Visualizzazione post con etichetta Daniel Kaluuya. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Daniel Kaluuya. Mostra tutti i post

martedì 19 settembre 2023

Film 2197 - Spider-Man: Across the Spider-Verse

Intro: Pomeriggio al cinemadi qualche mese fa per recuperare una pellicola che non volevo assolutamente perdermi!

Film 2197: "Spider-Man: Across the Spider-Verse" (2023) di Joaquim Dos Santos, Kemp Powers, Justin K. Thompson
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: già il primo film era riuscito nell'intento di abbinare con successo le avventure di un giovane Spider-man alla computer grafica (molto vicina al fumetto) e con questo secondo capitolo le cose sono addirittura migliorate. Il che, visto il periodo, non è cosa assolutamente scontata.
"Spider-Man: Across the Spider-Verse" è un ottimo sequel, probabilmente addirittura migliore dell'originale: ha un buon ritmo, è visivamente accattivante e riesce a bilanciare benissimo la propria storia tra avventura e humor, divertimento e tematiche più complesse.
Spider-man e tutte le sue versioni alternative da multiverso - qui Spider-Verse - garantiscono un ulteriore livello di esplorazione del personaggio, un aspetto che non solo favorisce la storia e lo sviluppo del proprio protagonista, ma regala anche al pubblico divertenti e (altrimenti) inimmaginabili personaggi che colorano ulteriormente il racconto.
Il tutto, mixato a una colonna sonora perfetta e un appeal visivo che raramente contraddistingue così prepotentemente un prodotto cinematografico, per un risultato finale che funziona e si lascia guardare con estremo piacere. Magari tutti i film sui supereroi dell'ultimo periodo fossero tutti così!
Film 1728 - Spider-Man: Into the Spider-Verse
Film 2197 - Spider-Man: Across the Spider-Verse
Cast: Shameik Moore, Hailee Steinfeld, Brian Tyree Henry, Lauren Vélez, Jake Johnson, Jason Schwartzman, Issa Rae, Karan Soni, Shea Whigham, Greta Lee, Daniel Kaluuya, Mahershala Ali, Oscar Isaac.
Box Office: $689.8 milioni
Vale o non vale: Ottimo ritmo, un'identità grafica potentissima e assolutamente riconoscibile (sarà un caso che il film sulle Tartarughe Ninja, "Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem" uscito qualche settimana fa presenti le stesse caratteristiche? Io non credo...), un grande protagonista, Spider-man, che ultimamente sembra non sbagliare un colpo in termini di pellicole cinematografiche. Sicuramente questo "Across the Spider-Verse" è diverso dai film in live-action sull'Uomo ragno, eppure sembra quasi funzionare addirittura meglio. Vedere per credere.
Premi: /
Parola chiave: "Canon event".
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 27 settembre 2022

Film 2132 - Nope

Intro: Un horror (in teoria) che Ciarán vuole vedere?! Bisognava correre al cinema!

Film 2132: "Nope" (2022) di Jordan Peele
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: più che un horror un thriller fantascientifico, "Nope" funziona e intrattiene a dovere grazie a due protagonisti ben assortiti (Daniel Kaluuya e Keke Palmer), un gruppo di comprimari che funziona (soprattutto la rivelazione Brandon Perea) e una storia bizzarra che riesce a mantenere l'attenzione dello spettatore, almeno fino a quando non si rivela il mistero.
Che poi, per carità, l'attenzione rimane comunque, anche se devo ammettere che una volta visto il mostro, la potenza misteriosa ed evocativa del film perde qualche tacca di epicità. Perché sì, come sempre, è meglio suggerire che mostrare, lasciare che la fantasia di chi guarda spazi illimitata a creare quel mix perfetto di paura per l'ignoto e per ciò che si teme di più. Del resto "Lo squalo" docet.
In generale trovo che Peele con questo suo terzo titolo da regista e sceneggiatore si sia riscattato rispetto a un secondo appuntamento cinematografico, "Us", con non poche problematiche di trama.
Qui, per quanto come di consueto si prenda la storia alla lontana e il ritmo della prima parte del film sia alquanto altalenante, il risultato finale è coeso e funziona, lasciando al di fuori per la maggior parte del tempo sottotesti e suggerimenti più "alti". Anche se, si capisce, l'intermezzo della scimmia impazzita è certamente un commentario sulla società odierna.
Detto questo, "Nope" è stato ciò che mi aspettavo? In parte no, anche se la visione mi ha colpito più in positivo di quanto mi aspettassi. Avrei preferito che la prima parte del film avesse un ritmo più sostenuto, ma una volta che il racconto ingrana la storia fa altrettanto. Insieme all'attenzione di chi guarda. Insomma, niente male la terza fatica del nuovo pupillo del cinema USA Jordan Peele.
Cast: Daniel Kaluuya, Keke Palmer, Steven Yeun, Michael Wincott, Brandon Perea, Wrenn Schmidt, Barbie Ferreira.
Box Office: $170.8 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Belle musiche, regia ispirata, cast affiatato e fotografia notturna da paura, "Nope" funziona su tutta la linea, anche se ci mette un po' ad ingranare nel primo tempo. Tutto sommato, però, una bella esperienza cinematografica.
Premi: /
Parola chiave: The Oprah shot.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 16 marzo 2021

Oscars 2021: nomination e vincitori

Le nomination sono finalmente arrivate e sì, Laura Pausini ce l'ha fatta: è ufficialmente nominata all'Oscar per la Miglior canzone. Sono ancora abbastanza scioccato dalla notizia, ma fa comunque piacere riconoscere qualche nome italiano tra i nominati ("Pinocchio" di Garrone ha ricevuto due nomination).
Per il resto le cose sono andate abbastanza secondo programma e, finalmente, pare esserci uno spiraglio dal punto di vista dell'inclusività su molteplici fronti (etnico e di genere in primis). Alcuni elementi da menzionare: la categoria Miglior sonoro, fino all'anno scorso divisa in due sub-categorie (montaggio e mixaggio), da questa edizione è stata incorporata in un unico gruppo; Viola Davis è l'attrice di colore che ha ottenuto più nomination nella storia degli Academy Awards grazie a questa quarta candidatura per il film Netflix "Ma Rainey's Black Bottom"; per la prima volta due donne sono candidate nella categoria Miglior regia (Chloé Zhao e Emerald Fennell); come già sappiamo, Laura Pausini è nominata per "Io Si (Seen)", canzone portante del film "La vita davanti a sé" di Edoardo Ponti. La Pausini condivide la nomination con Diane Warren che, al momento, ha collezzionato 12 candidature e nessuna vittoria (questo dovrebbe essere l'anno buono); e a proposito di una valanga di nomination e ancora (vergognosamente) 0 statuette, Glenn Close è candidata come Miglior attrice non protagonista per "Hillbilly Elegy" stesso ruolo per cui, curiosamente è candidata anche ad un Razzie Award come Peggior attrice non protagonista. Vedremo cosa succederà il 25 aprile quando si terrà la cerimonia, anche quest'anno senza un presentatore.

93rd Academy Awards 
Best Picture
The Father – David Parfitt, Jean-Louis Livi, and Philippe Carcassonne
Judas and the Black Messiah – Shaka King, Charles D. King, and Ryan Coogler
Mank – Ceán Chaffin, Eric Roth, and Douglas Urbanski
Minari – Christina Oh
Nomadland – Frances McDormand, Peter Spears, Mollye Asher, Dan Janvey, and Chloé Zhao
Promising Young Woman – Ben Browning, Ashley Fox, Emerald Fennell, and Josey McNamara
Sound of Metal – Bert Hamelinick and Sacha Ben Harroche
The Trial of the Chicago 7 – Marc Platt and Stuart Besser

Best Director

Lee Isaac Chung – Minari
Emerald Fennell – Promising Young Woman
David Fincher – Mank
Thomas Vinterberg – Another Round
Chloé Zhao – Nomadland

Best Actress
Viola Davis – Ma Rainey's Black Bottom as Ma Rainey
Andra Day – The United States vs. Billie Holiday as Billie Holiday
Vanessa Kirby – Pieces of a Woman as Martha Weiss
Frances McDormand – Nomadland as Fern
Carey Mulligan – Promising Young Woman as Cassandra “Cassie” Thomas

Best Actor
Riz Ahmed – Sound of Metal as Ruben Stone
Chadwick Boseman (posthumous nominee) – Ma Rainey's Black Bottom as Levee Green
Anthony Hopkins – The Father as Anthony
Gary Oldman – Mank as Herman J. Mankiewicz
Steven Yeun – Minari as Jacob Yi

Best Supporting Actress
Maria Bakalova – Borat Subsequent Moviefilm
Glenn Close – Hillbilly Elegy as Bonnie "Mamaw" Vance
Olivia Colman – The Father as Anne
Amanda Seyfried – Mank as Marion Davies
Youn Yuh-jung – Minari as Soon-ja

Best Supporting Actor

Sacha Baron Cohen – The Trial of the Chicago 7 as Abbie Hoffman
Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah as Fred Hampton
Leslie Odom Jr. – One Night in Miami... as Sam Cooke
Paul Raci – Sound of Metal as Joe
LaKeith Stanfield – Judas and the Black Messiah as William "Bill" O'Neal

Best Original Screenplay
Judas and the Black Messiah – Screenplay by Will Berson and Shaka King; Story by Will Berson, Shaka King, Keith Lucas, and Kenny Lucas
Minari – Lee Isaac Chung
Promising Young Woman – Emerald Fennell
Sound of Metal – Screenplay by Darius Marder and Abraham Marder; Story by Darius Marder and Derek Cianfrance
The Trial of the Chicago 7 – Aaron Sorkin

Best Adapted Screenplay
Borat Subsequent Moviefilm – Screenplay by Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer, Peter Baynham, Erica Rivinoja, Dan Mazer, Jena Friedman, and Lee Kern; Story by Baron Cohen, Hines, Swimer, and Nina Pedrad; Based on the character Borat Sagdiyev by Baron Cohen
The Father – Christopher Hampton & Florian Zeller, based on the play by Zeller
Nomadland – Chloé Zhao, based on the book by Jessica Bruder
One Night in Miami... – Kemp Powers, based on his play
The White Tiger – Ramin Bahrani, based on the novel by Aravind Adiga

Best Animated Feature Film

Onward – Dan Scanlon and Kori Rae
Over the Moon – Glen Keane, Gennie Rin, and Peilin Chou
A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon – Richard Phelan, Will Becher, and Paul Kewley
Soul – Pete Docter and Dana Murray
Wolfwalkers – Tomm Moore, Ross Stewart, Paul Young, and Stéphan Roelants

Best International Feature Film
Another Round (Denmark) in Danish – directed by Thomas Vinterberg
Better Days (Hong Kong) in Mandarin – directed by Derek Tsang
Collective (Romania) in Romanian – directed by Alexander Nanau
The Man Who Sold His Skin (Tunisia) in Arabic – directed by Kaouther Ben Hania
Quo Vadis, Aida? (Bosnia and Herzegovina) in Bosnian – directed by Jasmila Žbanić

Best Documentary Feature
Collective – Alexander Nanau and Bianca Oana
Crip Camp – Nicole Newnham, Jim LeBrecht and Sara Bolder
The Mole Agent – Maite Alberdi and Marcela Santibáñez
My Octopus Teacher – Pippa Ehrlich, James Reed, and Craig Foster
Time – Garrett Bradley, Lauren Domino, and Kellen Quinn

Best Documentary Short Subject
Colette – Anthony Giacchino and Alice Doyard
A Concerto Is a Conversation – Ben Proudfoot and Kris Bowers
Do Not Split – Anders Hammer and Charlotte Cook
Hunger Ward – Skye Fitzgerald and Michael Shueuerman
A Love Song for Latasha – Sophia Nahali Allison and Janice Duncan

Best Live Action Short Film

Feeling Through – Doug Roland and Susan Ruzenski
The Letter Room – Elvira Lind and Sofia Sondervan
The Present – Farah Nabulsi
Two Distant Strangers – Travon Free and Martin Desmond Roe
White Eye – Tomer Shushan and Shira Hochman

Best Animated Short Film
Burrow – Madeline Sharafian and Michael Capbarat
Genius Loci – Adrien Mérigeau and Amaury Ovise
If Anything Happens I Love You – Will McCormack and Michael Govier
Opera – Erick Oh
Yes-People – Gísli Darri Halldórsson and Arnar Gunnarsson

Best Production Design
The Father – Production Design: Peter Francis; Set Decoration: Cathy Featherstone
Ma Rainey's Black Bottom – Production Design: Mark Ricker; Set Decoration: Karen O'Hara and Diana Sroughton
Mank – Production Design: Donald Graham Burt; Set Decoration: Jan Pascale
News of the World – Production Design: David Crank; Set Decoration: Elizabeth Keenan
Tenet – Production Design: Nathan Crowley; Set Decoration: Kathy Lucas

Best Cinematography
Judas and the Black Messiah – Sean Bobbitt
Mank – Erik Messerschmidt
News of the World – Dariusz Wolski
Nomadland – Joshua James Richards
The Trial of the Chicago 7 – Phedon Papamichael

Best Costume Design

Emma – Alexandra Byrne
Ma Rainey’s Black Bottom – Ann Roth
Mank – Trish Summerville
Mulan – Bina Daigeler
Pinocchio – Massimo Cantini Parrini

Best Makeup and Hairstyling
Emma – Marese Langan, Laura Allen, and Claudia Stolze
Hillbilly Elegy – Eryn Krueger Mekash, Patricia Dehaney, and Matthew Mungle
Ma Rainey's Black Bottom – Matiki Anoff, Mia Neal, and Larry M. Cherry
Mank – Kimberley Spiteri, Gigi Williams
Pinocchio – Dalia Colli, Mark Coulier, and Francesco Pegoretti

Best Original Score
Da 5 Bloods – Terence Blanchard
Mank – Trent Reznor and Atticus Ross
Minari – Emile Mosseri
News of the World – James Newton Howard
Soul – Trent Reznor, Atticus Ross, and Jon Batiste

Best Original Song

"Fight for You" from Judas and the Black Messiah – Music by H.E.R. and Dernst Emile II; Lyric by H.E.R. and Tiara Thomas
"Hear My Voice" from The Trial of the Chicago 7 – Music by Daniel Pemberton; Lyric by Daniel Pemberton and Celeste Waite
"Husavik" from Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga – Music and Lyric by Savan Kotecha, Fat Max Gsus, and Rickard Göransson
"Io Sì (Seen)" from The Life Ahead – Music by Diane Warren; Lyric by Diane Warren and Laura Pausini
"Speak Now" from One Night in Miami... – Music and Lyric by Leslie Odom Jr. and Sam Ashworth

Best Sound 
Greyhound – Warren Shaw, Michael Minkler, Beau Borders, and David Wyman
Mank – Ren Klyce, Jeremy Molod, David Parker, Nathan Nance, and Drew Kunin
News of the World – Oliver Tarney, Mike Prestwood Smith, William Miller, and John Pritchett
Soul – Ren Klyce, Coya Elliot, and David Parker
Sound of Metal – Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortes, and Philip Bladh

Best Film Editing
The Father – Yorgos Lamprinos
Nomadland – Chloé Zhao
Promising Young Woman – Frédéric Thoraval
Sound of Metal – Mikkel E.G. Nielsen
The Trial of the Chicago 7 – Alan Baumgarten

Best Visual Effects 
Love and Monsters – Matt Sloan, Genevieve Camailleri, Matt Everitt, and Brian Cox
The Midnight Sky – Matthew Kasmir, Christopher Lawren, Max Solomon, and David Watkins
Mulan – Sean Faden, Anders Langlands, Seth Maury, and Steven Ingram
The One and Only Ivan – Nick Davis, Greg Fisher, Ben Jones, and Santiago Colomo Martinez
Tenet – Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley and Scott Fisher

#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 10 luglio 2019

Film 1625 - Get Out

Intro: Horror e Academy Awards non vanno spesso a braccetto, per cui valeva la pena rivedere questo film a distanza di poco tempo dal suo trionfo agli Oscar 2018.
Film 1625: "Get Out" (2017) di Jordan Peele
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: devo ammettere che ho parzialmente rivalutato questa pellicola. Non che non l'avessi apprezzata la prima volta, ma da un certo punto di vista penso che, al solito, le alte aspettative create da critica e successo di pubblico mi avessero spinto ad immaginare qualcosa di pazzesco, indimenticabile, nonché particolarmente spaventoso. "Get Out" presenta sicuramente un tipo di inquietudine più legato all'idea centrale della storia che per ciò che mette in mostra sullo schermo. Poi sangue e violenza ci sono, ma l'ansia che ti rimane addosso a visione terminata è deriva più che altro dalla disturbante realtà che mette in scena il film. Ciò detto, non ho cambiato idea su una cosa: possono averlo candidato a tutti i premi del pianeta, per me la performance di Daniel Kaluuya non è al livello degli altri protagonisti.
Film 1378 - Scappa: Get Out
Film 1625 - Get Out
Cast: Daniel Kaluuya, Allison Williams, Bradley Whitford, Caleb Landry Jones, Stephen Root, Catherine Keener, Marcus Henderson, Betty Gabriel, LaKeith Stanfield, Lil Rel Howery.
Box Office: $255.4 milioni
Vale o non vale: Interessante lo spunto della trama, sicuramente tagliente la critica sociale messa in scena da Jordan Peele. Migliore sceneggiatura dell'anno agli Oscar 2018? Per me "Three Billboards Outside Ebbing, Missouri" rimane imbattibile. Detto questo, un film che ha il suo perché.
Premi: Candidato a 4 premi Oscar, tra cui Miglior film, regia e attore protagonista, ha vinto quello per la Miglior sceneggiatura originale; candidato a 2 Golden Globes per Miglior film drama e attore protagonista e 2 BAFTA per la Miglior sceneggiatura originale e il Miglior attore protagonista.
Parola chiave: Flash.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 11 giugno 2019

Film 1612 - Black Panther

Intro: Finalmente un weekend in città per riconnetterci con la civiltà, decidiamo di recuperare (finalmente) questo film per poter andare al cinema sereni a vedere l'ultimo "Avengers" (ma era l'anno scorso, quindi il penultimo!).
Film 1612: "Black Panther" (2018) di Ryan Coogler
Visto: dalla tv della camera
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: finalmente posso scrivere cosa ne penso di questo film. Partiamo col dire che avevo grandissime aspettative, soprattutto per via delle magnifiche critiche ricevute praticamente ovunque. Difficile sbagliare scegliendo di vedere "Black Panther", sembrava. E, invece, né io né cugina abbiamo gradito particolarmente. Parliamoci chiaro, si tratta di un prodotto perfettamente confezionato e di grande intrattenimento, eppure niente di particolarmente innovativo se non dal punto di vista di alcuni tecnicismi. "Black Panther" presenta, infatti, il primo supereroe di colore a cui viene affidato il ruolo primario; il cast è praticamente tutto di colore, regista di colore, costumista (Ruth E. Carter) e scenografa (Hannah Beachler) sono le prime persone di colore a vincere l'Oscar nella loro categoria. Ciò detto, la prima avventura in solitaria del supereroe di Wakanda non mi è sembrata più riuscita di tante altre raccontate dalla Marvel fino ad ora. Anzi, ad essere sincero ho trovato altre pellicole più riuscite di questa;
ho trovato la maggior parte delle scelte di casting particolarmente riuscita (Letitia Wright sicuramente): Chadwick Boseman è sicuramente un grande protagonista, perfetto per il ruolo; Michael B. Jordan è un cattivo instancabile, oltre che bello da impazzire; Forest Whitaker mi sembra sempre di passaggio, come se non appartenesse ai film cui partecipa; e, ammettiamolo, fa sempre piacere vedere Angela Bassett in gran spolvero;
per me rimane un mistero come "Black Panther" sia riuscito a garantirsi una nomination all'Oscar come Miglior film. Davvero, non me lo riesco a spiegare. Poi, che non avesse chance di vincere era assodato fin dall'inizio, ma il solo fatto di essere riuscito nell'impresa mi lascia perplesso. Quest'anno forse le scelte dell'Academy non sono state granché, ma rimango in ogni caso piuttosto perplesso.
- The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Film 2151 - Black Panther: Wakanda Forever
Cast: Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong'o, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Letitia Wright, Winston Duke, Angela Bassett, Forest Whitaker, Andy Serkis, Sterling K. Brown.
Box Office: $1.347 miliardi
Vale o non vale: A quanto pare non siamo in molti a non aver trovato particolarmente grandioso questo film, quindi mi limiterò a dire: fan della Marvel e degli Avengers fatevi sotto!
Premi: Candidato a 7 premi Oscar (tra cui Miglior film e canzone originale) ha vinto per i Migliori costumi, scenografie e colonna sonora; candidato a 3 Golden Globe (film, colonna sonora e canzone originale) e vincitore di 1 BAFTA per i Migliori effetti speciali. 4 nomination ai Grammy e 2 vittorie (Best Score Soundtrack for Visual Media e Best Rap Performance per "King's Dead").
Parola chiave: Zio.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 23 giugno 2017

Film 1378 - Scappa: Get Out

Il team del Cinema Galliera in gita al cinema per vedere uno dei thriller più attesi della stagione!

Film 1378: "Scappa: Get Out" (2017) di Jordan Peele
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Alessandra, Marta, Mattia, Adriano, Anna, Matteo, Roberto
Pensieri: Un bel thriller, forte e inquietante con numerosi spunti ben costruiti e un colpo di scena finale ben architettato. Questo è "Get Out", pellicola che in America ha fatto letteralmente il botto: costata 4.5 milioni di dollari, solo nel primo weekend di uscita è riuscita ad incassarne $33.4 e finire prima al box-office!
Visto il grande successo di pubblico e critica, devo dire che da parte mia ci fossero non poche aspettative rispetto a questa vera e propria rivelazione del 2017. Soprattutto quando si parla di horror/thriller è difficile che ciò che ci si aspetta da un prodotto riesca effettivamente a soddisfarci, per cui devo dire che la sorpresa c'è stata eccome quando, a fine proiezione, mi sono ritrovato particolarmente soddisfatto della visione. Si tratta di un ottimo titolo, funzionale e ben scritto, capace di costruire un crescendo di pathos e ansia che culmina nel momento in cui la vera natura delle cose si rivelerà allo sfortunato protagonista.
Non sono pochi, infatti, i tasselli mancanti al quadro della famiglia Armitage e non si tarderà a capirlo. Molte stranezze coinvolgono i vari membri - a partire dallo stranissimo fratello Jeremy - per continuare con una coppia di domestici non esattamente in linea con la sanità mentale. Non bastassero già questi elementi, la trama non tarderà a farci capire che non si tratta di una situazione isolata in quanto tutta la comunità locale si dimostrerà non poco... fuori dal comune.
Senza voler svelare troppo, basti sapere che (come al solito) niente è davvero come sembra e fino all'ultimo non mancheranno le sorprese ed inaspettate virate narrative. Il tutto per un risultato finale all'altezza delle premesse e promesse di trailer e recensioni entusiaste.
Unici nei che personalmente ho riscontrato sono due aspetti legati a protagonista e trama. Per quanto riguarda il primo, devo ammettere che l'interpretazione di Daniel Kaluuya non mi ha sempre convinto al 100%; il secondo, invece, si collega al fatto che la sceneggiatura mi è sembrata alla lunga troppo ossessivamente concentrata sulla questione razziale, tanto da dover troppo spesso tirare fuori l'argomento, a volte in maniera un po' troppo forzata.
A parte questo ho trovato "Get Out" un ottimo esordio alla regia - ma non alla sceneggiatura - dell'attore Jordan Peele (creatore della serie per cui ha vinto un Emmy "Key and Peele"), un raro esempio di come si possa ancora aggiungere qualcosa al genere horror/thriller senza dover scopiazzare da altre pellicole o dover utilizzare come uniche armi a disposizione i rumori improvvisi o la violenza inaudita. Si può giocare con lo spettatore e riuscire ad impressionarlo anche senza a ricorrere a mezzucci ormai datati e, per farlo, basta scrivere e produrre sceneggiature di valore. "Basta" forse andava virgolettato... In ogni caso, un film riuscito.
Film 1378 - Scappa: Get Out
Film 1625 - Get Out
Cast: Daniel Kaluuya, Allison Williams, Bradley Whitford, Caleb Landry Jones, Stephen Root, LaKeith Stanfield, Catherine Keener, LilRel Howery.
Box Office: $251.3 milioni
Consigli: Sinceramente, se piace il genere questa è un'ottima scelta per una serata all'insegna di suspense e mistero. Ben architettato, con i ritmi giusti e una dose sempre maggiore di stranezze che portano l'atmosfera a farsi sempre più ambigua e indecifrabile, "Get Out" è uno di quei titoli da cui ti aspetti molto e che non ti delude. Vedere per credere.
Parola chiave: Imbottitura.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 6 febbraio 2017

Film 1297 - Sicario

Era da un po' che volevamo recuperarlo e, quando ci siamo accorti che era tra le proposte di Sky Go, lo abbiamo subito guardato. Peccato che lo streaming della piattaforma Sky faccia schifo e non sia in grado di mantenere la visione in HD durante tutta la visione della pellicola, degradando l'immagine ad intermittenza. Il che è piuttosto snervante.

Film 1297: "Sicario" (2015) di Denis Villeneuve
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Mi ha sorpreso un po' rivedere il trailer, più che altro perché stando un attimo attenti si riesce già a capire tutta la storia che il film poi racconterà. Mancherà il nome principale, ma il resto è largamente intuibile. Strano. D'altro canto, vederlo mi ha anche fatto ritornare con la mente alla sera in cui ho visto "Sicario", facendomelo ricordare in maniera molto nitida, il che non capita per tutte le pellicole che vedo.
Questo film, tra l'altro, è il primo su cui mi sono soffermato a scrivere una marea di appunti da quando ho cominciato a tenere un quaderno di 'prime impressioni'. Il che mi spinge a sintetizzare il mio pensiero qui ricalcando quanto ho già scritto a penna.
Innanzitutto da "Sicario" mi aspettavo una certa mancanza di ritmo - che del resto caratterizza anche altri film di Villeneuve ("Prisoners", "Arrival" e vedremo "Blade Runner 2049") - che di fatto c'è stata, anche se la cosa non mi ha particolarmente infastidito forse proprio perché le mie aspettative erano in linea con il risultato finale. In generale, comunque, l'impressione che ho avuto della pellicola è positiva;
Emily Blunt affronta un ruolo che le è stato visto interpretare poche volte (giusto in "Edge of Tomorrow - Senza domani" con Tom Cruise) e nonostante l'aria da cerbiatta, è sufficientemente efficace nel film. Il suo personaggio, però, non mi ha convinto del tutto. Percorre troppo il limite tra il fare e il subire e anche se, ovviamente, deve sottostare agli ordini, il fatto che per la maggior parte del tempo sia mera spettatrice mi ha lasciato perplesso;
Benicio Del Toro è un'ottima scelta e il suo personaggio è inevitabilmente il più interessante, in bilico fra misterioso angelo custode ed efferato assassino. Le sue motivazioni di vendetta scatenano empatia in un primo momento, mentre i suoi modi e il suo essere così spietato e calcolatore spaventano e lasciano turbati. In generale, l'evoluzione del suo personaggio è la più interessante da seguire;
molti dei personaggi secondari sono fondamentalmente inutili: l'amico di colore, il poliziotto trovano entrambi ampia collocazione all'interno della storia, ma di fatto non aggiungono alcunché, né le loro storie sono approfondite tanto da giustificare la loro presenza;
forse il difetto più grande della storia sta nel fatto che per la maggior parte del tempo non si capisce dove si voglia andare a parare. Mi sta bene rimanere tanto all'oscuro quanto la protagonista, ma sembra in ogni caso che si raccontino certi snodi narrativi solo perché sia necessario arricchire la sceneggiatura di qualcosa che faccia arrivare al cuore della trama;
le musiche di Jóhann Jóhannsson sono particolarmente "pesanti" e contribuiscono a creare un'atmosfera di costante tensione che, in un primo momento, risulta un po' innecessaria. Inizialmente la storia è sempre ambientata di giorno e il ritmo è in stallo, per cui la colonna sonora genera una sorta di ansia immotivata. Nel secondo tempo, tutto al buio, il risultato è invece particolarmente efficace ed elettrizzante, tanto che come crescono le note musicali, aumenta anche l'azione nella storia e si raggiunge un picco emotivo non da poco nel momento in cui Alejandro (Del Toro) si siede a tavola con la famiglia del boss del cartello, in assoluto il momento più aggressivo e truculento di tutta la storia.
Queste le mie impressioni a caldo che, naturalmente, sottoscrivo oggi anche "a freddo". Un film non perfetto, ma che ho apprezzato per cast e fotografia, oltre che per la regia pulita e a sorpresa intimista per essere una storia su narcotraffico, serial killer e corruzione. In generale un risultato migliore rispetto a quello che mi ero immaginato.
Ps. In concorso a Cannes 2015, il film ha ricevuto 3 candidature agli Oscar: Miglior colonna sonora, fotografia e montaggio sonoro.
Cast: Emily Blunt, Benicio Del Toro, Josh Brolin, Daniel Kaluuya, Maximiliano Hernández, Victor Garber, Jon Bernthal.
Box Office: $85 milioni
Consigli: Titolo non facile, storia spietata, grande solitudine e non pochi omicidi, "Sicario" parte piano e alla lontana per arrivare al nocciolo della sua storia e non concedere alcuna pietà. Non piacerà a tutti, ma il cast è ottimo, la colonna sonora stringente e la storia sicuramente interessante.
Parola chiave: Tunnel.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi