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sabato 7 ottobre 2023

Film 2202 - Insidious: The Red Door

Intro:

Film 2202: "Insidious: The Red Door" (2023) di Patrick Wilson
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: decisamente non il più riuscito tra i titoli della saga, anche se per certi aspetti il film funziona, specialmente per quanto riguarda tono e atmosfera. Va detto che dopo un po' questa continua oscurità rompe le scatole, però considerato che parliamo di un horror capisco il senso dietro questa scelta.
In generale, diciamo, non trovo davvero ci fosse necessità di rimettere mano a questa saga, "Insidious" 1 e 2 funzionavano perfettamente come duo dell'orrore, mentre il terzo capitolo era sufficientemente disconnesso dai primi due da funzionare comunque piuttosto bene da solo. "Insidious: The Last Key", invece, funziona solo perché Lin Shaye è una grande protagonista, ma la storia di per sé non convince quanto gli altri episodi.
Detto ciò, ribadisco che di questo "Insidious: The Red Door" non se ne sentisse troppo il bisogno, ma evidentemente i produttori hanno avuto ragione a riportare questa saga al cinema, considerando che questo è il titolo del franchise che ha incassato di più ad oggi. In termini di progressione della storia, però, ho faticato davvero ad appassionarmi al racconto. Ty Simpkins è un protagonista davvero poco simpatico e l'ostilità con il padre "cinematografico" Patrick Wilson (qui al suo esordio alla regia) a mio avviso non è gestita con la profondità necessaria.
Per quanto riguarda l'elemento di paura, invece, qui più che negli altri episodi è visibile quella che secondo me è l'unica debolezza di questa saga, ovvero che è magnifica nel evocare l'atmosfera giusta e creare suspanse, ma nel momento in cui si tratta di affrontare il demone di rappresentanza, una volta svelato l'arcano e messo il mostro davanti alla telecamera, parte della magia - o paura, in questo caso - svanisce. Ed è normale, per carità, ma "Insidious" ha un'anima più evocativa e continua un po' a perdersi quando si tratta di mettere il pubblico di fronte all'"orrore" creato così perfettamente dalla storia fino in quel momento.
Insomma, decisamente non il mio preferito della saga, comunque "Insidious: The Red Door" poteva essere un quinto episodio di una saga decisamente peggiore.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Cast: Ty Simpkins, Patrick Wilson, Sinclair Daniel, Hiam Abbass, Leigh Whannell, Angus Sampson, Lin Shaye, Rose Byrne.
Box Office: $188.6 milioni
Vale o non vale: I fan del franchise dovrebbero apprezzare, anche se a parere mio il picco di genialità dei primi due film è ormai impossibile da eguagliare. E va bene così, basterebbe (per una volta) non continuare a riesumare storie che hanno già raccontato quello che voleva raccontare.
Certamente un'opzione decente per Halloween, ma non il migliore della serie.
Premi: /
Parola chiave: Dipinto.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 12 gennaio 2023

Film 2157 - Insidious 3: L'inizio

Intro: Un horror per la sera di Natale? Non uno, ma ben due!

Film 2157: "Insidious 3: L'inizio" (2015) di Leigh Whannell
Visto: dalla tv di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Fre, zia
In sintesi: primo appuntamento cinematografico natalizio a casa di zia, ci siamo concessi il terzo capitolo della saga di "Insidious".
Francamente lo ricordavo più ben riuscito, ma tra i commenti sarcastici di cuggy e i salti di paura di zia, devo dire che la visione è stata comunque uno spasso.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Cast: Dermot Mulroney, Stefanie Scott, Angus Sampson, Leigh Whannell, Lin Shaye.
Box Office: $113 milioni
Vale o non vale: Sono passati 8 anni e il tempo comincia a farsi sentire. Le premesse sono buone e i momenti di spavento non mancano (anche se causati più che altro dalla musica), per non parlare della magnifica Lin Shaye, ma tutto sommato ricordavo "Insidious: Chapter 3" migliore di quanto in effetti non sia.
Premi: /
Parola chiave: Mamma.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 7 settembre 2020

Film 1917 - Nightmare - Dal profondo della notte

Intro: E niente, a questo giro ci siamo direzionati verso un horror un po' più convinto. Ma sempre vintage!
Film 1917: "Nightmare - Dal profondo della notte" (1984) di Wes Craven
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
In sintesi: non sono un amante dei film doppiati, ma ad Andrea piace rivederli come la prima volta che li ha guardati da ragazzino, quindi mi è toccata la versione italiana. Niente di male, per carità, "Nightmare" funziona lo stesso.
Questo è il primo capitolo della saga, quello che di fatto ha lanciato Freddy Krueger e Johnny Depp nello stardom internazionale e consacrato ulteriormente il genio horror di Wes Craven, qui sceneggiatore e regista. L'idea molto efficace alla base della storia è che il pazzo Freddy, in cerca di vendetta, riesca a terrorizzare e uccidere le sue vittime in sogno, rendendo di fatto impossibile non ritrovarselo prima o poi nella mente.
Meno riuscita della trama è la recitazione, con momenti drammatici recitati con la stessa passione di un gatto per l'acqua, andando a rendere certe scene meno efficaci di quanto non sarebbero potute essere (se non a volte proprio ridicole). Però, diciamoci la verità, il pubblico di questa pellicola si interessa meno dello sforzo artistico dei suoi protagonisti, l'interesse è tutto puntato su altri elementi che, bisogna dirlo, "A Nightmare on Elm Street" presenta in abbondanza: inseguimenti, squartamenti, sangue, morti improbabili e una certa dose di nudo che nei prodotti di paura - specialmente vintage - sembra essere necessaria.
Insomma, questo film funziona abbastanza bene, nonostante i suoi limiti evidenti. Gli effetti speciali a volte aiutano, a volte fanno storcere il naso, la recitazione è quella che è, ma è indubbio che il personaggio di Krueger rimanga indelebilmente impresso. E' l'inizio della saga da incubo.
Film 1917 - Nightmare - Dal profondo della notte
Film 1920 - Nightmare 2 - La rivincita
Film 272 - Nightmare
Cast: John Saxon, Ronee Blakley, Heather Langenkamp, Amanda Wyss, Nick Corri, Johnny Depp, Robert Englund, Lin Shaye.
Box Office: $57 milioni
Vale o non vale: Un cult del genere che ha saputo, negli anni, generare non pochi sequel e persino un orrendo remake, il tutto in nome dello spavento nel posto in cui dovremmo sentirci più cullati e sicuri: nei nostri sogni. Più che spaventare intrattiene, però è di certo spassoso.
Premi: /
Parola chiave: Genitori.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 5 luglio 2019

Film 1619 - Insidious: The Last Key

Intro: Dato che sono super fan della saga non vedevo l'ora di vedere il nuovo capitolo!
Film 1619: "Insidious: The Last Key" (2018) di Adam Robitel
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: sicuramente non il capitolo più riuscito finora, ma nemmeno un esempio terribile di pellicola horror. Onestamente apprezzo molto il personaggio di Elise e il lavoro fatto da Lin Shaye, nonché la possibilità offertale di essere la protagonista di un film appartenente ad un genere che solitamente si concentra più su gioventù e/o estetica;
"Insidious: The Last Key" dimostra che il franchise ha perso parte del suo mordente, fallendo più che altro nel costruire un mostro che faccia oggettivamente paura (cosa riuscita nei titoli precedenti). In generale, comunque, anche qui ci sono spunti interessanti e qualche elemento di paura. Forse lo spunto della chiave è troppo letterale.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Cast: Lin Shaye, Angus Sampson, Leigh Whannell, Spencer Locke, Caitlin Gerard, Bruce Davison.
Box Office: $167.7 milioni
Vale o non vale: Il film funziona anche da solo, non serve recuperare tutti i capitoli precedenti. Dovesse questo titolo incuriosirvi, sappiate che i 3 precedenti sono decisamente migliori. Detto ciò, un horror che tutto sommato funziona.
Premi: /
Parola chiave: Fischietto.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 22 luglio 2015

Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2

Una serata all'insegna dell'horror - parte 2.

Film 960: "Oltre i confini del male - Insidious 2" (2013) di James Wan
Visto: dalla tv di Claudia
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Claudia, Carla
Pensieri: Anche se alcuni hanno perso dei colpi (non faccio nomi), io che pur di vedere un film dall'inizio alla fine mi graffetterei un piede ho resistito e goduto nuovamente di questo secondo episodio di "Insidious". La formula è vincente più che altro perché a) si risolve il mistero della sposa in nero (e il tutto è molto inquietante; b) tutto il primo film prende un nuovo significato grazie alle spiegazioni fornite in questo. Ecco perché, in effetti, "Insidious: Chapter 2" dipende più dal primo film di quanto non sia vero il contrario.
Proprio dove avevamo lasciato quei poveretti dei Lambert, riprendiamo il filo del discorso e scopriamo che, in effetti, Josh (Patrick Wilson) non sta tanto bene e la sensitiva Elise (Lin Shaye) è effettivamente passata a miglior vita (che in questo caso particolare non credo si possa dire, ma passatemi l'espressione). L'Altrove è di nuovo quel posto buio in cui i vivi non dovrebbero stare ma cui i viaggiatori possono accedere, per cui bisognerà andare a ritrovare lo spirito di Josh che si è perso nell'oscurità e, questa volta, sarà il figlio ex comatoso Dalton (Ty Simpkins) ad andare a cercarlo. In tutta questa baraonda di al di là e al di qua, mamma (Rose Byrne) e nonna (Barbara Hershey) dovranno fare i conti con la violenza che si annida a casa loro...
Fortunatamente non ricordavo così bene tutti i dettagli, per cui rivedere per la seconda volta "Oltre i confini del male: Insidious 2" è stata una bella esperienza di paura, nonché una piacevole sorpresa narrativa. Tutto molto ben architettato.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Box Office: $161,919,318
Consigli: Vederlo subito dopo il primo film è stata una scelta vincente, così non si è perso il filo del discorso, nonché quei dettagli che da una volta all'altra possono essere dimenticati. La divisione in due è in effetti sensata e spiega bene tutte le vicende di una storia che di fatto è una e si conclude in questa seconda pellicola. Sarebbe quindi più indicato vedere la saga in ordine sequenziale, lasciando questo episodio per ultimo ed evitando, così, le lacune che necessariamente verrebbero a crearsi (tutto sommato si arriva a comprendere lo stesso la storia nel suo insieme). In ogni caso un buon horror, narrativamente ricco e piacevole da seguire.
Parola chiave: Ospedale.

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#HollywoodCiak
Bengi

Film 959 - Insidious

Una serata all'insegna dell'horror - parte 1.
Film 959: "Insidious" (2010) di James Wan
Visto: dalla tv di Claudia
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Carla, Claudia
Pensieri: Dopo aver visto il prequel al cinema ed esserne rimasti soddisfatti, abbiamo voluto coinvolgere anche altri nella nostra follia cinematografica, organizzando una serata horror tutta incentrata sulla saga di "Insidious". Ci siamo sparati, quindi, primo e secondo capitolo uno dopo l'altro tra un morso alla pizza e un bicchiere di birra e la reazione generale è stata positiva.
Del resto i primi due episodi di questo franchise son ben architettati e studiati per completarsi a vicenda in maniera perfetta (anche se il secondo dipende un po' più dal primo). L'idea di base è buona, la realizzazione low budget (inaspettatamente) molto efficace e il risultato finale convincente, specialmente se si pensa a cosa c'è in giro al giorno d'oggi relativamente a film di paura.
Patrick Wilson e Rose Byrne sono due buoni comprimari a cui si aggiunge una oggi più che mai sulla cresta dell'onda Lin Shaye nei panni della sensitiva Elise Rainier a cui spetta non solo il compito più difficile, ma anche la sorte più infelice (a livello di storia, perché nella realtà ora ha perfino un film tutto suo...). Il tutto per cercare di salvare il piccolo Dalton (Ty Simpkins, oggi in "Jurassic World"), caduto in uno stato comatoso il cui motivo pare inspiegabile per la scienza, ma non per chi frequenta... l'Altrove! Si risveglierà?
Ps. Cast abbastanza importante per una pellicola a basso budget (1.5 milioni di dollari): Patrick Wilson, Rose Byrne, Ty Simpkins, Barbara Hershey, Lin Shaye, Leigh Whannell, Angus Sampson.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Box Office: $97 milioni
Consigli: Horror d'effetto con storia intrigante e riuscita che trova la sua perfetta conclusione nel secondo capitolo. Ottimo esempio di come un film possa ancora essere in grado di spaventare senza per forza dover ricorrere a rumori improvvisi e assordanti o apparizioni random in momenti inattesi. "Insidious" è una bella saga non solo da vedere, ma anche da rivedere!
Parola chiave: Altrove.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 20 luglio 2015

Film 956 - Insidious 3: L'inizio

Ovviamente non vedevamo l'ora di fondacci al cinema per vederlo!

Film 956: "Insidious 3: L'inizio" (2015) di Leigh Whannell
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: A parte la visione parzialmente disturbata da un gruppo di ragazzini idioti che hanno chiacchierato per una buona parte del film, ho apprezzato questo prequel della saga di "Insidious" di cui ormai siamo grandi sostenitori.
Ripercorrere a ritroso la storia della mitica Elise Rainier (Lin Shaye) è interessante e non mancano momenti inquietanti e spaventosi, per cui l'operazione commerciale legata al franchise mi sembra non solo sensata, ma anche riuscita. Certamente questo terzo capitolo - primo in ordine temporale - è tutt'altra cosa rispetto ai precedenti due incentrati sulla famiglia Lambert, un po' com'era stato per "Annabelle" come prequel di "L'evocazione - The Conjuring": un buon budget garantisce effetti speciali più sofisticati e permette di poter scegliere strade di paura più elaborate, per cui questo titolo è più impostato sullo stampo dell'horror tradizionale commerciale, sufficientemente patinato, più concentrato a suggerire che a mostrare (nel primo tempo) e disturbante nel raccontare la storia del nuovo mostro incazzato.
Sebbene il fascino dei primi due film rimanga imbattibile e l'atmosfera che erano in grado di ricreare qualcosa che qui manca per la maggior parte del tempo, "Insidious: Chapter 3" ha il pregio di prendersi il suo tempo per raccontare cosa c'è dietro la figura cardine di tutti e tre gli episodi, ovvero Elise, regalando al personaggio un certo spessore che solitamente non è interesse di questo genere di pellicole, più frettolose nella caratterizzazione dei protagonisti e abbondanti nel regalare scricchiolii di porte e rumori improvvisi a decibel innaturali. Chiaro che se si cerca qualcosa di più diretto e semplicemente indirizzato allo spavento, qui forse si potrebbe rimanere in parte delusi, considerando che prima che si riesca a capire il perché e per come passa effettivamente un po' di tempo, ma chi ha apprezzato la saga non dovrebbe rimanere deluso dal questo terzo capitolo.
A parte i precedenti già visti Shaye e i due aiutanti del suo personaggio Leigh Whannell e Angus Sampson, qui il richiamo da cast importante manca in toto: il più conosciuto è lo stropicciatissimo Dermot Mulroney, segue Stefanie Scott (a breve al cinema con "Jem e le Holograms") e francamente nessun altro di rilevante. Il che rende l'incasso della pellicola ancora più impressionante (10 milioni di dollari per produrla, più dei budget di entrambi gli episodi precedenti messi assieme) e positivo.
insomma, "Insidious" non smette di intrigare e interessare il pubblico grazie alla sua buona dose di spaventi, spiriti maledettamente inquietanti, seminterrati bui più attivi di una discoteca il sabato sera e una simpatica protagonista che all'età di 71 anni riesce a portare il pubblico in sala come oggi non riescono a fare neanche alcune delle più grandi star. Chapeau.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Box Office: $104,301,000
Consigli: La saga di "Insidious" riavvolge il nastro, ci racconta la storia di Elise e cambia forma. Ecco, allora, che ci viene raccontato come la donna si approccia a al suo dono dopo la morte del marito per aiutare la povera Quinn, perseguitata da uno spirito che vuole impossessarsi della sua anima. Non stiamo parlando certo della pellicola più originale di sempre, né dell'horror più spaventoso, però il film funziona e si lega bene ai precedenti/successivi film che hanno decretato la fortuna del franchise. Tutto sommato, quindi, una scelta vincente che renderà felici i fan della saga, ma saprà intrattenere anche chi, fino ad ora, non ha mai sentito parlare di Elise Rainier e della sua capacità di andare nell'Altrove...
Parola chiave: L'Uomo Che Non Respira.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 16 febbraio 2015

Film 878 - Ouija

Visto per caso il trailer poco prima dell'uscita negli Stati Uniti (ottobre 2014), ero rimasto estremamente curioso di recuperare questo titolo, da noi programmato a gennaio... Perché? Tra i tanti motivi, anche perché è il primo horror della Hasbro!

Film 878: "Ouija" (2014) di Stiles White
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Pur aspettandomi non certo niente di eccezionale, speravo almeno che questa pellicola teen riuscisse ad intrattenermi con qualche buon momento horror alla "Necropolis - La città dei morti".
In realtà, per quanto potesse essere brutto o boiata, questo "Ouija" ha superato di gran lunga le mie aspettatie negative, riuscendo a fare quasi totalmente schifo. Quel 'quasi' è relativo semplicemente all'idea centrale del film, che colpisce direttamente l'immaginario attraverso l'espediente dell'impronunciabile tavola Ouija. L'idea di partenza sarebbe anche giusta, ma la realizzazione pezzente e la trama priva di qualsivoglia guizzo creativo relegano questa pellicola a malapena allo standard degli horror per la televisione (come "7500", per capirci). Il clamoroso successo che di fatto ha incontrato il film non me lo so davvero spiegare, considerando che altri esperimenti sicuramente più riusciti non sono, invece, riusciti a sfondare sul mercato mondiale.
Ripeto, secondo me il merito principale - a parte quel naturale fascino di terrore misto voglia di essere spaventati insito nel genere horror - va all'idea della tavoletta e alla fantasia che un gioco addirittura in vendida nei negozi possa essere davvero un tramite per la comunicazione coi morti. Chi non ha mai provato da ragazzo a mettere in piedi una seduta spiritica con gli amici? Ecco, il potere magnetico di questo prodotto di bassissima qualità sta tutto lì e gioca al meglio un'idea che, fosse stata sviluppata, avrebbe sicuramente saputo rendere molto di più. Peccato, una vera delusione.
Ps. L'attrice che interpreta la sorella stronza in casa di cura è Lin Shaye, già medium nella saga di "Insidious", ma soprattutto famosa ai più per essere la costantemente abbronzata amica incartapecorita di Cameron Diaz in "Tutti pazzi per Mary".
Film 878 - Ouija
Film 1254 - Ouija: L'origine del male
Film 1611 - Ouija: Origin of Evil
Film 2305 - Ouija: Origin of Evil
Box Office: $99 milioni
Consigli: Giovanissimi divi della tv americana (Olivia Cooke da "Bates Motel", Daren Kagasoff da "La vita segreta di una teenager americana", Douglas Smith da "Big Love" ma anche il secondo "Percy Jackson") sbarcano al cinema tendenzialmente nel più totale anonimato e riescono a conquistare il primo posto del botteghino americano. Ma non fatevi ingannare, il film in questione è mal realizzato, privo di idee originali (il finale è facilmente intuibile) e con brutti effetti speciali. Il risultato finale è molto sotto la soglia della semplice insufficienza e, nonostante la buona idea della tavola Ouija che fa comunicare i giovani coi morti, di fatto è più inquietante Jumanji come gioco da tavola. E ho detto tutto.
Parola chiave: Bocca cucita.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 23 settembre 2014

Film 772 - Tutti pazzi per Mary

Un classico della commedia americana che, però, non ricordavo per niente. Rimediato!

Film 772: "Tutti pazzi per Mary" (1998) di Bobby Farrelly, Peter Farrelly
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Praticamente non me lo ricordavo ed è stato bello rivederlo. Rimane una pellicola piuttosto divertente e sorprende soprattutto perché sono passati così tanti anni.
Il biondissimo fascino di Cameron Diaz - che qui sboccia - è perfetto traino della storia e l'attrice non può che essere il centro dell'attenzione di tutti, personaggi e spettatore compreso. Solare, fresca e svampita quanto basta (ma poi replicherà troppo spesso questo ruolo), la Diaz è la vera sorpresa di questo film, perfetta Mary da copertina. Ben Stiller, al suo fianco, gioca ben un ruolo spesso fisico e certo molto ridicolo, con apice dell'imbarazzo alla voce "gel" per capelli. Una gag, quella, ormai finita negli annali.
La storia, che di fatto è molto semplice, funziona soprattutto grazie alle buffe trovate e il carisma biondo della protagonista, tutto rimescolato a formare e plasmare tempi e modalità della nuova commedia americana contemporanea, molto esplicita (sia nel mostrare che di linguaggio) ed estremamente fisica, anche se gli snodi attorno cui ruota la vicenda sono gli stessi di sempre (qui è la bella ragazza contesa da un mare di uomini, tra il quale ci sarà il suo vero amore). Ma il tutto funziona bene.
L'unica cosa che non ho apprezzato è il momento canterino tradotto in italiano - ma suppongo non lo avrei apprezzato nemmeno in originale - mentre in generale si può dire che "There's Something About Mary" è un prodotto cinematografico piacevole da ritrovare dopo tanti anni e sempre piuttosto spassoso.
Ps. 2 nomination ai Golden Globes del 1999: Miglior commedia e attrice (Cameron Diaz).
Box Office: $369,884,651
Consigli: Alcune gag memorabili (zip, gel, rianimazione al cane) per una commedia piacevole e spensierata, trampolino di lancio per Cameron Diaz e Ben Stiller, coppia affiatata ma alquanto improbabile (visto come lo conciano nel film). Una pellicola che ha certamente colpito l'immaginario di molti e per molti motivi, che rimane un esempio divertente tra i prodotti di genere commedia (americana). Si può vedere e rivedere serenamente e senza alcuna fatica. Leggero.
Parola chiave: Mary Jensen.

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Bengi

lunedì 17 dicembre 2012

Film 491 - Snakes on a Plane

Considerata pellicola di serie B. Ci sono i serpenti. Siamo su un aereo. Potevo perdermelo?


Film 491: "Snakes on a Plane" (2006) di David R. Ellis
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Erika
Pensieri: In inglese senza sottotitoli. Eppure si capisce tutto. Già perchè "Snakes on a Plane" non è una pellicola particolarmente complessa e ricca di contenuti e, sinceramente, a metà del film si capisce come procederà la trama e, soprattutto, come si concluderà.
Poco male, però, perchè comunque il mix funziona. E pure bene.
Samuel L. Jackson ha la faccia da duro incazzato che non ha paura di niente e risulta più credibile di un qualunque Schwarzenegger o Stallone talmente duri e crudi da essere spesso ridicoli.
Per cairtà, con questo non voglio dire che in questa pellicola ci siano pretese di realismo e veridicità, è solo una questione di essere giusti per il ruolo richiesto. E allora il buon vecchio Samuel sa cavarsela qui come altrove.
Ho adorato, poi, ritrovare una delle mie beniamine della tv, Julianna Margulies. Da "E.R. - Medici in prima linea" a "The Good Wife" passando rapidamente per "I Soprano", la Margulies è una delle attrici che trovo più dotate, convincenti e di classe che ci siano al momento. E, tra l'altro, trovo al contempo strano e piacevole che si inserisca spesso e volentieri in contesti di serie B come questo (un altro esempio è la pellicola "Nave fantasma" del 2002 che annoverava nel cast perfino la nostra Francesca Rettondini...).
In ogni caso questa pellicola è divertente e funziona bene dal punto di vista della tensione, con serpenti (seppur evidentemente finti) che riescono ad incutere un certo timore - e schifo, perdonatemi il termine - grazie ad apparizioni fulminee ed improvvise. Il classico esempio di 'so perfettamente cosa mi aspetta, eppure non posso fare a meno di saltare sulla sedia'. Credo che per un prodotto a basse pretese come questo, il risultato sia doppiamente notevole.
"Snakes on a Plane" non si prende mai del tutto sul serio, ha un titolo che dimostra una scarsità di idee fin dal principio - pare evidente che l'unica preoccupazione degli sceneggiatori fosse come piazzare centinaia di specie diverse di serpenti in un ambiente senza vie d'uscita -, e presenta senza vergognarsene cliché, personaggi-macchietta e uno scontato buonismo finale da manuale. Eppure funziona alla grande.
Vedere per credere.
Consigli: Adattissimo ad una serata divertente tra amici. Chiude la mente, fa ridere e intrattiene senza mai far sbadigliare. Chiaramente è necessario ricordarsi che non presenta alcun contenuto. Detto ciò, si fa guardare in maniera assolutamente piacevole.
Parola chiave: Corone di fiori.

Trailer

Ric