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mercoledì 8 luglio 2020

Film 1745 - Casino Royale

Intro: Non ricordo bene per quale motivo ho rivisto prima "Skyfall" che questo film, in ogni caso mi era sicuramente tornata voglia delle avventure di 007.
Film 1745: "Casino Royale" (2006) di Martin Campbell
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ingresso trionfale di Daniel Craig come James Bond, anche se va detto che qui siamo ancora in una fase un po' tamarra del personaggio, avendo appena ottenuto il testimone da Pierce Brosnan che di sicuro ha incarnato una versione molto high tech/ludica della famosa spia con licenza di uccidere.
"Casino Royale" è un grande rilancio per 007 che, da questo titolo in poi, non solo si rifarà il look, ma procederà per un percorso narrativo più maturo e interessante da seguire che, tra l'altro, gioca benissimo la carta Vesper Lynd (Eva Green).
Film 468 - Casino Royale
Film 1745 - Casino Royale
Film 471 - Quantum of Solace
Film 483 - Skyfall
Film 618 - Skyfall
Film 1165 - Skyfall
Film 1738 - Skyfall
Film 1044 - Spectre
Film 1167 - Spectre
Film 2055 - No Time to Die
Cast: Daniel Craig, Eva Green, Mads Mikkelsen, Jeffrey Wright, Judi Dench, Giancarlo Giannini, Caterina Murino, Tobias Menzies, Claudio Santamaria.
Box Office: $616.1 milioni
Vale o non vale: Primo titolo di 5 James Bond con al timone Daniel Craig che, grazie a questo franchise, acquista fama internazionale e grande popolarità. "Casino Royale" funziona, ha ritmo e grandi scene d'azione, per un risultato finale di grande intrattenimento.
Premi: Candidato a 9 BAFTA (tra cui Miglior attore protagonista (Craig), sceneggiatura non originale e film britannico dell'anno) ha vinto quello per il Miglior sonoro. La canzone "You Know My Name" cantata da Chris Cornell nei titoli di testa è stata candidata al Grammy per Best Song Written for Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Poker.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 12 ottobre 2015

Bond, James Bond

James Bond's next movie "Spectre" is coming this November. Maybe you need a recap of all his adventures...
In Italia il prossimo film di James Bond, "Spectre", uscirà il 5 novembre. Se siete interessati ad un ripasso delle sue avventure e a qualche curiosità sul personaggio, godetevi l'immagine qui sotto...












































































#HollywoodCiak

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mercoledì 21 novembre 2012

Film 483 - Skyfall

50 anni e non sentirli. Il suo hobby? La resurrezione.
Io lo amo.


Film 483: "Skyfall" (2012) di Sam Mendes
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Paola
Pensieri: Lui è Bond, James Bond.
Ok, sì, vabbé. Mica il solito Bond, però. Già, perchè in occasione del matrimonio dorato che lega la saga al suo pubblico di fedelissimi, non solo la produzione ha fatto pienamente il suo dovere, ma si è superata!
Chi è, del resto, James Bond se non la spia più cool di sempre? Essere agente segreto, però, ha portato lui e il suo lavoro ad una stereotipazione negli anni che ha sancito una rappresentazione del prodotto 007 un po' troppo in 'salsa pop'. Pierce Brosnan era cotonato, glam, sempre in ordine e, diciamocelo, un po' montato. La scelta giusta, dopo 4 film in sua compagnia, è stata fatta andando controcorrente e scegliendo quel Daniel Craig semisconosciuto e dalla faccia da cattivo. E Mr. Bond torna ad avere una carriera.
Dopo il bel "Casino Royale" e il meno riuscito "Quantum of Solace", si cambia tutto tranne l'attore protagonista e la fidata M/Judi Dench: si ingaggiano ben 2 premi Oscar (alla regia Sam Mendes, quello di "American Beauty", come cattivo Javier Bardem), si contorna con le solite - mai viste - Bond girls (Bérénice Marlohe, Naomie Harris) e il risultato funziona alla grande.
Questo "Skyfall", innanzitutto, ha una dose di introspezione veramente insolita per la saga. Il titolo stesso rappresenta un passaggio fondamentale nella storia del protagonista del quale, tra l'altro, si scopre finalmente qualcosa di passato e famiglia (non avendo visto gli originali, non so se nei precedenti film si fossero mai affrontati gli argomenti). Quindi, mettendo assieme i pezzi, dopo l'amore disperato per la bella Vesper Lynd/Eva Green, dopo aver capito che anche lui ha dei sentimenti, ma rimane fedelissimo alla sua M - vera Bond girl di questa pellicola -, scopriamo sempre di più della spia, tanto da farci finalmente un'idea del perché Bond sia così tutto d'un pezzo. Era ora.
In questa maniera, tra l'altro, si legittima un percorso che leghi un episodio all'altro, senza limitare tutte le volte le pellicole ad una vita propria che termini con l'apparire sullo schermo dei titoli di coda. Questa formula, più tipica del passato (vedi i vecchi Batman, per esempio, o l'intuizione di Raimi di reinventare la storia di Spider-man legando i suoi tre episodi sotto il nome di trilogia), finalmente è stata abbandonata anche per 007, che può avere la licenza di uccidere, ma di certo non quella di annoiare.
Di conseguenza, in questo film, c'è spazio per toccare un po' tutti i passaggi necessari a rendere interessante la vicenda, ricollegandosi anche alle "puntate" precedenti: azione mozzafiato, attentati, resurrezione di James, caccia al cattivo, assalto al forte e, soprattutto, un dialogo franco con il passato.
E proprio quest'ultimo tema, il passato, è quello cardine di tutta la storia: che i Servizi Segreti britannici abbiano bisogno di essere svecchiati? Che M e Bond siano troppo vecchi per continuare a ricoprire il loro ruolo? Non a caso vengono inseriti nel cast alcuni nuovi elementi: Gareth Mallory/Ralph Fiennes (che mette più volte in discussione la figura di M) e Q/Ben Whishaw (che, nonostante abbia il volto pulito di un ragazzino, suggerisce un ritorno alla classica sobrietà di pistola e radiotrasmittente evitanto come la peste il momento gadget strambi).
Ora che Bond è serio, maturo e collocato in uno spazio più verosimile, gli sceneggiatori hanno potuto prendersi il lusso di concedersi 143 minuti belli densi per raccontare una vicenda che richiederà la massima attenzione e dell'agente segreto e del pubblico. Saranno messi alla prova sangue freddo, capacità operative, genialità e, soprattutto, la fedeltà del braccio destro alla sua M(ente).
Posso assicurare che il gioco vale la candela, "Skyfall" è bello e ben scritto, ha una fotografia pazzesca - la Scozia non è mai stata così bella (e tanto simile ai freddi inverni di "Cime tempestose", nonostante quello sia ambientato in Inghilterra) - e un finale da battaglia come non se ne vedevano dai tempi de "Le Due Torri".
Devo ammetterlo, ero piuttosto scettico riguardo le voci che volessero questo film un nuovo capolavoro, svolta definitiva per un nuovo cammino di 007, ma non ho potuto fare altro che ricredermi. "Skyfall" è certamente uno dei migliori film che abbia visto quest'anno.
Ps. Canzone portante questa volta affidata all'inglese e popolarissima Adele che fa centro al primo tentativo con la track dallo stesso nome del film (tutti gridano alla candidatura all'Oscar per lei sicura al 100%). Tra l'atro molto ben utilizzata durante i titoli di testa, che mettono in scena in maniera figurata tutto quello che lo spettatore vedrà di lì alle prossime due ore sottoforma di esperimento visivo tra cartone animato, compture grafica e rielaborazione di frame dalla pellicola stessa.
Film 468 - Casino Royale
Film 1745 - Casino Royale
Film 471 - Quantum of Solace
Film 483 - Skyfall
Film 618 - Skyfall
Film 1165 - Skyfall
Film 1738 - Skyfall
Film 1044 - Spectre
Film 1167 - Spectre
Film 2055 - No Time to Die
Consigli: Chiaro che vedere anche i precedenti episodi con Daniel Craig nei panni di 007 aiuterebbe a farsi un'idea di come l'attore e i produttori hanno decostruito un personaggio storico per ricrearlo sottoforma di icona. La spesa di tempo è ben ripagata da questo terzo capitolo, tra l'altro record d'incassi mondiale ($672,855,549 guadagnati in meno di un meso), il più bello dei Bond tra quelli che ho visto.
Gli inglesi, ormai, hanno capito cosa vuol dire produrre buoni film. Chapeau.
Parola chiave: M.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 26 ottobre 2012

Film 471 - Quantum of Solace

Martedì a Londra la première di "Skyfall" che da noi uscirà il giorno di Halloween. Per prepararmi, con Paola anche il secondo episodio della saga che ha regalato una seconda giovinezza a James Bond.


Film 471: "Quantum of Solace" (2008) di Marc Forster
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Paola
Pensieri: Bene Bond, ma si poteva fare di meglio. Se anche qui non mancano spettacolarità, azione e la carismatica presenza di Mr. Craig tutto muscoli e licenze di sterminare, di fatto questo "Bond 22" non ha lo stesso carisma del suo predecessore.
La trama è più debole e a dirla tutta non sempre sembra seguire un filo narrativo chiaro. Ogni tanto ci si ritrova confusi in un'azione di lotta tanto frenetica da risultare impossibile da afferrare visivamente e, peggio ancora, non sempre si riesce a capire davvero fino a dove si voglia andare a parare.
In effetti un certo senso di disorientamento segna anche la figura di Bond che, dopo la morte dell'amata Vesper, è un concentrato di rabbia e vendetta difficile da controllare per la stessa M (Judi Dench). Forse il film riflette lo stato d'animo del suo protagonista...
Al di là di questo, comunque, qualche critica più precisa va mossa. La prima, come si diceva, è puramente tecnica: la frenesia di 'buttare' lo spettatore dentro l'azione finisce per rendere impossibile la fruizione di un'immagine mossa e in costante frenesia, tanto fastidiosa quanto controproducente. E dire che i precedenti lavori di Marc Forster ("Neverland - Un sogno per la vita", "Il cacciatore di aquiloni") presentano una regia piuttosto tranquilla (per non dire classica).
Secondo punto: Olga Kurylenko. Sorvolando sul fatto che non mi piaccia di per sé, ha un'aspetto sciatto ed è priva di quella magia seduttiva che avrei preferito vedere su una Bond girl dopo il passaggio della bellissima Eva Green nel capitolo precedente. Inoltre, a ben vedere, non l'hanno aiutata nemmeno gli addetti ai lavori: dotata di una Ford Ka color della tristezza che non si addice nemmeno alla donna delle pulizie dell'agente segreto più famoso del Regno Unito, finisce per fare la figura della poveretta. In aggiunta - e qui il terzo punto critico - è vestita in maniera orripilante. La costumista Louise Frogley riesce ad appiattire il livello glam della parte femminile in maniera tanto riuscita da essere mortificante. Perfino Gemma Arterton, che qui ha un piccolo ruolo, riesce a risultare imbarazzantemente conciata (anche se, devo ammettere, il suo personaggio segue alla perfezione la "Lesson number 8" di Anna dello Russo: Wear coat as a dress).
Se dire "Il mio nome è Bond, James Bond" è cool già di per sé, il mondo che contorna il nostro eroe non lo è per niente. Sì, è vero, c'è una presentazione dell'immagine piuttosto ricercata e, molto spesso, 'pulita', ma non posso dire che basti piazzare 007 in un hotel di lusso o in una Siena col Palio ripulita per l'occasione con le migliori tecniche di fotoritocco perchè si possa definire "Quantum of Solace" il film dove Craig possa giocarsi la carta del 'più figo di tutti' al meglio. Le evoluzioni di lotta sono effettivamente accattivanti e si vede che l'attore è davvero adeguato per la parte, ma manca sempre quel momento in cui liberare charme e abilità seduttive - anche verso il pubblico, chiaramente - cui "Casino Royale" ci aveva abituato.
Non tutto è da buttare, però. Anzi, al contrario, forse il vero pregio di questa pellicola è di funzionare alla perfezione per lo scopo che ha: quello di trainare Bond da una parte all'altra della storia, ovvero di raccordare il "21" e il "23" in maniera funzionale. In questo senso la sceneggiatura prende una sua logica che, altrimenti, finirebbe per sfuggire a chi si approccia al prodotto senza adeguata presentazione.
Detto questo bisogna comunque segnalare che, come pellicola trait d'union, "Quantum of Solace" ha un suo perchè che tende a sbiadire nel momento in cui la si guarda singolarmente. Sfuggono molti elementi, questo 'quantum' di cui tanto si parla viene citato (veramente bisbigliato) giusto un paio di volte e, ripensando a Le Chiffre, Dominic Greene (Mathieu Amalric) non possiede lo stesso fascino meschino.
In ogni caso direi che, nonostante mi aspettassi di più dal nuovo Bond di Paul Haggis, anche in questo caso lo standard è decisamente più alto degli episodi della saga precedenti allo svecchiamento di Craig. Contestualizzare eroi (o supereroi) in una realtà sì parallela, ma pur sempre molto vicina alla nostra, aiuta a regalare loro un'anima più vera grazie alla quale il film, poi, finisce per giovarne. Staremo a vedere se "Skyfall" saprà mantenere questa peculiarità.
Ps. $591.7 milioni incassati in tutto il mondo, inferiore al precedente incasso di 'soli' 4,7 milioni.
Film 468 - Casino Royale
Film 1745 - Casino Royale
Film 471 - Quantum of Solace
Film 483 - Skyfall
Film 618 - Skyfall
Film 1165 - Skyfall
Film 1738 - Skyfall
Film 1044 - Spectre
Film 1167 - Spectre
Film 2055 - No Time to Die
Consigli: Avendo visto "Casino Royale" in lingua originale, devo dire che il doppiaggio italiano rovina davvero il fascino di 007. Con una voce naturale bassa - e, diciamocelo, sexy - Daniel Craig avrebbe meritato una voce nostrana più profonda e direttamente collegata al suo timbro. Da noi, invece, questo aspetto (importante) si perde a causa di una voce che non si adatta perfettamente al personaggio. Chi può, quindi, si goda "Quantum of Solace" in inglese, che è meglio.
Parola chiave: Deserto di Atacama.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 19 ottobre 2012

Film 468 - Casino Royale

Il 31 ottobre si avvicina e bisogna presentarsi preparati all'appuntamento con il nuovo 007...


Film 468: "Casino Royale" (2006) di Martin Campbell
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Paola
Pensieri: Bond è tornato. Ed è seriamente incazzato.
Superato il più raffinato e imbolsito Pierce Brosnan, Daniel Craig da un calcio nel sedere a tutti i precedenti 007 e - piaccia o no - regala un bello scossone alla serie di spie più famosa al mondo. Aggiungo: e finalmente mi piace.
E' nota la mia propensione naturale verso i film dove 'ci si mena di brutto' e qui, finalmente, si prende la piega giusta per giustificare una spia che da anni ha licenza di uccidere. E Craig, diciamocelo, non si lascia dietro nessuno.
Con la trama curata, tra gli altri, dal Paul Haggis dell'inutile "Crash - Contatto fisico" e l'adrenalinico "The Next Three Days", pare si sia riusciti a colmare quel gap che per anni ha voluto Bond più un personaggio patinato e stereotipato che un vero re dell'azione spionistica. Con questa full immersion nella caratterizzazione di un eroe più plausibilmente incorniciato nella realtà - chiaro che evoluzioni e avventure rimangono di stupefacente inverosimiglianza - finalmente Mr. James Bond si regala un'anima capace perfino di amare davvero. Scottato dalla sensuale visione di Vesper Lynd/Eva Green, il nostro granitico sciupafemmine troverà perfino il tempo tra un'autorianimazione e una partita di poker di scappare in giro per il mondo con la donna riuscita a sciogliergli il cuore.
Nuovi interessanti spunti in questo "Bond 21", carico di azione e scenari (anche italiani) in cui si muovono personaggi composti da un cast internazionale: al solito Judi Dench nei panni di M, poi il danese Mads Mikkelsen (Le Chiffre), gli italiani Giancarlo Giannini, Caterina Murino e Claudio Santamaria (che non ha una sola battuta...), l'americano Jeffrey Wright, il francese Simon Abkarian e l'ivoriano Isaach De Bankolé.
E' davvero una pellicola ben riuscita quella che regala al pubblico il regista Martin Campbell (già dietro di "GoldenEye" e del più recente flop "Lanterna verde"), certamente una ventata d'aria fresca e meno 'giocosa' dell'universo delle spie di Sua Maestà. Scritto bene, con battute ad effetto che colgono alla perfezione lo stile pungente e 'furbetto' di 007 che lo rende tanto piacione (e piacevole), ha a suo favore l'inusuale (per la serie) volto del duro Craig che, oltre ad essere biondo con occhi azzurro ghiacchio, ha quella che più comunemente e semplicisticamente si potrebbe definire una 'faccia da cattivo'. A ben pensare, però, il nostro Bond non è così tanto buono e, come i puristi della saga hanno dovuto fare, bisogna ammettere che l'attore inglese è davvero tagliato per il ruolo. Tosto e tutto d'un pezzo, ha ridato vigore ad un personaggio che stava cominciando a rischiare di diventare la caricatura di sé stesso.
Bene, dunque, davvero una pellicola piacevole e spassosa da seguire, con la giusta dose di azione mischiata a suspense e paesaggi mozzafiato. Bei vestiti, belle donne e belle macchine aggiungono quel tocco macho che non può mancare a ogni tombeur de femmes che si rispetti. Adrenalinico Bond, non si risparmia mai. Ma fa bene, perchè questa volta ha fatto il botto.
Ps. In lingua originale è davvero divertente ascoltare il pessimo accento della Murino. Giannini se la cava piuttosto bene, ma la migliore è Eva Green che, nonostante sia francese, parla un inglese perfetto.
Film 468 - Casino Royale
Film 1745 - Casino Royale
Film 471 - Quantum of Solace
Film 483 - Skyfall
Film 618 - Skyfall
Film 1165 - Skyfall
Film 1738 - Skyfall
Film 1044 - Spectre
Film 1167 - Spectre
Film 2055 - No Time to Die
Consigli: "Casino Royale" è il film della serie di bond che ha incassato di più, con $594.7 milioni al box office mondiale. La critica ne ha parlato molto bene, specialmente lodando la performance di Craig (per lui anche la nomination come Miglior attore ai Bafta del 2007). Con questi presupposti non si può non dare una chanche a questa pellicola che - al contrario di "The Amazing Spider-Man" - svecchia davvero un prodotto da molti anni ormai appannato e poco convincente. E Eva Green è davvero stupenda.
Parola chiave: Poker.

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Bengi

giovedì 18 ottobre 2012

Film 467 - The Amazing Spider-Man

Leggo critiche entusiaste e penso che, forse, non abbiamo visto tutti lo stesso film.


Film 467: "The Amazing Spider-Man" (2012) di Marc Webb
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Al di là del fatto che non trovassi necessario, a così breve distanza dai precedenti, riproporre la figura di Spider-Man al cinema, mi pare evidente che con questo ennesimo capitolo/reboot/prequel/chiamatelo-come-vi-pare si volesse semplicemente spillare soldi al pubblico. Poche nuove idee presentate, tanto che si ricomincia da dove Sam Raimi era già passato 10 anni fa: le origini dell'Uomo Ragno.
Come si fa, quindi, a pensare di rinnovare un prodotto, svecchiarlo - ce n'era bisogno, poi? -, quando in realtà i nodi principali della trama sono gli stessi già affrontati nello "Spider-Man" con Tobey Maguire? Ok, cambia la protagonista femmile (non più Mary Jane Watson, ma Gwen Stacy interpretata da Emma Stone), cambia il cattivo di turno (Curt Connors/Lizard interpretato da Rhys Ifans) e cambia, addirittura, un aspetto tanto caratteristico del nostro eroe (non spara più le ragnatele dai polsi in maniera 'naturale', ma attraverso dei marchingegni), ma a parte quelli che potremmo definire dettagli, di fatto il tutto resta pressoché immutato rispetto a quanto si era già visto anni fa. E allora, dico io, perchè?!
Perchè stiracchiare una sceneggiatura al limite del decente (unico esempio su tutti: Peter si intrufola alla Oscorp rubando all'ingresso uno dei cartellini visitatori che appartiene ad un ragazzo indiano - se non sbaglio - riuscendo a passare i controlli indisturbato. Scena successiva, il ragazzo a cui appartiene il tesserino, palesemente indiano - or whatever -, viene cacciato in malomodo dalla sicurezza. E' una scena ridicola), scomodare un buon cast (Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Martin Sheen e il due volte premio Oscar Sally Field) per un pasticcio cinematografico che vale solo per effetti speciali o potenza delle immagini proposte?
Sono rimasto molto deluso dal risultato finale di questa pellicola, da cui mi aspettavo molto di più che una scopiazzatura della genesi 'alla Batman' - genitori uccisi da bambino, infanzia in solitudine - oltre che di una sua parte in toto (a Gotam viene fatto fuoriuscire il gas di Crane facendo impazzire tutti gli abitanti in "Batman Begins", qui il Dott. Connors vuole utilizzare il siero sull'intera città e trasformare gli umani in lucertole e in entrambi i casi il supereroe riesce a somministrare l'antidoto) e un volteggiare per grattacieli combattendo contro il Godzilla di turno. L'analisi e la presentazione dei personaggi è troppo superficiale e, purtroppo, dopo che con i primi tre capitoli su Spider-Man si è aperta per i supereroi una nuova caratterizzazione più 'vera' e meno da blockbuster, con questo film si ritorna ad un'immagine patinata e particolarmente inverosimile, il che a mio avviso è un vero spreco di risorse ($230 milioni di budget) e tempo. Avrei preferito un'indagine introspettiva più completa, meno semplicistica e tirata via solo per dare spazio ad una serie di acrobazie più spettacolari in funzione di un 3D che - fatemelo urlare - mi sta davvero cominciando a rompere le scatole. Non me ne frega niente di vedere mille pezzetti di vetri in frantumi che sembrano direzionati a colpire la mia faccia quando, seguendo la trama del film, la sensazione è quella di vedere l'episodio di una favoletta da cartone animato. Film come "Il cavaliere oscuro" o "Casino Royale" ci hanno ormai abituato ad una collocazione spazio-temporale degli eroi moderni in quella che è plausibile definire una realtà parallela molto simile alla nostra quotidiana. Qui, invece, sembra solo di partecipare (non attivamente) ad un videogioco trito e ritrito. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 1781 - Spider-Man: Far from Home
Film 2077 - Spider-Man: No Way Home
Film 2226 - Spider-Man: No Way Home
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther Consigli: I $752,216,557 di incasso mondiale sembrano smentire appieno la mia delusione nei confronti di questo "The Amazing Spider-Man" che, evidentemente, è globalmente piaciuto. L'unica è vederlo per farsi un'opinione, ma io personalmente sento di raccomandare, piuttosto, la visione dei primi due capitoli della trilogia di Raimi.
Parola chiave: Mutazione.

Trailer
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Bengi