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lunedì 29 luglio 2024

Film 2301 - The Miracle Club

Intro: Weekend casalingo (tanto pioveva, sai che novità) all'insegna di non uno, non due, ma bensì tre film. Ecco il secondo.

Film 2301: "The Miracle Club" (2023) di Thaddeus O'Sullivan
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: genuinamente contento di recuperare finalmente questa pellicola che mi ero perso al cinema, devo ammettere che sono rimasto un po' deluso.
Da quello che avevo visto nel trailer, mi era parso di capire che si trattasse di un altro tipo di prodotto, più vicino al genere della commedia, uno di quei titoli british che fanno dello humor il proprio marchio di fabbrica o comunque l'elemento che contraddistingue il prodotto finale da quelli simili precedenti.
Invece, "The Miracle Club" è una pellicola drammatica con annessa morale buonista religiosa. Premesso che, ovviamente, non si tratti esattamente del mio genere, va detto che il salvabile del film sia l'ottimo cast - Laura Linney, Kathy Bates e Maggie Smith in primis, ovvero il motivo principale per cui volevo vedere questo film - in una performance generale che supera certamente la qualità della storia (anche se l'accento irlandese di Kathy Bates non è esattamente riuscito). Insomma, non fosse per il calibro dei propri attori, "The Miracle Club" potrebbe benissimo essere un prodotto per la tv.
Cast: Laura Linney, Kathy Bates, Maggie Smith, Stephen Rea, Agnes O'Casey, Mark O'Halloran, Brenda Fricker.
Box Office: $5.8 milioni
Vale o non vale: Per i fan delle grandi attrici coinvolte, forse può valere la pena dare un'occhiata. Per tutti gli altri, a meno che non interessati alla componente religiosa (il film è ambientato in Irlanda, quindi figuriamoci se non si tirava in ballo la religione), si può tranquillamente lasciare stare.
Premi: /
Parola chiave: Lourdes.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 8 novembre 2021

Film 2058 - V for Vendetta

Intro: Ho visto questo film in realtà quando ero ancora in Argentina, ma per qualche motivo lo avevo erroneamente lasciato indietro.

Film 2058: "V for Vendetta" (2005) di James McTeigue
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Eric
In sintesi: adoro questo film, lo trovo sempre gentiale e narrativamente ben architettato. Nonché probabilmente l'ultimo buon esempio di prodotto delle sorelle Wachowskis (qui sceneggiatrici).
Molto orwelliano, a tratti inquietantemente similare alla realtà (odierna), "V for Vendetta" è un piccolo gioiellino che, nel tempo, è riuscito a guadagnarsi lo status di cult sia a livello estetico (chi non conosce la maschera di V?!) che narrativo che andrebbe, a mio avviso, oggi riscoperto. Bello e con un cast pazzesco capitanato da una Natalie Portman rasata a zero e uno Hugo Weaving (troppo spesso sottovalutato) che fa scintille anche privato dell'espressività del volto. E se non è talento questo, non so cosa lo sia.
Film 771 - V per Vendetta
Film 2058 - V for Vendetta
Cast: Natalie Portman, Hugo Weaving, Stephen Rea, Stephen Fry, John Hurt, Rupert Graves, Eddie Marsan, Imogen Poots.
Box Office: $132.5 milioni
Vale o non vale: Ben congeniato, di grande intrattenimento e capace di sollevare non pochi spunti di riflessione, "V for Vendetta" è un titolo assolutamente da recuperare che, a suo tempo, avrebbe meritato ben più riconoscimento.
Premi: /
Parola chiave: Virus.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 23 settembre 2014

Film 771 - V per Vendetta

Una pellicola vista al cinema tanti anni fa. Prima del mio amore per i film, prima dei miei studi di semiotica. Tutta un'altra storia, insomma.

Film 771: "V per Vendetta" (2005) di James McTeigue
Visto: dalla tv di Erika
Lingua: italiano
Compagnia: Erika, Luigi
Pensieri: "V per Vendetta" è un gran bel film, scritto bene e ricchissimo di idee. Da non sottovalutare, poi, le scelte della trama che rimandano ad approccio coi media, rapporto tra stato e potere, cittadini e giustizia, ideale e reale, per non parlare di un rimando a "1984" di Orwell.
I fratelli Wachowski sviluppano bene il graphic novel di Alan Moore (che però si è dissociato dal risultato finale della pellicola) e le idee che lo compongono e riescono nell'intento di costruire la nascita di un'eroina moderna, plasmata da un rivoluzionario che sarà in grado di scuoterne animo e coscienza risvegliandola da un torpore sociale e personale che l'aveva dominata per tutte l'esistenza.
Natalie Portman si dona al ruolo in maniera magnifica - rasata è sempre stupenda -, ma la vera sorpresa rimane Hugo Weaving in grado di risultare tanto espressivo quanto enigmaticamente immobile dietro la sua maschera-simbolo. Due protagonisti che insieme da soli fanno la storia e conducono la pellicola dall'inizio alla fine.
Il risultato finale è un'opera molto interessante, basata moltissimo sul verbale, che gioca sulla costruzione di simboli e si genera nella concretizzazione di un'idea che diventa ideale: battere il sistema, il governo corrotto, riportare l'equilibrio attraverso atti di mirata violenza e mediatico scalpore, combattere in ciò in cui si crede fino all'estremo sacrificio. Insomma, per certi versi epico, per altri molto moderno, sicuramente distopico ed inquietante, ma assolutamente irresistibile se gli si da il tempo di carburare. V è un personaggio intricatissimo, il governo corrotto che qui è rappresentato ha caratteristiche molto attuali (il film è di 9 anni fa). Bello.
Box Office: $132,511,035
Consigli: Credo di non esagerare nel dire che è certamente un film simbolo degli anni '00, uno di quelli che si deve vedere. "V for Vendetta", con i Wachowski in gran forma, un cast perfetto e il molto interessante graphic novel da cui è tratto, si colloca nell'universo sci-fi guadagnandosi un posto di tutto rispetto nelle pellicole di genere. Una dialettica fantastica per V, una meravigliosa trasformazione per Evey, una storia appassionante e una buona realizzazione tecnica. Davvero vale la pena di vederlo almeno una volta nella vita: anche non dovesse piacere, gli spunti che la storia regala valgono certamente la visione.
Parola chiave: 5 novembre.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi