto era l'unica opzione gratuita disponibile sul volo da San Francisco a Honolulu...
Film 1723: "Moana" (2016) di Ron Clements, John Musker
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: la prima volta che ho visto "Moana" non sono rimasto particolarmente impressionato, più che altro considerato l'alto livello qualitativo raggiunto dalla partnership Disney - Pixar negli anni. In ogni caso rivedere questo titolo (in italiano "Oceania"), e specialmente in inglese, mi ha aiutato a riconsiderare un po' della mia disillusione. Sarà che sono stato circondato per un anno dalla cultura Māori - subendone inevitabilmente il fascino -, sarà che per una volta un prodotto mainstream abbraccia una cultura diversa da quella americana o da quel modo di dipingere quelle di altri paesi in maniera stereotipata, di fatto ho rivissuto con piacere l'avventura raccontata qui.
Film 1314 - Oceania
Film 1723 - Moana
Cast: Auliʻi Cravalho, Dwayne Johnson, Rachel House, Temuera Morrison, Jemaine Clement, Nicole Scherzinger, Alan Tudyk.
Box Office: $690.8 milioni
Vale o non vale: Carino, estremamente colorato e avventuroso, con una protagonista riuscita e una storia eco-friendly che funziona. Non una pellicola sconvolgente, ma si lascia guardare con piacere anche una seconda volta.
Premi: Candidato a 2 Oscar e Golden Globe per il Miglior film d'animazione e canzone originale ("How Far I'll Go" di Lin-Manuel Miranda); candidato al BAFTA per il film d'animazione. 2 nomination ai Grammy e vittoria per Miranda nella categoria Best Song Written for Visual Media.
Parola chiave: Voyagers.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 22 febbraio 2017

Film 1314 - Oceania

Un sabato pomeriggio alternativo per recuperare una delle pellicole candidate agli Oscar di quest'anno.

Film 1314: "Oceania" (2016) di Ron Clements, John Musker
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: padre
Pensieri: Simpatico cartone animato estremamente colorato, questo "Moana" ha dovuto subire la censura italiana a discapito di un titolo originale troppo evocativo (a quanto pare il ricordo di moana Pozzi è ancora troppo vivido). Al di là di queste scemenze, "Oceania/Moana" è un prodotto carino e simpatico, più avventuroso di altre fiabe Disney e sicuramente indicativo dei tempi che cambiano.
La giovane protagonista, infatti, che pure è una principessa, ricerca l'avventura ed è curiosa di scoprire così ci sia oltre il famigerato reef, confine ultimo entro cui le sia permesso andare. Quando il suo villaggio, situato sull'isola polinesiana di Motunui, si ritrova in difficoltà a cuasa del pesce che scarseggia e la vegetazione che marcisce, la ragazza prenderà in mano il suo destino e salperà per un viaggio alla ricerca del semidio mutaforma Maui che potrebbe essere la cuasa dei problemi naturali che si stanno verificando.
L'inizio del viaggio è, ovviamente, il pretesto per l'innescarsi di tutti i meccanismi della storia, un percorso di formazione per entrambi i protagonisti, nonché il presupposto per la nascita di un'amicizia che aiuti a superare i momenti di difficoltà e le prove cui la storia li sottoporrà. Nel mezzo ci sono non pochi momenti divertenti e nonsense, la maggior parte dei quali garantiti dal gallo HeiHei, pollo completamente scemo incapace di comportarsi anche solo vagamente in maniera normale. E' naturalmente lui la spalla del film, anche se devo dire che l'ho trovato troppo simile a Becky, la stupida strolaga di "Alla ricerca di Dory".
Colori vividi, computer grafica particolarmente efficace e realistica tanto da far venire la voglia di visitare la Polinesia, canzoni che rimangono impresse (sicuramente anche per via del marketing pressante, vedi la canzone "We Know The Way") e un risultato finale piacevole e godibile, anche se meno sbalorditivo di quanto ci is sarebbe potuto aspettare.
Ps. Due candidature agli Oscar 2017: Miglior film d'animazione e canzone origiale ("How Far I'll Go" di Lin-Manuel Miranda, lo stesso che ha portato alla luce il musical "Hamilton" che tanto ha fatto furore la scorsa stagione. Dovesse vincere, Miranda diventerebbe il 13esimo membro del ristrettissimo "club" degli EGOT, coloro che hanno vinto i quattro principali riconoscimenti americani da parte dell'industria televisiva, musicale, teatrale e cinematografica, ovvero Emmy, Grammy, Tony e Oscar).
Film 1314 - Oceania
Film 1723 - Moana
Cast: Auli'i Cravalho, Dwayne Johnson, Rachel House, Temuera Morrison, Jemaine Clement, Nicole Scherzinger, Alan Tudyk; (versione italiana) Angela Finocchiaro, Raphael Gualazzi.
Box Office: $574.7 milioni
Consigli: Film per tutta la famiglia simpatico e piacevole, un'avventura leggera che regala bellissimi disegni, una nuova eroina Disney dalla necessaria differenziazione culturale e un paio d'ore di spensieratezza in un misto fra musical e avventura. Perfetto film da weekend.
Parola chiave: Cuore di Te Fiti.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 17 febbraio 2014

Film 670 - Hercules - La leggenda ha inizio

Il cinema gratis della 3 sembrerebbe una benedizione in questo periodo squattrinato. Eppure, visti i film in convenzione, non si direbbe proprio.

Film 670: "Hercules - La leggenda ha inizio" (2014) di Renny Harlin
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika, Luigi
Pensieri: Scoprendo solo ora che Gaia Weiss, la protagonista femminile di questo film, ha esordito sul grande schermo grazie all'immagino imperdibile "Bianca come il latte, rossa come il sangue" con Luca Argentero, capisco molte cose a proposito di "Hercules - La leggenda ha inizio".
Altro protagonista insieme a lei nei panni di solo muscolo umano è Kellan Lutz, famoso più che altro per aver preso parte a tutta l'imperdibile saga di "Twilight" e ad altre produzioni pseudo mitologiche come "Immortals", il cui apporto recitativo a questo ennesimo Hercules è pari a quello di Kristen Stewart nella sopracitata saga.
Purtroppo o per fortuna - per loro - l'orrore legato a questo franchise non è imputabile solo all'imbarazzante duo protagonista (che suscita le stesse emozioni dei dolori di stomaco successivi alla digestione di cibo avariato), ma è proprio un insieme di fattori totalmente negativi a decretare lo stato di shock nello spettatore ignaro di approcciarsi a siffatta boiata.
Gli effetti speciali sono degni di una barzelletta; la trama è qualcosa di inesistente e costantemente caratterizzata da buchi narrativi; il risultato finale è un prodotto ridicolo se si pensa che per produrlo sono serviti 70 milioni di dollari (palesemente irrecuperabili). Si scopiazza tutto e malissimo: non c'è lo stile personalissimo di "300", né il phatos de "Il gladiatore" e nemmeno la ludica spensieratezza delle avventure di "Scontro tra titani", nonostante le evidenti maldestre scopiazzature da ognuna di queste pellicole.
Un vero disastro.
Box Office: $35,025,559
Consigli: Non vale la pena di vederlo nemmeno con l'ingresso gratuito. Sciocco, mal recitato, brutto e privo di una benché minima impronta di originalità.
Parola chiave: Zeus.

Trailer

Bengi