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lunedì 1 novembre 2021

Film 2051 - Old

Intro: Salutata l'Italia e ritornato al freddo dublinese, decido che il primo film da vedere in casa nuova sarà un titolo che non ero riuscito a recuperare al cinema. Tra l'altro, come meglio salutare ottobre e, naturalmente, Halloween, se non cominciando novembre con una recensione horror?

Film 2051: "Old" (2021) di M. Night Shyamalan
Visto: dal portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come spesso accade con le produzioni di M. Night Shyamalan, l'idea di partenza è ottima, lo svolgimento mediocre e il finale deludente. "Old" non si sottrae a questa asserzione. Mi spiego meglio.
L'ultimo titolo della filmografia del famosissimo regista de "Il sesto senso" parte con una premessa a dir poco intrigante: cosa succederebbe se un gruppo di persone di diversa età si trovasse prigioniero di una spiaggia paradisiaca dove, come per magia, lo scorrere del tempo fosse inspiegabilmente accelerato?
Prova a raccontarcelo Shyamalan, fallendo, però, nel mantenere le aspettative. Lo sviluppo dei vari personaggi è insufficiente, il mistero dietro le cause del diverso scorrimento temporale malamente svelato, finendo, ivevitabilmente, per scadere in un finale poco soddisfacente che, tra l'altro, manca totalmente di ritmo. Per capirci (spoiler), come è possibile che i protagonisti decodifichino in maniera così precisa e immediata che siano proprio le rocce a causare il precoce invecchiamento sulla spiaggia, quando nessuno di loro è uno scienziato o abbia un qualsivoglia background scentifico? (a parte il chirurgo, che non è comunque colui che giungerà alla conclusione); perché alcuni personaggi invecchiano più velocemente di altri? (in particolare i due genitori - Gael García Bernal e Vicky Krieps - che cominciano a mostrare veri segni di invecchiamento solo verso il finale); perché, una volta svelato il mistero che sta dietro alla spiaggia e il perché il gruppo di persone sia stato mandato lì, nessuno fa niente per nascondere il progetto criminale e, invece, c'è una generale (e lentissima) sensazione di inerzia fin quando non si presentano le autorità? (voglio dire, tenterai di nascondere o distruggere le prove del tuo esperimento invece di darti direttamente per sconfitto?).
Insomma, sono numerosi gli elementi di questo film che non quadrano ed è un vero peccato perché sulla carta "Old" sarebbe potuto essere un ottimo thriller a tinte horror in cui suggestioni e claustrofobia avrebbero potuto farla da padrone. Invece, contrariamente alla caratteritica principale della storia, ovvero la mancanza di tempo, questa pellicola pare non aver alcuna fretta di raccontarsi, sprecando una quantità enorme di minuti sull'ora e 48 totale di durata, per inquadrature e personaggi statici. E, alla fine, sembra tutto essere stato una gran perdita... di tempo.
Cast: Gael García Bernal, Vicky Krieps, Rufus Sewell, Alex Wolff, Thomasin McKenzie, Abbey Lee, Nikki Amuka-Bird, Ken Leung, Eliza Scanlen, Aaron Pierre, Embeth Davidtz, Emun Elliott, Francesca Eastwood.
Box Office: $90.1 milioni
Vale o non vale: Premessa intrigante che manca di idee innovative per lo svolgimento, un vero peccato considerato il potenziale del prodotto. Shyamalan continua la sua scalata verso il ritrovato successo - questo film è costato 18 milioni di dollari ed ha esordito primo al box-office americano - anche se non riesce più a ricreare il magico scalpore dei titoli (titolo?) del passato.
Premi: /
Parola chiave: Rocks.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 5 dicembre 2020

Film 1752 - The Shallows

Intro: Continuiamo con la lista di film lasciati indietro. Siamo di nuovo in Nuova Zelanda, di nuovo in ostello e io cerco film disimpegnati da guardare durante la cena.
Film 1752: "The Shallows" (2016) di Jaume Collet-Serra
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ovviamente la mia ossessione per i film sugli squali non poteva non spingermi a rivedere questa pellicola che, nel suo genere, è anche fatta piuttosto bene. Blake Lively è una perfetta protagonista e non ha paura di sporcarsi le mani e il risultato finale ne giova palesemente. Anche se lo squalo è un po' troppo computerizzato, "The Shallows" riesce comunque a mettere in scena uno spettacolo di ansia e suspense che funziona dall'inizio alla fine, per neanche 90 minuti di grande tensione. Da vedere trattenendo il fiato...!
Film 1214 - Paradise Beach: Dentro l'incubo
Film 1752 - The Shallows
Cast: Blake Lively, Óscar Jaenada, Angelo Josue Lozano Corzo, Brett Cullen, Sedona Legge.
Box Office: $119.1 milioni
Vale o non vale: Da vedere assolutamente se si è fan del genere horror/suspense e, specialmente, se si gradisce la spettacolare brutalità delle pellicole con uno squalo assassino come protagonista. Poco credibile, sì, ma pur sempre efficace.
Premi: /
Parola chiave: Jellyfish.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 4 aprile 2019

Film 1542 - Mr. Bean's Holiday

Intro: Giuro che è stata mia cugina ad insistere per vederlo! Mai avrei pensato di recensire questa pellicola: cosa non si fa per la famiglia...
Film 1542: "Mr. Bean's Holiday" (2007) di Steve Bendelack
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: una grandissima scemenza con rari momenti divertenti e un tripudio di gag snervanti e surreali. Mr. Bean è un personaggio che ho sempre trovato profondamente irritante, questa pellicola non ha cancellato questa mia convinzione.
Cast: Rowan Atkinson, Emma de Caunes, Max Baldry, Willem Dafoe, Karel Roden, Jean Rochefort, Preston Nyman, Lily Atkinson.
Box Office: $229.7 milioni
Vale o non vale: Assolutamente perdibile.
Premi: /
Parola chiave: Spiaggia.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 24 luglio 2017

Film 1391 - Baywatch

Vacanzina in Lussemburgo, come ogni volta torno volentieri al cinema a gustarmi qualche pellicola in lingua originale!

Film 1391: "Baywatch" (2017) di Seth Gordon
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Sciocco, sboccato, esibizionista e spesso volgare. Eppure questo revival di uno dei telefilm più famosi di sempre riesce a catturare qualche sorriso e, limitandosi ad accontentarsi di quello che passa in convento, si può perfino apprezzare l'ora e mezzo di intrattenimento facile facile.
L'impressione che ho avuto è che Dwayne Johnson sia sempre di più la spalla ideale (anche se qui è protagonista), l'uomo giusto per le pellicole di disimpegno, capace di adattarsi a qualsiasi compagno di grande schermo e riuscendo sempre di più a portare a casa un risultato soddisfacente. Qui, inoltre, è affiancato da un ipertrofico Zac Efron che, certamente, è capace di districarsi bene in un tipo di prodotto del genere (e sceneggiature facili facili) con una certa professionalità. Anche se, devo ammetterlo, in questa occasione l'ho trovato particolarmente inespressivo e presente nel film giusto perché atleticamente perfetto per il personaggio (un ex sportivo due volte medaglia d'oro). Priyanka Chopra è, invece, una cattiva accettabile che fa una fine ingrata, per quanto sorprendentemente inattesa. Di sicuro per lei atterrare sul pianeta blockbuster significa ritagliarsi uno spazio importante nella Hollywood che conta, peccato che "Baywatch" di fatto non abbia funzionato (69 milioni di dollari per produrlo e un incasso di a malapena 100milioni superiore, senza contare le critiche estremamente negative).
Per quanto riguarda la sceneggiatura, in generale si sceglie di concentrarsi su moltissimi espedienti sessuali cercando di ri-assestare l'approccio decisamente più serio - anche se spesso derisibile, per carità - della serie tv. Sinceramente non penso che fosse necessario, più che altro perché questo va un po' ad intaccare il ricordo e il senso dell'originale. Forse il tentativo era quello di incuriosire i giovani con le restrizioni per età e linguaggio tanto severe in America (il famoso fascino del proibito). Si poteva puntare su altro, anche se il risultato finale non è così male come i critici lo hanno definito.
Cast: Dwayne Johnson, Zac Efron, Priyanka Chopra, Alexandra Daddario, Jon Bass, Kelly Rohrbach, Ilfenesh Hadera, Yahya Abdul-Mateen II, Hannibal Buress, David Hasselhoff, Pamela Anderson.
Box Office: $169.7 milioni
Consigli: Tenendo presente che si tratta di una boiata, il risultato finale è anche godibile. Scemo, volgare, chiassoso, sesso dipendente, il "Baywatch" cinematografico rispolvera le vecchie glorie della serie tv Mitch Buchannon, Matt Brody, Stephanie Holden e CJ Parker e le rilancia al giorno d'oggi, tra patti di fratellanza ai limiti della consanguineità, prove fisiche da implosioni muscolari e un intreccio narrativo tanto semplice da non intaccare i toni sciocchini dell'operazione. Non mancano, ovviamente, due camei ad hoc.
Parola chiave: Pesce.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 21 settembre 2016

Film 1214 - Paradise Beach: Dentro l'incubo

Non vedevo l'ora di vederlo!!!

Film 1214: "Paradise Beach: Dentro l'incubo" (2016) di Jaume Collet-Serra
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe, Erika, Jessica, Carlo
Pensieri: Ho ricevuto considerazioni discordi relativamente a questa pellicola, un mix di "mi è piaciuto perché..." e di "non succede niente per tutto il film" che di fatto ha sdoppiato il mio punto di vista. Che, lo dico subito, è ampiamente positivo.
Il fatto è questo: "The Shallows" solletica la mia personale fobia per il mare aperto e, ancora di più, degli squali, motivo per cui ho trovato il film particolarmente efficace quando si tratta di mettere ansia e non poca paura. D'altro canto, non si può non rilevare una certa monotonia alla "Cast Away" con, addirittura!, un baratto del celebre pallone Wilson per un acciaccato gabbiano scampato alle fauci della belva. Le due nature pro-e-contro la storia convivono, anche se devo dire che su di me l'ansia per un possibile attacco a sopresa ha di gran lunga sorpassato un possibile tedio da sovraesposizione di Blake Lively. Quindi sì, c'è sempre lei e c'è sempre e solo il mare, ma secondo me non si può dire che la pellicola non riesca ad imbastire un ritmo in grado di smorzare la monotonia. In aggiunta, la buona dose di suspense e non mostrato è sfruttata a dovere dalla storia e aiuta a sopperire ad una mancanza degli effetti speciali, non sufficientemente convincenti (del resto il budget è di "appena" 17 milioni di $). Per carità, lo sforzo è apprezzabilissimo, ma non c'è una chance che lo squalo passi per vero.
Al di là di questo, comunque, "Paradise Beach: Dentro l'incubo" è un buon thriller estivo, perfettamente in grado di tenere alta la tensione per tutta la sua durata. Certo, bisogna abbandonare una buona dose di plausibilità e far finta che sia possibile che una balena morta in mezzo al mare richiami un unico gigantesco squalo bianco affamatissimo che, oltre a sfamarsi della carcassa, decide scentemente di attaccare qualsiasi forma vivente in acqua nonostante la plausibile sazietà; per non parlare della vera e propria caccia all'uomo ingaggiata dalla bestia quando basterebbe cibarsi della solitaria balena; seza contare - e qui chiudo - che dopo tanto spargimento di sangue sarebbe stato credibile immaginare l'arrivo di almeno un altro squalo...
In ogni caso, abbandonando appunto certe perplessità, il film regala una buona dose di emozioni forti. Le disavventure della protagonista sono un pugno nello stomaco, una vera e propria montagna russa anche per chi guarda e, in definitiva, si torna a casa esattamente con ciò che ci si aspettava di trovare: molta ansia, molto spavento e una radiografia completa della bella Blake.
Film 1214 - Paradise Beach: Dentro l'incubo
Film 1752 - The Shallows
Cast: Blake Lively, Óscar Jaenada, Brett Cullen, Sedona Legge, Angelo José, José Manuel Trujillo Salas, Pablo Calva, Diego Espejel, Janelle Bailey.
Box Office: $116.1 milioni
Consigli: Non efficace quanto "Lo squalo" - la locandina italiana scelta mi pare omaggiarlo -, ma sufficientemente riuscito da lasciare soddisfatti, "The Shallows" vive sulle spalle della protagonista Blake Lively che si dimostra in grado di produrre una performance credibile e, soprattutto, in solitaria. Il misto di glam, bellezza, remake spirituale e thriller dalle venature horror che possiede questo prodotto è capace di solleticare numerosi palati, così da materializzare in sala spettatori un po' di ogni genere, che forse un po' è stata la forza di tutta questa operazione. Un film non per tutti, ovviamente, ma per chi apprezza direi che si tratta di un titolo valido.
Parola chiave: Boa.

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#HollywoodCiak
Bengi