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venerdì 29 settembre 2023

Film 2199 - No Hard Feelings

Intro: Sia io che Ciarán volevamo vederlo, quindi ci siamo regalati un "cinema date", una delle nostre cose preferite da fare assieme.

Film 2199: "No Hard Feelings" (2023) di Gene Stupnitsky
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: non mi aspettavo che la cosa più "scioccante" (o memorabile, a seconda dei punti di vista) di questa pellicola sarebbe stata l'inaspettato nudo integrale di Jennifer Lawrence, eppure mesi dopo aver visto "No Hard Feelings" è la cosa che ricordo più vividamente. Con questo non voglio dire che il film sia pessimo, sicuramente è sufficientemente divertente per una serata di spensieratezza, però ecco, di certo non si tratta di un capolavoro.
E' davvero un peccato che ultimamente il genere commedia/commedia romantica sia in declino e che sia sempre più difficile trovare prodotti nuovi che abbiano qualcosa da dire. "No Hard Feelings" si impegna a cercare quell'appiglio di originalità, si vede che ci prova con le unghie e con i denti, ma il risultato finale non è così divertente quanto ci si aspetterebbe e tutta l'operazione finisce troppo velocemente nel dimenticatoio: non ci sono momenti indimenticabili o scene "cult" e se nemmeno il nudo di una delle attrici più famose di Hollywood riesce a fare la differenza in termini di incassi - ricordiamoci che 2009 "The Proposal" cavalcò ampiamente l'onda della prima sceda di "nudo" di Sandra Bullock e il film finì per incassare qualcosa come $317.4 milioni di dollari al box-office mondiale - questo da solo ci dà un po' il polso della situazione. Perché un prodotto come questo, 8-10 anni fa avrebbe fatto furore al botteghino. E no, il problema non è solo il Covid (l'anno scorso "The Lost City" ha incassato $192.9 milioni).
In ultima analisi, comunque, ho visto volentieri questo film, anche se onestamente mi aspettavo un po' di più.
Cast: Jennifer Lawrence, Andrew Barth Feldman, Laura Benanti, Natalie Morales, Matthew Broderick, Scott MacArthur, Ebon Moss-Bachrach, Hasan Minhaj.
Box Office: $87 milioni
Vale o non vale: Jennifer Lawrence da tutta se stessa per questo progetto (è anche produttrice) e si vede. La chimica col suo co-protagonista maschile (Andrew Barth Feldman) c'è tutta e la trama sicuramente non si risparmia niente in termini di politicamente non corretto. Detto ciò, il risultato finale non è esilarante e parte della comicità che si sceglie di mettere in scena risulta un po' datata. Non terribile, ma già vista. Tutto sommato, comunque, il film si lascia guardare.
Premi: /
Parola chiave: Macchina.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 12 maggio 2017

Film 1355 - Fast & Furious 6

Sempre più vicini alla fine... Ci siamo quasi!

Film 1355: "Fast & Furious 6" (2013) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Ana Lucia ha perso la memoria, ma è viva. Tutto è bene quel che finisce bene. Circa, visto che adesso lavora per i cattivi. Dom lo scopre e, ovviamente, vuole andarsela a riprendere e quella povera di Elena, con i suoi zigomi perfetti, non potrà che farsi da parte. Al cuor non si comanda in "Fast & Furious 6", tra nuove nascite e amori per sempre, il tutto sempre nell'ottica del mantra assoluto della saga: la famiglia prima di ogni cosa.
Dunque non cambia granché rispetto alle precedenti avventure, oppure sì? Per quanto mi riguarda devo dire che il sesto appuntamento cinematografico dei veloci e furiosi ha costituito il primo caso di non noia totale da quando ho cominciato a scoprire il franchise. L'azione la fa sempre da padrone e le dinamiche macho-corsa con la macchina-criminalità sono sempre prepotentemente presenti, ma in questo caso il risultato finale sembra dimostrare che la storia abbia uno scopo oltre al semplice reiterare gli elementi chiave di tutta l'operazione. E i non fan gradiscono e ringraziano.
Quindi, in generale, per la prima volta ammetto che un film di "Fast & Furious" non mi è dispiaciuto. Poi non credo lo rivedrei, in ogni caso ora che sono un po' entrato nel contesto e ho attivato l'attitudine al baccano + trash + boiata + azione per veri uomini + mirabolanti acrobazie + tutti salvi per un pelo posso dire di godermi il viaggio con un po' più di serenità e spontaneità. Il che vuol dire semplicemente qualche pregiudizio in meno, oltre che la consapevolezza che "Furious 6", come i vari altri precedenti e successori, sono solo un prodotto di facile consumo da vedere e dimenticare. Che poi lo sapevo anche prima, semplicemente ora ne ho avuto la definitiva conferma (sulla mia pelle...).
Film 1210 - Fast and Furious
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1350 - Fast & Furious 5
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris 'Ludacris' Bridges, Sung Kang, Luke Evans, Gina Carano, John Ortiz, Gal Gadot, Elsa Pataky.
Box Office: $788.7 milioni
Consigli: Beh, credo che vederlo separatamente dagli altri sarebbe un po' sciocco. Ogni capitolo rinsalda in maniera più o meno forte le storie precedenti, per cui arrivare al sesto appuntamento a secco non mi sembra l'idea più sensata. Lo so, lo so, non c'è sempre il tempo di recuperare un'intera saga partendo dal primo episodio, ma in questo caso sento di caldeggiare l'opzione "dall'inizio alla fine" più che altro perché senza i vari preamboli, per quanto sciocco possa sembrare questo franchise, si fatica davvero ad immergersi nel contesto e nell'ideologia interni alla storia.
Parola chiave: Codice 1345.

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Bengi

martedì 2 maggio 2017

Film 1350 - Fast & Furious 5

Con Poe abbiamo ripreso a vedere questa saga, dato che l'ottavo episodio è al momento campione di incassi in tutto il mondo. Devo ancora capirne il fascino, ma continuo per la mia strada a recuperare titolo dopo titolo.

Film 1350: "Fast & Furious 5" (2011) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Era da un po' che stavo fuori dal giro "Fast & Furious" e devo dire che quasi mi mancava il fracasso di motori e sparatorie. Tornato in sella con il quinto episodio, ammetto di avere in ogni caso ancora un attimo di confusione in testa, una sorta di sovrapposizione di tutte le storie del franchise che ho visto fino ad ora.
Dopo aver ripassato Wikipedia, ricordo che questa comincia con l'ennesima avventura in carcere per il mitico Dom (Vin Diesel), liberato sapientemente dall'amico Brian (Paul Walker) e dalla sorella Mia (Jordana Brewster, ancora incapace di qualsivoglia espressività facciale) che accorrono in suo soccorso. Si aggiunge anche il ritrovato Vince (Matt Schulze) di qualche capitolo fa che propone il nuovo affarone alla squadra, ovvero rubare della macchina che transitano su un treno in corsa. Sappiamo che nulla è impossibile per i nostri eroi che, di consequenza, non si sottraggono al difficile compito e, anzi, concludono perfino con un salto di almeno 100 metri da un dirupo, finendo semplicemente a fare un bagno in acqua. Applausi.
Questa la premessa, ma sono tantissime in realtà le sparatorie avventure che si susseguono per tutte le 2 ore e 11 minuti di pellicola. Niente di nuovo, insomma. Anzi no, perché questa volta c'è perfino un inseguimento per le strade di Rio de Janeiro con annessa cassaforte a traino che sfonda praticamente ogni ostacolo sul proprio percorso ma, stranamente, sfugge alle leggi della fisica quando fa più comodo ai nostri eroi. Poi che fa parte del gioco lo sappiamo, eh, però...
Insomma, "Fast Five" consegna al pubblico di affezionati esattamente ciò che sono andati al cinema a vedere, fedele a una missione che mixa (senza dosare) macchine, belle donne, inseguimenti & sparatorie. Il prodotto non cambia perché a quanto pare funziona. E anche molto bene.
Film 1210 - Fast and Furious
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris Bridges, Matt Schulze, Sung Kang, Dwayne Johnson, Ludacris, Gal Gadot, Elsa Pataky.
Box Office: $626.1 milioni
Consigli: Io li trovo un po' tutti troppo simili, ma mi rendo conto che il difetto sia mio. Per tutti coloro che hanno amato i capitoli precedenti, che si eccitano al suono di motori e all'esibizione di carne femminile, qui ce n'è davvero per tutti i gusti. E perfino un colpo di scena finale.
Parola chiave: Chip.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 6 gennaio 2017

Film 1274 - Sully

Volevo vederlo sia perché in America era stato un buon successo commerciale e di critica, sia perché si trattava del nuovo film di un grande attore e regista. Quindi quando è capitata l'occasione, sono... volato al cinema!

Film 1274: "Sully" (2016) di Clint Eastwood
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe, Jessica
Pensieri: Quasi un'allegoria dell'ormai sempre più pressante confronto fra uomo e macchina, non fosse che si tratta di una storia vera.
Clint Eastwood non si ferma e ritorna alla regia di un quasi blockbuster per raccontarci la storia del pilota Chesley 'Sully' Sullenberger, passato alla cronaca per aver fatto atterrare un A320 nel fiume Hudson riportando in salvo tutti i passeggeri e il suo equipaggio a seguito di un guasto ad entrambi i motori del suo aereo. Un eroe, dunque. Ma è davvero così?
Il punto, qui, è che la commissione incaricata di verificare l'accaduto, non mancherà di mettere spalle al muro l'uomo, volendo accertare che non si potesse di fatto atterrare in uno dei due aeroporti più vicini (LaGuardia o Teterboro) evitando così di far ammarare l'aeroplano. Ecco perché, allargando un attimo la visuale, ci si trova a confrontarsi con la classica domanda: guasto meccanico o errore umano? E, per estensione, cosa dicono le simulazioni del computer, rispetto al racconto e all'opinione del capitano?
Quindi ci si trova davanti ad una storia che è, sì, vera, ma non fatica ad essere ricollocata nel dibattito che pone a confronto la nostra intelligenza ed esperienza rispetto a ciò che un computer può dire attraverso l'analisi di dati indotti, per cui la vicenda del "miracolo dell'Hudson" è anche una sorta di rivincita per la nostra umanità, sempre più messa in questione dalla rigida intransigenza del sapere artificiale.
Al di là di questo discorso, comunque, "Sully" è anche un film su un uomo, una persona che, in un momento di grande panico, reagisce ascoltando se stesso e il proprio istinto oltre che, naturalmente, la sua esperienza. Contro ogni pronostico l'aereo atterra di fatto sul fiume e tutte le persone a bordo ne escono illese: il miracolo c'è e si vede. Anche se fosse stato dimostrato che si sarebbe potuto fare diversamente, credo che mai si sarebbe potuto dire del Sig. Sullenberger che avesse sbagliato. Puntare il dito a posteriori è sempre facile. Trovarsi nella situazione reale, nel momento in cui accade, con la responsabilità di 155 passeggeri a bordo è tutta un'altra cosa. Non penso sarebbero stati in molti a sentirsi di giudicare negativamente l'accaduto in ogni caso. E se io fossi stato una delle persone a bordo, a Sully sarei stato eternamente grato in ogni caso.
Mossi da tutte queste considerazioni più o meno esplicite, penso che non si possa non apprezzare il lavoro fatto qui. Eastwood è sempre un grande narratore - per quanto sempre più commerciale - e Tom Hanks riscatta una certa opacità che mi pare lo abbia colpito ultimamente: se il film funziona, molto del merito è suo. Non ho gradito, invece, il miscuglio tra fiction e realtà durante i titoli di coda: delle semplici foto a mio avviso sarebbero bastate. Sullenberger è un eroe e il film lo celebra già a sufficienza senza che servisse aggiungere o mostrare altro.
Tutto sommato, comunque, una pellicola che è stata sorprendentemente efficace, costruita ad arte con un crescendo di pathos ed ansia grazie ad una storia e un montaggio che mettono in parallelo la ricostruzione dell'ammaraggio con quella del processo, per un risultato finale forse non compatto quanto mi sarei aspettato, ma certamente d'effetto.
Cast: Tom Hanks, Aaron Eckhart, Laura Linney, Mike O'Malley, Anna Gunn, Valerie Mahaffey, Katie Couric.
Box Office: $234.8 milioni
Consigli: Un film di Eastwood è sempre un evento e un appuntamento da non perdere. Il grande artista non perde occasione per confrontarsi con nuove sfide, il che rende questo "Sully" certamente una pellicola di cui farsi un'opinione. In tutta onestà sono arrivato in sala con non poche perplessità, soprattutto legate ad Hanks e ai suoi ultimi, deludenti lavori. Mi sono ricreduto.
Un titolo certamente non facile, che però ha il grande pregio di presentare una bella storia vera che lascia un messaggio positivo su quanto anche l'uomo reale, vero, preparato e sincero, onesto nelle sue scelte e responsabile per esse possa essere, a volte, l'eroe buono di una "favola" a lieto fine.
Parola chiave: Bird strike.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 12 dicembre 2016

Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali

Procediamo e continuiamo per vedere cosa ha in serbo questa saga...

Film 1256: "Fast & Furious - Solo parti originali" (2009) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Ana Lucia di "Lost" muore e Toretto, incazzato come una pantera, si vuole vendicare dell'assassino. Per farlo, ovviamente, si farà aiutare dall'ex infiltrato-ex agente che ora è un agente- ex amico Brian O'Conner. Il succo della trama è questo a cui, naturalmente, vanno aggiunte quintalate di sparatorie, corse in macchina, esplosioni e quelle che potremmo definire come "sboronate" fotoniche.
L'alto contenuto testosteronico di questo "Fast & Furious", ovvero il quarto film della serie, conferma la tendenza del franchise a prediligere l'azione ad una trama che vada oltre la bidimensionalità da cliché dei suoi muscolosi personaggi, per cui non c'è da stupirsi se quello che troviamo qui non differisce poi di molto dagli altri prodotti della serie. Ammetto che la qualità dell'operazione è finalmente riuscita un pelo a migliorare, ma siamo comunque ancora nel vasto territorio delle pellicole inutili.
Film 1210 - Fast and Furious
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift
Film 1350 - Fast & Furious 5
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, John Ortiz, Gal Gadot.
Box Office: $363.2 milioni
Consigli: Sì, sì, qualcosina l'hanno migliorata e la sensazione è che si tratti di una produzione con un minimo di know how in più, senza contare che il budget da 85 milioni di dollari certamente ha aiutato. Rimane comunque il fatto che la storia praticamente non c'è e i personaggi non sono particolarmente interessanti. Insomma, solo per i fan della saga.
Parola chiave: Vendetta.

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Bengi

mercoledì 26 ottobre 2016

Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift

Continuando la saga con testardo ottimismo!

Film 1228: "The Fast and the Furious: Tokyo Drift" (2006) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Per il momento, questo terzo è l'episodio più alla frutta di tutti. Detto addio al cast originale - ma poi ovviamente ci sono i cameo - e alle location americane, la storia si trasferisce in Giappone e viene affidata ad un protagonista antipatico, oltre che un attore incapace (Black). Bullo e ribelle, il personaggio di Sean, che a casa sua a malapena riesce a non farsi ammazzare, sradicato dal suo contesto d'origine si inserisce all'interno della cultura giapponese con una facilità disarmante. Non parla la lingua, ma segue già le lezioni in classe. Non conosce nessuno, ma in due secondi è già invischiato nel giro giusto delle macchine giuste con la gente giusta che fa le corse giuste. Ovvero fa a Tokyo quello che faceva in Arizona (due genitori che neanche Sherlock Holmes), solo che deve capire di cosa si tratta. Ovviamente le gang di Tokyo sono solo parzialmente composte da gente del luogo, perché per il resto si tratta di occidentali e latini. Così almeno Sean parla con qualcuno.
Dopo aver steso i numerosi veli pietosi del caso, sentenzio che "The Fast and the Furious: Tokyo Drift" è un film orrendo e idiota, inutile quanto e perfino di più dei suoi predecessori. Letteralmente tanto rumore per nulla.
Film 1210 - Fast and Furious
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1350 - Fast & Furious 5
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Lucas Black, Nathalie Kelley, Sung Kang, Bow Wow, Brian Tee, Vin Diesel, Leonardo Nam, Nikki Griffin.
Box Office: $158.5 milioni
Consigli: Non c'è nulla di male nei film d'azione tutti adrenalina e sfoggio del nulla, quando sono divertenti. "Tokyo Drift", invece, ci crede talmente tanto che non diverte. Intrattiene poco, ha protagonisti assolutamente bidimensionali, una trama prevedibilissima e finisce con l'abbassare (ulteriormente) la qualità del franchise. Tra i primi 3 titoli è certamente il più debole.
Parola chiave: Drifting.

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Bengi

venerdì 23 settembre 2016

Film 1215 - 2 Fast 2 Furious

Ed ecco il secondo, rombante capitolo di una saga che ancora non mi ha saputo conquistare...

Film 1215: "2 Fast 2 Furious" (2003) di John Singleton
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Senza troppi giri di parole, la saga non mi ha convinto nemmeno con questo secondo, turbinoso giro. Gran caos di rombate, sterzate e inchiodate, "2 Fast 2 Furious" non riesce comunque a realizzare l'unico intento che un film dovrebbe avere: raccontare una storia.
C'è sicuramente molta azione, molte macchine e molta velocità, ma la strafottenza di un franchise che a parte il pomparsi sotto ogni profilo altro non sa fare, lascia quegli spettatori non particolarmente interessati allo spettacolo proposto, senza un qualsiasi motivo di interesse.
Film 1210 - Fast and Furious
Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1350 - Fast & Furious 5
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Paul Walker, Tyrese Gibson, Eva Mendes, Chris "Ludacris" Bridges, Devon Aoki, James Remar, Thom Barry, Cole Hauser.
Box Office: $236.3 milioni
Consigli:
Parola chiave: Carter Verone.

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Bengi

lunedì 12 settembre 2016

Film 1210 - Fast and Furious

E cominciamo anche questa saga che a quanto pare ha saputo conquistare tutti. Io sono sempre stato scettico, ma avendo dato una chance a tutti e quattro gli orrendi "Twilight", posso permettermi di vedere anche 7 film su delle gare di macchine...

Film 1210: "Fast and Furious" (2001) di Rob Cohen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: In tutta onestà di questa pellicola le due cose che ricordo più vividamente sono la totale assenza di una trama e l'accigliato sguardo gangsta della per-sempra-Ana-Lucia-di-"Lost" Michelle Rodriguez che evidentemente ricollega l'essere ghetto dentro con l'inarcamento spasmodico del sopracciglio.
A prescindere da questi due elementi che considero i più caratterizzanti di questo primo "Fast & Furious", il risultato finale mi è parso un po' insapore e molto caotico oltre che rumoroso. Poe mi ha assicurato che man mano che il franchise ha prodotto nuovi titoli la situazione è migliorata, quindi attendo fiducioso che le cose si facciano più interessanti. Per il momento possono essere furiosi e veloci quanto vogliono, il risultato finale è un film inutile.
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1350 - Fast & Furious 5
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Rick Yune, Chad Lindberg, Ja Rule.
Box Office: $207.3 milioni
Consigli: Macchine e proprietari pompati a mille, donne cazzute, agenti sotto copertura e il piede su un acceleratore che da 0 arriva ad infinito. Le gare fracassano i timpani, la recitazione è imbarazzante e in definitiva si tratta di un lavoro neppure sufficiente. Per appassionati, davvero.
Parola chiave: Camion.

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Bengi

martedì 17 aprile 2012

Film 382 - Gran Torino

Sperando che non sia davvero il suo ultimo film anche come attore, rivediamo una pellicola che è già di culto.


Film 382: "Gran Torino" (2008) di Clint Eastwood
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo, Andrea, Marco, Diego
Pensieri: Come dicevo qualche tempo fa, non sempre il lavoro di Clint mi lascia pienamente soddisfatto, ma in questo caso posso dire che siamo di fronte ad uno dei suoi più recenti capolavori. Può un 82enne 4 volte premio Oscar riuscire ancora a produrre qualcosa che desti la curiosità del pubblico, nonché ispiri al dialogo? Caso raro, eppure siamo di fronte alla famosa eccezione.
Tornato nei panni dell'uomo da strada, selvaggio ma composto, figlio di una sofferenza tutta d'un pezzo che non da tregua, il nostro produttore-regista-attore-qui anche cantante, da il meglio di sé in un ruolo da protagonista che finirà, probabilmente, negli annali. Il suo Walt Kowalski è burbero e scontroso, solitario e razzista eppure non si sottrae da quello che vede accadergli proprio sotto il naso. Minacciati e picchiati, i vicini hmong di Walt rischiano la vita a causa del cugino "Spider" che vorrebbe il più piccolo Thao/Bee Vang tra gli 'adepti' della sua gang. Ci vorrà tutta la "persuasione" del vedovo Walt a fargli cambiare idea, anche a costo di un enorme sacrificio.
Forte di un artista della grandezza di Clint, "Gran Torino" riesce a perlustrare efficacemente un personaggio difficile come quello qui presentato, rappresentando - senza mai volerle celare - luci e ombre di un essere umano che il lavoro in fabbrica e la guerra in Corea, oltre che la recente scomparsa della moglie, hanno tentato più volte di mettere in ginocchio. Incorruttibile e coerente, risulta essere il naturale proseguimento di vita di uno qualunque dei mitici personaggi interpretati da Eastwood durante la sua lunghissima carriera.
Potente come un pugno nello stomaco - il finale è commovente - e poetico allo stesso tempo, "Gran Torino" è una di quelle pellicole che si basa sullo spessore del suo personaggio principale e vive, di riflesso, della stessa inaspettata grandezza. Sarà un caso che, al box office mondiale, sia riuscito ad incassare $269,958,228 (33milioni sono stati spesi per produrlo)? Eppure, sulla carta, non era certo un successo assicurato: protagonista 80enne, nessun'altro attore famoso di richiamo, una trama impegnata su un tema quasi sconosciuto (Hmong chi?) e una narrazione non certo da videoclip. Ma, guarda un po', Clint l'ha spuntata un'altra volta. E con gran classe.
Ps. Una sola nomination ai Golden Globes per la Miglior canzone originale e nessun altro grande riconoscimento in patria. In Europa, invece, la pellicola ha riscosso più consensi: Miglior film ai César (Francia), Fotogramas de Plata (Spagna e David di Donatello (Italia).
Consigli: Bello e con l'anima. Uno dei più riusciti film di Eastwood dell'ultimo periodo. Assolutamente da avere, vedere e rivedere!
Parola chiave: Gran Torino (l'auto).

Trailer

Ric