Visualizzazione post con etichetta Maggie Q. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Maggie Q. Mostra tutti i post

lunedì 15 maggio 2023

Film 2185 - Divergent

Intro: Non so bene perché, ma mi era tornata voglia di vederlo.

Film 2185: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come sempre, quando qualcosa funziona alla grande, non ci vuole molto perché comincino a comparire dei cloni. Fossimo stati all'inizio degli anni '00 e stessimo parlando di musica, si potrebbe benissimo fare riferimo alla battaglia delle teen popstar, ovvero Britney Spears, Christina Aguilera, Mandy Moore e Jessica Simpson.
Invece, siccome ci occupiamo di cinema - e il riferimento temporale risale solo a 10 anni fa - ci tocca dire che questo "Divergent" è la copia sbiadita di quell'"Hunger Games" che in sala fece faville (specialmente coi primi due capitoli) e sta per tornare a novembre conl'inevitabile quanto evitabile prequel "The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes". I sequel di "Divergent", invece, sono stati un totale disastro, tanto che la produzione del quarto e conclusivo episodio non si è mai verificata.
La verità è che "Divergent" accusa pesantemente i suoi quasi 10 anni di età e non regge il confronto con il ben più interessante "Hunger Games". Non è colpa di Shailene Woodley, che è sempre una grande protagonista, ma sicuramente la storia manca di mordente e la sceneggiatura qui non è esattamente eccelsa. La romance tra Tris e Four non è particolarmente elttrizzante e il risultato finale, per quando passabile, manca di quel qualcosa in più. Forse, non ci fosse stato l'inevitabile paragone con l'altro franchise, questo ne sarebbe uscito vincente. Ma, vista la difficile competizione, "Divergent" finisce per risultare solamente quell'altra saga che hanno provato a lanciare dopo "Hunger Games".
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Ashley Judd, Jai Courtney, Ray Stevenson, Zoë Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Tony Goldwyn, Maggie Q, Kate Winslet.
Box Office: $288.9 milioni
Vale o non vale: Il primo dei soli 3 film usciti di questo franchise è sicuramente il migliore. Col tempo si perde il senso della storia e ci si inabissa in un'intollerabile vortice di banalità pseudo politiche e prodozze tecnologiche (leggi effetti speciali) che non impressionano nessuno. Detto ciò, "Divergent" parte da un'idea anche intrigante, ma non riesce a capitalizzare sul suo potenziale in termini di cast e storia. Fosse finito qui il racconto, sarebbe andato bene lo stesso.
Premi: Vincitore nella categoria Miglior personaggio per Tris (Shailene Woodley) agli MTV Movie & TV Awards del 2014.
Parola chiave: Sierum.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 28 aprile 2016

Film 1124 - Allegiant

Pur non essendo un fan sfegatato, questa saga mi aveva incuriosito due anni fa ed ero curioso di vedere dove sarebbe andata a parare. Sono corso al cinema, quindi, a vedere il terzo e penultimo capitolo poco prima che sparisse dalle sale.
Film 1124: "Allegiant" (2016) di Robert Schwentke
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: "The Divergent Series: Allegiant", ovvero come distruggere una saga. Si vede che ci hanno speso dei bei soldi, per carità, il punto è che li hanno spesi per tutto ciò che non era necessario.
Ormai lo sappiamo che anche le migliori produzioni sbagliano e perdono di vista il senso del trasporre un film per il grande schermo - soprattutto quando si parla di massimizzare i profitti, vero "Hunger Games"? - e che, insomma, si può commettere un passo falso purché rendendosene conto si tenti di aggiustare il tiro. Qui, invece, dopo il precedente e deludente "Insurgent", siamo di fronte a un perfino peggiore terzo capitolo, in vista tra l'altro di un quarto (e grazie a Dio conlusivo) episodio finale. E, in tutta onestà, bisogna davvero fare ammenda.
Inannzitutto "Allegiant" è un film noioso che si perdere in un preambolo lungo e non necessario. La scoperta degli "altri" oltre Chicago c'era già stata nel precedente titolo e non era necessario perderci troppo tempo, bastava andarci. Poi un tentativo di contestualizzazione troppo 'raffinato' smaschera una verità di fondo deducibile anche da chi non abbia letto i libri: Veronica Roth fa quello che può, ma non è certo un'autrice come la Rowling, per cui il materiale a disposizione è quello che è e si vede. La storia tenta di toccare tematiche più profonde e, soprattutto, di connotare politicamente questo terzo episodio, fallendo. Più che a sottotrame politiche sembra di assistere a una disputa fra bulli e risulta veramente strano assistere all'evoluzione del personaggio di Evelyn (Naomi Watts), una che ha costruito la rivoluzione dal basso, e nel giro di una mezzora si trasforma in una sorta di terrorista 2.0...
Anche questi tentativi inefficaci di elevare la storia a qualcos'altro che non è - insieme alla sensazione di fondo che questo terzo capitolo sia totalmente non necessario - finiscono per rovinare un risultato finale che, invece, avrebbe potuto costituire quella svolta necessaria al franchise. Dopo una partenza interessante innescata da "Divergent", la sensazione che si fosse persa la cognizione della rotta era già evidente con "Insurgent", pur trattenendo parte del fascino originale. Con "Allegiant" siamo passati a una sorta di sci-fi tirato per le lunghe e ambientato in una specie di video gioco anni '90 tanto futuristico quanto brutto da vedere. E, diciamocelo, è un vero peccato! Il cast è ricco e ben assortito, la storia in generale anche di intrattenimento, ma l'errore di tirarla troppo per le lunghe - finendo col non avere più niente da dire - si paga eccome e questa pellicola lo dimostra: incassi in picchiata e recensioni pessime. Il prossimo "Ascendant" nonostante tutto si farà, ma bisogna vedere cosa riusciranno a mettere in piedi per risollevare le sorti di una saga momentaneamente impantanata.
Film 694 - Divergent
Film 881 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Jeff Daniels, Miles Teller, Ansel Elgort, Zoë Kravitz, Maggie Q, Ray Stevenson, Bill Skarsgård, Octavia Spencer, Naomi Watts, Daniel Dae Kim, Mekhi Phifer, Ashley Judd, Nadia Hilker.
Box Office: $155.7 milioni
Consigli: Poteva essere un successo e invece è stato un mezzo flop. "The Divergent Series" non riesce a mettere a fuoco le sue strategie per trasformare in franchise di successo una saga cominciata bene e proseguita malino. Questo terzo appuntamento al cinema dimostra quanto la produzione non sia riuscita a regalare al pubblico un titolo di qualità, migliorando l'approfondimento dei personaggi, giocando con snodi della trama sapendoli gestire e portando il racconto ad un livello di pathos tale da far venire voglia di scoprire cosa succederà nel prossimo, ultimo capitolo. Insomma, "Allegiant" è più per gli appassionati che per tutti. E, in tutta onestà, forse non è nemmeno proprio per tutti quegli appassionati.
Parola chiave: Gas.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 13 dicembre 2015

Film 1049 - Mission: Impossible III

Ogni tanto mi ricordo anche che devo tener fede ai buoni propositi. E completare questa saga era uno di quelli...
Film 1049: "Mission: Impossible III" (2006) di J.J. Abrams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dopo il palese passo falso della saga con il secondo, rumorosissimo capitolo, anche "Mission: Impossible" ritrova la voglia di andare avanti e lo fa, neanche a dirlo, tramite la crisi mistica, la messa in discussione delle precedenti avventure, il riscatto del proprio eroe, prima solo muscoli e adrenalina. Ora, dopo questa revisione delle proprie priorità, anche Ethan Hunt decide di mettere su famiglia e lo fa trovando la donna più dolce, bella e normale che potesse trovare, qui nelle fattezze di Michelle Monaghan e della sua malvagia frangetta. Ovviamente l'aver archiviato le missioni impossibili di un tempo non significa minimamente che Ethan sia al sicuro o abbia davvero chiuso con l'IMF, ma questo è inutile specificarlo dato che altrimenti questo film non avrebbe ragione di esistere.
Quello che va detto, invece, è che "Mission: Impossible III" è il capitolo di svolta dopo l'errore commesso nel secondo, un titolo d'azione molto buono che riesce, però, anche a raccontare una storia. Le sequenze adrenaliniche sono sempre spettacolari e molto ben girate - non credo sia un caso che dietro alla macchina da presa ci sia il J.J. Abrams che mercoledì si appresta a sconvolgerci nientemeno che la saga di "Star Wars" - e il risultato finale è buono oltre che di grande intrattenimento. Si poteva chiedere di più?
Da non dimenticare, poi, il buon e rinnovato cast che ci introduce a nientemeno che Simon Pegg, da qui in poi fedele spalla di Ethan, oltre che a una serie di comprimari tra cui spiccano Jonathan Rhys Meyers, Maggie Q e Laurence Fishburne, una rediviva Keri Russell (sì, quella di "Felicity") per ben 5 minuti in scena e un supercattivo di nome Philip Seymour Hoffman che saprà tenere ben tese le corde di questo film. Insomma, ben tornata cara, vecchia, mission impossibile!
Film 1005 - Mission: Impossible
Film 2382 - Mission: Impossible
Film 1027 - Mission: Impossible II
Film 1049 - Mission: Impossible III
Film 409 - Mission: Impossible - Protocollo Fantasma
Film 1058 - Mission: Impossible - Protocollo fantasma
Film 1012 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1206 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1672 - Mission: Impossible - Fallout
Film 1747 - Mission: Impossible - Fallout
Film 2205 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2381 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2387 - Mission: Impossible - The Final Reckoning
Cast: Tom Cruise, Philip Seymour Hoffman, Ving Rhames, Billy Crudup, Michelle Monaghan, Jonathan Rhys Meyers, Simon Pegg, Keri Russell, Maggie Q, Laurence Fishburne.
Box Office: $397.9 milioni
Consigli: Buon esempio di film adrenalinico tutto situazioni al limite e grandi atti di eroismo, è il terzo capitolo di una saga che rivede la luce in fondo al tunnel. Tom Cruise è sempre perfetto, tanto concentrato nelle sue attività e tanto sicuro di fare quello che fa che riesce perfino a convincere lo spettatore più scettico. Basta farsi condurre dalla storia, Tom di certo non si risparmierà, come sempre. Un risultato efficace in vista di un vero e proprio reboot che, di fatto, continua con i capitoli successivi. Non il migliore dei 5, ma sicuramente perfetto per una serata senza troppi impegni mentali.
Parola chiave: Zampa di Lepre.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 4 maggio 2015

Film 911 - Insurgent

No, non potevamo assolutamente perdercelo!

Film 911: "Insurgent" (2015) di Robert Schwentke
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Vanina
Pensieri: Ultimo film visto prima di partire per il Giappone, questo "The Divergent Series: Insurgent" era, insieme a "Cenerentola", il titolo che non potevo perdere prima della vacanza!
Dopo aver aspettato un anno per questo secondo capitolo cinematografico della saga, finalmente l'atteso momento di andare a vederlo in sala, finalmente la curiosità di vedere come sarebbe continuata la storia, tutta l'ampia aspettativa si sarebbe un po' ridimensionata. E, diciamo, non sono rimasto insoddisfatto.
Per quanto ci siano alcune lacune, diciamo che tutto sommato questo film riesce sufficientemente a soddisfare le curiosità di un fan medio come me, uno che, per capirsi, vede volentieri le pellicole ma non legge i libri da cui sono tratte. Doverosa questa premessa dato che non potrei mai parlare di "Insurgent" in positivo o negativo riferendomi a un confronto con il libro cui si ispira (del quale, comunque, mi sono state dette pessime cose).
Questo secondo episodio tratto dalla saga scritta da Veronica Roth è, come era prevedibile, un titolo di "passaggio" che ci porta dal primo assaggio di "Divergent" al prossimo e conclusivo "Allagiant" (che sarà diviso in due parti). E' chiaro dunque che, partendo da un contesto già consolidato ed approdando ad un finale che è tale solo in termini relativi ai 119 minuti di pellicola, la storia lasci con la classica sensazione di incompiuto che è comune a tutti i secondi episodi di questo tipo di operazioni commerciali. Inoltre bisogna anche tenere presente che, a un anno di distanza dal primo e con il buon successo riscosso, con un incremento sostanziale del budget e la popolarità di Shailene Woodley, Ansel Elgort e Miles Teller in vertiginosa ascesa, il ritorno al cinema ha coinciso con una serie di accorgimenti e miglioramenti rispetto a ciò che non funzionava del precedente. Niente di veramente grave, ovviamente, ma era evidente che, differentemente da una saga come può essere quella di "Hunger Games", questo franchise risultasse puerile sotto molteplici aspetti (sceneggiatura, realizzazione, estetica, tematiche), problema non ancora del tutto risolto qui. A farla da padrone è ancora la storia d'amore tra i due protagonisti, preminente rispetto a tematiche più mature che sarebbero potute emergere grazie a certi snodi della storia (ribellione al potere centrale, rivoluzione, rapporto con i media, la circolazione delle informazioni e manipolazione della popolazione, formazione del carattere dei protagonisti di riflesso a tutto ciò che accade a loro intorno). In questo, infatti, anche "Insurgent" si rivela bloccato al livello basico che vuole questo film concentrarsi moltissimo sull'aspetto romantico e glam dell'amore ai tempi della guerra. Le tanto celebrate fazioni della precedente storia sfumano nello sfondo di eventi che vedono l'occhio della macchina da presa stringere sui due bellocci ma realistici Tris e Four (Shailene Woodley e Theo James), ormai vero fulcro di tutta la vicenda: per fare un esempio, che Tris sarà l'unica "eletta" capace di sbloccare la misteriosa scatola contente il messaggio degli antichi è chiaro fin da subito.
Ecco, quindi, che si palesa il vero limite di questa saga cinematografica, incapace di svincolarsi dall'aura teen-glam acquisita in principio nell'ottica di una maggiore presa sul pubblico che un approcio più maturo avrebbe garantito. Non è un caso, a mio avviso, che tra gli incassi di primo e secondo film la differenza sia minima, per di più in difetto per questo secondo titolo ("Divergent" $288.7 milioni contro $272.7 milioni di "Insurgent"). E' mancato, di fatto, l'obiettivo solitamente comune agli episodi successivi al primo di fidelizzare il pubblico appassionato e, soprattutto, aprirsi a nuovi possibili estimatori del franchise.
Forse perché un po' caotico nel presentare fatti e personaggi, "Insurgent" risulta un po' debole nonostante le novità che la trama propone (di cui la principale - dopo la scoperta del messaggio della misteriosa scatola - sta nel nuovo personaggio interpretato da Naomi Watts), pur riuscendo ad intrattenere adeguatamente il suo spettatore, principalmente grazie al grande apporto degli effetti speciali e dei colpi di scena della storia. Tutto sommato il risultato finale è sufficiente a soddisfare la richiesta ludica di chi guarda, presentando una certa dose di azione e componenti thriller, per quanto nell'insieme ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di più elaborato e consapevolmente costruito.
Film 694 - Divergent
Film 881 - Divergent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $272.7 milioni
Consigli: Chiaramente avrebbe senso approcciarsi a questo titolo con alle spalle l'esperienza del primo titolo, se non addirittura quella dei libri. Ciò nonostante la storia è più che facilmente comprensibile e di intrattenimento anche senza aver avuto contatti precedenti con la saga (anche la nostra amica Vanina non aveva mai sentito parlare prima di "Divergent" e si è goduta il film lo stesso). I fans della Roth non potranno che apprezzare questo nuovo incontro cinematografico con i loro beniamini, attesi nuovamente al cinema il prossimo 18 marzo ("Allegiant: Part 1") e 24 marzo 2017 ("Allegiant: Part 2"). La conclusione di questo franchise è ancora lontana, il che può far auspicare a un miglioramento qualitativo he ancora non si è verificato. "Insurgent", infatti, è un film carino che mixa elementi distopici a fantasy e thriller, ma non convince del tutto chi non è palesemente fan o è semplice spettatore. E' un titolo di intrattenimento valido per una serata spensierata, eppure ci si poteva impegnare di più. Vedremo se l'anno prossimo il messaggio sarà stato recepito.
Parola chiave: Morte apparente.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 19 febbraio 2015

Film 881 - Divergent

Comprato il dvd (per la verità regalato da Luigi), bisognava solo trovare il momento per rivedere questo film prima che uscisse il sequel nelle sale (in Italia esattamente tra un mese, il 19 marzo).

Film 881: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Ammetto che, alla fine, sono diventato abbastanza fan di questo franchise, anche se certamente l'approccio meno adulto e la storia non sempre all'altezza delle buone premesse me lo fa considerare comunque un gradino sotto ai primi due episodi di "Hunger Games".
Snobismo a parte, il primo episodio della saga tratta dai libri apparentemente clamorosamente di successo di Veronica Roth, non è per niente male nell'ottica dell'intrattenimento action-teen che strizza abbondantemente l'occhio ai thriller futuristici con un debole per il distopico. Con trame per il potere più fitte di quanto non si penserebbe, un'accativante premessa che divide la società in 5 fazioni (Abneganti, Candidi, Pacifici, Intrepidi, Eruditi) e una protagonista che scoprirà di avere un segreto da proteggere e un destino da prendere in mano, di fatto questo "Divergent" è un esperimento cinematografico che compie il suo dovere, sicuramente soddisfando appieno le aspettative dei fan della saga.
Io mi sono laciato guidare volentieri dagli sviluppi della trama, ho seguito senza mai annoiarmi le avventure di Tris/Shailene Woodley alla conquista del suo posto in una società che la dava già per scontata (per non parlare del risvolto action tra sparatorie, controllo della mente e sventati tentativi di rovesciamenti di potere) e il tutto pur avendo già visto questa pellicola e sapendo cosa aspettarmi.
Insomma, "Divergent" è riuscito a 'fidelizzarmi' - pur avendo scoperto che i libri sono scritti da cane - e la cosa non mi dispiace affatto. Attendiamo "Insurgent" (o come lo chiama in maniera orribile Wiki, "The Divergent Series: Insurgent").
Ps. Sono davvero molti i nuovi nomi che contato a Hollywood che compaiono in questa pellicola: la Woodley, Theo James, Jai Courtney, Ansel Elgort, Zoë Kravitz, e il bravissimo Miles Teller di "Whiplash".
Film 694 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $288,747,895
Consigli: Si vede e fa rivedere con piacere. Non è certo un capolavoro, ma riesce a valorizzare quasi sempre i suoi assi nella manica (forse l'unico vero punto debole è l'evoluzione del cattivo, che spreca un po' - soprattutto nel finale - la bravura della Winslet, molto rigida ma certo a causa della gravidanza, all'epoca, in corso) e alla fine ci si affeziona a Tris, si tifa per lei e gioisce dei suoi successi. Il finale lascia con non pochi nodi da sciogliere, oltre che con una strage parentale da manuale: la nuova Tris orfana e consapevole si affaccia a un futuro incerto e noi, insieme a lei, aspettiamo di sapere cosa ne sarà della saga di "Divergent".
Parola chiave: Cerimonia della Scelta.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 17 febbraio 2015

Film 879 - Sex List - Omicidio a tre

Di certo non c'era bisogno di rispolverare questo titolo del 2008, però lo streaming lo proponeva e non lo avevo visto...

Film 879: "Sex List - Omicidio a tre" (2008) di Marcel Langenegger
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Ok, lo immaginavo che non fosse granché e di fatto così è stato. Però lo spreco del buon cast per questo debole thriller a sbiadite, sbiaditissime tinte sessuali mi lascia perplesso. Il punto è che si può anche tentare di accaparrarsi un po' di pubblico con l'aiuto di nomi di star, ma queste ultime il copione non lo leggono?
In questo caso particolare la storia è da subito prevedibile e che la bella S/Michelle Williams nasconda qualcosa è chiaro non appena il suo personaggio compare. Quando poi le prime incongruenze su Wyatt Bose/Hugh Jackman si rendono palesi, la connessione tra i due si da già per scontata. O almeno lo fa lo spettatore, perché il solitario e po' noioso Jonathan McQuarry/Ewan McGregor rimarrà imbambolato a porsi un sacco di domandi per un bel po', senza riuscire a darsi le giuste risposte. Il finale lo riscatterà leggermente, ma il suo carattere ingenuo e la sua presenza - diciamocelo - superflua guastano un po' il risultato finale del film, che si impregna inevitabilmente del carattere del suo protagonista. L'opposto aggressivo, di successo e bugiardo del personaggio di Hugh Jackman non farà altro che aumentare questa visione globale.
Inoltre, nonostante lo spudorato titolo italiano che fa promesse impossibili da mantenere, la componente sessuale è tanto superflua quanto presto dimenticata, nonostante sia messa al centro della vicenda. Non sono le avventure con donne consenzienti e predatrici di cui è impossibile scoprire l'identità ad essere il fulcro della storia, ma il castello di bugie messe in atto dal falso Bose. La parte interessante sarebbe, quindi, capirne i fini, cosa che avverrà solamente nell'ultima parte della trama.
In generale, quindi, direi che "Deception" (questo il vero titolo) ha sprecato la sua occasione di destare l'interesse giusto per la sua storia. Sembra un po' la maledizione dei film che tentano di mettere il sesso al centro della vicenda - come "Rivelazioni" o "Striptease" con Demi Moore, "Basic Instinct" e soprattutto "Basic Instinct 2" -, mischiandolo un po' a casaccio con gli spunti thriller delle varie trame. Clamoroso flop al botteghino (25 milioni di $ per produrlo).
Box Office: $17,741,298
Consigli: E' meno malvagio di altri esempi che mixano erotismo e thriller, ma rimane il fatto che sia una storia prevedibile e comunque poco interessante. Un po' uno spreco di cast (Hugh Jackman, Ewan McGregor, Michelle Williams, Maggie Q, Lisa Gay Hamilton, Charlotte Rampling) per una trama dominata dal già visto e da un espediente osé che è tanto sexy da non destare alcun interesse. Si poteva evitare quell'aspetto e approfondire di più la figura di Wyatt Bose. Tant'è, il risultato è funzionale a una visione senza impegno, senza necessità che si ricordi di aver visto questo "Sex List - Omicidio a tre". Io, finché non ho riletto questo titolo dalla mia lista di recensioni da recuperare, non mi ricordavo minimante della sua esistenza.
Parola chiave: Banca.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 11 aprile 2014

Film 694 - Divergent

Super super curiosi di vedere questa pellicola e scoprire quale fosse la storia!

Film 694: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Partiamo dal fatto che "Divergent" non è "Hunger Games": inutile negare un confronto che c'è ed è inevitabile in quanto storia e struttura si assomigliano. E poi Theo James non è Josh Hutcherson...
Rispetto al film con Jennifer Lawrence, questo ulteriore esperimento cinematografico con una figura femminile forte al timone è più confuso e patinato, più simile a qualcosa come "Beautiful Creatures - La sedicesima luna" o "Shadowhunters - Città di ossa" in quanto a realizzazione rispetto alla direzione presa da "Hunger Games" che, nonostante presenti una dose non indifferente di "fattore patinato" anche lui, ha optato per un piglio più reale e una realizzazione più cruda.
E' vero, per carità, che anche in "Divergent" l'eroina Tris (sarà un caso che il suo essere divergente la fa appartenere plausibilmente a un trio di fazioni?) le prende e pure tante, eppure si ha sempre la sensazione che tutto andrà a finire bene. E in un certo senso le tappe che ti aspetti affronterà la trama si verificano, nonostante una sorprendentemente alta dose di violenza considerando il target teen di questo prodotto. Ultimamente sembra che sdoganare la violenza anche in prodotti che ci si aspetterebbe teoricamente più orientati a trattare aspetti romantici (anche se l'unica storia d'amore presentata qui è approfondita malissimo) o "cool" piuttosto che lividi, coltelli e uccisioni sia diventato di gran moda e, per carità, il pubblico pare apprezzare visto gli incassi, però la violenza per necessità è un conto (prendiamo questa affermazione con le pinze), mentre la violenza come show mi infastidisce alquanto. Qui sembra che l'unico modo di Tris per affermare se stessa e riscattare la sua propria identità rispetto all'eremitica sé di prima sia passare per pugni e sparatorie e se questo da un lato è necessario all'evolversi della trama, dall'altro è un aspetto che andrebbe affrontato con meno positivismo e più introspezione (a mio avviso).
Anche percé, sebbene l'intento della fazione degli Intrepidi sia quello di proteggere gli altri cittadini, il tipo di training che fanno è tanto aggressivo che sembra si stiano preparando ad un assalto a mani nude al Pentagono. Posso immaginare che nei futuri due capitoli della saga i principi di lotta appresi saranno certamente d'aiuto, ma al momento il tutto appare un pochino eccessivo.
Comunque in generale "Divergent" funziona abbastanza e, nonostante una realizzazione più infantile rispetto a quella di "Hunger Games", è un buon esempio di intrattenimento facile e spegni-cervello. E' un blockbuster inaspettato, per quanto mi riguarda, più che altro perché ha ottenuto uno straripante successo americano (all'esordio al botteghino USA ha incassato più di "Noah", per dire) assolutamente non scotanto se si pensa agli insuccessi commerciali dei due precedenti "Creatures" e "Shadowhunters" già citati. Certo avrà aiutato che il libro di Veronica Roth da cui è tratto sia stato di successo e che la protagonista Shailene Woodley sia piuttosto conosciuta tra gli adolescenti grazie alla serie tv "La vita segreta di una teenager americana", però niente si può dare sper scontato. Per quanto mi riguarda, uno degli aspetti che più mi ha interessato riguardo questa produzione è la presenza di Kate Winslet, solitamente un'attrice poco commerciale o comunque fuori dai circuiti cinematografici legati a produzioni teen. Il suo personaggio, certamente interessante e da lei reso bene, pecca un po' nel finale per quanto riguarda tenacia e aggressività - lo so, dopo tutta la predica sulla violenza pretendevo più aggressività? Per diciamocelo: che cattivo sei se parli parli e poi a fatti sei quasi immobile (ok che Kate era evidentemente incinta, però un po' d'azione anche per lei...) -, ma sono curioso di capire se avrà un seguito nel resto della saga o se non ci sarà altro che una mano "monca" per lei.
In sostanza, per concludere, ho passato un paio d'ore piacevoli e "Divergent" è certo stato in grado di incuriosirmi. Vedremo cosa succederà con "Insurgent" e "Allegiant".
Film 881 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $139,000,609 (ad oggi)
Consigli: A chi è piaciuta la saga di "Hunger Games" questo inizio di saga potrebbe piacere, anche solo come antipasto per i due "Hunger Games: il canto della rivolta" che devono ancora uscire. Il film in sé è carino e Shailene Woodley è una giovane attrice piuttosto capace (lo aveva già dimostrato in "Paradiso amaro"). Vale la pena dare a "Divergent" un'occasione se si cerca relax e svago in salsa fantasy-avventura.
Parola chiave: Controllo della mente.

Trailer

Bengi