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martedì 13 febbraio 2024

Film 2247 - Aquaman and the Lost Kingdom

Intro: Tornato a Dublino, ricomincio il mio pellegrinaggio cinematografico con un titolo uscito prima di Natale e che non ero riuscito ancora a recuperare.

Film 2247: "Aquaman and the Lost Kingdom" (2023) di James Wan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Kate
In sintesi: non che il primo film mi fosse particolarmente piaciuto, ma con questo secondo capitolo mi pare che le cose siano solo che peggiorate.
Confuso e caotico, brutto da guardare (gli effetti speciali sono tremendi) e in generale con veramente poco da aggiungere in termini di progressione della storia, "Aquaman and the Lost Kingdom" è un sequel innecessario che, forse, avrebbe funzionato qualche anno fa quando i film sui supereroi avevano ancora successo a prescindere dal contenuto, ma non nell'annus horribilis di DC e Marvel e in un contesto attuale che che vede un affaticamento generale dei titoli di questo genere (e il box-office ne ha dato ulteriore prova).
Film 1708 - Aquaman
Film 2247 - Aquaman and the Lost Kingdom
Cast: Jason Momoa, Patrick Wilson, Amber Heard, Yahya Abdul-Mateen II, Randall Park, Dolph Lundgren, Temuera Morrison, Martin Short, Nicole Kidman.
Box Office: $429.7 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Solo per gli amanti sfegatati del genere o chi apprezzi i prodotti cinematografici della DC.
Premi: /
Parola chiave: Tridente.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 30 luglio 2019

Film 1636 - Fottute!

Intro: Lo avevo iniziato in aereo quando sono partito per l'Australia e mai finito. Ne ho approfittato una mattina al Takarakka.
Film 1636: "Mystic River" (2017) di Jonathan Levine
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
In sintesi: non che fossi rimasto particolarmente colpito dalla prima parte che avevo visto in aereo, in ogni caso ormai lo avevo iniziato ed ero rimasto con la curiosità di finirlo. Inoltre adoro Goldie Hawn e Amy Schumer mi fa ridere a sufficienza, per cui avevo pensato di dare a questa pellicola una seconda chance. Non dico immeritata, ma sicuramente "Fottute!" - o "Snatched" in inglese - non è una gran commedia e il fatto che l'abbia vista in italiano non ha certo aiutato. Diciamo che tra tutti i copioni che la Hawn avrà avuto a disposizione questo non è stata la scelta più intelligente, anche se trovo la nomination ai Razzie come Peggior attrice non protagonista onestamente immeritata. Ciò detto, la pellicola non è niente di che e il titolo italiano è osceno (non per la parola volgare, ma per il fatto che si decida a prescindere di bollare questo prodotto come falsamente provocatorio, come se bastasse una parolaccia per attirare i giovani al cinema...).
Cast: Amy Schumer, Goldie Hawn, Joan Cusack, Ike Barinholtz, Wanda Sykes, Christopher Meloni, Randall Park, Tom Bateman, Óscar Jaenada.
Box Office: $60.8 milioni
Vale o non vale: Dimenticabile ed innecessario, un peccato che un'attrice come Goldie Hawn lo abbia scelto come ritorno sul grande schermo dopo 15 anni di assenza. Poi, se proprio volete vederlo, sappiate che non è niente di che.
Premi: Nomination come Peggior attrice non protagonista per Goldie Hawn ai Razzie Awards.
Parola chiave: Non rimborsabile.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 23 maggio 2019

Film 1592 - Sex Tape

Intro: Avevo voglia di farmi due risate e ricordavo che questa pellicola mi aveva particolarmente convinto a suo tempo. E poi sono sempre stato un fan di Renée Zellweger.
Film 1592: "Sex Tape" (2014) di Jake Kasdan
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: stupidino e sciocchino, "Sex Tape" mette in ridicolo uno dei trend degli ultimi anni e, nonostante non riesca ad elevarsi oltre i limiti del suo soggetto, non risulta comunque così terribile come la pioggia di critiche potrebbe far pensare. E, forse ancora peggio, è più innocuo di quanto il titolo non suggerirebbe.
Film 798 - Sex Tape - Finiti in rete
Film 1592 - Sex Tape
Cast: Cameron Diaz, Jason Segel, Rob Corddry, Ellie Kemper, Rob Lowe, Randall Park, Jack Black, Kumail Nanjiani.
Box Office: $126.1 milioni
Vale o non vale: Si poteva fare di più, ma non è inguardabile. Basta sapere a cosa si sta andando incontro (ovvero una commedia sbroccata dai toni superficiali e volgari, ma con qualche guizzo simpatico).
Premi: Candidato a 3 Razzie per la Peggior sceneggiatura, attrice protagonista e coppia sullo schermo, ha vinto nella seconda categoria (Diaz).
Parola chiave: App.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 23 aprile 2015

Film 904 - The Interview

Curiosissimo di farmi un'idea riguardo questo film dopo tutto il caso diplomatico che si è venuto a creare, tanto imponente che perfino il Presidente Obama è intervenuto dicendo la sua.

Film 904: "The Interview" (2014) di Evan Goldberg, Seth Rogen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Tanto rumore per nulla.
Come si sa, questa pellicola è stata prepotentemente oggetto di chiacchiere, speculazioni e, sì, anche di minacce a causa della satira presente nella sua storia. La trama parla infatti direttamente del capo di stato della Corea del Nord Kim Jong-un senza preoccuparsi troppo di farlo apparire un vero e proprio idiota e pallone gonfiato, il che non è stato particolarmente gradito al soggetto in questione, che oltre ad essere un capo di stato è anche un dittatore e non esattamente dei più tranquilli. Sono piovute minacce pesanti - come quelle di far saltare in aria i cinema che avessero proiettato la pellicola -, la Sony Pictures Entertainment è stata vittima di attacchi informatici da parte di hacker coreani (i GOP, Guardians Of Peace) con l'intento di ricattare la compagnia e impedire l'uscita del film, i due protagonisti James Franco e Seth Rogen sono stati costretti a cancellare il tour promozionale, la data d'uscita (il giorno di Natale) è stata cancellata e, infine, il Presidente Obama si è espresso relativamente alla vicenda, criticando la decisione della Sony di bloccare l'uscita nelle sale etichettando l'episodio come un errore: "We cannot have a society in which some dictator in some place can start imposing censorship in the United States. I wish they'd spoken to me first. I would have told them: do not get into the pattern in which you are intimidated." ("Non possiamo vivere in una società in cui un qualunque dittatore di un qualunque luogo possa iniziare ad imporre la censura negli Stati Uniti. Avrei voluto ne avessero parlato con me prima. Avrei detto loro: non lasciatevi intimidire" - traduzione mia).
Il film poi è comunque uscito al cinema e nonostante le poche sale che lo hanno proiettato, l'incasso non è stato così disastroso come sarebbe potuto essere e, considerati i 42-44 milioni di dollari di budget, è riuscito a guadagnarne 40 solo dalle riproduzioni digitali su svariate piattaforme (tra cui anche YouTube), totale a cui va aggiunto l'incasso tradizionale derivato dai cinema. Insomma, poteva andare peggio, molto peggio. Anche considerato che "The Interview" non è niente di che. Anzi, a dirla tutta a me non ha soddisfatto. Un po' perché la cornice nordcoreana non è esattamente delle più felici, un po' perché la satira - che davvero non risparmia nulla alla figura del dittatore interpretato da Randall Park - non fa impazzire. Solitamente sono uno che non si scandalizza per boiate o bambinate, le commedie demenziali (o che ne usano i toni colorati) mi sono sempre piaciute, eppure questa mi ha lasciato con qualche perplessità, probabilmente perché dal duo Franco - Rogen mi aspettavo di più di questa storia, che è proprio elementare. In tutta onestà direi che la Corea del Nord poteva anche starsene tranquilla, questa storia non è certo una feroce denuncia allo spietato regime che mette alla fame una nazione e si gode la bella vita nei palazzi del potere. E anche dove si fa cenno alla questione, l'intento intrattenitivo e goliardico prende sempre il sopravvento, il che pregiudica alquanto l'eventuale interesse alla denuncia.
Quindi, in misura maggiore di quanto mi aspettassi - visto il caso diplomatico che si è venuto a creare -, mi immginavo certamente una storia più aggressiva per quanto riguarda la critica, seppure sempre improntata sui toni della commedia. Tradite le mie aspettative per il solito intrattenimento becero, anche l'idea di scomodare una dittatura diventa una scusa come un'altra, un fondale diverso dagli altri ma pur sempre intercambiabile, nonché una buona scusa per aumentare il chiacchiericcio collaterale da accompagnare alla solita buona dose di marketing e promozione. Insomma, davvero niente di che.
Box Office: $11.3 milioni
Consigli: Probabilmente se tutta la questione delle minacce nordcoreane non si fosse verificata, il film avrebbe racimolato molto meno interesse da parte del pubblico. Non necessariamente in termine di incassi, che probabilmente sarebbero stati buoni, ma certamente l'operazione avrebbe avuto molta meno pubblicità. Ciò detto, "The Interview" è un titolo mediocre, una commedia irriverente e con numerosi momenti comici demenziali che, però, non fa del tutto centro. Buono il cast, agli affiatati James Franco e Seth Rogen si affiancano Randall Park, Lizzy Caplan e Diana Bang (la più efficace di tutto il cast), oltre che un discreto numero di camei di Eminem, Rob Lowe, Bill Maher, Seth Meyers, Joseph Gordon-Levitt, Ben Schwartz e Brian Williams.
Tutto sommato una commedia così così, che può essere vista e dimenticata senza troppi rammarichi.
Parola chiave: "Firework".

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 23 ottobre 2012

Film 470 - The Five-Year Engagement

Immancabile la USA comedy nella mia filmografia! E anche questo titolo non poteva sfuggirmi...


Film 470: "The Five-Year Engagement" (2012) di Nicholas Stoller
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Il genere è quello solito della commedia USA, lo spunto narrativo invece è meno usuale: coppia di giovani innamorati decide di sposarsi e pianifica il party per il fidanzamento. A mettere i bastoni fra le ruote a Tom e Violet (rispettivamente Jason Segel - anche sceneggiatore - ed Emily Blunt) ci penserà il destino che complicherà le esistenze dei due costringendoli a rimandare il matrimonio a data da destinarsi (da qui il titolo).
Se per toni, situazioni comiche e quel retrogusto patinato sappiamo con certezza di ritrovarci nel sicuro territorio della commedia disimpegnata, a livello di scelte di sceneggiatura troviamo un approfondimento di personaggi e avvenimenti piuttosto inusuale per un prodotto che, solitamente, nasce con intento puramente ludico e distensivo. La complicata vicenda amorosa dei due ragazzi non solo è proposta in maniera sensata, ma finisce per centrare in maniera efficace temi cari al genere. Non tanto a causa di un'originalità peculiare, ma piuttosto perchè si avvicina in maniera sincera al vero della quotidianità.
Chiaramente non sto dicendo che "The Five-Year Engagement" è una specie di documentario sulla vita di coppia moderna, ma semplicemente che ho trovato apprezzabile lo sforzo di analizzare un percorso di vita insieme dal punto di vista di variabili che non abbiano come unico denominatore comune gli 'occhi a forma di cuore' o emozioni 'di plastica' causanti il diabete.
E' naturale, comunque, che anche qui si segua il diktat della gag simpatica, dell'esasperazione delle situazioni (più che altro famigliari) e del lieto fine al fotofinish, ma il percorso per raggiungere quest'ultimo è impervio e a tratti - per chi guarda - frustrante (per non dire somigliante con le sfighe della vita).
Insomma "The Five-Year Engagement" è un titolo piacevole e ben scritto, carino nel suo essere scanzonato e verosimile (tra le tante: lui non ha fattezze da modello, lei non veste solo firmato). Di sicuro è la distrazione giusta per una serata senza pretese. Unica pecca: 124 minuti di durata sono veramente molti da reggere e quando si arriva verso la fine si comincia ad accusare un po' il colpo.
Consigli: Una commedia carina e senza pretese con due protagonisti affiatati e adatti al loro ruolo. Segel è la quarta volta che firma una sceneggiatura e la terza che interpreta una pellicola scritta da lui. Si sta specializzando nel genere in maniera piuttosto naturale e, anche solo per questo, vale la pena dare una chanche a questa sua ultima fatica.
Spassoso il momento 'da cacciatore' che passa Tom.
Parola chiave: Matrimonio.

Trailer

BB