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martedì 25 maggio 2021

Film 2008 - Erin Brockovich

Intro: La giornata era difficile e avevo bisogno di una distrazione che sapevo efficace al 100%.

Film 2008
: "Erin Brockovich" (2000) di Steven Soderbergh
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: pur non essendo un capolavoro senza tempo, "Erin Brockovich" ha comunque conquistato negli anni il suo spazio tra i titoli che si ricordano della storia moderna del cinema. Sarà che la storia con happy ending funziona, sarà che Julia Roberts qui è perfetta e indimenticabile, di fatto il film di Soderbergh è uno di quelli di cui ti ricordi facilmente l'esistenza e che non è mai faticoso da riguardare. Senza contare che, essendo tratto da una storia vera, il racconto rimane ancora più impresso. Davvero una bella pellicola.
Film 414 - Erin Brockovich - Forte come la verità
Film 2008 - Erin Brockovich
Cast: Julia Roberts, Albert Finney, Aaron Eckhart, Marg Helgenberger, Tracey Walter, Peter Coyote, Cherry Jones, Conchata Ferrell, Michael Harney.
Box Office: $256.3 million
Vale o non vale: L'argomento è serio (e vero), eppure "Erin Brockovich" non è un film pesante o complesso da seguire. C'è una leggerezza nella protagonista che aiuta lo spettatore a seguire la trama con interesse e genuino coinvolgimento. Una leggerezza che, però, non è assolutamente superficialità. Al contrario, il film riesce a veicolare alla perfezione il suo messaggio, senza mai confondere lo spettatore nonostante la terminologia legale o quella media. Un ottimo risultato per una pellicola che, intelligentemente, ruota tutta attorno al potere magnetico della sua eroina. Senza contare che quella qui è certamente una delle interpretazioni di Julia Roberts più iconiche.
Premi: Candidato a 5 Oscar per Miglior film, regia, sceneggiatura originale e attore non protagonista (Finney), ha vinto quello per la Miglior attrice protagonista (Roberts). 4 nomination ai Golden Globes (film, regia, attore non protaginsta) ha vinto per la Miglior attrice drammatica. Julia Roberts ha vinto anche il BAFTA per la Miglior attrice, mentre il film è stato candidato in altre 5 categorie (film, regia, attore non protagonista, sceneggiatura originale e montaggio).
Parola chiave: Documenti.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 2 luglio 2020

Film 1738 - Skyfall

Intro: Cambiamo un po' genere (e soprattutto attore protagonista) per lanciarci nelle magnifiche avventure della spia più famosa e glam della storia del cinema.
Film 1738: "Skyfall" (2012) di Sam Mendes
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: per me ad oggi il miglior Bond tra tutti quelli che ho visto. Daniel Craig è perfetto, la storia funziona perfettamente e non ne sbaglia una, la messa in scena è meravigliosa e si rimane col fiato sospeso per la maggior parte del film. Ma che volete di più? Scoprire qualche segreto sul passato di 007? Eccovi serviti! «Let the sky fall...»
Film 468 - Casino Royale
Film 1745 - Casino Royale
Film 471 - Quantum of Solace
Film 483 - Skyfall
Film 618 - Skyfall
Film 1165 - Skyfall
Film 1738 - Skyfall
Film 1044 - Spectre
Film 1167 - Spectre
Film 2055 - No Time to Die
Cast: Daniel Craig, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Ben Whishaw, Bérénice Lim Marlohe, Albert Finney, Judi Dench.
Box Office: $1.109 miliardi
Vale o non vale: Se siete fan del personaggio creato da Ian Fleming, questo "Skyfall" vi piacerà sicuramente, ma onestamente penso che il film vi piacerà che siate fan della saga o meno.
Premi: Candidato a 5 premi Oscar, ne ha vinti 2 per la Miglior canzone originale di Adele e il montaggio sonoro (ex aequo con "Zero Dark Thirty). Adele ha vinto anche il Golden Globe e il Grammy per Best Song Written for Visual Media, mentre Thomas Newman ha vinto quello per Best Score Soundtrack for Visual Media. Il film ha vinto 2 BAFTA su 8 nomination per la Miglior colonna sonora e per il Miglior film britannico dell'anno.
Parola chiave: Grandborough.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 20 settembre 2016

Film 1213 - Assassinio sull'Orient Express

Ho comprato il dvd già da un po' e attendevo solo l'occasione giusta per godermi di nuovo la visione di questo film!

Film 1213: "Assassinio sull'Orient Express" (1974) di Sidney Lumet
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Cast eccezionale, storia misteriosa, location affascinante per un film che è un piccolo capolavoro moderno, per la regia del grande Sidney Lumet. Insomma, un caso vero e proprio.
Tratta dal celebre romanzo omonimo di Agatha Christie, la pellicola si confronta con l'omicidio di un passeggero del famoso Orient Express, oggi decaduto esempio di ostentata classificazione sociale oltre che ricordo di un tempo in cui l'accessibilità a un certo tipo di mondo stava tutta nell'appartenenza ad un "rango". Da un certo punto di vista provoca un notevole effetto nostalgia.
Nel complesso "Murder on the Orient Express" è davvero un ottimo film, particolarmente intrigante e disturbante al contempo, capace di notevole intrattenimento nonostante un linguaggio cinematografico arcaico rispetto al nostro e un'ambientazione che definirei necessariamente monotona. Il mix di grandi attori, indagine, interrogatori, ricostruzioni e speculazioni, insieme alla magnifica scena finale di gruppo, regala allo spettatore un grande spettacolo filmico in grado di arrivare ancora oggi in tutta la sua forza e barocca opulenza.
Ps. Candidato a 6 premi Oscar, vinse per la Miglior attrice non protagonista (Ingrid Bergman).
Film 172 - Assassinio sull'Orient Express
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Cast: Albert Finney, Lauren Bacall, Martin Balsam, Ingrid Bergman, Jacqueline Bisset, Jean-Pierre Cassel, Sean Connery, John Gielgud, Wendy Hiller, Anthony Perkins, Vanessa Redgrave, Rachel Roberts, Richard Widmark, Michael York.
Box Office: £19 milioni
Consigli: Gli amanti del cinema corale e di quelle pellicole datate ma la cui visione non stanca mai, troveranno in questo titolo un perfetto compagno di viaggio. Grande cast e regia, storia morbosamente accattivante e risultato finale che decreta lo status di cult. Da vedere!
Parola chiave: Rapimento.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 22 giugno 2016

Film 1165 - Skyfall

Ogni tanto ritornano... (Poe vuole che io riveda "Quantum of Solace" ma non ha capito quanto sia improbabile che la cosa accada...)

Film 1165: "Skyfall" (2012) di Sam Mendes
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Il punto era recuperare "Spectre", che Poe non aveva visto al cinema e del quale di recente avevo comprato in dvd. Dunque, una volta iniziata la visione, si scopre che però Poe non ha mai visto nemmeno "Skyfall", il che rende la visione del capitolo precedente assolutamente necessaria. Abbandonato "Bond 24", dunque, ci siamo messi a vedere questo film.
Io ormai lo avrò rivisto un'inifinità di volte, ma rimango sempre soddisfatto dal perfetto connubio di approfondimento, intrattenimento, azione, effetti speciali ed ottime scelte di cast. Per non parlare, poi, della scena madre nel finale che vale l'attesa di tutti questi anni di Daniel Craig 007.
Insomma, sempre un piacere ritrovarla, Signor Bond.
Ps. 5 candidature all'Oscar e 2 premi vinti, uno in pareggio con "Zero Dark Thirty" per il Miglior montaggio sonoro e uno per la Miglior canzone originale ("Skyfall" di Adele). La saga ha fatto il bis a 3 anni di distanza in quest'ultima categoria, grazie alla vittoria di Sam Smith agli Oscar di febbraio per il sequel "Spectre".
Film 468 - Casino Royale
Film 1745 - Casino Royale
Film 471 - Quantum of Solace
Film 483 - Skyfall
Film 618 - Skyfall
Film 1165 - Skyfall
Film 1738 - Skyfall
Film 1044 - Spectre
Film 1167 - Spectre
Film 2055 - No Time to Die
Cast: Daniel Craig, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Bérénice Lim Marlohe, Albert Finney, Judi Dench, Ben Whishaw, Rory Kinnear, Ola Rapace, Helen McCrory.
Box Office: $1.109 miliardi
Consigli: Un buon espisodio per questa celebre e duratura saga che, grazie agli ultimi capitoli, sta vivendo una rinnovata giovinezza sia in termini di incassi che di apprezzamenti qualitativi. Molto del merito va ovviamente a Craig, credibile nei panni dell'agente segreto britannico disposto a tutto pur di portare a termine le sue missioni (qui non solo quelle che gli affida l'MI6). "Skyfall" funziona sia come storia da collocare all'interno di un franchise molto articolato, sia come pellicola da vedere indipendentemente dal contesto. In ogni caso, un risultato di grande valore per un blockbuster ingelese che non delude e, anzi, lascia notevolmente soddisfatti.
Parola chiave: M.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 14 ottobre 2014

Film 789 - The Bourne Legacy

No, non era finita...

Film 789: "The Bourne Legacy" (2012) di Tony Gilroy
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Francamente il Bourne che più attendevo, considerato Jeremy Renner e Rachel Weisz come protagonisti, eppure ilpiù deludente.
Jason non c'è più, eppure compare ancora nel titolo del franchise, che ne approfitta per mettere a segno una connessione di intenti, di produzion e, chiaramente, narrativa. La eco relativa al personaggio di Matt Damon, infatti, è sempre presente, ma questa volta il protagonista è Aaron Cross/Renner, un altro che, da superagente, diventa superbersaglio della CIA. Nel turbinio di eventi, violenza e insabbiamento finisce anche la dottoressa Marta Shearing/Weisz, coinvolta in quanto tra i medici presso cui i vari agenti 'silenti' di cui fa parte Cross si rivolgono per i test cui si devono sottoporre e la somministrazione di un paio di pillole che ne aumentano capacità e prestazioni (oltre che tenerli in vita).
Detta così è tutto molto intrigante, eppure la realizzazione di questo "Bourne 4" o reboot della saga non funziona bene come potrebbe sembrare sulla carta. Molto più patinato dei precedenti, la resa finale ne risente e lo avvicina più a uno dei Bond precedenti alla trilogia con Daniel Craig piuttosto che a uno di quest'ultimi. Tra l'altro l'inizio è molto lento e anche se ben collegato narrativamente con la serie da cui dervia, rimane il fatto che lo sbadiglio si presenti in qualche occasione.
Come per gli altri film, anche qui violenza e azione adrenalinica la fanno da padrone e Renner è ottimo per la parte, ormai sempre più specializzato in ruoli action ("The Hurt Locker", "The Town", "Mission: Impossible - Protocollo fantasma", "The Avengers", "Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe" e i futuri "Avengers: Age of Ultron", "Mission: Impossible 5" e "The Bourne Betrayal"), pur mantenendo parallelamente altri tipi di interpretazione (e un ottimo standard recitativo: 2 candidature all'Oscar in due anni).
In ogni caso ho trovato questa pellicola più fiacca e meno concentrata su un obiettivo narrativo, quasi un po' confusa. Il pretesto degli ottimi collegamenti con le storie precedentemente narrate non basta a giustificare un film intero e nemmeno le grandi sequenze d'azione comprono in toto la mancanza di appeal rispetto alle storia di Bourne. Forse con il prossimo capitolo la storia entrerà più nel vivo, magari sviluppando in maniera più matura un protagonista che, per il momento, deriva ancora troppo dallo stereotipo che rappresenta. Vedremo.
1° film: Film 774 - The Bourne Identity
2° film: Film 786 - The Bourne Supremacy
3° film: Film 788 - The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo
Box Office: $276,144,750
Consigli: Cross non è Bourne, quindi si può vedere questo film anche non avendo presente cosa precede. Chiaro, già che ci si butta in un franchise, tanto vale farsi trovare preparati. Questo non è l'episodio meglio riuscito dei 4 e sicuramente il tiro va aggiustato. Renner, però, è bravo e credibile e la Weisz sempre magnetica. Per una serata all'insegna dell'azione e dello spionaggio, questo film sicuramente non delude.
Parola chiave: Outcome.

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Bengi

lunedì 13 ottobre 2014

Film 788 - The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo

Verso la fine... O forse no?

Film 788: "The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo" (2007) di Paul Greengrass
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Jason Bourne torna per l'atto finale, la sua uscita di scena cinematografica. Alla regia sempre Greengrass, in prima fila i soliti personaggi: Jason deve finire quello che ha cominciato.
Fin da subito il piglio di questo "Bourne 3" è adrenalinico, caotico, chiassosissimo e violento, più dei due precedenti capitoli messi insieme. Meglio, il risultato è assolutamente migliore. Matt Damon, come sempre, fa la sua figura nei panni del superagente infallibile, inattaccabile e mina vagante, ma con sotto sotto il cuore tenero. L'amore non c'è più, ora solo verità e vendetta per chi gli ha causato tanta sofferenza. Solo Pam Landy/Joan Allen è dalla sua e, guarda caso, è anche l'unica non corrotta che fa il suo lavoro. Gli altri insabbiano, celano, uccidono e tutto senza farsi troppe remore. In un mondo dove il bianco e nero si cerca di farlo diventare grigio in nome della veridicità, la cosa non solo ha senso, ma paga.
E' questo, infatti, il miglio film sulla saga di Robert Ludlum, felice connubio di action e thriller, con un pizzico di Bond (ma proprio un pizzico) e un cast di tutto rispetto che fa egregiamente il suo dovere (ho un debole per Pam, lo ammetto). Julia Stiles è sempre quella che trovo più fuoripista e forse, paradossalmente, il motivo per cui l'hanno scelta è proprio questo. In ogni caso, scelte di cast a parte - dopo 3 pellicole ormai è inutile stupirsi ancora - questa conclusione della trilogia calibra bene suspense e azione, sensazionali scoperte e rivelazioni che, finalmente, la trama metterà a disposizione anche del pubblico (chi è Jason, perché è diventato un superagente, cos'era Treadstone e cosa ci stava dietro? ecc ecc). Si può dire che sia una degna conclusione di saga, con un piglio crudo ma verosimile che, come dicevo prima, ha il suo valore.
Tutto sommato la saga su Bourne non è la mia preferita - e il prossimo capitolo non aiuterà a rilanciare il franchise - ma ammetto che guardarla non mi è dispiaciuto. Questo capitolo più degli altri mi ha ricordato il primo "Io vi troverò", tra scenari esotici e sempre differenti, con un eroe/protagonista che si confronta con i suoi demoni e spazza via tutti gli ostacoli che gli bloccano il cammino verso la personale metà, che sia la verità o i propri cari. Sono entrambi potenti perché non lasciano mai prendere fiato allo spettatore, lanciandolo al centro di un'azione forsennata, quasi difficile da decifrare sullo schermo tanto è irruenta e caotica. Ci sta, le botte si danno così, anche se alla lunga un po' disorienta. In ogni caso "The Bourne Ultimatum" è un buon titolo action-thriller.
Ps. Unico film su 4 a ricevere candidature all'Oscar, vince 3 statuette su 3 nomination: Miglior montaggio, montaggio sonoro e missaggio sonoro.
1° film: Film 774 - The Bourne Identity
2° film: Film 786 - The Bourne Supremacy
Box Office: $442,824,138
Consigli: Bourne non lascia scampo a nessuna sua vittima e agisce con tale violenza e precisione da lasciare spesso ammutoliti. una macchina, un soldato, ma anche una vittima. C'è molto dietro questo personaggio e c'è di più in questo film che negli altri. meno concentrati a rendere internazionale la vicenda e più intenzionati a dare risposte, con "The Bourne Ultimatum" la saga si riprende un diritto di parola che si era sbiadito con il secondo episodio. Molto più interessante dei predecessori, questo terzo capitolo affonda il piede sull'acceleratore e trasporta il pubblico su una montagna russa emozionale forte e violentissima, eppure ben architettata. Si guarda meglio se si ha chiara la storia dell'agente, anche se a livello di intrattenimento la pellicola può funzionare prescindendo da una puntigliosa ricostruzione narrativa. Si può scegliere: questo titolo solo come film d'azione, oppure la saga come esempio di franchise sullo spionaggio molto meno patinata di James Bond eppure con minor appeal.
Parola chiave: Blackbriar.

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Bengi

lunedì 18 novembre 2013

Film 618 - Skyfall

Cineforum dell'incidentato capitolo IV: agente segreto mood on.

Film 618: "Skyfall" (2012) di Sam Mendes
Visto: dalla tv dei miei
Lingua: italiano
Compagnia: madre
Pensieri: Sinceramente trovo che sia un capolavoro del cinema d'azione moderno. E' ben scritto, ben recitato, calibra perfettamente momenti di azione a snodi della trama che scavano in profondità e ridefiniscono il personaggio di 007, fotografia pazzesca, effetti speciali in grande stile, tema portante d'effetto (anche grazie ai bei titoli di apertura)... Insomma, "Skyfall" è il film su 007 che aspettavo.
Frenetico quando è il momento di sparatorie ed inseguimenti, inquietante nel presentare l'ennesimo nuovo cattivo (dopo un'ora dall'inizio della pellicola!) e affascinante nello scardinare i segreti di un rapporto durato anni (tra Bond e M) e quelli legati al passato dell'agente segreto più famoso della storia. Skyfall, tenuta scozzese della famiglia Bond, viene letteralmente brandizzata e diventa titolo del film e della canzone di Adele, diventando il nuovo simbolo da legare a 007 e, finalmente, a qualcosa del suo passato.
Il ritorno (d)al passato è un po' la chiave di tutta questa operazione commerciale, a partire dall'anno di uscita (seppur a detta dei produttori causale) che cade nel 50esimo anniversario della nascita del personaggio cinematografico. Nella trama lo svecchiamento del superfluo - accumulato in anni di sempre più patinata messa in scena - porta ad abbracciare nuovamente la semplicità e la linearità delle cose: il nuovo giovanissimo Q che sfotte il (forse obsoleto?) Bond a proposito della sua meraviglia nel ritrovarsi come arma in dotazione una "semplice" pistola; la stupenda Aston Martin tirata fuori dal garage per portare in salvo M; la resa dei conti finale che vede i 3 personaggi barricarsi nella tenuta procedendo a costruire armi rudimentali un po' in stile "Mamma, ho perso l'aereo"; e poi ancora tutte quelle parti della trama in cui il 'vecchio' viene messo in discussione dal 'nuovo' (M è ancora in grado di svolgere il suo lavoro? O il suo giudizio è annebbiato? E i servizi segreti servono ancora a qualcosa?). Il ritorno dal passato di M del cattivo Silva è la cigliegina sulla torta.
Insomma il nuovo 007 è fortemente influenzato da una riflessione sul passato che non cessa di accompagnare tutto lo svolgersi della storia, incastrandosi perfettamente con le scelte narrative della sceneggiatura. Vincente, oltre questa scelta, quella del cast: Daniel Craig, Judi Dench, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Albert Finney, Ben Whishaw e le due Bond Girl non troppo ingombranti Naomie Harris e Bérénice Marlohe.>br/> Una pellicola che attendevo di rivedere con ansia e che, anche la seconda volta, non mi ha per niente deluso.
Ps. Box office sbalorditivo con un incasso omndiale di $1,108,561,013 di incasso (il primo Bond a superare il miliardo, nonché il primo e al momento unico film ad aver superato i 100 milioni di sterline di incasso al botteghino inglese) e ben due premi Oscar (anche se uno in pareggio).
Film 468 - Casino Royale
Film 1745 - Casino Royale
Film 471 - Quantum of Solace
Film 483 - Skyfall
Film 618 - Skyfall
Film 1165 - Skyfall
Film 1738 - Skyfall
Film 1044 - Spectre
Film 1167 - Spectre
Film 2055 - No Time to Die
Consigli: Dei tre film con Craig nei panni di 007 questo è certamente il migliore. Realizzazione tecnica impeccabile e bella storia, interessante e coinvolgente. Ottimo personaggio quello di M che, grazie a questa sceneggiatura e all'attrice, chiude il percorso di Judi Dench nella saga con un ruolo memorabile.
Parola chiave: M16.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 12 giugno 2012

Film 414 - Erin Brockovich - Forte come la verità

Scaricato per nonna, alla fine mi è tornata voglia di vederlo...


Film 414: "Erin Brockovich - Forte come la verità" (2000) di Steven Soderbergh
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Terza nomination e primo Oscar per Julia "non proprio simpatia" Roberts, "Erin Brockovich" è un film aggressivo, ma sui buoni sentimenti. Ispirato alla vera persona Erin Brockovich (che recita qui anche in un cameo), si narra la vertiginosa scalata della donna dal basso del conto in banca 0 alla vincita della causa multimilionaria con risarcimenti da capogiro contro la Pacific Gas and Electric Company, causa della contaminazione delle acque in una cittadina californiana. Tra malati terminali e storie strappalacrime, una Julia Brockovich con le tette in gola raccoglie prove e seduce motociclisti (Aaron Eckhart), si incazza contro il capo (Albert Finney) e parla di pompini come Carrie delle Manolo. Ci sta, il tutto regge.
Da qui il vero declino della carriera della Roberts che, dopo tanti successi, si vede in ultima battuta accreditare un riconoscimento mondiale che merita sì e no e che la catapulta, perciò, nell'universo dei soddisfatti e dimenticati. Da allora "The Mexican", "I perfetti innamorati", "Confessioni di una mente pericolosa", "Full Frontal", "Mona Lisa Smile", "Closer", "Ocean's Twelve" (orrendo), "La guerra di Charlie Wilson", "Fireflies in the garden - Un segreto tra di noi", "Duplicity", "Appuntamento con l'amore", "Mangia Prega Ama", "L'amore all'improvviso - Larry Crowne" e l'ultimo "Biancaneve". Tutte pellicole tra il brutto e il flop o, fortunatamente, con suoi ruoli marginali. Solo negli ultimi tempi la Roberts ha visto la sua stella tornare ad illuminarsi leggermente, ma mai come durante i fastosi anni '90.
Tra i suoi pochi film che riesco a rivedere con serenità (sarà perchè è un film di Soderbergh con Albert Finney...) e riuscendo tutte le volte ad appassionarmi - le storie in tribunale mi piacciono da morire! -, "Erin Brockovich - Forte come la verità" è una buona pellicola con il pregio di dipingere un'attrice hollywoodiana in maniera meno zucchero-stereotipata e, soprattutto, trattando una storia (vera) interessante in maniera chiara e ben approfondita.
Ps. 5 candidature all'Oscar (tra cui film, regia e sceneggiatura), ma vince solo la Roberts. Tra i personaggi minori spicca Marg Helgenberger, famosissima protagonista di "CSI: Scena del crimine".
Film 414 - Erin Brockovich - Forte come la verità
Film 2008 - Erin Brockovich
Consigli: Si rivede sempre volentieri, specialmente per l'interpretazione brillante della Roberts e per la storia interessante che viene raccontata.
Parola chiave: Cromo esavalente.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 7 novembre 2010

Film 172 - Assassinio sull'Orient Express

Un classico della cinematografia e della letteratura che non potevo evitare di vedere ancora a lungo!

Film 172: "Assassinio sull'Orient Express" (1974) di Sidney Lumet
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo affascinante film vede il contendersi la scena di moltissime star del cinema che conta. Tra i 12 sospettati del sig. Poirot/Albert Finney ("Big fish - Le storie di una vita incredibile", "Erin Brockovich - Forte come la verità") ci sono, tra gli altri, Sean Connery, Lauren Bacall (Oscar alla carriera 2010), Jacqueline Bisset ("Effetto notte", "Sotto il vulcano" e recentemente vista nel tv show "Nip/Tuck"), Vanessa Redgrave ("Blow-Up", "Casa Howard", "Un amore senza tempo"), Anthony Perkins (il Norman Bates di "Psyco") e Ingrid Bergman, che per il suo ruolo in questo film vinse il suo terzo Oscar e fece discutere per il suo ringraziamento molto particolare (criticò in maniera molto elegante l'Academy per aver premiato il film "Effetto notte" l'anno prima nell'edizione del '74 come miglior film straniero, riservandosi poi di rinominarlo nel '75 per miglior sceneggiatura, regia e Valentina Cortese attrice non protagonista. A favore di quest'ultima la critica della Bergman che, tra le righe, fece capire che la mossa riparatrice dell'Academy per aver ingiustamente ignorato il film nelle altre categorie l'anno prima non era passata inosservata).
Oltre al magnifico cast, una storia intrigante della regina del giallo Agatha Christie che questa volta colloca l'omicidio addirittura sul magnifico 'Orient Express', treno di lusso che collegava Parigi Gare de l'Est a Istanbul. Inutile dire che il limitato campo d'azione riduce i possibili sospetti e rende (non troppo, ma quanto meno un po' più) difficile a Poirot la soluzione del caso. Quest'ultima, per niente scontata, lascerà qualcuno forse con un po' d'amaro in bocca. Ma, nel complesso, ammetto di averla molto gradita.
E' un bel film di classe, piacevole e interessante per le deduzioni logiche del nostro (anti)eroe che, tra un indizio e una testimonianza svela i misteri di ben due casi con un colpo solo! La classe non è acqua...
Film 1213 - Assassinio sull'Orient Express
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Consigli: Inutile sforzarsi di mettere insieme i pezzi! Lasciate fare a Poirot e vedrete che il viaggio sarà molto più divertente...
Parola chiave: Daisy Armstrong.

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