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venerdì 19 luglio 2019

Film 1628 - Meet the Fockers

Intro: E si va direttamente al secondo capitolo.
Film 1628: "Meet the Fockers" (2004) di Jay Roach
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: il cast è fantastico e devo dire che Dustin Hoffman e Barbra Streisand si mettono davvero in gioco e sicuramente aiutano a trascinare un secondo episodio meno centrato di quello precedente anche se decisamente più remunerativo. Le situazioni comiche ci sono tutte e le assurdità non mancano nemmeno qui, ma "Meet the Fockers" punta più sul ridicolo che sul divertente.
Film 1627 - Meet the Parents
Film 1628 - Meet the Fockers
Film 219 - Vi presento i nostri
Cast: Ben Stiller, Robert De Niro, Dustin Hoffman, Barbra Streisand, Blythe Danner, Teri Polo, Alanna Ubach, Cedric Yarbrough, Tim Blake Nelson, Owen Wilson.
Box Office: $516.6 milioni
Vale o non vale: Visto il primo tanto vale vedere anche questo, se si ha voglia di qualcosa di spensierato e facile facile.
Premi: /
Parola chiave: Famiglia.

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#HollywoodCiak
Bengi

Film 1627 - Meet the Parents

Intro: E cominciamolo un altro franchise, dai!
Film 1627: "Meet the Parents" (2000) di Jay Roach
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: il film è simpatico, ma non sono un fan sfegatato della serie. Chiaramente questo è il migliore delle (sigh!) 3 pellicole e certamente il più originale e divertente. Detto ciò, a parte qualche scema risata e situazione assurda non è una commedia indimenticabile.
Film 1627 - Meet the Parents
Film 1628 - Meet the Fockers
Film 219 - Vi presento i nostri
Cast: Robert De Niro, Ben Stiller, Blythe Danner, Teri Polo, James Rebhorn, Jon Abrahams, Owen Wilson.
Box Office: $330.4 milioni
Vale o non vale: Il fascino sta tutto nella contrapposizione tra De Niro e Stiller, entrambi in grado di sostenere la pellicola praticamente da soli. Fanno da spalla una sempre fantastica e upperclass Blythe Danner, la al tempo sconosciuta Teri Polo (ora nuovamente sconosciuta) e Sfigatto (Mr Jinx in inglese). "Meet the Parents" fa il suo dovere di commedia e di certo è in grado di consegnare al suo pubblico non poche situazioni comiche, anche se non lo trovo un titolo nel suo genere indimenticabile.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior canzone originale ("A Fool In Love" di Randy Newman) e al Golden Globe per Miglior attore protagonista (De Niro).
Parola chiave: Matrimonio.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 11 agosto 2016

Film 1189 - (S)ex list

Nella lista dei titoli di Netflix, era da un po' che lo tenevo d'occhio, volendolo rivedere.

Film 1189: "(S)ex list" (2011) di Mark Mylod
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Il titolo italiano è, come spesso accade, imbarazzante, anche se la commedia con Anna Faris di per sé non è pessima. Certo, si tratta di un titolo superficiale e stupidino, ma l'attrice è davvero una delle regine di questo genere - pur non venendole riconosciuto - ed è piacevole seguire la storia anche solo per il semplice fatto che sia lei la protagonista. Da non sottovalutare, poi, un cast di tutto rispetto che vede nel suo protagonista maschile nientemeno che Capitan America (Chris Evans).
Il pretesto è questo: Ally pensa che per trovare il vero amore debba ripescare a piene mani tra la lista dei suoi ex, vicinissima al terribile numero di 20, che la rivista Marie Claire sentenzia essere letale per le donne che volessero trovare marito. Quindi prima di raggiungere il temibile traguardo, la ragazza comincerà a ripercorrere a ritroso la lista, nella speranza di trovare l'uomo perfetto tra quelli già scartati. Senza, ovviamente, rendersi conto che l'uomo ideale vive nell'appartamento di fronte.
Banale, quindi, semplice semplice, e certamente innovativo allo 0%, eppure sufficientemente godibile e simpatico. Perfetto disimpegno estivo.
Ps. il film si basa sul libro "20 Times a Lady" di Karyn Bosnak.
Film 337 - Sex List
Cast: Anna Faris, Chris Evans, Ari Graynor, Blythe Danner, Ed Begley, Jr., Dave Annable, Joel McHale, Chris Pratt, Zachary Quinto, Mike Vogel, Martin Freeman, Andy Samberg, Aziz Ansari.
Box Office: $30.4 milioni
Consigli: Pellicola elementare che utilizza il pretesto sessuale per cercare di ravvivare un po' le sorti della classica commedia romatica. Disinibito quanto basta, con due bei protagonisti affiatati, una buona dose di nudo e un ritmo piacevole, un titolo scemo ma divertente che si lascia guardare e dimenticare in fretta.
Parola chiave: Uomo ideale.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 25 febbraio 2016

Film 1075 - X-Files - Il film

Ho passato gli ultimi mesi in una sorta di bolla. Tutti i giorni, per non so quanti, ho recuperato tutti gli episodi di questa serie cult, dal primo della prima stagione del 1993 fino all'ultimo della rinnovata decima stagione conclusasi 3 giorni fa. In mezzo, esattamente tra la fine della quinta serie e l'inizio della sesta c'è questo film. Che, ovvio, non mi sono lasciato sfuggire.
Film 1075: "X-Files - Il film" (1998) di Rob Bowman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Rivedere tutto "X-Files" è stato più che un ripasso, una vera e propria scoperta. Nel '93 avevo 6 anni, non mi era permesso vedere certe cose in tv e per lungo tempo la situazione è rimasta invariata. La serie si è conclusa nel 2002, quindi qualche episodio qua e là lo avevo accidentalmente visto, pur non avendo pienamente idea di quali fossero le varie trame e sottotrame, i punti cardine, i tempi principali di questa serie assolutamente cult. Ecco perché ho deciso che, all'alba di un nuovo inizio - una sorta di revival proposto da Fox - avrei recuperato tutti e 201 gli episodi così da arrivare preparato alle 6 puntate speciali che sarebbero state trasmesse all'inizio di questo 2016 (24 gennaio - 22 febbraio). La verità è che sono arrivato leggermente lungo, per cui ho finito i vecchi episodi domenica 21 e, con un po' di tristezza, terminato anche quelli speciali nella mattinata di oggi. In mezzo c'è stato, appunto, "X-Files - Il film" (per la verità ce ne sarebbe un secondo di capitolo cinematografico, "X-Files: Voglio crederci", che ricordo vidi al cinema un'estate a Porto Recanati, ma fu così brutto che mi rifiuto di rivederlo, anche perché diversamente da questo, non è collegato agli eventi della serie).
Il discorso sugli X-Files e sulla pellicola in questione va preso nella sua interezza, perché è stato, appunto, una sorta di ritiro spirituale nell'ambito delle serie tv, un mio personalissimo progetto che mi ha costretto ad un isolamento volontario e catapultato indietro nel tempo di un ventennio, con tutte le conseguenze annesse. La prima stagione del telefilm, infatti, è quasi più un esperimento, acerba e spesso lunga nei tempi, a volte noiosa. Con il passare degli anni, alternando episodi che Wikipedia definisce "Monster-of-the-Week" - ovvero quelli che presentano i casi paranormali scollegati - a quelli che seguono la trama principale, lo show prende sempre più una forma autonoma e matura che culminerà con le serie centrali, per poi un po' perdersi nel momento in cui Duchovny deciderà di apparire meno spesso nella serie per perseguire la sua carriera personale. Ciononostante lo show rimane un prodotto di qualità interessante e certamente innovativo per l'epoca, senza contare la quantità inimmaginabile di dettagli e indizi che vengono spiegati anche a distanza di anni, ripresi e rimpolpati di elementi che vanno ad infittire una trama già di per sé particolarmente articolata e complessa. I casi con la "X" sono quelli irrisolti e inspiegabili, per i quali una spiegazione razionale dell'accaduto parrebbe non essere possibile e ai quali è assegnata una squadra speciale dell'FBI che vi investighi. Sappiamo tutti chi sono perché negli anni '90 sono stati gli agenti speciali più famosi del pianeta: Fox Mulder e Dana Scully (rispettivamente David Duchovny e Gillian Anderson).
E anche qui i due si daranno da fare per sgominare complotti, scoprire verità nascoste, riportare alla luce i vari insabbiamenti da parte di cattivi e burattini dei cattivi, il tutto col rischio concreto di non rivedere più aperta l'unità dell'FBI dedicata agli X-Files. Con questa spada di Damocle sulla testa, Mulder e Scully passeranno dal Texas allo Utah, da Washington all'Antardite, inseguendo le tracce di una colonizzazione aliena e di virus iniettato dalla puntura delle api. Siamo alle prese, insomma, con i classici casi della serie tv, pur con l'innesto testosteronico di quei 66 milioni di dollari di budget che permettono alla sceneggiatura di Chris Carter di permettersi non solo cospirazioni più grandi, ma anche effetti speciali di un certo livello. La verità, però, è che il risultato finale è solo parzialmente riuscito: nonostante tutta la buona volontà, il salto dal piccolo al grande schermo è sempre un azzardo e non permette di rispettare quelle atmosfere e quegli elementi particolari che fanno affezionare il pubblico alla serie tv. Pur mantenendo quelli che possiamo definire i toni di "X-Files", questo primo capitolo cinematografico non riesce a regalare al pubblico quel qualcosa in più di spettacolare e che vale assolutamente la pena di vedere che, invece, ci si sarebbe aspettati. O almeno io mi aspettavo assolutamente. Per cui "X-Files - Il film" è certamente un buon esempio di trasposizione cinematografica di un prodotto che nasce televisivo ("Sex and the City" mi senti?), ma non è una pellicola del tutto riuscita.
Cast: David Duchovny, Gillian Anderson, Martin Landau, Blythe Danner, Armin Mueller-Stahl, Mitch Pileggi, John Neville, William B. Davis, Terry O'Quinn, Dean Haglund, Bruce Harwood, Tom Braidwood.
Box Office: $189.2 milioni
Consigli: I fan della saga lo avranno amato e lo ameranno ancora, specialmente se lo si confronta con quell'orrore noioso che è il secondo episodio al cinema. I nostalgici di Mulder e Scully apprezzeranno la piacevolezza del tornare a investigare coi due detective dell'FBI più famosi del mondo e, anche, del ritornare a giocare col paranormale, tra alieni e vaccini, virus misteriosi e uomini che fumano incessantemente sigarette. Questo film-ponte tra la quinta e la sesta stagione è ricco di tutti quegli elementi che hanno fatto innamorare di "X-Files" milioni di persone in tutto il mondo. Tutti gli altri ne saranno meno entusiasti e, forse, lo catalogheranno come il solito film fantascientifico più adatto ai veri appassionati del genere. E' carino, ma non molto di più.
Parola chiave: Api.

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Bengi

martedì 22 settembre 2015

Film 999 - 4 amiche e un paio di jeans 2

A casa in malattia: film 9.

Film 999: "4 amiche e un paio di jeans 2" (2008) di Sanaa Hamri
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Chi l'avrebbe mai detto? Il sequel è peggio dell'originale...
Premesso che un po' mi scoccia che l'ultima recensione prima delle 4 cifre sia su questo prodotto - del resto non organizzo o programmo queste cose -, aveva senso, comunque, vedere i film tratti dai libri di Ann Brashares in maniera sequenziale. In tutta sincerità speravo che, opzionando un sequel, avessero scelto di migliorare ciò che prima non aveva funzionato, ma di fatto non è così. "4 amiche e un paio di jeans 2" è più superficiale e scontato del primo, nonché meno coeso nella trama, fratturata dalla distanza che separa e per lungo tempo divide le ragazze.
A causa di questa distanza emotiva, la storia segue in maniera individuale ognuna delle protagoniste (America Ferrera, Alexis Bledel, Amber Tamblyn, Blake Lively) per poi riunirle solo nel finale. Quest'ultimo sarà, di nuovo, pieno di happy ending di gruppo - non so se causati esplicitamente dai jeans - e il risultato finale oscilla tra il mediocre e il noioso. Io propendo più per il secondo, dato che mi sono dovuto costringere a fine i 119 minuti di pellicola.
Insomma, nonostante le imagino buone intenzioni, "The Sisterhood of the Traveling Pants 2" non mi ha convinto.
Ps. Il cast: Tamblyn, Bledel, Ferrera e Lively, Rachel Nichols, Tom Wisdom, Rachel Ticotin, Leonardo Nam, Michael Rady, Shohreh Aghdashloo, Blythe Danner, Jesse Williams, Lucy Hale, Kyle MacLachlan.
Film 998 - 4 amiche e un paio di jeans
Box Office: $44,352,417
Consigli: Più che un prodotto uscito nelle sale sembra un film per la tv, di quelli che Italia 1 trasmette per i ragazzi nel pomeriggio. Stiamo parlando, quindi, di una pellicola da vedere solo se fan della saga, di una delle protagoniste o perché sprovvisti di altri titoli.
Parola chiave: Jeans.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 17 luglio 2013

Film 567 - A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar

Alla ricerca di un film per la domenica, un'inaspettata, piacevole e divertente sorpresa.

Film 567: "A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar" (1995) di Beeban Kidron
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Alessio
Pensieri: Me ne avevano parlato bene in più occasioni - anche di recente -, ma mai avevo avuto slancio, motivo od occasione per vederlo. Male. "To Wong Foo Thanks for Everything, Julie Newmar" è veramente un film carino e divertente, piuttosto avanti, considerati i recenti avvenimenti che riguardano matrimoni per le coppie omosessuali, aggressioni e rivendicazione dei diritti della persona.
Motivi sociali e socialmente apprezzabili a parte, questa pellicola presenta - anche esasperando, come impone la spettacolarizzazione della vita al cinema - una realtà che non è certo familiare a tutti: quello delle drag queen. 

I tre magnifici Wesley Snipes, Patrick Swayze e John Leguizamo vengono rispettivamente tramutati nelle signore Noxeema Jackson, Vida Boheme e Chi-Chi Rodriguez che partiranno insieme per un viaggio che plasmerà ufficialmente la loro amicizia e cambierà le prospettive (oltre che loro) di un'intera cittadina.
Il pretesto per la partenza è il concorso nazionale 'Miss Drag Queen dell'anno' cui Noxeema e Vida devono partecipare avendo vinto parimerito l'edizione newyorkese. Invece di imbarcarsi comodamente su un aereo alla volta di Hollywood, dopo aver conosciuto la povera e sola Chi-Chi, decidono di prenderla sotto la loro protezione portandola con loro al concorso da raggiungere, però, a mezzo automobile. Infatti, barattato il biglietto aereo con una Cadillac del 1967, partono on the road e senza cartina per il viaggio che vedrà tappa importante a Snydersville, dove la macchina a noleggio finirà per andare in panne. 

Le tre si rifugeranno nel triste villaggio di poche anime non solo per la riparazione del mezzo, ma anche per evitare di essere ricollegate a quello che loro credono essere l'omicidio dell'agente di polizia che Vida aveva messo KO con un pugno dopo un tentativo di stupro da parte dell'agente. In realtà, stordito dalla scoperta del vero sesso di Vida - e dal pugno, chiaramente - lo sceriffo Dollard era solo svenuto: ripresosi, comincerà a dare loro la caccia.
Nel frattempo il brio delle 3 signore finirà per influenzare la città e i suoi abitanti, portando una serie di cambiamenti notevoli sia esteticamente che umanamente parlando. Questo, nel finale, sarà il loro lasciapassare per la libertà (dallo sceriffo) e, soprattutto, verso una consapevolezza e accettazione nei confronti di loro stesse e della fiducia da riporre negli altri.
Nonostante il necessario buonismo a tutti i costi, grazie a dio "A Wong Foo" non scade mai nel patetico o stucchevole meccanismo di autocommiserazione o edificante morale di speranza racchiuso nel mondo e chi ne fa parte. Le 3 signore sono fiere di essere ciò che sono e, nonostante la paura naturale che segue il doversi confrontare con il mondo non protetto che è il loro ambiente, affrontano a testa alta le sfide sul loro cammino senza mai rinnegare la loro scelta di vita. Questo messaggio positivo pervade tutto il film e resta filo conduttore per tutta la narrazione.
Nel complesso la pellicola è spassosa e divertente, coloratissima e baraccona, ma mai volgare o denigrante. Ho apprezzato i tre attori nei panni drag, sorprendentemente adatti e capaci nei loro ruoli. John Leguizamo è una Chi-Chi fantastica e veramente credibile.
Tra gli altri attori presenti Stockard Channing ("The Good Wife", "Amori & incantesimi", nonché famosa per essere la Betty Rizzo di "Grease"), Blythe Danner ("Ti presento i miei", nonché mamma di Gwyneth Paltrow) e Chris Penn (Willard Hewitt in "Footloose").
Ps. Due nomination ai Golden Globes per Patrick Swayze e John Leguizamo e un incasso al box office di $47,774,193.

Consigli: Spassoso e ben confezionato, alterna momenti spensierati ed altri in cui non mancano occasioni per riflettere. Apre ad un mondo magari - specialmente allora - poco conosciuto, rendendone umanità e sfarzosa giustizia. Piacevolissimo e cult nel suo genere.
Parola chiave: Julie Newmar.

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Bengi

martedì 24 gennaio 2012

Film 358 - Paul

Quasi fuori dalla malattia, in compagnia di Licia, uno dei nostri tanto piacevoli ritrovi cena + film!


Film 358: "Paul" (2011) di Greg Mottola
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Non ero molto interessato a questa pellicola, ma tra le proposte della serata era la più interessante. In effetti, a sorpresa, si è rivelato un prodotto divertente e azzeccato, buonissimo per una serata in compagnia.
Il duo comico inglese Simon Pegg e Nick Frost, dopo alcune collaborazioni precedenti ("L'alba dei morti dementi", "Hot Fuzz"), sbraca in suolo americano con un nerd movie che strappa ben più di una risata.
L'alieno Paul è sfacciato e grezzo, certamente non conforme all'immaginario extraterrestre costituitosi grazie alla storia del cinema.
In Italia doppiato dal non idoneo Elio (di Elio e le Storie Tese) in lingua originale ha, invece, beneficiato del fascino ruvido della voce di Seth Rogen ("The Green Hornet", "Molto incinta"). Le due scelte non sembrano seguire la stessa logica, ma si sa che da noi vale più che altro il tentativo di profitto a tutti i costi.
La pellicola, comunque, di per sé è piacevole e spiritosa, mescola benissimo la comicità con un pizzico di avventura in salsa Men in Black e regala certi camei di alto livello: Sigourney Weaver, Blythe Danner e Jane Lynch in parti molto piccole, Jason Bateman e Kristen Wiig in ruoli secondari. Tutti sono adatti alle loro parti (W Sigourney!).
Insomma, il tutto mi è piaciuto, ha segnato una serata davvero piacevole e - nota personale - ha accompagnato un momento molto importante del mio recente presente.
Consigli: Spensierato e senza pretese, figlio di una comicità ben scritta (i due attori protagonisti Simon Pegg e Nick Frost sono anche gli sceneggiatori) è un ottimo prodotto per una serata in compagnia o pr un momento in cui si necessiti un passatempo che metta di buon umore. Lo rivedrei.
Parola chiave: Comic-Con.

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Ric

giovedì 1 dicembre 2011

Film 337 - Sex List

Il numero 20 come punto di non ritorno, spia allarmante di una vita sessuale troppo disinibita che comprometterà per sempre la possibilità di trovare il vero amore. Stronzata? Sì, ma divertente!


Film 337: "Sex List" (2011) di Mark Mylod
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "What's Your Number?" ovvero il mistero dei due titoli italiani di questo film. A sinistra lo sfidante "Sex List" e, ad opporglisi a destra, il campione in carica "Prima di te". Nonostante qualche ricerca non mi è dato sapere quale dei due sia effettivamente il titolo usato per il nostro mercato. Su Wikipedia si trova il primo, su IMDb.com troviamo il secondo. Mistero. Di fatto, comunque, entrambi i titoli sono orrendi e di una banalità sconcertante. Aggiungo che, in realtà, il primo dei due era già stato usato per "Sex list - Omicidio a tre" (titolo originale "Deception"), pellicola del 2008 con il triangolo Ewan McGregor-Hugh Jackman-Michelle Williams che globalmente nessuno ha considerato. Forse questo ha inciso in qualche modo nella scelta di un nuovo nome da assegnare alla pellicola con Anna Faris.
Ma torniamo a noi: com'è questo "What's Your Number?"? Carino, divertente, spiritoso, scacciapensieri. Niente di più, niente di meno. A parte la bagarre sulla titolazione di questo lungometraggio, devo dire che non ho assistito a grandi conflitti interiori guardando i 106minuti di pellicola. Non certo profondo, né riflessivo, gioca più che altro sul potenziale comico della sua protagonista Anna Faris (già vista in commedie come "La coniglietta di casa", "La mia super ex-ragazza" e tutti i 4 "Scary Movie") e sulla figaggine pompata di Chris "Capitan America" Evans, tanto per rendere appetibile il prodotto ad ogni target umano.
Non ha funzionato, però, il mix di gag comiche, scene di nudo, ex fidanzati improbabili e madri pazze (Blythe Danner) per salvare il film dal disastro al botteghino: $29,433,010 incassati in tutto il mondo, ben poca roba per una romantic comedy. Sarà che il genere è in declino o i due protagonisti non sono proprio famosissimi, comunque a mio parere è un film che si lascia vedere tranquillamente. E ci scappa pure qualche risata.
Film 1189 - (S)ex list
Consigli: Classica pellicola da cervello spento, perfetta per curare ogni malumore di stagione. In compagnia o da soli non fa differenza, si ridacchia comunque.
Parola chiave: 20.

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Ric

giovedì 17 febbraio 2011

Film 219 - Vi presento i nostri

Di leggerezza in leggerezza...


Film 219: "Vi presento i nostri" (2010) di Paul Weitz
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Alessandro
Pensieri: Con tre nomination ai Razzie Award di quest'anno e una trama scritta probabilmente da un bambino delle elementari, questo Focker n°3 non si può che definire apertamente brutto. Giunti al terzo capitolo della saga (poi basta con i 3 però!), l'incasso non delude, ma tutto il resto sì.
Rispetto al primo "Ti presento i miei" ($295,500,000) e al secondo "Mi presenti i tuoi?" ($432,667,575) questo "Vi presento i nostri" ha, sì, racimolato fino ad oggi $306,533,490, ma non si può dire sia certo perchè è un film ben realizzato...
Ben Stiller pare abbia esaurito la carica simpatica (magari anche lui si è un po' rotto le palle di questa serie), Teri Polo è frigida, Owen Wilson di un'antipatia infinita, Jessica Alba inutile quanto in altri pochissimi ruoli della sua carriera, Laura Dern in un cameo imbarazzante, Barbra Streisand chiassona e quasi ciociaresca, Dustin Hoffman, Robert De Niro e Blythe Danner (che pure lei ha una parte misera) sono gli unici a non essere del tutto fuori luogo o irritanti.
Male, male, male. Non si ride mai, non ci si commuove, non ci si diverte, non si vede nulla di nuovo, non è chiaro perchè il candidato all'Oscar Paul Weitz si sia dedicato a questa regia, non si capisce il perchè di questo ennesimo capitolo di una saga già tramortita col secondo. Si spera che non sia in cantiere anche una quarta avventura...
Film 1627 - Meet the Parents
Film 1628 - Meet the Fockers
Film 219 - Vi presento i nostri
Consigli: Mah, lasciate stare...
Parola chiave: Banalità.


#HollywoodCiak
Bengi