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venerdì 20 maggio 2022

Film 2108 - Doctor Strange in the Multiverse of Madness

Intro: Non vedevo l'ora di correre al cinema a vedere questo film che attendevo da anni!

Film 2108: "Doctor Strange in the Multiverse of Madness" (2022) di Sam Raimi
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Oisin
In sintesi: molta, molto voglia di vederlo e speranzoso che, finalmente, dopo un unico film decente dell'attuale fase 4 ("Spider-Man: No Way Home") la Marvel fosse riuscita nell'intento di ritrovare i fasti delle annate precedenti. A maggior ragione perché il primo "Doctor Strange" era stato per me una gran figata.
Insomma, questo secondo "Doctor Strange in the Multiverse of Madness" non è stato esattemente quello che mi sarei aspettato (o avrei voluto), però devo dire che in generale il film non mi è per niente dispiaciuto. Della serie che lo rivedrei, per intenderci. Avrei preferito che il risultato finale riproponesse più meraviglie ottiche come avevamo visto nel primo capitolo, però in un certo senso capisco che questo sequel non potesse essere solo la replica di quanto visto in passato. Anche se, volendo essere un po' pignoli, essendo ambientato nel multiverso, mi sarei aspettato qualche esplorazione in più rispetto alle (troppo) poche proposte qui. C'è un momento/montaggio esteticamente assolutamente stupendo che ci trasporta velocemente da una realtà all'altra, ma è veramente troppo poco.
Unico altro momento visivamente all'altezza del precedente film, comunque, è quando Wanda è rinchiusa in una specie di labirinto di specchi: molto suggestivo e all'altezza delle aspettative. Peccato duri solo un sitante.
Per il resto questo film colpisce per altri motivi, come i moltissimi momenti (soft) horror che hanno certamente a vedere con la presenza del bravo Sam Raimi alla regia e a certi aspetti un po' camp della trama (come nel finale con *spoiler* la versione zombie di Strange). Poi, però, ci sono i motivi un po' così così.
Innanzitutto non ho amato particolarmente la svolta villain di Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen), a maggior ragione così giustificata. Il peggior difetto di questa pellicola mi sembra la mancanza di sviluppo dei personaggi; con Wanda - una tipa tosta che abbiamo già visto ed esplorato anche grazie alla serie tv "WandaVision" - credo abbiano fatto il lavoro peggiore, a maggior ragione perché un personaggio già molto approfondito in passato. Qui, invece, la sua unica caratteristica è quella di essere "madre". Non c'è altro che si possa dire di lei, se non che le scelte che le impone la trama sono quantomeno bizzarre. In un mondo in cui il multiverso è possibile, esisterà sicuramente una realtà in cui i figli di Wanda siano orfani o un'altra realtà in cui Vision sia ancora vivo. Non si capisce, quindi, perché in questo caso le facciano scegliere di sterminare una marea di gente in questo universo correndo dietro ad America Chavez (Xochitl Gomez). E qui sta il secondo (grande) problema.
Chi è America Chavez? Bella domanda. Al momento non ci è data risposta dato che il film, di fatto, non lo spiega. Di lei sappiamo solo che può aprire portali tra una realtà del multiverso e l'altra. Basta. Fine. Punto. Nonostante sia praticamente in ogni scena del film, la sua caratterizzazione non esiste ed è un vero peccato che si sia sprecata un'occasione simile con un personaggio tanto centrale.
La sensazione, giunti a questo punto, è che Marvel stia un po' perdendo il controllo a livello narrativo. Per carità, si tratta di film su fumetti pensati per divertire e intrattenere, quindi la sospensione dell'incredulità c'è a prescindere e in generale va bene tutto purché la trama abbia un senso di esistere, però è chiaro che qualcosa qui cominci a scricchiolare. Specialmente se si pensa alle infinite potenzialità di trama che un film come "Doctor Strange in the Multiverse of Madness" avrebbe potuto esplorare. E non credo che tirare in ballo non solo i Fantastici 4, ma addirittura (!!!) anche gli X-Men abbia fatto a questo sequel alcun favore. Sì, per carità, il momento sorpresa c'è e lascia per un attimo a bocca aperta (e i fan molto gasati, immagino), però c'è sempre più la sensazione che ogni film non abbia più alcun valore singolo, ma solo in funzione di un corollario di altri prodotti che, se non seguiti religiosamente, fa perdere allo spettatore totalmente la bussola. E allora che senso ha un film sui supereroi che punta al pubblico universale (e più grande possibile) se poi la sua storia non è accessibile a tutti? O almeno a tutti coloro che non siano stati attenti? I dubbi a me rimangono.
Poi, ribadisco, questo "Doctor Strange 2" mi è anche piaciuto e, soprattutto, è decisamente meglio e creativamente più interessante di molti altri titoli Marvel portati al cinema nell'arco dell'ultimo anno; però ecco, avrei preferito qualcosa di più visivamente emozionante e narrativamente ancorato ai personaggi, che alla storia futura che qui si intendeva intavolare. Ma questo non è un problema di "Doctor Strange in the Multiverse of Madness", è un problema della Marvel che ora è nella difficile fase di capire in che direzione andare e, ancora di più, come fare a non tirarsi la zappa sui piedi con tutti i differenti mondi narrativi che ha creato.
Cast: Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen, Chiwetel Ejiofor, Benedict Wong, Xochitl Gomez, Michael Stuhlbarg, Sheila Atim, Rachel McAdams, Patrick Stewart, Hayley Atwell, Lashana Lynch, Anson Mount, John Krasinski.
Box Office: $719.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Sicuramente l'evento cinematografico della primavera, il film che i fan dei supereroi non possono perdere (almeno fino all'uscita del nuovo "Thor" l'8 luglio...). Probabilmente non un film per tutti, anche se la regia di Raimi potrebbe attrarre anche qualcuno che magari dei titoli sui fumetti si interessa meno. Sicuro questo sequel intrattiene a sufficienza e funziona bene per una serata al cinema, anche se non tutto funziona alla perfezione.
Premi: /
Parola chiave: Figli.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 30 novembre 2021

Film 2061 - Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings

Intro: Sinceramente non volevo perdermi l'occasione di vederlo al cinema, per cui l'altra sera mi sono deciso e me ne sono andato a Cineworld in centro. Forse il cinema con le poltrone più scomode in cui sia mai stato...

Film 2061: "Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings" (2021) di Destin Daniel Cretton
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: il miglior Marvel di sempre? No. Meglio di "Eternals"? Assolutamente.
"Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings" è un film divertente e sufficientemente spensierato da far dimenticare quel mezzo buco nell'acqua che è stato "Black Widow" - che poi non è neanche pessimo eh - e, al contempo, ben sperare per questa nuova ondata di supereori che ci sta invadendo senza cognizione di causa. Sarà che per la pandemia tutti i vari titoli in scaletta sono slittati, ma di fatto questo sovrappopolamento di pellicole da fumetto comincia un po' a sapere di già visto.
In ogni caso, ribadisco, questa pellicola è certamente un successo perché funziona e intrattiene a dovere, anche se le oltre due ore di durata un po' si fanno sentire, soprattutto quando la prima parte della storia ha una connotazione narrativa completamente diversa dal resto del racconto. Si parte citando quello "Speed" che fece di Keanu Reeves e Sandra Bullock due star, per poi piombare in una sorta di "Fight Club" sotto steroidi, per continuare con una seried di momenti alla "Mortal Kombat" che poi cedono il passo a "La tigre e il dragone", per terminare con la solita conclusione Marvel che chiama in campo mostruosità computerizzate (qui nella forma mixata di Falkor de "La storia infinita" e i vari draghi del precedente film Disney "Raya and the Last Dragon", tra l'altro sempre con Awkwafina). Insomma, si pesca a mani basse dalle filmografie più disparate, anche se la sensazione finale è che il tutto sia sufficientemente coeso e spassoso.
C'è dramma, ci sono scene d'azione pazzesche e botte da orbi, una buona dose di mondi incantati e, addirittura, un ritorno inaspettato alla terza avventura cinematografica di Tony Stark ("Iron Man 3"). Non si poteva chiedere di più.
Cast: Simu Liu, Awkwafina, Meng'er Zhang, Fala Chen, Florian Munteanu, Benedict Wong, Michelle Yeoh, Ben Kingsley, Tony Leung, Mark Ruffalo, Brie Larson.
Box Office: $431.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Gli appassionati della Marvel o comunque del genere dei supereroi apprezzeranno sicuramente. E' un buon film di intrattenimento, con effetti speciali ben realizzati, un protagonista davvero efficace (Liu) e una spalla, Awkwafina, che è sempre una garanzia.
Premi: /
Parola chiave: Pendant.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 12 maggio 2021

Film 1995 - Raya and the Last Dragon

Intro: Altro cartone animato, questa volta solo di casa Disney. Ero molto curioso di vederlo...
Film 1995: "Raya and the Last Dragon" (2021) di Don Hall, Carlos López Estrada
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: mi rendo conto che il momento storico sia quel che sia, ma non posso fare a meno di rimanere un tantino sorpreso dall'incasso deludente di questa pellicola che, diversamente da molti prodotti visti quest'anno, presenta un buon livello di qualità e originalità. Specialmente quando un altro titolo simile come "The Croods: A New Age" ha incassato (solo al cinema) $60 milioni in più. Sarà che questo "Raya and the Last Dragon" non è un sequel né fa parte di un franchise, sarà che la diretta concorrenza con pellicole che mirano alla stessa audience ha influito, sarà il potere dello streaming vs. la non ancora ristabilità normalità della fruizione cinematografica, di fatto il recente prodotto di casa Disney non ha decisamente fatto il botto.
Ed è un peccato perché questo film funziona. Magari non è indimenticabile come certi altri classici cartoon, ma sicuramente presenta tutti gli elementi richiesti ad una pellicola di animazione che si rispetti: un'estetica solida e ben sviluppata, humor, una buona protagonista e un gruppo eterogeneo e spassoso di non protagonisti, ritmo ed elementi narrativi sufficientemente sviluppati, ottime sequenze d'azione. Ho trovato un po' stiracchiata l'idea del bebé ninja, ma quella è un'altra storia.
Insomma, "Raya and the Last Dragon" è un ottimo titolo per tutta la famiglia, perfetto veicolo per la comicità contagiosa di Awkwafina - che qui praticamente interpreta se stessa - e in definitiva una pellicola ben confezionata, piacevolissima e bellissima da guardare. Non si poteva chiedere di più.
Cast: Kelly Marie Tran, Awkwafina, Izaac Wang, Gemma Chan, Daniel Dae Kim, Benedict Wong, Sandra Oh, Thalia Tran, Lucille Soong, Alan Tudyk.
Box Office: $105.9 milioni
Vale o non vale: Divertente, dinamico e visivamente stupendo, "Raya and the Last Dragon" è il titolo perfetto per un momento di svago adatto a tutti. Da recuperare.
Premi: /
Parola chiave: Kumandra.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 16 maggio 2019

Film 1586 - Annihilation

Intro: Uscito al cinema a febbraio dell'anno scorso e disponibile su Netflix a nemmeno un mese di distanza, non abbiamo perso tempo a recuperarlo appena disponibile per lo streaming.
Film 1586: "Annihilation" (2018) di Alex Garland
Visto: dall'iPad
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ma che è sta roba? No sul serio, di che cavolo stiamo parlando? Trascinato da una personalissima scia di attese piuttosto elevate a causa dal mix di elementi presenti nella storia (Natalie Portman + una storia apparentemente intrigante + strane creature dalle incredibili mutazioni + effetti speciali da paura), con dispiacere ho constato che questo film non è altro che un gigantesco bluff. Oltre a presentare una trama complessa e un finale ridicolo anche a livello visivo, il vero problema di "Annihilation" è che promette tantissimo, ma non riesce a mantenere le aspettative. Ed è un peccato, perché gli elementi ci sarebbero tutti. Eppure perfino il cast non lega bene e la storia perde di credibilità man mano che procede verso la fine. Peccato, davvero un'occasione persa per un prodotto che, sulla carta, prometteva scintille.
Cast: Natalie Portman, Jennifer Jason Leigh, Gina Rodriguez, Tessa Thompson, Tuva Novotny, Oscar Isaac, Benedict Wong.
Box Office: $43.1 milioni
Vale o non vale: Una sorta di mix tra "Arrival", "Ultimatum alla Terra" e "Under the Dome", la pellicola di Alex Garland basata sul romanzo omonimo scritto da Jeff VanderMeer in realtà non funziona granché. Fallisce nel mantenere acceso l'interesse dello spettatore nel momento in cui la storia comincia a non avere più niente di sensato da raccontare. Francamente un film che si può evitare di guardare.
Premi: /
Parola chiave: Shimmer.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 8 novembre 2017

Film 1433 - Doctor Strange

Ho visto questo film al cinema esattamente il 3 novembre 2016, una delle giornate più lunghe, faticose, belle ed emozionanti della mia vita. Dopo aver discusso la tesi in facoltà, brindato al bar, pranzato con i miei e - finalmente - riposato un po', sono andato al cinema con Poe a vedere questa pellicola e poi a mangiare una pizza. Dunque un titolo che ha particolarmente valore per me e che penso legherò per sempre ad uno dei momenti più speciali che riesca a ricordare. Una bella soddisfazione per una stupenda, sfibrante giornata.
Senza contare, poi, che è il primo film che ho visto in casa nuova...

Film 1433: "Doctor Strange" (2016) di Scott Derrickson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Rivedo questo film e mi chiedo nuovamente come sia possibile che non abbia vinto l'Oscar per gli effetti speciali. E' stato davvero un pensiero che mi sono portato dietro dall'inizio alla fine.
Detto ciò, il nuovo eroe Marvel ci mette forse un po' a carburare, ma quando l'avventura comincia l'adrenalina non smette di pompare. Giusta l'introduzione al personaggio, per carità però è innegabile che dal momento in cui si entra nel vivo della storia il tutto si faccia molto più interessante, affascinante e certamente accattivante.
Visivamente potente, di grande intrattenimento e con un cast particolarmente ricco di star, "Doctor Strange" risulta un altro pezzo riuscito del puzzle della famiglia di supereroi di Stan Lee e sicuramente la curiosità di rivedere il protagonista in azione in una nuova avventura c'è. Prossimi appuntamenti col Dottore sono adesso al cinema con "Thor: Ragnarok" e il prossimo aprile con "Avengers: Infinity War".
Ps. Candidato agli Oscar 2017 per i Migliori effetti speciali e a 3 BAFTA per Miglior scenografia, trucco ed effetti speciali. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Guardiani della Galassia
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Cast: Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Rachel McAdams, Benedict Wong, Michael Stuhlbarg, Benjamin Bratt, Scott Adkins, Mads Mikkelsen, Tilda Swinton.
Box Office: $677.7 milioni
Consigli: Bello e ben fatto, esteticamente curatissimo e particolare (anche se un po' ricorda "Inception"), fonde bene la doppia filosofia Marvel del supereroe dalla battuta cinica e facile ch fronteggia però pericoli insidiosi e mortali. Ottimi comprimari tra cui spicca una Swinton tibetana che non ha mancato di sollevare critiche per la questione della razza (vedi whitewashing) e un Mads Mikkelsen che ad Hollywood dovrebbe trovare più spazio. Davvero un buon blockbuster.
Parola chiave: Tempo.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 2 dicembre 2016

Film 1250 - Doctor Strange

3 novembre 2016, giorno della discussione della tesi. Mi presento alle 9 e mi chiamano dentro intorno alle 13, quattro ore passate a gironzolare in attesa al freddo e al gelo. Dopo i 10 minuti più ansiogeni della mia vita, sono finalmente fuori e la prima scelta ovvia è quella di andare a festeggiare: aperitivo con brindisi e regalini, foto di rito, poi pranzo con la family. Nel pomeriggio relax per recuperare le forze, poi di nuovo fuori per godermi la prima serata di vera libertà da quattro anni a questa parte. In questo contesto di felicità, ansia, stanchezza e gioia si inserisce la visione di questa pellicola che, anche per via del titolo, mi sembrava il contrappasso appropriato in vista della proclamazione di laurea prevista per la settimana successiva. E poi si sa, con la Marvel non sbaglia (quasi) mai.

Film 1250: "Doctor Strange" (2016) di Scott Derrickson
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Stanchezza a parte, lo spirito era in festa, quindi penso avrei anche potuto vedere "Un Natale al Sud" e uscirne soddisfatto. Forse. Sta di fatto che non è stato necessario farmi piacere "Doctor Strange" in quanto il film me lo sono davvero gustato. E pure tanto.
Ovviamente non è un mistero che sono ben disposto di base nei confronti delle pellicole Marvel, verso le quali provo sempre una rassicurante sensazione di soddisfazione, anche se in questo caso era meno scontato portare a casa un risultato positivo. Già dal trailer si capiva che la storia avrebbe ampiamente spaziato rispetto ai soliti canoni da film sui supereroi, anche perchè "ampliare la mente" sembrava il diktat fin da subito. Inoltre questo Stephen Strange non lo avevo mai sentito nominare, ergo il primo film conosciutivo - che è sempre un po' una scommessa - avrebbe definito i termini di una nuova saga tratta da fumetti.
Dal punto di vista estetico, questa nuova avventura Marvel Studios è una bomba. Effetti speciali grandiosi al servizio di una storia che non si risparmia, producendosi in universi paralleli e possibilità oniriche che regalano allo spettatore una vera e propria esperienza visiva capace di lasciare magicamente rapiti. Un misto tra "Inception" e un trip da acido.
 Dal punto di vista dellastoria, quello che mi ha colpito della trama è stato l'inusuale iter narrativo che, in fin dei conti, è meno rimane-tutto-distrutto del previsto. Perché anche se la devastazione non manca, alla fine non è paragonabile a quella delle altre pellicole modello blockbuster incentrate sui supereori fino ad ora prodotte. Senza contare la massiccia dose di filosofia orientale di cui tutto la sceneggiatura è impregnata. Certo, rimane un prodotto commerciale ad alto tasso di esportazione, ma il risultato finale mi sembra particolarmente curato e per nulla scontato. Insomma, potrebbe pure essere un film non di un supereroe Marvel e funzionare lo stesso benissimo.
Cumberbatch si conferma ancora una volta un grande attore, oltre che un grande protagonista, capace di dar vita al personaggio in maniera credibile e riesumando, per l'occasione, un po' della spocchia comune a certi suoi personaggi (Sherlock Holmes in primis). Mi sembra che la sua sia stata davvero un'ottima scelta di casting. Personalmente ho trovato particolarmente efficaci anche Mads Mikkelsen come cattivo - che un po' la faccia ce l'ha - e Tilda Swinton, anche se riguardo a lei avevo letto di non poche critiche in quanto il suo personaggio nel fumetto è di origine tibetana e la produzione ha scelto comunque di scritturare un'attrice caucasica. Il termine usato è sempre quello: whitewashing. Francamente mi interessa il giusto dell'aderenza al prodotto originale che, di fatto, non conoscevo e non conosco. Basandomi su quello che ho visto qui, "Doctor Strange" mi è sembrato un blockbuster coi fiocchi, una bella avventura capace di catturare sia dal punto di vista narrativo che estetico. Trucco e costumi sono efficacissimi e la regia si destreggia con scene ed effetti speciali particolarmente complessi e il risultato finale è un'avventura che passa attraverso l'immaginazione e lo sforzo di regalare al pubblico qualcosa che, fino ad ora, non si era ancora visto nel mondo dei supereroi. Missione compiuta. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Guardiani della Galassia
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Cast: Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Rachel McAdams, Benedict Wong, Michael Stuhlbarg, Benjamin Bratt, Scott Adkins, Mads Mikkelsen, Tilda Swinton.
Box Office: $619.4 milioni (ad oggi)
Consigli: L'ottimo inizio di una nuova avventura tragata Marvel per uno dei suoi personaggi più interessanti ed intriganti, oltre che per un universo in grado di spaziare praticamente all'infinito. Un bell'esempio di cinema di disimpegno ben fatto e tecnicamente impeccabile, scritto con il giusto humor (capito DC Comics?! Ma quando imparerete?) e assolutamente godibile. Adatto ad ogni occasione e sicuramente da rivedere.
Parola chiave: Dormammu.

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