venerdì 28 giugno 2024

Film 2285 - Tarot

Intro: Avevamo visto il trailer qualche tempo fa e ci siamo tanto appassionati (per scherzo, ovvio) che con Niamh abbiamo creato le nostre carte dei tarocchi da usare con il nostro gruppo di amici!

Film 2285: "Tarot" (2024) di Spenser Cohen, Anna Halberg
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: non che mi aspettassi grandi cose da questa pellicola. Ecco, diciamo che sicuramente non si è smentita.
Niente di nuovo sul fronte dell'horror, "Tarot" avrebbe anche una compenente affascinante - ovvero quella dei tarocchi - ma non la sfrutta in alcun modo: le carte sono maledette e rivelano la morte dei vari protaognisti per mano (proprio!) delle varie figure che appartengono al mazzo. Fine. Nulla di più, nulla di meno.
Il gruppo di protagonisti particolarmente anonimo, poi, non aiuta. Unici due volti conosciuti Jacob Batalon, visto nei vari Spider-Man con Tom Holland, e Avantika, recentemente nel musical di "Mean Girls"; Harriet Slater come protagonista non trascina la storia in alcun modo, se non verso la noia (lei come tutti gli altri, devo dire).
Insomma, film privo di alcunché di nuovo da dire.
Cast: Harriet Slater, Adain Bradley, Avantika, Wolfgang Novogratz, Humberly González, Larsen Thompson, Olwen Fouéré, Jacob Batalon.
Box Office: $48.1 milioni
Vale o non vale: Assolutamente perdibile. La storia non ha granché da dire e si basa sui soliti cliché dell'horror, tra spaventi facili e scene talmente buie che si fatica a vedere qualcosa. Si può vedere, per carità, è innocuo, però non aggiunge nulla al genere.
Premi: /
Parola chiave: Reading.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 27 giugno 2024

Film 2284 - Challengers

Intro: Uno dei film che attendevo di più questa stagione.

Film 2284: "Challengers" (2024) di Luca Guadagnino
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: non è la prima volta che mi capita di avere determinate aspettative su un film di Guadagnino che, una volta visto, rimangono parzialmente disattese. Di fatto, però, ammetto che rispetto a un tempo sia cambiato il mio modo di vedere le cose: non è il film che non ha soddisfatto le mie aspettative, sono io che non posso basare la mia opinione di una pellicola sulla base di quello che desidero vedere.
Una volta fatto pace con questa mia tendenza - e avendo avuto a disposizione almeno un mesetto per rifletterci - devo dire che "Challengers" mi è piaciuto e, più di tutto, mi è piaciuta Zendaya. Sempre più lanciata e desiderosa di mettersi alla prova, anche in questo nuovo progetto l'attrice si mette alla prova e consegna al pubblico un personaggio che non l'avevo ancora vista interpretare, una donna matura, con aspirazioni, famiglia, forte di carattere e dominante. Un'ottima prova d'attrice.
Relativamente alle mie aspettative disattese, dico solo che, alla vigilia della visione al cinema, avevo letto molti articoli che parlavano della sensualità di questo film, la sua aura gay, la scena del churro, ecc ecc. La realtà è che Guadagnino è più "pudico" di quanto non sembri esteriormente (era già successo con "Call Me By Your Name") e questo "Challengers" insieme a lui. Sì, qualche momento di tensione omoerotica c'è, ma non quanto mi aspettassi o volessi. Il che, come dicevo, non è necessariamente un male, semplicemente la storia ha un punto di vista differente ed è interessata a raccontare qualcosa di diverso: un triangolo amoroso, la competitività del mondo dello sport agonistico, la storia di 3 persone diverse attratte dallo stesso elemento comune (il tennis), la competitività "testosteronica" tra i due protagonisti. Insomma, ci sono tanti elementi a formare questo "Challengers" e solo collateralmente c'è un interesse ad approfondire la componente gay. Io tifafo per quella, volevo più di quella roba di lì. Ciò non toglie che ci sia un elemento di sensualità in generale che appartiene sia a Josh O'Connor e Mike Faist che a Zendaya. Aggiungo che, insieme, fanno un trio esplosivo.
Insomma, "Challengers" è sicuramente uno dei titoli più interessanti usciti in questo 2024 (curiosamente, due di questi vedono Zendaya come protagonista) e vale la pena di recuperarlo. Ottime prove d'attore, magnifica fotografia, colonna sonora pazzesca (di Trent Reznor e Atticus Ross), montaggio molto creativo che funziona per il film e le sue tematiche e un Guadagnino in gran forma. Match point.
Cast: Zendaya, Josh O'Connor, Mike Faist.
Box Office: $94.2 milioni
Vale o non vale:
Premi: /
Parola chiave: Match.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 21 giugno 2024

Film 2283 - Abigail

Intro: Forse vedere questo film in 4D non è stata l'idea migliore...

Film 2283: "Abigail" (2024) di Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: "Abigail" quello che promette mantiene e niente di più. Non necessariamente un male, ci mancherebbe, semplicemente meglio non avere troppe aspettative.
Il film di per sé non è malaccio, è un horror che tutto sommato funziona e lascia soddisfatti se quello che si sta cercando è un disimpegno facile facile a tinte splatter. Per chi fosse alla ricerca di qualcosa di più, meglio cercare altrove.
Il cast è ben assortito: capitanato da Melissa Barrera (recentemente orafana della nuova saga di "Scream") che anche qui funziona bene come protagonista, il film presenta anche la penultima performance sul grande schermo del recentemente scomparso Angus Cloud ("Euphoria"), ora al cinema nella nuova pellicola di "Garfield" (a cui dà la voce a uno dei personaggi).
Piccola curiosità: in qualche scena iniziale del film, si riconosce Dublino e uno dei suoi ponti più iconici, il Samuel Beckett Bridge.
Cast: Melissa Barrera, Dan Stevens, Kathryn Newton, Will Catlett, Kevin Durand, Angus Cloud, Alisha Weir, Giancarlo Esposito, Matthew Goode.
Box Office: $42.1 milioni
Vale o non vale: Onestamente sconsiglio la visione in 4D, che distrae troppo dalla visione. Ogni volta che Abigail saltella qua e là (che sia per un passo di danza o un'arrampicata su qualche parete), le poltrone non smettono di agitarsi, per un effetto quasi comico che davvero rovina la visione. Per il resto la storia fa quello che ci si aspetta, consegnando un horror atipico che a tratti mi ha ricordato quel "The Haunting" con Liam Neeson e Catherine Zeta-Jones.
Premi: /
Parola chiave: Rapimento.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 20 giugno 2024

Film 2282 - Music of the Heart

Intro: Non lo avevo mai visto e quando ho scoperto che in questo film Wes Craven dirigeva Meryl... non ho saputo resistere!

Film 2282: "Music of the Heart" (1999) di Wes Craven
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: sicuramente non uno dei titoli della filmografia di Meryl Streep che preferisco, anche se la visione non mi è dispiaciuta.
In una sorta di mix da universo parallelo tra "Dangerous Minds", "Sister Act 2", la serie tv "Abbott Elementary" e "Kramer vs. Kramer", "Music of the Heart" presenta la storia vera di Roberta Guaspari, un personaggio con cui ho faticato ad empatizzare (forse per i modi talvolta un po' bruschi), una violinista diverziata con due figli che, in cerca di lavoro, si trasferisce nel quartiere di East Harlem di New York dove inizia a insegnare come supplente di violino alla scuola Central Park East.
La realizzazione è molto 90s in termini di costumi e scenografie (l'effetto nostalgia ci sta sempre), ma mi è parso che il ritmo della storia fosse un po' troppo altalenante e molti personaggi bidimensionali. Il che è un vero peccato quando si ha adisposizione nientemeno che Angela Bassett.
In ogni caso il risultato finale non è male, ma non credo lo rivedrei.
Cast: Meryl Streep, Aidan Quinn, Angela Bassett, Cloris Leachman, Gloria Estefan, Jane Leeves, Kieran Culkin, Jay O. Sanders.
Box Office: $15 milioni
Vale o non vale: Tra tutti i film in cui compare Meryl Streep, probabilmente non quello che raccomanderei, anche se il film di per se non è male. Curiosa la combo Streep-Craven, forse l'elemento più interessante di tutta questa operazione.
Premi: Candidato a 2 premi Oscar per Miglior attrice protagonista (Streep) e cancone originale ("Music Of My Heart" di Diane Warren). 1 nomination ai Golden Globe per la Miglior attrice drammatica protagonista e 1 candidatura ai Grammy per Best Song Written for a Motion Picture, Television or Other Visual Media ("Music Of My Heart").
Parola chiave: Carnegie Hall.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 6 giugno 2024

Film 2281 - Civil War

Intro: Il trailer mi aveva incuriosito sia per il cast che per la regia di Alex Garland.

Film 2281: "Civil War" (2024) di Alex Garland
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: David
In sintesi: film bello, ma non facile.
Estremamente ben realizzato e credibile, "Civil War" è un pugno nello stomaco difficile da dimenticare. Intenso e e sempre molto teso, questo film mi ha un po' provato, nel senso che è talmente realistico che è difficile non immedesimarsi nei personaggi e non essere coinvolti dalla storia. Mi ha fatto molta impressione, poi, vedere quando il lavoro di un reporter di guerra abbia implicazioni morali così forti: la gente ti muore davanti agli occhi e non solo non puoi farci nulla, ma hai il dovere di riportare quello che sta succedendo, mettendo in pericolo la tua stessa vita. Un tema difficile che questa pellicola affronta senza fronzoli e mai tirandosi indietro. Kirsten Dunst dà nuovamente prova di essere una grande protagonista in questo ruolo.
Ribadisco, titolo non facile, ma una visione che stimola una riflessione.
Cast: Kirsten Dunst, Wagner Moura, Cailee Spaeny, Stephen McKinley Henderson, Sonoya Mizuno, Jefferson White, Jesse Plemons, Nick Offerman.
Box Office: $114.2 milioni
Vale o non vale: Non per tutti, ma sicuramente un ottimo prodotto. Intenso, estremamente violento e realistico, "Civil War" non dà tregua allo spettatore, costantemente al centro dell'azione. Anche i momenti più "tranquilli" hanno un'atmosfera alquanto tesa. Tema difficile e, seppure collocato in un'ambientazione fittizia, non si può fare a meno di notare i parallelismi con la realtà che ci circonda. Per certi versi mi ha ricordato "The Last of Us".
Premi: /
Parola chiave: Intervista.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi