Visualizzazione post con etichetta noir. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta noir. Mostra tutti i post

venerdì 26 aprile 2024

Film 2267 - L.A. Confidential

Intro: Non ricordo come mi sia tornato in mente, ma quando è successo mi sono chiesto come abbia fatto a non rivederlo per così tanto tempo.

Film 2267: "L.A. Confidential" (1997) di Curtis Hanson
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: uno dei miei film preferiti, era da un po' che volevo rivederlo.
Sempre iconico (tutto, persino la locandina!), grandissime interpretazioni tra cui, su tutti, spicca Russell Crowe nei panni del druo dal cuore tenero e una sceneggiatura pazzesca (il film è tratto dal romanzo omonimo di James Ellroy - "L.A. Confidential" è una pellicola che, a quasi 30 anni dalla sua uscita nelle sale, funziona ancora alla perfezione. E poi, checché se ne dica, Kim Basinger è semplicemente magnetica nei panni di Lynn Bracken, la sosia di Veronica Lake.
Film 1232 - L.A. Confidential
Film 2267 - L.A. Confidential
Cast: Kevin Spacey, Russell Crowe, Guy Pearce, James Cromwell, David Strathairn, Kim Basinger, Danny DeVito, Ron Rifkin, Paul Guilfoyle, Simon Baker.
Box Office: $126.2 milioni
Vale o non vale: Curtis Hanson confeziona un gioiellino (e, ad oggi, probabilmente il suo titolo più famoso) che ancora oggi non smette di incantare. Cast perfetto, atmosfera nostalgia con tocco neo-noir che raramente si vede di questi tempi, il tutto per un risultato finale da film hollywoodiano classico. Da vedere.
Premi: Vincitore di 2 premi Oscar per Miglior attrice non protagonista (Basinger) e sceneggiatura non originale su 9 nomination (tra cui Miglior film, regia, fotografia, montaggio e colonna sonora). 12 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attrice non protagonista e fotografia) e 2 vittorie per Miglior montaggio e sonoro. 1 Golden Globe vinto per la Miglior attrice non protagonista (Basinger) su 5 nomination (film, regia, sceneggiatura non originale, colonna sonora). In concorso al Festival del Cinema di Cannes.
Parola chiave: Rollo Tomasi.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 10 marzo 2021

Film 1967 - Niagara

Intro: Sempre incuriosito da questo film, non avevo mai avuto l'occasione di vederlo. Alla ricerca di un titolo leggero, qualche settimana fa ho deciso fosse giunto il momento di recuperarlo, anche se non avevo capito che si trattasse di una pellicola completamente diversa da ciò che mi immaginavo.
Film 1967: "Niagara" (1953) di Henry Hathaway
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: completamente differente da ciò che mi aspettavo, "Niagara" è in realtà un thriller che tenta di emulare le classiche atmosfere hitchcockiane, non risultando, però, ugualmente efficace. Poco male, il film funziona ugualmente, anche se non riesce del tutto a mantenere le aspettative.
Tutto sommato il risultato finale è comunque soddisfacente e quando la storia ingrana - passato il momento statico iniziale - la pellicola riesce effettivamente a mettere in scena i vari elementi di suspense e sorpresa richiesti dal genere di riferimento. Insomma, non un capolavoro, ma un buon titolo.
Cast: Marilyn Monroe, Joseph Cotten, Jean Peters, Max Showalter, Denis O'Dea, Richard Allan, Don Wilson.
Box Office: $2.35 milioni
Vale o non vale: Il film promuove la presenza di Marilyn Monroe in ogni maniera possibile, eppure la presenza dell'iconica attrice in questa pellicola è effittivamente molto limitata. A sorpresa, infatti, si perde presto il suo personaggio per strada, anche se in termini particolarmente efficaci per la narrazione.
Un classico, in un certo senso, e sicuramente un titolo imperdibile per i fan della Monroe, che qui ha anche un momento musicale molto intenso.
Premi: /
Parola chiave: Luna di miele.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 21 agosto 2017

Film 1400 - Paura in palcoscenico

Ogni tanto mi piace godermi un titolo per me ancora inedito del grandissimo Hitchcock, così cerco nella sua filmografia e mi butto a capofitto sulla storia che mi intriga di più.

Film 1400: "Paura in palcoscenico" (1950) di Alfred Hitchcock
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Forse non l'Hitchcock che ho preferito, di sicuro tra i suoi lavori meno "famosi" uno di quelli più riusciti.
Andando lentamente a ripercorrere la carriera del mitico regista, scopro per la prima volta vecchi lavori per i quali non sempre il calore di pubblico e critica hanno coinciso. O, meglio, dei votanti dei premi che contano (includo in questa lista titoli come "La congiura degli innocenti", "Caccia al ladro", "Nodo alla gola"). Tra questi, "Stage Fright" è sicuramente uno dei più riusciti, interessante mix di noir e thriller dal classico colpo di scena finale che ribalterà tutta la storia.
La mano di Hitchcock, la buona sceneggiatura, l'effetto nostalgia del bianco e nero e un duo di protagoniste coi fiocchi (Jane Wyman e Marlene Dietrich) rendono la pellicola particolarmente piacevole e godibile, giocata su equivoci e bugie oltre che una serie di escamotage da vera spy story che aggiunge quel qualcosa in più.
Detto questo, ripeto, non è tra i miei film preferiti del regista, anche se guardarlo ha aggiunto un pezzo in più al puzzle della sua vastissima filmografia.
Cast: Jane Wyman, Marlene Dietrich, Michael Wilding, Richard Todd, Alastair Sim.
Box Office: /
Consigli: Costumi Christian Dior, Marlene Dietrich tra le protagoniste, storia ideata da Alma Reville (moglie del regista)... insomma, un prodotto più inedito del maestro del brivido, per un risultato finale che funziona e intrattiene, anche se forse risulta meno affascinante di altri suoi lavori. Meno ipnotico, sì, ma sicuramente intrigante. Da recuperare.
Parola chiave: Vestito.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 17 febbraio 2017

Film 1307 - Drive

Messo a disposizione tra le proposte di Sky Go, ho deciso che fosse giunto il momento di recuperare questa pellicola...

Film 1307: "Drive" (2011) di Nicolas Winding Refn
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Per molto tempo mi sono chiesto come potesse essere questo film che, qualche anno fa, era piovuto sul mondo del cinema come una sorta di rivelazione, un piccolo miracolo che aveva lanciato nell'olimpo non solo Ryan Gosling, che di fatto già c'era, ma soprattutto Nicolas Winding Refn e il suo modo di dirigere e concepire i suoi lavori. Vinto il premio per la miglior regia a Cannes, sembrava che il mondo fosse ai suoi piedi, in attesa della prossima mossa. In realtà, per quanto Refn mantenga una certa fama, nonché nomea di cineasta con un suo perché, i percorsi successivi non hanno confermato il successo trovato con questo "Drive" che, credo, rimanga il suo titolo più iconico e al momento rappresentativo. E a giusta ragione.
"Drive" è un prodotto esemplare sotto molteplici aspetti. La cura estetica che vi è dietro è lampante e passa attraverso molteplici elementi diversi: dalla giacca con lo scorpione alle macchine sempre lucenti, dagli appartamenti con carta da parati pastello a - naturalmente - una fotografia pazzesca. In questo senso penso che la cura maniacale per l'immagine sia deducibile anche da quel colore rosa-fuxia dei titoli di testa, un contrasto forte per una pellicola che tocca argomenti cupi come l'omicidio, la violenza e la vendetta. In questo senso, un certo dualismo bipolare non manca in almeno altri due contesti. Quello quello artistico, che alterna scene d'azione mozzafiato ad una trama dal ritmo altrimenti precario e quasi statico, e quello umano del protagonista, pacato e premuroso vicino di casa che sa trasformarsi in vendicatore cui non può sfuggire alcun obiettivo. A renderlo efficace e riuscito è un Gosling perfetto, plastico in ogni posa, micidiale alla guida come con i pugni, sempre e comunque sexy. Da solo fa praticamente metà film.
Dal punto di vista della storia, per quanto presenti elementi già visti, il risultato finale li combina comunque in modo personale. "Drive" è un titolo magnetico e intrigante, brutale in alcune parti - che mi hanno ricordato "The Neon Demon" e mi hanno fatto pensare che Refn citasse un po' troppo se stesso nel brutto film con Elle Fanning - , in ogni caso un viaggio molto dark nel posto del passeggero delle auto guidate dal silenzioso protagonista, vendicatore notturno che non risparmierà nessuno per l'amore della vicina in pericolo (Carey Mulligan). Difficilmente si distoglie lo sguardo durante la visione, tanto che nel finale, mentre Gosling rimane immobile nel sedile della macchina dopo il confronto con Bernie Rose (Albert Brooks), lo spettatore trattiene il fiato e resta fermo e teso esattamente come il protagonista, ipnotizzato e in attesa di sapere cosa gli sia, di fatto, successo.
Per quanto riguarda Refn, regia davvero bella, esteticamente attentissima a consegnare immagini curate nei minimi dettagli, tanto che spesso più che scene di un film sembrano quadri. A rendere il tutto ancora più coinvolgente, una colonna sonora che utilizza canzoni in grado di creare un magico effetto affascinante che rimane nella testa dello spettatore (penso, per esempio, a "Nightcall" di Kavinsky featuring Lovefoxxx) e crea un effetto spesso simili ad un lungo video clip.
In generale, quindi, un titolo che fa centro e rimane impresso, intenso, adrenalinico e violento, una pellicola visivamente potente e un protagonista già icona. Meritava qualche riconoscimento in più.
Ps. Una candidatura all'Oscar per il Miglior montaggio sonoro e una ai Golden Globes per il Miglior attore non protagonista (Albert Brooks).
Cast: Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston, Christina Hendricks, Ron Perlman, Oscar Isaac, Albert Brooks.
Box Office: $78.1 milioni
Consigli: Un mix di lentezza e sfrenata velocità, violenza e romantica galanteria, chiaro e scuro. Forse una pellicola fatta anche sui contrasti oltre che su una storia di mafia, rapine e un amore impossibile. E' un bel film, una scelta non per ogni occasione, ma sicuramente perfetta per chi sia alla ricerca di qualcosa di un po' più ricercato della classica pellicola d'azione fatta di esplosioni, inseguimenti ed omicidi. Qui c'è una bella ricerca estetica, un grande cast e una colonna sonora pazzesca.
Parola chiave: 1 milione di dollari.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 2 novembre 2016

Film 1232 - L.A. Confidential

Era già da tempo che desideravo rivedere questo film: l'avrò visto almeno altre 5 volte, ma non mi stanca mai. L'occasione si è presentata qualche tempo fa, dopo la scomparsa del regista.

Film 1232: "L.A. Confidential" (1997) di Curtis Hanson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Uno dei miei film preferiti. Un vero capolavoro, stupendo.
Tratto dal romanzo di James Ellroy, racconta la storia della polizia di Los Angeles, negli anni '50 tra le più corrotte d'America. E come si inserisce la corruzione nella ricerca della giustizia? Inutile dirlo: solo grazie all'onore di pochi, pochissimi uomini.
E' questo, in breve, il perimetro di una storia che, in realtà, è molto più complessa di così. Prostituzione di lusso, omicidi e regolamento di conti, persone scomparse, spioni e paparazzi impiccioni, il tutto in un mix intrigante e inaspettatamente di classe. Molto del fascino di questa pellicola, per quanto mi riguarda, deriva dalla magnifica sosia di Veronica Lake interpretata da Kim Basinger, sensuale ed enigmatica tanto da rendere indimenticabile e iconico questo suo ruolo.
Ma "L.A. Confidential" non è solo fascino, anzi, tra i vari intrighi, le scazzottate, le ingiustizie, il razzismo, l'omofobia e gli omicidi non si tratta certo di un film leggero. E' una storia di malavita e corruzzione, parla del marcio e dello schifo cui può arrivare l'uomo pur di badare ai suoi interessi. In tutto questo scenario di desolazione e disillusione, i pochi che non si lasciano traviare non hanno vita facile e, ognuno come può, reagisce alle sfide della propria vita come riesce. In pochi, neanche a dirlo, sopravviveranno. E vale la pena scoprire chi sono.
Ps. Candidato a 9 premi Oscar, ne ha vinti 2: Miglior sceneggiatura e attrice non protagonista (Kim Basinger).
Film 1232 - L.A. Confidential
Film 2267 - L.A. Confidential
Cast: Kevin Spacey, Russell Crowe, Guy Pearce, Kim Basinger, James Cromwell, David Strathairn, Danny DeVito, Ron Rifkin, Paul Guilfoyle, Simon Baker.
Box Office: $126.2 milioni
Consigli: Magnifico. Cast stellare, sceneggiatura perfetta, colonna sonora indimenticabile e risultato finale impeccabile per una pellicola che è un vero e proprio cult tra i noir degli ultimi anni. L'anno prossimo "L.A. Confidential" compie 20 anni ed è ancora un film bellissimo. Da vedere.
Parola chiave: Rollo Tomasi.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 6 agosto 2014

Film 754 - Sin City

Non lo rivedevo da tantissimo tempo. E con un seguito dietro l'angolo, dovevo rimediare!

Film 754: "Sin City" (2005) di Frank Miller, Robert Rodriguez, Quentin Tarantino
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Assolutamente particolare, ha creato un genere. Dopo "Sin City", per esempio, il passo verso "300" è stato brevissimo. Il genere fumetto riportato al cinema ha sbancato e, a distanza di tanti anni, entrambe le pellicole hanno addirittura un sequel ("300 - L'alba di un impero", mentre "Sin City - Una donna per cui uccidere" è in uscita a giorni negli USA), il che non è un caso.
Questo film - che vanta la collaborazione di ben 3 registi! - è un ottimo esempio di sperimentazione, con scelte ardite sia per quanto riguarda la violentissima (e pulp, come si dice) trama, sia per quanto riguarda la realizzazione, grazie ad uno spiccatissimo senso dello stile che dirompe direttamente dal fumetto di Frank Miller stesso. Piacciano o meno i suoi eccessi, non si può però fare a meno di notare l'incredibile lavoro che sta dietro questa produzione.
Mise-en-scène a parte, comunque, il film spicca anche per un cast che definire nutrito è un eufemismo tante sono le star che rivestono ruoli più o meno centrali: Jessica Alba, Benicio del Toro, Brittany Murphy, Clive Owen, Mickey Rourke, Bruce Willis, Elijah Wood, Alexis Bledel, Rosario Dawson, Carla Gugino, Rutger Hauer, Jaime King, Michael Madsen e Michael Clarke Duncan. Per citare i più importanti.
Insomma, per un motivo o per un altro, rivedere "Sin City" è stato affascinante quasi quanto la prima volta al cinema. Passati quasi 10 anni, infatti, non ricordavo molto della trama e questa nuova visione mi ha nuovamente soddisfatto. Mi rendo conto che non sia quello che è definibile come 'un film per tutti', però è certamente un buonissimo esempio di sperimentazione oserei dire quasi artistica. Le voci narranti fuori campo stabiliscono un contatto più diretto con ognuno dei personaggi; il bianco e nero spezzato da pochi, scelti dettagli è maledettamente intrigante; la storia di una città corrotta e letteralmente ribaltana per quanto riguarda decenza e principi morali affascinante. Insomma, questo primo "Sin City" funziona. Vedremo se "Sin City: A Dame to Kill For" avrà la stessa potenza espressiva e narrativa.
Film 914 - Sin City: A Dame to Kill For
Box Office: $158,753,820
Consigli: Violento, spudorato, splatter e anche maschilista. Un mix potenzialmente detestabile che, preso per il verso giusto, invece funziona. La storia è ben architettata, i personaggi tanto vari che si sorvola più che volentieri su una certa dose di stereotipazione, il bianco e nero così glam, il risultato finale ottimo. Si segue che è un piacere ed è un noir perfetto per una serata casalinga, a vostra scelta, che sia umida e calda o piovosissima e solitaria.
Parola chiave: Goldie.

Trailer

Bengi