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martedì 2 luglio 2024

Film 2286 - The Fall Guy

Intro: Il trailer era dappertutto, non potevamo astenerci dal vederlo.

Film 2286: "The Fall Guy" (2024) di David Leitch
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: considerato quanto ci hanno speso per produrlo (125–150 milioni di dollari) e chissà quanto in marketing per promuoverlo, il risultato finale di questo "The Fall Guy" al botteghino è particolarmente deludente.
Il film di per sé non è male, ma non è nemmeno così innovativo o "interessante" come potrebbe sembrare dal trailer. Per carità, la storia è anche divertente e il duo Gosling - Blunt funziona anche bene, ma non è sufficiente a mio parere a giustificare tutto il rumore mediatico creato per spingere il film.
Insomma, per quanto "The Fall Guy" nel complesso funzioni, non aggiunge niente a quanto non si sia già visto nel passato in pellicole simili. E considerato quanto il pubblico si stia rivelando più selettivo ultimamente, non è decisamente sufficiente a convincere lo spettatore medio a recarsi al cinema. "Bullet Train" (il precedente film del regista David Leitch), che pure non aveva fatto sfacieli al box-office, almeno presentava una storia più particolare e unica nel modo di costruire il racconto. Qui la trama intricata e la durata di oltre 2 ore non aiutano.
Peccato, sulla carta pareva il titolo perfetto per cominciare la stagione cinematografica estiva.
Cast: Ryan Gosling, Emily Blunt, Aaron Taylor-Johnson, Hannah Waddingham, Teresa Palmer, Stephanie Hsu, Winston Duke, Jason Momoa.
Box Office: $174.6 milioni
Vale o non vale: Si lascia guardare tranquillamente e Ryan Gosling è, come sempre, un ottimo protagonista, ma il film di per sé non aggiunge niente di nuovo al genere action. Sequenze d'azione molto ben costruite, ma non mi aspettavo niente di diverso da Leitch che delle "botte da orbi" ci ha fatto il suo marchio di fabbrica.
Premi: /
Parola chiave: Incidente.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 22 maggio 2024

Film 2277 - Godzilla x Kong: The New Empire

Intro: Non vedevo l'ora di andarlo a vedere al cinema!

Film 2277: "Godzilla x Kong: The New Empire" (2024) di Adam Wingard
Visto: al cinemaa
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: forse ancora più che il film precedente, questo "Godzilla x Kong: The New Empire" è una frenesia inarrestabile di avvenimenti che si susseguono senza sosta uno dopo l'altro. E, per quanto mi sia goduto questa visione, devo dire che per certi versi il tutto è quasi... troppo.
Premesso che da un prodotto come questo mi aspetto solo che sano e disimpegnato intrattenimento - per cui, diciamocelo pure, la storia è quasi accessoria - e da questo punto di vista il film mantiene le promesse, di fatto però succedono talmente tante cose che non si ha mai il tempo di elaborare quanto appena visto, di prendere fiato per un secondo. E, se da un lato l'effetto montagna russa ha sicuramente centrato l'obiettivo, come contrappasso si ha una certa sensazione di stanchezza alla fine della visione (o almeno io mi sono sentito così).
Ciò detto, "Godzilla x Kong: The New Empire" è esattamente quello che ci si aspetta, se non di più: un tour de force di combattimenti e distruzione di qualunque cosa, elementi non-sense della mitologia dei due iconici personaggi, nonché la (vaga) continuazione delle trame precedenti che qui, grazie al cielo, lasciano finalmente indietro certi fili narrativi ormai privi di interesse (quello del personaggio di Millie Bobby Brown, per esempio, che già dalla pellicola precedente non aveva più senso di esserci). Inoltre, la storia ci regala anche una sorta di hommage a "Il pianeta delle scimmie" che, in questo contesto, tutto sommato non stona.
Insomma, "Godzilla x Kong: The New Empire" non sarà certo un capolavoro, ma per quello che è sicuramente funziona e non lascia delusi.
Film 724 - Godzilla
Film 726 - Godzilla
Film 912 - Godzilla
Film 1413 - Godzilla
Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters
Film 2000 - Godzilla vs. Kong
Film 2268 - Godzilla vs. Kong
Film 2277 - Godzilla x Kong: The New Empire
Cast: Rebecca Hall, Brian Tyree Henry, Dan Stevens, Kaylee Hottle, Alex Ferns, Fala Chen, Rachel House, Chika Ikogwe.
Box Office: $563.8 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Azione allo stato puro. Gli effetti speciali non sono i miei preferiti (specialmente per i primati), ma non si va certo a vedere un film come questo alla ricerca di un senso di realismo e veridicità. Sarebbe meglio recuperare anche le pellicole precedenti, ma non è necessario: Godzilla e Kong comunicano a sberle e pugni nei capitoli precedenti come qui. Anzi, qui se le danno ancora più forte.
Premi: /
Parola chiave: Mothra.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 29 aprile 2023

Film 2182 - 65

Intro: Molto incuriosito dal trailer, sono corso al cinema a recuperare questo film non appena ho potuto!

Film 2182: "65" (2023) di Scott Beck, Bryan Woods
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: l'idea di mischiare navicelle spaziali e dinosauri? Potenzialmente intrigante, anche se quella di alieni e cowboy non aveva funzionato tanto bene in passato... Eppure sulla carta questa pellicola sembrava un potenziale successo. Dove sta il problema, quindi?
La verità è che "65", oltre all'idea alla base della trama non va. Adam Driver si schianta sulla Terra e, pur provenendo da lfuturo, per qualche motivo finisce nel passato all'epoca dei dinosauri. E proprio qui sta il problema: tutto quanto detto finora lo sappiamo già perché ce lo dice il poster. Ergo, no effetto sorpresa rispetto ad uno dei colpi di scena della trama che avrebbe potuto fare la differenza in termini di lasciare lo spettatore sorpreso e piacevolmente colpito. Capisco che si debba trovare il modo per invogliare gli spettatori a vedere il film, ma non era davvero necessario rivelare che si trattasse praticamente di un viaggio nel tempo all'epoca dei dinosauri. Quindi sì, abbiamo un problema non da poco sin dal principio.
Avendo praticamente sprecato uno dei possibili twist della sceneggiatura, mi sarei aspettato che la storia facesse di tutto pur di stupirmi con altre sorprese e momenti epici, soprattutto considerato che si fa la fatica di scomodare i dinosauri (in un momento storico in cui un film tremendo come "Jurassic World Dominion" è riuscito ad incassare oltre 1 miliardo di dollari al box-office mondiale). Invece "65" sceglie di relegarli nello sfondo e concentrarsi sul rapporto tra i due protagonisti della pellicola: non ci sarebbe niente di male, non fosse che la storia di fatto finisce per rinnegare quegli elementi usati per attirare al cinema gli spettatori (tutta la componente sci-fi) per focalizzarsi sul rapporto tra Mills, il capitano con i sensi di colpa per la figlia morta che non è riuscito a salvare (Adam Driver), e Koa (Ariana Greenblatt), la bambina che non sa di aver perso i genitori e spera di poterli riabbracciare con l'aiuto di Mills, con cui però non può comunicare poiché i due non parlano le rispettive lingue.
Ribadisco, non ci sarebbe niente di male sul dare spazio prevalentemente alla storia e percorso di crescita dei due protagonisti, non fosse che non è la storia per cui ho pagato il biglietto. Io voglio vedere i dinosauri e voglio vedere come uno piovuto dal futuro, con armi e tecnologie a disposizione che non mi posso neanche immaginare, si confronta con il pericolo primordiale di un animale gigantesco che ti considera la sua cena. Fine. Tutto il resto non mi interessa, se non marginalmente. E non per superficialità o mancanza di tatto, ma semplicemente perché "65" mi ha convinto che fosse la storia di un sopravvissuto che non sa di trovarsi sul nostro pianeta nel periodo Cretaceo e deve confrontarsi con situazioni estreme per sopravvivere. Benissimo darmi un po' di contesto in termini di motivazione del personaggio e del suo percorso personale all'interno della storia, ma questo è un film di fantascienza che si immagina un mondo in cui un umano nel futuro, per un motivo o per un altro, deve fare i conti coi dinosauri: se avessi voluto vedere una pellicola su un padre disperato per la morte della figlia e pieno di rimorso perché quando è venuta a mancare lui non c'era e che ora cerca di alleviare dolore e senso di colpa aiutando la povera orfana a sopravvivere... allora a) non mi servivano i dinosauri e b) avrei guardato un altro film.
Quindi no, "65" non fa centro. E' un prodotto che non sa cosa vuole vendere o che tenta - senza riuscirci - di essere troppe cose alla volta. E nonostante Adam Driver sia ovviamente in grado di portare tutta la baracca sulle sue spalle, il risultato finale è mediocre a dir molto. Peccato.
Ps. Il fatto che Koa passi dal non sapere una parola di inglese a capire Mills nel giro di qualche giorno, considerato poi che lui si riveli assoltamente incapace (in-ca-pa-ce) a spiegarsi tramite gesti o disegni, è una semplificazione della trama che mi ha alquanto irritato.
Cast: Adam Driver, Ariana Greenblatt.
Box Office: $56.2 milioni
Vale o non vale: Cercate un film di fantascienza? Un film sui dinosauri? Un film che combini insieme elementi narrativi inaspettati e, sulla carta, impossibili da mischiare? Ottimo, evitate "65".
Scelte perfette per la ricerca di cui sopra sono, nell'rodine: "Alien", "Jurassic Park" e "Godzilla vs. Kong".
Premi: /
Parola chiave: Bacche.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 8 dicembre 2021

Film 2064 - Blood Red Sky

Intro: Non sapevo neanche dell'esistenza di questa pellicola fino a quando non è salatato fuori che fosse uno tra i titoli Netflix più visti di quest'anno. Non potevo non dare un a possibilità...

Film 2064: "Blood Red Sky" (2021) di Peter Thorwarth
Visto: dal computer portatile
Lingua: tedesco, inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: all'inizio sembra che questo film voglia approcciare il tema vampiresco da una prospettiva (per una volta) differente, quasi matura, raccontando la storia delle difficoltà che questa mamma contagiata dal virus mutante vampiro deve affrontare nella speranza di poter guarire e poter condurre una vita normale assieme al figlio. Poi il tutto prende la solita piega horror/slasher/violenta e ciao ai buoni propositi.
In una sorta di mix tra "Flightplan" e "World War Z", "Blood Red Sky" non prende mai veramente quota, diversamente dall'ambientazione in cui racconta la sua storia. Indeciso si pigiare sull'acceleratore dell'orrore o mantenere quel vago accenno di creatività iniziale portata in campo dalla premessa della storia, la pellicola finisce per risultare l'ennesimo titolo Netflix che non pagheresti mai per vedere al cinema e al contempo ti anestetizza il cervello abbastanza da farti passare una serata qulunque. Niente di più.
Cast: Peri Baumeister, Roland Møller, Chidi Ajufo, Alexander Scheer, Graham McTavish, Dominic Purcell.
Box Office: /
Vale o non vale: Certo non un capolavoro, comunque si lascia guardare e va detto che l'interpretazione disperata di Peri Baumeister regala qualcosa alla sfortunata protagonista (e a noi che seguiamo la storia), ma niente più di questo.
Premi: /
Parola chiave: Terroristi.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 30 novembre 2021

Film 2061 - Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings

Intro: Sinceramente non volevo perdermi l'occasione di vederlo al cinema, per cui l'altra sera mi sono deciso e me ne sono andato a Cineworld in centro. Forse il cinema con le poltrone più scomode in cui sia mai stato...

Film 2061: "Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings" (2021) di Destin Daniel Cretton
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: il miglior Marvel di sempre? No. Meglio di "Eternals"? Assolutamente.
"Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings" è un film divertente e sufficientemente spensierato da far dimenticare quel mezzo buco nell'acqua che è stato "Black Widow" - che poi non è neanche pessimo eh - e, al contempo, ben sperare per questa nuova ondata di supereori che ci sta invadendo senza cognizione di causa. Sarà che per la pandemia tutti i vari titoli in scaletta sono slittati, ma di fatto questo sovrappopolamento di pellicole da fumetto comincia un po' a sapere di già visto.
In ogni caso, ribadisco, questa pellicola è certamente un successo perché funziona e intrattiene a dovere, anche se le oltre due ore di durata un po' si fanno sentire, soprattutto quando la prima parte della storia ha una connotazione narrativa completamente diversa dal resto del racconto. Si parte citando quello "Speed" che fece di Keanu Reeves e Sandra Bullock due star, per poi piombare in una sorta di "Fight Club" sotto steroidi, per continuare con una seried di momenti alla "Mortal Kombat" che poi cedono il passo a "La tigre e il dragone", per terminare con la solita conclusione Marvel che chiama in campo mostruosità computerizzate (qui nella forma mixata di Falkor de "La storia infinita" e i vari draghi del precedente film Disney "Raya and the Last Dragon", tra l'altro sempre con Awkwafina). Insomma, si pesca a mani basse dalle filmografie più disparate, anche se la sensazione finale è che il tutto sia sufficientemente coeso e spassoso.
C'è dramma, ci sono scene d'azione pazzesche e botte da orbi, una buona dose di mondi incantati e, addirittura, un ritorno inaspettato alla terza avventura cinematografica di Tony Stark ("Iron Man 3"). Non si poteva chiedere di più.
Cast: Simu Liu, Awkwafina, Meng'er Zhang, Fala Chen, Florian Munteanu, Benedict Wong, Michelle Yeoh, Ben Kingsley, Tony Leung, Mark Ruffalo, Brie Larson.
Box Office: $431.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Gli appassionati della Marvel o comunque del genere dei supereroi apprezzeranno sicuramente. E' un buon film di intrattenimento, con effetti speciali ben realizzati, un protagonista davvero efficace (Liu) e una spalla, Awkwafina, che è sempre una garanzia.
Premi: /
Parola chiave: Pendant.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 22 settembre 2021

Film 1822 - Mad Max: Fury Road

Intro: Sempre a Ushuaia, sempre tutto bene. Abbiamo anche gusti cinematografici simili e l'amore è nell'aria. Ma forse dovevo sentire puzza di bruciato...

Film 1822: "Mad Max: Fury Road" (2015) di George Miller
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Eric
In sintesi: l'ho già visto un sacco di volte e continuo ad amarlo alla follia. Non c'è altro da aggiungere.
Film 946 - Mad Max: Fury Road
Film 1117 - Mad Max: Fury Road
Film 1822 - Mad Max: Fury Road
Film 1968 - Mad Max: Fury Road
Cast: Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Hugh Keays-Byrne, Rosie Huntington-Whiteley, Riley Keough, Zoë Kravitz, Abbey Lee, Courtney Eaton, Megan Gale.
Box Office: $375.6 milioni
Vale o non vale: Bellissimo e carico a manetta, il "Mad Max" di George Miller è sempre una garanzia quando si abbia voglia di un film d'azione di qualità.
Ps. Vi sfido a riconoscere Megan Gale...
Premi: Candidato a 10 Oscar (tra cui Miglior film e regia), ne ha vinti 6 per Miglior montaggio, costumi, trucco, montaggio sonoro, mixaggio sonoro, scenografie. Candidato a 2 Golden Globe (Miglior film drammatico e regia) e 7 BAFTA, di questi ultimi ne ha vinti 4 per Miglior montaggio, scenografie, costumi e trucco.
Parola chiave: Blood.

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Bengi

giovedì 3 giugno 2021

Film 2014 - Mortal Kombat

Intro: Ero onestamente molto curioso di vedere questa pellicola specialmente perché, a detta di tutti, i precedenti due film dedicati al famoso videogioco erano così terribili che fosse effettivamente impossibile fare di peggio...

Film 2014
: "Mortal Kombat" (2021) di Simon McQuoid
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: lo dico subito, così ci togliamo il pensiero: a me questo "Mortal Kombat" è piaciuto.
Non è un capolavoro e sicuramente ci sarebbe stato tanto da migliorare, ma bisogna anche essere onesti e ammettere che, nel momento in cui si sceglie di vedere una pellicola tratta da un famosissimo videogioco di lotta, non si stia cercando un prodotto che metta la qualità della storia o la caratterizzazione dei personaggi al primo posto. Un po' come per "Godzilla vs. Kong", sono le spettacolari scene d'azione quelle che contano. E "Mortal Kombat" sicuramente non manca di lasciare soddisfatti da questo punto di vista.
Poi sì, è vero che si parla tanto del famoso torneo durante il film ma, di fatto, (spoiler) il torneo non si verifica mai e che - altrettanto vero - la caratterizzazione dei personaggi è inesistente, ma si fa presto a dimenticarsene nel momento in cui la storia mette in scena i vari momenti di combattimento.
In questo senso credo che questo prodotto faccia il suo dovere, regalando allo spettatore esattamente quello che stava cercando. E' inutile prendersi in giro e aspettarsi qualcosa di più da questo franchise e, mi sento anche di dire, è persino un po' ridicolo pretenderlo. Si tratta di un prodotto di facilissimo consumo che non ha alcuna velleità artistica se non quella di presentare effetti speciali e scene di lotta degni di nota. E, da questo punto di vista, "Mortal Kombat" non lascia delusi.
Cast: Lewis Tan, Jessica McNamee, Josh Lawson, Tadanobu Asano, Mehcad Brooks, Ludi Lin, Chin Han, Joe Taslim, Hiroyuki Sanada.
Box Office: $81.2 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Praticamente un insieme di scene di combattimento alternate a una storia vagamente accennata che, nell'insieme, funzionano quanto basta per intrattenere e lasciare soddisfatto chi, come me, fosse alla ricerca di un film che non abbia alcuna pretesa se non quella di regalare picchi di adrenalina tra un pugno e l'altro. Sta poi a voi decidere se sia quello che state cercando.
Premi: /
Parola chiave: Prophecy.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 29 giugno 2020

Film 1734 - Non-Stop

Intro: Sempre con Karen, sempre sul divano, questa volta abbiamo dato il benvenuto al nostro club di film casalinghi a Lucas per una serata all'insegna dell'azione.
Film 1734: "Non-Stop" (2014) di Jaume Collet-Serra
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas, Hugh
In sintesi: a me un film d'azione ambientato su un aereo con un ricattatore misterioso che mette il protagonista nei guai facendolo sembrare lui il colpevole mi aggrada alquanto. Poi, per carità, non è il miglior prodotto mai visto, però "Non-Stop" fa il suo sporco dovere e - pur ricalcando un po' la storia di "Flightplan" - riesce comunque a regalare allo spettatore un paio d'ore tra adrenalina e colpi di scena efficaci.
Film 731 - Non-Stop
Film 990 - Non-Stop
Film 1734 - Non-Stop
Cast: Liam Neeson, Julianne Moore, Scoot McNairy, Michelle Dockery, Nate Parker, Jason Butler Harner, Anson Mount, Corey Stoll, Lupita Nyong'o, Corey Hawkins.
Box Office: $222.8 milioni
Vale o non vale: Buon cast, scene d'azione quanto basta, risultato finale apprezzabile considerando in partenza che si tratta di un film mainstream dallo scopo commerciale. Ogni volta che lo rivedo non mi delude.
Premi: /
Parola chiave: Texts.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 6 maggio 2020

Film 1702 - The Spy Who Dumped Me

Intro: Continuo con la lista dei titoli visti comodamente seduto sul mio volo di ritorno, questo il terzo in ordine temporale.
Film 1702: "The Spy Who Dumped Me" (2018) di Susanna Fogel
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ho come la sensazione che il film cercasse di incanalare quella mise-en-scène che rese tanto popolare "Spy" qualche anno fa, giocando su un'ampia dose di scorrettezze - verbali e non - e protagoniste teoricamente incapaci di sovrastare le loro insicurezze ed inesperienze, il tutto mixato con una cornice da pellicola d'azione con sfondi europei a dare quel tocco "etnico" perfetto per il pubblico americano medio cui si rivolge questa pellicola (chiaramente il target principale rimane quello femminile, come lo dimostra anche il fatto che non ci si faccia mancare nemmeno il pene in primo piano di rappresentanza).
A parte i tentativi di collocare questa operazione commerciale all'interno di pattern di successo, non credo si possa onestamente dire che "The Spy Who Dumped Me" riesca a raggiungere qualsiasi altro dei suoi obiettivi prefissati: non fa ridere, non è particolarmente divertente e nonostante le due protagoniste Kunis e McKinnon ce la mettano tutta per elevare il prodotto finale a qualcosa di meno banale, la verità è che il risultato finale è insapore e privo di qualsivoglia spinta narrativa (ovvero ci si basa solo su cliché). Peccato, perché si sprecano due talenti comici oltre che un cast ben fornito, in tutto il nome della classica standardizzazione hollywoodiana.
Cast: Mila Kunis, Kate McKinnon, Justin Theroux, Sam Heughan, Gillian Anderson, Hasan Minhaj, Ivanna Sakhno, Jane Curtin, Paul Reiser, Kev Adams, Ólafur Darri Ólafsson, Dustin Demri-Burns.
Box Office: $75.3 milioni
Vale o non vale: Non dico che sia una pellicola tremenda, ma sicuramente non brilla per originalità. Anche se Kate McKinnon dovrebbe regalarsi ruoli più interessanti degli ultimi che le fanno interpretare al cinema - penso a titoli bruttini come "Rough Night", "Ghostbusters" o "Office Christmas Party" -, il suo talento comico certamente aiuta a non rendere la visione una totale perdita di tempo; tuttavia non basta questo a riscattare un'operazione commerciale che punta tutto su scemate o esplosioni. "The Spy Who Dumped Me" si lascia guardare, ma certamente non aggiunge niente a quanto di finora già visto.
Premi: /
Parola chiave: Fiducia.

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Bengi

martedì 19 giugno 2018

Film 1499 - The Italian Job

Intro: Dopo il piacere dell’horror, abbiamo optato per qualcosa di più giocoso e dinamico. Un po’ d’azione, insomma.
Film 1499: "The Italian Job" (2003) di F. Gary Gray
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: simpatico e ancora godibile, di “The Italian Job” ricordavo principalmente che lo fossi andato a vedere al cinema con i miei. Non un granché insomma (ed è per questo che non mi dispiace rivedere i film due volte, tanto a distanza di tempo finisco per non ricordarmeli più). La storia del colpaccio a chi ha fregato la banda del colpo grosso originale funziona ed Edward Norton come cattivo ci sta bene. Wahlberg e Theron sono in una fase della carriera in cui erano ancora più famosi per l’aspetto che per la bravura, motivo per cui il loro match sullo schermo è buono, anche se a mio avviso non indimenticabile;
gran parte della storia si svolge a Venezia, la qual cosa ci ha lasciato con una leggera voglia di Italia. A parte questo, è innegabile che molto del fascino di questo film risieda nella location e nell’incredibile lavoro di effetti speciali che ha reso Venezia una location plausibile per l’avventurosa storia. Visitando la città mai ti aspetteresti di poter vedere un motoscafo schiantarsi o una gondola ribaltarsi, figuriamoci vedere una cassaforte catapultata in mare riuscire ad essere ritrovata sott’acqua (che qui è pulita, nella realtà immagino un tantino meno trasparente). In aggiunta, non sono pochi i momenti divertenti causati dall’improbabile pronuncia delle comparse italiane;
tutto sommato un’avventura piacevole, un film carino che colpisce per le scene d’azione e ricorda tanti altri titoli simili incentrati su rapine e colpi impossibili dove, però, c’è meno marketing spinto della Mini.
Cast: Mark Wahlberg, Charlize Theron, Edward Norton, Jason Statham, Seth Green, Mos Def, Donald Sutherland.
Box Office: $176.1 milioni
Vale o non vale: per essere un prodotto di qualche anno fa non ha per nulla perso il suo smalto. Veloce, frenetico e impossibile – come vuole il genere – “The Italian Job” combina bene i suoi elementi e lascia lo spettatore sicuramente divertito.
Premi: /
Parola chiave: Oro.

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mercoledì 23 agosto 2017

Film 1402 - La mummia

Eccitatissimo per il reboot di una saga che ho sempre amato, il trailer mi aveva fatto davvero ben sperare. Poi per un motivo e per un altro non ero riuscito ad andare al cinema a vederlo. Come sempre lo streaming è venuto in mio soccorso e sono riuscito a recuperare uno dei blockbuster dell'estate 2017 che attendevo di più!

Film 1402: "La mummia" (2017) di Alex Kurtzman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Con tutte le aspettative che avevo, la possibilità di rimanere un po' deluso c'era e ne ero consapevole. L'originale mi è sempre piaciuto, divertente e spassoso oltre che piuttosto all'avanguardia per i tempi relativamente agli effetti speciali, quindi era naturale riversare su questo rifacimento dallo stesso identico titolo una serie di attese legate al primo franchise. Invece il nuovo "The Mummy" è tutta un'altra storia. Ma una storia brutta.
Tecnicamente il film è perfetto, la computer grafica fa buona parte del lavoro, la fotografia più cupa riassesta i toni della narrazione su universi più oscuri e certamente meno giocosi dei precedenti; è evidente che non solo si stia cercando di prendere le distanze dai titoli precedenti - pur continuando a sfruttarne il titolo di richiamo -, ma che si intenda proprio buttare le basi per qualcosa di nuovo. Del resto, lo si sa già, la Universal ha cominciato proprio con questo blockbuster la sua personale conquista del mondo dei cinecomics, imbastendo un percorso cinematografico dal nome abbastanza rivelatore, Dark Universe, che coinvolgerà non solo grandi nomi (Javier Bardem e Johnny Depp in testa), ma anche una serie di illustri personaggi come la moglie di Frankenstein e Frankenstein, l'Uomo Invisibile, il Fantasma dell'Opera e il Gobbo di Notre Dame. Insomma, qui siamo solo all'antipasto.
Peccato che il risultato finale di questo primo, nuovo mondo dei mostri non sia stato una piacevole scoperta, quanto più un inefficace e maldestro esperimento ancora ampiamente migliorabile. Cruise è un protagonista carismatico, ma il materiale a sua disposizione è troppo simile ai ruoli che già interpreta, cosicché pare di assistere ad un qualsiasi "Mission: Impossible" versione fantasy. Gli altri personaggi, tutti ampiamente sacrificabili, non aggiungono granché al racconto, tanto che una buona metà muore nel giro di qualche scena. Russell Crowe nei panni nientemeno che del Dott. Jeckill risulta un po' impacciato, bloccato da una stazza francamente un po' limitante per un personaggio dalla forza sovraumana che, quantomeno nella mia immaginazione, a seguito della sua trasformazione dovrebbe rinforzarsi più di muscoli che di stomaco. Niente da dire su Sofia Boutella nei panni della mummia, un'attrice a mio avviso da tenere d'occhio che ultimamente sta collezionando titoli importanti ("Kingsman: Secret Service", "Star Trek: Beyond", "Atomica bionda") uscendone sempre a testa alta. Vedremo se riuscirà a mantenere l'interesse attorno a sé. Chiudo la parentesi attori con Annabelle Wallis, già vista nel primo "Annabelle", qui finalmente al suo primo ruolo in un film a grande budget, nonostante la sfortuna di essersi ritrovata in un prodotto non proprio di qualità. Per e da lei mi aspettavo qualcosina di più, forse anche perché ho erroneamente sovrapposto in anticipo l'eroina femminile interpretata da Rachel Weisz nei primi due titoli al personaggio che la Wallis mi aspettavo sarebbe andata ad interpretare. La verità è che la sua Jenny Halsey è abbastanza insipida.
Insomma, questo "La mummia" è stato una delusione. Non particolarmente divertente, dalla trama caotica ed eccessivamente enfatica - della serie: tutto l'hype creato nel primo tempo, viene bruciato da un nulla di fatto generale nel secondo -, poco capace di gestire i numerosi personaggi rilevanti portati in campo. Mi aspettavo un'avventura e, invece, per buona parte della storia non succede niente e anche quando finalmente si muove qualcosa, niente di quello che viene mostrato risulta particolarmente innovativo. Ahmanet sì risveglia e l'umore è dei più neri, ma non basta una mummia incazzata con qualche corvo come amico e un'aspirapolvere come bocca per riuscire a regalare a questo prodotto quel qualcosa in più che faccia innanzitutto dimenticare il franchise originale e, secondariamente, lanci con successo addirittura un nuovo filone. Meglio rivedere il tiro.
Film 1572 - The Mummy
Film 737 - La mummia - Il ritorno
Film 1934 - The Mummy Returns
Film 1402 - La mummia
Film 927 - Il re scorpione
Cast: Tom Cruise, Annabelle Wallis, Sofia Boutella, Jake Johnson, Courtney B. Vance, Russell Crowe, Marwan Kenzari.
Box Office: $405.4 milioni
Consigli: Per quanto mi riguarda il film è stato una delusione, principalmente perché avevo molte aspettative. A mente fredda comunque di sento di poter dire che, nonostante la trama non sia granché, il film risulta comunque sufficientemente godibile. Non un gran intrattenimento, insomma, ma nemmeno qualcosa di inguardabile. Di sicuro "La mummia" del 1999 è molto più piacevole (per quanto sempre una scemata).
Parola chiave: Pugnale di Seth.

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Bengi

mercoledì 31 maggio 2017

Film 1365 - Fast & Furious 7

Beh, finiamola sta serie finalmente, no? Ah, ce n'è un altro...

Film 1365: "Fast & Furious 7" (2015) di James Wan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Devo ammettere che è il primo film della saga che mi abbia davvero appassionato. C'è una trama, numerosi colpi di scena, un crescendo di pathos e, finalmente, qui per azione non si intendono solo le corse con le macchine (miracolo).
Il cast è sempre più ricco di stelle del cinema - si sono aggiunti Djimon Hounsou, Kurt Russell e Jason Statham - e anche se fatico a comprenderne di volta in volta il motivo, bisogna ammettere che sia apprezzabile lo sforzo da parte della produzione di riuscire a mantenere appetibile il franchise attraverso questo ed altri tipi di richiamo per il pubblico.
Come per tutti i suoi predecessori, "Furious Seven" non si discosta dal tema centrale di tutta l'operazione furiosa e veloce, ovvero la famiglia allargata che ci si sceglie (e da cui si è scelti) e ci costruisce attorno tutta la trama. In questo caso siamo addirittura di fronte a due famiglie rivali, per un risultato finale al testosterone che raddoppia la dose di tematiche "sacre" alla serie e restituisce allo spettatore un epica dose di scontri, inseguimenti e acrobazie strampalate ben classificabili sotto l'etichetta di "americanate", pur risultando non poco efficaci. Da questo punto di vista bisogna dire che molta parte del lavoro la fanno gli effetti speciali conseguenti al gigantesco investimento di fondi (190 milioni di dollari) per produrre la pellicola. Al di là di coreografie e mirabolanti avventure, proprio a livello di fotografia e computer grafica è evidente che ci sia stato un netto miglioramento.
In generale quindi - Jordana Brewster a parte (che fortuna qui c'è molto poco) - "Fast & Furious 7" finisce per essere il titolo più riuscito di tutta la saga e nonostante la longevità di certe altre operazioni simili porterebbe a pensare che più ci si allontani dal primo episodio, più la qualità tenda a diminuire in realtà qui questa massima cinematografica non trova riscontro. Vedremo cosa saprà regalare il più recente ottavo capitolo, rimpinzato doverosamente di nuove star, nuove avventura e, ovviamente, adrenalina.
Ps. Unico film di tutto il franchise ad ottenere nomination ai premi che contano, il settimo episodio può vantare la candidatura ai Golden Globes e ai Grammy per la Miglior canzone originale ("See You Again" di Wiz Khalifa ft. Charlie Puth).
Film 1210 - Fast and Furious
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1350 - Fast & Furious 5
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris 'Ludacris' Bridges, Jordana Brewster, Djimon Hounsou, Kurt Russell, Jason Statham, Nathalie Emmanuel, Elsa Pataky, Iggy Azalea.
Box Office: $1.516 miliardi
Consigli: Il genere è il solito, ma il risultato finale è superiore a quanto visto fino ad ora. Adrenalinico, violento, esagerato ma nel complesso ben calibrato, "Fast & Furious" torna dal suo pubblico per la settima volta e non delude. Certo, lo spettatore casuale potrebbe gradire meno, ma i fan apprezzeranno il buon livello mantenuto. E il bel finale dedicato a Paul Walker.
Parola chiave: Occhio di Dio.

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giovedì 24 novembre 2016

Film 1245 - The Accountant

Ammetto che ogni volta che Ben Affleck torna al cinema, sono curioso di vedere come se la cava. Anni fa preferiva concentrarsi sulla sua inespressività perpetuata di contesto in contesto, mentre ora mi sembra nettamente migliorato. Sarà che spesso i film li dirige, sarà che magari anni di onorata carriera a qualcosa sono serviti, di fatto non ho difficoltà a dichiarare il mio interesse per i suoi film. E al cinema, quest'ultimo non volevo perdermelo.

Film 1245: "The Accountant" (2016) di Gavin O'Connor
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Quando un film parte in una direzione e, pian piano, deraglia verso svolte inaspettate... che succede? Niente, non convince.
La sensazione che ho avuto seguendo questo "The Accountant" è proprio quella dell'andare fuori strada, abbandonare un percorso che sembrava interessante è coerente alla ricerca di snodi narrati estranei a qualunque aspetto della vicenda fino a quel momento toccato. Cosa c'entrano, mi chiedo, le revisioni contabili e action man? Niente e, giustamente, una sceneggiatura difficilmente sceglie di combinarli insieme, temendo un risultato finale disomogeneo. E questo è quello che è "The Accountant": una pellicola disomogenea.
Ampiamente pubblicizzato come una sorta di "A Beautiful Mind" contemporaneo, il film nella prima parte spinge molto sull'autismo del suo protagonista, per poi dimenticarsene nelle scene d'azione, in cui è richiesta una forza e una prestanza sovraumane, sì, ma pur sempre estranee all'insieme di riti e processazioni mentali che il protagonista Christian (Affleck) affronta ogni giorno. O almeno questo è ciò che fa passare il film, perché nel secondo tempo di tutte le manie e le stranezze che avevano ben caratterizzato il personaggio all'inizio ci scordiamo, preferendo declinare la storia in salsa action e prediligendo un'improvvisa violenza che passa per sparatorie e trincee casalinghe con, culmine, ritrovi familiare tra una scazzottata e un proiettile.
Inutile dire che, oltre che assurdo, tutto il finale sa di fuori luogo e scontenta chi in prima battuta era rimasto intrigato dalla storia personale di Christian e delle sue mani in pasta in losche faccende. Forse un più attento sviluppo di quella parte della storia avrebbe evitato al pubblico l'ennesimo esempio di machismo americano declinato a seconda del contesto scelto per far sembrare la storia qualcosa di nuovo. "The Accountant" maschera il vecchio e il già visto attingendo ad una serie di escamotages che chiamano in causa perfino l'autismo, ma poi preferisce tornare all'ovile e consegnare al suo pubblico le baggianate di arti marziali, pistole e una voce al telefono che si sa a chi appartiene dopo 10 minuti. Insomma, niente di nuovo e un po' uno spreco di cast. Perché checché ne dicano, qui Ben Affleck non è per niente male.
Cast: Ben Affleck, Anna Kendrick, J. K. Simmons, Jon Bernthal, Jeffrey Tambor, John Lithgow, Cynthia Addai-Robinson, Jean Smart, Alison Wright.
Box Office: $139.3 milioni
Consigli: Primo e secondo tempo sono fatti per pubblici diversi. Non mi è capitato spesso di sentire una distanza così netta tra la prima e la successiva parte di un film, di una storia, eppure con "The Accountant" l'impressione che ho è ancora fortemente influenzata da queste due "anime". Dunque all'inizio abbiamo una sorta di approfondimento inusuale di una condizione particolare: Christian soffre di una forma di autismo che lo avvicina a una genialità a noi altri impensabile. Direi che il tutto si può racchiudere nell'ormai usurata espressione "Denifisca normale". Il finale, invece, sceglie di addentrarsi nel solito bombardo e faccio esplodere tutto, vera e propria trama da film d'azione che snatura e non di poco tutto l'insieme dell'operazione. Il fatto è che - e qui sta il problema - nel proporre elementi così distanti, il film finisce per non accontentare nessuno. Io che mi aspettavo un film "alla prima parte", sono rimasto deluso di ritrovarmi in un action movie e sono sicuro che chi, invece, se lo aspettava, a trovato la prima parte meno soddisfacente.
Ben chiarito questo, penso si possa dire che "The Accountant" è un disimpegno non del tutto soddisfacente, pur guardabile. Si poteva fare molto di più, magari giocando su toni thriller invece che d'azione, e lasciando a casa tutte quelle scemenze marziali e, soprattutto, i ritrovamenti parentali. E' l'ennesimo esempio di prodotto che si può ben presto dimenticare.
Parola chiave: Filastrocca.

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mercoledì 26 ottobre 2016

Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift

Continuando la saga con testardo ottimismo!

Film 1228: "The Fast and the Furious: Tokyo Drift" (2006) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Per il momento, questo terzo è l'episodio più alla frutta di tutti. Detto addio al cast originale - ma poi ovviamente ci sono i cameo - e alle location americane, la storia si trasferisce in Giappone e viene affidata ad un protagonista antipatico, oltre che un attore incapace (Black). Bullo e ribelle, il personaggio di Sean, che a casa sua a malapena riesce a non farsi ammazzare, sradicato dal suo contesto d'origine si inserisce all'interno della cultura giapponese con una facilità disarmante. Non parla la lingua, ma segue già le lezioni in classe. Non conosce nessuno, ma in due secondi è già invischiato nel giro giusto delle macchine giuste con la gente giusta che fa le corse giuste. Ovvero fa a Tokyo quello che faceva in Arizona (due genitori che neanche Sherlock Holmes), solo che deve capire di cosa si tratta. Ovviamente le gang di Tokyo sono solo parzialmente composte da gente del luogo, perché per il resto si tratta di occidentali e latini. Così almeno Sean parla con qualcuno.
Dopo aver steso i numerosi veli pietosi del caso, sentenzio che "The Fast and the Furious: Tokyo Drift" è un film orrendo e idiota, inutile quanto e perfino di più dei suoi predecessori. Letteralmente tanto rumore per nulla.
Film 1210 - Fast and Furious
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1350 - Fast & Furious 5
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Lucas Black, Nathalie Kelley, Sung Kang, Bow Wow, Brian Tee, Vin Diesel, Leonardo Nam, Nikki Griffin.
Box Office: $158.5 milioni
Consigli: Non c'è nulla di male nei film d'azione tutti adrenalina e sfoggio del nulla, quando sono divertenti. "Tokyo Drift", invece, ci crede talmente tanto che non diverte. Intrattiene poco, ha protagonisti assolutamente bidimensionali, una trama prevedibilissima e finisce con l'abbassare (ulteriormente) la qualità del franchise. Tra i primi 3 titoli è certamente il più debole.
Parola chiave: Drifting.

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domenica 11 settembre 2016

Film 1209 - Grimsby - Attenti a quell'altro

Qualche tempo fa a pranzo non sapevo cosa guardare e lo streaming mi ha fornito gentilmente l'ispirazione!

Film 1209: "Grimsby - Attenti a quell'altro" (2016) di Louis Leterrier
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Bruttino e stupido, eppure qualche volta si ride. Non andrei molto oltre nella descrizione di questo "Grimsby", pellicola che riesce a mettere insieme la commedia più bassa a un budget che le consente non pochi effetti speciali e una produzione da vero film d'azione.
Cast stellare, la regia di Leterrier che di azione ne sa qualcosa ("Scontro tra titani", "L'incredibile Hulk", "Transporter: Extreme", "Danny the Dog", "The Transporter"), molta comicità fisica e una specie di clone di Borat e Ali G in versione action che è davvero irritante quanto imbecille, per un mix finale che non è sufficiente esattamente come i capelli corti sfoggiati da Penélope Cruz.
Cast: Sacha Baron Cohen, Mark Strong, Rebel Wilson, Penélope Cruz, Isla Fisher, Gabourey Sidibe, Annabelle Wallis, Ian McShane.
Box Office: $25.2 milioni
Consigli: Rebel Wilson in gran forma, Sacha Baron Cohen e Mark Strong la stranissima coppia, molta violenza e scene d'azione alla "Hardcore!", una comicità becera anche se a tratti divertente, per un risultato finale che è molto sotto le aspettative. Poteva essere esilarante e dissacrante, ma è solo tanto rumore per nulla. Si può vedere, anche se non piacerà a tutti.
Parola chiave: Missili.

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martedì 6 settembre 2016

Film 1206 - Mission: Impossible - Rogue Nation

Poe non lo aveva visto e voleva recuperarlo. Chi sono io per non accontentarlo?

Film 1206: "Mission: Impossible - Rogue Nation" (2015) di Christopher McQuarrie
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Questa seconda visione casalinga ha rafforzato il ricordo positivo di questo quinto "Mission: Impossible", capitanato dal sempre scatenatissimo Tom Cruise e ben calibrato da una squadra di comprimari coi fiocchi, tra cui spicca il non convenzionale fascino di Rebecca Ferguson, già assoldata per il sesto, imminente capitolo.
La formula adrenalinica è sempre la sesta, anche se all'interno della storia sono stati inseriti numerosi elementi di "disturbo", per un collaterale d'azione che non manca di stupire lo spettatore, oltre che caricarlo di non pochi stimoli disorientanti. E' con questo secondo approccio al film, infatti, che ho meglio assemblato l'idea generale del prodotto "Mission: Impossible - Rogue Nation", compatto e ben architettato, tenuto insieme parzialmente da un gruppo di personaggi ricorrenti e, al contempo, una trama che, meglio concepita nel tempo, adesso non si slega dal passato e, anzi, non disdegna l'episodicità tipica del franchise cinematografico e della serie televisiva.
In definitiva un ottimo prodotto commerciale, perfetto nelle scene d'azione, evocativo quanto basta - il tema musicale non manca mai - e in grado di intrattenere alla perfezione. Il rilancio della saga è perfettamente riusciuto.
Film 1005 - Mission: Impossible
Film 2382 - Mission: Impossible
Film 1027 - Mission: Impossible II
Film 1049 - Mission: Impossible III
Film 409 - Mission: Impossible - Protocollo Fantasma
Film 1058 - Mission: Impossible - Protocollo fantasma
Film 1012 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1206 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1672 - Mission: Impossible - Fallout
Film 1747 - Mission: Impossible - Fallout
Film 2205 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2381 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2387 - Mission: Impossible - The Final Reckoning
Cast: Tom Cruise, Simon Pegg, Jeremy Renner, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Alec Baldwin, Tom Hollander, Simon McBurney.
Box Office: $682.3 milioni
Consigli: Perfattemente fruibile sia che si conosca già la cronologia della saga, sia che vi si approcci per la prima volta, "Rogue Nation" è un prodotto d'azione dei nostri tempi perfettamente inserito nel contesto attuale. Divertente, velocissimo e molto adrenalinico, con una gamma di esplosioni, sparatorie e colpi di stato che nella vita vera porterebbero necessariamente ad un terzo conflitto mondiale, questo film è perfetto veicolo di emozioni forti nonché il candidato ideale per una serata che sappia anche di avventura. Uno dei migliori episodi su Ethan Hunt di tutta la saga (ma il primo è insuperabile).
Parola chiave: Il Sindacato.

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martedì 24 maggio 2016

Film 1142 - Hardcore!

Il cinema gratis permette di sperimentare...
Film 1142: "Hardcore!" (2015) di Ilya Naishuller
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe, Erika
Pensieri: Promette un'esperienza. E' impostato come un videogioco. E' una grandissima ca**ta.
Era da un po' di tempo che un film non mi lasciava tanto insoddisfatto o scocciato e, grazie ad "Hardcore Henry" il traguardo è nuovamente raggiunto. Stupido, solamente violento, senza una trama, ricolmo di cliché, volgarità, uccisioni ed esplosioni - il tutto ovviamente per il puro piacere di sbrindellare tutto e tutti -, questa pellicola promette un viaggio innovativo e rivoluzionario (tecnicamente), ma si perde per quanto riguarda tutto il resto. Di fatto la telecamera (in realtà una GoPro) in soggettiva che non ci permette di vedere mai chi sia/siamo il protagonista è davvero qualcosa di nuovo e potente e, almeno all'inizio, l'idea di per sé non sembra sciocca. il problema arriva quanto oltre a tutte le scene di azione e splatter, la storia non evolve e rimane bloccata alla pura logica da videogame "spaccatutto" o "picchiaduro", per un risultato finale che diventa una mera sequenza indistinguibile di sangue, morti, stripper, salti nel vuoto, esplosioni.
Sulla carta poteva sembrare un'avventura. Il risultato finale, invece, fa schifo.
Cast: Sharlto Copley, Danila Kozlovsky, Haley Bennett, Tim Roth, Andrei Dementiev, Sergey Valyaev, Ilya Naishuller, Darya Charusha.
Box Office: $14.3 milioni
Consigli: Se proprio siete curiosi di vedere come possa essere stare in mezzo ad un fuoco incrociato o volare verso la Terra dallo spazio questo film può essere un degno sostituto di un'esperienza reale. Rimane una grandissima schifezza, ma mi rendo conto che abbia un suo pubblico cui certamente piacerà. Se non siete da violenza+donne nude+volgarit+morte da tutte le parti, lasciate semplicemente stare.
Parola chiave: Cyborg.

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lunedì 14 marzo 2016

Film 1101 - Spy

Era da un po' che mi andava di rivedere questo film e, alla prima occasione, ho recuperato!
Film 1101: "Spy" (2015) di Paul Feig
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Ho capito solo ora che Melissa McCarthy in scivolata nella locandina del film rimanda direttamente a quella del penultimo 007, con Daniel Craig colto nella stessa posizione per "Skyfall"! Meglio tardi che mai.
Del resto questa pellicola prende di mira i classici film di spionaggio e controspionaggio, di cui Bond, James Bond è praticamente capostipite. Dopo che tutte le coperture degli agenti della CIA saltano, infatti, sarà la non operativa Susan (McCarthy) ad offrirsi volontaria per andare in missione e, natualmente, salvare il destino del mondo dalla solita catastrofe annunciata.
Maledettamente divertemte, questo "Spy" fa davvero centro e regala al pubblico non solo un mare di risate, ma anche un'ottima performance da parte della protagonista, inaspettatamente lanciatissima in questo ruolo dinamico, violento e sboccato. Non fa rimpiangere, insomma, nessun agente segreto di professione!
In definitiva, dunque, la pellicola di Feig riesce a risultare spassosissima (anche in italiano) e tremendamente piacevole da seguire. Anche alla seconda visione.
Ps. Candidato a 2 Golden Globe nella categoria Musical or Comedy: Miglior film e Miglior attrice protagonista (e in entrambi i casi credo che il film si sarebbe dovuto aggiudicare il premio).
Film 978 - Spy
Film 1101 - Spy
Film 1492 - Spy
Film 1810 - Spy
Film 2344 - Spy
Cast: Melissa McCarthy, Jason Statham, Rose Byrne, Miranda Hart, Bobby Cannavale, Allison Janney, Jude Law, Peter Serafinowicz, Morena Baccarin, Richard Brake, Nargis Fakhri, Björn Gustafsson, 50 Cent, Ben Falcone.
Box Office: $235.7 milioni
Consigli: Divertente, spassoso, pieno d'azione e battute efficacissime, "Spy" è una commedia dinamica e dissacrante con un ottimo cast e una McCarthy in formissima. Sempre bello da vedere e rivedere, un'ottima scelta per farsi serene e sincere risate. Che ogni tanto fanno bene per davvero.
Parola chiave: Gattara.

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domenica 13 dicembre 2015

Film 1049 - Mission: Impossible III

Ogni tanto mi ricordo anche che devo tener fede ai buoni propositi. E completare questa saga era uno di quelli...
Film 1049: "Mission: Impossible III" (2006) di J.J. Abrams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dopo il palese passo falso della saga con il secondo, rumorosissimo capitolo, anche "Mission: Impossible" ritrova la voglia di andare avanti e lo fa, neanche a dirlo, tramite la crisi mistica, la messa in discussione delle precedenti avventure, il riscatto del proprio eroe, prima solo muscoli e adrenalina. Ora, dopo questa revisione delle proprie priorità, anche Ethan Hunt decide di mettere su famiglia e lo fa trovando la donna più dolce, bella e normale che potesse trovare, qui nelle fattezze di Michelle Monaghan e della sua malvagia frangetta. Ovviamente l'aver archiviato le missioni impossibili di un tempo non significa minimamente che Ethan sia al sicuro o abbia davvero chiuso con l'IMF, ma questo è inutile specificarlo dato che altrimenti questo film non avrebbe ragione di esistere.
Quello che va detto, invece, è che "Mission: Impossible III" è il capitolo di svolta dopo l'errore commesso nel secondo, un titolo d'azione molto buono che riesce, però, anche a raccontare una storia. Le sequenze adrenaliniche sono sempre spettacolari e molto ben girate - non credo sia un caso che dietro alla macchina da presa ci sia il J.J. Abrams che mercoledì si appresta a sconvolgerci nientemeno che la saga di "Star Wars" - e il risultato finale è buono oltre che di grande intrattenimento. Si poteva chiedere di più?
Da non dimenticare, poi, il buon e rinnovato cast che ci introduce a nientemeno che Simon Pegg, da qui in poi fedele spalla di Ethan, oltre che a una serie di comprimari tra cui spiccano Jonathan Rhys Meyers, Maggie Q e Laurence Fishburne, una rediviva Keri Russell (sì, quella di "Felicity") per ben 5 minuti in scena e un supercattivo di nome Philip Seymour Hoffman che saprà tenere ben tese le corde di questo film. Insomma, ben tornata cara, vecchia, mission impossibile!
Film 1005 - Mission: Impossible
Film 2382 - Mission: Impossible
Film 1027 - Mission: Impossible II
Film 1049 - Mission: Impossible III
Film 409 - Mission: Impossible - Protocollo Fantasma
Film 1058 - Mission: Impossible - Protocollo fantasma
Film 1012 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1206 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1672 - Mission: Impossible - Fallout
Film 1747 - Mission: Impossible - Fallout
Film 2205 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2381 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2387 - Mission: Impossible - The Final Reckoning
Cast: Tom Cruise, Philip Seymour Hoffman, Ving Rhames, Billy Crudup, Michelle Monaghan, Jonathan Rhys Meyers, Simon Pegg, Keri Russell, Maggie Q, Laurence Fishburne.
Box Office: $397.9 milioni
Consigli: Buon esempio di film adrenalinico tutto situazioni al limite e grandi atti di eroismo, è il terzo capitolo di una saga che rivede la luce in fondo al tunnel. Tom Cruise è sempre perfetto, tanto concentrato nelle sue attività e tanto sicuro di fare quello che fa che riesce perfino a convincere lo spettatore più scettico. Basta farsi condurre dalla storia, Tom di certo non si risparmierà, come sempre. Un risultato efficace in vista di un vero e proprio reboot che, di fatto, continua con i capitoli successivi. Non il migliore dei 5, ma sicuramente perfetto per una serata senza troppi impegni mentali.
Parola chiave: Zampa di Lepre.

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mercoledì 2 dicembre 2015

Film 1041 - The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe

Cinema pre-discoteca e tutto molto improvvisato e divertente!

Film 1041: "The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe" (2015) di Breck Eisner
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Leo
Pensieri: Questa pellicola mi incuriosiva per una serie di elementi, il principale dei quali era capire quanto boiata potesse essere. Francamente sono rimasto sorpreso in positivo perché, pur essendo una scemenza, riesce ad intrattenere egregiamente lo spettatore. Per cui, non avendo grosse pretese e cercando precisamente una distrazione da fine settimana, "The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe" è stata una perfetta scelta.
Temporalmente si spazia nei secoli dei secoli, a livello di temi cardine si chiamano in ballo perfino le streghe e, neanche a dirlo, il protagonista è tutto d'un pezzo, forzutissimo, dall'animo nobile e... gli hanno sterminato la famiglia. Ora io non so bene perché questi uomini granitici dal bicipite facile per essere tali debbano sopportare la grande prova dell'uccisione parentale, rimane il fatto che solitamente per essere senza macchia e senza paura sta piaga ti tocca. Sarà che rende più desiderosi di vendetta e quindi motivati?
In ogni caso questa storia racconta dell'immortale Kaulder (Vin Diesel) che, maledetto da una strega in fin di vita, ai giorni nostri risulta al servizio dell'"Ascia e la Croce", un ordine sacro che si occupa del controllo delle streghe a cui ora è stata concessa la possibilità di autogovernarsi. Aiutato nei secoli dalla figura del "Dolan", un prete che lo assiste nella caccia (qui prima Michael Caine, poi rimpiazzato da Elijah Wood che lo succede), il nostro eroe che non invecchia mai si troverà a dover affrontare nuove (o vecchie?) minacce che potrebbero portare, nemmeno a dirlo, alla fine del mondo.
Insomma, pur essendo evidente che non stiamo parlando di un capolavori né di alcunché di originale, ho comunque trovato "The Last Witch Hunter" soddisfacente e divertente, per nulla noioso. Gli effetti speciali aiutano abbastanza a rendere il tutto gradevole e ben fatto, Diesel ci mette physique du rôle e faccia da schiaffi e - a me particolarmente gradito - ci sono Wood e l'ex ragazza dei bruti de "Il Trono di Spade" Rose Leslie. Dunque un buon mix di cast, storia sciocchina e spensierata e risultato finale non male.
Cast: Vin Diesel, Elijah Wood, Rose Leslie, Julie Engelbrecht, Michael Caine, Ólafur Darri Ólafsson, Lotte Verbeek.
Box Office: $105.3 milioni
Consigli: Titolo senza pretese, è una buona scelta per una sera spensierata di relax e intrattenimento puro. Azione ed effetti speciali aiutano una trama non certo innovativa a raccontare una storia che si guarda volentieri e senza rimorsi. Certo, una volta finito il film lo si dimentica come niente, ma almeno si passano un paio d'ore senza pensieri e, non è poco, non ci si pente della scelta.
Parola chiave: Cuore.

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