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giovedì 15 luglio 2021

Film 2031 - A Quiet Place Part II

Intro: Il primo non mi è dispiaciuto, ma non mi posso certo definire un fan accanito. Mi sono approcciato a questo secondo capitolo con la stessa filosofia.

Film 2031: "A Quiet Place Part II" (2020) di John Krasinski
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: perfettamente in linea con il primo film, questo sequel di "A Quiet Place" funziona, anche se continuo a non comprendere l'immensa fascinazione esercitata da questo franchise. Si tratta di una saga horror ben fatta, ci mancherebbe, ma non tanto diversa dai numerosi altri titoli del genere che mixano paura ed alieni. Qui è semplicemente tutto molto più silenzioso.
A questo proposito ho avuto qualche difficoltà iniziale a comprendere i dialoghi tra i protagonisti - specialmente Cillian Murphy - tra sussurri e linguaggio dei segni non sottotitolato. Una volta riuscito a recuperare i sottotitoli, la visione è proseguita senza intoppi.
Insomma, "A Quiet Place Part II" fa egregiamente il suo dovere e non manca di intrattenere, eppure anche in questo caso rimango perplesso rispetto al successo esponenziale del film diretto da Krasinski. In ogni caso Emily Blunt sempre protagonista affidabile, anche se qui a farla da padrone è più spesso la giovane Millicent Simmonds.
Film 1677 - A Quiet Place
Film 2031 - A Quiet Place Part II
Cast: Emily Blunt, Cillian Murphy, Millicent Simmonds, Noah Jupe, Djimon Hounsou, John Krasinski.
Box Office: $280.2 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Chi ha apprezzato il primo film non mancherà di farlo anche con questo secondo capitolo che, forse, differisce dal precedente solo in termini di un maggior numero di sequenze d'azione (dovuto principalmente al fatto che qui non ci fosse la necessità iniziale di celare le mostruose creature aliene per il maggior tempo possibile per mantenere lo spettatore investito nella storia). Detto questo, la storia funziona, la pellicola intrattiene e il cast è perfettamente in parte, il tutto per un risultato finale soddisfacente per una serata all'insegna di qualche momento di paura. Ma niente di più.
Premi: Candidato al BAFTA per il Miglior sonoro.
Parola chiave: Isola.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 20 maggio 2021

Film 2001 - The Adventures of Tintin

Intro: Secondo film dal gigantesco iMac che la DCU mi ha dato in prestito, ho deciso di optare (nuovamente) per un titolo d'animazione.

Film 2001
: "The Adventures of Tintin" (2011) di Steven Spielberg
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: c'era qualcosa rispetto a questa pellicola che non mi aveva mai attirato, motivo per cui mi ci sono di fatto voluti 10 anni per recuperarla... E devo dire che il mio istinto non aveva tutti i torti. (O sarà la classica profezia che si auto avvera?)
"The Adventures of Tintin" non è un prodotto malvagio, ci mancherebbe, però per essere un cartoon - tra l'altro diretto da uno che di avventura e suspense se ne intende - non solo è un film abbastanza violento, ma pure piuttosto noioso. Ho veramente faticato ad appassionarmi a questa storia ed è un vero peccato considerato che da bambino ho passato anche io il mio buon momento da appassionato di Tintin (avevo persino il videogioco).
Detto questo, ribadisco, non è che il film di Spielberg sia terribile, semplicemente mi è parso poco ispirato. O, forse, mi è parso così perché io per primo non ero troppo convinto rispetto a questa esperienza cinematografica. In ogni caso, meh.
Cast: Jamie Bell, Andy Serkis, Daniel Craig, Nick Frost, Simon Pegg, Toby Jones, Mackenzie Crook.
Box Office: $374 milioni
Vale o non vale: Non mi ha fatto impazzire, ma questo non vuole dire che sia una totale perdita di tempo. Sicuramente, però, mi aspettavo molto di più.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior colonna sonora; vincitore del Golden Globe per il Miglior film d'animazione e candidato a 2 BAFTA per film d'animazione ed effetti speciali.
Parola chiave: Isola.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 13 marzo 2021

Film 1969 - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose

Intro: Devo dire che inizialmente non fossi particolarmente attirato da questo titolo - promosso pesantemente da Netflix - per quelle ragioni che solitamente mi fanno guardare ai lungometraggi Netflix con una certa diffidenza (titoli esteticamente piacevoli, ma tutti uguali, e praticamente privi di una trama o alcuna rilevanza artistica).
Ho cambiato opinione quando un po' tutti i miei amici hanno cominciato a parlarmene in maniera positiva, convincendomi a dare a questo titoli una possibilità. E ho fatto bene.
Film 1969: "L'incredibile storia dell'Isola delle Rose" (2020) di Sydney Sibilia
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
In sintesi: definire la storia dell'ingegnere bolognese Giorgio Rosa e della sua Isola delle Rose come incredibile è veramente dire poco. Costruita al largo dell'Adriatico tra Rimini e Bellaria-Igea Marina, la micronazione denominata Repubblica Esperantista dell'Isola delle Rose (in esperanto, la lingua ufficiale, Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj), è stata una piattaforma artificiale - di fatto rinominata isola - che tra il '68 e il '69 rappresentò un ideale di libertà e rivendicazione di individualità rispetto al potere centrale, nonché una sorta di mondo utopico a cui aggrapparsi in un momento storico fatto di cambiamenti e tumulti.
Nonostante quell'aria molto glam e patinata cui i prodotti a marchio Netflix finiscono per dover sottostare, il nuovo film di Sibilia riesce comunque ad affermare la propria identità anche grazie a una tipicità locale che non si vergogna di accenti marcati e una certa veracità dei personaggi, in primis Gabriella (De Angelis) e Maurizio (Lidi).
Molto "italiana", eppure al contempo estremamente internazionale, questa pellicola sfrutta bene l'idea a dir poco particolare alla base della sua storia - quando la realtà supera la fantasia! - per raccontare la vicenda di Rosa & co. in maniera leggera, ma non banale, affiancando al tono divertito e scanzonato una sufficiente dose di fact-checking e momenti di elaborazione di un contesto geopolitico dai contorni non solo nazionali. 
Insomma, per farla facile, "L'incredibile storia dell'Isola delle Rose" è un bel film italiano dall'appeal profondamente commerciale (leggi esportabile) che dà visibilità ad una storia incredibile, voce ad un sognatore, lustro alla tipicità nostrana e mette intelligentemente alla berlina una serie di arcaismi e tecnicità che ancora oggi non mancano di essere rilevanti. 
Poi, per carità, non si tratta certo di un capolavoro assoluto, ma è sicuramente un buon esempio di cinema nostrano, un titolo di qualità rispetto ad un'annata cinematografica terribile e un piacevole esempio di commedia a cui non mancano spunti di riflessione. Non avrei saputo cosa chiedere di più, specialmente dal 2020.
Cast: Elio Germano, Matilda De Angelis, Leonardo Lidi, Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti, Tom Wlaschiha, Violetta Zironi, François Cluzet.
Box Office: /
Vale o non vale: Film simpatico e dal buon ritmo - con un Elio Germano signore degli accenti e al solito capace protagonista -, "L'Isola delle Rose" consegna al pubblico di Netflix un prodotto capace di parlare non solo al pubblico italiano, con l'aggiunta di dare una voce dignitosa a una generazione alla ricerca di nuovi obiettivi e conquiste. Il tutto confezionato in un prodotto sicuramente molto glam ed invitante (Bologna ci fa un figurone e, ah!, la nostalgia) che non baratta la qualità artistica per quella estetica. Senza contare che la storia, assolutamente vera, non smette di sorprendere dall'inizio alla fine. Da vedere.
Premi: /
Parola chiave: Libertà.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 13 agosto 2019

Film 1646 - Ibiza

Intro: C'è stato un fugace momento in cui i film prodotti da Netflix sembravano possedere un qualche valore. Quell'istante è passato da un pezzo.
Film 1646: "Ibiza" (2018) di Alex Richanbach
Visto: dalla tv dell'albergo
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: la recitazione è pessima e la storia assurda, senza contare che si suppone sia una commedia, ma "Ibiza" non fa ridere.
Cast: Gillian Jacobs, Vanessa Bayer, Phoebe Robinson, Richard Madden, Michaela Watkins, Jordi Mollà.
Box Office: /
Vale o non vale: Decisamente evitabile.
Premi: /
Parola chiave: Discoteca.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 9 giugno 2019

Film 1604 - Kong: Skull Island

Intro: Mi andava di rivederlo e, una mattina, ho trovato il momento perfetto per farlo.
Film 1604: "Kong: Skull Island" (2017) di Jordan Vogt-Roberts
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: Film 1330 - Kong: Skull Island
Film 1604 - Kong: Skull Island
Cast: Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson, John Goodman, Brie Larson, Jing Tian, Toby Kebbell, John Ortiz, Corey Hawkins, Jason Mitchell, Shea Whigham, Thomas Mann, Terry Notary, John C. Reilly.
Box Office: $566.7 milioni
Vale o non vale: Magari non perfetto, ma riesce a intrattenere a dovere. Un misto tra il precedente "King Kong" di Peter Jackson e il più recente "Godzilla" di Gareth Edwards, questo rinnovato Kong picchia duro e si difende a sufficienza da risultare guardabile. Forse qualche parte si poteva sforbiciare un po'.
Premi: Candidato all'Oscar per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Isola del Teschio.

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#HollywoodCiak
Bengi