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lunedì 8 agosto 2022

Film 2121 - Thor: Love and Thunder

Intro: Sicuramente uno dei film di questa estate che aspettavo di vedere, nonché un ritorno al cinema che mi incuriosiva per capire se questo sequel sarebbe stato capace di eguagliare i fasti del suo predecessore e quale strada avrebbero fatto prendere al suo protagonista.

Film 2121: "Thor: Love and Thunder" (2022) di Taika Waititi
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Oisin
In sintesi: Taika Waititi ha sicuramente chiaro come mettere in scena uno spettacolo per gli occhi, anche se in questo suo secondo appuntamento in casa marvel, il risultato finale è meno efficace del precedente "Ragnarok". Non che il film non funzioni, anzi, però sarebbe stato difficile riuscire ad eguagliare i fasti del terzo capitolo della saga sulla divinità nordica.
In tutta onestà, per quanto "Thor: Love and Thunder" diverta e intrattenga piacevolmente, mi ha un po' stufato vedere che il personaggio interpretato da Chris Hemsworth venga utilizzato troppo essenzialmente come unico elemento comico di una saga che, altrimenti, si sta prendendo decisamente troppo sul serio. E anche se il cambio di toni per "Thor" ha decisamente funzionato rispetto all'iniziale tentativo di approccio shakespeariano, dopo la riuscitissima rivisitazione di questo ramo del franchise con "Thor 3", avrei preferito si fosse trovato un approccio a mezza via tra il comico e il serio, per bilanciare meglio un personaggio altrimenti solo macchietta al servizio di una serie di trame e sottotrame che lo richiedono in quanto goffo, simpatico, statuario e un po' scemo. Certo, alla fine anche Thor riprende in mano le redini della sua storia e ritrova un sé stesso per troppo tempo smarrito, ma i toni di questa pellicola lo relegano troppo spesso a mio avviso al ruolo di scemo del villaggio, il che mina vagamente la percezione generale del personaggio. Senza contare che "Thor: Love and Thunder" ha praticamente un impatto irrilevante sulla generale progressione di tutto l'impianto narrativo della saga Marvel.
Altri 3 elementi che ho trovato un po' lì per caso (o, meglio, per esercitare un certo richiamo sul pubblico, ergo portare la gente al cinema):
1) l'estetica anni '80. C'entra pochissimo (se non per niente) con l'arco narrativo e la storia in generale e a parte qualche canzone e richiamo estetico qua e là, il rimando è assolutamente fine a sé stesso;
2) la presenza dei Guardiani della Gallassia. Star-Lord & amici presenzia in nome della classica necessità del franchise di tirare in ballo altri personaggi per compiacere i fan, supportare future sorprese narrative, accostare dei coprotagonisti ad un personaggio principale che ha bisogno di spalle per procedere con la propria storia. Qui il trucchetto non funziona, però, in quanto i Guardiani ci sono, ma a malapena il tempo necessario per un saluto nostalgico. Pratiamente un cameo. Ed è un peccato, perché l'avere incluso Hulk nel precedente capitolo aveva fatto la differenza; 3) l'avere riportato al centro della narrazione Jane Foster (da qui *SPOILER*), questa volta nei panni di Mighty Thor, per poi farla morire alla fine del film. E' vero che nella scena post-credit il personaggio viene mostrato nel Valhalla, facendo intuire che potrebbe esserci un futuro anche per lei nonostante il trapasso, però si rimane con un po' di amaro in bocca pensando alle potenzialità di un personaggio come quello interpretato da Natalie Portman che, invece, viene stroncato alla fine del film che lo ha (finalmente) riportato nel cuore narrativo del franchise. Insomma, puzza un po' di spreco.
Questi sicuramente gli elementi che, insieme, mi hanno lasciato perplesso rispetto a "Thor 4" che, però, va detto essermi in generale piaciuto. Nonostante mi sia lamentato di una versione un po' troppo "clown" di Thor, è pur vero che il tono divertente e divertito della narrazione funziona, specialmente grazie ad un narratore esterno (Korg, interpretato dallo stesso Waititi) che racconta le vicende del nostro eroe in maniera simpatica e irriverente, come raramente si vede nei vari titoli dell'universo MCU.
Chris Hemsworth, poi, è sempre perfetto nei panni del personaggio e sicuramente uno dei più amati del franchise, anche grazie a una comicità fisica che gli riesce molto bene e che ha preso il sopravvento nel corso degli anni, andando a caratterizzare in termini più giocosi l'approccio iniziale, certamente preso un po' troppo seriamente da Kenneth Branagh nel primo "Thor". Come ho già detto, mi piacerebbe fosse un po' più equilibrata, in ogni caso è innegabile che Hemsworth qui funzioni alla grande.
Christian Bale è sempre bravo a fare Christian Bale che fa il cattivo, Russell Crowe è stata la sorpresa che non mi aspettavo, mentre Brett Goldstein è l'aggiunta al cast di cui non sapevo di avere bisogno (non vedo l'ora di vedere cosa ne sarà del suo personaggio!).
Insomma, tutto sommato "Thor: Love and Thunder" è stata una piacevole visione, ovvero il blockbuster che mi aspettavo. Più sollievo comico degli altri capitoli, più disconnesso dalla trama generale e più immerso in un contesto narrativ oa sé stante, l'universo di Thor e compagni tiene ancora botta, anche se per il futuro sperei in qualcosa che non sia solamente puro e facile divertimento.
Cast: Chris Hemsworth, Christian Bale, Tessa Thompson, Jaimie Alexander, Taika Waititi, Russell Crowe, Natalie Portman, Chris Pratt, Pom Klementieff, Dave Bautista, Karen Gillan, Vin Diesel, Bradley Cooper, Sean Gunn; (cameo) Kat Dennings, Matt Damon, Sam Neill, Luke Hemsworth, Melissa McCarthy, Ben Falcone, Stellan Skarsgård, Brett Goldstein.
Box Office: $698.9 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Per i fan e per chi apprezza un blockbuster estivo, sicuramente da vedere. Per gli altri (chi sono?) sicuramente ci saranno un po' di difficoltà a seguire la trama, anche se non è impossibile. Per gli affaticati dal susseguirsi di titoli Marvel, invece, una certezza: "Thor: Love and Thunder" è uno dei pochissimi titoli di questa quarta fase che tutto sommato funziona.
Premi: /
Parola chiave: Eternity.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 5 novembre 2021

Film 2056 - Free Guy

Intro: Tutti ne parlavano bene ed ero onestamente curioso di capire quando di vero (e di buono) ci fosse rispetto a questa pellicola...

Film 2056: "Free Guy" (2021) di Shawn Levy
Visto: dal portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: simpatico ed estremamente colorato, "Free Guy" è un prodotto innocuo uscito nel momento perfetto in cui il pubblico aveva certamente necessità di svagarsi, il che ne ha sancito il successo globale.
Per molti aspetti questo titolo me ne ha ricordati molti altri, "The Lego Movie" e "Ready Player One" in primis, dalle coloratissime scenografie e fotografia alla tenera inconsapevolezza del suo protagonista, tutti elementi che giocano a favore di un risultato finale piacevole e sufficientemente di intrattenimento da risultare vincente, riuscendo a combinare azione e humor e un protagonista, Ryan Reynolds, che è sempre più una certezza.
Cast: Ryan Reynolds, Jodie Comer, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar, Joe Keery, Taika Waititi, Matty Cardarople, Channing Tatum.
Box Office: $331.1 milioni
Vale o non vale: Divertente e spensierato, "Free Guy" è un buon titolo per svagarsi un paio d'ore a cervello spento.
Premi: Candidato al BAFTA per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Sunglasses.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 27 aprile 2020

Film 1697 - Thor: Ragnarok

Intro: Alla ricerca di qualcosa di leggero e divertente da guardare, mi è tornata voglia di vedere questo film che avevo particolarmente gradito.
Film 1697: "Thor: Ragnarok" (2017) di Taika Waititi
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Greg
In sintesi: simpatico e divertentissimo, con un perfetto piglio retrò e un Chris Hemsworth sempre più perfetto nel ruolo, "Ragnarok" è assolutamente il capitolo più riuscito della trilogia su Thor grazie anche alla sapiente (e rinfrescante) mano del novello premio Oscar Taika Waititi. Niente da dire, il film funziona su tutti i livelli e lascia sperare il che il prossimo "Thor: Love and Thunder" sarà altrettanto ben bilanciato e spettacolare.
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
Film 1697 - Thor: Ragnarok
Cast: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Idris Elba, Jeff Goldblum, Tessa Thompson, Karl Urban, Mark Ruffalo, Anthony Hopkins, Tadanobu Asano, Ray Stevenson, Zachary Levi, Benedict Cumberbatch.
Box Office: $854 milioni
Vale o non vale: Uno tra i miei Marvel preferiti, questo "Thor 3" riesce a ringiovanire il filone legato al dio del tuono, efficace nel contesto "Avengers", ma meno riuscito quando lasciato come protagonista. Un grande riscatto.
Premi: /
Parola chiave: Famiglia.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 8 aprile 2020

Film 1867 - Jojo Rabbit

Intro: In tanti ne avevano parlato benissimo e, purtroppo, mentre ero in Argentina non ero riuscito a vederlo al cinema. Per cui, appena l'ho trovato disponibile in streaming, non ho perso tempo e l'ho subito recuperato!
Film 1867: "Jojo Rabbit" (2019) di Taika Waititi
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Mirco
In sintesi: in soldoni, bambino pro Nazi che si immagina amicone di Hitler diventa amico di un'ebrea che la madre gli nasconde in casa. Il resto ve lo lascio scoprire.
Taika Waititi confeziona un film che prende in giro il nazismo e il suo leader - ma chi vi ha detto che siamo sulla falsa riga de "La vita è bella" vi ha perculato - e lo fa centrando sufficientemente il bersaglio (mainstream). Un prodotto non perfetto, ma è evidente che l'intento fosse positivo e in ogni caso il buon risultato finale fa sorvolare sull'a volte mancato approfondimento (specialmente di alcuni personaggi). A tratti fiaba, a tratti satira, a tratti dramma, a tratti un po' di quello che ci volete vedere, "Jojo Rabbit" funziona perché ha un suo ritmo e una sua voce e, soprattutto, un cast in gran spolvero, partendo da un protagonista estremamente dotato (Roman Griffin Davis), proseguendo per un Hitler surrealmente godibile (ricordiamoci che Taika Waititi è per metà Māori) e il personaggio migliore della storia, la madre sovversiva Scarlett Johansson (qui sì nomination all'Oscar meritata e, a mio avviso, statuetta scippata dalla compagna di altro film Laura Dern); nel mezzo c'è una coppia gay ancora nell'armadio (Alfie Allen e Sam Rockwell) e l'istruttrice del campo per giovani seguaci del führer Rebel Wilson, tre personaggi che avrebbero sicuramente goduto di qualche chance in più per raccontare se stessi, specialmente quest'ultima che, presentata così come, rimane un po' inutile alla storia. Sorprendentemente chi rimane più indigesta è proprio colei per la quale ci si aspetterebbe di simpatizzare di più, ovvero la piccola rifugiata Elsa (Thomasin McKenzie), molto spesso antipatica o comunque poco incline a rendersi piacevole. Non so se fosse volutamente Waititi o la storia originale di Christine Leunens a renderla già così, rimane il fatto che non si fa apprezzare facilmente.
In ogni caso "Jojo Rabbit" è un insolito film sulla seconda guerra mondiale che ritrae, a volte con sorprendente leggerezza, passaggi di un momento storico complesso e doloroso, pur non mancando mai di rispetto o facendo sentire a disagio lo spettatore. E' un grande pregio quello di Waititi, è in grado mettere in scena orrori pur facendolo con un tono mai pesante e, anzi, sempre fedele a quello che mi pare essere il suo stile narrativo (vedi "Thor: Ragnarok").
Cast: Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Rebel Wilson, Stephen Merchant, Alfie Allen, Sam Rockwell, Scarlett Johansson.
Box Office: $90.3 milioni
Vale o non vale: Nel complesso una buona pellicola, sicuramente una delle migliori tra quelle candidate all'Oscar quest'anno (lo so, d'altronde le proposte non erano granché). Non è stato il film che mi aspettavo, la storia di Jojo completamente diversa da ciò che mi ero immaginato, senza contare che la figura di Hitler ha qui tutto un altro valore, mentre io avevo pensato si trattasse di un personaggio più concreto. Ma bene così, una visione che è stata una sorpresa, una Scarlett Johansson che è stata un piacere da vedere, un buon prodotto che, con il suo piglio contemporaneo, ha raccontato una storia particolare ma ambientata in un'epoca storica cinematograficamente già ampiamente spolpata, aggiungendo il suo peculiare punto di vista. Interessante. Premi: Candidato a 6 Oscar, tra cui Miglior film e attrice non protagonista, vincendo quello per la Miglior sceneggiatura non originale; 2 nomination ai Golden Globe per Miglior film e attore protagonista (Roman Griffin Davis) e 1 BAFTA per la Miglior sceneggiatura non originale su 6 nomination (tra cui attrice non protagonista e colonna sonora).
Parola chiave: Patriottismo.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi