Intro: Sicuramente uno dei film di questa estate che aspettavo di vedere, nonché un ritorno al cinema che mi incuriosiva per capire se questo sequel sarebbe stato capace di eguagliare i fasti del suo predecessore e quale strada avrebbero fatto prendere al suo protagonista.
Lingua: inglese
Compagnia: Oisin
Film 2121: "Thor: Love and Thunder" (2022) di Taika Waititi
Visto: al cinemaLingua: inglese
Compagnia: Oisin
In sintesi: Taika Waititi ha sicuramente chiaro come mettere in scena uno spettacolo per gli occhi, anche se in questo suo secondo appuntamento in casa marvel, il risultato finale è meno efficace del precedente "Ragnarok". Non che il film non funzioni, anzi, però sarebbe stato difficile riuscire ad eguagliare i fasti del terzo capitolo della saga sulla divinità nordica.
In tutta onestà, per quanto "Thor: Love and Thunder" diverta e intrattenga piacevolmente, mi ha un po' stufato vedere che il personaggio interpretato da Chris Hemsworth venga utilizzato troppo essenzialmente come unico elemento comico di una saga che, altrimenti, si sta prendendo decisamente troppo sul serio. E anche se il cambio di toni per "Thor" ha decisamente funzionato rispetto all'iniziale tentativo di approccio shakespeariano, dopo la riuscitissima rivisitazione di questo ramo del franchise con "Thor 3", avrei preferito si fosse trovato un approccio a mezza via tra il comico e il serio, per bilanciare meglio un personaggio altrimenti solo macchietta al servizio di una serie di trame e sottotrame che lo richiedono in quanto goffo, simpatico, statuario e un po' scemo. Certo, alla fine anche Thor riprende in mano le redini della sua storia e ritrova un sé stesso per troppo tempo smarrito, ma i toni di questa pellicola lo relegano troppo spesso a mio avviso al ruolo di scemo del villaggio, il che mina vagamente la percezione generale del personaggio. Senza contare che "Thor: Love and Thunder" ha praticamente un impatto irrilevante sulla generale progressione di tutto l'impianto narrativo della saga Marvel.
Altri 3 elementi che ho trovato un po' lì per caso (o, meglio, per esercitare un certo richiamo sul pubblico, ergo portare la gente al cinema):
1) l'estetica anni '80. C'entra pochissimo (se non per niente) con l'arco narrativo e la storia in generale e a parte qualche canzone e richiamo estetico qua e là, il rimando è assolutamente fine a sé stesso;
2) la presenza dei Guardiani della Gallassia. Star-Lord & amici presenzia in nome della classica necessità del franchise di tirare in ballo altri personaggi per compiacere i fan, supportare future sorprese narrative, accostare dei coprotagonisti ad un personaggio principale che ha bisogno di spalle per procedere con la propria storia. Qui il trucchetto non funziona, però, in quanto i Guardiani ci sono, ma a malapena il tempo necessario per un saluto nostalgico. Pratiamente un cameo. Ed è un peccato, perché l'avere incluso Hulk nel precedente capitolo aveva fatto la differenza; 3) l'avere riportato al centro della narrazione Jane Foster (da qui *SPOILER*), questa volta nei panni di Mighty Thor, per poi farla morire alla fine del film. E' vero che nella scena post-credit il personaggio viene mostrato nel Valhalla, facendo intuire che potrebbe esserci un futuro anche per lei nonostante il trapasso, però si rimane con un po' di amaro in bocca pensando alle potenzialità di un personaggio come quello interpretato da Natalie Portman che, invece, viene stroncato alla fine del film che lo ha (finalmente) riportato nel cuore narrativo del franchise. Insomma, puzza un po' di spreco.
Questi sicuramente gli elementi che, insieme, mi hanno lasciato perplesso rispetto a "Thor 4" che, però, va detto essermi in generale piaciuto. Nonostante mi sia lamentato di una versione un po' troppo "clown" di Thor, è pur vero che il tono divertente e divertito della narrazione funziona, specialmente grazie ad un narratore esterno (Korg, interpretato dallo stesso Waititi) che racconta le vicende del nostro eroe in maniera simpatica e irriverente, come raramente si vede nei vari titoli dell'universo MCU.
Chris Hemsworth, poi, è sempre perfetto nei panni del personaggio e sicuramente uno dei più amati del franchise, anche grazie a una comicità fisica che gli riesce molto bene e che ha preso il sopravvento nel corso degli anni, andando a caratterizzare in termini più giocosi l'approccio iniziale, certamente preso un po' troppo seriamente da Kenneth Branagh nel primo "Thor". Come ho già detto, mi piacerebbe fosse un po' più equilibrata, in ogni caso è innegabile che Hemsworth qui funzioni alla grande.
Christian Bale è sempre bravo a fare Christian Bale che fa il cattivo, Russell Crowe è stata la sorpresa che non mi aspettavo, mentre Brett Goldstein è l'aggiunta al cast di cui non sapevo di avere bisogno (non vedo l'ora di vedere cosa ne sarà del suo personaggio!).
Insomma, tutto sommato "Thor: Love and Thunder" è stata una piacevole visione, ovvero il blockbuster che mi aspettavo. Più sollievo comico degli altri capitoli, più disconnesso dalla trama generale e più immerso in un contesto narrativ oa sé stante, l'universo di Thor e compagni tiene ancora botta, anche se per il futuro sperei in qualcosa che non sia solamente puro e facile divertimento.
Cast: Chris Hemsworth, Christian Bale, Tessa Thompson, Jaimie Alexander, Taika Waititi, Russell Crowe, Natalie Portman, Chris Pratt, Pom Klementieff, Dave Bautista, Karen Gillan, Vin Diesel, Bradley Cooper, Sean Gunn; (cameo) Kat Dennings, Matt Damon, Sam Neill, Luke Hemsworth, Melissa McCarthy, Ben Falcone, Stellan Skarsgård, Brett Goldstein.
Box Office: $698.9 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Per i fan e per chi apprezza un blockbuster estivo, sicuramente da vedere. Per gli altri (chi sono?) sicuramente ci saranno un po' di difficoltà a seguire la trama, anche se non è impossibile. Per gli affaticati dal susseguirsi di titoli Marvel, invece, una certezza: "Thor: Love and Thunder" è uno dei pochissimi titoli di questa quarta fase che tutto sommato funziona.
Premi: /
Parola chiave: Eternity.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
In tutta onestà, per quanto "Thor: Love and Thunder" diverta e intrattenga piacevolmente, mi ha un po' stufato vedere che il personaggio interpretato da Chris Hemsworth venga utilizzato troppo essenzialmente come unico elemento comico di una saga che, altrimenti, si sta prendendo decisamente troppo sul serio. E anche se il cambio di toni per "Thor" ha decisamente funzionato rispetto all'iniziale tentativo di approccio shakespeariano, dopo la riuscitissima rivisitazione di questo ramo del franchise con "Thor 3", avrei preferito si fosse trovato un approccio a mezza via tra il comico e il serio, per bilanciare meglio un personaggio altrimenti solo macchietta al servizio di una serie di trame e sottotrame che lo richiedono in quanto goffo, simpatico, statuario e un po' scemo. Certo, alla fine anche Thor riprende in mano le redini della sua storia e ritrova un sé stesso per troppo tempo smarrito, ma i toni di questa pellicola lo relegano troppo spesso a mio avviso al ruolo di scemo del villaggio, il che mina vagamente la percezione generale del personaggio. Senza contare che "Thor: Love and Thunder" ha praticamente un impatto irrilevante sulla generale progressione di tutto l'impianto narrativo della saga Marvel.
Altri 3 elementi che ho trovato un po' lì per caso (o, meglio, per esercitare un certo richiamo sul pubblico, ergo portare la gente al cinema):
1) l'estetica anni '80. C'entra pochissimo (se non per niente) con l'arco narrativo e la storia in generale e a parte qualche canzone e richiamo estetico qua e là, il rimando è assolutamente fine a sé stesso;
2) la presenza dei Guardiani della Gallassia. Star-Lord & amici presenzia in nome della classica necessità del franchise di tirare in ballo altri personaggi per compiacere i fan, supportare future sorprese narrative, accostare dei coprotagonisti ad un personaggio principale che ha bisogno di spalle per procedere con la propria storia. Qui il trucchetto non funziona, però, in quanto i Guardiani ci sono, ma a malapena il tempo necessario per un saluto nostalgico. Pratiamente un cameo. Ed è un peccato, perché l'avere incluso Hulk nel precedente capitolo aveva fatto la differenza; 3) l'avere riportato al centro della narrazione Jane Foster (da qui *SPOILER*), questa volta nei panni di Mighty Thor, per poi farla morire alla fine del film. E' vero che nella scena post-credit il personaggio viene mostrato nel Valhalla, facendo intuire che potrebbe esserci un futuro anche per lei nonostante il trapasso, però si rimane con un po' di amaro in bocca pensando alle potenzialità di un personaggio come quello interpretato da Natalie Portman che, invece, viene stroncato alla fine del film che lo ha (finalmente) riportato nel cuore narrativo del franchise. Insomma, puzza un po' di spreco.
Questi sicuramente gli elementi che, insieme, mi hanno lasciato perplesso rispetto a "Thor 4" che, però, va detto essermi in generale piaciuto. Nonostante mi sia lamentato di una versione un po' troppo "clown" di Thor, è pur vero che il tono divertente e divertito della narrazione funziona, specialmente grazie ad un narratore esterno (Korg, interpretato dallo stesso Waititi) che racconta le vicende del nostro eroe in maniera simpatica e irriverente, come raramente si vede nei vari titoli dell'universo MCU.
Chris Hemsworth, poi, è sempre perfetto nei panni del personaggio e sicuramente uno dei più amati del franchise, anche grazie a una comicità fisica che gli riesce molto bene e che ha preso il sopravvento nel corso degli anni, andando a caratterizzare in termini più giocosi l'approccio iniziale, certamente preso un po' troppo seriamente da Kenneth Branagh nel primo "Thor". Come ho già detto, mi piacerebbe fosse un po' più equilibrata, in ogni caso è innegabile che Hemsworth qui funzioni alla grande.
Christian Bale è sempre bravo a fare Christian Bale che fa il cattivo, Russell Crowe è stata la sorpresa che non mi aspettavo, mentre Brett Goldstein è l'aggiunta al cast di cui non sapevo di avere bisogno (non vedo l'ora di vedere cosa ne sarà del suo personaggio!).
Insomma, tutto sommato "Thor: Love and Thunder" è stata una piacevole visione, ovvero il blockbuster che mi aspettavo. Più sollievo comico degli altri capitoli, più disconnesso dalla trama generale e più immerso in un contesto narrativ oa sé stante, l'universo di Thor e compagni tiene ancora botta, anche se per il futuro sperei in qualcosa che non sia solamente puro e facile divertimento.
Cast: Chris Hemsworth, Christian Bale, Tessa Thompson, Jaimie Alexander, Taika Waititi, Russell Crowe, Natalie Portman, Chris Pratt, Pom Klementieff, Dave Bautista, Karen Gillan, Vin Diesel, Bradley Cooper, Sean Gunn; (cameo) Kat Dennings, Matt Damon, Sam Neill, Luke Hemsworth, Melissa McCarthy, Ben Falcone, Stellan Skarsgård, Brett Goldstein.
Box Office: $698.9 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Per i fan e per chi apprezza un blockbuster estivo, sicuramente da vedere. Per gli altri (chi sono?) sicuramente ci saranno un po' di difficoltà a seguire la trama, anche se non è impossibile. Per gli affaticati dal susseguirsi di titoli Marvel, invece, una certezza: "Thor: Love and Thunder" è uno dei pochissimi titoli di questa quarta fase che tutto sommato funziona.
Premi: /
Parola chiave: Eternity.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi