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mercoledì 18 giugno 2025

Film 2362 - Blink Twice

Intro: Ready to go to Lanzarote for two weeks, the night before we left, Niamh stayed at mine and we watched this movie we ment to see but never managed to at the movies.

Film 2362
: "Blink Twice" (2024), Zoë Kravitz
Watched on: On the projector
Language: English
Watched with: Niamh
Thoughts: Actually better than expected, I enjoyed Zoë Kravitz's directorial debut.
The movie clearly has a point of view, the cast is great and Channing Tatum is a surprisingly good villain. More so, Naomi Ackie is a great main character, which she plays brillantly.
The story has a good twist towards the end and is told well, although I couldn't stop thinking about how "Blink Twice" reminded me of "Get Out". Which isn't necessarily a bad thing, especially if you like that Jordan Peele's movie in the first place.
Cast: Naomi Ackie, Channing Tatum, Christian Slater, Simon Rex, Adria Arjona, Kyle MacLachlan, Haley Joel Osment, Geena Davis, Alia Shawkat.
Box Office: $48.1 million
Worth a watch?: Interesting movie, it's a good outing for a directorial debut. Zoë Kravitz has a clear point of view and the story has good plot twists, enough to keep the viewer constantly engaged. Not an easy watch.
Awards: /
Key word: Perfume.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 15 maggio 2023

Film 2185 - Divergent

Intro: Non so bene perché, ma mi era tornata voglia di vederlo.

Film 2185: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come sempre, quando qualcosa funziona alla grande, non ci vuole molto perché comincino a comparire dei cloni. Fossimo stati all'inizio degli anni '00 e stessimo parlando di musica, si potrebbe benissimo fare riferimo alla battaglia delle teen popstar, ovvero Britney Spears, Christina Aguilera, Mandy Moore e Jessica Simpson.
Invece, siccome ci occupiamo di cinema - e il riferimento temporale risale solo a 10 anni fa - ci tocca dire che questo "Divergent" è la copia sbiadita di quell'"Hunger Games" che in sala fece faville (specialmente coi primi due capitoli) e sta per tornare a novembre conl'inevitabile quanto evitabile prequel "The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes". I sequel di "Divergent", invece, sono stati un totale disastro, tanto che la produzione del quarto e conclusivo episodio non si è mai verificata.
La verità è che "Divergent" accusa pesantemente i suoi quasi 10 anni di età e non regge il confronto con il ben più interessante "Hunger Games". Non è colpa di Shailene Woodley, che è sempre una grande protagonista, ma sicuramente la storia manca di mordente e la sceneggiatura qui non è esattamente eccelsa. La romance tra Tris e Four non è particolarmente elttrizzante e il risultato finale, per quando passabile, manca di quel qualcosa in più. Forse, non ci fosse stato l'inevitabile paragone con l'altro franchise, questo ne sarebbe uscito vincente. Ma, vista la difficile competizione, "Divergent" finisce per risultare solamente quell'altra saga che hanno provato a lanciare dopo "Hunger Games".
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Ashley Judd, Jai Courtney, Ray Stevenson, Zoë Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Tony Goldwyn, Maggie Q, Kate Winslet.
Box Office: $288.9 milioni
Vale o non vale: Il primo dei soli 3 film usciti di questo franchise è sicuramente il migliore. Col tempo si perde il senso della storia e ci si inabissa in un'intollerabile vortice di banalità pseudo politiche e prodozze tecnologiche (leggi effetti speciali) che non impressionano nessuno. Detto ciò, "Divergent" parte da un'idea anche intrigante, ma non riesce a capitalizzare sul suo potenziale in termini di cast e storia. Fosse finito qui il racconto, sarebbe andato bene lo stesso.
Premi: Vincitore nella categoria Miglior personaggio per Tris (Shailene Woodley) agli MTV Movie & TV Awards del 2014.
Parola chiave: Sierum.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 30 marzo 2022

Film 2098 - The Batman

Intro: Biglietto prenotato con una settimana di anticipo e a giusta ragione: il cinema era completamente pieno!

Film 2098: "The Batman" (2022) di Matt Reeves
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Oisin, Rafael
In sintesi: era da un po' che non mi capitava di vivere un'esperienza cinematografica collettiva e devo dire che la cosa è stata un'aggiunta positiva alla visione di questo nuovo Batman. Che, diciamocelo pure, è stato una grande sorpresa.
Nonostante non mi sia perso nessuna delle ultime uscite cinematografiche del giustiziere di Gotham, non posso certo dire di essere uno dei suoi fan più accaniti, per cui il fatto che mi sia sentito tanto rapito e coinvolto da questa pellicola mi ha davvero colto di sorpresa.
Innanzitutto ho davvero apprezzato l'interpretazione di Zoë Kravitz che ho trovato servire perfettamente il tono e il mood della storia: ottima scelta di cast e finalmente per lei il ruolo da protagonista che si merita. Robert Pattinson è sorprendentemente in parte e funziona bene, nonostante una sorta di ritorno al pallore di "Twilight" e quell'allure costante da cane bastonato. Devo dire che, comunque, considerata quale atmosfera si è voluta dare al film, il suo Bruce Wayne è ben costruito e credibile.
Per il resto è la storia a farla davvero da padrone, o almeno così è stato per me. L'anima thriller di questa nuova avventura di Batman è ben mescolata ad atmosfere horror che confezionano un film cupo e tesissimo che ricorda molto (quel capolavoro di David Fincher) "Seven" e il violento sadismo di "Saw", il tutto per un risultato finale che mi ha coinvolto dall'inizio alla fine. Anzi, devo ammetterlo, che mi ha tenuto incollato alla sedia dall'inizio alla fine. E non è cosa da poco per un film di 3 ore.
Ecco, se poi devo trovare un difetto a "The Batman" posso dire che la durata è un fattore da non sottovalutare, anche se onestamente non ho sofferto troppo la tempistica sopra la media (ho sofferto più il fatto di essere seduto di fianco a qualcuno che non vedeva una doccia da tempi immemori).
Detto ciò, per me "The Batman" è stato la sorpresa che non mi aspettavo e il buon film di supereroi di cui avevo bisogno, specialmente per credere ancora nell'universo DC.
Cast: Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Jeffrey Wright, John Turturro, Peter Sarsgaard, Andy Serkis, Charlie Carver, Max Carver, Barry Keoghan, Colin Farrell.
Box Office: $674.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Decisamente da vedere, specialmente se sia amano i film intensi e densi di storia, magari a tinte thriller/horror. Mettiamoci, poi, che si tratti di un film sui supereroi e, boom!, abbiamo fatto l'en plein. Per me un grande film su Batman, un ottimo cast, una storia avvincente e raccontata col giusto tono.
Premi: /
Parola chiave: Rat.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 22 settembre 2021

Film 1822 - Mad Max: Fury Road

Intro: Sempre a Ushuaia, sempre tutto bene. Abbiamo anche gusti cinematografici simili e l'amore è nell'aria. Ma forse dovevo sentire puzza di bruciato...

Film 1822: "Mad Max: Fury Road" (2015) di George Miller
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Eric
In sintesi: l'ho già visto un sacco di volte e continuo ad amarlo alla follia. Non c'è altro da aggiungere.
Film 946 - Mad Max: Fury Road
Film 1117 - Mad Max: Fury Road
Film 1822 - Mad Max: Fury Road
Film 1968 - Mad Max: Fury Road
Cast: Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Hugh Keays-Byrne, Rosie Huntington-Whiteley, Riley Keough, Zoë Kravitz, Abbey Lee, Courtney Eaton, Megan Gale.
Box Office: $375.6 milioni
Vale o non vale: Bellissimo e carico a manetta, il "Mad Max" di George Miller è sempre una garanzia quando si abbia voglia di un film d'azione di qualità.
Ps. Vi sfido a riconoscere Megan Gale...
Premi: Candidato a 10 Oscar (tra cui Miglior film e regia), ne ha vinti 6 per Miglior montaggio, costumi, trucco, montaggio sonoro, mixaggio sonoro, scenografie. Candidato a 2 Golden Globe (Miglior film drammatico e regia) e 7 BAFTA, di questi ultimi ne ha vinti 4 per Miglior montaggio, scenografie, costumi e trucco.
Parola chiave: Blood.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 12 marzo 2021

Film 1968 - Mad Max: Fury Road

Intro: Un'altra delle serata in compagnia dei miei coinquilini, in questa occasione abbiamo inaugurato la nuova tradizione casalinga del cineforum. In realtà un primo tentativo si era già verificato qualche sera prima quando avevamo provato a vedere il nuovo "Wonder Woman" (francamente molto deludente) senza riuscire nemmeno a terminarlo.
Con la visione di questa pellicola, quindi, è cominciata la tradizione del Penthouse Cineforum. (Ebbene sì, ci siamo dati un nome...)
Film 1968: "Mad Max: Fury Road" (2015) di George Miller
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Bizzy, Kate
In sintesi: ogni volta che rivedo questo film rimango soddisfatto, anche se di fatto ormai conosco la storia a memoria. Il fatto è che "Mad Max: Fury Road" è semplicemente un ottimo film, un'avventura di grande intrattenimento e magnifica realizzazione estetica. Probabilmente uno dei miei titoli preferiti degli ultimi anni.
Film 946 - Mad Max: Fury Road
Film 1117 - Mad Max: Fury Road
Film 1822 - Mad Max: Fury Road
Film 1968 - Mad Max: Fury Road
Cast: Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Hugh Keays-Byrne, Rosie Huntington-Whiteley, Riley Keough, Zoë Kravitz, Abbey Lee, Courtney Eaton, Megan Gale.
Box Office: $375.4 milioni
Vale o non vale: Frenetico, coinvolgente, visivamente spettacolare e con un cast pazzesco, il film di George Miller - che, non dimentichiamocelo, è lo stesso di "Babe, maialino coraggioso" e "Happy Feet" - è una montagna russa di emozioni che coinvolge dall'inizio alla fine con due protagonisti meravigliosi. E, non a caso, sono in arrivo sequel per entrambi (anche se per ora solo "Furiosa" ha una data di uscita: 23 giugno 2023).
Premi: Candidato a 10 Oscar (tra cui Miglior film e regia), ne ha vinti 6 per Miglior montaggio, costumi, trucco, montaggio sonoro, mixaggio sonoro, scenografie. Candidato a 2 Golden Globe (Miglior film drammatico e regia) e 7 BAFTA, di questi ultimi ne ha vinti 4 per Miglior montaggio, scenografie, costumi e trucco.
Parola chiave: Blood bag.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 13 dicembre 2020

Film 1754 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald

Intro: Andava sicuramente rivisto almeno un'altra volta, per poter capire se fosse proprio un film riuscito male o, invece, se la prima visione fosse solamente stata sfortunata.
Film 1754: "Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald" (2018) di David Yates
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: dai, ormai si può dire serenamente: "Fantastic Beasts 2" è un casino narrativo che non ha né capo né coda e funziona solo come teaser per i fan di Harry Potter che in questo nuovo franchise dovevano per forza doverci poter trovare nuovi stimoli per la loro fantasia potteriana. C'è il ritorno ad Hogwarts, c'è Silente, c'è l'Inghilterra... insomma, una sorta di operazione nostalgia che avrebbe dovuto ancorare ancora più saldamente questo franchise all'originale, fortunatissima saga del maghetto della Rowling. Rowling che qui, come sappiamo, scrive in solitaria una storia della quale si faticano a tenere le fila considerato che il film dura 2 e 14 minuti (!) senza che praticamente succeda mai nulla. Davvero incredibile, da questo punto di vista!
La maggior parte delle scene è lenta e statica, i dialoghi interminabili, le stramberie di Newt - che, tra parentesi, dovrebbe essere il protagonista ma di fatto non lo è - esagerate e l'affollamento di personaggi rende tutto così caotico e sconclusionato da risultare semplicemente un esteticamente bello, ma pur sempre narrativamente insufficiente, pastrocchio. Peccato, perché le carte in regola per l'ennesimo successo c'erano tutte. Sprecate.
Film 1266 - Animali fantastici e dove trovarli
Film 1412 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1583 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1682 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1695 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 1754 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 2103 - Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore
Cast: Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William Nadylam, Kevin Guthrie, Jude Law, Johnny Depp, Carmen Ejogo.
Box Office: $654.9 milioni
Vale o non vale: Questo è il capitolo che ha costretto la nuova macchina da soldi "Fantastic Beasts" a prendersi una pausa di riflessione, considerato che è l'episodio del mondo della Rowling che ha incassato meno in assoluto, con esplicite critiche alla trama e all'idea dietro alla storia in generale. E meno male che questa pausa è stata presa, considerato lo scandalo ancora in essere che riguarda la stella in declino di Johnny Depp, ora allontanato dalla Warner Bros. che lo ha già sostituito con il danese Mads Mikkelsen.
Insomma, non esattamente premesse allettanti quando si deve decidere se dare una chance a questa pellicola o meno. Dirò solo che, da fans di tutta l'opera potteriana e compagnia bella, questo è sicuramente un passo falso. In generale, comunque, "Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald" non è certamente un prodotto terribile.
Premi: Candidato a 2 BAFTA per Migliori effetti speciali e scenografie.
Parola chiave: Sides.
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Bengi

domenica 26 aprile 2020

Film 1695 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald

Intro: L'attesa è stata lunga e francamente non vedevo l'ora di fiondarmi in sala. Ho anche atteso qualche giorno più del necessario perché volevo potessimo essere tutti disponibili ad attendere al nostro personalissimo evento della stagione ad Auckland, motivo per cui abbiamo aspettato di avere il lunedì libero da lavoro per andare tutti insieme al cinema.
Film 1695: "Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald" (2018) di David Yates
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny, Andre, Denise, Karen, Lucas, Luca
In sintesi: c'era non poca attesa rispetto a questo film e tante aspettative, a mio avviso disattese. "Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald" non è un titolo tremendo in generale, sfortunatamente però non aggiunge nulla all'universo creato da J.K. Rowling (che anche qui firma la sceneggiatura). La storia è troppo stiracchiata e il risultato finale è lento ed inconcludente, lasciando lo spettatore a domandarsi se ci fosse effettivamente bisogno di questo sequel o addirittura di cinque film dedicati a Newt Scamander e al suo universo di magiche creature.
La verità è che si tratta di un capitolo di passaggio e come tale lascia molte questioni aperte, mancando allo stesso tempo di una conclusione che giustifichi due ore e un quarto di durata e un'anticipazione così tanto pubblicizzata. Insomma, non c'è molto da vedere. O meglio, visivamente il risultato è eccellente, il film è curatissimo in ogni dettaglio e presenta un'estetica precisa e ben sviluppata, anche se ciò non è sufficiente, perché la bellezza di per sé non è un canone che può sostenere in toto una gigantesca operazione commerciale come quella che abbiamo qui.
Ho trovato, inoltre, estremamente snervanti le pause: c'è una lentezza costante nei dialoghi che pervade la messa in scena - effettivamente era già presente nel primo episodio - ed intacca tutto il resto, portando chi guarda all'esasperazione. Ogni azione, anche quella dettata dalla necessità più immediata, si protrae per un tempo infinito ed è fastidioso rendersi conto che una buona metà di ciò che viene mostrato si sarebbe potuto risolvere in poche, semplici battute.
Peccato, perché il cast è pazzesco, Scamander era già consolidato - e qui è purtroppo solo personaggio secondario, soffocato dalla miriade di comprimari che gli rubano troppo spesso la scena e lo forzano al ruolo della macchietta dato che gli manca il tempo per farsi scoprire e approfondire -, la storia solletica i fan dato che porta alla luce un passato americano che si intreccia sempre di più con la sua origine potteriana, gli effetti speciali sono credibili e la ricostruzione dei set è da colossal. Insomma, ci sarebbero state tutte le carte in regola per un eccellente secondo "Fantastic Beasts", mentre la realtà è che si tratta di un titolo mediocre e soporifero che manca dell'urgenza di raccontare qualcosa.
Film 1266 - Animali fantastici e dove trovarli
Film 1412 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1583 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1682 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1695 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 1754 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 2103 - Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore
Cast: Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William Nadylam, Kevin Guthrie, Jude Law, Johnny Depp, Carmen Ejogo.
Box Office: $654.9 milioni
Vale o non vale: Sontuoso e ben realizzato, grande cast e belle musiche, però risultato non soddisfacente, per non dire inconcludente. I fan di Potter & co. apprezzeranno comunque e, in generale, il pubblico non disprezzerà del tutto, ma credo sia palese a tutti che siamo di fronte ad un titolo insolitamente debole per gli standard cui la Rowling ci ha abituato.
Premi: Candidato a 2 BAFTA per i Migliori effetti speciali e le Migliori scenografie.
Parola chiave: Fenice.

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Bengi

lunedì 2 luglio 2018

Film 1501 - Dope

Intro: E’ stato proiettato in anteprima italiana un paio di edizioni fa al Biografilm Festival – se non ricordo male – ed ero rimasto con la curiosità di capire di cosa trattasse, soprattutto perché vantava la produzione nientemeno che di Pharrell.
Film 1501: "Dope" (2015) di Rick Famuyiwa
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: in questo film c’è molta gioventù (come direbbe mia nonna). In effetti gli attori sono tra lo sconosciuto e l’appena famoso, per un cast eterogeneo e molto cool;
la storia è divertente e funziona e, soprattutto, non delude. La vicenda del gruppo di amici un po’ nerd, il casino con la droga, le ambientazioni gangasta’, il retrogusto anni ’80, la periferia americana, la bella fotografia soleggiata, tutto questo si mixa insieme alla perfezione e crea un prodotto originale e fresco, molto giovane (nonna again) e sicuramente molto americano contemporaneo.
Cast: Shameik Moore, Tony Revolori, Kiersey Clemons, Kimberly Elise, Chanel Iman, Keith Stanfield, Blake Anderson, Zoë Kravitz, ASAP Rocky.
Box Office: $18 milioni
Vale o non vale: figlio della cultura americana e di una porzione dell’immagine giovanile di oggi (nonna esci dal mio corpo), “Dope” è un buon prodotto che bazzica l’indie e l’indipendente facendo incontrare gusti vintage, anima contemporanea, una buona colonna sonora e una storia che riesce ad intrattenere senza mai annoiare.
Premi: /
Parola chiave: Bitcoin.

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lunedì 27 novembre 2017

Film 1445 - Crazy Night - Festa col morto

Era da un po' che desideravo vederlo, curioso del perché di tante brutte critiche e un incasso non particolarmente esaltante, ma non riuscivo a trovare un link per lo streaming accettabile. Così quando finalmente ne ho trovato uno ho dovuto accontentarmi e vederlo anche se era doppiato in italiano...

Film 1445: "Crazy Night - Festa col morto" (2017) di Lucia Aniello
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Tutti a parlare malissimo di questo film, mi sono chiesto quanto potesse davvero essere così brutto. In una scala che va da nero a cinquanta sfumature più in giù, questo è assolutamente meglio di tante schifezze che ho visto nel corso degli anni; ovviamente è una gran stupidata - e pure piuttosto volgare - ma niente che non si sia già visto. Senza contare che di certo abbiamo dovuto sopportare di peggio. Quindi, man mano che la storia procedeva, mi sono sorpreso a ridere a qualche battuta ed effettivamente godermi una commedia tutta al femminile dal grandissimo cast con McKinnon e Kravitz proprio in forma.
La storia è sciocca e sviluppata troppo semplicisticamente, tanto che non verrà spiegato né dove siano i diamanti, né chi siano i criminali apparsi all'improvviso, né perché uno di loro sia scappato ed arrivato proprio a quella casa; comunque il cuore della storia sono le 5 ragazze matte che festeggiano l'addio al nubilato e, tra l'altro, per una volta è bello vedere che sono le signore le tipe toste versione animali da festa.
Tutto sommato, quindi, una commedia innocua, molto sciocca, ma con qualche momento divertente. E' meno peggio di quanto non l'abbiano descritta (il che non vuol dire che sia sufficiente il risultato finale, sia chiaro).
Ps. Titoli di coda molto belli.
Cast: Scarlett Johansson, Kate McKinnon, Jillian Bell, Ilana Glazer, Zoë Kravitz, Paul W. Downs, Ryan Cooper, Ty Burrell, Demi Moore, Dean Winters, Colton Haynes.
Box Office: $47.3 milioni
Consigli: Cast particolarmente ricco per un prodotto finale mediocre salvato praticamente dalle 5 protagoniste, "Rough Night" spreca il suo potenziale replicando schemi comici e gag già visti, scegliendo di ripercorrere le strade del successo che per altri hanno funzionato. Si poteva fare di più? Assolutamente. Il film si lascia comunque guardare? Certo che sì, basta sapere in anticipo che si tratta di una scemenza volgare che ha qualche momento simpatico, ma niente di più.
Parola chiave: Stripper.

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Bengi

giovedì 28 aprile 2016

Film 1124 - Allegiant

Pur non essendo un fan sfegatato, questa saga mi aveva incuriosito due anni fa ed ero curioso di vedere dove sarebbe andata a parare. Sono corso al cinema, quindi, a vedere il terzo e penultimo capitolo poco prima che sparisse dalle sale.
Film 1124: "Allegiant" (2016) di Robert Schwentke
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: "The Divergent Series: Allegiant", ovvero come distruggere una saga. Si vede che ci hanno speso dei bei soldi, per carità, il punto è che li hanno spesi per tutto ciò che non era necessario.
Ormai lo sappiamo che anche le migliori produzioni sbagliano e perdono di vista il senso del trasporre un film per il grande schermo - soprattutto quando si parla di massimizzare i profitti, vero "Hunger Games"? - e che, insomma, si può commettere un passo falso purché rendendosene conto si tenti di aggiustare il tiro. Qui, invece, dopo il precedente e deludente "Insurgent", siamo di fronte a un perfino peggiore terzo capitolo, in vista tra l'altro di un quarto (e grazie a Dio conlusivo) episodio finale. E, in tutta onestà, bisogna davvero fare ammenda.
Inannzitutto "Allegiant" è un film noioso che si perdere in un preambolo lungo e non necessario. La scoperta degli "altri" oltre Chicago c'era già stata nel precedente titolo e non era necessario perderci troppo tempo, bastava andarci. Poi un tentativo di contestualizzazione troppo 'raffinato' smaschera una verità di fondo deducibile anche da chi non abbia letto i libri: Veronica Roth fa quello che può, ma non è certo un'autrice come la Rowling, per cui il materiale a disposizione è quello che è e si vede. La storia tenta di toccare tematiche più profonde e, soprattutto, di connotare politicamente questo terzo episodio, fallendo. Più che a sottotrame politiche sembra di assistere a una disputa fra bulli e risulta veramente strano assistere all'evoluzione del personaggio di Evelyn (Naomi Watts), una che ha costruito la rivoluzione dal basso, e nel giro di una mezzora si trasforma in una sorta di terrorista 2.0...
Anche questi tentativi inefficaci di elevare la storia a qualcos'altro che non è - insieme alla sensazione di fondo che questo terzo capitolo sia totalmente non necessario - finiscono per rovinare un risultato finale che, invece, avrebbe potuto costituire quella svolta necessaria al franchise. Dopo una partenza interessante innescata da "Divergent", la sensazione che si fosse persa la cognizione della rotta era già evidente con "Insurgent", pur trattenendo parte del fascino originale. Con "Allegiant" siamo passati a una sorta di sci-fi tirato per le lunghe e ambientato in una specie di video gioco anni '90 tanto futuristico quanto brutto da vedere. E, diciamocelo, è un vero peccato! Il cast è ricco e ben assortito, la storia in generale anche di intrattenimento, ma l'errore di tirarla troppo per le lunghe - finendo col non avere più niente da dire - si paga eccome e questa pellicola lo dimostra: incassi in picchiata e recensioni pessime. Il prossimo "Ascendant" nonostante tutto si farà, ma bisogna vedere cosa riusciranno a mettere in piedi per risollevare le sorti di una saga momentaneamente impantanata.
Film 694 - Divergent
Film 881 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Jeff Daniels, Miles Teller, Ansel Elgort, Zoë Kravitz, Maggie Q, Ray Stevenson, Bill Skarsgård, Octavia Spencer, Naomi Watts, Daniel Dae Kim, Mekhi Phifer, Ashley Judd, Nadia Hilker.
Box Office: $155.7 milioni
Consigli: Poteva essere un successo e invece è stato un mezzo flop. "The Divergent Series" non riesce a mettere a fuoco le sue strategie per trasformare in franchise di successo una saga cominciata bene e proseguita malino. Questo terzo appuntamento al cinema dimostra quanto la produzione non sia riuscita a regalare al pubblico un titolo di qualità, migliorando l'approfondimento dei personaggi, giocando con snodi della trama sapendoli gestire e portando il racconto ad un livello di pathos tale da far venire voglia di scoprire cosa succederà nel prossimo, ultimo capitolo. Insomma, "Allegiant" è più per gli appassionati che per tutti. E, in tutta onestà, forse non è nemmeno proprio per tutti quegli appassionati.
Parola chiave: Gas.

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Bengi

martedì 19 aprile 2016

Film 1117 - Mad Max: Fury Road

Comprato il dvd e subito rivisto! Anche perché Poe non voleva credere che potesse essere un bel film...
Film 1117: "Mad Max: Fury Road" (2015) di George Miller
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Niente da fare, una figata. Un reboot magnifico di una saga fino all'anno scorso destinata agli aficionados e oggi, invece, riportata in vita con potenza e spettacolarità. Un prodotto per quanto mi riguarda già cult, bellissimo, con due protagonisti pazzeschi, un super cattivo, corse in macchina da cardiopalma, una fotografia che è di volta in volta una scoperta e una regia in grado di valorizzare il tutto alla perfezione. Insomma, "Mad Max" vera e propria rivelazione della passata stagione cinematografica, successo di pubblico e critica (6 Oscar e quasi 400 milioni di dollari d'incasso), uno dei migliori film dell'anno.
Anche questa seconda visione mi ha soddisfatto e ha consolidato le mie impressioni positive sul film, ricordandomi perché ero rimasto tanto colpito la prima volta che l'ho visto al cinema. Bello, audace, feroce e dal ritmo trascinante. Per molti versi non convenzionale e fuori dai canoni standardizzati di Hollywood, in grado di proporre una visione del proprio mondo molto personale e affascinante. Insomma, davvero un ottimo risultato!
Film 946 - Mad Max: Fury Road
Film 1117 - Mad Max: Fury Road
Film 1822 - Mad Max: Fury Road
Film 1968 - Mad Max: Fury Road
Cast: Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Hugh Keays-Byrne, Rosie Huntington-Whiteley, Riley Keough, Zoë Kravitz, Abbey Lee, Courtney Eaton, Megan Gale.
Box Office: $378.4 milioni
Consigli: Non c'è molto da dire, se non che "Mad Max: Fury Road" è un film dalle mielle sorprese, un titolo da tenere presente perché per molti versi sorprendente e di grande intrattenimento. Da vedere e rivedere.
Parola chiave: Sacca di sangue.

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Bengi

martedì 30 giugno 2015

Film 946 - Mad Max: Fury Road

Il trailer non mi aveva particolarmente convinto, ma dopo che Andrea mi ha detto che gli era piaciuto tantissimo e tornava a vederlo volentieri per accompagnarmici mi sono decisamente incuriosito...

Film 946: "Mad Max: Fury Road" (2015) di George Miller
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
Pensieri: Di "Mad Max" non sapevo nulla e tutt'ora non so niente. So solo che il regista è sempre Miller e che prima di Tom Hardy il ruolo di Max era interpretato da Mel Gibson. E' quanto basta per quanto mi riguarda, non perché "Mad Max: Fury Road" non mi sia piaciuto, ma perché francamente non so quanto potrebbe interessarmi recuperare il franchise (Gibson non è mai stato fra i miei favoriti; inoltre gli altri 3 film sono degli anni '80 e non credo che la resa potrebbe esaltarmi tanto quanto questa).
La cosa curiosa è che Miller mette in scena un film d'azione post-apocalittico che è una meraviglia da seguire, ma tra gli altri suoi titoli famosi non ci sono esattamente regie simili: un Oscar vinto per il Miglior film d'animazione ("Happy Feet" di cui dirige anche il sequel) ed entrambi i "Babe" (sì, proprio lui, il maialino coraggioso): ora, l'accostamento Max Rockatansky - Babe non è certamente uno di quelli che mi sarei aspettato di dover fare nella vita, anche se certamente lo spaziare fra più generi non implica non saper rendere loro giustizia.
E, infatti, "Mad Max: Fury Road" è uno spettacolo dall'inizio alla fine, un'esplosione visiva oltre che un concentrato di adrenalina che storia e immagini mettono in scena per lo spettatore, catturato per tutta la durata dei 120 minuti di pellicola. Per quanto mi riguarda davvero una delle sorprese più inaspettate di sempre, un film che preme fin da subito sull'acceleratore e regala un'avventura difficile da dimenticare tanto è intensa. Merito, certo, dei 3 protagonisti (Hardy, Charlize Theron e Nicholas Hoult), ma anche dell'inquietante cattivo della situazione Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne) e da una trama ben architettata che propone un duplice viaggio su una strada davvero... infuocata! Tra deserti, tempeste di sabbia, terreni fangosi, cacce all'uomo, sparatorie, assalti tra veicoli e un vero e proprio esercito a caccia - per non parlare poi della presenza nientemeno che di Megan "tutto intorno a te" Gale - questa storia è un travolgente ritorno al cinema della saga, capace nella non facile impresa di creare un blockbuster attuale nelle fattezze e nell'approccio, pur restando legati ad un personaggio creato più di 20 anni fa.
Insomma, un prodotto estreamente dinamico, che non perde troppo tempo a rimuginare sul superfluo: i dialoghi dicono esattamente quello che c'è da dire, le scene quello che c'è da vedere. Il tutto è crudo quanto la storia che racconta: il tiranno Immortan Joe centellina l'acqua per il popolo e tiene segregate le sue numerose mogli (Zoë Kravitz, Rosie Huntington-Whiteley, Riley Keough, Abbey Lee, Courtney Eaton). A sorpresa gli si opporrà l'Imperatrice Furiosa (Theron) che, nel tentativo di portare in salvo le mogli nascoste nell'autocisterna di cui è alla guida, conoscerà l'ex polizziotto Max con il quale, tra numeroisissime disavventure, finirà per allearsi. Obiettivi saranno la sconfitta del tirannico leader della Cittadella e la ricerca del luogo natale dell'Imperatrice prima che venisse rapita da bambina. Altro non aggiungo, per evitare spoiler e perché la storia è ricchissima di eventi e colpi di scena degni di essere seguiti.
Dunque un bel film, titolo inaspettatamente fresco per un'estate che, bisogna dirlo, sta avendo i suoi buoni momenti oltre che insassi sbalorditivi. "Mad Max: Fury Road" è assolutamente uno dei titoli migliori usciti nell'ultimo periodo o, forse, tra tutti il mio preferito.
Ps. Curiosamente anche qui come in "Jurassic World" siamo al quarto capitolo di una saga (rinata in reboot) in cui il protagonista maschile, primo anche nei credits, è in realtà personaggio secondario rispetto alla coprotagonista femminile: la storia dell'Imperatrice Furiosa è quella principale fra cui si intreccia anche il destino di Max; inoltre Charlize Theron è certamente di più impatto visivo considerata l'esposizione piena del viso, poi dipinto di nero, e il taglio di capelli cortissimo.
Film 946 - Mad Max: Fury Road
Film 1117 - Mad Max: Fury Road
Film 1822 - Mad Max: Fury Road
Film 1968 - Mad Max: Fury Road
Box Office: $356.4 milioni
Consigli: Il film ha avuto una proiezione speciale all'ultimo Festival del Cinema di Cannes, una scelta certamente inusuale per i canoni dell'evento, ma salutata con non poco entusiasmo dalla critica (il che già la dice lunga). L'ultimo film di Miller è pura adrenalita, un balzo azzardato indietro nel tempo che, però, riesce a sopravvivere al ventennio di ibernazione cui era rimasto destinato grazie ad una grande avventura che delizia lo spettatore sia per i colpi di scena che per le potenti immagini proposte. Gli effetti speciali non mancano, la fotografia lavora sodo (le scene in blu, ma anche quelle nella tempesta di sabbia) e il risultato finale è un mix iconico e francamente difficile da dimenticare. Il mondo di "Mad Max" targato 2015 è uno spasso, violento e crudo quanto basta, pazzo all'estremo e assolutamente di intrattenimento. Un film che ripaga ampiamente il costo del biglietto.
Parola chiave: Terre verdi.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 4 maggio 2015

Film 911 - Insurgent

No, non potevamo assolutamente perdercelo!

Film 911: "Insurgent" (2015) di Robert Schwentke
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Vanina
Pensieri: Ultimo film visto prima di partire per il Giappone, questo "The Divergent Series: Insurgent" era, insieme a "Cenerentola", il titolo che non potevo perdere prima della vacanza!
Dopo aver aspettato un anno per questo secondo capitolo cinematografico della saga, finalmente l'atteso momento di andare a vederlo in sala, finalmente la curiosità di vedere come sarebbe continuata la storia, tutta l'ampia aspettativa si sarebbe un po' ridimensionata. E, diciamo, non sono rimasto insoddisfatto.
Per quanto ci siano alcune lacune, diciamo che tutto sommato questo film riesce sufficientemente a soddisfare le curiosità di un fan medio come me, uno che, per capirsi, vede volentieri le pellicole ma non legge i libri da cui sono tratte. Doverosa questa premessa dato che non potrei mai parlare di "Insurgent" in positivo o negativo riferendomi a un confronto con il libro cui si ispira (del quale, comunque, mi sono state dette pessime cose).
Questo secondo episodio tratto dalla saga scritta da Veronica Roth è, come era prevedibile, un titolo di "passaggio" che ci porta dal primo assaggio di "Divergent" al prossimo e conclusivo "Allagiant" (che sarà diviso in due parti). E' chiaro dunque che, partendo da un contesto già consolidato ed approdando ad un finale che è tale solo in termini relativi ai 119 minuti di pellicola, la storia lasci con la classica sensazione di incompiuto che è comune a tutti i secondi episodi di questo tipo di operazioni commerciali. Inoltre bisogna anche tenere presente che, a un anno di distanza dal primo e con il buon successo riscosso, con un incremento sostanziale del budget e la popolarità di Shailene Woodley, Ansel Elgort e Miles Teller in vertiginosa ascesa, il ritorno al cinema ha coinciso con una serie di accorgimenti e miglioramenti rispetto a ciò che non funzionava del precedente. Niente di veramente grave, ovviamente, ma era evidente che, differentemente da una saga come può essere quella di "Hunger Games", questo franchise risultasse puerile sotto molteplici aspetti (sceneggiatura, realizzazione, estetica, tematiche), problema non ancora del tutto risolto qui. A farla da padrone è ancora la storia d'amore tra i due protagonisti, preminente rispetto a tematiche più mature che sarebbero potute emergere grazie a certi snodi della storia (ribellione al potere centrale, rivoluzione, rapporto con i media, la circolazione delle informazioni e manipolazione della popolazione, formazione del carattere dei protagonisti di riflesso a tutto ciò che accade a loro intorno). In questo, infatti, anche "Insurgent" si rivela bloccato al livello basico che vuole questo film concentrarsi moltissimo sull'aspetto romantico e glam dell'amore ai tempi della guerra. Le tanto celebrate fazioni della precedente storia sfumano nello sfondo di eventi che vedono l'occhio della macchina da presa stringere sui due bellocci ma realistici Tris e Four (Shailene Woodley e Theo James), ormai vero fulcro di tutta la vicenda: per fare un esempio, che Tris sarà l'unica "eletta" capace di sbloccare la misteriosa scatola contente il messaggio degli antichi è chiaro fin da subito.
Ecco, quindi, che si palesa il vero limite di questa saga cinematografica, incapace di svincolarsi dall'aura teen-glam acquisita in principio nell'ottica di una maggiore presa sul pubblico che un approcio più maturo avrebbe garantito. Non è un caso, a mio avviso, che tra gli incassi di primo e secondo film la differenza sia minima, per di più in difetto per questo secondo titolo ("Divergent" $288.7 milioni contro $272.7 milioni di "Insurgent"). E' mancato, di fatto, l'obiettivo solitamente comune agli episodi successivi al primo di fidelizzare il pubblico appassionato e, soprattutto, aprirsi a nuovi possibili estimatori del franchise.
Forse perché un po' caotico nel presentare fatti e personaggi, "Insurgent" risulta un po' debole nonostante le novità che la trama propone (di cui la principale - dopo la scoperta del messaggio della misteriosa scatola - sta nel nuovo personaggio interpretato da Naomi Watts), pur riuscendo ad intrattenere adeguatamente il suo spettatore, principalmente grazie al grande apporto degli effetti speciali e dei colpi di scena della storia. Tutto sommato il risultato finale è sufficiente a soddisfare la richiesta ludica di chi guarda, presentando una certa dose di azione e componenti thriller, per quanto nell'insieme ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di più elaborato e consapevolmente costruito.
Film 694 - Divergent
Film 881 - Divergent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $272.7 milioni
Consigli: Chiaramente avrebbe senso approcciarsi a questo titolo con alle spalle l'esperienza del primo titolo, se non addirittura quella dei libri. Ciò nonostante la storia è più che facilmente comprensibile e di intrattenimento anche senza aver avuto contatti precedenti con la saga (anche la nostra amica Vanina non aveva mai sentito parlare prima di "Divergent" e si è goduta il film lo stesso). I fans della Roth non potranno che apprezzare questo nuovo incontro cinematografico con i loro beniamini, attesi nuovamente al cinema il prossimo 18 marzo ("Allegiant: Part 1") e 24 marzo 2017 ("Allegiant: Part 2"). La conclusione di questo franchise è ancora lontana, il che può far auspicare a un miglioramento qualitativo he ancora non si è verificato. "Insurgent", infatti, è un film carino che mixa elementi distopici a fantasy e thriller, ma non convince del tutto chi non è palesemente fan o è semplice spettatore. E' un titolo di intrattenimento valido per una serata spensierata, eppure ci si poteva impegnare di più. Vedremo se l'anno prossimo il messaggio sarà stato recepito.
Parola chiave: Morte apparente.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 19 febbraio 2015

Film 881 - Divergent

Comprato il dvd (per la verità regalato da Luigi), bisognava solo trovare il momento per rivedere questo film prima che uscisse il sequel nelle sale (in Italia esattamente tra un mese, il 19 marzo).

Film 881: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Ammetto che, alla fine, sono diventato abbastanza fan di questo franchise, anche se certamente l'approccio meno adulto e la storia non sempre all'altezza delle buone premesse me lo fa considerare comunque un gradino sotto ai primi due episodi di "Hunger Games".
Snobismo a parte, il primo episodio della saga tratta dai libri apparentemente clamorosamente di successo di Veronica Roth, non è per niente male nell'ottica dell'intrattenimento action-teen che strizza abbondantemente l'occhio ai thriller futuristici con un debole per il distopico. Con trame per il potere più fitte di quanto non si penserebbe, un'accativante premessa che divide la società in 5 fazioni (Abneganti, Candidi, Pacifici, Intrepidi, Eruditi) e una protagonista che scoprirà di avere un segreto da proteggere e un destino da prendere in mano, di fatto questo "Divergent" è un esperimento cinematografico che compie il suo dovere, sicuramente soddisfando appieno le aspettative dei fan della saga.
Io mi sono laciato guidare volentieri dagli sviluppi della trama, ho seguito senza mai annoiarmi le avventure di Tris/Shailene Woodley alla conquista del suo posto in una società che la dava già per scontata (per non parlare del risvolto action tra sparatorie, controllo della mente e sventati tentativi di rovesciamenti di potere) e il tutto pur avendo già visto questa pellicola e sapendo cosa aspettarmi.
Insomma, "Divergent" è riuscito a 'fidelizzarmi' - pur avendo scoperto che i libri sono scritti da cane - e la cosa non mi dispiace affatto. Attendiamo "Insurgent" (o come lo chiama in maniera orribile Wiki, "The Divergent Series: Insurgent").
Ps. Sono davvero molti i nuovi nomi che contato a Hollywood che compaiono in questa pellicola: la Woodley, Theo James, Jai Courtney, Ansel Elgort, Zoë Kravitz, e il bravissimo Miles Teller di "Whiplash".
Film 694 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $288,747,895
Consigli: Si vede e fa rivedere con piacere. Non è certo un capolavoro, ma riesce a valorizzare quasi sempre i suoi assi nella manica (forse l'unico vero punto debole è l'evoluzione del cattivo, che spreca un po' - soprattutto nel finale - la bravura della Winslet, molto rigida ma certo a causa della gravidanza, all'epoca, in corso) e alla fine ci si affeziona a Tris, si tifa per lei e gioisce dei suoi successi. Il finale lascia con non pochi nodi da sciogliere, oltre che con una strage parentale da manuale: la nuova Tris orfana e consapevole si affaccia a un futuro incerto e noi, insieme a lei, aspettiamo di sapere cosa ne sarà della saga di "Divergent".
Parola chiave: Cerimonia della Scelta.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 11 aprile 2014

Film 694 - Divergent

Super super curiosi di vedere questa pellicola e scoprire quale fosse la storia!

Film 694: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Partiamo dal fatto che "Divergent" non è "Hunger Games": inutile negare un confronto che c'è ed è inevitabile in quanto storia e struttura si assomigliano. E poi Theo James non è Josh Hutcherson...
Rispetto al film con Jennifer Lawrence, questo ulteriore esperimento cinematografico con una figura femminile forte al timone è più confuso e patinato, più simile a qualcosa come "Beautiful Creatures - La sedicesima luna" o "Shadowhunters - Città di ossa" in quanto a realizzazione rispetto alla direzione presa da "Hunger Games" che, nonostante presenti una dose non indifferente di "fattore patinato" anche lui, ha optato per un piglio più reale e una realizzazione più cruda.
E' vero, per carità, che anche in "Divergent" l'eroina Tris (sarà un caso che il suo essere divergente la fa appartenere plausibilmente a un trio di fazioni?) le prende e pure tante, eppure si ha sempre la sensazione che tutto andrà a finire bene. E in un certo senso le tappe che ti aspetti affronterà la trama si verificano, nonostante una sorprendentemente alta dose di violenza considerando il target teen di questo prodotto. Ultimamente sembra che sdoganare la violenza anche in prodotti che ci si aspetterebbe teoricamente più orientati a trattare aspetti romantici (anche se l'unica storia d'amore presentata qui è approfondita malissimo) o "cool" piuttosto che lividi, coltelli e uccisioni sia diventato di gran moda e, per carità, il pubblico pare apprezzare visto gli incassi, però la violenza per necessità è un conto (prendiamo questa affermazione con le pinze), mentre la violenza come show mi infastidisce alquanto. Qui sembra che l'unico modo di Tris per affermare se stessa e riscattare la sua propria identità rispetto all'eremitica sé di prima sia passare per pugni e sparatorie e se questo da un lato è necessario all'evolversi della trama, dall'altro è un aspetto che andrebbe affrontato con meno positivismo e più introspezione (a mio avviso).
Anche percé, sebbene l'intento della fazione degli Intrepidi sia quello di proteggere gli altri cittadini, il tipo di training che fanno è tanto aggressivo che sembra si stiano preparando ad un assalto a mani nude al Pentagono. Posso immaginare che nei futuri due capitoli della saga i principi di lotta appresi saranno certamente d'aiuto, ma al momento il tutto appare un pochino eccessivo.
Comunque in generale "Divergent" funziona abbastanza e, nonostante una realizzazione più infantile rispetto a quella di "Hunger Games", è un buon esempio di intrattenimento facile e spegni-cervello. E' un blockbuster inaspettato, per quanto mi riguarda, più che altro perché ha ottenuto uno straripante successo americano (all'esordio al botteghino USA ha incassato più di "Noah", per dire) assolutamente non scotanto se si pensa agli insuccessi commerciali dei due precedenti "Creatures" e "Shadowhunters" già citati. Certo avrà aiutato che il libro di Veronica Roth da cui è tratto sia stato di successo e che la protagonista Shailene Woodley sia piuttosto conosciuta tra gli adolescenti grazie alla serie tv "La vita segreta di una teenager americana", però niente si può dare sper scontato. Per quanto mi riguarda, uno degli aspetti che più mi ha interessato riguardo questa produzione è la presenza di Kate Winslet, solitamente un'attrice poco commerciale o comunque fuori dai circuiti cinematografici legati a produzioni teen. Il suo personaggio, certamente interessante e da lei reso bene, pecca un po' nel finale per quanto riguarda tenacia e aggressività - lo so, dopo tutta la predica sulla violenza pretendevo più aggressività? Per diciamocelo: che cattivo sei se parli parli e poi a fatti sei quasi immobile (ok che Kate era evidentemente incinta, però un po' d'azione anche per lei...) -, ma sono curioso di capire se avrà un seguito nel resto della saga o se non ci sarà altro che una mano "monca" per lei.
In sostanza, per concludere, ho passato un paio d'ore piacevoli e "Divergent" è certo stato in grado di incuriosirmi. Vedremo cosa succederà con "Insurgent" e "Allegiant".
Film 881 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $139,000,609 (ad oggi)
Consigli: A chi è piaciuta la saga di "Hunger Games" questo inizio di saga potrebbe piacere, anche solo come antipasto per i due "Hunger Games: il canto della rivolta" che devono ancora uscire. Il film in sé è carino e Shailene Woodley è una giovane attrice piuttosto capace (lo aveva già dimostrato in "Paradiso amaro"). Vale la pena dare a "Divergent" un'occasione se si cerca relax e svago in salsa fantasy-avventura.
Parola chiave: Controllo della mente.

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Bengi