Visualizzazione post con etichetta twilight. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta twilight. Mostra tutti i post

venerdì 14 maggio 2021

Film 1998 - Twilight

Intro: Altro titolo della lista di Ferdia, questa volta suggerito da una mia compagna di corso durante la discussione su "Sentinelle" dopo il mio intervento estremamente negativo sul film.
Film 1998: "Twilight" (2008) di Catherine Hardwicke
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: mai avrei pensato di rivedere alcun titolo della saga di "Twilight"... eppure eccoci qui. E, mi sento pure di aggiungere, questa pellicola è 10 volte meglio quell'orrore di "Sentinelle" che ancora mi chiedo perché io sia stato costretto a vedere. Quindi, ecco, un sacco di elementi inaspettati rispetto alla visione di questo primo capitolo della saga cinematografica basata sui libri di Stephenie Meyer.
Rimane comunque il fatto che non sia particolarmente fan del franchise vampiresco, anche se va detto che questo è certamente il migliore di tutti e 5 - CINQUE! - gli episodi che compongono il mondo di "Twilight": l'atmosfera bluastra e uggiosa funziona, l'elemento naturale e selvaggio è uno sfondo perfetto e la colonna sonora si sintonizza bene sulle frequenze della storia + audience di riferimento, per cui relativamente a questi aspetti la produzione ha fatto un buon lavoro.
Il problema, per quanto mi riguarda, inizia quando si comincia a prendere in considerazione la storia in generale e la relazione Bella + Edward in particolare, che definire inquietante è dire poco. Si sono già spese milioni di parole rispetto alla tendenza (sbagliata) di rendere romantico lo stalking e glorificare l'idea che l'esistenza del singolo si completi solo in riferimento alla coppia o partner, per cui non aggiungerò altro in proposito. Anche perché, diciamocelo, questo film non è stato il primo né sicuramente sarà l'ultimo a proporre questi temi problematici caratterizzandoli più come affascinanti che morbosi ("Fifty Shades of Grey", "365 Days", "You" solo per citare gli ultimi esempi clamorosi). Il problema rimane, ma è un discorso per altre sedi.
Tornando a questo primo "Twilight" nello specifico, mi sento di dire che posso capire il perché abbia attratto milioni di persone - e diviso altrettante altre - e ribadisco che di tutto il gruppo, sicuramente la pellicola di Catherine Hardwicke rimane la migliore. Poi penso si possa al contempo affermare ormai senza problematiche di sorta che la "Twilight Saga" sia una cagata pazzesca. Passo e chiudo.
Film 538 - Twilight
Film 1998 - Twilight
Film 547 - The Twilight Saga: New Moon
Film 555 - The Twilight Saga: Eclipse
Film 560 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1
Film 562 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2
Cast: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Billy Burke, Peter Facinelli, Elizabeth Reaser, Ashley Greene, Kellan Lutz, Nikki Reed, Jackson Rathbone, Cam Gigandet, Rachelle Lefevre, Edi Gathegi, Sarah Clarke, Taylor Lautner, Christian Serratos, Michael Welch, Anna Kendrick.
Box Office: $407.1 milioni
Vale o non vale: Sicuramente non il mio tipo di film, ma ho visto di peggio.
Premi: Candidato a 2 Grammy Awards per Best Compilation Soundtrack Album for Motion Picture, Television or Other Visual Media e Best Song Written for Motion Picture, Television or Other Visual Media (per la canzone "Decode" dei Paramore).
Parola chiave: Odore.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 9 maggio 2014

Film 710 - Vampire Academy

Ero curioso di capire di cosa parlasse questo film...

Film 710: "Vampire Academy" (2014) di Mark Waters
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Esperimento cinematografico semi-riuscito, incrocio tra "Harry Potter" e "Twilight", anche questo "Vampire Academy" è tratto da un libro che, neanche a dirlo, è solo il primo di una serie.
Il target di pubblico cui si rivolge questo prodotto è essenzialmente giovane o molto giovane e gli snodi della trama si focalizzano su tappe centrali della vita dei teenagers come la popolarità al liceo, il ballo di fine anno, le amicizie, i primi amori. Nessuno di questi temi viene qui analizzato in maniera particolarmente originale o innovativa e, inevitabilmente, il film finisce per risultare il clone di milioni di altri prodotti cinematografici simili.
L'ambientazione scolastica è molto vicina a quella potteriana e la descrizione del quotidiano nel cambus rafforza questo legame con la creatura della Rowling, pur rimanendole assolutamente inferiore. Il fatto che i protagonisti siano vampiri, poi, catapulta "Vampire Academy" in un universo fantasy costellato di esemplari assolutamente simili tra loro per caratteristiche e realizzazione, il cui esponente più famoso di Stephenie Meyer è solo la punta dell'iceberg. In questo senso il film fallisce nel caratterizzarsi in maniera autonoma e finisce per assomigliare ai tanti che lo hanno preceduto. Colpisce solamente la simpatia del personaggio interpretato da Zoey Deutch, anche se alla lunga la sfrontatezza impulsiva di Rose un po' stanca. Strana, invece, la scelta di Lucy Fry e delle sue labbra come co-protagoniste, considerando che la pronuncia della lettera "S" è per loro di non facile esecuzione.
Per il resto questa pellicola è incisiva esattamente quanto lo sono stati tutti gli altri esempi più o meno uguali che abbiamo già visto mille volte sullo schermo. E' carina e si vede senza sforzo, ma una volta che si arriva ai titoli di coda la si è già quasi dimenticata.
Box Office: $15,391,979
Consigli: Nonostante il target teen e il budget non certo da produzione kolossal (4.1 milioni di dollari per realizzarlo) un certo numero di attori e volti noti ci sono: Gabriel Byrne (un Golden Globes per "In Treatment"), Olga Kurylenko (Bond Girl in "Quantum of Solace" vista anche nel recente "Oblivion"), Sarah Hyland (star di "Modern Family") e Joely Richardson (due nomination ai Golden Globes per "Nip/Tuck").
Il film non è niente di che e, anzi, ha certi passaggi piuttosto superficiali, ma sicuramente va bene per una serata spensierata o all'insegna del fantasy per ragazzi (se si è appassionati). E' meglio di un qualunque "Twilight", comunque.
Parola chiave: Spirit.

Trailer

Bengi

lunedì 17 febbraio 2014

Film 670 - Hercules - La leggenda ha inizio

Il cinema gratis della 3 sembrerebbe una benedizione in questo periodo squattrinato. Eppure, visti i film in convenzione, non si direbbe proprio.

Film 670: "Hercules - La leggenda ha inizio" (2014) di Renny Harlin
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika, Luigi
Pensieri: Scoprendo solo ora che Gaia Weiss, la protagonista femminile di questo film, ha esordito sul grande schermo grazie all'immagino imperdibile "Bianca come il latte, rossa come il sangue" con Luca Argentero, capisco molte cose a proposito di "Hercules - La leggenda ha inizio".
Altro protagonista insieme a lei nei panni di solo muscolo umano è Kellan Lutz, famoso più che altro per aver preso parte a tutta l'imperdibile saga di "Twilight" e ad altre produzioni pseudo mitologiche come "Immortals", il cui apporto recitativo a questo ennesimo Hercules è pari a quello di Kristen Stewart nella sopracitata saga.
Purtroppo o per fortuna - per loro - l'orrore legato a questo franchise non è imputabile solo all'imbarazzante duo protagonista (che suscita le stesse emozioni dei dolori di stomaco successivi alla digestione di cibo avariato), ma è proprio un insieme di fattori totalmente negativi a decretare lo stato di shock nello spettatore ignaro di approcciarsi a siffatta boiata.
Gli effetti speciali sono degni di una barzelletta; la trama è qualcosa di inesistente e costantemente caratterizzata da buchi narrativi; il risultato finale è un prodotto ridicolo se si pensa che per produrlo sono serviti 70 milioni di dollari (palesemente irrecuperabili). Si scopiazza tutto e malissimo: non c'è lo stile personalissimo di "300", né il phatos de "Il gladiatore" e nemmeno la ludica spensieratezza delle avventure di "Scontro tra titani", nonostante le evidenti maldestre scopiazzature da ognuna di queste pellicole.
Un vero disastro.
Box Office: $35,025,559
Consigli: Non vale la pena di vederlo nemmeno con l'ingresso gratuito. Sciocco, mal recitato, brutto e privo di una benché minima impronta di originalità.
Parola chiave: Zeus.

Trailer

Bengi

mercoledì 2 ottobre 2013

Film 589 - Shadowhunters - Città di ossa

Un po' incuriosito dai rumors sulla pellicola e dalla presenza di Lily Colins, l'ingresso gratis della 3 è stato un incentivo in più per andare a vedere il primo episodio di questa nuova saga teen.


Film 589: "Shadowhunters - Città di ossa" (2013) di Harald Zwart
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Premesso che se il libro e la pellicola si chiamano "The Mortal Instruments: City of Bones" e tu li ribattezzi in italiano "Shadowhunters - Città di ossa" mi crei non poca confusione (soprattutto perché mi boicotti il titolo originale in lingua per utilizzare comunque un titolo in inglese: a che pro?!), questo film è una colossale boiata scritta senza alcuna cognizione di causa e, ciò che è peggio, ricalcando un'innumerevole quantità di altri prodotti narrativi o cinematografici già visti e rivisti. E se questo è il risultato del copia-incolla, davvero c'è da porsi serie domande sulla sceneggiatrice Jessica Postigo Paquette o, peggio ancora, sull'autrice dei romanzi Cassandra Clare.
Premesso che non avessi alcun pregiudizio nei confronti di questo film - che anzi mi aveva incuriosito -, man mano che la storia si sviluppava è cresciuta anche la delusione per colpa della pochissima fantasia narrativa, della prevedibilità assoluta e dello sconcertante scopiazzamento impunito. Solo per citare qualche esempio, faccio presente che nel film vengono scomodati vampiri, licantropi e stregoni; ci sono edifici nascosti in mezzo alla città (una specie di castello dove avvengono magie...); che la protagonista Clary Fray ha dei poteri che non sapeva di avere ed appartiene ad un mondo magico a cui non sapeva di appartenere... Mi fermo, ma si potrebbe continuare.
Il fatto non è tanto che - per così dire - si citino "Harry Potter", "Twilight", "Beastly", "Beautiful Creatures - La sedicesima luna", ma che nonostante l'ispirazione da altri, il risultato finale sia questo, ovvero di una banalità sconcertante. Non c'è pathos, le scene di lotta sono deboli e la ricerca stilistica che sta dietro le immagini è di un patinato malriuscito. Ritengo che questo film sia debole principalmente perchè vuole prendere in considerazione una miriade di fattori, senza saperli di fatto gestire. E, così, il risultato è un calderone di personaggi, situazioni, creature magiche e luoghi che cozzano tra loro senza mai amalgamarsi davvero in qualcosa di unico e nuovo. Manca di personalità e appeal, nel senso che, se proprio la necessità era quella di raccontare l'ennesima storia teen dal sapore soprannaturale, si poteva cercare una propria voce, un proprio percorso. Specialmente perché qui l'intento era quello di creare una saga. Perfino gli effetti speciali sono insipidi, per citare una delle cose su cui di solito gli americani puntano di più (il budget di 60milioni di dollari faceva ben presupporre). E, invece, scontatezza, brutti dialoghi, inespressività e noia prendono quasi subito il sopravvento. Un'occasione molto sprecata (come "The Host", per citarne un altro).
Ps. Soli $75,559,919 di incasso mondiale nonostante un cast abbastanza ricco: Lily Collins, Jamie Campbell Bower, Kevin Zegers, Jonathan Rhys Meyers, Lena Headey e Robert Sheehan. Questo ha fatto sì che la produzione del secondo capitolo sia stata posticipata a data da destinarsi...
Consigli: Dovendo scegliere cosa guardare, non punterei su questo titolo. Sinceramente ho trovato (addirittura!) più riuscito "Beautiful Creatures". Purtroppo è scontato e scritto male, il che lo rende molto deludente, perfino per un teen movie senza pretese di capolavoro.
Parola chiave: Coppa.

Trailer

Bengi

lunedì 24 giugno 2013

Film 560 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1

Procediamo sicuri verso il finale anche di questa saga. Finalmente.

Film 560: "The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1" (2013) di Bill Condon
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Di una lentezza infinita la prima parte del film (con matrimonio incorporato) e di un ribrezzo infinito la seconda (Bella anoressica al limite dello scheletro a causa della gravidanza vampira). Ma, in fin dei conti, lenta anche la seconda parte.
"Twilight" non si smentisce e riesce a raccontare quello che potrebbe avvenire in mezz'ora narrandolo per un'eternità inespressiva firmata Kristen Stewart, che questa volta viene finalmente tramutata in sbrilluccicante vampira (ma solo proprio alla fine fine, quando sei già pronto a donare un rene purché la facciano finita). 117 minuti di parte #1 sono decisamente troppi, come troppo tempo viene dedicato ad una luna di miele con sesso umano-vampiro in cui di fatto, a parte il momento coito, non succede nulla. Lei, tra l'altro, è sexy e disinvolta come una colonna del Partenone.
Il resto dei macrotemi rimangono invariati rispetto alle precedenti pellicole, con un triangolo amoroso di grandi litigi ed ormoni in conflitto ed un epilogo per Jacob che ha dell'imbarazzante. In mezzo ci sono i Volturi sempre più vicini, il branco di lupi che si sfascia, una gravidanza che corrode dall'interno e un'interminabile banalità di intreccio e dialoghi.
Il romanticismo è talmente zuccheroso che è impossibile goderselo e, personalmente, trovo veramente sconcertante come nel 2013 si possa ancora vendere la magia di una storia d'amore che parte da lei minorenne alternativa, innamorata di lui bello e tenebroso (ma poi sensibile), con annesso matrimonio allo scoccare dei 18 anni e appiccicata gravidanza di lì a qualche mese(?) o settimana(?) con, sullo sfondo, un terzo poveretto che muore d'invidia e finisce per beccarsi un bacio di ripicca - ma poi va bene a tutti, diventeremo una grande famiglia - e a finire innamorato (che poi è l'imprinting) della figlia ibrido umano-vampira di colei di cui era innamorato (ma senza l'imprinting) e il suo rivale in amore. Mi sembra una specie di storia malsana e morbosa, dove il vecchio di turno si becca sempre la bambina che ha bisogno di essere protetta e salvata. Non credo - o meglio, dal mio punto di vista non mi sembra - sia un modello felice da proporre a milioni di ragazzine mononeuroniche che non aspettano altro che trovare il 'principe azzurro'.
Mi rendo perfettamente conto che dalle storie raccontate ognuno trae le proprie conclusioni, si spera sempre in maniera matura. Di fatto, però, non riesco a non pensare che si riproponga un modello di femminilità al limite del servilismo e un concetto di relazione 'a tutti i costi' che francamente mi spaventa. Qual è il limite della propria persona in una relazione e dove la linea che demarca la rivendicazione di sé stessi a prescindere da un amore che, per quanto bello e totalizzante, dovrebbe comunque risultare un'esperienza da vivere consci della propria persona e personalità?
Non è falso scandalizzarsi o un moralismo anni '00, semplicemente mi ha lasciato perplesso come ancora non si possa prescindere dall'idea di relazione in cui sentirsi realizzati e completi quando, di fatto, un personaggio(/persona) come Bella nella propria vita ha vissuto veramente pochissime esperienze per poter scegliere qualcosa che duri l'eternità. Anche se, nell'ottica del target del film, la prospettiva di regalare al pubblico l'idea del 'per sempre' fa certamente la differenza (e gli incassi lo dimostrano: $712,171,856 al botteghino mondiale).
Per quanto, comunque, "The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 1" sia migliore dei precedenti due, la virata patinata che ha preso la saga rispetto al primo film della Hardwicke non mi piace e, anzi, mi sembra lampante come alla fine ci si sia concentrati solo sull'aspetto commerciale legato a questo prodotto firmato Stephenie Meyer, relegando allo sfondo qualsiasi altro aspetto della trama che non facesse parte della tripletta Bella-Edward-Jacob.
Nemmeno questo quarto capitolo mi è piaciuto e, purtroppo, ho ritrovato nuovamente replicati tutti gli aspetti negativi che già si erano evidenziati con i precedenti "New Moon" ed "Eclipse". Vedremo se la parte #2 riuscirà nel miracolo salva-"Twilight".
Ps. Una cosa che ho trovato molto divertente riguarda l'imprinting, qui usato per spiegare il momento in cui un lupo si lega inesorabilmente per la vita alla sua compagna, una specie di amore-oltre, qualcosa di imprescindibile una volta che si è verificato. Recentemente e per puro caso ho scoperto che l'imprinting è un fenomeno studiato in maniera maggiore legato agli uccelli: al momento della schiusa il pulcino è naturalmente portato a seguire la prima cosa movente che apparirà nel suo campo visivo, identificandola come 'madre'.
Non so se la Meyer fosse conscia dell'aspetto scientifico legato al concetto di imprinting (credo sinceramente di sì), ma in ogni caso secondo me - casuale o no - la dice lunga sull'idea di 'amore' che ha e vende l'autrice.
Film 538 - Twilight
Film 1998 - Twilight
Film 547 - The Twilight Saga: New Moon
Film 555 - The Twilight Saga: Eclipse
Film 560 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1
Film 562 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2

Consigli: Da vedere solo legato ai precedenti capitoli dell'interminabile saga. Non è il peggiore di tutti, ma comunque non è una pellicola che rivedrei o mi sentirei di consigliare se non per farsi qualche risata ai danni del fenomeno "Twilight". Tecnicamente è anche curato (gli effetti speciali comunque non mi piacciono), ma per quanto riguarda trama e recitazione non siamo nemmeno ai minimi sindacali.
Parola chiave: Renesmee.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 3 giugno 2013

Film 556 - Beautiful Creatures - La sedicesima luna

Proviamo a spegnere la testa.

Film 556: "Beautiful Creatures - La sedicesima luna" (2013) di Richard LaGravenese
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Senza infamia e senza lode. E' un film principalmente neutro, privo di brio ma non così brutto da meritarsi pessimi commenti. Più che altro è un esperimento insipido, che fallisce principalmente perchè privo di una personalità propria capace di catturare l'attenzione. Ovvero una pellicola sulla magia, ma senza magia.
I due personaggi principali Alden Ehrenreich e Alice Englert sono abbastanza normali da risultare anche carini e piacevoli e fa piacere che per una volta si sia puntato più sulla rappresentazione di una qualsiasi coppia di adolescenti che su due belloni e maledetti o i più cool della scuola. La Englert non è certo particolarmente bella e Ehrenreich sembra la versione giovane di Liev Schreiber. Non credo si possa dire, però, che l'opzione meno 'beauty' abbia coinciso con un insolito implemento delle capacità recitative. Ma "Beautiful Creatures" non richiedeva, di fatto, la necessità di esibire numerose sfumature espressive.
Interessante, invece, che due attori premi Oscar come Emma Thompson e Jeremy Irons abbiano deciso di puntare su questo prodotto che, di fatto, non aggiunge nulla alle loro fortunatissime carriere. Se ciò che cercavano era un successo commerciale facile hanno purtroppo scelto la pellicola sbagliata in quanto a livello di incassi il risultato è stato da flop (60 milioni di dollari spesi per produrlo e $60,052,138 di incasso mondiale).
A questo punto ci sarebbe da interrogarsi sui motivi di tanto sfacelo, nella speranza che ci si accorga che non basta solamente trarre da un libro di successo una storia per il cinema perchè questa si tramuti in un buon prodotto che si svincoli dalle banalità di cui siamo già sufficientemente saturi.
Il fatto che "Beautiful Creatures - La sedicesima luna" non sia nulla di che non è un risultato auspicabile per una produzione nuova che aspira a bissare i grandi successi commerciali di saghe come "Twilight" o "Harry Potter". Considerato che di partenza la storia non ha alcunché di originale - lei, futura maga, emarginata sociale, allo scoccare dei 16 anni sarà reclamata dal suo destino che letteralmente sceglierà a quale team farla appartenere: buoni o cattivi (ovvero luce o tenebre)? Nel mezzo c'è il liceo, una storia d'amore con un mortale appena sbocciata e una maledizione che, naturalmente, sembrerebbe destinata ad impedire che i giovani possano stare insieme dato che, per spezzare l'incantesimo, il vero amore di Lena dovrebbe morire... - si sarebbe dovuto puntare su qualche cosa di assolutamente unico per staccarsi da quella massa di prodotti teen misto fantasy e drammi di cui ormai si fatica a distinguerne i componenti. Io, personalmente, avrei preferito una caratterizzazione dei due personaggi di Irons e la Thompson in maniera più incisiva e aggressiva, magari privilegiando quell'antagonismo tra i due che di fatto nel film c'è, ma non è sfruttato a dovere. Due attori di quel calibro in ruoli tanto piatti... Uno spreco! E dire che la Thompson riesce a rendere credibile e maledettamente affascinante anche quel monologo della sua Sarafine in chiesa in maniera tanto naturale da far dimenticare le non poche battute piuttosto bruttine che le sono spettate dalla sceneggiatura. Insomma lei almeno ci ha provato...
"Beautiful Creatures", insomma, non ha aspetti così negativi da renderlo brutto, inguardabile o intollerabile, semplicemente non ha nulla che lo renda degno di essere ricordato.

Consigli: Il ruolo femme fatale di Emmy Rossum è probabilmente il più riuscito, sia perchè lei è credibile nei panni di Ridley Duchannes, sia perchè ho trovato davvero magnetiche le scene che la ritraggono durante la rivelazione della sua vera natura (le tenebre). In quel momento particolare, la scelta delle immagini mi è sembrata piuttosto audace per il pubblico di ragazzini a cui si rivolge la pellicola. Non viene mostrato nulla che non sia uno sguardo tra il maligno e il lascivo ma, nonstante la bellezza della Rossum non sia in quel momento particolarmente favorita, l'ho trovata ambiguamente provocante.
A parte questo, comunque, il film è guardabile nell'ottica del necessario svago spegni-cervello.
Parola chiave: Medaglione.

Trailer

Bengi

venerdì 31 maggio 2013

Film 555 - The Twilight Saga: Eclipse

E ieri si è continuato il tour "Twilight" coinvolgendo suo malgrado il povero Leoo appena arrivato da Milano, assolutamente all'oscuro del malefico piano serale che io e Licia avevamo architettato... 

Film 555: "The Twilight Saga: Eclipse" (2010) di David Slade
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia, Leoo
Pensieri: E anche questo terzo capitolo ce lo siamo lasciati alle spalle.
Effettivamente migliore rispetto al precedente orrendo "The Twilight Saga: New Moon", "Eclipse" non aiuta comunque a migliorare la qualità di fondo della prosopopea "Twilight". La Stewart rimane una delle peggiori attrici teen di sempre, incapace di interpretare la benché minima espressione. Pattinson ogni volta che la bacia ha lo sguardo di uno che riceve l'estrema unzione e ne è consapevole. Lautner è zerbino sentimentale pompato di steroidi sempre più privo di una qualunque maglietta. Tutti e tre imbarcati nella sagra dello stereotipo facile facile. Ora che siamo alla fase 'il traingolo no', infatti, le smielate amorose si sprecano in un continuo irreale di proposte di matrimonio e perseveranza sentimentale contro ogni logica. Già, perché se l'amore perseguito ad ogni costo ci può anche stare, il fatto che sia direzionato nei confronti dell'insipida Bella Swan lascia sinceramente senza parole.
Relazioni a tre a parte, comunque, c'è da dire che ci sono veramente troppi inutili personaggi di contorno che hanno dalle 2 alle 0 battute a testa ma che vengono in ogni caso presentati nella storia. Qual è il senso? Vengono citati 100 nomi diversi che uno spettatore qualunque privo di un genuino interesso per il prodotto, finisce per confondere. Già la famiglia Cullen è numerosissima, ma serviva davvero dare spazio ai vari nuovi-membri-per-un-secondo se poi finisco per morire tutti in battaglia? La domanda è retorica. In ogni caso, nell'ottica generale, questa terza traspozione dei romanzi della Meyer è esteticamente migliore della precedente, quantomeno per una ricerca della fotografia più naturale e l'utilizzo di effetti speciali che aiutano il film, invece di renderlo ridicolo.
Le svariate faide tra clan di vampiri e lupi tengono anche abbastanza vivo l'interesse, ma il ritmo manca sempre di mordente ed effettivamente 124 minuti di pellicola sono troppi per quello che effettivamente poi succede. Lodevole, invece, il rendere le scene di battaglia più movimentate e meno "poeticamente" rovinate da un totale e costante effetto rallenty che bruciava sul nascere il minimo tentativo di costruire una vaga sequenza con un po' d'azione.
E' inutile dire che aborro il genere "Twilight" un po' a prescindere e un po' perché, effettivamente, la visione dei film mi sta dando ragione. Capisco il pubblico che può esserne attratto, ma per me qanche questo "Eclipse" rimane un'inutile e zuccherosamente smielata boiata mal recitata.
Ps. $698,491,347 incassati in tutto il mondo e un insulto sputato in faccia a tutti i prodotti di qualità del cinema con del senso. Tant'è.
Pps. Bryce Dallas Howard spodesta senza alcun motivo Rachelle Lefevre, precedente interprete della rossa vampira Victoria nei due capitoli precedenti. Il motivo di tale sostituzione mi è oscuro, ma rimane di fatto una trovata quantomeno stramba: la sostituiscono nell'episosio in cui il personaggio muore...
Film 538 - Twilight
Film 1998 - Twilight
Film 547 - The Twilight Saga: New Moon
Film 555 - The Twilight Saga: Eclipse
Film 560 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1
Film 562 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2

Consigli: Chi vuole e se la sente farebbe meglio a veders anche i due capitoli precedenti prima di avventurarsi con questo terzo, evitabilissimo, apisodio. Gli Amanti della saga, invece, ameranno le profusioni sentimentali e soffriranno per coloro che vedranno respingere il proprio amore. E' inutile, comunque: "Twilight" o si ama o si odia.
Parola chiave: Proposta di matrimonio.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 14 maggio 2013

Film 547 - The Twilight Saga: New Moon

E via di episodio numero 2.


Film 547: "The Twilight Saga: New Moon" (2009) di Chris Weitz
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: "New Moon", ovvero la sagra dell'addominale.
Ci sarebbero altri piacevoli spunti per descrivere l'infinita banalità e noiosa vacuità di questo secondo episodio della saga vampiri vs lupi, ma credo che la predominanza di addominali - dai più tonici ai più 'casalinghi' - sia l'aspetto che di questo inutile film rimanga maggiormente impresso.
Bella dallo sguardo strafatto questa volta sarà abbandonata dal suo sbrilluccicante anemico fidanzatino per evitare che le attenzioni di troppi vampiri le vengano rivolte, non richieste. Dall'altra parte però, il segretamente innamorato lupo-dalla-naturale-faccia-di-cane, ha deciso che è arrivato il momento di fare più esplicite le sue avances nei confronti delle monoespressioni della ragazza che, per un po', gli regalerà volentieri attenzioni che non sarà, poi, disposta a concretizzare. Inevitabile la delusione a quattro zampe.
Edward Cullen tornerà alla fine sui suoi passi dopo che Bella lo andrà a cercare per spiegargli che, di fatto, non è morta (come era stato "visto" dalla sorella veggente), ma è viva, vegeta e piuttosto ormonata. Per avvisare Ed - in ritiro spirituale monastico con tendenze suicide presso i Volturi - la ragazza prenderà un volo diretto USA-Italia per atterrare in quel di Montepulciano (spacciata per Volterra) per fermare l'amato dal commettere la stupidaggine di sacrificare per lei la vita. Anche questa scena, come molte altre, ha come unico reale scopo quello di far ammirare gli addominali di Robert Pattinson, che altrimenti non avrebbe potuto mostrarli alle sue fans lasciando il rifacimento delle cornee solo alle assatanate di Taylor Lautner.
Per finire, dato che ormai Bella ha conosciuto la (feroce!) gerarchia vampira che procede solo a passo di rallenty, Edward deve promettere di renderla al più presto vampira o i Volturi la uccideranno. Chiamati ad interpretare questi ultimi, tra l'altro, una schiera di attori discretamente famosa: Michael Sheen ("Midnight in Paris", "Frost/Nixon - Il duello", "Tron: Legacy"), Jamie Campbell Bower ("Harry Potter e i Doni della Morte" parte 1 e 2, "Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street") e la ex bambina prodigio Dakota Fanning ("La guerra dei mondi", "Mi chiamo Sam").
Trama copiata da "Romeo & Giulietta" a parte (Bella ne ha pure una copia in camera sua che sta leggendo), questo secondo capitolo della saga "Twilight" è di una noia mortale e di una banalità sconcertante. Oltre a non succedere nulla durante tutta la parte che precede l'arrivo in Italia, cioè che viene mostrato è per di più recitato da Kristen Stewart con la stessa unica espressione da ebete drogata. Tutte le attenzioni che il mondo maschile le riserva sono decisamente immotivate.
Anche il grande segreto che sta dietro la figura di Jacob Black/Lautner è una cosa ridicola e solo una rincoglionita come Bella può arrivare a capire in due minuti che Edward è un vampiro, ma non riconoscere che Jacob è un licantropo.
Trama a parte - che sia che Licia ci aspettavamo essere concentrato di piattezza - va anche detto che a livello tecnico si salva giusto la fotografia, tra l'altro radicalmente cambiata nei toni dei colori, passati dai freddi del primo episodio a questi più caldi e autunnali.
Gl effetti speciali sono poco verosimili e spesso tendono a rendere ciò che rappresentano più simile ad un cartone animato. La regia, invece, è piatta e priva di alcun estro creativo. Mi meraviglio davvero che uno come Weitz, che alle spalle ha pellicole come "About a Boy - Un ragazzo" o "La bussola d'oro", si sia così poco impegnato, lasciato come unico indice di ricerca stilistica quella del far scorrere tutte le immagini a rallentatore. E quando dico tutte non sto scherzando.
Insomma, nonostante il budget di 50 milioni di dollari, mi sembra che non ci si sia voluti impegnare oltre il limite del pagare la palestra o un addominoplastica a tutti i protagonisti, lasciando ai fans o in generale agli spettatori solamente una serie vuota di immagini in successione, spesso patinate, ma perennemente vuote. E' vero, fa molto effetto vedere Ed fatto volare da un angolo all'altro della stanza in una lotta all'ultimo sangue sfracella mattonelle, peccato che sia e tanto mal gestita e tanto visivamente fine a sé stessa, che l'idea finale è che questa pellicola sia solamente una grandissima boiata. Remunerativa, ma pur sempre una boiata. Pazzesca.
Ps. $709,827,462 di incasso mondiale e 4 nomination - rimaste tali - ai Razzie Awards.
Film 538 - Twilight
Film 1998 - Twilight
Film 547 - The Twilight Saga: New Moon
Film 555 - The Twilight Saga: Eclipse
Film 560 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1
Film 562 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2
Consigli: Chi, come me, ha deciso di intraprendere il tortuoso cammino che porta alla visione di tutti i film della saga di "Twilight" per farsi consapevolmente del male, non può prescindere dal guardare questo secondo capitolo che rimane, comunque, chiave per la storia (anche se poteva essere condensato in 10minuti quello che qui invece ne dura 130). Gli altri sani di mente, lo evitino come la peste. I fans... gradiranno o avranno gradito di sicuro. Ma rimane, per me, un film noiosissimo.
Parola chiave: Triangolo amoroso.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 24 aprile 2013

Film 538 - Twilight

Con Licia abbiamo deciso di farci del male: vedere la saga per teenagers più patinata, chiacchierata ed osannata degli ultimi anni. Peggio per noi?

Film 538: "Twilight" (2008) di Catherine Hardwicke
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: E, insomma, l'ho rivisto. Sì, perchè il primo capitolo effettivamente lo avevo guardato addirittura al cinema nel lontano 2008. E non mi era piaciuto; anzi lo avevo trovato piuttosto deludente.
Questa seconda volta in compagnia dei vapiri della Meyer è stata più o meno identicamente noiosa. Purtroppo o fortunatamente non riesco a subire il fascino di questa storia amorosa pseudo maledetta, dove il vampiro - gotica figura teoricamente legata all'oscurità e al male - finisce per essere glitterata immagine patinata per ragazzine in età da ormone e la protagonista ha la stessa verve (e carica erotica) di una scopa. La fissità e rigidità di Kristen Stewart è ormai leggenda, eppure non riesco a smettere di stupirmene di volta in volta. Pattinson, invece, è più attento sia a fare il giusto sguardo tra l'attratto da Bella e il cascamorto generale, sia a come rendere meglio le svariate camminate a rallentatore. La fotografia perennemente tendente ai colori freddi (blu e verde) fa il resto, collocando la storia che si svolge a Folks, Washington, in una fredda ambientazione che contribuisce a garantire un'atmosfera abbastanza cool e ricercata.
Il lavoro d'immagine, infatti, è ben studiato e non si può dire che la Hardwicke e tutta la crew non abbiano lavorato sapientemente per mixare efficacemente tutti gli elementi più appetibili per i fans dei libri da cui tutta la storia è tratta. Il risultato, infatti, è esteticamente molto curato e patinato, con la colonna sonora giusta e le future leve di Hollywood in prima linea a presenziare (i noti in divenire, a parte i tre Stewart, Pattinson e Taylor Lautner sono anche Anna Kendrick, Nikki Reed, Kellan Lutz, Cam Gigandet). Tutto questo ha contribuito ad elevare e poi consolidare lo status di questo prodotto, che ha effettivamente catturato l'attenzione teen (e non) dgli appassionati di pellicole fantasy con degenerazioni romantiche (triangoli amorosi, smielate dichiarazioni, eternità dei sentimenti dichiarati) tra un po' di azione ed elementi dark.
Il vero problema, però, è che a parte tutta la costruzione che ci sta dietro, c'è veramente poco altro. La narrazione è lenta, tutta incentrata su una storia d'amore fatta di bisbigliate dichiarazioni e colpi di sdolcinato fulmine. Sebbene solitamente io non disprezzi necessariamente i chick flick o in generale i prodotti qualitativamente meno ricercati, qualcosa di questo "Twilight" continua a non convincermi. Sembrerebbe avere tutte le carte in regola, eppure neanche questa seconda visione mi ha convinto o fatto cambiare idea.
Onestamente non posso dire che questo film sia oggettivamente brutto, fatto male o completamente inutile; bisogna però accettare quello che già avevo detto per "The Host"): "L'infinita lentezza di questo film è già un grave difetto, ma evidentemente [...] chi si dispone a vedere uno dei prodotti collaterali della Meyer scende a patti con questa mancanza volentieri, probabilmente ricercando una storia d'amore impossibile ed eterna, piuttosto che un buon ritmo e una buona sceneggiatura. Quindi va detto fin da subito che, oltre a non esserci originalità, non ci sono nemmeno grandi contenuti. L'approfondimento dei personaggi è al limite della sufficienza".
Quindi attendo di capire se i prossimi episodi della saga "Twilight" porteranno nuovi elementi (magari positivi) o se il tutto sarà staticamente adagiato sulle stesse premesse di questo primo capitolo. Che a me non è piaciuto, ma ha ampiamente fatto svolto il suo ruolo commerciale: 37 milioni di dollari per produrlo, $392.616.625 di incasso mondiale.
Film 538 - Twilight
Film 1998 - Twilight
Film 547 - The Twilight Saga: New Moon
Film 555 - The Twilight Saga: Eclipse
Film 560 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1
Film 562 - The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2
Consigli: E' una fiaba (circa) gotico-romantica, con uno sprazzo di azione e veramente poche espressioni di Kristen Stewart. Il genere vampiro declinato in rosa deve piacere fin dall'inizio, altrimenti l'alchimia con questo prodotto cinematografico non ci sarà. Farà impazzire, invece, chi gradisce le implicazioni sentimentali con annesse pene amorose e sconvolgimenti adolescenziali (per es. quando Bella dirà al padre che lo detesta e se ne andrà di casa per andarsene a stare da sola. Se io a 17anni avessi detto così ai miei, probabilmente ora non sarei qui a raccontarlo, quindi a me è sembrato un passaggio narrativo assurdo. Evidentemente per altre persone è plausibile un simile comportamento da parte di una minorenne introversa e simpatica come una tegolata in fronte).
Ps. Attenzione alla fluente chioma di Jacob/Taylor Lautner: è qualcosa da cui non riuscirete più a togliere lo sguardo.
Parola chiave: Morso.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 18 aprile 2013

Film 535 - The Host

La 3 regalava questo ingresso e, sinceramente, ero proprio curioso di vedere cosa proponesse questa storia di cui avevo tanto sentito chiacchierare...


Film 535: "The Host" (2013) di Andrew Niccol
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: C'erano molte aspettative rispetto a questa pellicola, ufficialmente il post-Twilight della creatrice della saga Stephenie Meyer. Si cercava per lei, infatti, un nuovo tormentone milionario, una nuova scusa per mettere in cantiere altri 5trilioni di pellicole ispirate ai suoi libri. E "The Host" era il primo e sperimentale tentativo di fare il bis dopo il successo dei vampiri.
Questa volta la Meyer cambia macroargomento e dai canini affilati ma vegetariani, passiamo agli alieni invasori di corpi, ma con un anima. Il contorno, però, non cambia e rimane sempre la stessa precedente situazione amorosa del triangolo. Anche se formalmente Melanie/Saoirse Ronan è abitata dall'alieno Wanda, di fatto il corpo è uno solo, combattuto tra l'amore dei due belli della pellicola, il figlio di Jeremy Irons, Max (già visto nell'altro teen-horror "Cappuccetto rosso sangue"), e Jake Abel. Entrambi sono innamorati della/e protagonista/e, rispettivamente dell'umana Melanie e dell'aliena Wanda (al di fuori del corpo umano che ospita, ha l'aspetto di un neurone luminoso glitterato).
Di fatto, quindi, l'autrice della storia non sceglie di cambiare moltissimo le sue tematiche di interesse, ma le maschera solamente in altre forme per vedere se un fresh new start possa essere possibile. E diciamocelo, se questo è il risultato, la risposta è no.
L'infinita lentezza di questo film è già un grave difetto, ma evidentemente (ho visto solo il primo dei numerosi "Twilight", anche se ho in progetto di documentarmi) chi si dispone a vedere uno dei prodotti collaterali della Meyer scende a patti con questa mancanza volentieri, probabilmente ricercando una storia d'amore impossibile ed eterna, piuttosto che un buon ritmo e una buona sceneggiatura. Quindi va detto fin da subito che, oltre a non esserci originalità, non ci sono nemmeno grandi contenuti. L'approfondimento dei personaggi è al limite della sufficienza e anche se il duetto mentale tra la voce interiore di Melanie e quella di Wanda sembrerebbe legittimare un approfondimento psicologico necessariamente più maturo, serio e ricercato, in realtà la resa di questo aspetto è banalizzata e semplificata in maniera a tratti imbarazzante. Anche perchè, nonostante il dramma dell'essere 'spodestati' dal proprio corpo e la razza umana che viene soggiogata dall'alieno e la ribellione degli ultimi umani superstiti... Alla fine l'unica cosa su cui si concentra/no la/e protagonista/e sono i due ragazzi del cuore.
E, nel momento in cui tutta l'attenzione del film si sposta su questo argomento, capisci che "The Host" è un fallimento.
Mi rendo perfettamente conto che il pubblico cui mirasse il prodotto in questione fosse principalmente interessato alla love story, però io - da profano - ho trovato il tutto di una piatta banalità tanto sempliciotta che nemmeno sono riuscito a godermi l'insieme. Non c'è divertimento, non c'è malizia, né intrighi, la rivoluzione è trattata come cornice e le implicazioni mentali e sociali dell'essere abitati da un alieno non sono nemmeno prese in considerazione. Tutto ciò che viene proposto qui sono ambientazioni futuristiche e conseguenti gadget, relazioni stereotipate e una caccia all'uomo (o donna, in questo caso) all'acqua di rose. La storia, infatti, punta tutto sul nuovo triangolo Ronan-Irons-Abel, ma nessuno dei tre (forse giusto il secondo) ha l'appeal necessario a suscitare anche solo qualche interesse per il loro disagio amoroso. Saoirse Ronan si è scelta la non facile situazione di resuscitare le speranze della Meyer di una nuova Kristen Stewart dalle uova d'oro, senza però essere in grando di mantenere alcuna aspettativa, piatta e quasi annoiata in alcuni tratti, probabilmente a causa della stessa sceneggiatura...
Per farla breve, "The Host" poteva essere una pellicola carina visto i presupposti cool e patinati e la pubblicità collaterale grazie alla maternità della Meyer, eppure fallisce completamente il suo scopo, risultando noioso è per niente interessante. Giusto Diane Kruger regala un po' di movimento ad una trama che, altrimenti, è piatta e buonista.
Ps. 40 milioni di dollari per produrlo, ma insufficienti $45,420,419 di incasso mondiale.
Consigli: A questo punto suppongo sia meglio approfondire la questione "Twilight" perchè o Mrs. Meyer è una miracolata o davvero quella storia è migliore. Perchè se cercate qualcosa di banale, già visto, ma in salsa futuro allora "The Host" fa per voi; altrimenti lasciate stare.
Parola chiave: Viandante.

Trailer

Bengi

mercoledì 6 marzo 2013

Film 515 - Warm Bodies

Sinceramente un film visto per caso, di cui non sapevo proprio nulla tranne chi fosse il protagonista. Che, dopo aver incontrato per caso a Londra in un pub, seguo con maggiore interesse. E' un buon motivo? Assolutamente no, ma alla fine questo film è stato una sorpresa...


Film 515: "Warm Bodies" (2013) di Jonathan Levine
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: No, "Warm Bodies" non è il nuovo "Twilight" né ci somiglia. Anche se, va detto, ci hanno provato. La storia d'amore di lei che cambia lui grazie all'amore è identica, ma qui il tono è scherzoso, parodistico nei confronti di una classe di non morti (qui gli zombie, però) che nelle pellicole con Pattinson è presa decisamente molto seriamente. Chiaramente ho gradito di più il tono divertente e divertito, quasi si volesse appositamente ridicolizzare ciò che sui non morti è stato prodotto nell'ultimo periodo - ovvero dei film che li vendono come i più cool - mantenendo, però, un tono non sbroccato da film demenziale e/o parodia.
Ciò specificato, ho trovato questa pellicola carina in quanto nulla di speciale; ai miei occhi - ovvero uno che di "Warm Bodies" prima di vederlo non ne sapeva nulla - poteva essere addirittura una pellicola a basso budget. E invece scopro che ci sono voluti 35 milioni di dollari per realizzarlo, non esattamente una cifra da film indipendente. Quindi sorge il dubbio che il tentativo post-"Twlight" fosse effettivamente nelle mire dei produttori. Bene, ripeto, no. Questo a mio avviso non è paragonabile al primo (e unico) film della saga tratta dai libri di Stephenie Meyer che ho visto. Né per toni né per tematiche.
Comunque, per quanto abbia gradito inaspettatamente questa pellicola, non si può certo dire sia un capolavoro. Per esempio, all'inizio gli zombie sembrano incapaci di fare qualunque cosa che non sia camminare. Poi, però, all'improvviso sono più agili, parlano, corrono. E la trasformazione - in particolare del protagonista R/Nicholas Hoult - non è così graduale. Ancora: R nasconde Julie/Teresa Palmer tra gli altri zombie per proteggerla da loro. Invece di portarsela con sé all'aeroporto (nascondiglio zombie) non poteva semplicemente farla scappare? E una volta lì, non può sporcarla di sangue più spesso, così eviterebbero le due o tre volte in cui lei rischia quasi di essere scoperta per via del suo 'odore umano', tanto invitante e succulento per l'orda di morti? Così, giusto per chiedere.
Per il resto non c'è granché da segnalare. A mio avviso la trama inciampa spesso in imprecisioni o superficialità lasciate un po' correre, però nel complesso il prodotto tiene abbastanza. Il finale è sdolcinato, ma la voce fuori campo di R tiene compagnia per buona parte della durata della pellicola e aiuta a rendere divertenti certi passaggi molto sdolcinati, teen o, diciamocelo, disgustosi. Della serie: come ragiona uno zombie adolescente che ha mangiato il cervello del fidanzato di colei di cui si è innamorato. Contorto e surreale, lo so, ma alla fine la premessa è anche intrigante.
Da aggiungere, e non sottovalutare affatto, che la colonna sonora è stupenda! Guns N' Roses, Scorpions, Bruce Springsteen, M83, Broken Bells e molti altri ancora a comporre una soundtrack che non riesco a smettere di ascoltare da una settimana a questa parte! Da questo punto di vista sono veramente entusiasta. E non capita spesso.
Insomma, tra la buona musica, la buona recitazione di Hoult (la Palmer è a malapena sufficiente) e i momenti divertenti, direi che "Warm Bodies" è riuscito a ricrearsi un microcosmo a sé che tutto sommato, senza essere nulla di che, non è male.
Ps. Il personaggio di John Malkovich è altamente trascurabile. Il fidanzato di Julie all'inizio del film, invece, è Dave Franco, fratello del più famoso James.
Consigli: Un po' per teenagers, un po' chick flick, un po' splatter e un po' apocalittico. C'è un po' di tutto... diciamo per lui e per lei. In fin dei conti piacevole e a tratti divertente. La trama non sempre regge, ma la colonna sonora è fantastica. Si può vedere.
Parola chiave: Battito del cuore.

Trailer

Ric

martedì 14 agosto 2012

Film 437 - La leggenda del cacciatore di vampiri (3D)

Nuovo ingresso con la 3 per una pellicola che ero curiosissimo di vedere in questa torrida estate senza grandi proposte cinematografiche.


Film 437: "La leggenda del cacciatore di vampiri" (2012) di Timur Bekmambetov
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Sinceramente interessato alla visione di questo film, devo dire che non sono rimasto soddisfatto.
"Abraham Lincoln: Vampire Hunter" è un pasticcio di generi mal mescolati tra loro il cui principale pregio sta nell'idea originale che da spunto alla storia: e se Abramo Lincoln, 16esimo presidente degli Stati Uniti d'America, avesse avuto come segreto quello di essere un cacciatore di vampiri?
Chiaramente, quindi, parliamo di un genere fantasy, vagamente intrecciato con lo storico, che, però, prende i suoi rimandi da troppi altri lavori per potersi dire davvero originale. Con una generale atmosfera che richiama il recente "The Conspirator" di Redford e un mix di quei vari "Intervista col vampiro", "Aiuto vampiro" e, inevitabilmente, tutti i "Twilight", in questa pellicola si finisce per avere una totale mancanza di specifica identità in favore di una spettacolarità visiva che c'è, ma non è sufficiente.
Tra una trama debole e un'incapacità recitativa da lasciare a bocca aperta - i peggiori sono i due protagonisti Benjamin Walker/Lincoln e Mary Elizabeth Winstead/Mary Todd Lincoln - si finisce per rimanere delusi da un prodotto come questo ad altissimo budget ($69,000,000), ma carente dal punto di vista dell'originalità.
Brutti effetti speciali, troppi rallenty in favore di un'enfasi della spettacolarità dei combattimenti e il (da me) tanto odiato 3D a rendere fastidiosa l'iniziale visione della pellicola a causa dello stordimento da occhialini hanno fatto sì che, nonostante fossi ben conscio del tipo di prodotto che mi accingevo a vedere, rimanessi piuttosto deluso dal risultato finale insufficiente. Si poteva fare di più e davvero molto meglio.
Consigli: E' puro intrattenimento e nemmeno tanto originale a dirla tutta. E' il classico prodotto estivo che non fa né male né bene. Si guarda, ma giusto per passare il tempo.
Parola chiave: Vendetta.

Trailer

Ric

martedì 12 giugno 2012

MTV Movie Award 2012: i vincitori

Con un po' di ritardo riferisco dei recenti MTV Movie Awards che, il 3 giugno, hanno premiato quelli che secondo Mtv sono stati i titoli e i personaggi della stagione passata. Se, da Londra dove mi trovavo, l'evento non ha avuto alcuna eco che mi abbia raggiunto, al rientro in Italia ho trovato numerose informazioni a riguardo. Con 4 premi sale sul podio "Hunger Games" che perde, però, nella categoria Miglior film contro "The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1" (2 premi, finalmente la saga è in declino). Anche "Harry Potter e i doni della morte – Parte 2" e "Le amiche della sposa" si aggiudicano 2 vincite, mentre "Come ammazzare il capo… e vivere felici", "21 Jump Street" e "Paradiso amaro" una. Quest'ultima pellicola, poi, colpisce perchè batte titoli potenti come "Super 8", "Le amiche della sposa" e "Hunger Games" nella categoria Performance d'esordio grazie all'interpretazione di Shailene Woodley, famosa per "La vita segreta di una teenager americana" (popolare telefilm proprio di Mtv).
Infine, come ipotizzato nel post "MTV Movie Award 2012: le nominations", non è stata Bryce Dallas Howard a vincere nella categoria Miglior Performance Torcibudella per "The Help" come segnalava erroneamente IMDb, ma il cast de "Le amiche della sposa". Evidentemente la segnalazione era semplicemente una svista.
Ecco tutti i vincitori (*).

MTV Movie Award 2012

FILM DELL’ANNO
"Le amiche della sposa"
"Hunger Games"
"Harry Potter e i doni della morte – Parte 2"
* "The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1"
"The Help"

MIGLIORE ATTRICE
Emma Stone – "Crazy, Stupid, Love"
Emma Watson – "Harry Potter e i doni della morte – Parte 2"
* Jennifer Lawrence – "Hunger Games"
Kristen Wiig – "Le amiche della sposa"
Rooney Mara – "Millennium – Uomini che odiano le donne"

MIGLIOR ATTORE
Channing Tatum – "La memoria del cuore"
Daniel Radcliffe – "Harry Potter e i doni della morte – Parte 2"
Joseph Gordon-Levitt – "50/50"
* Josh Hutcherson – "Hunger Games"
Ryan Gosling – "Drive"

PERFORMANCE D’ESORDIO
Elle Fanning – "Super 8"
Melissa McCarthy – "Le amiche della sposa"
Liam Hemsworth – "Hunger Games"
Rooney Mara – "Millennium – Uomini che odiano le donne"
* Shailene Woodley – "Paradiso amaro"

MIGLIOR INTERPRETAZIONE COMICA
Jonah Hill – "21 Jump Street"
Kristen Wiig – "Le amiche della sposa"
* Melissa McCarthy – "Le amiche della sposa"
Oliver Cooper – "Project X"
Zach Galifianakis – "Una notte da leoni 2"

MIGLIOR CAST
"21 Jump Street" – Jonah Hill, Channing Tatum, Ice Cube, Dave Franco, Ellie Kemper, Brie Larson
"Le amiche della sposa" – Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Melissa McCarthy, Wendi McLendon-Covey, Ellie Kemper
* "Harry Potter e i doni della morte: Parte 2" – Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Tom Felton
"The Help" – Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain
"Hunger Games" – Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Elizabeth Banks, Woody Harrelson, Lenny Kravitz

MIGLIOR TRASFORMAZIONE SULLO SCHERMO
Collin Farrell – "Come ammazzare il capo… e vivere felici"
* Elizabeth Banks – "Hunger Games"
Johnny Depp – "21 Jump Street"
Michelle Williams – "Marilyn"
Rooney Mara – "Millennium – Uomini che odiano le donne"

MIGLIOR COMBATTIMENTO
Channing Tatum & Jonah Hill vs. Kid Gang – "21 Jump Street"
Daniel Radcliffe vs. Ralph Fiennes – "Harry Potter e i doni della morte: Parte 2"
* Jennifer Lawrence & Josh Hutcherson vs. Alexander Ludwig – "Hunger Games"
Tom Cruise vs. Michael Nyqvist – "Mission Impossible: Protocollo fantasma"
Tom Hardy vs. Joel Edgerton – "Warrior"

MIGLIOR BACIO
Channing Tatum & Rachel McAdams – "La memoria del cuore"
Jennifer Lawrence & Josh Hutcherson – "Hunger Games"
* Robert Pattinson & Kristen Stewart – "The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1"
Rupert Grint & Emma Watson – "Harry Potter e i doni della morte: Parte 2"
Ryan Gosling & Emma Stone – "Crazy, Stupid, Love"

MIGLIOR PERFORMANCE TORCI-BUDELLA
"21 Jump Street" – Jonah Hill & Rob Riggle
* "Le amiche della sposa" – Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Melissa McCarthy, Wendi McLendon-Covey and Ellie Kemper
"Drive" – Ryan Gosling
"The Help" – Bryce Dallas Howard
"Mission Impossible: Protocollo fantasma" – Tom Cruise

MIGLIOR FARABUTTO
Bryce Dallas Howard – "The Help"
Collin Farrell – "Come ammazzare il capo… e vivere felici"
* Jennifer Aniston – "Come ammazzare il capo… e vivere felici"
Jon Hamm – "Le amiche della sposa"
Oliver Cooper – "Project X"

MIGLIORI MUSICHE
The Devil is in the Details Chemical Brothers – "Hanna"
Impossible Figurine – "Like Crazy"
* Party Rock Anthem LMFAO – "21 Jump Street"
Pursuit of Happiness Kid Cudi (Steve Aoki Remix) – "Project X"
A Real Hero College w/Electric Youth – "Drive"

Ric

mercoledì 29 giugno 2011

Film 272 - Nightmare

Cambio radicale di toni e genere per una serata casalinga nel buio della camera...


Film 272: "Nightmare" (2010) di Samuel Bayer
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Michele
Pensieri: Non si può certo parlare molto bene di questa pellicola, se non per quanto riguarda la bella fotografia, ben riuscita e funzionale all'atmosfera cupa che si necessita per un horror hollywoodiano. Manca, però, la paura vera che non sia causata semplicemente dal disgusto per uno squartamento o un intestino fuori posto. E' vero, un po' di tensione c'è, ma è tutta dovuta alla notevole fama del suo protagonista - capace di trasformare sogni in incubi presentandosi nella mente dei malcapitati - piuttosto che ad un vero merito del film stesso. Si attende che Freddy Krueger se ne esca fuori con la sua versione geneticamente modifica di Wolverine per sbrindellare qualcuno e, nell'attesa, si è sempre un po' sul chi vive. Ma questo basta a catalogare un film come 'di paura'?
Il cast di mezzi sconosciuti (che per l'horror è quasi un must) comprende Jackie Earle Haley/Freddy ("Watchmen" e candidato all'Oscar per "Little Children" con la Winslet), la depressa e deprimente Rooney Mara ("The Social Network", ma sinceramente non ho idea del perchè sia famosa), Kyle Gallner ("Il corpo di Jennifer", "Il messaggero"), Kellan Lutz (l'Emmett Cullen della saga "Twilight") e una serie di ancora più sconosciuti personaggi/futura carne da macello (nel film, per carità!) che è sinceramente inutile nominare.
Non coadiuvata dal cast, insomma, la pellicola fatica ad ingranare su molti fronti. Anche il ritmo non è dei più serrati, nonostante - come si diceva - la fama stessa del protagonista di questo ennesimo "Nightmare" (il nono) induca lo spettatore ad uno stato di costante e sottesa tensione. Lo slancio, poi, drammatico con accusa di pedofilia (lo so, viene svelato solo nel finale, ma si capisce fin dall'inizio) e conseguente rogo-sacrificio è un tocco 'da lacrimuccia' che non si incastra bene con l'immagine sadica della saga. Genitori carnefici come l'omicida dei figli è un cliché (anche abusato) di cui non si sentiva davvero il bisogno. Un rilancio più costruttivo e meno scontato di questa serie (di cui non sono fan) sarebbe stato più gradito. I $113,400,000 incassati nel mondo, comunque, fanno tendenzialmente capire che, qualcuno, ha, però, effettivamente apprezzato.
Film 1917 - Nightmare - Dal profondo della notte
Film 1920 - Nightmare 2 - La rivincita
Film 272 - Nightmare
Consigli: Per aumentare un pelo la tensione è meglio godersi il film da soli, di notte e al buio. E' un valore aggiunto da non sottovalutare!
Parola chiave: Sogni.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 25 maggio 2011

Film 264 - Come l'acqua per gli elefanti

Di nuovo al cinema gratis con gli ingressi della 3, che non fanno mai male.


Film 264: "Come l'acqua per gli elefanti" (2011) di Francis Lawrence
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Inaspettatamente più piacevole del previsto, questa storia d'amore ambientata al circo mi ha lasciato una buona impressione.
Robert Pattinson, Christoph Waltz e Reese Witherspoon sono un inedito trio che riesce bene a rappresentare il triangolo di amore e paura che viene descritto nella trama. Lei (teoricamente) bellissima - una verità imposta -, lui&lui agli antipodi tra bene e male, ricchezza e povertà, amore e possesso. Waltz/August a fare il cattivo è sempre capace (ma quando un ruolo meno prevedibile?) e sa creare una sottesa tensione sempre presente al suo palesarsi sulla scena. Lo sguardo da pazzo inarrestabile fa il resto.
Pattinson/Jacob è capace di azzeccare qualche espressione, affascina perchè bello, ma non stupendo, con quello sguardo da post-canna che distoglie dal suo essere ancora così acerbo. E' adatto al ruolo e dimostra uno spessore di fondo comunque presente, ma - facile, diranno alcuni! - con alle spalle uno qualunque degli episodi di "Twilight" anche un sasso avrebbe fatto la sua figura.
Più insulsa la Witherspoon/Marlena Rosenbluth - che per me sempre e solo sarà usurpatrice di un Oscar che andava ad una qualunque delle sue quattro rivali del 2006 (prima fra tutte Felicity Huffman per "Transamerica") - che oltre a non essere bella né alta né conforme all'abbigliamento che le hanno destinato, a volte si scambia più facilmente per la nana del circo piuttosto che per la pupa del proprietario della baracca.
I tre, comunque, tengono bene e, all'arrivo del quarto membro importante della pellicola, risultano ancora più interessanti. L'elefantessa Rosie ha uno sguardo talvolta più espressivo degli stessi attori e intenerisce per la sua infinita gigantesca dolcezza. Una volta entrata lei in scena offusca tutti gli altri.
La storia è d'amore impossibile, un "Romeo e Giulietta" ambientato nella grande depressione americana, si snoda tra acrobazie sentimentali (ma mai di letto) e circensi spettacoli che piacciono allo spettatore e ne sanno carpire l'interesse. Peccato il finale troppo prevedibile, ma non si poteva certo sperare in un epico un-happy ending.
Vale se ci si aspetta esattamente ciò che la pellicola regala, uno sguardo malinconico su un passato che non tornerà, un amore folgorante figlio di un amore ormai sfiorito (ma la Witherspoon è sempre a cavallo di più di uno stallone?), un paesaggio freak che propone meraviglie di cui ormai non siamo più capaci di stupirci. Non amo il circo e questo non è circo. Sotto la parola 'famiglia' si cela la necessità di fare parte di qualcosa, appartenere quantomeno ad una cateogira umana che venga notata e - seppur al contrario - considerata. Un tema che avrebbe dovuto essere più approfondito a discapito delle numerosissime scene in treno. Sotto il tendone poteva succedere di più. Ma tutto sommato è solo un film.
Consigli: Pare sia tratto da un libro. Magari la sua autrice gradirebbe quantomeno una lettura. "Acqua agli elefanti" di Sara Gruen.
Parola chiave: Veterinario.

Trailer

Ric

domenica 7 novembre 2010

Film 167 - Mordimi

Consigliatomi da Livia, ho approfittato di qualche momento libero costretto in casa (dal mal di gola) per farmi due risate.


Film 167: "Mordimi" (2010) di Jason Friedberg, Aaron Seltzer
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Parodia molto leggera della famosa saga di vampiri, questo "Twilight" di chi non ama "Twilight" è un ottimo modo per poter dire di odiare i film del genere deriso ritrovandosi però a visionare la copia carbone in salsa comico-demenziale del film che appunto non si sopporta.
Come si fa a ridere delle gag senza aver visto o avere quantomeno presente l'originale? Sono situazioni incomprensibili per chi non abbia un'infarinatura del genere vampiro più famoso degli ultimi anni. Non sono certo le situazioni di margine (molto margine) a dare spunto al film o linfa, sono semplicemente rapidi siparietti destinati ad un'unica apparizione (Gaga in primis).
Non vale la pena di vederlo in sala e pagare il biglietto, ma ammetto che due risatine me le sono fatte molto serenamente. Interessante, poi, la scelta di usufruire del flashback per narrare la storia fino al ricongiungersi della narrazione con la scena iniziale. Non è scelta consueta per il genere della parodia quello di usufruire di meccanismi narrativi complessi e non semplicemente funzionali alla rappresentazione della situazione divertente.
In definitiva è godibile. Nulla più.
Consigli: Come mi era stato fatto notare, effettivamente la protagonista che impersona la Becca di questo film (Jenn Proske. Nell'originale è Kristen Stewart) è espressivamente parlando molto simile a quella di "Twilight". E' molto divertente fare i paragoni pensando che, nel caso dell'originale, le facce da lessa sono considerate interpretazioni degli stati d'animo di una persona che soffre per amore. Mah...
Parola chiave: "Twilight"




Ric