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lunedì 7 novembre 2022

Film 2144 - The Woman King

Intro: Curioso, molto curioso di vederlo al cinema!

Film 2144: "The Woman King" (2022) di Gina Prince-Bythewood
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: devo dire che vedere "The Woman King" al cinema è stata un'esperienza che mi ha lasciato particolarmente soddisfatto. Il film è ben confezionato e alterna sapientemente i momenti di battaglia a quelli di formazione dei vari personaggi, qui capitanati da una Viola Davis meravigliosa che dimnostra, ce ne fosse stato ulteriormente bisogno, che l'attrice è anche in grado di portare sulle spalle il peso di una pellicola di questo genere. Come lei davvero poche.
Il tutto incastonato in una storia vera che Wikipedia riassume così: «Nel Regno di Dahomey, all'inizio del 1800, la generale Nanisca addestra e guida le sue Amazzoni in un'eroica resistenza contro i commercianti di schiavi europei.»
Insomma, in un mix tra passato e azione da supereroi, "The Woman King" riesce a raccontare con stile incisivo e accattivante la storia delle guerriere Agojie, uno dei pochissimi eserciti composti unicamente da donne della storia moderna. Ben realizzato e interpretato in maniera impeccabile, questo film - scritto, tra l'altro, dalla Maria Bello di "Le ragazze del Coyote Ugly" e "A History of Violence" - è una bocca d'aria fresca per un anno cinematografico per ora non esattamente in stato di grazia.
Cast: Viola Davis, Thuso Mbedu, Lashana Lynch, Sheila Atim, John Boyega, Hero Fiennes Tiffin.
Box Office: $91 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Forse non per tutti - non quelli che si aspettano una pellicola "alla Marvel", diciamo - "The Woman King" è un ottimo film raccontato con intensità e ben dosato nei suoi momenti di classico genere action e drammatico, con un cast estremamente dotato e, soprattutto, una Viola Davis che fa scintille.
Premi: /
Parola chiave: Shark tooth.
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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 11 settembre 2021

Film 1816 - Star Wars: The Rise of Skywalker

Intro: Tornato a Cordoba per qualche giorno prima di volare definitivamente a Ushuaia, con Karen e Lucas andiamo al cinema a recuperare uno dei film più attesi della stagione!

Film 1816: "Star Wars: The Rise of Skywalker" (2019) di J.J. Abrams
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: non mi spenderò troppo su questo titolo conclusivo (?) della terza ondata di trilogie "Star Wars", sia perché ricordo la delusione post visione, sia perché l'ho visto una sola volta ormai due anni fa e il ricordo si è un po' sbiadito.
J.J. Abrams torna al timone dopo il primo "Star Wars: The Force Awakens" e nonostante la sua mano capace, il risultato finale è il solito agglomerato di effetti speciali, spade laser e un turbinio di personaggi a cui si fatica a dare lo spazio sufficiente per uno sviluppo che abbia valore in termini di trama (penso alla quasi mancanza di screentime per Kelly Marie Tran, ma anche al momento romantico totalmente random che coinvolge il suo personaggio e quello di John Boyega). Il tutto per un prodotto che mette in tavola davvero troppe questioni per riuscire a centrare efficacemente il suo obiettivo. Peccato.
Film 15 - Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Film 23 - Star wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Film 30 - Star wars: Episodio III - La vendetta dei sith
Film 37 - Guerre stellari: Episodio IV - Una nuova speranza
Film 41 - Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora
Film 50 - Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi
Film 1072 - Star Wars - Il risveglio della Forza 3D
Film 1080 - Star Wars - Il risveglio della Forza
Film 1469 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1816 - Star Wars: The Rise of Skywalker
Film 1290 - Rogue One
Film 1679 - Solo: A Star Wars Story
Cast: Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong'o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, Ian McDiarmid, Billy Dee Williams.
Box Office: $1.078 miliardi
Vale o non vale: Non è certo un film terribile, ma nemmeno quel titolo conclusivo che renda giustizia a una saga rinvigorita da nuova linfa, personaggi e botteghino. Dopo la lunga attesa e le premesse epiche, questo (ennesimo) capitolo finale della saga di "Star Wars" lascia meno soddisfatti di quanto non ci si sarebbe aspettato.
Poi, per carità, si lascia guardare senza intoppi, ma con meno soddisfazione di altri capitoli della lunga saga creata da George Lucas.
Premi: Candidato a 3 Oscar (colonna sonora, effetti speciali, montaggio sonoro) e 3 BAFTA (colonna sonora, effetti speciali, sonoro). John Williams candidato al Grammy per Best Score Soundtrack For Visual Media.
Parola chiave: Lightsaber.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 23 maggio 2019

Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi

Intro: Dopo averlo visto la prima volta al cinema 2 anni fa in Australia, ero rimasto con la voglia di rivederlo per vedere se, con una seconda visione, mi sarei un po' chiarito le idee su questa pellicola.
Film 1595: "Star Wars: The Last Jedi" (2017) di Rian Johnson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ricordavo che il tono fosse diverso da quello dei precedenti capitoli della saga e che, anche per questo, "Star Wars 8" fosse stato criticato dai fedelissimi George Lucas e i suoi personaggi. Personalmente trovo il risultato ottenuto da Rian Johnson piuttosto godibile e, francamente, un po' di umorismo non mi pare che guasti. Poi, sì, "The Last Jedi" non è il mio preferito di tutta la compagnia dei 100.000 del franchise, ma ciò non vuol dire che il risultato finale non sia buono;
visivamente curatissimo e bellissimo, narrativamente a tratti un po' lento, nel complesso questo ottavo episodio funziona bene e fa da ponte verso quel "The Rise of Skywalker" conclusivo che andrà a porre la parola fine anche a questa terza trilogia dedicata a "Star Wars". Che poi, ce n'era veramente bisogno di un'ulteriore estensione della già ampiamente sfruttata avventura? Apparentemente sì, visti gli incassi e la reazione entusiasta dei fan. Sono sicuro che anche con il prossimo capitolo le cose non mancheranno di andare alla grande, fosse anche solo per il fatto che tornerà J.J. Abrams a regia e sceneggiatura.
Film 15 - Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Film 23 - Star wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Film 30 - Star wars: Episodio III - La vendetta dei sith
Film 37 - Guerre stellari: Episodio IV - Una nuova speranza
Film 41 - Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora
Film 50 - Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi
Film 1072 - Star Wars - Il risveglio della Forza 3D
Film 1080 - Star Wars - Il risveglio della Forza
Film 1469 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1816 - Star Wars: The Rise of Skywalker
Film 1290 - Rogue One
Film 1679 - Solo: A Star Wars Story
Cast: Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Andy Serkis, Lupita Nyong'o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran, Laura Dern, Benicio del Toro, Billie Lourd.
Box Office: 1.333 miliardi
Vale o non vale: L'avventura è sempre emozionante e il film è bello da vedere e intrattiene alla perfezione, dosando in maniera intelligente azione, colpi di scena e l'inevitabile effetto nostalgia per la scomparsa dell'iconica Carrie Fisher. Un pochino lento qualche passaggio, ma lo si perdona grazie a una dose inaspettata di umorismo bizzarro e stravagante che non manca di fare centro.
Premi: Candidato a 4 Oscar (colonna sonora, effetti speciali, mixaggio e montaggio sonoro) e 2 BAFTA (sonoro ed effetti speciali).
Parola chiave: Supreme leader.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 3 marzo 2018

Film 1475 - Detroit

Intro: Non che ne sia certo al 100% visto quanto in fretta e quante cose cambiano e succedono di recente nella mia vita, comunque credo si possa dire si tratti del primo film visto in questo 2018. In macchina, durante una delle nostre tappe verso il futuro lavoro… nel buco del culo del mondo (per gli interessati il Takarakka Bush Resort).

Film 1475: "Detroit" (2017) di Kathryn Bigelow
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: il film è un vero e proprio pugno nello stomaco, a tratti quasi un horror per quanto riesce a spaventare e tenere lo spettatore in balia di una storia tremenda e assurda, cruda, eppure verissima;
gli accadimenti ricostruiti in questa pellicola riguardano il vero episodio che, nel '67, vide protagoniste numerose sfortunate persone di colore succubi di una polizia corrotta e arrabbiata in una realtà, Detroit, in cui le rivolte per i diritti civili stavano trasformando la città in un vero e proprio campo di battaglia. La storia qui si concentra su uno degli eventi più traumatici a testimonianza della tensione e della precarietà della situazione;
la Bigelow dimostra di saper costruire un prodotto capace di centrare il suo bersaglio, anche se per farlo ci impiega all’inizio troppo tempo. La lunga scena nell’edificio che vede i poliziotti tenere in ostaggio senza un valido motivo le persone presenti nel motel è un piccolo capolavoro per quanto perfettamente architettata. Tensione allo stato puro, ricorda la sfuriata di DiCaprio nel tarantiniano “Django”;
tra i vari volti riconoscibili spiccano il John Boyega di “Star Wars” e, soprattutto, un Will Poulter magnifico, vero cattivo, perfidamente interpretato. Fa accapponare la pelle.
Cast: John Boyega, Will Poulter, Algee Smith, Jason Mitchell, John Krasinski, Anthony Mackie.
Box Office: $21.5 milioni
Vale o non vale: Sicuramente da vedere, se non altro per la tremenda – eppure vera – storia che racconta. C’è ancora molta attualità, purtroppo.
Parola chiave: Razzismo.

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Bengi

lunedì 1 gennaio 2018

Film 1469 - Star Wars: The Last Jedi

Secondo appuntamento cinematografico a Townsville e, finalmente, mi concedo il piacere di tornare in una galassia molto, molto lontana...

Film 1469: "Star Wars: The Last Jedi" (2017) di Rian Johnson
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Visto il marketing tanto pressante sarebbe stato difficile ignorare il richiamo della Forza e non accorgersi del ritorno al cinema della terza trilogia legata al franchise di "Guerre Stellari", così devo ammettere che fossi particolarmente curioso e interessato di vedere l'ennesimo capitolo di una saga apparentemente infinita e in grado, nel tempo, di resuscitare dalle proprie ceneri.
Dopo un ottimo inizio innescato da "Il risveglio della Forza", per il secondo episodio si prospettava il non facile compito di traghettare la storia verso un finale nuovamente epico e carico di aspettative (in arrivo nelle sale il 20 dicembre 2019). Cosa era legittimo aspettarsi, quindi, da "The Last Jedi"? Sicuramente lo sviluppo di tutte quelle situazioni precedentemente anticipate - Rey e Luke Skywalker, Kylo Ren e Snoke solo per citarne un paio - oltre che una serie di scene spettacolari e l'ormai abituale effetto nostalgia che questo tipo di prodotti, spalmati su ampi archi temporali e ricchi di una propria mitologia, riescono a portare con sé. E, nel concreto, cosa ha effettivamente aggiunto l'episodio numero 8 all'universo di "Star Wars"?
La cosa che più salta all'occhio è sicuramente una certa dose di umorismo in un formato insolito rispetto ai precedenti titoli, basato su tempi comici e una serie di personaggi-spalla cui è delegato il compito di stemperare un'atmosfera altrimenti sempre molto seria. Tra combattimenti altamente distruttivi e una serie di cattivissimi che si prendono davvero molto sul serio, il temperamento burbero e respingente di Skywalker è sicuramente un espediente simpatico - anche se alla lunga stanca - e le giravolte di BB-8 contribuiscono ad animare la scena esattamente come un tempo spettava a R2-D2. Da questo punto di vista dunque il film riesce a ritagliarsi una nuova forma di umorismo che ne marca distintivamente i contorni e per la maggior parte del tempo risulta una strategia vincente.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico è innegabile, anche in questa occasione, che il prodotto si presenti magnificamente realizzato. Una fotografia brillante e una scelta predominante dell'uso del colore rosso caratterizzano tutto il progetto, andando inoltre a sottolinearne i contorni drammatici ed epici, un'altra delle caratteristiche principali di "The Last Jedi". L'idea che rimane impressa, infatti, è che l'avvicinarsi di uno scontro finale devastante sia inevitabile e che nonostante la situazione disperata - i ribelli sono in netta minoranza - Rey & co. non mancheranno in primis di dare del filo da torcere al Primo Ordine e in secondo luogo, ovviamente, di trionfare in maniera spettacolare.
Sempre legati alla qualità tecnica, gli effetti speciali sono come al solito eccellenti, magnificamente realizzati e credibili soprattutto nelle scene d'azione - il personaggio di Lupita Nyong'o, Maz Kanata, però non mi fa impazzire -; non mi stupirei se si trasformassero in una nomination all'Oscar.
Ho gradito anche la nuova (e molto più evidente rispetto al titolo precedente) contrapposizione fra bene e male, perfettamente reincarnata nel duo Rey/Kylo Ren, qui messi addirittura in comunicazione mentale dalla Forza stessa anche se a volte i che i contatti mente-a-mente risultano un tantino ridicoli, specialmente quando Kylo (Adam Driver) si ritrova a fare la sua "chiamata" a petto nudo... Non a caso è appena nato l'hashtag #KyloRenChallenge. Il colpo di scena legato al figlio di Leia e Han Solo, poi, è ben architettato e giunge perfettamente funzionale quanto inaspettato a rinvigorire la trama, dando certamente una svolta gustosa alla storia altrimenti un po' troppo statica in alcuni punti. Nonostante sia apprezzabile che si siano ulteriormente definiti i confini tra buoni e cattivi e che i personaggi stiano ognuno trovando la propria strada verso il finale, è infatti innegabile una certa mancanza di brio che pervade tutta la storia e va ad intaccare leggermente un risultato finale che, nonostante tutte le buone premesse e quanto detto finora, non riesce comunque a soddisfare del tutto. Lo scontro finale che vede i ribelli messi spalle al muro dall'esercito del Primo Ordine non fatica a ricordare l'infausto destino dei cavalieri di Rohan al fosso di Helm raccontato ne "Le due torri"; la scena con Leia (Carrie Fisher, scomparsa esattamente un anno fa) che resuscita nello spazio non è esattamente indimenticabile e mi rimane un po' misteriosa, per non parlare del leader supremo Snoke (spoiler) che, dopo ore di chiacchiere su potere e sottomissione, finirà per venire ammazzato con uno stupidissimo stratagemma. Aggiungo anche che l'ennesima comparsata di Yodasembra più una marchetta per i fans della prima ora che un'effettiva necessità di sceneggiatura.
Insomma, nonostante tutta una serie di ottimi elementi, quello che mi sento di dire è che "Star Wars: The Last Jedi" a volte non sembra nemmeno un episodio legato alla saga per via del suo umorismo a sé e i toni spesso sopiti, cosicché nonostante l'evidente qualità del prodotto finale, parte del buon lavoro fatto è messo in ombra da quegli aspetti che stridono con il contesto generale. Sicuramente parte di questa dualità nel percepire la pellicola sta nella peculiarità del prodotto stesso, obbligato - come tanti altri - a traghettare la storia da un inizio a una fine che non stanno, però, nei suoi 152minuti di durata. Riguardo a quest'ultimo punto, poi, si può sicuramente dire che si potesse essere un filo più concisi.
Tutto sommato "Star Wars VIII" è un buon secondo capitolo che ha, come è giusto che sia, i suoi pro e i suoi contro. La critica lo ha osannato proponendolo addirittura quale miglior episodio finora realizzato, il che mi pare sia un'esagerata provocazione. Sicuramente si tratta di un buon prodotto il quale, però, non manca di presentare qualche pecca; perfetto il cast anche se non esattamente essenziali i nuovi personaggi (interpretati da Laura Dern e Benicio del Toro), colonna sonora di John Williams come sempre magnifica, regia solida. Forse concentrandosi meno sull'umorismo e più sull'andare al nocciolo della questione si sarebbe ottenuto un risultato più efficace, anche se in definitiva il risultato è soddisfacente.
Film 15 - Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Film 23 - Star wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Film 30 - Star wars: Episodio III - La vendetta dei sith
Film 37 - Guerre stellari: Episodio IV - Una nuova speranza
Film 41 - Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora
Film 50 - Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi
Film 1072 - Star Wars - Il risveglio della Forza 3D
Film 1080 - Star Wars - Il risveglio della Forza
Film 1469 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1816 - Star Wars: The Rise of Skywalker
Film 1290 - Rogue One
Film 1679 - Solo: A Star Wars Story
Cast: Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Andy Serkis, Lupita Nyong'o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran, Laura Dern, Benicio del Toro, Joonas Suotamo, Billie Lourd, Mike Quinn, Timothy D. Rose.
Box Office: $1.040 miliardi (ad oggi)
Consigli: Sicuramente una delle pellicole più attese della stagione, "The Last Jedi" non fallisce nel consegnare al popolo di fedelissimi della saga di "Star Wars" l'ennesimo buon capitolo da gustare, amare e in definitiva venerare. Per tutti gli altri potrebbero risultare un po' ostiche le 2 ore e 32 minuti di durata complessiva, per una storia che ha sicuramente molto da raccontare, anche se a volte non riesce a risultare esattamente efficace. Tutto sommato comunque un titolo imperdibile, di grande intrattenimento e ben realizzato. La Forza è tornata e ha contagiato già tutto il mondo.
Parola chiave: Localizzatore.

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Bengi

venerdì 15 dicembre 2017

Star Wars: Gli ultimi Jedi - Tutto quello che c'è da sapere

Star Wars: The Last Jedi (also known as Star Wars: Episode VIII – The Last Jedi) is a 2017 American epic space opera film written and directed by Rian Johnson. It is the second film in the Star Wars sequel trilogy, following Star Wars: The Force Awakens (2015). The film is produced by Lucasfilm and distributed by Walt Disney Studios Motion Pictures. It stars Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Andy Serkis, Lupita Nyong'o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, and Gwendoline Christie in returning roles, with Kelly Marie Tran, Laura Dern, and Benicio del Toro joining the cast. It also marks the final performance of Fisher, who died in December 2016, with the film being dedicated in her honor.
A sequel, provisionally titled Star Wars: Episode IX, is scheduled for December 20, 2019.


Star Wars: Gli ultimi Jedi (Star Wars: The Last Jedi), noto anche come Star Wars: Episodio VIII - Gli ultimi Jedi, è un film del 2017 scritto e diretto da Rian Johnson.
Prodotto dalla Lucasfilm e distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures, è l'ottava pellicola della saga di Guerre stellari e il secondo della cosiddetta Trilogia sequel dopo Star Wars: Il risveglio della Forza, ed è interpretato da Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong'o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Andy Serkis, Benicio del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran. Il film è ambientato immediatamente dopo gli eventi de Il risveglio della Forza.


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Film 15 - Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Film 23 - Star wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
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lunedì 22 maggio 2017

Film 1359 - The Circle

Da quando tengo il mio quadernino degli appunti per le recensioni, questo film è quello di cui ho scritto di più. E il motivo è perché niente della storia funziona...

Film 1359: "The Circle" (2017) di James Ponsoldt
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Passo da un film con Karen Gillan all'altro nel giro di poche ore (vedi "Guardiani 2"). Dismessa la maschera di Nebula, qui la ritrovo su di giri ed elettrizzata per l'isola felice di The Circle, una sorta di Apple + Google misto Scientology che sembra una roba per geni e, invece, si rivela una gran cagata (pardon per il francese). E lo dico un po' a malincuore vista la presenza di Emma Watson che apprezzo ma che, rari casi a parte, in quanto a vagliare copioni non mi pare proprio un asso.
Nonostante questa storia presenti una serie di elementi intriganti che parrebbero poter costruire le basi per un buon thriller, in realtà ogni possibilità di sensatezza si brucia nel giro del secondo tempo. Che The Circle sia più una setta che un luogo di lavoro felice bastano 10 minuti per capirlo, mentre alla Watson ci vuole una permanenza lunga mesi e la drammatica uscita di scena di un amico molto più furbo di lei. Il labile confine fra utilità e invasione della privacy qui vuole essere portato all'estremo nel tentativo di strizzare l'occhio allo spettatore, quasi a suggerirgli: "Hai visto come siamo intelligenti noi di The Circle (e per estensione noi della produzione del film)?"
In realtà l'assurdità della trama smentisce in fretta i tentativi - magari anche nobili, per carità - di una scrittura matura e introspettiva, quasi di denuncia rispetto a una tematica attuale e difficile da gestire come quella del privato in rete. "The Circle" sembra voler affrontare l'argomento per metterne alla berlina gli aspetti negativi e discutibili passando per un elenco di luci ed ombre che, in realtà, è meno azzeccato di quanto sia autocelebrativamente geniale. Innanzitutto c'è da chiedersi perché una che abbia già espresso perplessità rispetto alla comunità di The Circle (e sia già stata messa in guardia riguardo a certe attività non esattamente pro privacy) dovrebbe votarsi consapevolmente ad un progetto che la invischierà ancor di più all'interno dell'organizzazione. Non contenta, deciderà perfino di farsi riprendere in diretta tutto il giorno tutti i giorni, rendendo accessibile a chiunque in qualunque momento ogni contenuto che la riguardi (telefonate, mail, conversazioni...).
D'altra parte non si capisce come sia possibile che la stessa The Circle, nelle persone dei suoi fondatori, non pensi di mettere sotto sorveglianza la ragazza - nel tempo seguita da miliardi di persone - alla quale hanno deciso di consegnare tanta popolarità (leggi potere). E' del resto proprio attraverso questo strumento che verrà a verificarsi la fine della storia. Ma gli elementi che non quadrano non sono finiti qui. Perché Ty (John Boyega), ex fondatore scontento di The Circle, non è sotto sorveglianza? Non nasconde di certo il proprio malcontento rispetto alla gestione da parte dei due altri amministratori Tom Hanks (che ci fai qui?) e Patton Oswalt, per cui non ci si può non chiedere perché non venga spiato dalla struttura più spiona del pianeta... Il che rende ancora più assurdo che lui e la Watson (nel film Mae) si infiltrino indisturbati all'interno del nuovo covo segreto dell'azienda non solo una volta, ma ben due! La donna più online del mondo e il creatore scontento girano indisturbati per il campus, chiacchierano senza che nessuno si insospettisca, parlano senza che qualcuno li ascolti, il che è ancora più paradossale se si pensa che nel momento in cui l'amico di Mae la raggiunge a The Circle per parlare, la gente si ferma addirittura a filmarli con palmari e cellulari...
Senza contare - e giuro che poi mi fermo - che Mae e l'amica frizzantina per i troppi farmaci parleranno serenamente al telefono senza che nessuno ascolti i loro piani sovversivi. Non solo Mae aveva già evidenziato una certa insofferenza nei confronti dell'ideologia alla base del progetto, ma l'amica aveva addirittura precedentemente mandato a stendere tutti durante una riunione dell'esecutivo (motivo per il quale se n'era andata da The Circle). Visti i presupposti mi sarei aspettato un minimo di sorveglianza da chi, secondo questa stessa storia, è capace di detenere tanto potere e saperlo sfruttare in maniera così geniale: riesci a convincere i governi di vari paesi del mondo ad obbligare la popolazione ad usare la tua piattaforma per esprimere le preferenze di voto durante le elezioni - ma nessuno ci vede conflitti di interesse, monopolio, violazioni delle principali norme su sicurezza e privacy? - e poi non sei in grado di mettere sotto sorveglianza i telefoni dei tuoi dipendenti? Ma allora cosa te le cripti a fare le mail, signor Tom Hanks, solo per bullarti di figaggine informatica fine a se stessa?!
Poi, oltre alla scenggiatura un po' scema, devo dire che nemmeno i dialoghi funzionano granché. Ho trovato altresì fastidioso il fatto che ci sia uno scambio di battute spesso eccessivo, quasi a voler sottolineare una certa furbizia ed intelligenza di fondo del progetto che, sappiamo, non c'è. Il risultato è un ritmo spezzato da continue interruzioni (il caso più eclatante è la scena della riunione in cui Mae, masochista, spiega la sua idea riguardo alle elezioni) e una comunicazione ridondante che finisce per risultare sciocca.
Insomma, un cast da grandi occasioni sprecato per un risultato finale banale e insensato. "The Circle" sembra voler dire la sua sulla questione della vita privata e la sua invasione da parte di social network e affini, eppure si perde a raccontare una storia disconnessa e narrativamente poco plausibile che fa semplicemente sfoggio di scenografie accattivanti, una protagonista sulla cresta dell'onda e un incipit intrigante che, però, avevamo già visto altrove. Non basta.
Cast: Emma Watson, Tom Hanks, John Boyega, Karen Gillan, Ellar Coltrane, Patton Oswalt, Glenne Headly, Bill Paxton, Judy Reyes, Beck.
Box Office: $25.3 milioni (ad oggi)
Consigli: Francamente il risultato finale è deludente e sconclusionato. La storia della tecnologia come gabbia, arma che ci si ritorce contro è vecchia ormai e trovare nuovi modi per svilupparla e renderla più originale è difficile. Qui il tentativo è fallimentare soprattutto per colpa di una trama superficiale e scritta male nonostante il ricorso al romanzo omonimo di Dave Eggers (che mi auguro sia un tantino migliore del suo fratellastro cinematografico). Se si apprezza Emma Watson o Tom Hanks può valere la pena di dare una chance ai propri beniamini, ma davvero "The Circle" è un tentativo deludente di thriller fantascientifico per cui, nel caso, non dite che non eravate state (ampiamente) avvisati.
Parola chiave: Incidente stradale.

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martedì 1 marzo 2016

Film 1080 - Star Wars - Il risveglio della Forza

Dopo averlo visto in 3D, ero curioso di vederlo senza la terza dimensione e soprattutto lasciando a casa gli scomodi occhialini. E, magari, questa volta non perdendomi l'inizio.
Film 1080: "Star Wars - Il risveglio della Forza" (2015) di J.J. Abrams
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Non solo clamoroso successo commerciale, attesissimo reboot o operazione nostalgica, questo "Star Wars 7" è una pellicola davvero ben fatta. Una bella sopresa non scontata.
Gli effetti speciali magnifici, il cast nuovo e originale, le atmosfere di un tempo, i giri nello spazio, la Forza, le famosissime note di John Williams... Tutto concorre a ricreare ciò che di buono di questa saga avevamo lasciato ormai 10 anni fa, pur trasformandolo in qualcosa di originale in grado di distinguersi dai precedenti titoli del prolifico franchise. La mano esperta di J.J. Abrams accompagna sapientemente lo spettatore per 2 di pellicola tra inseguimenti e battaglie, fughe per il rotto della cuffia e "nascondini" in mezzo al bosco, tra nuove avventure e vecchi snodi che qui prendono nuove forme. La vita continua anche nella galassia, non importa quanto lontano essa sia.
Al di là di alcune scaramucce di George Lucas che ha tentato di dirsi risentito poiché la Disney non lo avrebbe minimamente considerato nella produzione di questo num. 7 (poi subito rientrate), è evidente che i toni di "Star Wars" sono finalmente quelli apprezzabili di un tempo. Dopo la trilogia moderna che aveva decisamente abbassato la qualità generale, qui ritroviamo una storia interessante e una produzione in grado di gestire sceneggiatura, cast, scenografie ed effetti speciali: finalmente. Questa pellicola non poteva essere solo un prodotto per aficionados, ma doveva diventare un nuovo capitolo traino che portasse il franchise verso una ritrovata fama e un rinnovato interesse del pubblico, anche quello che nel 1977 non era ancora nato.
A mio avviso la missione è più che compiuta, anzi, egregiamente portata a termine. Il prossimo capitolo, "Star Wars: Episode VIII" è previsto in America per il 15 dicembre 2017: sarà di nuovo un bel Natale.
Ps. Il film è stato candidato a 5 Oscar e a 4 BAFTA, di cui ne ha vinto 1 per gli effetti speciali.
Film 15 - Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Film 23 - Star wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Film 30 - Star wars: Episodio III - La vendetta dei sith
Film 37 - Guerre stellari: Episodio IV - Una nuova speranza
Film 41 - Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora
Film 50 - Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi
Film 1072 - Star Wars - Il risveglio della Forza 3D
Film 1080 - Star Wars - Il risveglio della Forza
Film 1469 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1816 - Star Wars: The Rise of Skywalker
Film 1290 - Rogue One
Film 1679 - Solo: A Star Wars Story
Cast: Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong'o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Peter Mayhew, Max von Sydow, Gwendoline Christie, Simon Pegg, Greg Grunberg.
Box Office: $2.048 miliardi
Consigli: Inutile girarci intorno: se si è fan delle saghe spaziali, delle avventure a cardiopalma, degli effetti speciali in grande stile, dei cambi di pelle o semplicemente se vi mancava la Forza, questo titolo è imperdibile. E, in tutta onestà, in quanto vero grande ritorno del 2015 insieme all'altra saga ("Jurassic World"), forse si tratta di un must-see anche per gli altri. Un blockbuster ben fatto e piacevolissimo da seguire, abbastanza divertente, colorato e chiassoso, con un cast veramente ben assortito e una storia ben confezionata rendono "Star Wars: The Force Awakens" un ottimo esempio contemporaneo di cinema d'intrattenimento.
Parola chiave: Primo Ordine.

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Bengi

mercoledì 23 dicembre 2015

Film 1073 - Star Wars - Il risveglio della Forza 3D

Uscito dalla sala qualche ora fa, non potevo non commentare a caldo!
Film 1073: "Star Wars - Il risveglio della Forza" (2015) di J.J. Abrams
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: padre
Pensieri: J.J. Abrams torna a risollevare le sorti di un franchise e, neanche a dirlo, fa subito centro. Dopo "Mission: Impossible" e "Star Trek" ora anche "Star Wars" (pure ironico), del quale risveglia la forza e pure l'azione nonché già il box-office, praticamente frantumatore di ogni record finora stabilito al debutto (ma a "Jurassic World" è rimasto qualcosa). Nuovo Re Mida di Hollywood, il regista e sceneggiatore e produttore siede qui in cabina di pilotaggio di un'astronave che avrebbe senza alcun dubbio intrapreso un viaggio galattico, ma non si sarebbe potuto dire quanto lontano visto i predecessori cinematografici.
Dopo aver abbandonato i sequel originali degli anni '80, infatti, George Lucas era tornato negli anni '00 al timone del suo gioiellino per finire di cominciare una delle storie più famose di sempre... rovinandola. Sappiamo tutti che "Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni" è un film terribile e solo grazie al successivo "La vendetta dei Sith" la saga ha ritrovato una degna conclusione, dunque era ovvio che questo settimo episodio sarebbe stato accolto da un esordio col botto, ma ciò non avrebbe garantito un vero e proprio successo, che però c'è stato. La critica ha subito acclamato la storia, i fans sono accorsi a fiumi e sembrano tutti estremamente soddisfatti di questo revival intergalattico dal sapore nostalgico. Quindi?
Quindi sì, "Star Wars - Il risveglio della Forza" funziona, soprattutto nel secondo tempo. Il nuovo trio di personaggi molto eterogeneo porta una ventata d'aria fresca e svecchia le mummie del passato, che pure reggono benissimo il confronto. Daisy Ridley sembra più un maschio, bisogna dirlo, ma attendo che la forza sia con lei per vedere se la cosa poi la cambiasse; John Boyega ha un personaggio che ancora non ho inquadrato del tutto, al di là del suo coraggio per aver voltato le spalle al Primo Ordine, ma sicuramente con i prossimi film se ne saprà di più; Oscar Isaac potrebbe essere il nuovo Harrison Ford per simpatia e senso dell'avventura se non ce lo uccidono prima. Insieme, comunque, sembrano una buona squadra. Assieme a loro tornano, come si diceva, le vecchie guardie: Ford, Carrie Fisher e Mark Hamill, per non parlare delle varie spalle pelose o robotiche. L'effetto finale è un po' nostalgico, un po' simpatico, un po' buffo e, alla fine, il gruppo funziona (BB-8 è il migliore), anche se all'inizio le battute non mi pare siano sempre giocate al meglio.
La trama è come sempre abbastanza intricata, spezzata dai soliti tagli del montaggio che ci rimbalzano da una situazione all'altra in maniera piuttosto rapida. Ammetto che non ricordassi praticamente niente della fine di "Il ritorno dello Jedi", quindi partivo svantaggiato; in ogni caso dopo essermi ritrovato non ho fatto alcuna fatica a seguire - va detto che ho perso praticamente tutta la canonica scritta riepilogativa a scorrimento a causa del ritardo con cui sono arrivato -. Questa storia è sufficientemente chiara una volta che si arriva al punto, anche se per giungerci, come è solito per Abrams, ci vuole tutto un preambolo che dura non poco. Forse avrei preferito meno storia di Rey (Ridley) e più storia direttamente gettata nell'azione, ma mi rendo perfettamente conto che costruire un solido contesto fosse vitale per un primo capitolo che arriva con così tanta distanza temporale rispetto al suo predecessore e con un bagaglio tanto carico di sacralità e riverenze. In ogni caso la grande differenza tra primo e secondo tempo sta negli schieramenti: se all'inizio seguiamo più il lato oscuro, conosciamo i nuovi cattivi, ci addentriamo nelle loro gigantesche navi spaziali, è solo con la seconda parte che ci ricordiamo che, teoricamente, stiamo dalla parte che la Forza la usa per fare del bene. Così conosciamo meglio la Resistenza e, finalmente, voliamo tra i suoi ranghi. E' una trovata che mi è piaciuta, dato che permette di approfondire meglio una parte di storia altrimenti sempre lasciata sullo sfondo: chi sono gli stormtrooper.
Le sequenze d'azione sono molte e gli effetti speciali, uniti al 3D, riescono a valorizzare egregiamente l'effetto finale. Pur non snaturando gli stupendi inseguimenti spaziali cui già eravamo abituati con la trilogia originale, con "Star Wars: The Force Awakens" si entra davvero nella scena, si vive l'ansia dell'attacco e la paura del colpo sferrato, oltre che del brivido degli inseguimenti a bordo delle varie navi spaziali. Io, sarò anche limitato, ma trovo che questa sia la vera forza della saga di "Star Wars", capace di discostarsi da tutte le altre già 40 anni fa per potenza delle immagini e della loro narrazione. In questo senso non si rimane per niente delusi dal nuovo capitolo che, anzi, una volta che ingrana la marcia non lascia tempo nemmeno per respirare. La scena finale a sole spade laser, poi, sarà decisamente emozionante.
E il tanto pubblicizzato supercattivo Kylo Ren? Premesso che ormai lo si dice per ogni antagonista che si approcci al grande schermo, credo che non lo si possa ritenere poi così "super", ma certamente cattivo sì. Adam Driver mi sembra una buona scelta di cast che spero saprà regalare qualche memorabile momento dark (che pure qui già ce n'è uno, ma spoilerare non si può!). Forse meno efficace il personaggio del Generale Hux (Domhnall Gleeson) che a tratti ho trovato un po' troppo sopra le righe, per non dire ridicolo.
Ma concludiamo. "Il risveglio della Forza" è un buonissimo titolo, intrigante, accattivante, ben girato e molto dinamico, con momenti simpatici e sequenze d'azione degne del loro nome. A quelli che hanno parlato di possibilità di nomination all'Oscar come Miglior film francamente chiedo se stiano scherzando, anche se è innegabile che il risultato finale qui sia assolutamente di valore. J.J. Abrams riesce ad equilibrare bene passato, presente e le promesse di un futuro che, per questo franchise, sembra più roseo che mai. Riuscirà "Star Wars" a cavalcare costantemente quest'ondata di successo? Io credo sinceramente di sì. Conferme o smentite non proprio a breve, ma molto attese: Episodio VIII e Episodio IX sono previsti, rispettivamente, nel 2017 e il 2019.
Ps. Per la serie c'è, ma non si vede: Lupita Nyong'o (Oscar per "12 anni schiavo") è l'aliena Maz Kanata, Andy Serkis è il Leader Supremo Snoke e Gwendoline Christie ("Il Trono di Spade") è il capitano Phasma.
Film 15 - Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Film 23 - Star wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Film 30 - Star wars: Episodio III - La vendetta dei sith
Film 37 - Guerre stellari: Episodio IV - Una nuova speranza
Film 41 - Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora
Film 50 - Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi
Film 1072 - Star Wars - Il risveglio della Forza 3D
Film 1080 - Star Wars - Il risveglio della Forza
Film 1469 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1595 - Star Wars: The Last Jedi
Film 1816 - Star Wars: The Rise of Skywalker
Film 1290 - Rogue One
Film 1679 - Solo: A Star Wars Story
Cast: Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong'o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Peter Mayhew, Max von Sydow, Gwendoline Christie, Simon Pegg, Greg Grunberg.
Box Office: $610.8 milioni (ad oggi)
Consigli: Ok, ammetto che forse rivedere i precedenti 6 film prima di gustarsi questo potrebbe essere una mossa più sensata del semplice approccio pigro del andiamo e vediamo come va. poi è vero che si capisce benissimo lo stesso, però si perde un po' del senso d'insieme nel mentre che si cerca nella memoria di ricordare cosa ha fatto chi in quale episodio e perché. In generale, comunque, è impossibile esimersi dal farsi un'opinione su "The Force Awakens", altro caso eclatante di fenomeno pop dell'ultimo periodo. Dopo la pubblicità martellante, il costante parlarne, l'attesa e un solleticante senso nostalgico, non è davvero il caso di lasciarsi scappare l'occasione di vedere al cinema un titolo d'intrattenimento valido come questo. E, se non ve la sentite, che la forza sia con voi.
Parola chiave: Luke Skywalker.

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