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lunedì 15 maggio 2023

Film 2185 - Divergent

Intro: Non so bene perché, ma mi era tornata voglia di vederlo.

Film 2185: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come sempre, quando qualcosa funziona alla grande, non ci vuole molto perché comincino a comparire dei cloni. Fossimo stati all'inizio degli anni '00 e stessimo parlando di musica, si potrebbe benissimo fare riferimo alla battaglia delle teen popstar, ovvero Britney Spears, Christina Aguilera, Mandy Moore e Jessica Simpson.
Invece, siccome ci occupiamo di cinema - e il riferimento temporale risale solo a 10 anni fa - ci tocca dire che questo "Divergent" è la copia sbiadita di quell'"Hunger Games" che in sala fece faville (specialmente coi primi due capitoli) e sta per tornare a novembre conl'inevitabile quanto evitabile prequel "The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes". I sequel di "Divergent", invece, sono stati un totale disastro, tanto che la produzione del quarto e conclusivo episodio non si è mai verificata.
La verità è che "Divergent" accusa pesantemente i suoi quasi 10 anni di età e non regge il confronto con il ben più interessante "Hunger Games". Non è colpa di Shailene Woodley, che è sempre una grande protagonista, ma sicuramente la storia manca di mordente e la sceneggiatura qui non è esattamente eccelsa. La romance tra Tris e Four non è particolarmente elttrizzante e il risultato finale, per quando passabile, manca di quel qualcosa in più. Forse, non ci fosse stato l'inevitabile paragone con l'altro franchise, questo ne sarebbe uscito vincente. Ma, vista la difficile competizione, "Divergent" finisce per risultare solamente quell'altra saga che hanno provato a lanciare dopo "Hunger Games".
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Ashley Judd, Jai Courtney, Ray Stevenson, Zoë Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Tony Goldwyn, Maggie Q, Kate Winslet.
Box Office: $288.9 milioni
Vale o non vale: Il primo dei soli 3 film usciti di questo franchise è sicuramente il migliore. Col tempo si perde il senso della storia e ci si inabissa in un'intollerabile vortice di banalità pseudo politiche e prodozze tecnologiche (leggi effetti speciali) che non impressionano nessuno. Detto ciò, "Divergent" parte da un'idea anche intrigante, ma non riesce a capitalizzare sul suo potenziale in termini di cast e storia. Fosse finito qui il racconto, sarebbe andato bene lo stesso.
Premi: Vincitore nella categoria Miglior personaggio per Tris (Shailene Woodley) agli MTV Movie & TV Awards del 2014.
Parola chiave: Sierum.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 28 aprile 2016

Film 1124 - Allegiant

Pur non essendo un fan sfegatato, questa saga mi aveva incuriosito due anni fa ed ero curioso di vedere dove sarebbe andata a parare. Sono corso al cinema, quindi, a vedere il terzo e penultimo capitolo poco prima che sparisse dalle sale.
Film 1124: "Allegiant" (2016) di Robert Schwentke
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: "The Divergent Series: Allegiant", ovvero come distruggere una saga. Si vede che ci hanno speso dei bei soldi, per carità, il punto è che li hanno spesi per tutto ciò che non era necessario.
Ormai lo sappiamo che anche le migliori produzioni sbagliano e perdono di vista il senso del trasporre un film per il grande schermo - soprattutto quando si parla di massimizzare i profitti, vero "Hunger Games"? - e che, insomma, si può commettere un passo falso purché rendendosene conto si tenti di aggiustare il tiro. Qui, invece, dopo il precedente e deludente "Insurgent", siamo di fronte a un perfino peggiore terzo capitolo, in vista tra l'altro di un quarto (e grazie a Dio conlusivo) episodio finale. E, in tutta onestà, bisogna davvero fare ammenda.
Inannzitutto "Allegiant" è un film noioso che si perdere in un preambolo lungo e non necessario. La scoperta degli "altri" oltre Chicago c'era già stata nel precedente titolo e non era necessario perderci troppo tempo, bastava andarci. Poi un tentativo di contestualizzazione troppo 'raffinato' smaschera una verità di fondo deducibile anche da chi non abbia letto i libri: Veronica Roth fa quello che può, ma non è certo un'autrice come la Rowling, per cui il materiale a disposizione è quello che è e si vede. La storia tenta di toccare tematiche più profonde e, soprattutto, di connotare politicamente questo terzo episodio, fallendo. Più che a sottotrame politiche sembra di assistere a una disputa fra bulli e risulta veramente strano assistere all'evoluzione del personaggio di Evelyn (Naomi Watts), una che ha costruito la rivoluzione dal basso, e nel giro di una mezzora si trasforma in una sorta di terrorista 2.0...
Anche questi tentativi inefficaci di elevare la storia a qualcos'altro che non è - insieme alla sensazione di fondo che questo terzo capitolo sia totalmente non necessario - finiscono per rovinare un risultato finale che, invece, avrebbe potuto costituire quella svolta necessaria al franchise. Dopo una partenza interessante innescata da "Divergent", la sensazione che si fosse persa la cognizione della rotta era già evidente con "Insurgent", pur trattenendo parte del fascino originale. Con "Allegiant" siamo passati a una sorta di sci-fi tirato per le lunghe e ambientato in una specie di video gioco anni '90 tanto futuristico quanto brutto da vedere. E, diciamocelo, è un vero peccato! Il cast è ricco e ben assortito, la storia in generale anche di intrattenimento, ma l'errore di tirarla troppo per le lunghe - finendo col non avere più niente da dire - si paga eccome e questa pellicola lo dimostra: incassi in picchiata e recensioni pessime. Il prossimo "Ascendant" nonostante tutto si farà, ma bisogna vedere cosa riusciranno a mettere in piedi per risollevare le sorti di una saga momentaneamente impantanata.
Film 694 - Divergent
Film 881 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Jeff Daniels, Miles Teller, Ansel Elgort, Zoë Kravitz, Maggie Q, Ray Stevenson, Bill Skarsgård, Octavia Spencer, Naomi Watts, Daniel Dae Kim, Mekhi Phifer, Ashley Judd, Nadia Hilker.
Box Office: $155.7 milioni
Consigli: Poteva essere un successo e invece è stato un mezzo flop. "The Divergent Series" non riesce a mettere a fuoco le sue strategie per trasformare in franchise di successo una saga cominciata bene e proseguita malino. Questo terzo appuntamento al cinema dimostra quanto la produzione non sia riuscita a regalare al pubblico un titolo di qualità, migliorando l'approfondimento dei personaggi, giocando con snodi della trama sapendoli gestire e portando il racconto ad un livello di pathos tale da far venire voglia di scoprire cosa succederà nel prossimo, ultimo capitolo. Insomma, "Allegiant" è più per gli appassionati che per tutti. E, in tutta onestà, forse non è nemmeno proprio per tutti quegli appassionati.
Parola chiave: Gas.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 4 maggio 2015

Film 911 - Insurgent

No, non potevamo assolutamente perdercelo!

Film 911: "Insurgent" (2015) di Robert Schwentke
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Vanina
Pensieri: Ultimo film visto prima di partire per il Giappone, questo "The Divergent Series: Insurgent" era, insieme a "Cenerentola", il titolo che non potevo perdere prima della vacanza!
Dopo aver aspettato un anno per questo secondo capitolo cinematografico della saga, finalmente l'atteso momento di andare a vederlo in sala, finalmente la curiosità di vedere come sarebbe continuata la storia, tutta l'ampia aspettativa si sarebbe un po' ridimensionata. E, diciamo, non sono rimasto insoddisfatto.
Per quanto ci siano alcune lacune, diciamo che tutto sommato questo film riesce sufficientemente a soddisfare le curiosità di un fan medio come me, uno che, per capirsi, vede volentieri le pellicole ma non legge i libri da cui sono tratte. Doverosa questa premessa dato che non potrei mai parlare di "Insurgent" in positivo o negativo riferendomi a un confronto con il libro cui si ispira (del quale, comunque, mi sono state dette pessime cose).
Questo secondo episodio tratto dalla saga scritta da Veronica Roth è, come era prevedibile, un titolo di "passaggio" che ci porta dal primo assaggio di "Divergent" al prossimo e conclusivo "Allagiant" (che sarà diviso in due parti). E' chiaro dunque che, partendo da un contesto già consolidato ed approdando ad un finale che è tale solo in termini relativi ai 119 minuti di pellicola, la storia lasci con la classica sensazione di incompiuto che è comune a tutti i secondi episodi di questo tipo di operazioni commerciali. Inoltre bisogna anche tenere presente che, a un anno di distanza dal primo e con il buon successo riscosso, con un incremento sostanziale del budget e la popolarità di Shailene Woodley, Ansel Elgort e Miles Teller in vertiginosa ascesa, il ritorno al cinema ha coinciso con una serie di accorgimenti e miglioramenti rispetto a ciò che non funzionava del precedente. Niente di veramente grave, ovviamente, ma era evidente che, differentemente da una saga come può essere quella di "Hunger Games", questo franchise risultasse puerile sotto molteplici aspetti (sceneggiatura, realizzazione, estetica, tematiche), problema non ancora del tutto risolto qui. A farla da padrone è ancora la storia d'amore tra i due protagonisti, preminente rispetto a tematiche più mature che sarebbero potute emergere grazie a certi snodi della storia (ribellione al potere centrale, rivoluzione, rapporto con i media, la circolazione delle informazioni e manipolazione della popolazione, formazione del carattere dei protagonisti di riflesso a tutto ciò che accade a loro intorno). In questo, infatti, anche "Insurgent" si rivela bloccato al livello basico che vuole questo film concentrarsi moltissimo sull'aspetto romantico e glam dell'amore ai tempi della guerra. Le tanto celebrate fazioni della precedente storia sfumano nello sfondo di eventi che vedono l'occhio della macchina da presa stringere sui due bellocci ma realistici Tris e Four (Shailene Woodley e Theo James), ormai vero fulcro di tutta la vicenda: per fare un esempio, che Tris sarà l'unica "eletta" capace di sbloccare la misteriosa scatola contente il messaggio degli antichi è chiaro fin da subito.
Ecco, quindi, che si palesa il vero limite di questa saga cinematografica, incapace di svincolarsi dall'aura teen-glam acquisita in principio nell'ottica di una maggiore presa sul pubblico che un approcio più maturo avrebbe garantito. Non è un caso, a mio avviso, che tra gli incassi di primo e secondo film la differenza sia minima, per di più in difetto per questo secondo titolo ("Divergent" $288.7 milioni contro $272.7 milioni di "Insurgent"). E' mancato, di fatto, l'obiettivo solitamente comune agli episodi successivi al primo di fidelizzare il pubblico appassionato e, soprattutto, aprirsi a nuovi possibili estimatori del franchise.
Forse perché un po' caotico nel presentare fatti e personaggi, "Insurgent" risulta un po' debole nonostante le novità che la trama propone (di cui la principale - dopo la scoperta del messaggio della misteriosa scatola - sta nel nuovo personaggio interpretato da Naomi Watts), pur riuscendo ad intrattenere adeguatamente il suo spettatore, principalmente grazie al grande apporto degli effetti speciali e dei colpi di scena della storia. Tutto sommato il risultato finale è sufficiente a soddisfare la richiesta ludica di chi guarda, presentando una certa dose di azione e componenti thriller, per quanto nell'insieme ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di più elaborato e consapevolmente costruito.
Film 694 - Divergent
Film 881 - Divergent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $272.7 milioni
Consigli: Chiaramente avrebbe senso approcciarsi a questo titolo con alle spalle l'esperienza del primo titolo, se non addirittura quella dei libri. Ciò nonostante la storia è più che facilmente comprensibile e di intrattenimento anche senza aver avuto contatti precedenti con la saga (anche la nostra amica Vanina non aveva mai sentito parlare prima di "Divergent" e si è goduta il film lo stesso). I fans della Roth non potranno che apprezzare questo nuovo incontro cinematografico con i loro beniamini, attesi nuovamente al cinema il prossimo 18 marzo ("Allegiant: Part 1") e 24 marzo 2017 ("Allegiant: Part 2"). La conclusione di questo franchise è ancora lontana, il che può far auspicare a un miglioramento qualitativo he ancora non si è verificato. "Insurgent", infatti, è un film carino che mixa elementi distopici a fantasy e thriller, ma non convince del tutto chi non è palesemente fan o è semplice spettatore. E' un titolo di intrattenimento valido per una serata spensierata, eppure ci si poteva impegnare di più. Vedremo se l'anno prossimo il messaggio sarà stato recepito.
Parola chiave: Morte apparente.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 19 febbraio 2015

Film 881 - Divergent

Comprato il dvd (per la verità regalato da Luigi), bisognava solo trovare il momento per rivedere questo film prima che uscisse il sequel nelle sale (in Italia esattamente tra un mese, il 19 marzo).

Film 881: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Ammetto che, alla fine, sono diventato abbastanza fan di questo franchise, anche se certamente l'approccio meno adulto e la storia non sempre all'altezza delle buone premesse me lo fa considerare comunque un gradino sotto ai primi due episodi di "Hunger Games".
Snobismo a parte, il primo episodio della saga tratta dai libri apparentemente clamorosamente di successo di Veronica Roth, non è per niente male nell'ottica dell'intrattenimento action-teen che strizza abbondantemente l'occhio ai thriller futuristici con un debole per il distopico. Con trame per il potere più fitte di quanto non si penserebbe, un'accativante premessa che divide la società in 5 fazioni (Abneganti, Candidi, Pacifici, Intrepidi, Eruditi) e una protagonista che scoprirà di avere un segreto da proteggere e un destino da prendere in mano, di fatto questo "Divergent" è un esperimento cinematografico che compie il suo dovere, sicuramente soddisfando appieno le aspettative dei fan della saga.
Io mi sono laciato guidare volentieri dagli sviluppi della trama, ho seguito senza mai annoiarmi le avventure di Tris/Shailene Woodley alla conquista del suo posto in una società che la dava già per scontata (per non parlare del risvolto action tra sparatorie, controllo della mente e sventati tentativi di rovesciamenti di potere) e il tutto pur avendo già visto questa pellicola e sapendo cosa aspettarmi.
Insomma, "Divergent" è riuscito a 'fidelizzarmi' - pur avendo scoperto che i libri sono scritti da cane - e la cosa non mi dispiace affatto. Attendiamo "Insurgent" (o come lo chiama in maniera orribile Wiki, "The Divergent Series: Insurgent").
Ps. Sono davvero molti i nuovi nomi che contato a Hollywood che compaiono in questa pellicola: la Woodley, Theo James, Jai Courtney, Ansel Elgort, Zoë Kravitz, e il bravissimo Miles Teller di "Whiplash".
Film 694 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $288,747,895
Consigli: Si vede e fa rivedere con piacere. Non è certo un capolavoro, ma riesce a valorizzare quasi sempre i suoi assi nella manica (forse l'unico vero punto debole è l'evoluzione del cattivo, che spreca un po' - soprattutto nel finale - la bravura della Winslet, molto rigida ma certo a causa della gravidanza, all'epoca, in corso) e alla fine ci si affeziona a Tris, si tifa per lei e gioisce dei suoi successi. Il finale lascia con non pochi nodi da sciogliere, oltre che con una strage parentale da manuale: la nuova Tris orfana e consapevole si affaccia a un futuro incerto e noi, insieme a lei, aspettiamo di sapere cosa ne sarà della saga di "Divergent".
Parola chiave: Cerimonia della Scelta.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 8 gennaio 2015

People's Choice Awards 2015: nomination e vincitori

Con i Golden Globes di domenica alle porte di fatto siamo già belli che immersi nella stagione delle premiazioni americane, coinvolti volenti o no nel turbinio di premi, targhe, menzioni, titoli, giurie e nomination che solo l'America sa organizzare e vendere così bene.
Anche se rimango fedele ai pochi principali riconoscimenti che contano, non si può non riportare anche ciò che c'è di contorno, considerato che anche premi minori o conferiti sulla base delle preferenze del pubblico riescono comunque a chiamare a raccolta tutte le star che contano (cinema, musica, tv) e a premiarne la buona maggioranza, creando la sensazione di un costante party che, dalla fine dell'anno appena terminato fino ai primi di marzo costituirà l'ensemble del 'meglio della stagione'.
Ultimi in ordine cronologico i People's Choice Awards 2015, tenutisi ieri al Nokia Theatre in Los Angeles, California. Segni particolari: per vincere nelle innumerabili categorie che spaziano tra cinema, televisione e musica bisogna essere votati dal pubblico. Non è, quindi, un riconoscimento conferito sulla base della qualità, ma del gusto degli americani.
Nel nostro specifico caso, ecco candidature e vincitori nel solo ambito cinematografico.

People’s Choice Awards 2015
Favorite Humanitarian
Ben Affleck

Favorite Movie
22 Jump Street
Captain America: The Winter Soldier
Guardians of the Galaxy
Maleficent
X-Men: Days of Future Past

Favorite Movie Actor
Brad Pitt
Channing Tatum
Hugh Jackman
Mark Wahlberg
Robert Downey Jr.

Favorite Movie Actress
Angelina Jolie
Emma Stone
Jennifer Lawrence
Melissa McCarthy
Scarlett Johansson

Favorite Movie Duo
Andrew Garfield & Emma Stone (The Amazing Spider-Man 2)
Chris Evans & Scarlett Johansson (Captain America: The Winter Soldier)
Jonah Hill & Channing Tatum (22 Jump Street)
Shailene Woodley & Ansel Elgort (The Fault in Our Stars)
Shailene Woodley & Theo James (Divergent)

Favorite Action Movie
The Amazing Spider-Man 2
Captain America: The Winter Soldier
Divergent
Guardians of the Galaxy
X-Men: Days of Future Past

Favorite Action Movie Actor
Chris Evans
Denzel Washington
Hugh Jackman
Liam Neeson
Mark Wahlberg

Favorite Action Movie Actress
Angelina Jolie
Jennifer Lawrence
Scarlett Johansson
Shailene Woodley
Zoe Saldana

Favorite Comedic Movie
22 Jump Street
Blended
Let’s Be Cops
Neighbors
The Other Woman

Favorite Comedic Movie Actor
Adam Sandler
Channing Tatum
Jonah Hill
Seth Rogen
Zac Efron

Favorite Comedic Movie Actress
Cameron Diaz
Charlize Theron
Drew Barrymore
Melissa McCarthy
Tina Fey

Favorite Dramatic Movie
The Fault in Our Stars
The Giver
Heaven Is for Real
If I Stay
Noah

Favorite Dramatic Movie Actor
Ben Affleck
Brad Pitt
George Clooney
Matt Damon
Robert Downey Jr.

Favorite Dramatic Movie Actress
Chloë Grace Moretz
Emma Stone
Meryl Streep
Reese Witherspoon
Shailene Woodley

Favorite Family Movie
Alexander and the Terrible, Horrible, No Good, Very Bad Day
How to Train Your Dragon 2
The LEGO Movie
Maleficent
Rio 2

Favorite Thriller Movie
Annabelle
Dracula Untold
The Equalizer
Gone Girl
The Purge: Anarchy


#HollywoodCiak
Bengi

martedì 21 ottobre 2014

Film 797 - The Giver - Il mondo di Jonas

Molta attesa e curiosità relativa a questo film!

Film 797: "The Giver - Il mondo di Jonas" (2014) di Phillip Noyce
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Le premesse di "The Giver" sono assolutamente allettanti e la realizzazione parrebbe da buon prodotto commerciale trasposto da un libro di successo. Nel cast anche due premi Oscar, Jeff Bridges e colei che non sbaglia mai Meryl Streep. Mi correggo: quasi mai.
Capisci subito che "The Giver - Il mondo di Jonas" ti ha tradito nel momento in cui cominci a paragonarlo a "Divergent" - non esattamente un capolavoro - sia per quanto riguarda la trama che per quanto concerne la produzione. Le somiglianze non sono poche: dove qui Jonas deve essere smistato all'interno dell'organizzazione sociale della sua comunità, così in "Divergent" Tris doveva fare una scelta relativamente a quale gruppo sociale votare la sua esistenza; qui abbiamo l'iniezione del mattino, nel film con Shailene Woodley si inietta un siero che indicherà la fazione cui le attitudini dei vari ragazzi li avvicina; come in "Divergent", anche qui il personaggio protagonista ripudia il suo nucleo famigliare per fare una scelta che si distacca dalle aspettative della comunità; in entrambe le pellicole l'antagonista è una figura femminile forte, posta al vertice del potere e in grado di influenzare l'esistenza della comunità tutta; per non parlare del fatto che entrambe le storie sono tratte da romanzi, tutti e due scritti da una donna. Potrei continuare, ma mi fermo.
La prima vera scelta (di stile) originale di "The Giver" sta nell'uso del bianco e nero. L'ultima pellicola in ordine di tempo ad usarlo è stata "The Artist", anche se qui lo scopo è totalmente differente. Dove la scelta di Hazanavicius è dettata dall'ambientazione storica, qui si tratta di un modo usato dalla produzione per evidenziare il fatto che la società descritta in questo film ha scelto di cancellarsi la memoria ed eliminare i sentimenti per prevenire violenza e crudeltà. In questo contesto in cui tutto parrebbe perfetto, di fatto si vuole sottolineare il sacrificio che il prezzo della pace impone: un'esistenza insipida, priva di sfumature, già scritta e preconfezionata, nonché standardizzata e votata al bene comune, garantito attraverso l'accentramento del potere ad una casta di anziani saggi.
Le premesse e le implicazioni socio-politico-antropologiche parrebbero molto interessanti, non fosse che la storia decide di concentrarsi su tutto tranne che quello. E' vero, Jonas non è sociologo, politologo, né tantomeno un antropologo, quindi il focus narrativo doveva stare su altro, ciò non toglie che, dopo tante premesse, si sarebbe dovuto far progredire anche questo tipo di considerazioni sullo sfondo delle vicende del protagonista. Quest'ultimo è il prescelto per diventare il nuovo Coglitore di Memoria, unico nella comunità, ruolo che erediterà dal vecchio Coglitore/Jeff Bridges: il Donatore (the Giver).
Anche qui, la scelta di come rendere visivamente, emotivamente, psicologicamente questo ruolo e le sue implicazioni poteva essere resa meglio. Innanzitutto ponendosi l'unica domanda intelligente: se io fossi Jonas, in questa situazione, come reagirei? La trama dribla questo quesito, preferendo concentrarsi su due cose: le immagini da passare sullo schermo quali simboli della conoscenza ed esperienza umana tutta e - deludente - come riportare le immagini dal bianco e nero al colore.
In un mondo di infinite possibilità, scelte, modi di raccontare, la sceneggiatura catalizza l'attenzione su questi soli due aspetti, fallendo nel tentativo di riportare efficacemente lo sconvolgimento di un ragazzino dodicenne che passa da una piatta esistenza composta da un codice di regole, a un prisma di colori e un ventaglio di emozioni mai provate e tutto sperimentato in un sol colpo. Anche volendo riconoscere al ragazzo una propensione naturale al ruolo per cui è stato scelto - ma la storia stessa ci insegna che l'anziano consiglio aveva già fallito con la precedente prescelta per il ruolo di Coglitore (Taylor Swift) -, è comunque impensabile non considerare un approfondimento più realistico e meno bidimensionale della figura di Jonas e, soprattutto, una resa più sfaccettata del rapporto tra lui e il Donatore.
Per rendere il tutto plausibile o appetibile per il pubblico non basta, infatti, affidarsi al solo piano visivo ribadendo la contrapposizione tra vecchia società e nuova - ma anche vita libera e vita controllata, libero arbitrio e controllo della mente - attraverso la contrapposizione tra colore e bianco e nero, come non basta far dire qualcosa al personaggio perché la cosa sia effettivamente percepita. E' inutile che Jonas dica che è sconvolto se innanzitutto non lo sembra e soprattutto il film non si prende un secondo per raccontarlo.
Questi sono i grandi fallimenti di "The Giver", l'ennesima storia fantasy su un futuro prossimo in cui c'è una divisione netta tra come siamo oggi e come saremo nel futuro, ma per la quale abbiamo pagato un prezzo così alto che noi del presente (gli spettatori) ci chiediamo se ne valga veramente la pena. Jonas capirà che non ci si può isolare dal dolore, dalla sofferenza, dall'amore, insomma dalle sfumature della vita perché ci si svuota di un'autenticità che ci rende quelli che siamo, ovvero umani. Svuotarci crea la pace, essere noi stessi ci lascia nella condizione attuale in cui a tutt'oggi siamo. E allora che cosa ci racconta questa pellicola? Cosa ci dice questa storia? Che siamo già perfetti così e che cambiare noi stessi ci darà anche l'ordine e la pace sociale, ma ci imprigiona e rende dei robot. Peccato che non servisse Jonas per rimpolpare questa visione delle cose già vista e rivista. Soprattutto perché, per come ce la racconta, risulta solo l'ennesima litania recitata senza cognizione di causa, un messaggio anche corretto nella forma, ma che ci si è dimenticati di riempire di un significato proprio e personale risultando, quindi, inutili. Peccato.
Box Office: $62.7 milioni
Consigli: Anche l'incasso ci dà il polso della situazione, raccontandoci indirettamente che nonostante le 10 milioni di copie vendute dal romanzo da cui è tratto, la presenza di Meryl Streep per il pubblico adulto quale garanzia di qualità e quella di Taylor Swift per agganciare anche il target giovane, senza contare l'interessante trailer dai toni drammatico-fantasy, il risultato finale è deludente, molto sotto le aspettative. La conclusione è blanda e priva di mordente, la trama manca di un climax che coinvolga l'interesse dello spettatore dall'inizio alla fine e ci si basa sui soli effetti speciali, la bella fotografia e scenografia per far colpo su un'audience che probabilmente è avvezza al genere. Al "genere" cui mi riferisco fanno parte pellicole come "The Host", il già citato "Divergent", "Transcendence", "In Time", "Elysium", "Oblivion", "Ender's Game" e il nuovo "Maze Runner - Il labirinto", esempi di cinema sci-fi in cui il futuro è diverso dall'attuale presente o distopico, la fotografia patinata, l'attore di grido e la trovata narrativa aggancia lo spettatore con la promessa di qualcosa di straordinario, innovativo, mai visto. Non tutti questi titoli sono in grado di mantenere le promesse e questo, in particolare, ha fallito. "The Giver" non è un film malvagio, ma è insipido quanto la filosofia che critica e non riesce a far innamorare lo spettatore di ciò cui sta assistendo. Innoquo per una serat di svago, ma nulla più nonostante le pretese.
Parola chiave: Gabriel.

Trailer

Bengi

giovedì 24 luglio 2014

Teen Choice Awards 2014: nomination e vincitori

Agosto con un po' di pepe per quanto riguarda premiazioni e red-carpet, ora che anche le candidature dei Teen Choice Awards 2014 sono state rese pubbliche.
Così, oltre agli Emmy Awards che si terranno il 25 agosto, ora la nuova data da tenere a mente è quella del 10 dello stesso mese, per scopire chi tra cinema, tv, musica e sport si porterà a casa la non proprio discreta tavola da surf che fa da premio.
Questi premi, per quanto tali, rimangono di fatto un'occasioen minore per festeggiare il mondo del grande schermo, più che altro perché il sistema di votazione prevede l'espressione del volere del pubblico, motivo per cui la qualità non rientra esattamente nei parametri primari. Nel caso voleste, comunque, per votare basta registrarsi sulla pagina ufficiale.
Ma ecco tutte le categorie e i film in gara! Lo show, che si terrà domenica 10 agosto, quest'anno sarà presentato da Tyler Posey di "Teen Wolf".

2014 Teen Choice Awards
Choice Movie: Action
"Divergent"
"Edge of Tomorrow"
"Godzilla"
"Maleficent"
"The Mortal Instruments: City of Bones"

Choice Movie Actor: Action
Jamie Campbell Bower, "The Mortal Instruments: City of Bones"
Kellan Lutz, "The Legend of Hercules"
Mark Wahlberg, "Lone Survivor"
Theo James, "Divergent"
Tom Cruise, "Edge of Tomorrow"

Choice Movie Actress: Action
Emily Blunt, "Edge of Tomorrow"
Lily Collins, "The Mortal Instruments: City of Bones"
Elle Fanning, "Maleficent"
Angelina Jolie, "Maleficent"
Shailene Woodley, "Divergent"

Choice Movie: Sci-Fi/Fantasy
"Captain America: The Winter Soldier"
"X-Men: Days of Future Past"
"The Amazing Spider-Man 2"
"The Hunger Games: Catching Fire"
"Thor: The Dark World"

Choice Movie Actor: Sci-Fi/Fantasy
Chris Evans, "Captain America: The Winter Soldier"
Andrew Garfield, "The Amazing Spider-Man 2"
Chris Hemsworth, "Thor: The Dark World"
Liam Hemsworth, "The Hunger Games: Catching Fire"
Josh Hutcherson, "The Hunger Games: Catching Fire"

Choice Movie Actress: Sci-Fi/Fantasy
Halle Berry, "X-Men: Days of Future Past"
Scarlett Johansson, "Captain America: The Winter Soldier"
Jennifer Lawrence, "The Hunger Games: Catching Fire" and "X-Men: Days of Future Past"
Natalie Portman, "Thor: The Dark World"
Emma Stone, "The Amazing Spider-Man 2"

Choice Movie: Drama
"American Hustle"
"Heaven is for Real"
"Million Dollar Arm"
"The Fault in Our Stars"
"Veronica Mars"

Choice Movie Actor: Drama
Bradley Cooper, "American Hustle"
Russell Crowe, "Noah"
Jason Dohring, "Veronica Mars"
Ansel Elgort, "The Fault in Our Stars"
Jon Hamm, "Million Dollar Arm"

Choice Movie Actress: Drama
Emma Watson, "Noah"
Jennifer Lawrence, "American Hustle"
Kristen Bell, "Veronica Mars"
Sandra Bullock, "Gravity"
Shailene Woodley, "The Fault in Our Stars"

Choice Movie: Comedy
"Anchorman 2: The Legend Continues"
"Blended"
"Ride Along"
"The Other Woman"
"Vampire Academy"

Choice Movie Actor: Comedy
Will Ferrell, "Anchorman 2: The Legend Continues"
Kevin Hart, "Ride Along"
Johnny Knoxville, "Jackass Presents: Bad Grandpa"
Ice Cube, "Ride Along"
Adam Sandler, "Blended"

Choice Movie Actress: Comedy
Christina Applegate, "Anchorman 2: The Legend Continues"
Drew Barrymore, "Blended"
Zoey Deutch, "Vampire Academy"
Cameron Diaz, "The Other Woman"
Emma Roberts, "We're The Millers"

Choice Movie Villain
Michael Fassbender, "X-Men: Days of Future Past"
Jamie Foxx, "The Amazing Spider-Man 2"
Kelsey Grammer, "Transformers: Age of Extinction"
Kate Winslet, "Divergent"
Donald Sutherland, "The Hunger Games: Catching Fire"

Choice Movie Scene Stealer
Sam Claflin, "The Hunger Games: Catching Fire"
Nicholas Hoult, "X-Men: Days of Future Past"
Anthony Mackie, "Captain America: The Winter Soldier"
Ellen Page, "X-Men: Days of Future Past"
Nat Wolff, "The Fault In Our Stars"

Choice Movie Breakout Star
Ansel Elgort, "Divergent" and "The Fault in Our Stars"
Theo James, "Divergent"
Elizabeth Olsen, "Godzilla"
Nicola Peltz, "Transformers: Age of Extinction"
Wyatt Russell, "22 Jump Street"

Choice Movie Chemistry
Cameron Diaz, Leslie Mann and Kate Upton, "The Other Woman"
Ansel Elgort, Nat Wolff and Shailene Woodley, "The Fault in Our Stars"
Chris Evans and Anthony Mackie, "Captain America: The Winter Soldier"
Ice Cube and Kevin Hart, "Ride Along"
Jonah Hill and Channing Tatum, "22 Jump Street"

Choice Movie Liplock
Scarlett Johansson and Chris Evans, "Captain America: The Winter Soldier"
Jennifer Lawrence and Josh Hutcherson, "The Hunger Games: Catching Fire"
Emma Roberts, Jennifer Aniston and Will Poulter, "We're The Millers"
Emma Stone and Andrew Garfield, "The Amazing Spider-Man 2"
Shailene Woodley and Ansel Elgort, "The Fault In Our Stars"

Choice Movie Hissy Fit
Godzilla, "Godzilla"
Kevin Hart, "Ride Along"
Jonah Hill, "22 Jump Street"
Ice Cube, "22 Jump Street"
Jason Sudeikis, "We're The Millers"

Choice Summer Movie
"22 Jump Street"
"Dawn of the Planet of the Apes"
"Earth to Echo"
"Hercules"
"Think Like a Man Too"
"Transformers: Age of Extinction"

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Jonah Hill, "22 Jump Street"
Dwayne Johnson, "Hercules"
Melissa McCarthy, "Tammy"
Channing Tatum, "22 Jump Street"
Mark Wahlberg, "Transformers: Age of Extinction"

Bengi

venerdì 11 aprile 2014

Film 694 - Divergent

Super super curiosi di vedere questa pellicola e scoprire quale fosse la storia!

Film 694: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Partiamo dal fatto che "Divergent" non è "Hunger Games": inutile negare un confronto che c'è ed è inevitabile in quanto storia e struttura si assomigliano. E poi Theo James non è Josh Hutcherson...
Rispetto al film con Jennifer Lawrence, questo ulteriore esperimento cinematografico con una figura femminile forte al timone è più confuso e patinato, più simile a qualcosa come "Beautiful Creatures - La sedicesima luna" o "Shadowhunters - Città di ossa" in quanto a realizzazione rispetto alla direzione presa da "Hunger Games" che, nonostante presenti una dose non indifferente di "fattore patinato" anche lui, ha optato per un piglio più reale e una realizzazione più cruda.
E' vero, per carità, che anche in "Divergent" l'eroina Tris (sarà un caso che il suo essere divergente la fa appartenere plausibilmente a un trio di fazioni?) le prende e pure tante, eppure si ha sempre la sensazione che tutto andrà a finire bene. E in un certo senso le tappe che ti aspetti affronterà la trama si verificano, nonostante una sorprendentemente alta dose di violenza considerando il target teen di questo prodotto. Ultimamente sembra che sdoganare la violenza anche in prodotti che ci si aspetterebbe teoricamente più orientati a trattare aspetti romantici (anche se l'unica storia d'amore presentata qui è approfondita malissimo) o "cool" piuttosto che lividi, coltelli e uccisioni sia diventato di gran moda e, per carità, il pubblico pare apprezzare visto gli incassi, però la violenza per necessità è un conto (prendiamo questa affermazione con le pinze), mentre la violenza come show mi infastidisce alquanto. Qui sembra che l'unico modo di Tris per affermare se stessa e riscattare la sua propria identità rispetto all'eremitica sé di prima sia passare per pugni e sparatorie e se questo da un lato è necessario all'evolversi della trama, dall'altro è un aspetto che andrebbe affrontato con meno positivismo e più introspezione (a mio avviso).
Anche percé, sebbene l'intento della fazione degli Intrepidi sia quello di proteggere gli altri cittadini, il tipo di training che fanno è tanto aggressivo che sembra si stiano preparando ad un assalto a mani nude al Pentagono. Posso immaginare che nei futuri due capitoli della saga i principi di lotta appresi saranno certamente d'aiuto, ma al momento il tutto appare un pochino eccessivo.
Comunque in generale "Divergent" funziona abbastanza e, nonostante una realizzazione più infantile rispetto a quella di "Hunger Games", è un buon esempio di intrattenimento facile e spegni-cervello. E' un blockbuster inaspettato, per quanto mi riguarda, più che altro perché ha ottenuto uno straripante successo americano (all'esordio al botteghino USA ha incassato più di "Noah", per dire) assolutamente non scotanto se si pensa agli insuccessi commerciali dei due precedenti "Creatures" e "Shadowhunters" già citati. Certo avrà aiutato che il libro di Veronica Roth da cui è tratto sia stato di successo e che la protagonista Shailene Woodley sia piuttosto conosciuta tra gli adolescenti grazie alla serie tv "La vita segreta di una teenager americana", però niente si può dare sper scontato. Per quanto mi riguarda, uno degli aspetti che più mi ha interessato riguardo questa produzione è la presenza di Kate Winslet, solitamente un'attrice poco commerciale o comunque fuori dai circuiti cinematografici legati a produzioni teen. Il suo personaggio, certamente interessante e da lei reso bene, pecca un po' nel finale per quanto riguarda tenacia e aggressività - lo so, dopo tutta la predica sulla violenza pretendevo più aggressività? Per diciamocelo: che cattivo sei se parli parli e poi a fatti sei quasi immobile (ok che Kate era evidentemente incinta, però un po' d'azione anche per lei...) -, ma sono curioso di capire se avrà un seguito nel resto della saga o se non ci sarà altro che una mano "monca" per lei.
In sostanza, per concludere, ho passato un paio d'ore piacevoli e "Divergent" è certo stato in grado di incuriosirmi. Vedremo cosa succederà con "Insurgent" e "Allegiant".
Film 881 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $139,000,609 (ad oggi)
Consigli: A chi è piaciuta la saga di "Hunger Games" questo inizio di saga potrebbe piacere, anche solo come antipasto per i due "Hunger Games: il canto della rivolta" che devono ancora uscire. Il film in sé è carino e Shailene Woodley è una giovane attrice piuttosto capace (lo aveva già dimostrato in "Paradiso amaro"). Vale la pena dare a "Divergent" un'occasione se si cerca relax e svago in salsa fantasy-avventura.
Parola chiave: Controllo della mente.

Trailer

Bengi