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giovedì 23 giugno 2022

Film 2113 - Senior Year

Intro: Avevo iniziato a guardare questo film su Netflix, per poi dover interrompere. Nel mezzo ho visto "Alex Strangelove", per poi ritorna a questo per finirlo. Che confusione...

Film 2113: "Senior Year" (2018) di Craig Johnson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: "Senior Year" è una gran boiata, ma ha due assi nella manica: la protagonista Rebel Wilson e qualche momento musicale al sapore di nostalgia che risollevano un po' tutta l'operazione.
Nello specifico, la Wilson si rivela sempre di più un'ottima protagonista per questo tipo di produzioni commerciali di facile consumo, brillante e sempre sufficientemente "stramba" da suscitare una certa dose di tenerezza. Non è un tipo di comicità per tutti, mi rendo conto, ma in questo caso sono contento di vederle riconosciuto un ruolo che vada oltre l'essere (stata) in sovrappeso e che le regali il ruolo da protagonista al di là dell'aspetto fisico e della comicità legata a quest'ultimo che per anni ne ha contraddistinto i ruoli cinematografici. In questo senso "Senior Year" ricorda un po' il film "Isn't It Romantic" sempre con la Wilson e sempre di Netflix, a sua volta simile per tematica alla pellicola "I Feel Pretty" con Amy Schumer (e probabilmente "Amore a prima svista" con Gwyneth Paltrow e Jack Black).
Inoltre la scena in cui viene ricreato l'iconico video di "(You Drive Me) Crazy" di Britney Spears è una chicca da non sottovalutare (e onestamente la ragione che mi ha spinto a recuperare il film).
Per il resto, diciamocelo pure, "Senior Year" ricade perfettamente in tutta quella serie di stereotipi da commedia facile facile in cui il sogno di una vita della protagonista trascina la storia fino a quando la vita non le farà capire che tutto quello che stava cercando era in realtà altro.
Non certo orginale, ma si è visto di peggio.
Cast: Rebel Wilson, Sam Richardson, Zoë Chao, Mary Holland, Justin Hartley, Chris Parnell, Angourie Rice, Avantika, Michael Cimino, Jeremy Ray Taylor, Brandon Scott Jones, Alicia Silverstone.
Box Office: /
Vale o non vale: Sicuramente c'è qualche momento simpatico, anche se la storia non regala niente che non si sia già visto mille volte. Innocuo, si lascia guardare.
Premi: /
Parola chiave: Prom.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 3 febbraio 2021

Film 1795 - The Hustle

Intro: Non che sia mai veramente stato un fan di questa saga, ma la nuova coppia di protagonisti e l'intrigante nuova premessa "internazionale" mi ha convinto a dare una chance a questa pellicola.
Film 1795: "The Hustle" (2019) di Chris Addison
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: funziona? Meh...
Diciamo che non è certo un capolavoro, ma perlomeno fa quello che ci si aspetta da un film come "The Hustle": intrattiene per a malapena un'ora e mezza tra comicità fisica, una fotografia curatissima e outfit magnifici. La strana coppia Anne Hathaway e Rebel Wilson ha il suo perché e sembra si divertano genuinamente insieme, il che è un valore aggiunto al risultato finale. Detto questo, il film è una scemata fotonica che ricorda tantissimo "The Spy Who Dumped Me" e non aggiunge niente al genere commedia al femminile. Mi rendo conto che non si stesse mirando alto, ma si potev decisamente fare di più (e forse è ora che Anne Hathaway cominci a selezionare meglio i suoi progetti).
Ps. Il film è un remake al femminile di "Dirty Rotten Scoundrels" del 1988.
Cast: Anne Hathaway, Rebel Wilson, Alex Sharp, Dean Norris, Timothy Simons, Rob Delaney, Tim Blake Nelson.
Box Office: $97.4 milioni
Vale o non vale: Né bene né male, "The Hustle" funziona se siete alla ricerca di un momento di svago semplice semplice che vede Anne Hathaway mettersi in gioco nel campo della comicità un po' scema e molto fisica e vede Rebel Wilson nei soliti panni di Rebel Wilson o Fat Amy (se la apprezzate, è sicuramente il film che fa per voi). Poi siamo seri, una volta visto questa pellicola si dimentica in un istante.
Premi: /
Parola chiave: Medusa.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 11 giugno 2020

Film 1721 - Isn't It Romantic

Intro: Dopo la magica esperienza al Chinese Theatre di Los Angeles, ci siamo lanciati nella seconda avventura cinematografica americana, questa volta nella uggiosa San Francisco. E la scelta è ricaduta su questa pellicola un po' per necessità - incastro di orari ed impegni - un po' perché dopo aver rischiato di rimanere bloccati con la macchina a noleggio in mezzo al deserto del Nevada (compreso di lupi), avevamo bisogno di guardarci qualcosa di semplice e possibilmente divertente.
Film 1721: "Isn't It Romantic" (2019) di Todd Strauss-Schulson
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: parliamoci chiaro, avessi saputo che nel giro di una settimana avrei potuto vedere questo film gratis su Netflix... col cavolo che avrei pagato! Cioè, niente di male con "Isn't It Romantic", adoro poi che finalmente Rebel Wilson abbia il ruolo della protagonista e non solo della spalla strana e fuori di testa, però gridiamolo pure al mondo: i film di Netflix fanno schifo e il 90% di quelli che vengono prodotti sono spazzatura inguardabile sul computer, figuriamoci al cinema.
Poi, ribadisco, questo film in particolare non è così male, fa il suo dovere in termini di intrattenimento, piacevoli gag scacciapensieri, numeri musicali, belloni mezzi nudi, ecc ecc, però non è che fosse necessario spenderci dei dollari per recuperarne la visione. No no. Diciamo che, dovessi inquadrarlo in riferimento a prodotti che ho già visto e me lo ricordano, citerei: "Pretty Woman", "They Came Together" e "I Feel Pretty". Insomma, niente di nuovo.
Cast: Rebel Wilson, Liam Hemsworth, Adam DeVine, Priyanka Chopra, Betty Gilpin, Brandon Scott Jones, Jennifer Saunders.
Box Office: $48.8 milioni
Vale o non vale: Facile facile, scacciapensieri, sufficientemente diverte, esteticamente "plasticoso" e perfettamente ripulito come ogni titolo concepito-prodotto-raffinato-industrializzato dalla macchina Netflix, "Isn't It Romantic" funziona praticamente grazie alla bravura comica di Rebel Wilson.
Premi: /
Parola chiave: Beguiling. (incantevole, seducente, ammaliatore)

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 8 aprile 2020

Film 1867 - Jojo Rabbit

Intro: In tanti ne avevano parlato benissimo e, purtroppo, mentre ero in Argentina non ero riuscito a vederlo al cinema. Per cui, appena l'ho trovato disponibile in streaming, non ho perso tempo e l'ho subito recuperato!
Film 1867: "Jojo Rabbit" (2019) di Taika Waititi
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Mirco
In sintesi: in soldoni, bambino pro Nazi che si immagina amicone di Hitler diventa amico di un'ebrea che la madre gli nasconde in casa. Il resto ve lo lascio scoprire.
Taika Waititi confeziona un film che prende in giro il nazismo e il suo leader - ma chi vi ha detto che siamo sulla falsa riga de "La vita è bella" vi ha perculato - e lo fa centrando sufficientemente il bersaglio (mainstream). Un prodotto non perfetto, ma è evidente che l'intento fosse positivo e in ogni caso il buon risultato finale fa sorvolare sull'a volte mancato approfondimento (specialmente di alcuni personaggi). A tratti fiaba, a tratti satira, a tratti dramma, a tratti un po' di quello che ci volete vedere, "Jojo Rabbit" funziona perché ha un suo ritmo e una sua voce e, soprattutto, un cast in gran spolvero, partendo da un protagonista estremamente dotato (Roman Griffin Davis), proseguendo per un Hitler surrealmente godibile (ricordiamoci che Taika Waititi è per metà Māori) e il personaggio migliore della storia, la madre sovversiva Scarlett Johansson (qui sì nomination all'Oscar meritata e, a mio avviso, statuetta scippata dalla compagna di altro film Laura Dern); nel mezzo c'è una coppia gay ancora nell'armadio (Alfie Allen e Sam Rockwell) e l'istruttrice del campo per giovani seguaci del führer Rebel Wilson, tre personaggi che avrebbero sicuramente goduto di qualche chance in più per raccontare se stessi, specialmente quest'ultima che, presentata così come, rimane un po' inutile alla storia. Sorprendentemente chi rimane più indigesta è proprio colei per la quale ci si aspetterebbe di simpatizzare di più, ovvero la piccola rifugiata Elsa (Thomasin McKenzie), molto spesso antipatica o comunque poco incline a rendersi piacevole. Non so se fosse volutamente Waititi o la storia originale di Christine Leunens a renderla già così, rimane il fatto che non si fa apprezzare facilmente.
In ogni caso "Jojo Rabbit" è un insolito film sulla seconda guerra mondiale che ritrae, a volte con sorprendente leggerezza, passaggi di un momento storico complesso e doloroso, pur non mancando mai di rispetto o facendo sentire a disagio lo spettatore. E' un grande pregio quello di Waititi, è in grado mettere in scena orrori pur facendolo con un tono mai pesante e, anzi, sempre fedele a quello che mi pare essere il suo stile narrativo (vedi "Thor: Ragnarok").
Cast: Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Rebel Wilson, Stephen Merchant, Alfie Allen, Sam Rockwell, Scarlett Johansson.
Box Office: $90.3 milioni
Vale o non vale: Nel complesso una buona pellicola, sicuramente una delle migliori tra quelle candidate all'Oscar quest'anno (lo so, d'altronde le proposte non erano granché). Non è stato il film che mi aspettavo, la storia di Jojo completamente diversa da ciò che mi ero immaginato, senza contare che la figura di Hitler ha qui tutto un altro valore, mentre io avevo pensato si trattasse di un personaggio più concreto. Ma bene così, una visione che è stata una sorpresa, una Scarlett Johansson che è stata un piacere da vedere, un buon prodotto che, con il suo piglio contemporaneo, ha raccontato una storia particolare ma ambientata in un'epoca storica cinematograficamente già ampiamente spolpata, aggiungendo il suo peculiare punto di vista. Interessante. Premi: Candidato a 6 Oscar, tra cui Miglior film e attrice non protagonista, vincendo quello per la Miglior sceneggiatura non originale; 2 nomination ai Golden Globe per Miglior film e attore protagonista (Roman Griffin Davis) e 1 BAFTA per la Miglior sceneggiatura non originale su 6 nomination (tra cui attrice non protagonista e colonna sonora).
Parola chiave: Patriottismo.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 15 febbraio 2020

Razzie Awards 2020: nomination e vincitori

40th Golden Raspberry Awards

Worst Picture
Cats – Debra Hayward, Tim Bevan, Eric Fellner, Tom Hooper
The Fanatic – Daniel Grodnik, Oscar Generale, Bill Kenwright
The Haunting of Sharon Tate – Lucas Jarach, Daniel Farrands, Eric Brenner
A Madea Family Funeral – Ozzie Areu, Will Areu, Mark E. Swinton
Rambo: Last Blood – Avi Lerner, Kevin King Templeton, Yariv Lerner, Les Weldon

Worst Director
Fred Durst – The Fanatic
James Franco – Zeroville
Adrian Grünberg – Rambo: Last Blood
Tom Hooper – Cats
Neil Marshall – Hellboy

Worst Actor
James Franco – Zeroville as Vikar
David Harbour – Hellboy as Hellboy / Anung Un Rama
Matthew McConaughey – Serenity as Baker Dill
Sylvester Stallone – Rambo: Last Blood as John J. Rambo
John Travolta – The Fanatic and Trading Paint as Moose and Sam Munroe

Worst Actress
Hilary Duff – The Haunting of Sharon Tate as Sharon Tate
Anne Hathaway – The Hustle and Serenity as Josephine Chesterfield and Karen Zariakas
Francesca Hayward – Cats as Victoria
Tyler Perry – A Madea Family Funeral as Mabel "Madea" Simmons
Rebel Wilson – The Hustle as Penny Rust

Worst Supporting Actor
James Corden – Cats as Bustopher Jones
Tyler Perry – A Madea Family Funeral as Joe
Tyler Perry – A Madea Family Funeral as Uncle Heathrow
Seth Rogen – Zeroville as Viking Man
Bruce Willis – Glass as David Dunn / The Overseer

Worst Supporting Actress
Jessica Chastain – Dark Phoenix as Vuk
Cassi Davis – A Madea Family Funeral as Betty Ann "Aunt Bam" Murphy
Judi Dench – Cats as Old Deuteronomy
Fenessa Pineda – Rambo: Last Blood as Gizelle
Rebel Wilson – Cats as Jennyanydots

Worst Screen Combo
Any two half-feline/half-human hairballs – Cats
Jason Derulo & his CGI-neutered "bulge" – Cats
Tyler Perry & Tyler Perry (or Tyler Perry) – A Madea Family Funeral
Sylvester Stallone & his impotent rage – Rambo: Last Blood
John Travolta & any screenplay he accepts

Worst Prequel, Remake, Rip-off or Sequel
Dark Phoenix (20th Century Fox)
Godzilla: King of the Monsters (Warner Bros.)
Hellboy (Lionsgate)
A Madea Family Funeral (Lionsgate)
Rambo: Last Blood (Lionsgate)

Worst Screenplay
Cats – Lee Hall and Tom Hooper; based on the musical by Andrew Lloyd Webber, which was based on Old Possum's Book of Practical Cats by T. S. Eliot
The Haunting of Sharon Tate – Daniel Farrands
Hellboy – Andrew Cosby; based on the Dark Horse Comics character by Mike Mignola
A Madea Family Funeral – Tyler Perry
Rambo: Last Blood – Matthew Cirulnick and Sylvester Stallone; based on the character created by David Morrell

The Razzie Redeemer Award
Jennifer Lopez – Hustlers
Eddie Murphy – Dolemite Is My Name
Keanu Reeves – John Wick: Chapter 3 – Parabellum and Toy Story 4
Adam Sandler – Uncut Gems
Will Smith – Aladdin

Worst Reckless Disregard for Human Life and Public Property
Dragged Across Concrete
The Haunting of Sharon Tate
Hellboy
Joker
Rambo: Last Blood

#HollywoodCiak
Bengi

domenica 28 aprile 2019

Film 1561 - Pitch Perfect 3

Intro: Volevo finire la trilogia, ma non avevo avuto occasione di recuperare il film al cinema. Meno male, forse.
Film 1561: "Pitch Perfect 3" (2017) di Trish Sie
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non sono un fan accanito, ma apprezzo il franchise, o almeno quanto fatto coi precedenti titoli. Se il primo "Pitch Perfect" aveva fatto centro, non si può dire lo stesso del secondo che, però, aveva in ogni caso il pregio di portare di nuovo sullo schermo le piacevoli strambaggini delle Barden Bellas;
con questo terzo episodio siamo, purtroppo, alla deriva. Privato del suo scenario teenager iniziale, "Pitch Perfect 3" riporta goffamente insieme il gruppo di ragazze e le spedisce non solo a competere, ma anche in missione, segnale disperato che la formula iniziale, già precedentemente sfruttata e spolpata, non riesce più a reggere il colpo. Tra esplosioni ed esibizioni, il risultato finale è confuso e non rende giustizia a un'idea - (ri)nata e spopolata con "Glee" - che aveva senso nel 2012, meno 5 anni dopo. Mi rendo conto che il fascino dell'incasso assicurato stordisce, ma certe volte sarebbe meglio accontentarsi del successo già ottenuto;
dove la sceneggiatura non brilla, ci pensa il cast a rimediare (almeno in parte). Fortunatamente le ragazze sanno come intrattenere il loro pubblico ed è grazie a loro se questa pellicola ha qualcosa di vagamente interessante da mostrare. Le avventure delle Bellas non saranno più così originali (solo surreali), ma almeno i componenti del gruppo sono ancora in grado di accattivarsi lo spettatore. Detto ciò, bye Bellas.
Film 527 - Pitch Perfect
Film 947 - Pitch Perfect 2
Film 948 - Pitch Perfect
Film 1008 - Pitch Perfect 2
Film 1561 - Pitch Perfect 3
Cast: Anna Kendrick, Rebel Wilson, Hailee Steinfeld, Brittany Snow, Anna Camp, Hana Mae Lee, Alexis Knapp, John Michael Higgins, Elizabeth Banks, Ester Dean, Chrissie Fit, Kelley Jakle, Shelley Regner, John Lithgow, DJ Khaled, Ruby Rose.
Box Office: $185.4 milioni
Vale o non vale: I fan del franchise non possono perdersi certo il capitolo conclusivo, per quanto sia il più debole dei tre titoli (e già col secondo la qualità si era abbassata di molto). Un peccato perdersi così per strada, passando da fenomeno popolare - come dimenticarsi la performance di Anna Kendrick che canta “When I’m Gone”? - a tentativo di rimanere rilevanti. Poi, parliamoci chiaro, "Pitch Perfect 3" non è assolutamente inguardabile, semplicemente manca di quella creatività, spontaneità e novità di cui il primo titolo era ampiamente fornito. Non sempre i sequel hanno qualcosa da aggiungere al racconto.
Premi: /
Parola chiave: USO.

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Bengi

domenica 11 settembre 2016

Film 1209 - Grimsby - Attenti a quell'altro

Qualche tempo fa a pranzo non sapevo cosa guardare e lo streaming mi ha fornito gentilmente l'ispirazione!

Film 1209: "Grimsby - Attenti a quell'altro" (2016) di Louis Leterrier
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Bruttino e stupido, eppure qualche volta si ride. Non andrei molto oltre nella descrizione di questo "Grimsby", pellicola che riesce a mettere insieme la commedia più bassa a un budget che le consente non pochi effetti speciali e una produzione da vero film d'azione.
Cast stellare, la regia di Leterrier che di azione ne sa qualcosa ("Scontro tra titani", "L'incredibile Hulk", "Transporter: Extreme", "Danny the Dog", "The Transporter"), molta comicità fisica e una specie di clone di Borat e Ali G in versione action che è davvero irritante quanto imbecille, per un mix finale che non è sufficiente esattamente come i capelli corti sfoggiati da Penélope Cruz.
Cast: Sacha Baron Cohen, Mark Strong, Rebel Wilson, Penélope Cruz, Isla Fisher, Gabourey Sidibe, Annabelle Wallis, Ian McShane.
Box Office: $25.2 milioni
Consigli: Rebel Wilson in gran forma, Sacha Baron Cohen e Mark Strong la stranissima coppia, molta violenza e scene d'azione alla "Hardcore!", una comicità becera anche se a tratti divertente, per un risultato finale che è molto sotto le aspettative. Poteva essere esilarante e dissacrante, ma è solo tanto rumore per nulla. Si può vedere, anche se non piacerà a tutti.
Parola chiave: Missili.

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martedì 22 marzo 2016

Film 1105 - Single ma non troppo

Un po' di leggerezza!
Film 1105: "Single ma non troppo" (2016) di Christian Ditter
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Forse il trailer promette cose leggermente diverse, ma dai, tutto sommato questa pellicola non è male.
I momenti divertenti, neanche a dirlo, li regala tutti Rebel Wilson, vera forza della natura anche se ormai bloccata sempre sullo stesso identico ruolo (ma non credo a lei importi troppo). Senza di lei non so se il film sarebbe riuscito a portare a casa un risultato decente.
Insieme a lei le due sorelle sullo schermo Dakota Johnson, fresca di Razzie Award, e la sempre fantasticamente nevrotica Leslie Mann, qui futura madre single inseminata artificialmente che trova l'amore quando meno se lo aspetta. Diversa sorte capita alla sorella piccola, invece, single come ci annuncia il titolo e in giro per New York a cercare di capire che ne sarà della sua vita (sentimentale). La Johnson dimostra, glielo bisogna concedere, di essere in grado di reggere le fatiche di un intero film con sufficiente autonomia. Grazie a Dio qui non c'è il Sig. Grey a sculacciarla, per cui la ragazza può anche divertirsi un po' senza la preoccupazione di violare qualche clausola del contratto.
"How to Be Single", comunque, è un prodotto commerciale abbastanza riuscito, meno scontato di quanto non ci si aspetterebbe, simpatico e divertente, con un cast giovane e fresco. Un titolo che promette solo ciò che può mantenere e, in definitiva, riesce nel suo intento di intrattenere in maniera giocosa e un po' volgare. Onesto.
Cast: Dakota Johnson, Rebel Wilson, Alison Brie, Leslie Mann, Nicholas Braun, Jason Mantzoukas, Damon Wayans, Jr., Colin Jost, Jake Lacy.
Box Office: $95.1 milioni
Consigli: Perfetto per una serata senza pensieri e alla ricerca di divertimento. Il cast tutto al femminile è affiatato, la Wilson come sempre una pazza fantastica e il tutto funziona. Non so come sia il libro da cui è tratto (scritto da Liz Tuccillo), ma sicuramente il film è un buon esempio di cinema facile e simpatico.
Parola chiave: Alcol.

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Bengi

martedì 6 ottobre 2015

Film 1008 - Pitch Perfect 2

Ammetto che non smaniavo per rivederlo, ma Claudia e Carla avevano amato il primo e non potevano certo perdersi il sequel!

Film 1008: "Pitch Perfect 2" (2015) di Elizabeth Banks
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Lu, Carla, Claudia
Pensieri: E' inutile ribadirlo? Forse, ma non importa: il primo film è meglio, questo sembra un sequel obbligato più che per il cinema direttamente girato per l'home video. Poi gli incassi smentiscono la sensazione ed ovvio che il pubblico - me incluso - si tuffa volentierissimo nel mondo di "Pitch Perfect" quale che sia il suo numero, ma rimane il fatto che questo sequel sia nettamente inferiore di qualità rispetto all'originale.
Bloccato in una sorta di limbo - dove si capisce bene che gli autori fossero combattuti tra il dover ricreare le atmosfere e situazioni di cui i fan si erano innamorati e la necessità di portare avanti la storia -, di fatto "Pitch Perfect 2" evoca un effetto nostalgia senza riuscire veramente ad evolversi in qualcos'altro che rimanga fedele nello spirito all'originale, pur procedendo verso nuovi lidi. Ed è così che le Barden Bellas sono nuovamente loro, le stesse di sempre con un solo +1 nemmeno troppo incisivo nella teoricamente chiave figura di Emily (Hailee Steinfeld). Il risultato finale è dunque copia conforme di ciò che è stato mostrato un anno fa, con la sola differenza che si ride meno e le canzoni non sono niente di che (francamente non ne ho canticchiata nemmeno una). La delusione c'è, è inutile girarci intorno: i presupposti erano buoni, le speranze concrete e la ciliegina sulla torta della regia affidata ad Elizabeth Banks una piacevole sorpresa. Quest'ultima non sbaglia, ma la sceneggiatura che ha per le mani non brilla come ci si sarebbe aspettato. Salvano tutto il buon cast - Rebel Wilson fa da sola tutto il lavoro sporco e si conferma attrice comica da tenere d'occhio -, il necessario dinamismo da videoclip e sì, il duo di commentatori fuori di testa (John Michael Higgins e la stessa Banks).
Ps. Carina la scena finale con il provino di The Voice di quel pazzo di Bumper (Adam DeVine).

Film 527 - Pitch Perfect
Film 947 - Pitch Perfect 2
Film 948 - Pitch Perfect
Film 1008 - Pitch Perfect 2
Film 1561 - Pitch Perfect 3 Cast: Anna Kendrick, Rebel Wilson, Hailee Steinfeld, Brittany Snow, Skylar Astin, Adam DeVine, Katey Sagal, Anna Camp, John Michael Higgins, Elizabeth Banks, Ben Platt, Birgitte Hjort Sørensen, Flula Borg, Snoop Dogg, David Cross, Keegan-Michael Key.
Box Office: $285.2 milioni
Consigli: Tutto sommato carino, ma non incisivo e divertente come il primo. La storia è così così, come le canzoni scelte, ma Anna Kendrick continua ad essere una buona scelta come protagonista e le spalle non le mancano (Wilson in primis). Quindi, chi ha amato il primo non faticherà ad innamorarsi anche di questo, pur consapevole che si poteva fare di più. In ogni caso, un buon passatempo colorato e frizzante, con qualche battuta e molte, molte situazioni bizzarre.
Parola chiave: Muffgate.

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Bengi

venerdì 3 luglio 2015

Film 948 - Pitch Perfect

Appena visto il sequel... e già rivediamo l'originale? Ovvio se si parla del film in questione, perfetto per un dopocena tra amici!

Film 948: "Pitch Perfect" (2012) di Jason Moore
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Carla, Claudia
Pensieri: E' stato proprio carino rivedere questo film, specialmente poco dopo aver visto il secondo episodio al cinema. E' stata la prima volta che ho visto "Pitch Perfect" in italiano e anche se forse in inglese era meglio per quelle situazioni in cui si passava da cantato a parlato per poi tornare al cantato, devo dire comunque che il doppiaggio non mi ha infastidito.
In generale questo primo capitolo mi sembra sempre il più riuscito e divertente, sufficientemente strano o bizzarro da caratterizzare in maniera univoca questo prodotto (grazie soprattutto a Ciccia Amy/Rebel Wilson), ma anche abbastanza concentrato a raccontare in maniera concreta e ben caratterizzata la storia dei suoi protagonisti. L'idea del coro a cappella anche al cinema 3 anni fa ha cavalcato ampiamente l'onda cominciata da "Glee" che, prima di cadere in disgrazia, è riuscito a portare all'attenzione del grande pubblico tematiche di interesse giovanile (e non solo) quali popolarità, nerdismo, isolamento a causa delle proprie scelte, essere se stessi e, naturalmente, cantare nel coro della propria scuola per andare alle regionali e diventare i più vighi dopo anni di "loser" stampati sulla fronte. Diciamo che se non fosse che qui parliamo di un gruppo solo al femminile sarebbe ancora più evidente la somiglianza generale tra i due prodotti.
Comunque questo esordio di "Pitch Perfect" è un ottimo primo atto, divertente, con canzoni orecchiabili e mash-up ben riusciti e un gruppo di protagoniste eterogeneo e ben assortito che siamo stati tutti contenti di ritrovare in "Pitch Perfect 2". Chissà cosa si inventeranno per il 3...
Ps. Cast ben nutrito: Anna Kendrick, Rebel Wilson, Anna Camp, Brittany Snow, Skylar Astin, Adam DeVine, Ben Platt, Hana Mae Lee, John Michael Higgins, Elizabeth Banks, Ester Dean, John Benjamin Hickey, Donald Faison, Joe Lo Truglio, Christopher Mintz-Plasse.
Film 527 - Pitch Perfect
Film 947 - Pitch Perfect 2
Film 948 - Pitch Perfect
Film 1008 - Pitch Perfect 2
Film 1561 - Pitch Perfect 3
Box Office: $115.4 milioni
Consigli: Quando uscì negli Stati Uniti fu un vero e proprio caso cinematografico: 17 milioni di dollari per produrlo, 65 milioni di incasso (solo in USA), colonna sonora in vetta all Billboard, tutti a imparare le mosse per cantare "Cups" come Anna Kendrick... Insomma, un successo travolgende che già con il secondo capitolo si è duplicato. Dappertutto, tranne che da noi, dove né questo, né il successivo film sono riusciti a scalfire minimamente il box office, sempre fermo sotto l'imbarazzante muro del milione di euro. A mio avviso "Pitch Perfect" è un bel prodotto musicale commerciale, divertente, spensierato e con un gruppo di giovani attori capaci. Vale decisamente la pena di dargli una chance!
Parola chiave: The Breakfast Club.

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mercoledì 1 luglio 2015

Film 947 - Pitch Perfect 2

Assolutamente curiosissimi di vedere questo film, lo attendevamo con ansia!

Film 947: "Pitch Perfect 2" (2015) di Elizabeth Banks
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Questo sequel ha suscitato notevole interesse in tutto il mondo, tranne che da noi. "Voices", poi fortunatamente ritornato all'originale "Pitch Perfect" è stato un titolo più di nicchia in Italia e stessa sorte è toccata anche a al secondo capitolo, che ha davvero faticato a trovare un riscontro negli incassi (573.221€ appena), nonostante la promozione monster e persino il passaggio a Roma della qui anche regista Elizabeth Banks per promuovere la sua pellicola.
Al di là dei risultati al box office, comunque "Pitch Perfect 2" non è niente di più di un secondo episodio carino, anche se con meno mordente dell'originale. Mi pare che l'impronta generale della storia sia stata molto caricata in direzione di una comicità a tutti i costi che, però, non sempre risulta efficace: certe battute random faticano a trovare riscontro (probabilmente perché tradotte) e anche se le sparate nonsense di Ciccia Amy - vera protagonista del film, folle e comunque sempre fantastica - rendono il tutto surreale quanto basta a caratterizzare il mondo di "Pitch Perfect" come assolutamente peculiare, trovo che questa volta il risultato finale non rifletta in toto lo spirito dell'originale.
Forse l'intento di replicare la prima fortunata formula insieme alla necessità di portare al cinema un prodotto in ogni caso rinnovato sono stati due elementi qui difficili da legare, con parte delle Bellas uscite di scena dopo il diploma, la ricerca di un nuovo stimolo per le ragazze dopo aver raggiunto il loro scopo (vincere il campionato nazionale di canto a cappella) e la necessità di far progredire le vicende personali delle protagoniste rimaste, pur riportando in scena numerosi numeri musicali in grado di coinvolgere il pubblico attraverso le canzoni più famose dell'ultimo periodo. Quest'ultimo punto, in particolare, non poteva essere trascurato: la colonna sonora del primo film solo in America ha venduto 1,200,000 copie (raggiungendo la #3 della Billboard) e l'elemento canoro, ovviamente qui vitale, andava anche in questo caso salvaguardato attentamente. L'operazione è riuscita dato che la colonna sonora di "Pitch Perfect 2" ha raggiunto la #1 in America nella prima settimana di uscita.
E' evidente che i trionfi di questo blockbuster musicale siano numerosi a dispetto di un generico calo del livello qualitativo. A essere sinceri la cosa non è particolarmente grave, stiamo parlando di un film dalle mere pretese intrattenitive, il cui scopo è sorprendere con qualche bel mash-up e far ridere grazie alla spassosa comicità fisica di Rebel Wilson. Il resto è tutto un po' accessorio e va bene così. Anna Kendrick rimane sempre un tantino rigida nel ruolo di Beca e la nuova arrivata Emily (Hailee Steinfeld) è sopportabile solo a tratti, ma nel complesso le nuove Barden Bellas riescono ancora ad intrattenere il loro pubblico in maniera piacevole. Sì, il primo "Pitch Perfect" è un connubio più riuscito di simpatia, stramberie e bei numeri musicali (vedere "Cups" per credere), ma in definitiva il nostro bisogno di tornare alle pazzie di questa storia è più che soddisfatto e, uscendo dal cinema, si canticchia allegramente aspettando "Pitch Perfect 3"...
Ps. Cast nutritissimo: Anna Kendrick, Rebel Wilson, Hailee Steinfeld, Brittany Snow, Skylar Astin, Adam DeVine, Katey Sagal, Anna Camp, Alexis Knapp, Hana Mae Lee, John Michael Higgins, Elizabeth Banks (anche regista e produttrice!), Birgitte Hjort Sørensen, Flula Borg, David Cross, Ester Dean, Chrissie Fit. Non mancano alcuni notevoli camei: Snoop Dogg, Jimmy Kimmel, Rosie O'Donnell, Adam Levine, Christina Aguilera, Pharrell Williams, Blake Shelton e Robin Roberts.
Film 527 - Pitch Perfect
Film 947 - Pitch Perfect 2
Film 948 - Pitch Perfect
Film 1008 - Pitch Perfect 2
Film 1561 - Pitch Perfect 3
Box Office: $276.8 milioni
Consigli: Nuove Bellas all'orizzonte, ma anche nuovi tostissimi nemici da battere direttamente dalla Germania. Insomma, le avventure (e disavventure) del gruppo femminile a cappella più famoso del cinema non si sono certo esaurite e questa volta le porteranno addirittura fino a Copenhagen! Per chi ha amato l'originale, quindi, "Pitch Perfect 2" è praticamente irrinunciabile, un sequel buono per ritrovare quel mondo fatto di competizioni canore, le follie di Ciccia Amy, assurde rivelazioni e i due più irriverenti cronisti della storia. Anche se questo sequel non è tanto buono quanto il primo episodio, rimane comunque un valente titolo di intrattenimento, giovane e dinamico, in grado di intrattenere un pubblico alla ricerca di un po' di spensieratezza e qualche canzone conosciuta da canticchiare. In quest'ottica è una scelta perfetta.
Parola chiave: Esibizione per il presidente Obama.

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Bengi

lunedì 2 marzo 2015

Film 884 - Notte al museo: Il segreto del faraone

Alla ricerca di qualcosa di leggero per una serata senza pensieri.

Film 884: "Notte al museo: Il segreto del faraone" (2014) di Shawn Levy
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Non che sia mai stato particolarmente fan della saga, però si può dire che è uno di quei franchise buono per tutte le occasioni, in grado di soddisfare un po' tutti in termini di intrattenimento spensierato e privo di contenuti.
Anche questo terzo ed ultimo titolo si inserisce alla perfezione nel trend, riuscendo a strappare qualche sorriso e qualche sguardo di ammirazione grazie alle buone idee rese possibili dagli effetti speciali. Sarà, infatti, il British Museum questa volta a prendere vita, in un tripudio di nuovi personaggi tra il simpatico e il pericoloso. Non mancheranno, ovviamente, anche gli storici protagonisti che hanno reso così suggestiva questa saga, uno fra tutti il compianto Robin Williams, giunto con questa alla sua ultima apparizione sul grande schermo.
La nuova avventura londinese si renderà necessaria per salvare la Tavola di Ahkmenrah, artefice della magia che fa vivere i vari inquilini del museo, da Roosevelt alla testa dell'Isola di Pasqua, dalla scimmietta Dexter ad Ahkmenrah stesso. Sarà quest'ultimo a suggerire di riportare la Tavola al padre Merenkahre/Ben Kingsley che si trova esposto al British Museum, per cercare una soluzione e salvare la vita di coloro che dipendono dalla magia che sprigiona il cimelio egiziano.
Il capitolo conclusiovo, quindi, si trasferisce a Londra e cerca il buon motivo per far tornare al cinema il maggior numero di spettatori possibile a 5 anni dal secondo episodio e 8 dal primo, clamoroso successo. In quest'ottica sono inserite alcune nuove star come Dan Stevens/Lancillotto, ma soprattutto Rebel Wilson nel non facilissimo compito di far ridere evitando di superare il limite (siamo pur sempre in un film per famiglie). La boccata d'aria fresca che la frizzante aria londinese porta è sicuramente efficace e di fatto "Notte al museo: Il segreto del faraone" supera di gran lunga il risultato finale della seconda pellicola, pur rimanendo sempre incagliato nell'ottica dell'intrattenimento facile facile cui Ben Stiller è quasi sempre relegato.
In definitiva, quindi, un titolo di puro intrattenimento che non va oltre la sua natura giocosa e disimpegnata, regala qualche ora spensierata ed innocua e saluta una saga che, zitta zitta, è costata 387 milioni di dollari e ne ha incassati $1.31 miliardi. E poi dicono che la cultura non porta soldi... (battuttaccia, lo so)
Ps. Il film è dedicato sia a Robin Williams che a Mickey Rooney, scomparsi prima dell'uscita del film nelle sale.
Box Office: $342.8 milioni
Consigli: Cast d'eccezione per il - speriamo definitivo - saluto del franchsie. In questo "Night at the Museum: Secret of the Tomb" accorrono Ben Stiller, Robin Williams, Owen Wilson, Steve Coogan, Dan Stevens, Ben Kingsley, Ricky Gervais, Dan Stevens, Rebel Wilson, Rami Malek, Skyler Gisondo, Patrick Gallagher, Mizuo Peck, Dick Van Dyke, Mickey Rooney e perfino Hugh Jackman e Alice Eve direttamente dal palco dello spettacolo teatrale "Camelot".
Insomma, classica pellicola acchiappa star, tutte in gran spolvero per il capitolo conclusivo di questa trilogia che ha certamente saputo colpire l'immaginario del pubblico grazie alla trovata dell'idea cardine della storia, riproposta pellicola dopo pellicola. L'incasso è un po' calato e in America il film ha faticato a trovare il suo spazio, ma il pubblico fidelizzato ha comunque premiato questo lavoro con un più che cospicuo profitto. In definitiva un titolo accettabile nell'ottica della ricerca di qualche ora spensierata e, nel finale, perfino un po' malinconica. Di certo non un capolvoro, ma passabile.
Parola chiave: Luna.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 2 dicembre 2014

Film 828 - Le amiche della sposa

Ogni tanto si ritorna a guardare quelle pellicole simpatiche che vanno per un po' per ogni occasione...

Film 828: "Le amiche della sposa" (2011) di Paul Feig
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: E' inutile, "Bridesmaids" è diventato per me un piccolo cult della commedia USA, spassosissimo prodotto firmato dalla stessa Kristen Wiig (e Annie Mumolo) che è protagonista. Sufficientemente sboccato da suscitare più di una risata, ben equilibrato nelle sue parti più o meno comiche, con un cast veramente ben assortito e perfettamente in parte (Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Chris O'Dowd, Melissa McCarthy, Wendi McLendon-Covey, Ellie Kemper, Jill Clayburgh, Matt Lucas, Rebel Wilson). Insomma, uno dei miei personali evergreen!
Film 309 - Le amiche della sposa
Film 480 - Le amiche della sposa
Film 828 - Le amiche della sposa
Film 2188 - Bridesmaids
Box Office: $288,383,523
Consigli: Se si ha voglia di un prodotto divertente e spensierato questo è uno dei titoli più indicati, non mi delude mai! Perfetto per una serata tra amici, ma anche un qualunque momento in cui si ha semplicemente bisogno di spegnere il cervello e farsi qualche piacevole risata senza pensieri.
Parola chiave: Amicizia.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 aprile 2013

Film 527 - Pitch Perfect

Quinto ed ultimo appuntamento con Leoo malaticcio. Migliorato di salute, ci lanciamo su una pellicola che mi incuriosiva da quando è uscita. Sulla scia di "Glee"...

Film 527: "Pitch Perfect" (2012) di Jason Moore
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Leoo
Pensieri: Scopro ora che la pellicola arriverà in Italia con il titolo veramente geniale di "Voices"...
Senza commentare passo oltre, perchè il film è carino e divertente, con canzoni azzeccate e vero ritmo (sia musicale che narrativo). Mi ha proposto esattamente quello che mi aspettavo, il che mi ha soddisfatto non poco: una commedia americana un po' teen, po' chick flick che strizza anche l'occhio a tutti coloro che hanno amato o amano la serie tv "Glee" e che apprezzano, quindi, i numeri musicali eseguiti da cori con o senza strumentazione. Nel caso particolare del film le ragazze cantano a cappella.
L'incipit della pellicola, tra l'altro, è veramente molto simile all'inizio di "Glee": dove nella serie tv Finn Hudson veniva scoperto negli spogliatoi a cantare sotto la doccia dal prof. Schuester che lo vuole nel suo coro, qui Beca/Anna Kendrick viene scelta durante la 'sua' doccia dalla futura compagna di coro Chloe/Brittany Snow.
L'obiettivo delle Bellas è quello di battere il coro maschile della loro stessa scuola, da anni capace di stracciarle grazie alle capacità del suo lead singer Bumper. Tra vomitate sul palco, duri allenamenti e, ci mancherebbe mancasse, un percorso di formazione che porta tutte le ragazze delle Bellas a diventare un vero gruppo (anche di amiche), la pellicola passa che è un piacere.
Chiaramente chi non apprezza i numeri musicali è meglio che lasci perdere fin da subito. Idem per chi non apprezza molto la musica contemporanea (anche se le Bellas per un bel po' canteranno una canzone non esattamente degli ultimi anni...). Apprezzabili i riferimenti ai film cult generazionali degli anni '80 come "Breakfast Club", un particolare di connotazione che da questa pellicola proprio non mi aspettavo.
Ironico e senza pretese, segue le storie delle sue eterogenee protagoniste riuscendo a caratterizzare simpaticamente ognuna di loro, rimanendo, sì, su un profilo superficiale, ma che riesce a rimanere senza sembrare particolarmente banale. Il punto di forza della pellicola credo proprio sia il bel gruppetto che formerà il coro, dove ognuna delle facenti parte aggiungerà qualcosa di estremamente personale al gruppo. Risaltano per simpatia la stralunata Rebel Wilson e la silenziosissima Hana Mae Lee, sorprende per la voce la Kendrick (candidata all'Oscar per "Tra le nuvole"), mentre Anna Camp l'abbiamo vista in "The Help".
Insomma, secondo me è proprio un filmetto carino e divertente.
Ps. 17 milioni di dollari per produrlo e un incasso che, ad oggi, è pari a $112,092,852. Inoltre la colonna sonora del film è andata molto bene negli USA, arrivando alla #3 della Billboard 200 vendendo 621,569 copie.
Film 527 - Pitch Perfect
Film 947 - Pitch Perfect 2
Film 948 - Pitch Perfect
Film 1008 - Pitch Perfect 2
Film 1561 - Pitch Perfect 3
Consigli: Senza pretese e spensierato, "Pitch Perfect" è il perfetto esempio di pellicola adatta a passare una bella serata in compagnia! E le canzoni sono riuscite.
Parola chiave: Treblemakers.

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Bengi

martedì 20 novembre 2012

Film 482 - The Wedding Party

In uno dei nostri raduni sentimentali abbiamo deciso di provare con la visione di questa pellicola teoricamente commedia che eravamo tutti curiosi di vedere per svagarci un po'.


Film 482: "The Wedding Party" (2012) di Leslye Headland
Visto: dalla tv della Mery
Lingua: italiano
Compagnia: Jessica, Mery, Francesco
Pensieri: Prego chiunque fosse intenzionato di vedere "The Wedding Party" di desistere. No, non è come "Le amiche della sposa" e non ci si avvicina nemmeno lontanamente. Non è neanche la classica commedia america degli stupidi equivoci. E' solo un'accozzaglia insensata di luoghi comuni - sia negativi che positivi - delle peggiori produzioni di serie B made in USA. Tra l'altro spacciata come produzione di serie A.
Già, perchè nel cast abbiamo niente meno che la brava Kirsten Dunst ("Intervista col vampiro - Cronache di vampiri", "Mona Lisa smile", "Melancholia", "On the Road"), Isla Fisher ("I Love Shopping", "2 single a nozze"), Lizzy Caplan (che era più in carne in "Mean Girls"), James Marsden (Cyclope nella trilogia di "X-Men"), Adam Scott ("Piranha 3D", "Una proposta per dire sì", "Quel mostro di suocera") e la molto strana Rebel Wilson ("Che cosa aspettarsi quando si aspetta" e proprio "Le amiche della sposa"). Insomma, una serie di nomi che, all'interno del circuito cinema easy dovrebbe essere quantomeno sinonimo di garanzia.
Invece questo "Bachelorette" non solo non ha alcun ritmo e gag trite e ritrite - si intuisce già come finisce. Ma va?! -, ma si lancia in una costante campagna contro l'amica "cicciona" che, se all'inizio potrebbe anche essere divertente, è talmente portata all'esasperazione che non funziona più. Perchè mai, in fin dei conti, dovrebbe essere un problema se il personaggio di Becky, evidentemente in sovrappeso, si sposa prima delle altre secche e alla moda 'amiche' di adolescenza?
Altrettanto fuoriluogo la serie di battute sessuali di uno spinto che - e ce ne vuole! - hanno imbarazzato perfino me. Siamo ai livelli della scena del sapone bianco in faccia di "Ted".
E, per finire, c'è un'acidità di fondo che non credo sia salutare rappresentare. Ok lo stress, ok il carattere, ma a volte è gratuita e ingiustificata. Probabilmente essendo un prodotto di così infimo livello, ha instaurato in me un meccanismo di repulsione totale anche verso aspetti che normalmente considero accettabili.
Insomma, direi che è una pellicola che non ha ragione di essere vista, come non aveva ragione di essere prodotta. Uno spreco in tutti i sensi.
Consigli: Inutile vederlo. E' brutto e insensato.
Parola chiave: Vestito da sposa.

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Ric

giovedì 15 novembre 2012

Film 480 - Le amiche della sposa

Comprato il dvd, non potevo certo aspettare molto per vederlo!

Film 480: "Le amiche della sposa" (2011) di Paul Feig
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
Pensieri: L'ho già detto, ma mi ripeto: "Bridesmaids", insieme a "Ted", è il film comico che ho preferito di più in questo periodo di grande magra da divertimento. E' volgare e sbroccato, ma non importa, perchè fa ridere. E per davvero.
Nonstante fosse per me la seconda visione, ho davvero apprezzato la comicità e l'interpretazione sottotono di Kristen Wiig, l'eccentricità di Melissa McCarthy e, in generale la performance di gruppo che le attrici riescono a dare. Perfettamente odiosa, poi, Rose Byrne, una vera sorpresa di malignità.
Momento da gelare il sangue quello del discorso della damigella d'onore e della nuova migliore amica alla sposa (Maya Rudolph), mentre il momento più imbarazzante in assoluto è quando quest'ultima se la fa addosso nel vestito da sposa. Carino al limite del coccoloso Chris O'Dowd, una specie di fidanzato perfetto in divenire.
L'insieme degli elementi della trama concepita e scritta dalla Wiig stessa e Annie Mumolo è veramente piacevole e, a volte, di quell'assurdo originale che non ti fa smettere di ridere. Diciamo che, in inglese, si potrebbe parlare di 'weird moments'.
Insomma, dopo questa seconda visione sono diventato un vero fan di questa pellicola!
Ps. Due nomination all'Oscar di quest'anno: Miglior sceneggiatura originale e Miglior attrice non protagonista (la McCarthy).
Film 309 - Le amiche della sposa
Film 480 - Le amiche della sposa
Film 828 - Le amiche della sposa
Film 2188 - Bridesmaids
Consigli: Sempre divertente. Da vedere e rivedere, possibilmente in compagnia!
Parola chiave: Damigella d'onore.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi