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giovedì 23 giugno 2016

Film 1166 - X-Men: Apocalisse

Mesi e mesi di attesa. Trailer su trailer. Pubblicità a valanga e promozione come se non ci fosse un domani. E, finalmente, il momento di vederlo al cinema!

Film 1166: "X-Men: Apocalisse" (2016) di Bryan Singer
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Gli egizi? Sul serio?
"X-Men: Apocalisse" mi ha messo in seria difficoltà. Io amo gli X-Men e li ho sempre amati dal primo film del primo franchise, ho tutti i dvd, ho visto e rivisto ogni pellicola... per cui ritengo di potermi definire discretamente un fan. L'interesse per l'ultimo titolo in questione era piuttosto elevato e alla visione di altre pellicole che avevo lasciato indietro ho preferito quella del film di Singer senza esitazioni sia perché ero fortemente motivato, sia perché mi aspettavo davvero grandi cose. Con il restyling dato alla nuova saga - più giovane, dinamica e con effetti speciali da vero blockbuster contemporaneo - la produzione ha notevolmente alzato il tiro, non solo a livello di immagine ed estetica, ma anche relativamente alle trame, storicamente collocate e cariche di spiegazioni rispetto a fatti dati per scontati nei precedenti 3 film (solo per citare i più evidenti: perché Xavier è calvo e in sedia a rotelle?). Con l'attuale Apocalisse, invece, mi pare si sia fatto un passo indietro. E non solo a livello temporale.
Innanzitutto trovo la premessa storico-mistico-religiosa una boiata ampiamente risparmiabile. Non vorrei dire, ma anche film sciocchissimi come "Mannequin" (1987) tirano in ballo gli egiziani, la loco cultura e le loro divinità per cui mi sembra un pochino troppo facile propinare allo spettatore contemporaneo ancora questa broda. Ma il mio stupore non si è limitato a questo. Infatti, in generale, a livello di effetti speciali e idea di insieme, il film mi è sembrato particolarmente carico, quasi saturo, ultracolorato e imbottito di una computer grafica la cui presenza è deducibile per l'inverosimiglianza del risultato finale e l'incongruenza con gli elementi reali presenti sullo schermo. Insomma, dopo un buon bilanciamento di dimensione ludica e narrazione di qualità, mi bare che ora si sia proteso più che altro per il mero intrattenimento, per di più fortemente slegato ai due precedenti titoli (almeno questa è stata la mia sensazione generale).
Non basta, quindi, richiamare metà del cast e inserire "nuovi" vecchi personaggi (tornano Jean Grey, Ciclope, Tempesta) perché il traino rispetto al precedente "X-Men - Giorni di un futuro passato" e gli echi degli altri film siano garantiti. E questo lo sento ancora di più nel momento in cui penso alla trilogia nel suo complesso, compatta nei primi due episodi, fuori rotta con questo terzo. A tratti pretenzioso, sovraffollato di protagonisti, con premesse da fine del mondo affidate ad antagonisti poco credibili e, peggio ancora, con il cattivo principale mortificato da trucco e costume fortemente penalizzanti che - al massimo della negatività, per quanto mi riguarda -, ricordano la pesantissima tuta dell'ultimo Batman, "X-Men: Apocalypse" fatica a consegnare al pubblico generico un prodotto credibile e conforme rispetto ai precedenti, innovativo rispetto alla produzione cinematografica contemporanea, interessante oltre che geneticamente modificato al computer.
Il vero peccato è che si vede che le intenzioni buone c'erano (la scelta di Sophie Turner nei panni di Jean Grey mi è apparsa felice), ma una serie di incongruenze (per esempio Tempesta, ora orfana kenyota che vive al Cairo, parla con un fortissimo accento che mai le era stato conferito precedentemente) e la riduzione di tutta l'operazione a 'qualcosa di ancora di più' inteso solo in termini di più personaggi, più caos, più scene d'azione o effetti speciali, riduce il risultato finale al classico blockbuster americano infarcito di steroidi, ma carente di approfondimento e sfumature. Insomma, un autogol.
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 1925 - The New Mutants
Cast: James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Oscar Isaac, Nicholas Hoult, Rose Byrne, Tye Sheridan, Sophie Turner, Olivia Munn, Lucas Till, Kodi Smit-McPhee, Alexandra Shipp, Ben Hardy, Željko Ivanek, Hugh Jackman.
Box Office: $513.3 milioni
Consigli: Fino ad ora il più debole della rinnovata trilogia e, forse, in generale di tutto il franchise. Ogni tanto anche la Marvel fa un passo falso, anche se si tratta di un film assolutamente migliore dello sconnesso "Fantastic 4 - I Fantastici Quattro" dell'anno scorso.
Sorta di versione "Power Rangers" degli X-Men, la pellicola può essere tranquillamente seguita senza necessariamente avere percorso in lungo e in largo la genealogia cienamtografica d'origine, pur mantenendo le connessioni formali con le altre storie fino ad ora raccontate. Certamente d'intrattenimento e spettacolare, buono per una serata di disimpegno, ma per null'altro.
Parola chiave: Cerebro.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 13 ottobre 2015

Film 1013 - Kristy

L'estate è per l'horror la stagione migliore. Ecco uno dei titoli estivi che avevo perso al cinema e recuperato a casa.

Film 1013: "Kristy" (2014) di Oliver Blackburn
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: Un po' incerto nell'inizio, alla fine anche questo titolo del genere 'da spavento' trova una sorta di coerenza e riesce a portare a termine una storia non certo innovativa, ma quantomeno in grado di creare suspense.
I bui e interminabili corridoi solitari del college in cui alloggia la poverella Justine (Haley Bennett) si tingeranno di sangue quando un branco di pazzi di una specie di setta tenterà di uccidere il suo personale sacrificio, per l'occasione ribattezzato Kristy. Per non farsi mancare nulla gireranno ovviamente anche un bel video, così da poterlo caricare sullo stesso portale che raccoglie le testimonianze video di altri pazzi come loro che si sono imbarcati nella stessa impresa sacrificale. Come dicevo, questo inizio non è particolarmente originale, né sufficientemente definito. La follia del sacrificio umano non è approfondita, ma piattamente utilizzata quale scusa per l'aggressione, mancando totalmente di un minimo background capace di contestualizzare anche solo vagamente la trama. Inoltre per buona parte del primo tempo è inevitabile pensare che si tratti dell'ennesima pellicola riguardo a snuff movie, quando la realtà sarà diversa. Una volta capito di essere braccata da pazzi maniaci e pure mitomani, infatti, Justine finirà per passare al contrattacco. L'evento scatenante sarà l'uccisione sotto i suoi occhi del fidanzatino biondo (Lucas Till), il che la scuoterà tanto da spingerla a vendicarsi e, soprattutto, salvare la propria vita. Da vittima a carnefice.
Anche questa seconda parte non è certo originale, ma almeno all'interno dell'operazione "Kristy" ha più senso. Lo snuff movie è una scusa per rendere ancora più 'spaventosi' i predatori; la setta che richiede il sacrificio umano solo il pretesto iniziale. Questi due aspetti insieme non sono sufficienti a giustificare la storia, troppo deboli per renderla interessante. Il film, invece, si riaccende proprio quando la protagonista reagisce e, diciamocelo, finalmente succede qualcosa.
Dunque questa pellicola non è niente di che. Sa creare una buona atmosfera e regala qualche momento carico di suspense, ma ci fermiamo qui.
Cast: Haley Bennett, Ashley Greene, Lucas Till, Erica Ash, James Ransone.
Box Office: € 157.324 (solo Italia)
Consigli: Cast giovane, horror così così, tipico titolo estivo. Può funzionare solo in quella che è la stagione più tranquilla per quanto riguarda il mondo del cinema e lì, infatti, l'hanno collocata. Non c'è molto da dire, se non che si tratta di un horror che non ha nulla di nuovo da raccontare, ma può funzionare. Al buio nella vostra camera, da soli, quando tutto fuori tace, "Kristy" può essere una compagina per la serata quantomeno disturbante. C'è poca trama, per cui non si fatica particolarmente: basta spegnere il cervello e lasciarsi guidare attraversi corridoi senza fine...
Parola chiave: Thanksgiving.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 4 settembre 2015

Film 986 - Il potere dei soldi

Fagocitando film prima della Sicilia: episodio 2.

Film 986: "Il potere dei soldi" (2013) di Robert Luketic
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Una sorta di "Wall Street" versione anni '00, con un ampio tocco glam e due glorie del cinema (Liam Hemsworth, Gary Oldman) a spartirsi il ruolo di mentore-cattivo-criminale per un risultato finale un po' insipido, ma non del tutto insoddisfacente. Qualcosa di intrigante c'è, sarà lo spionaggio industriale, saranno gli occhioni di Liam Hemsworth, di fatto vedere "Il potere dei soldi" (vero titolo "Paranoia", forse primo caso in cui la scelta italiana è migliore di quella originale) non lascia ampiamente delusi, semplicemente manca quel qualcosa in più che al giorno d'oggi serve per rimanere impressi nell'universo +∞ di pellicole che vedono la luce.
Chiaro, non è un capolavoro, non tutti gli snodi della storia funzionano e non ha gli elementi per rimanere impresso, ha una protagonista femminile piuttosto anonima nella figura di Amber Heard - della quale a tutt'oggi mi sfuggono i meriti, al di là del matrimonio con Johnny Depp - e lascia il tempo che trova, ma, hey!, a me non è così tanto dispiaciuto. Alla fine la curiosità di capire come sarebbe finito c'era, più che altro per capire come avrebbe potuto salvarsi il personaggio di Adam dalle grinfie di entrambi i suoi capi... Insomma, niente di che, ma non così pessimo come è stato descritto dalla critica. Semplicemente un po' troppo banale.
Ps. Cast per niente male: Liam Hemsworth, Gary Oldman, Harrison Ford, Amber Heard, Lucas Till, Embeth Davidtz, Julian McMahon, Josh Holloway, Richard Dreyfuss.
Box Office: $13,785,015
Consigli: Superflop al botteghino (35 milioni per produrlo), ma il risultato finale non è né cattivo né buono, semplicemente si tratta di un film che si può vedere per spegnere il cervello e rilassarsi una sera sul divano. Niente di più, che non è nemmeno così male se non si hanno altre pretese oltre l'intrattenimento per quell'oretta e mezza di durata. Il trio Hemsworth - Oldman - Ford è insolito, ma certamente rende sufficientemente sexy-cool la storia.
Parola chiave: Cellulare.

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#HollywoodCiak
Bengi