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giovedì 27 gennaio 2022

Film 2080 - The Matrix Resurrections

Intro: Il Natale è passato, io, Karen & Lucas ci siamo trasferiti da casa di zia al mio appartamento e ci stiamo "godendo" qualche giorno di confinamento a casa dopo il mio contatto con una persona positiva al Covid. Nell'attesa di scoprire se siamo positivi o meno in vista del Capodanno, recuperiamo il film che tenta di riportare in auge una saga cominciata 23 anni fa...

Film 2080: "The Matrix Resurrections" (2021) di Lana Wachowski
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: francamente non sentivo per nulla la necessità di riaffacciarmi al mondo di "The Matrix", specialmente considerati i due terribili sequel che hanno distrutto l'eredità del primo, straordinario film. Detto questo, vista l'enorme pubblicità ovunque e il fatto che a) fossimo obbligati in casa e b) il grande schermo non offrisse nulla di nuovo particolarmente interessante ("Spider-Man 3" a parte), siamo ricaduti nell'inevitabile: "The Matrix Resurrections".
Credo che quantomeno il titolo sia azzeccato, perché di resurrezione di fatto si tratta. Il franchise, nonostante la qualità non esattamente costante, si è ritagliato uno spazio nel mondo del cinema pop (e non solo) e il tutto andava bene così. C'era bisogno di scomodare nuovamente Neo, Trinity, Morpheus e compagnia bella? Era necessario veicolare nuovamente la stessa storia, semplicemente questa volta svecchiata da nuove meraviglie digitali? Aveva senso riportare in vita personaggi qui interpretati da altri attori? Per me, lo dico onestamente, no.
Per quanto Lana Wachowski abbia provato a dare al tutto una nuova chiave di lettura rianalizzando e riproponendo elementi e aspetti della vecchia storia e per quanto si sia sforzata di creare quell'"effetto wow" derivato da una sorta di meta-storia a scatole cinesi, bisogna ammettere che il tutto non funziona. Ed è difficile scrollarsi di dosso l'idea che "The Matrix 4" non sia altro che un modo per far su qualche soldo facile (così non è stato).
La "nuova", intricatissima storia che ci viene raccontata qui vuole Neo (Keanu Reeves) ora programmatore di giochi e creatore di Matrix, in realtà videogioco di sua invenzione/costruzione. L'idea iniziale è che adesso Neo si troverebbe in difficoltà nel distinguere tra reale e gioco. C'è quindi tutta il preambolo/disputa su cosa sia vero e cosa sia immaginazione, suggestione o ricordo, una messa in scena francamente stantia consideriamo che sappiamo tutti dal primo secondo che il focus della storia sia ribadire che Matrix sia realtà e che al di fuori della sua trappola informatica esista il mondo vero e proprio in cui vive chi lotta e si ribella alle macchine. Sì, la storia è, appunto, sempre la stessa.
La differenza, questa volta, è che gli unici due protagonisti rimasti - Reeves e Carrie-Anne Moss -abbiano oggi 50 anni suonati e le scene di combattimento non le reggano proprio come 20 anni fa. Per non parlare del fatto che - immagino per necessità e non per scelta - siano stati rimpiazzati tutti gli altri personaggi principali con nuovi attori. E i problemi legati a questo aspetto per la saga di "Matrix" sono due: il fatto che il film abbia avuto sin dal principio 4 personaggi chiave principali (5 se consideriamo l'Oracolo), ovvero Neo, Trinity, Morpheus e l'agente Smith e che questi personaggi siano diventati nel tempo tutti iconici a modo loro. Il fatto che in "The Matrix Resurrections" metà di questo valore iconico venga rimpiazzato (con altri attori) e diluito dall'inserimento di una miriade di altri personaggi accessori di cui non frega niente a nessuno... non aiuta.
Per non parlare del fatto che la storia sia di una lentezza inenarrabile, per di più considerato che siamo di fronte ad un prodotto figlio di una saga che ha ridefinito il concetto di scena d'azione. Come già detto prima, i due protagonisti non hanno certo l'elasticità di un tempo - e nessuno glielo rinfaccia, ci mancherebbe! - però è innegabile che tutto il rallenty e gli effetti speciali del mondo non potranno mai compensare per quanto ci eravamo abituati a vedere nei precedenti 3 film.
Insomma, diciamo che "The Matrix Resurrections" ha resuscitato il mondo delle Wachowski solo in termini di idea e concetto, perché nella pratica questo film è tanto distante dal primo capitolo che, non fosse perché sappiamo che la mente che ha concepito questo progetto è la stessa dell'originale, sembrerebbero prodotti portati alla luce da team creativi diversi.
Ps. In realtà, di ritorno dalle pellicole originali ci sono anche Lambert Wilson (ah.) e Jada Pinkett Smith nei panni di Niobe. La verità è che per quanto non ricordassi assolutamente nulla sul suo personaggio, la cosa che mi ha colpito di più qui è quanto terribile sia il make-up per invecchiarla. Alle Wachowski piace giocare con l'aspetto e le età dei propri attori (vedi "Cloud Atlas" o "Jupiter Ascending"), ma qui proprio non ci siamo.
Pps. Per nessun motivo, in un cameo di tipo 10 secondi appare Christina Ricci a cui è data una battuta e che no nrivedremo più per il resto del film. Boh.
Film 1463 - The Matrix
Film 1464 - The Matrix Revolutions
Film 2080 - The Matrix Resurrections
Cast: Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Yahya Abdul-Mateen II, Jessica Henwick, Jonathan Groff, Neil Patrick Harris, Priyanka Chopra Jonas, Lambert Wilson, Christina Ricci, Jada Pinkett Smith.
Box Office: $148,597,454 (ad oggi)
Vale o non vale: L'aspetto patinato/glam e artificiale derivato dal green-screen ed effetti speciali che niente c'entrano con l'originale distaccano questo quarto episodio dall'estetica dei precedenti, rovinando l'esperienza e rendendo disomogeneo il tutto. In più dubito che chi non abbia visto i film precedenti riuscirebbe a seguire questa storia (per non parlare del fatto che, non aveste mai visto la saga di "Matrix" prima, questa pellicola non è certo quella con cui cominciare la visione!). Di fatto "The Matrix Resurrections" è più un film a servizio dei fans hardcore del franchise, perché questa pellicola non ha davvero molto altro da dire agli altri spettatori. Peccato.
Premi: Candidato ai BAFTA per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Real.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 8 novembre 2021

Film 2058 - V for Vendetta

Intro: Ho visto questo film in realtà quando ero ancora in Argentina, ma per qualche motivo lo avevo erroneamente lasciato indietro.

Film 2058: "V for Vendetta" (2005) di James McTeigue
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Eric
In sintesi: adoro questo film, lo trovo sempre gentiale e narrativamente ben architettato. Nonché probabilmente l'ultimo buon esempio di prodotto delle sorelle Wachowskis (qui sceneggiatrici).
Molto orwelliano, a tratti inquietantemente similare alla realtà (odierna), "V for Vendetta" è un piccolo gioiellino che, nel tempo, è riuscito a guadagnarsi lo status di cult sia a livello estetico (chi non conosce la maschera di V?!) che narrativo che andrebbe, a mio avviso, oggi riscoperto. Bello e con un cast pazzesco capitanato da una Natalie Portman rasata a zero e uno Hugo Weaving (troppo spesso sottovalutato) che fa scintille anche privato dell'espressività del volto. E se non è talento questo, non so cosa lo sia.
Film 771 - V per Vendetta
Film 2058 - V for Vendetta
Cast: Natalie Portman, Hugo Weaving, Stephen Rea, Stephen Fry, John Hurt, Rupert Graves, Eddie Marsan, Imogen Poots.
Box Office: $132.5 milioni
Vale o non vale: Ben congeniato, di grande intrattenimento e capace di sollevare non pochi spunti di riflessione, "V for Vendetta" è un titolo assolutamente da recuperare che, a suo tempo, avrebbe meritato ben più riconoscimento.
Premi: /
Parola chiave: Virus.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 14 maggio 2019

Film 1584 - Jupiter Ascending

Intro: Ricordo che al cinema mi fosse piaciuto, quindi ero abbastanza motivato a vederlo una seconda volta.
Film 1584: "Jupiter Ascending" (2015) di The Wachowskis
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ora, non che non sia un film godibile, ma sicuramente forse ricordavo qualcosa di meglio. Detto questo, "Jupiter Ascending" è visivamente interessante e presenta qualche elemento intrigante, anche se forse non tutte le scelte del casting sono state felici; poi un elemento che non ho ben compreso: perché Eddie Redmayne bisbiglia in quel tono strano?
Film 890 - Jupiter - Il destino dell'universo
Film 1584 - Jupiter Ascending
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Tuppence Middleton, Vanessa Kirby, James D'Arcy, Gugu Mbatha-Raw.
Box Office: $184 milioni
Vale o non vale: A tratti quasi fiabesco, questo film non sarà il migliore delle sorelle Wachowski, ma francamente ho visto di peggio. Intrattiene a sufficienza da risultare passabile, ma niente di più.
Premi: Candidato a 6 Razzie Award tra cui Peggior film, regia e sceneggiatura, Eddie Redmayne ha vinto nella categoria Peggior attore non protagonista (dopo aver vinto l'Oscar come Miglior attore giusto l'anno prima).
Parola chiave: Profitto.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 27 dicembre 2017

Film 1464 - The Matrix Revolutions

Visto il primo, mi lancio convinto sul secondo. O no?

Film 1464: "The Matrix Revolutions" (2003) di The Wachowskis
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Va fatta una premessa importante: credevo di stare guardando il secondo episodio e fino alla fine del film non ho neanche sospetto potesse essere il terzo da tanto che ero certo della mia convinzione. A parziale discolpa 1) la mia quasi totale ignoranza nei confronti del franchise; 2) due titoli praticamente identici e stesso anno di uscita; 3) un momento particolarmente stancante dell'esperienza australiana tra ricerca di una macchina e progetti di viaggio dietro l'angolo. Detto questo, si spiega la mia iniziale avversione nei confronti della storia che mi sembrava del tutto incomprensibile e per nulla collegata al precedente "The Matrix". Non mi sembrava vero che potesse esserci una così grande distanza narrativa tra i due progetti, tanto profonda da renderli quasi estranei. Col senno di poi tutto prende una piega diversa e, in fin dei conti, anche questo "Matrix 3" non è così male. Certamente epico, anche se un tantino esagerato in un finale preoccupato degli effetti speciali che del resto, ma sicuramente in grado di intrattenere a dovere. L'unica vera pecca è la mancanza di quel fascino dietro la premessa del primo film che aveva fatto impazzire il pubblico. Si è passati dalla realtà fittizia creata dalle macchine all'imbastimento di uno scenario di guerra che cambia decisamente le carte in tavola per chi aveva apprezzato il raconto high tech post apocalittico e anche se il cambiamento ai fini della trama era necessario, è indubbio che il risultato finale soffra di questa disparità narrativa. L'introduzione di una marea di personaggi, poi, tra cui una Monica Bellucci cui spetta ben una battuta in tutto il film, non fa che distrarre l'attenzione da quelli originali, troppo spesso sacrificati dalla storia in favore delle sottotrame collaterali, riducendoli a una sorta di comprimari; il tutto per favorire un racconto molto complicato e carico di eventi che, da solo, è il vero protagonista di questo terzo ed ultimo capitolo.
Tutto sommato, quindi, "Revolutions" non è un prodotto malvagio, semplicemente non è il primo "Matrix" e questo è di fatto la prima grande mancanza del prodotto; secondariamente si può dire che le sorelle Wachowski si siano molto concentrate sulla parte scenica - assolutamente accattivante - dimenticandosi però di caratterizzare il loro sequel in maniera un po' più personale e distintiva. Siamo ancora in quel periodo in cui il primo episodio rimaneva sempre il migliore del franchise. Oggi, fortunatamente, non è più detto che sia così.
Film 1463 - The Matrix
Film 1464 - The Matrix Revolutions
Film 2080 - The Matrix Resurrections
Cast: Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Anne Moss, Hugo Weaving, Jada Pinkett Smith, Mary Alice, Harry J. Lennix, Harold Perrineau, Lambert Wilson, Monica Bellucci, Gina Torres, Clayton Watson.
Box Office: $427.3 milioni
Consigli: Da evitare il mio errore di confonderlo con il secondo episodio, certamente è meglio vedere questo film nella sua sequenza prestabilita. Senza le necessarie premesse è francamente un po' ostico da interpretare. La sensazione è che si tratti di un titolo non del tutto in grado di vivere anche al di fuori del franchise che lo tiene a battesimo, fallendo nel fornire quel duplice valore che ogni sequel dovrebbe garantire: proseguire la storia originale eventualmente portandola alla conclusione e risultare godibile e piacevole anche come soluzione singola, ovvero senza la precedente visione dei capitoli precedenti.
Parola chiave: Agente Smith.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 25 dicembre 2017

Film 1463 - The Matrix

Avevo sempre saputo che prima o poi avrei ripreso in mano questa trilogia per fare chiarezza tra i vaghi ricordi che portavo con me. Non è stata una saga che mi ha rapito, così avevo bisogno della spinta giusta per ritrovare lo slancio necessario. La combinazione perfetta si è verificata qui in Australia: un sito di streaming che aveva tutti e 3 i titoli in catalogo e una certa qual dose di tempo a disposizione per dedicarmici.

Film 1463: "The Matrix" (1999) di The Wachowskis
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Rivedere questo film è stato, di fatto, come vederlo per la prima volta dato che non me lo ricordavo per niente. Non si può dire certo sia mai stato particolarmente affascinato dalla saga, considerato che dopo il secondo film non mi ero nemmeno scomodato a vedere il terzo. Insomma, peccavo un poco di entusiasmo.
In realtà questa nuova visione mi ha lasciato soddisfatto, rilanciando in me diciamo un curioso interesse. Rivisto oggi, va detto, "The Matrix" è davvero interessante e ben fatto, visivamente affascinante e narrativamente capace di intrigare: e se ciò che riteniamo reale fosse solamente una simulazione virtuale di un mondo ricreato dalle macchine per renderci loro schiavi? Gli umani non nascono più, ma vengono allevati ed usati per alimentare le macchine stesse che ne sfruttano l'energia. Al di fuori della realtà fittizia, quella effettiva è una desolante conseguenza della guerra persa dagli umani contro le loro stesse creazioni tecnologiche. E' su questo campo di battaglia post apocalittico che si basa la storia, primo passo di una rivoluzione che, si spera, vedrà l'uomo liberarsi dall'imposta schiavitù.
Il primo episodio della trilogia delle ormai sorelle Wachowski è un concentrato di high tech, arti marziali, indumenti in pelle e latex ed effetti speciali, a garantire la costruzione di un universo all'epoca di uscita totalmente nuovo e maledettamente possibile.
Rapiti da Morpheus (Laurence Fishburne) e la sua certezza sul prescelto Neo (Keanu Reeves) anche noi spettatori ci addentriamo nel verde codice su sfondo nero e sogniamo un mondo in cui per imparare il tai chi basti un antiquato floppy disc e il suo upload nella nostra mente.
Visto oggi, insomma, questo film funziona ancora benissimo e il suo fascino scaturisce certamente dalla sua originale premessa, oltre che dall'enorme sforzo degli effetti computerizzati che arrivano in aiuto di una regia certamente in grado di sperimentare. La bellezza sfacciata di Reeves lo rende un magnifico messia moderno dal viso immacolato e quasi puerile, capace di superare le prove cui lo sottoporrà il suo maestro Morpheus e rendersi devoto martire della causa. Francamente meno riuscita la performance di Carrie-Anne Moss, a tratti quasi comica tanto si sforza a dare vita alla sua trinity. Iconici, invece, sia Fishburne che Hugo Weaving, quest'ultimo indimenticabile supercattivo di tutta la trilogia: il suo agente Smith è rachitico e non sembrerebbe avere il physique du rôle per il combattimento, eppure saprà sorprendere per agilità e tenacia.
In definitiva ho rivisto volentieri questa pellicola che mi ha sinceramente colpito. La trama intrigante e la visione estetica precisa ne fanno uno dei titoli-simbolo della cinematografia moderna, nonché un cult per gli amanti del genere sci-fi. Un'avventura ben costruita e in un certo qual modo oggi attuale.
Ps. Vincitore di 4 premi Oscar su 4 nomination (Miglior montaggio, sonoro, montaggio sonoro ed effetti speciali) e 2 BAFTA (sonoro ed effetti speciali) su 5 candidature.
Film 1463 - The Matrix
Film 1464 - The Matrix Revolutions
Film 2080 - The Matrix Resurrections
Cast: Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Anne Moss, Hugo Weaving, Joe Pantoliano, Gloria Foster, Marcus Chong, Matt Doran, Belinda McClory.
Box Office: $463.5 milioni
Consigli: Ottimo primo capitolo di una saga che non saprà mantenere lo standard iniziale, questo film è riuscito a mantenere a guadagnarsi fin da subito lo statu di cult per tutta una serie di motivi che vale la pena di scoprire. Va visto almeno una volta nella vita.
Parola chiave: Pillola rossa.

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