Visualizzazione post con etichetta Ryan Reynolds. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ryan Reynolds. Mostra tutti i post

martedì 6 agosto 2024

Film 2303 - Deadpool & Wolverine

Intro: E' il titolo del momento e davvero non potevo perdermelo.

Film 2303: "Deadpool & Wolverine" (2024) di Shawn Levy
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: per carità, Deadpool come personaggio mi piace, Ryan Reynolds lo interpreta perfettamente e i due precedenti titoli del franchise mi sono anche piaciuti, ma non ho mai davvero sentito il bisogno di rivederli. Da questo punto di vista non credo si possa dire che sono un fan, ma sicuramente gradisco il prodotto. Credo che la vera attrattiva per me fosse il ritorno sul grande schermo di Hugh Jackman nei panni di Wolverine per capire come sarebbero riusciti a resuscitare il personaggio. E' presto detto: agganciandolo a tutto il resto del baraccone Marvel.
Mi spiego meglio. C'è stato un momento in cui, per seguire gli appuntamenti cinematografici della Marvel, era necessario essere al pari anche con le serie tv del franchise. Poco male finché eventi isolati, già più complesso quando l'universo di questi supereroi si è espanso in maniera tale che fosse praticamente impossibile seguirne le varie uscite. In quest'ottica si colloca "Deadpool & Wolverine", che esiste sul presupposto del multiverso (tanto caro alla Marvel) e la premessa narrativa di "Loki" e il suo centro di controllo del tempo (o qualunque cosa sia). E già questo aspetto mi ha fatto un po' incazzare.
Il bello dei primi 2 titoli di questa saga è che sono disconnessi dal resto del vortice Marvel, un mondo proprio. Qui, invece, visto il successo del personaggio e con la Disney che non vede l'ora di mungere il franchise degli X-Men, la storia improvvisamente (almeno per me che ho smesso di seguire le serie tv) viene ricollocata all'interno di quel momndo di infiniti universi spazio-temporali. Questo, ovviamente, l'escamotage per riportare in vita Wolverine.
Con questa trovata narrativa applicata a Deadpool e con la creazione del "Void" dove vengono scaricati i vari personaggi impopolari, ecco che ci ritroviamo in una posizione molto simile a quella già vista con il terzo Spider-man, "No Way Home": il "fan service" di riportare a galla personaggi di titoli precedenti, nonché rettificarne la storia così da chiuderne il cerchio narrativo in un modo che sia più positivo rispetto ai risultati delle rispettive pellicole uscite in passato. Per quanto abbia onestamente (sul serio!) gradito ritrovare Elektra (Jennifer Garner), Blade (Wesley Snipes) e Johnny Storm (Chris Evans), oltre che scoprire l'esistenza del progetto Gambit (Channing Tatum), questo modo di voler a tutti i costi cucire certi elementi all'interno del discorso "Deadpool & Wolverine" mi ha un po' infastidito, non fosse anche solo perché questa mossa è già stata messo a segno con "Spider-man: No Way Home" in maniera tanto riuscita che qualsiasi altro tentativo di riproporre lo stesso "trucchetto" risulta inevitabilmente un più forzato.
Inoltre, alla lunga ho trovato alquanto fastidiosa la costante autoconsapevolezza della trama. Se parlare direttamente al pubblico guardando in camera, fare riferimento ad elementi della cultura popolare e non che prescindano dalla storia raccontata è stato fin da subito l'elemento più innovativo legato a questo franchise, alla terza uscita nelle sale mi pare che la situazione sia leggermente sfuggita di mano, tanto da sacrificare l'effettiva trama del film in nome di questo elemento tanto caratteristico quanto limitante in termini di progressione e caratterizzazione dei personaggi. Di fatto trovo difficile rispondere a questa semplice domanda: chi è Deadpool? La prima parola che mi viene in mente è giullare.
Per carità, non c'è niente di male a costruire il personaggio in modo tale da sbilanciarsi di più verso l'elemento comico e anche sbroccato, ma questo costante occhiolino al pubblico non ha fatto altro che distrarmi da a) Deadpool personaggio e b) il focus di tutta la storia.
Infatti, l'ultimo elemento con cui ho avuto problematiche è proprio la trama. Ci sono troppe interruzioni, all'inizio succede poco e niente e bisogna aspettare fino ad oltre metà del film perché le cose si mettano davvero in moto (anche emotivamente, a mio avviso).
In tutto questo, poi, viene gettato nella mischia anche Wolverine senza che l'arco di questo personaggio vada davvero verso nulla di nuovo. (Ma siamo contenti di vederlo!)
Poi, lo ammetto, ho anche gradito il film in generale, è spesso abbastanza divertente e presenta momenti che funzionano, però devo dire che mi aspettassi qualcosina di più. Oltre al fatto che, opinione personalissima ovviamente, non sentivo davvero il bisogno di un altro film incentrato su Deadpool (o un altro film sui supereroi in generale).
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 2303 - Deadpool & Wolverine

Cast: Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Aaron Stanford, Dafne Keen, Jennifer Garner, Wesley Snipes, Chris Evans, Channing Tatum, Jon Favreau, Matthew Macfadyen.
Box Office: $824.2 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Nonostante possa sembrare che non abbia gradito "Deadpool & Wolverine", la verità è che di per sé il film non ha niente che non va: fa ridere, le scene d'azione sono fatte benissimo (mi viene subito in mente quella sull'autobus), la chimica tra Ryan Reynolds e Hugh Jackman è innegabile e, di fatto, questo terzo capitolo è perfettamente in linea coi due titoli precedenti. Quindi, se è lo stesso tipo di humor di "Deadpool" e "Deadpool 2" che state cercando, questo terzo capitolo non mancherà di soddisfarvi.
Personalmente, però, avrei piacere di andare al cinema e finalmente vedere un bel film che non discenda da qualcosa di pre-esistente, che non strizzi l'occhio al pubblcio tramite i cameo selvaggi, che abbia qualcosa da dire. In particolare quest'ultimo punto mi preme particolarmente perché, ultimamente, a parte "Dune 2" (anche quello comunque un sequel...) e pochissimo altro, nessun prodotto uscito in sala mi ha davvero convinto o lasciato senza parole. Ovviamente questo momento di disinnamoramento non è certo colpa di "Deadpool & Wolverine", la cui unica colpa è quella di uscire al cinema in un momento che trovo davvero poco eccitante in termini di offerta cinematografica. Vedremo cosa riserva il futuro; nel frattempo "Deadpool 3" è sicuramente il prodotto giusto per l'estate.
Premi: /
Parola chiave: Educated wish.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 29 dicembre 2021

Film 2073 - Red Notice

Intro: Netflix me lo ha proposto e riproposto per giorni, tutti ne parlavano... Per cui alla fine ho ceduto.

Film 2073: "Red Notice" (2021) di Rawson Marshall Thurber
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: critiche estremamente negative per un prodotto che sì, non è certamente niente di che, ma nemmeno così terribile.
Manca di originalità? Sì. Si poteva fare di meglio, anche considerato budget e cast? Assolutamente. Il risultato finale è una ciofeca inguardabile? Decisamente no. Semplicemente si tratta di un prodotto di facilissimo consumo che mantiene le promesse fatte dal trailer di disimpegno e divertimento mainstream. A mio avviso chi si aspettava di più aveva sbagliato pellicola a priori.
Poi che questo "Red Notice" ricordi una miriade di altri prodotti più o meno recenti è indubbio - penso a "Indiana Jones", "Black Widow", "Wonder Woman", "Il mistero dei Templari", "The Hitman's Bodyguard" e chi più ne ha più ne metta - e dubito sia stato prodotto per portare sullo schermo qualcosa di nuovo e innovativo, quanto più per generare un profitto che, magari, tecnicamente non c'è stato (dato che il film non è uscito nelle sale ma su Netflix a causa della pandemia), ma ha comunque fatto notizia per altri motivi (è diventato il film Netflix più visto nel suo weekend di debutto) tanto da vedersi già garantito un sequel. Insomma, purché se ne parli...
Cast: Dwayne Johnson, Ryan Reynolds, Gal Gadot, Ritu Arya, Chris Diamantopoulos, Vincenzo Amato, Ed Sheeran.
Box Office: $178,143
Vale o non vale: Da vedere e dimenticare, perfetto per una serata a cervello spento e comunque non peggiore di tanti altri prodotti visti di recente, "Red Notice" è un prodotto passabile che diverte il giusto e intrattiene a dovere. Grande cast, anche se ormai Dwayne Johnson fa Dwayne Johnson in ogni film. Ps. Secondo film consecutivo dopo "Last Night in Soho" ad utilizzare la canzone "Downtown" di Petula Clark, qui canticchiata da Gal Gadot (ma la versione interpretata da Anya Taylor-Joy è imbattibile).
Premi: /
Parola chiave: Cleopatra's Eggs.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 5 novembre 2021

Film 2056 - Free Guy

Intro: Tutti ne parlavano bene ed ero onestamente curioso di capire quando di vero (e di buono) ci fosse rispetto a questa pellicola...

Film 2056: "Free Guy" (2021) di Shawn Levy
Visto: dal portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: simpatico ed estremamente colorato, "Free Guy" è un prodotto innocuo uscito nel momento perfetto in cui il pubblico aveva certamente necessità di svagarsi, il che ne ha sancito il successo globale.
Per molti aspetti questo titolo me ne ha ricordati molti altri, "The Lego Movie" e "Ready Player One" in primis, dalle coloratissime scenografie e fotografia alla tenera inconsapevolezza del suo protagonista, tutti elementi che giocano a favore di un risultato finale piacevole e sufficientemente di intrattenimento da risultare vincente, riuscendo a combinare azione e humor e un protagonista, Ryan Reynolds, che è sempre più una certezza.
Cast: Ryan Reynolds, Jodie Comer, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar, Joe Keery, Taika Waititi, Matty Cardarople, Channing Tatum.
Box Office: $331.1 milioni
Vale o non vale: Divertente e spensierato, "Free Guy" è un buon titolo per svagarsi un paio d'ore a cervello spento.
Premi: Candidato al BAFTA per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Sunglasses.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 11 maggio 2021

Film 1993 - The Croods: A New Age

Intro: Ricordo che il primo film mi fosse piaciuto, pur non avendomi fatto impazzire. Però ho accolto con piacere la notizia del sequel perché, di questi tempi, ogni nuova uscita è una piccola conquista.
Film 1993: "The Croods: A New Age" (2020) di Joel Crawford
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: coloratissimo, veloce e simpatico come il primo film, "The Croods: A New Age" è un perfetto diversivo da quarantena che non richiede particolare impegno cerebrale e funziona per tutta la famiglia. Non c'è veramente molto altro da dire.
Ps. In questa pellicola uno degli ultimi ruoli di Cloris Leachman - magnifica Frau Blücher di "Frankenstein Junior" e premio Oscar per "The Last Picture Show" di Peter Bogdanovich - scomparsa il 27 gennaio di quest'anno.
Film 653 - I Croods
Film 1993 - The Croods: A New Age
Cast: Nicolas Cage, Emma Stone, Ryan Reynolds, Catherine Keener, Clark Duke, Cloris Leachman, Peter Dinklage, Leslie Mann, Kelly Marie Tran.
Box Office: $164.9 milioni
Vale o non vale: Picavole e divertente, perfetto per un diversivo di disimpegno adatto a tutte le età. C'è molto de "L'era glaciale" nell'estetica di questo franchise.
Premi: Candidato al Golden Globe per Il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Bananas.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 9 gennaio 2021

Film 1769 - Pokémon Detective Pikachu

Intro: Ricordo perfettamente di averlo visto due anni fa ad Auckland allo spettacolo del mattino del multisala in centro. Mi sentivo come quando facevo fuga da scuola, solo che all'epoca il matinée non esisteva.
Film 1769: "Pokémon Detective Pikachu" (2019) di Rob Letterman
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: cosa aspettarsi dall'ennesimo film sui Pokemon, questa volta però in live-action se non potenzialmente una giga boiata? Beh, fermi tutti: "Pokémon Detective Pikachu" è una boiata molto simpatica e divertente, tanto che mi sento di dire che il film non è niente male! Chi l'avrebbe mai detto? Del resto, parliamoci chiaro, fosse stato un progetto meno ambizioso, dubito che Ryan Reynolds sarebbe saltato a bordo. E dico ambizioso perché risollevare la qualità dei prodotti cinematografici legati al franchise dei Pokémon non era cosa da poco; incassarci, poi, una montagna di soldi è stata l'impresa che io personalmente non mi aspettavo (ovviamente il sequel è già in cantiere).
Insomma, questo Detective Pikachu funziona principalmente grazie ad un Reynolds che ripropone il modello alla "Deadpool" - qui ripulito per il pubblico giovane - e si mette in gioco prestando la voce al leggendario peloso Pokémon giallo facendo centro. Poi, per carità, il film di per sé non è certo un capolavoro assoluto, eppure tutto sommato è un'avventura divertente con sufficienti dosi di mistero, azione e coloratissimo divertimento da lasciare soddisfatti. E non si può fare a meno di tornare un po' ragazzini...
Cast: Ryan Reynolds, Justice Smith, Kathryn Newton, Suki Waterhouse, Omar Chaparro, Chris Geere, Ken Watanabe, Bill Nighy, Rita Ora.
Box Office: $433 milioni
Vale o non vale: Simpatica avventura per tutta la famiglia che porta in campo alcuni di Pokémon più famosi e li propone in una computer animation che incrocia il cartone animato alla realtà (per capirci: si capisce che sono finti, ma l'effetto è reale a sufficienza da render il tutto plausibile). Non serve essere amanti del franchise per apprezzare, basta non avere troppe pretese e lasciarsi trasportare da un film che, tutto sommato, è spassoso quanto basta.
Premi: /
Parola chiave: Mewtwo.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 13 agosto 2019

Film 1644 - Deadpool 2

Intro: Fremevamo per vedere il secondo episodio e non siamo riusciti ad aspettare che uscisse decentemente in streaming...
Film 1644: "Deadpool 2" (2018) di David Leitch
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: premesso che la qualità video/audio era pessima e che, purtroppo, siamo riusciti a reperirlo solo in italiano, "Deadpool 2" è riuscito comunque a convincermi. Certo, in lingua originale avrebbe sicuramente fatto più faville, ma rimane un sequel fedele all'immagine veicolata dal primo film e il risultato finale è piacevolmente oltraggioso e divertente;
Ryan Reynolds nei panni di Deadpool è semplicemente fantastico e in generale il casting di questo prodotto è piuttosto riuscito, anche se personalmente mi sono un po' rotto di vedere Josh Brolin nei panni di un cattivo Marvel: non ci sono altri attori interessati ad essere il bad guy della situazione?
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 2303 - Deadpool & Wolverine
Film 1925 - The New Mutants
Cast: Ryan Reynolds, Josh Brolin, Morena Baccarin, Julian Dennison, Zazie Beetz, Stefan Kapičić, T.J. Miller, Brianna Hildebrand, Jack Kesy, Bill Skarsgård, Terry Crews, Brad Pitt; (cameo) Alan Tudyk, Matt Damon, Nicholas Hoult, James McAvoy, Evan Peters, Tye Sheridan, Alexandra Shipp, Kodi Smit-McPhee.
Box Office: $785 milioni
Vale o non vale: Avete amato il primo film? Questo secondo capitolo non vi lascerà certamente delusi! Per tutti gli altri, sappiate che nonostante sia un film sui supereroi, nonostante gli X-Men presenti e la produzione Marvel, si tratta di un prodotto assolutamente fuori di testa, volgare e violentissimo. Fatta questa premessa, divertitevi!
Premi: Candidato a 1 Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media.
Parola chiave: Gettone.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 24 marzo 2019

Film 1535 - Deadpool

Intro: Pausa agli Oscar, si torna ai supereroi. Quelli divertenti (o irriverenti?).
Film 1535: "Deadpool" (2016) di Tim Miller
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: La prima volta che ho visto questa pellicola sono rimasto perplesso, più che altro per il fatto che non riuscissi ad inquadrare questo prodotto all'interno del più convenzionale e strutturato universo Marvel. Come al solito le cose nuove che rompono gli schemi fatico a digerirle senza un certo periodo di "riflessione" in proposito. E' stato così con il primo "Animali fantastici", con "Lo hobbit" o "The Last Jedi", per cui suppongo che la mia sia una combinazione di diffidenza e aspettative che trova voce nella mia testa nel momento in cui mi approccio a prodotti di questo genere, ovvero che hanno una collocazione ben precisa in un universo che già conosco bene. E non solo "Deadpool" si inseriva all'interno della cronologia Marvel - seppure parallelamente -, ma si presentava anche come comeback di un personaggio già visto ("X-Men Origins: Wolverine") e che non mi era piaciuto. Seppure non possa dire che questo primo film su Wade Wilson mi faccia impazzire, devo ammettere che in parte l'ho rivalutato, principalmente per il ruolo centrale che gioca la dissacrante ironia perfettamente messa in scena da un Ryan Reynolds in magnifica forma (tutte le forme possibili e immaginabili sono contemplate); ancora fatico a venire a patti con l'incredibile violenza presentata qui. Non faccio moralismi né il finto sconvolto, semplicemente non mi trovo totalmente a mio agio di fronte alla messa in scena sfacciata della carneficina. Detto ciò, comprendo che, per dare quella sferzata drastica ad un prodotto altrimenti più convenzionale o difficile da far emergere dalla massa di supereroi oggi in circolazione, anche questo tipo di approccio possa risultare vincente;
nonostante la sensazione che si tratti di un prodotto a budget più basso rispetto ad altri simili (58 milioni di dollari non sono così tanti) bisogna ammettere che a livello di azione e intrattenimento a "Deadpool" non manchi nulla: un lavoro ben fatto.
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 2303 - Deadpool & Wolverine
Film 1925 - The New Mutants
Cast: Ryan Reynolds, Morena Baccarin, Ed Skrein, T. J. Miller, Gina Carano, Brianna Hildebrand, Karan Soni, Stefan Kapicic, Leslie Uggams.
Box Office: $783.1 milioni
Vale o non vale: Se si apprezzano i supereroi o le pellicole particolarmente irriverenti, questo film è una scelta perfetta. Per chi non apprezza la violenza gratuita o un linguaggio volgare, meglio lasciar perdere. Per tutti gli altri, "Deadpool" è un prodotto talmente fuori controllo che è difficile prevedere come possa risultare fin quando non lo si veda per intero.
Premi: 2 candidature ai Golden Globe 2017 per Miglior film e Miglior attore nella categoria musical/commedia.
Parola chiave: Ossigeno.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 27 agosto 2018

Film 1503 - Come ti ammazzo il bodyguard

Intro: Le commedie stupidine sono tra quelle che preferisco per rilassarmi e qui, al Takarakka, se c’è la possibilità di staccare un po’ è meglio coglierla al volo. Ecco perché questo film sembrava il titolo perfetto.
Film 1503: "Come ti ammazzo il bodyguard" (2017) di Patrick Hughes
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: deludente e davvero poco ispirato. Avrebbe anche le carte in regola per raccontare qualcosa di simpatico, ma davvero mancano i momenti divertenti e resta solamente una spy story che tenta di risultare comica, ma non ci riesce. Non è colpa dei due protagonisti Reynolds e Jackson, semplicemente la sceneggiatura non è granché.
Cast: Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson, Gary Oldman, Salma Hayek, Élodie Yung, Joaquim de Almeida, Kirsty Mitchell, Richard E. Grant.
Box Office: $176.6 milioni
Vale o non vale: mi aspettavo grandi cose, un grande action e, invece, ho trovato questo ennesimo prodotto mainstream piuttosto debole, senza carattere. Reynolds ha stile e dimostra di avere le qualità da protagonista, Jackson fa sempre lo stesso ruolo, il risultato finale manca di originalità. Dimenticabile.
Premi: /
Parola chiave: Processo.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 6 ottobre 2017

Film 1417 - Life

Ripartito da Dubai all volta di Adelaide, ho deciso di sfruttare il più possibile il mio tempo in volo (12 ore) regalandomi tanti nuovi film e tutti recentemente usciti e tutti che mi ero perso al cinema. Ecco il primo.

Film 1417: "Life" (2017) di Daniel Espinosa
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Anche se di fatto a questo film non manca nessun elemento utile al fine di una positiva riuscita, il risultato finale è comunque meno soddisfacente di quanto ci si aspetterebbe. L'ottimo cast non è ben sfruttato da una storia che, innanzitutto, non propone niente di innovativo e poi manca nel consegnare allo spettatore quantomeno qualcosa di piacevolmente intrattenitivo. Di fatto "Life" rasenta il minimo sindacale, propone la solita solfa dell'alieno assetato di sangue che finirà per sterminare un equipaggio che non aveva alcuna possibilità dal momento in cui l'organismo extraterreste fa il suo ingresso in scena.
Non possono salvare la situazione certamente la bella fotografia e gli effetti speciali efficaci, perché quando non c'è niente di nuovo da raccontare, l'aspetto tecnico può tentare di abbellire, ma da solo non può fare tutto il lavoro. Non che si sia di fronte ad una brutta pellicola, semplicemente un prodotto un po' troppo insipido rispetto alle premesse/promesse di trailer e poster, per non parlare del marketing. Sembrava un'avventura al cardiopalma, il racconto di una situazione che precipita vertiginosamente nel momento in cui si fronteggia l'ostile ospite di Marte e, invece, ci si ritrova di fronte ad un prodotto lento e molto parlato, a tratti soporifero - ma di sicuro io ero particolarmente stanco -, con un epilogo che cerca la sorpresa finale e, invece, non fa che confermare ciò che ci si era già prefigurati sarebbe accaduto. Peccato.
Cast: Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson, Ryan Reynolds, Hiroyuki Sanada, Ariyon Bakare, Olga Dihovichnaya.
Box Office: $100.5 milioni
Consigli: Non tremendo, ma nemmeno riuscito. Mi aspettavo molto di più da questa pellicola che, di fatto, si è dimostrata priva di idee originali e incapace di valorizzare quelle già viste che sceglie di sviluppare. Tecnicamente curato, con un cast pazzesco e una regia che riesce a valorizzare la particolare location spaziale, il risultato finale però non convince. Si guarda, soprattutto se si è fan del genere sci-fi, ma di certo non rimane impresso.
Parola chiave: Guscio di salvataggio.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 11 marzo 2016

Film 1100 - Deadpool

E così, dopo mesi di confusione, ci siamo: sono tornato in pari con la numerazione! Non ci saranno più salti in avanti e indietro per anticipare le recensioni di film che ho appena visto per - spero - almeno un bel po'. Caso vuole che, tra l'altro, questa sia anche la 1100esima recensione (e io oggi parta per Parigi). A bientôt.
Film 1100: "Deadpool" (2016) di Tim Miller
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe, Marco
Pensieri: E' uno strano esperimento. A conti fatti è evidente che si tratti di un'operazione vincente, anche se non posso dire che mi abbia convinto al 100%.
La campagna pubblicitaria punta tutto sull'irriverenza, i doppi sensi, la maleducazione e l'emulazione che rimanda ad altre saghe, altri film. Benissimo, mi pare che si sia arrivati a un punto in cui gli americani sono capaci di pubblicizzare talmente bene qualsiasi cosa che bisogna solamente inchinarsi e congratularsi.
Dal canto suo, la pellicola in sé punta altrettanto sull'irriverenza e il volgare, incastrandoci azione, violenza ed effetti speciali a manetta, il tutto per un risultato finale che funziona, ma stordisce. E' tutto caricato all'ennesima potenza e, se all'inizio il giro in giostra piace, alla fine quello che si percepisce è un leggero senso di nausea. Sì perché all'ennesima parolaccia, all'insulto numero 12458, all'insistenza sulle botte da orbi a tutti i costi, ci si chiede se non si possano smorzare un po' i toni e far riprendere fiato. Giusto un secondo, per calmare l'ansia da prestazione.
Tra l'altro questa partenza in quarta del primo film in solitaria su "Deadpool" si distingue totalmente da ciò che non solo è stato prodotto finora sul personaggio, ma anche rispetto a ciò che la Marvel ha portato al cinema, che è legittimo pensare che in molti non si aspettassero una virata così decisa verso il politicamente scorretto. Apprezzabile la scelta, ho gradito, ma avrei preferito qualche momento di tregua.
In ogni caso il risultato finale è un bombardamento di avventura e spaccatutto che funziona, anche e soprattutto alla magnifica presenza di Ryan Reynolds che non solo ritrova il ruolo già interpretato anni fa ("X-Men: le origini - Wolverine"), ma si scrolla di dosso lo sfortunato ricordo di quel "Lanterna Verde" che lo aveva affossato sul piano dei supereroi. Non a casa c'è pure una battuta su un costume verde all'interno del film...
In suo aiuto un paio di X-Men pressocché inutili, un barista strambo (T.J. Miller) e una fidanzata che nella vita fa la prostituta (Morena Baccarin) che è davvero una bomba: i due in coppia sono non solo esplosivi, assurdi e simpatici, ma anche stranamente estremamente dolci. Dalla parte dei cattivi, invece, un dottore senza scrupoli che trasformerà a suon di torture il povero Wade in Deadpool - nella versone italiana Ajax (Ed Skrein) è costretto ad esibire un accetto forzatamente inglese che è un schifo, ma ce lo becchiamo per colpa di una serie di battutte all'interno della trama - e una donna forzuta, Angel Dust (Gina Carano), che è più che altro una versione contemporanea di Xena Principessa guerriera.
In definitiva un titolo piacevole, decisamente non per tutti (e sicuramente non per bambini), anche se a mio avviso bisognerebbe un minimo aggiustare il tiro valorizzando di più l'aspetto strambo del protagonista pur calcando meno sulle volgarità a tutti i costi. Sono divertenti all'inizio, ma dopo un po' sembra che il film viva solo di quelle. E non ha senso.
Ps. Ovviamente non uscite appena cominciano i titoli di coda! Come al solito, una volta finiti, ci sarà la scena a sorpresa...
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 2303 - Deadpool & Wolverine
Film 1925 - The New Mutants
Cast: Ryan Reynolds, Morena Baccarin, Ed Skrein, T. J. Miller, Gina Carano, Brianna Hildebrand, Stefan Kapičić, Leslie Uggams.
Box Office: $677.8 milioni
Consigli: Reynolds ci mette anima e corpo (c'è pure una scena di nudo), la Marvel ci mette la faccia (dopo il fallimento dei 4 non troppo fantastici) e il pubblico corre in massa. E' vero, "Deadpool" è assolutamente fuori dai canoni dei film sui supereroi contemporanei, il che lo ha assolutamente aiutato a livello di pubblicità e passaparola. Va detto che questa nuova virata eccessiva e volgare non piacerà a tutti e, a mio avviso, non si addice ai più giovani. Per il resto, se siete fan di X-Men, supereroi (poco eroici), effetti speciali a gogo, testosterone a pioggia, ecc ecc questo è assolutamente un titolo imperdibile.
Parola chiave: Cancro.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 25 novembre 2015

Film 1035 - Woman in Gold

Ero rimasto incuriosito dalla locandina, poi dal trailer e in generale dalla strana composizione del cast molto, molto eterogeneo...

Film 1035: "Woman in Gold" (2015) di Simon Curtis
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano, tedesco
Compagnia: nessuno
Pensieri: Anche se ultimamente Helen Mirren nei film fa più o meno sempre la stessa parte della donna anziana, autoritaria e pure un po' snob, devo dire che "Woman in Gold" mi è piaciuto. E' una pellicola pacata ed educata, basata su una storia vera ed intrigante, un misfatto storico che prende il via dalle atrocità della guerra e del nazismo, una vera e propria avventura che non mancherà di lasciare il proprio segno nella storia.
Con queste premesse, un cast coi fiocchi, una solida base storica e una narrazione fluida e senza intoppi, il film di Curtis procede pacatamente, ma senza tedio verso un epilogo scontato, anche se non per questo meno appagante. Di cosa si parla, dunque? Un efficace riassunto da Wiki: «Il film è basato sulla storia vera della defunta Maria Altmann, una sopravvissuta all'Olocausto, che, insieme al giovane avvocato E. Randol Schönberg, ha combattuto il governo austriaco per quasi un decennio per recuperare l'iconico quadro di Gustav Klimt Ritratto di Adele Bloch-Bauer I appartenuto a sua zia, che era stato confiscato dai nazisti a Vienna poco prima della seconda guerra mondiale.»
Un vero e proprio salto nel passato, quindi, a ripercorrere le violenze e gli abusi della Seconda Guerra Mondiale, seguendo il percorso di un quadro che, rubato, dopo decenni è esposto presso l'Österreichische Galerie Belvedere (Galleria Austriaca del Belvedere) del quale diventa simbolo e fiore all'occhiello. La rivalsa sull'opera della Altmann non sarà presa bene da Vienna e dal governo austriaco che tenterà in tutti i modi di ostacolare la donna fino a quando, costretti a farlo, si troverà a fronteggiare un appello presso la Corte Suprema degli Stati Uniti. E da quel momento molte cose cominceranno a cambiare.
Nel mezzo di una vicenda giudiziaria avvincente, la storia di due persone diversissime (Mirren e Reynolds) che si incontreranno e conosceranno, dedicandosi a una battaglia apparentemente impossibile da vincere, eppure evidentemente giusta. La strana coppia sullo schermo funziona, soprattutto grazie alla pacatezza che contraddistingue entrambi i personaggi, capaci di incassare i colpi con grande signorilità e, ancora più importante, non arrendersi di fronte alle avversità o a punti di vista differenti.
Insomma, pur non toccando vette da capolavoro, "Woman in Gold" mi è sembrato un film onesto, capace di comunicare emotivamente con il pubblico facendolo affezionare a una vicenda forse non così conosciuta a chi non frequenti il mondo dell'arte. Il risultato finale è buono, la fotografia bella, la storia ben raccontata nonostante i numerosi flashback - per me tutti in tedesco e senza sottotitoli, il che non ha aiutato - e il cast molto internazionale funziona (nonostante la presenza di Katie Holmes, qui assolutamente marginale).
Cast: Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes, Tatiana Maslany, Max Irons, Charles Dance, Elizabeth McGovern, Jonathan Pryce, Antje Traue, Frances Fisher, Moritz Bleibtreu.
Box Office: $59.5 milioni
Consigli: Film piacevole, ben confezionato e con due ottimi protagonisti, "Woman in Gold" si muove tra arte e storia, toccando perfino temi giudiziari, per cui chi amasse trovare questi elementi nelle trame dei film qui è assolutamente servito. Io ho trovato il risultato finale ben riuscito, capace di raccontare una storia certamente non semplice pur non evitando gli snodi complessi. E' evidente chi siano i buoni e chi i cattivi, ma una semplificazione per un pubblico commerciale era, ritengo, inevitabile, quindi il fatto che la dose di semplicità sia limitata mi pare deponga a favore della sceneggiatura. La Mirren è nel suo territorio nel ritrarre una donna dal carattere forte e dalla personalità raffinata e fuori dal tempo, per cui è solo che un piacere guardarla. Per tutti questi motivi - e sicuramente per molti altri ancora -, direi che una chance a questo titolo si possa dare. Mal che vada si è scoperto qualcosa in più relativamente a una vicenda storica che ha coinvolto il mondo nel nostro recente passato. Il Che, forse, è già sufficiente.
Parola chiave: Ritratto di Adele Bloch-Bauer I.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 23 dicembre 2014

Film 839 - Ricatto d'amore

Sempre in cerca della distrazione perfetta, ci siamo ricordati dell'esistenza di questa pellicola.

Film 839: "Ricatto d'amore" (2009) di Anne Fletcher
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Visto la prima volta qualche anno fa, "The Proposal" mi aveva lasciato un ricordo piacevole.
Commedia romanticissima con la regina del genere Sandra Bullock, questo film è un buon esempio di come si possa far sorridere e passare un paio d'ore spensierate senza per forza dover intraprendere la strada della volgarità. Certo, non è un campione di originalità, comunque il risultato finale è certamente migliore di molti altri. Al fianco della Bullock - americana che qui interpreta una canadese con visto in scadenza - troviamo Ryan Reynolds - che qui interpreta la scappatoia americana, ma nella realtà è canadese -, entrambi in splendida forma e con buona dose di alchimia. Completano il cast Denis O'Hare, incaricato di verificare la veridicità della relazione romantica tra i due, e la famiglia di lui che vive in Alaska (Mary Steenburgen, Craig T. Nelson e una strepitosa Betty White, a quanto pare inossidabile oltre che indistruttibile, capace da sola di rubare la scena); completa il cast Malin Akerman, francamente un po' inutile.
Tra bei paesaggi, tenute da sogno, cliché di un romanticismo che sorprende pian piano e una serie di gag molto spesso ben riuscite, la storia procede verso l'happy ending doveroso e, diciamocelo, anche bello da vedere. I nostri due protagonisti, nonostante la differenza di età, sono piuttosto belli insieme e a noi che guardiamo non resta che benedire questa unione creata ad hoc per il grande schermo.
Film 350 - Ricatto d'amore
Box Office: $317.4 milioni
Consigli: Successone commerciale con annessa (perfino!) nomination ai Golden Globe per una Sandra Bullock che, però, trionferà nella categoria drammatica per "The Blind Side" (+ Oscar), questo "Ricatto d'amore" è un film tranquillo e piacevole da guardare, senza pretese, con la giusta dose di patino ed episodi divertenti. Betty White spicca per simpatia, l'Alaska per bellezza.
Si può vedere con estrema facilità, soprattutto in questo periodo di feste in cui quello che si cerca è certamente il riposo (anche della mente).
Parola chiave: Matrimonio.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 20 gennaio 2014

Film 653 - I Croods

Ero rimasto indietro con questo film d'animazione. Tempo fa lo avevo iniziato, senza però proseguire la visione (pessimo streaming). Così ho recuperato, soprattutto per effettuare un confronto con gli altri prodotti d'animazione della stagione passata.

Film 653: "I Croods" (2013) di Kirk DeMicco, Chris Sanders
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Nonostante i numerosi commenti a favore della pellicola che mi erano arrivati, devo dire che per quanto mi riguarda il risultato non va oltre il carino.
Di base c'è da dire che l'idea di ambientare la vicenda nella preistoria è azzeccata e dà origine ad una serie di spunti piuttosto originali (come la gag sulle scarpe) che strappano qualche risata a chi guarda. Più in generale, però, le mie aspettative non sono state rispettate perché alla lunga la trama non propone nulla che sullo schermo non si sia già visto altre volte, specialmente nei film d'animazione.
La storia, infatti, è diversa solo perché cambia lo scenario d'ambientazione, ma di fatto sempre di dinamiche familiari si tratta. Ovvero padre-padrone cocciuto e faticoso da abituare al nuovo; madre buona e lungimirante, ma sottomessa al marito; figlio scemo che non raccoglierà mai l'eredità del padre di capofamiglia; figlia sveglia, intelligente e furba, vero successivo leader carismatico del nucleo familiare, nonché elemento di "disturbo" in grado di attirare il nuovo all'interno del collaudato e chiuso gruppo famiglia; infine i due personaggi-spalla, ovvero per nulla caratterizzati, ma presenti solamente con lo scopo di divertire e sdrammatizzare le situazioni: la figlia più piccola e la nonna (che di fatto sono lo stesso personaggio sdoppiato in due e presentato alle estremità temporali della vita umana). Il nuovo, ovvero quell'elemento che viene introdotto per rompere gli equilibri all'interno di uno schema socio-familiare collaudato, è il giovanotto di cui la protagonista Eep si innamorerà.
Niente di troppo originale, quindi, anche se non si può dire che "The Croods" sia un brutto film! Al contrario è certamente un'ottima occasione di svago per tutta la famiglia, prodotto vicino agli altri titoli di successo di ambientazione preistorica come la saga de "L'era glaciale".
Tra i titoli d'animazione della stagione cinematografica 2013, "I Croods", "Frozen - Il regno di ghiaccio", "Cattivissimo me 2" e "Monsters University" (clamorosamente snobbato da ogni tipo di premiazione), devo dire che il mio preferito rimane proprio l'ultimo di questo elenco, capace di farmi veramente divertire strappandomi ben più di una risata. Tutti e 4 sono prodotti di evidente qualità e innegabile creatività, eppure nessuno, a parte i mostri, è riuscito davvero a strapparmi un consenso pieno. "Piovono polpette 2" l'ho adorato, ma mi rendo conto che parte del mio consenso derivi anche dalla mia genuina (e personalissima) passione per la saga, quindi non l'ho considerato.
Insomma, "I Croods" è il racconto di un'avventura buffa e scanzonata, ottimo per divertirsi in gruppo, ma anche da soli. L'eterogeneo gruppo di protagonisti crea ottime occasioni di spasso e la realizzazione grafica è di grande effetto. A parte questo, però, non molto di più.
Ps. Nomination ai Golden Globes e agli Oscar come Miglior film d'animazione (non andrà oltre la candidatura) e un bottino al box office mondiale di $587,204,668 (135milioni per produrlo).
Film 653 - I Croods
Film 1993 - The Croods: A New Age
Consigli: Per una serata casalinga o un pomeriggio domenicale è un buon passatempo spegni-cervello. I doppiatori americani sono di prim'ordine: Nicolas Cage, Ryan Reynolds, Emma Stone, Catherine Keener e Cloris Leachman. In Italia, grazie a Dio, nessun doppiatore di dubbia, alternativa provenienza.
Parola chiave: Paura.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 9 novembre 2013

Film 611 - R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà

Criticato e affossato un po' da tutti, mi incuriosiva anche solo per intrattenermi in una serata priva di alcuna fatica mentale. E poi gli outsiders sono sempre un po' magnetici...

Film 611: "R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà" (2013) di Robert Schwentkek
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Rubo un pensiero trovato per caso su IMDb che, a mio avviso, liquida benissimo questo film in un'unica frase:
The "M.I.B." we never asked for. Niente di più vero.
Nonostante io non sia per nulla fan della saga di "Men in Black", condivido comunque il pensiero (che forse applico anche per "M.I.B.", ma questo è un mio problema) e mi domando: a che pro raccontare questa storia? O, da un altro punto di vista: cos'ha questa storia da raccontarmi?
I cliché legati al mondo della polizia ci sono tutti, tra corruzione e mariti devoti; la facciotta tutta mascella di Ryan Reynolds è come di consueto bloccata sull'unica espressione bisteccona che conosce e il sex appeal della mogliettina devota ed ingenua Stephanie Szostak è qualcosa di non pervenuto; che Kevin Bacon sia il cattivo si nasa dopo due minuti e, in tutta sincerità, i mostri sono fatti veramente male.
Nonostante un paio di trovate siano effettivamente simpatiche (a me l'idea del titolo piace) e che, di fatto, se qualcosa funziona è solo per merito di Jeff Bridges e della sua controparte bionda e conturbante, il risultato finale è comunque qualcosa di insipido e privo di una personalità tale da spiccare tra la massa. La sensazione è che non sia una vera armonia all'interno di questa storia e a farne le spese, inevitabilmente, è il prodotto finito. Strano, poi, che i produttori non abbiano tratto alcun insegnamento dal disastroso mistone western-alieno "Cowboys & Aliens" che, per quanto carino, al box office aveva fatto flop (163 milioni di dollari per produrlo, $174.822.325 di incasso mondiale). Qui la fantascienza mischiata al sapore cowboy del personaggio di Bridges ottiene lo stesso risultato - sinceramente discutibile - dell'altro film e l'ambientazione odierna con l'aggiunta di un distretto di polizia ultraterreno fatto a purgatorio e il mondo dei mostri scatena un mix narrativo che spesso cozza per gusti e lega male all'interno della storia stessa la quale finisce inevitabilmente per essere tutto, ma effettivamente niente.
Così la confusione si riflette parzialmente anche sui personaggi, in particolar modo sul cattivo Bacon - che pare un po' spaesato -, ma soprattutto sull'impassibile Proctor/Mary-Louise Parker che è di pietra in maniera anormale: non è simpatico il suo essere inflessibile e priva di senso dell'umorismo e, disorientante, a fine film cambia completamente il suo atteggiamento umorale in favore di uno slancio di passione immotivato ed effettivamente spiazzante.
Ciò detto, rimango perplesso più che altro perché si è scelto di puntare su questa storia fondamentalmente per l'appeal di effetti speciali combinati a grandi numeri di esplosione misto "alieni", ma di fatto la trama non ha nulla che vada oltre l'ordinaria prevedibilità - anche un po' scema, devo dire: Nick/Ryan Reynolds fino alla fine non riconosce i pezzi d'oro che lui stesso aveva sepolto poco prima di morire nel suo giardino... - e la realizzazione di quegli effetti speciali che giustificherebbero i 130 milioni di dollari di budget non mi sembra nemmeno tanto riuscita. Il cast nel suo insieme è strano e manca un attore che sia davvero di punta (perché Reynolds ha perso il suo treno con "Lanterna verde") per richiamare un pubblico disposto a pagare e seguire la storia.
In definitiva non si può dire che non intrattenga o che faccia platealmente orrore, ma non ha nulla di particolare che possa piacere davvero e non riesce mai a catturare con gusto l'attenzione dello spettatore. Sembra tutto, diciamo, un po' fine a sé stesso.
Ps. Il botteghino mondiale è stato impietoso, ripagando le spese di produzione con soli $78,324,220. E c'era anche il 3D...
Consigli: Sinceramente evitabile. Non che sia disgustoso, ma di fatto non ha nulla di particolare per cui ci si potrebbe sentire spinti a guardarlo. E, diciamocelo, non è certo il massimo veder sprecare il talento di Bridges per un'idiozia come questa...
Parola chiave: Rest In Peace Department.

Trailer

Bengi

venerdì 20 settembre 2013

Film 585 - Amityville Horror

E' stata una scelta per necessità, non tanto perché fossi veramente interessato a vedere questo film.


Film 585: "Amityville Horror" (2005) di Louis Leterrier
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Non che mi aspettassi un capolavoro, ma questo "Amityville Horror" è molto peggio di quello che mi sarei potuto immaginare.
Senza volermi soffermare troppo sull'imperscrutabile vivacità espressiva del protagonista Ryan Reynolds - che a parte non indossare la maglietta e girare con l'accetta fa poco altro - devo proprio dire che la pellicola basata sulla teoricamente vera vicenda della famiglia Lutz (è pure un remake dell'originale del 1979) non è stata gestita con particolare guizzo creativo. Al contrario si sono sfruttati i soliti cliché horror che ormai è inevitabile aspettarsi e riuscire, quindi, a prevedere. E così abbiamo angoli bui con rumori sinistri, bambine che parlano coi morti, cani sgozzati, cantine maledettamente buie e ancora più sinistre, rumori, rumori e ancora rumori... Inutile aggiungere altro.
In un universo cinematografico in grado di sfornare innumerevoli prodotti-fotocopia, "The Amityville Horror" non fa nulla per spiccare rispetto al resto dei prodotti simili al suo genere. Non c'è un vero interesse a narrare la vicenda della povera famiglia posseduta, ma semplicemente esercitare un appeal commerciale sul mondo giovanile che vede sempre negli horror la speranza di qualcosa che spaventi o susciti emozioni forti. La trama è un optional.
E così, tra un'accettata e l'altra, di fatto si passa di scena in scena senza che nulla di innovativo venga mostrato e, conseguentemente, nulla di davvero interessante. Speravo, invece, che un minimo tentativo in questa direzione si sarebbe visto.
Questo film, quindi, finisce per inserirsi perfettamente in quella collezione ormai vastissima di prodotti puramente commerciali mirati ad attirare il pubblico promettendo qualcosa che di fatto o c'è poco o non c'è proprio. Qui, a parte la premessa della storia vera e la promessa di qualcosa di inquietante, non si va molto oltre, con una trama farcita di banalità o già visto.
Ripeto, le mie aspettative erano molto al di sotto del prodotto di qualità, però sicuramente speravo e/o di ricredermi e che tutto sommato avrei visto quantomeno un film carino. Invece sono rimasto deluso.
Ps. $108,047,131 incassati nel mondo.
Consigli: Non ho visto l'originale "Amityville Horror" del '79, ma forse dovendo scegliere sarebbe meglio dare una chanche a quella pellicola piuttosto che questa (che tra l'altro ottenne una nomination all'Oscar per la colonna sonora di Lalo Schifrin). Questo remake è fondamentalmente abbastanza piatto e privo di appeal. L'unica in grado di reggere le aspettative minime di recitazione è la bambina Chloë Grace Moretz, di fatto l'unica che oggi ha tutt'ora una carriera di successo.
Parola chiave: Possessione.

Trailer

Bengi

lunedì 2 gennaio 2012

Film 350 - Ricatto d'amore

Per la spensieratezza prenatalizia della cena del martedì.


Film 350: "Ricatto d'amore" (2009) di Anne Fletcher
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo, Marco, Diego, Enrico, Andrea
Pensieri: In effetti questa è una pellicola perfetta per passare del tempo con gli amici. Si ride, è piacevole, romantica quanto basta, ma riadattata ai giorni nostri.
Buona la chimica tra Reynolds e Bullock e decisamente spumeggiante la performance dell'arzilla Betty White che, alla soglia dei 90 anni, si presta ancora a sketch e battutacce come non farebbe una ventenne. La classe non è acqua.
L'idea di lei che è capo di lui e lo obbliga a sposarla per non perdere il visto e acquistare la cittadinanza americana è carina e, bisogna ammetterlo, nel film è sfruttata abbastanza bene. Niente di mai visto, per carità, però il risultato finale è un mix ben amalgamato di commedia degli equivoci e romanticherie chick-flick che lasciano un sorriso alla fine della visione. Tra l'altro è curioso che, nella realtà, sia vero il contrario: la Bullock è americana e Reynolds canadese.
Insomma, l'amore non tarderà ad arrivare, incorniciato da fantastici paesaggi, case da sogno e una tanto chiacchierata scena di nudo che non è poi così sconvolgente.
Ps. Ottimo box office: $317,375,031 incassati nel mondo.
Consigli: Spensierato, divertente e, inevitabilmente, romantico. Per chi ama il genere commedia americana è uno dei titoli recenti più validi.
Parola chiave: Cittadinanza.

Trailer

Ric

mercoledì 14 dicembre 2011

Film 345 - Lanterna verde

Londra e Parigi erano tappezzate dai poster di questo film, era ora che lo vedessi. La polmonite mi ha concesso qualche chance in più per godermi film in santa pace!


Film 345: "Lanterna verde" (2011) di Martin Campbell
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo
Pensieri: Niente di speciale brilla in questa lanterna verde fluorescente, se non il glam degli attori protagonisti Ryan Reynolds e Blake Lively. Nessun appeal per il resto della storia, bisogna proprio dirlo.
Doppiatore di Reynolds sbagliato, una trama debole, un protagonista poco simpatico, effetti speciali brutti e un antagonista abominevole (Peter Sarsgaard) sono il sunto di una pellicola che, sulla carta, pareva invece avrebbe sbancato.
Marketing sfrenato e senza limiti, un budget da blockbuster (200 milioni di $), media e riflettori puntati su Reynolds redi-DIVO (è già da anni che il nostro Ryan fa film, ma solo ora ci si accorge che esiste...) non sono bastati a salvare il film di Campbell (che a sua volta aveva salvato 007 con "Casino Royale") premiando la Lanterna con soli $219,851,172 di incasso mondiale.
Ovvio che si potesse fare di meglio...
Consigli: Per essere un film di un supereroe si poteva fare meglio, comunque può essere utile distrazione in una serata tra amici. O se si è fan del fumetto.
Parola chiave: Anello.

Trailer

Ric

martedì 5 luglio 2011

Film 275 - X-Men le origini - Wolverine

Nuova cena dal Puffo, nuovo film tutti assieme!


Film 275: "X-Men le origini - Wolverine" (2009) di Gavin Hood
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Michele, Marco, Marco C., Andrea, Andrea Puffo, Alice, Diego, Davide
Pensieri: Avendo visto questa pellicola la prima volta a Parigi, in inglese sottotitolato in francese, effettivamente qualche battuta – per non dire passaggio – me l’ero persa.
La saga degli X-Men, sicuramente , mi è sempre piaciuta parecchio, quindi mi tocca ammettere un minimo di parzialità riguardo a questo prequel(?)/spin–off(?) che vede per protagonista l’X–Men più famoso della saga.
Nessuno dei suoi “amici” (o nemici) partecipa a questa pellicola, ma, nonostante questo handicap, non si può certo dire che gli incassi ne abbiamo risentito… “X-Men le origini - Wolverine“ è un film meno tipicamente di genere (leggere sui mutanti) e più un ritratto del personaggio Logan a tutto tondo: la sua vita e la sua storia (già accennata in “X-Men 2” del 2003) e come Logan diventi Wolverine.
Ovviamente c’è tantissima azione e molti personaggi secondari (pure troppi a dire il vero, nessuno realmente ben approfondito come nel terzo "X-Men - Conflitto finale" del 2006), tutto condito in ‘salsa mutante’, per non perdere il retrogusto della serie che tanto aveva fatto incassare fino a qui con i capitoli precedenti (parliamo di oltre 1 miliardo di $).
No, comunque, questo non è decisamente il migliore esperimento della quadrilogia (ance se sappiamo bene che il quinto è già stato ‘sguinzagliato’) poiché il sapore che lascia alla fine è sempre quello di un progetto minore rispetto agli standard precedenti. La macchina ‘X–Men’ è, come sappiamo, ben oliata, ma in questo caso tende un po’ troppo a vivere di rendita.
Hugh Jackman è sempre convincente e sbruffone quanto basta, ma affiancargli una miriade di personaggi piatti non aiuta il film a decollare. Tra i più famosi, comunque ritroviamo Liev Schreiber ("The Manchurian Candidate", "Salt"), Ryan Reynolds ("Buried - Sepolto", "Ricatto d'amore" e il prossimo "Lanterna verde") e Dominic Monaghan (la trilogia de "Il signore degli anelli", "Lost").
Insomma, è divertente e si guarda bene, ma dimostra i primi ‘acciacchi’ della saga.
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 1925 - The New Mutants
Consigli: Per i fan della serie è un 'da non perdere'. Per tutti gli altri è sempre una valida alternativa a un 'non so cosa fare' di un'eventuale serata in casa.
Parola chiave: Indistruttibile.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi