Visualizzazione post con etichetta Dua Lipa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Dua Lipa. Mostra tutti i post

venerdì 24 maggio 2024

Film 2278 - Argylle

Intro: Non ero riuscito a recuperarlo al cinema, così non appena sono riuscito a trovarlo in streaming ho deciso subito di guardarlo.

Film 2278: "Argylle" (2024) di Matthew Vaughn
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non che il film sia tremendo, però non è nemmeno entusiasmante.
In un susseguirsi intricatissimo di colpi di scena e scene d'azione, il coloratissimo "Argylle" non riesce mai davvero a trovare la sua dimensione perché cerca di essere troppe cose. Un po' commedia, un po' thriller con un tocco di espionage, un po' blockbuster coi supereroi e, qui sta il problema, un po' (troppo simile a) "Kingsman: The Secret Service": c'è troppa carne al fuoco, troppi personaggi, troppe similitudini con altri titoli già visti, penso a "Bullet Train", "Spy", "Kick-Ass", ma anche (sorprendentemente) a quel "Nim's Island" con Jodie Foster. Insomma, un patchwork di elementi che, sfortunatamente, in questo caso non stanno perfettamente insieme.
Bryce Dallas Howard è sempre un'ottima protagonista e, bisogna dirlo, Dua Lipa qui ha un ruolo che definire sexy è dire poco, però non amo particolarmente Henry Cavill al di fuori dell'ambito comics e tutta quella fanfara con i genitori della protagonista non mi ha proprio preso e, insieme alle infinite scene di azione, ho finito per controllare il cellulare molto più spesso di quanto mi sarei aspettato.
Insomma, ho visto di peggio, ma mi aspettavo di più da Matthew Vaughn.
Cast: Henry Cavill, Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell, Bryan Cranston, Catherine O'Hara, Dua Lipa, Ariana DeBose, John Cena, Samuel L. Jackson.
Box Office: $96.2 milioni
Vale o non vale: Clamoroso flop al botteghino, "Argylle" era evidentemente destinato ad essere il primo di una serie di film ispirati a questo nuovo franchise (e quello di "Kingsman", a dire il vero). Detto ciò, questa pellicola va bene per un momento in cui si voglia spegnere il cervello o si stia cercando una storia con incredibili scene d'azione e/o un grande cast. Per il resto "Argylle" lascia il tempo che trova.
Premi: /
Parola chiave: Book 5.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 9 dicembre 2023

Film 2203 e 2236 - Barbie

Intro: Ho ritardato questa recensione perché la prima volta che ho visto il film il giorno che è uscito, prima di andare al cinema abbiamo fatto aperitivo e mi sono addormentato svariate volte durante la visione... Da quella volta, mai più spritz dopo lavoro + cinema!
Quando la settimana scorsa è venuta a trovarmi a Dublino mia cugina, una sera ne abbiamo approfittato per recuperare questa pellicola che lei non aveva visto e, di fatto... nemmeno io.

Film 2203 e 2236: "Barbie" (2023) di Greta Gerwig
Visto: al cinema; dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán, Rachel, Niahm R., Niamh H.; Fre
In sintesi: il fenomeno culturale del 2023 (insieme a "Oppenheimer" di Nolan), il "Barbie" di Greta Gerwig e Noah Baumbach, che ha scritto con lei la sceneggiatura, è sicuramente il film che non ti aspetti.
Premesso che l'idea di fare un film su Barbie mi sembrasse alquanto sciocco inizialmente, o che comunque sarebbe stato una gran boiata, di fatto la storia riesce perfettamente ad equilibrare l'elemento giocoso che ti aspetti da una pellicola su un giocattolo, insieme a una serie di tematiche di attualità e rilevanza, il tutto perfettamente bilanciato da una colonna sonora PAZZESCA e un cast che definire stellare è dire poco. Insomma, "Barbie" è uno di quei titoli che sembra essere riuscito a mettere insieme tutti gli elementi giusti al posto giusto e nel momento perfetto: il fenomeno Barbenheimer è stato inarrestabile per tutta l'estate, tanto che si è parlato fin da subito di probabili nomination all'Oscar a pioggia per entrambi i film.
Dove, però, credo che "Oppenheimer" farà incetta di premi, rimango ancora un po' scettico rispetto a questa pellicola che sì, quasi certamente riceverà candidature di peso come Miglior film e sceneggiatura e forse qualcosa per il cast (Ryan Gosling sembra plausibile per attore non protagonista), ma non so quanto seriamente riuscirà a concretizzare la nomination in vittoria a parte in qualche categoria tecnica. Probabilmente i Golden Globes riconosceranno a "Barbie" una serie di premi come attrice protagonista per Margot Robbie (che sarebbe ora cominciasse a vincere premi di peso) e film, tutto nella categoria musical o commedia ovviamente. Vedremo cosa succede con l'annuncio delle nomination di questo lunedì.
Premi a parte, è innegabile che l'ultima fatica artistica di Greta Gerwig sia stato un successo planetario senza precedenti e che, probabilmente, non in molti si immaginavano. Ho letto che quando Margot Robbie (qui anche produttrice) ha fatto il pitch del progetto alla Warner Bros. aveva predetto un possibile incasso fino al miliardo di dollari, ma francamente non so quanto nemmeno lei ci credesse davvero. E' bastata l'estate per smentire tutti i pronostici.
In un anno non esattamente formidabile in termini di qualità cinematografica, "Barbie" è riuscito a scalzare tutta la concorrenza miscelando perfettamente commedia e momenti drammatici, satira e messaggi di positivi (per una volta l'emancipazione femminile non è risultata forzata), mettendo al centro della storia un grande cast e una protagonista alla ricerca di se stessa che non ha bisogno di essere salvata da un uomo.
Poi, se devo essere onesto, ho particolarmente amato la prima parte del film, quella che letteralmente si potrebbe descrivere come "life in plastic is fantastic" per citare gli Aqua (tra l'altro per la prima volta nominati a 2 Grammy a 26 anni dall'uscita della canzone originale "Barbie Girl", qui campionata da Nicki Minaj and Ice Spice nella canzone originale per il film "Barbie World"), una vera visione per gli occhi tra set strabilianti, costumi perfetti e un'estetica generale che mi ha inevitabilmente ricordato la mia infanzia.
Insomma, "Barbie" è stato sicuramente e giustamente la sorpresa del 2023, il film di cui non ci aspettavamo di avere bisogno.
Cast: Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Kate McKinnon, Issa Rae, Rhea Perlman, Michael Cera, Simu Liu, Emma Mackey, Nicola Coughlan, Kingsley Ben-Adir, Ncuti Gatwa, John Cena, Connor Swindells, Emerald Fennell, Dua Lipa, Helen Mirren, Will Ferrell.
Box Office: $1.442 miliardi
Vale o non vale: Il film ha un buon ritmo, una grande colonna sonora e due protagonisti che si mettono in gioco al 100%, regalando davvero due performance magnifiche e inaspettatamente di spessore considerando che si tratta di una pellicola su una bambola. Margot Robbie è semplicemente perfetta per interpretare il personaggio e Ryan Gosling riesce a mettere insieme Ken e il patriarcato in maniera così assolutamente naturale che si rimane costantemente e piacevolmente solleticati dalla sua performance. Greta Gerwig ha fatto davvero un ottimo lavoro qui, confezionando un prodotto superiore ad ogni aspettativa e dal grandissimo impatto culturale, cosa più che mai rara al giorno d'oggi dove è sempre di più la tv a farla da padrone. Insomma, un film imperdibile.
Premi: Ad oggi, 12 nomination ai Grammy, tra cui per Best Compilation Soundtrack for Visual Media, Best Score Soundtrack Album for Visual Media e Best Song Written for Visual Media per ben 4 canzoni (sulle 5 in lizza): "What Was I Made For?" di Billie Eilish, "Dance the Night" di Dua Lipa, "Barbie World" di Nicki Minaj & Ice Spice featuring Aqua e "I'm Just Ken" cantata da Ryan Gosling.
Parola chiave: Patriarchy.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 10 novembre 2023

Grammys 2024: nominations e vincitori

66th Annual Grammy Awards

Best Compilation Soundtrack for Visual Media
Aurora – Daisy Jones & The Six
Barbie: The Album – Various Artists
Black Panther: Wakanda Forever – Various Artists
Guardians of the Galaxy, Vol. 3: Awesome Mix, Vol. 3 – Various Artists
Weird: The Al Yankovic Story – Weird Al Yankovic

Best Score Soundtrack Album for Visual Media
The Fabelmans – John Williams
Indiana Jones and the Dial of Destiny – John Williams
Black Panther: Wakanda Forever – Ludwig Göransson
Oppenheimer – Ludwig Göransson
Barbie – Mark Ronson & Andrew Wyatt

Best Song Written for Visual Media
"What Was I Made For?" (from Barbie)
Billie Eilish O'Connell & Finneas O'Connell, songwriters (Billie Eilish)

"Dance the Night" (from Barbie)
Caroline Ailin, Dua Lipa, Mark Ronson & Andrew Wyatt, songwriters (Dua Lipa)
"Barbie World" (from Barbie)
Naija Gaston, Ephrem Louis Lopez Jr. & Onika Maraj, songwriters (Nicki Minaj & Ice Spice featuring Aqua)
"Lift Me Up" (from Black Panther: Wakanda Forever)
Ryan Coogler, Ludwig Göransson, Robyn Fenty & Temilade Openiyi, songwriters (Rihanna)
"I'm Just Ken" (from Barbie)
Mark Ronson & Andrew Wyatt, songwriters (Ryan Gosling)

#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 10 giugno 2020

Film 1720 - Alita: Battle Angel

Intro: Ho sempre sognato di vedere anche solo da fuori il TCL Chinese Theatre di Los Angeles, luogo di culto per i cinefili di tutto il mondo. Quando l'anno scorso ho avuto la possibilità non solo di ammirarlo da fuori, ma anche di assistere effettivamente ad una proiezione, non mi sono lasciato scappare l'occasione.
Film 1720: "Alita: Battle Angel" (2019) di Robert Rodriguez
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: non era importante quale film vedere, quanto essere effettivamente al Chinese Theatre che, devo dire, al suo interno si presenta magnificamente decorato. Più gigantesco teatro che sala cinematografica nel senso stretto del termine, ammetto che già da sola la location ha contribuito tantissimo alla fruizione dell'esperienza nel suo complesso, tra un dolby surround spaccatimpani e un'alta risoluzione da brividi. In quest'ottica la scelta di "Alita: Battle Angel" è stata assolutamente azzeccata, per non dire che la visione ne ha decisamente giovato; non so quanto il recuperare questo film sul computer o la tv di casa possa risultare altrettanto appagante e gratificante. Dunque, di partenza assolutamente disinteressato rispetto al titolo scelto, mi sono ritrovato catapultato nell'universo "Alita" inconsapevolmente: ma ne è valsa la pena? Assolutamente sì.
Robert Rodriguez - qui al suo film finora più commerciale - confeziona un potente blockbuster che fa uso intelligente della tecnologia messa a disposizione dagli effetti speciali visivi e sonori e porta in vita l'opera manga di Yukito Kishiro ("Gunnm" o "銃夢") in maniera divertente e dinamica, il tutto per un risultato finale che è una montagna russa di emozioni. Insomma, il film funziona molto più di quanto mi sarei potuto immaginare.
E' un peccato che la brava protagonista Rosa Salazar sia "nascosta" dietro la trasformazione digitale richiesta al suo personaggio, in ogni caso l'attrice riesce a risultare credibile anche se mai effettivamente "presente" sullo schermo. Insieme a lei ben 3 premi Oscar (Christoph Waltz, Jennifer Connelly e Mahershala Ali che insieme fanno 5 statuette) e un produttore/sceneggiatore che di nome fa James Cameron... Tanto per dire. (Forse a lui si deve, tra l'altro, la scelta di caricare i titoli di coda grazie a una canzone pop coi fiocchi, scegliendo qui di dare spazio a Dua Lipa - sempre più sulla cresta dell'onda - con la canzone "Swan Song". Altri film estremamente commerciali di Cameron presentato canzoni ad hoc cantate da dive del pop mondiale: per "Titanic" l'intramontabile "My Heart Will Go On" di Céline Dion e per "Avatar" la canzone "I See You" di Leona Lewis).
Insomma, per quanto 
non conoscessi il materiale originale da cui la storia è tratta e non avessi nessuna aspettativa di sorta rispetto alla visione di "Alita: Battle Angel" - visto e considerato che la pellicola non ha esattamente sbancato il box-office americano -, devo dire che in generale il film mi è piaciuto, giocando a suo favore anche la questione della fruizione visiva, per me nuova e assolutamente avvolgente. Certo, non si tratta di un capolavoro, ma in termini di prodotto commerciale pompato di effetti speciali, a mio avviso si tratta di un titolo che fa il suo dovere. Promette e mantiene.            
Cast: Rosa Salazar, Christoph Waltz, Jennifer Connelly, Mahershala Ali, Ed Skrein, Jackie Earle Haley, Keean Johnson.
Box Office: $404.8 milioni
Vale o non vale: E' un film che funziona se si è alla ricerca di disimpegno e divertimento, stilisticamente e tecnicamente ben confezionato. Hollywood fagocita e dà forma alla sua Alita sulla base del modello di Kishiro, il tutto per 2 ore "da luna park" che saranno gradite ai fan della produzione mainstream dai toni epici e cyberpunk. C'è un po' di Luc Besson come idea generale, ma con molti, molti più soldi e mezzi.
Premi: /
Parola chiave: Corse.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi