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giovedì 18 luglio 2024

Film 2296 - Inside Out 2

Intro: Ammetto che non sentissi alcuna esigenza di recuperarlo, ma tra le varie recensioni positive, tutte le news relative all'incasso stratosferico (il primo film a sforare il miliardo di dollari d'incasso dal "Barbie" dell'anno corso) e il feedback positivo della mia amica Debora che lo aveva visto la settimana prima, mi sono deciso a dargli una chance.

Film 2296: "Inside Out 2" (2024) di Kelsey Mann
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: sarò onesto, per quanto questo "Inside Out 2" non sia certo un pessimo film, comunque non mi ha soddisfatto.
Premesso che non sentissi l'esigenza di un sequel del primo film e forse anche a causa di un generale disinteresse che provo al momento nei confronti dei film che arrivano in sala, di fatto non avevo molta voglia di sedermi al cinema per un'ora e mezza a guardare questo sequel del ben più riuscito "Inside Out".
Ribadisco, questo secondo capitolo non è necessariamente male, semplicemente a) non raggiunge minimamente i fasti del primo titolo e b) ho trovato l'esperienza (specialmente la prima parte del racconto) estremamente caotica. Troppi personaggi, troppe "voci", troppa carne al fuoco. Naturale che i sentimenti si moltiplichino man mano che l'essere umano si sviluppa, quindi comprendo l'esigenza di aggiungere nuovi personaggi al racconto, semplicemente non trovo che la maniera in cui è stata gestita la storia sia necessariamente ciò che mi aspetto di vedere quando decido di recuperare un film d'animazione, un'esperienza che vorrei essere rilassante e piacevole.
Qui, oltre ai simpatici siparietti delle varie emozioni che devo fronteggiare gli umori di Riley c'è pochino: Riley è buona o cattiva? Di fatto non si va oltre questo concetto. Per non parlare del fatto che è particolarmente difficile empatizzare con alcuno dei personaggi, considerato che rappresentano solo una sfaccettatura delle varie emozioni umane. Per non parlare del fatto che - e qui mi rendo conto di andare oltre il focus di questa recensione e, per carità, il mio commento è piuttosto provocatorio - se le emozioni che ci governano sono personaggi, chi governa loro?
Insomma, se la prima volta aveva funzionato egregiamente, non so quanto questo ritorno nella testa di Riley per me abbia funzionato. La magia del primo film non c'è e si vede quanto la sceneggiatura si sforzi di ricreare la stessa atmosfera, riuscendoci solo marginalmente.
Non fosse che si tratta di un sequel, la mia reazione sarebbe stata sicuramente più positiva. "Inside Out 2", però, è figlio di un progetto precedente e, per questo motivo, non ci si può esimere dal confronto col primo, riuscitissimo capitolo. E il confronto non regge.
Film 1031 - Inside Out
Film 1328 - Inside Out
Film 2296 - Inside Out 2
Cast: Amy Poehler, Maya Hawke, Kensington Tallman, Liza Lapira, Tony Hale, Lewis Black, Phyllis Smith, Ayo Edebiri, Lilimar, Grace Lu, Sumayyah Nuriddin-Green, Adèle Exarchopoulos, Yvette Nicole Brown, Diane Lane, Kyle MacLachlan, Paul Walter Hauser.
Box Office: $1.371 miliardi (ad oggi)
Vale o non vale: I fan del primo film della Pixar dovrebbero apprezzare, anche se a mio avviso questo secondo "Inside Out" non funziona bene quanto il primo.
Premi: /
Parola chiave: Pubertà.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 30 dicembre 2020

Film 1765 - Wine Country

Intro: Netflix proponeva a gran voce e visto il cast pazzesco non ho voluto assolutamente perdermi la visione!
Film 1765: "Wine Country" (2019) di Amy Poehler
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: è bello vedere un cast tutto al femminile composto da attrici di talento in un film che mette al centro della sua storia persone dall'aspetto normale (e avventure surreali?), però bisogna davvero chiedersi quanto bisogno ci fosse di portare alla luce un progetto come "Wine Country" che, con tutta la buona volontà di questo mondo, non ha davvero niente di nuovo da dire.
La comicità molto fisica mescolata all'umorismo "Saturday Night Live" funziona fino ad un certo punto e, devo ammettere con un po' di tristezza, questa storia non è poi così divertente da far dimenticare che la trama sia di fatto priva di qualsivoglia elemento innovativo. Perché sì, ora anche le donne si ubriacano sul grande schermo, dicendo parolacce e parlando senza problemi di sesso. E sì, sappiamo che storie su persone qualunque e (pure!) over 50 funzionano e riscuotono anche parecchio successo, quindi quella che "Wine Country" fa qui non è una grande rivendicazione, se non quantomai accodarsi a una lista di titoli che già hanno percorso questa strada. Il vero peccato è che questo esordio alla regia di Amy Poehler sorprendentemente sprechi un'occasione e un cast eccezionali per raccontare la stessa storia che le commedie americane influenzate da Judd Apatow ci stanno raccontando ormai da anni, solo che in più qui c'è la scusa del wine tasting. E considerato che gli ubriachi non siamo noi ma le protagoniste del film, la magia non si realizza.
Ps. Non dico certo nulla di nuovo, ma la produzione cinematografica firmata da Netflix è tremenda. Questo titolo non è certamente il peggiore tra quelli originali e in lista nel catalogo del servizio di streaming, ma rimango tutte le volte sorpreso da quanta enfasi si metta nel portare alla luce praticamente qualsiasi progetto solo in nome di una maggiore offerta che attragga nuovi abbonamenti. Onestamente una pellicola come "Wine Country" al botteghino avrebbe fatto flop. So che la qualità è troppo spesso un fatto secondario, ma non posso fare a meno di chiedermi quanto questo sistema del "tutto quello che ci viene in mente" possa risultare ancora sostenibile, soprattutto man mano che la gente si rende conto di quanto i film originali Netflix siano di sempre maggiore pessima qualità.
Cast: Rachel Dratch, Ana Gasteyer, Amy Poehler, Maya Rudolph, Paula Pell, Emily Spivey, Cherry Jones, Maya Erskine, Jason Schwartzman, Tina Fey.
Box Office: /
Vale o non vale: Onestamente mi aspettavo qualcosa di più in generale e una trama molto più divertente in particolare. Un'occasione un po' sprecata, anche se gli amanti del Saturday Night Live dovrebbero avere le palpitazioni alla sola idea di vedere riunite così tante stelle dello show in un unico lungometraggio. Per quanto un più veloce skatch del celebre show americano sarebbe risultato più efficace.
Premi: /
Parola chiave: Weekend.
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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 7 dicembre 2019

Film 1687 - The House

Intro: Non sono un fan di Will Ferrell, ma amo Amy Poehler, quindi volevo assolutamente vedere questa commedia.
Film 1687: "The House" (2017) di Andrew Jay Cohen
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: me lo aspettavo più divertente? Sì. Mi ha divertito? Sì.
Diciamo che questo "The House" aveva del potenziale intrattenitivo evidente, sia per la storia sia per il cast, che però rimane per la maggior parte non sfruttato, preferendo un cammino più convenzionale, forse una comicità più basica di quanto non si sarebbe voluto. Poi a me personalmente Ferrell non piace, ma Amy Poehler è una grandissima comica e professionista e, devo ammettere, tra di loro la chimica è evidente. Però il film non decolla mai veramente del tutto e rimane bloccato in quella bolla di scemenze surreali che un tempo potevano anche essere abbastanza per sostenere un'intera operazione cinematografica, ma al giorno d'oggi non sono più sufficienti. Insomma, lo spunto è interessante, la realizzazione scade troppo spesso nel banale.
Cast: Will Ferrell, Amy Poehler, Jason Mantzoukas, Nick Kroll, Allison Tolman, Michaela Watkins, Jeremy Renner, Alexandra Daddario.
Box Office: $34.2 milioni
Vale o non vale: Cosa fa una coppia di genitori senza soldi sufficienti per pagare le rate del college alla figlia quando la borsa di studio vinta da quest'ultima viene destituita? Mettono insieme un piano alternativo che prevede il trasformare una proprietà privata in un casinò illegale. I presupposti per un divertimento spensierato ci sono tutti, ma il film non convince del tutto. E' una trovata simpatica, ma ci si ferma a questo.
Premi: /
Parola chiave: Accetta.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 23 maggio 2019

Film 1594 - Mean Girls

Intro: Per me è semplicemente geniale. Lo so a memoria e lo rivedrei altre 100.000 volte.
Film 1594: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: esattamente 9 anni fa recensivo per la prima volta quello che per me è uno dei film cult su teenager e liceo americani. Nel tempo la mia passione non è scemata...
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Cast: Lindsay Lohan, Rachel McAdams, Tim Meadows, Ana Gasteyer, Amy Poehler, Tina Fey, Lacey Chabert, Amanda Seyfried, Lizzy Caplan, Daniel Franzese, Neil Flynn, Jonathan Bennett.
Box Office: $169 milioni
Vale o non vale: Dal libro "Queen Bees and Wannabes"di Rosalind Wiseman, Tina Fey trae la sceneggiatura di questo piccolo capolavoro per teenagers che è "Mean Girls" e comincia la sua vera e propria scalata verso lo stardom hollywoodiano. E' con questo film, infatti, che io - ancora inconsapevole - sono venuto per la prima volta in contatto con il genio di Fey e da allora non ho più potuto fare a meno di amarla. Se siete fan di Tina o dei suoi show questo è sicuramente un titolo imperdibile per voi, una commedia spassosissima e ben scritta con un cast perfettamente in parte e una sbalorditiva Rachel McAdams che all'età di 26 riesce a rendere credibile l'andare ancora al liceo. Vedere per credere.
Premi: /
Parola chiave: Liceo.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 23 marzo 2017

Film 1328 - Inside Out

Ho comprato il dvd qualche tempo fa (secondo me con il blackfriday) e non ero ancora riuscito a trovare un buon momento relax per rivederlo. E' capitato due domeniche fa, tornato a casa dopo il master nel weekend a Milano.

Film 1328: "Inside Out" (2015) di Pete Docter, Ronnie Del Carmen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Beh ma che si deve dire su questo film se non che è un piccolo capolavoro?
Questo secondo appuntamento con "Inside Out" mi ha convinto più della prima visione al cinema e sono stato davvero felice di averlo rivisto comodamente sul divano. Il "trauma" che avevo sperimentato la volta precedente - è un cartone animato e al contempo una storia molto adulta, è una pellicola d'animazione che non segue i canoni soliti del genere - non si è ripresentato questa volta, naturalmente, il che mi ha permesso di godermi appieno l'avventura mentale della giovane Riley e le sue 5 emozioni.
Un film divertente e geniale, cerebrale più per la "location" che per toni e modi, veramente ben sviluppato e raccontato con la solita maestria e delicatezza di casa Disney + Pixar, per un risultato finale che è un piacere da guardare. Assolutamente uno dei migliori cartoon degli ultimi tempi.
Film 1031 - Inside Out
Film 1328 - Inside Out
Film 2296 - Inside Out 2
Cast: Amy Poehler, Phyllis Smith, Richard Kind, Lewis Black, Bill Hader, Mindy Kaling, Kaitlyn Dias, Diane Lane, Kyle MacLachlan.
Box Office: $857.6 milioni
Consigli: Un film intelligente in grado di far divertire e ragionare, nonché un ottimo esempio di come si possa ideare un film per tutta la famiglia lasciandone ogni membro soddisfatto. Sempre una bella sorpresa.
Parola chiave: Isole della personalità.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 1 agosto 2016

Film 1180 - Le sorelle perfette

Attendevo da più di un anno di poter vedere questo film, da quanto l'annuncio dell'uscita è stato fatto durante i Golden Globes del 2015...

Film 1180: "Le sorelle perfette" (2015) di Jason Moore
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Boiatona gigagalattica che pure non posso fare a meno di amare per la sola presenza delle mie amate e preferite Tina Fey e Amy Poehler. Questo solo basti a far capire che, naturalmente, non posso essere attendibile per quanto riguarda questo "Sisters".
Cioè, mi correggo: posso esserlo, ma non intendo nascondere che mi è piaciuto, nonostante mi renda perfettamente conto che sia una commedia nemmeno troppo divertente per essere un prodotto in cui compaiono due tra le attrici comiche più divertenti e taglienti degli ultimi anni. Si tratta, infatti, di un prodotto mediocre e più chiassoso che simpatico e, pure, riesce nel suo totale intento intrattenitivo che, per l'estate italiana, è perfetto. Stranamente, invece, la collocazione americana ha preferito il natale, collocando l'uscita del film nello stesso weekend d'uscita di "Star Wars - Il risveglio della Forza".
In ogni caso, pur rimanendo un prodotto parzialmente deludente, chi ama la combinazione comica e irriverente che le due attrici sanno creare quando sono insieme, non resterà deluso da questo "Le sorelle perfette", storia di due sorelle che, in occasione della messa in vendita della casa dove sono cresciute, decidono di celebrare l'occasione dando una super festa di addio così da poter fare l'alba almeno una volta tra le mura in cui sono cresciute. Inutile dire che la casa non passerà indenne all'evento...
Tra battute sessuali, una comicità corporea molto forte e un effetto nostalgia per gli anni '80 in grado di catturare non solo chi quegli anni li ha vissuti, questa pellicola porta a casa un risultato finale che rasenta la sufficienza, ma solo grazie alla chimica che vi è tra le due donne e, da non sottovalutare, l'interazione con la "cattiva" del film, Maya Rudolph (anche lei proveniente dal Saturday Night Live come la Fey e la Poehler). Dunque non certo un capolavoro, eppure per chi apprezza non mancherà di lasciare un ricordo simpatico e divertente.
Cast: Tina Fey, Amy Poehler, Maya Rudolph, Ike Barinholtz, Dianne Wiest, James Brolin, John Cena, Madison Davenport, John Leguizamo, Brian d'Arcy James, Kate McKinnon, Renée Elise Goldsberry, Heather Matarazzo.
Box Office: $105 milioni
Consigli: Un po' sotto lo standard cui le due comiche hanno abituato, ma comunque sufficiente a colmare la voglia di rivederle insieme, questo "Sister" è una commedia sciocca e rumorosa, eppure con qualche momento divertente ben architettato (la scena nei camerini è impagabile). Certamente si poteva fare di più e meglio, ma ciò non toglie che nella carenza di titoli comici di valore di questa estete 2016, "Le sorelle perfette" non sia di fatto una buona scelta per farsi qualche risata senza pretese e senza pensieri.
Parola chiave: Curiosamente anche in questo caso la parola può essere "Carillon" proprio come per la recensione precedente.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 23 novembre 2015

Film 1033 - Ortone e il mondo dei Chi

Trovato il dvd in super offerta l'ho subito comprato perché avevo un bel ricordo di questa pellicola. E sapevo perfettamente chi l'avrebbe apprezzata insieme a me...

Film 1033: "Ortone e il mondo dei Chi" (2008) di Jimmy Hayward, Steve Martino
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Piacevolmente divertente proprio come la prima volta che lo avevo visto, "Horton Hears a Who!" è un gioiellino dell'animazione contemporanea che a mio avviso ha ottenuto meno successo di quanto non se ne sarebbe in realtà meritato.
Insieme a "Lorax - Il guardiano della foresta", queste pellicole costituiscono gli adattamenti cinematografici più recenti delle pubblicazioni del Dr. Seuss, autore legato alla narrativa per l'infanzia. E, nonostante il target, devo ammettere che entrambe riescono perfettamente a compiacere anche il pubblico adulto grazie a personaggi simpatici e accattivanti, un mondo coloratissimo e molto particolare - pur mantenendo una serie di elementi che replicano la realtà -, una storia semplice, eppure perfettamente riuscita e soddisfacente.
Dunque Ortone e il Sindachì saranno perfetti compagni d'avventura per chiunque volesse scoprire nuove favole dai toni gentili e costruttivi, senza obblighi di politically correct, ma semplicemente oneste e con un messaggio di fondo che spinge al valore del singolo, della singolarità e all'importanza di stare insieme, pur senza sovrastarsi. A me è piaciuto. br/> Film 53 - Ortone e il mondo dei Chi
Film 1033 - Ortone e il mondo dei Chi
Cast: Jim Carrey, Steve Carell, Carol Burnett, Seth Rogen, Jesse McCartney, Will Arnett, Isla Fisher, Jonah Hill, Amy Poehler, Jaime Pressly, Niecy Nash, Selena Gomez; (versione italiana) Christian De Sica, Paolo Conticini, Veronica Pivetti.
Box Office: $297.1 milioni
Consigli: Carino, divertente, spensierato e con messaggio edificante, "Ortone e il mondo dei Chi" è una pellicola educata, pacata e piacevolissima ad ogni età. Ortone è maledettamente simpatico e devo dire che il doppiaggio romanesco di De Sica non è nemmeno così insopportabile, per cui fatevi sotto e scoprite o riscoprite questo prodotto d'animazione ben confezionato e assolutamente perfetto per questo periodo di feste alle porte.
Parola chiave: Granello.

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Bengi

venerdì 20 novembre 2015

Film 1031 - Inside Out

Tanto, tanto curioso di vedere questo film, per mille buonissimi motivi!

Film 1031: "Inside Out" (2015) di Pete Docter
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Francamente non sapevo cosa aspettarmi da questo film. Sia perché come al solito si grida al capolavoro Pixar preventivamente (e anche un po' acriticamente), sia perché avevo sentito di pareri entusiasti quando insoddisfatti. Dunque vedere "Inside Out", anche in previsione della pioggia di premi che si beccherà nel 2016, mi pareva il minimo sindacale.
Due considerazioni in proposito, dopo aver detto quanto segue: mi è piaciuto. Principalmente perché tratta una serie di aspetti della mente, dell'apprendimento e della comunicazione che ho dovuto studiare e quindi mi ha sorpreso piacevolmente ritrovarli qui; ma - perché c'è un ma - questa pellicola non mi sembra troppo improntata sulla generale categoria del film per ragazzi. E' un cartoon molto, molto adulto per tematiche e approccio.
L'idea di esplorare la mente e il suo lavoro, semplificandone la rappresentazione tramite i protagonisti di questa storia, è assolutamente riuscita e per quanto sia necessaria una semplificazione o una facilitazione tramite le immagini, mi pare che il risultato finale sia assolutamente positivo. Manca, tuttavia, l'aspetto fiaba che probabilmente molti si aspettavano da un film d'animazione. No, quella non c'è, perché più che altro la storia di "Inside Out" è un'avventura vera e propria.
Scesi a patti con tutto questo, secondo me la nuova collaborazione Disney - Pixar dovrebbe piacere: è un prodotto certamente sopra la media, intelligente e ben strutturato, con una storia tanto peculiare da rimanere inevitabilmente impressa nella mente (ovvio!) dello spettatore al pari dei simpatici protagonisti Gioia, Disgusto, Paura, Rabbia e Tristezza (nell'originale rispettivamente Amy Poehler, Mindy Kaling, Bill Hader, Lewis Black e Phyllis Smith). Io ne sono rimasto soddisfatto, ma ribadisco che non sapevo cosa aspettarmi, ero pronto anche ad una possibile cocente delusione.
Forse non è uno di quei cartoon che rivedrei subito o che mi ha colpito perché ha solleticato ricordi della mia infanzia, però non posso davvero dire che l'idea e il suo sviluppo qui non mi siano rimasti impressi e piaciuti. Il risultato finale è molto coerente e ben articolato, l'arco temporale di un anno è gestito in maniera costruttiva e senza prendere scorciatoie che snaturino la complessità degli argomenti trattati. La mente umana è complessa, geniale, imprevedibile, in costante crescita e mutamento: l'argomento non era dei più facili. Spegnendo un attimo la richiesta di favolette ad oltranza, forse per quest'anno possiamo pensare di accontentarci di una storia più reale del solito, più concreta e quotidiana, anche se non per questo meno magica.
Film 1031 - Inside Out
Film 1328 - Inside Out
Film 2296 - Inside Out 2
Cast: Amy Poehler, Phyllis Smith, Bill Hader, Lewis Black, Mindy Kaling, Richard Kind, Kaitlyn Dias, Diane Lane, Kyle MacLachlan, Frank Oz.
Box Office: $851.3 milioni
Consigli: Più distante dagli altri prodotti che lo hanno preceduto, "Inside Out" non è per questo meno bello. Semplicemente è un'altra cosa. E' un viaggio dentro se stessi, uno specchio su cui riflettere e del quale appassionarsi, tanto è accattivante la realizzazione. La vita non può essere solo gioia, i punti fermi di un individuo non possono non evolvere nel tempo e cambiare non è necessariamente un male: succede e basta. L'approccio adulto, ma non spaventoso che si adotta qui è un toccasana per i giovani che, di fronte all'inconsapevolezza di ciò che sta accadendo loro, potrebbero trovare in questa pellicola anche un modo semplice per rapportarsi alla loro condizione. Dico potrebbero perché il tono qui è certamente molto adulto, ma ciò non toglie che vedere "Inside Out" male non faccia. E' carino, coloratissimo, per molti versi geniale e più profondo del solito, per non dire che, una volta tanto, siamo di fronte ad un prodotto per nulla scontato
Parola chiave: Ricordi Base.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 7 maggio 2015

Film 913 - A.C.O.D.

Proseguendo con i film ad alta quota... #TokyoDays: film 2.

Film 913: "A.C.O.D." (2013) di Stu Zicherman
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Adam Scott lo seguo abbastanza piacevolmente dai tempi in cui faceva l'amico gay di JLo in "Quel mostro di suocera", ancora più volentieri da quando ha preso parte al cast di "Parks and Recreation" con la mia amata Amy Poehler, presente anche lei in questo film. Quindi, diciamo, che "A.C.O.D." (l'acronimo sta per Adult Children of Divorce, che più o meno vuole indicare il figlio ormai adulto di una coppia divorziata) sembrava sia riflettere i miei gusti in fatto di attori, sia fornirmi quel necessario svago da traversata oceanica di quasi 10 ore di volo. Errore.
Già perché anche senza comprendere alle perfezione tutte le battute - ma assicuro che ne ho capite un bel po' - questa pellicola è brutta. E non fa ridere, il che è peggio se consideriamo che è una commedia che vuole ironizzare sul divorzio.
Più che un film, a me è sembrato una gran accozzaglia di luoghi comuni presentati in salsa indie-film indipendente, il tutto per giustificare una tentata comicità senza freni su genitori pazzi che divorziano e relativo mondo parallelo di follia che contribuiscono a creare e una trama che si crede non convenzionale solo perché fa fare ai suoi personaggi cose pazze e dire cose ancora più senza senso. Non basta che tutti sembrino vivere in una dimensione parallela perché un prodotto si possa ritenere sufficientemente interessante o innovativo. Di divorzi, amori finiti, genitori che si lasciano, figli che ne rimangono segnati, terapie, riconciliazioni, famiglie strane o a pezzi ne abbiamo sentito parlare a iosa, il che già di per sé non aiuta a creare un prodotto nuovo, fresco. Qui ci si adagia sul già visto - pensavano non si sarebbe capito dopo i primi 10 minuti che i genitori di Carter li avremmo ritrovati di lì a poco a ricongiungersi biblicamente dopo anni di guerra tra ex? - e non si punta nemmeno su una comicità divertente, caratterizzando personaggi in maniera lunatica o tediosa (la finta psicologa Dr. Judith/Jane Lynch è qualcosa di insostenibile), il che porta il risultato finale a non essere nemmeno mediocre, ma proprio brutto. Ed è un vero peccato se pensiamo che si spreca un cast di attori come Scott, Poehler e Lynch ma anche Richard Jenkins, Catherine O'Hara, Clark Duke e Jessica Alba.
Insomma, considerate le aspettative che avevo (leggi commedia divertente e ironica con un bel cast e atmosfere irriverenti) questo "A.C.O.D." mi ha lasciato insoddisfatto. Anzi, non mi è proprio piaciuto per niente.
Ps. in Italia il film è uscito direttamente in dvd l'anno scorso con il titolo "A.C.O.D. - Adulti complessati originati da divorzio".
Box Office: $175,705
Consigli: Carter scopre dopo anni che la terapista che lo aveva aiutato a superare il divorzio dei suoi genitori durante l'infanzia non è in realtà un vero dottore, ma una scrittrice che, approfittando delle sue confessioni (e quelle di un altro gruppo di ragazzi nella stessa situazione), ne ha scritto un libro di successo. Questo aggiunto al fatto che il fratello minore sta per sposarsi e i loro genitori non riescono nemmeno a stare nella stessa stanza insieme per 5 minuti crea i presupposti per l'inizio di questa storia, promessa di commedia che dovrebbe ironizzare non solo sul divorzio, ma anche le assurdità che la vita porta con sé. Il film, però, non riesce nell'intento di divertire o intrattenere in maniera interessante, fatica ad imporre un'impronta personale, una visione dei vari argomenti che vada oltre il già visto e un costante e innaturale caos di fonda. E' una pellicola rumorosa e poco ispirata, un tentativo non riuscito. Vale la pena di vederlo? Io eviterei.
Parola chiave: Libro.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 10 dicembre 2014

Golden Globes 2015: nomination live!

L'annuncio live delle nomination per la 72esima edizione dei Golden Globes sarà un appuntamento per cui ben 4 star verranno scomodate, ovvero Kate Beckinsale, Peter Krause, Paula Patton e Jeremy Piven.
Questi fortunelli, che si godranno l'alba americana delle 5 di mattina, si troveranno per snocciolare una ad una le innumerevoli categorie che caratterizzano il premio tra tv e cinema, 'comedy' e 'drama', per un totale di 25 cinquine che, solitamente, sono di buon auspicio per quelle che seguiranno degli Oscar (quest'anno annunciate il 15 gennaio 2015).
Nell'attesa dello show che sarà presentato da Tina Fey e Amy Poehler e si terrà al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills (California), l'annuncio della candidature (11 dicembre) sarà visibile ai link in fondo al post.

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Kate Beckinsale, Peter Krause, Paula Patton and Jeremy Piven will announce the nominees for the 72nd Annual Golden Globe Awards on Thursday, December 11.
You can join the live stream nomination announcement starting today at 5:20am PST/8:20am EST on the links below.






#HollywoodCiak

Bengi

mercoledì 26 novembre 2014

Film 823 - Free Birds - Tacchini in fuga

Sinceramente una pellicola di cui non ricordavo per nulla l'esistenza, eppure uscita a malapena un anno fa.

Film 823: "Free Birds - Tacchini in fuga" (2013) di Jimmy Hayward
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Simpatico cartoon dalla parte degli animali, "Free Birds" nello specifico prende a cuore le sventure culinarie dei tacchini nella ricorrenza del Thanksgiving americano che li vede grandi protagonisti del menù. Salvare la propria razza dal massacro a tavola comporterà un viaggio nel tempo - sì, avete letto bene - per risalire alle origini di questa tradizione. Si tornerà, quindi, a tre giorni prima che avvenga il primo Thankgsgiving in assoluto nel 1621.
Come si capisce già da questi pochi elementi la trama è piuttosto inusuale, soprattutto perché combina strani elementi insieme, ma a ben vedere recentemente abbiamo assistito alla storia di un cane super intelligente che adotta un bambino e assieme viaggiano nel tempo. A differenza di "Mr. Peabody e Sherman", però, "Tacchini in fuga" è più divertente. La saccenza costante del cane rende difficile simpatizzare per il protagonista che, invece, qui è abbastanza stupido e divertente, per cui si segue con pacata tranquillità le improbabili avventure temporali dei tacchini in cerca di riscatto.
Anche se la sensazione generale è sempre che ci sia tutto, eppure manchi qualcosa, la storia riesce comunque ad intrattenere lo spettatore, strappando qualche sorriso e riuscendo a giocarsi abbastanza benei 91 minuti di pellicola che gli competono. L'unica cosa che forse poteva essere un po' più moderata è il livello di idiozia dei personaggi, qui settati su valori molto alti che, se a volte funzionano, altre volte risultano un po' superflui (come per esempio la bambina narcolettica: la prima volta è divertente, alla terza quasi più). I doppiatori americani sono Woody Harrelson, Owen Wilson e Amy Poehler.
Box Office: $110,387,072
Consigli: Storiella sciocchina ma piacevole con anche una certa dose di fantasia che non guasta. Un film per tutta la famiglia su una tradizione tutta americana che ha i tacchini come protagonisti. Il Presidente americano è solito graziarne uno all'anno; l'altro, però, se lo mangia.
Parola chiave: Pizza.

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Bengi

giovedì 20 novembre 2014

Film 820 - They Came Together

Insomma, c'era Amy Poehler... non potevamo mica perdercelo!

Film 820: "They Came Together" (2014) di David Dobkin
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Commedia surreale che prende in giro il genere delle pellicole romantiche (o commedie romantiche), questo "They Came Together" più che un film mi è sembrato un esperimento. Ovvero: cosa succederebbe se la storia romantica di una coppia fosse letteralmente raccontata attraverso i più abusati cliché dei prodotti cinematografici di genere romantico?
Avete presente, per esempio, quando la protagonista capisce che il suo innamorato è "quello giusto" perché è l'unico a riuscire ad identificare quel minuscolo particolare, un dettaglio, di cui solo lei è a conoscenza e il resto del mondo non riesce a percepire? Oppure cosa succederebbe per davvero se, la prima, si tornasse a casa travolti dalla passione e non appena varcata la soglia dell'appartamento, accecati dal desiderio, si cominciasse a fare sesso selvaggio per la casa ignorando qualsiasi cosa che ci sta intorno di fatto devastando casa?
Insomma, ecco perché questo titolo, più che una vera e propria storia, mi è sembrato un tentativo: di ridicolizzare e prendere in giro, sì, ma anche di de-romanticizzare certi atteggiamenti, certe pratiche e credenze che, in decenni di prodotti romantici mainstream, siamo soliti considerare non solo come plausibili, ma talvolta anche auspicabili. Ecco, allora, che con un atteggiamento del tutto dissacrante questo film corre in aiuto della realtà, finendo però per distorceva lui stesso. Infatti il risultato finale, che è assolutamente godibile e strappa più di una risata, finisce comunque per enfatizzare ed esasperare situazioni esasperate per definizione, imponendo un nuovo vocabolario per la commedia romantica che qui ha il sapore della satira.
E', però, proprio questo approccio relativamente innovativo il punto debole al contempo della storia. Dal momento in cui si capisce che la trama si compone degli elementi più bizzarri delle vicende di decine di altre pellicole (come "C'è posta per te" o un qualsiasi film con Meg Ryan) lo spettatore non percepisce più il racconto come desiderio dello sceneggiatore di raccontare, ma come semplice atto di provocatorio scherno nei confronti di tutti quei titoli che negli anni gli studios ci hanno propinato. Quindi, per farla breve, "They Came Together" è carino, ma quando ripenso a quello che ho visto fatico nella mia mente a categorizzarlo come film. Ripeto, mi sembra più un esperimento, più un desiderio di dimostrare quanto assurde siano certe messe in scene "da film" rispetto a ciò che accade nella vita vera.
Ps. Per inciso qui Joel/Paul Rudd capisce subito qual è quel particolare che solo Molly/Amy Poehler sa di aver cambiato...


Box Office: /
Consigli: Un ottimo cast (Rudd, Poehler, Cobie Smulders, Christopher Meloni, Max Greenfield, Bill Hader, Ellie Kemper, Jason Mantzoukas, Melanie Lynskey, Ed Helms, Jack McBrayer) per una pellicola che è una scusa per prendere in giro tutte quelle favole romantiche che il cinema ci ha raccontato in tutti questi anni. Se amate il genere commedia romantica e trasudate amore stereotipato da tutti i pori non credo che questo sia il titolo giusto per voi... Sì, è vero, l'amore trionfa anche qui, ma non esattamente come nella maniera "standard". Simpatico, strambo e dissacrante può andare a genio sia a chi non ama le romantic comedies, sia a chi apprezza le parodie. La coppia di protagonisti è perfetta e, in fin dei conti, adorabile.
Parola chiave: Negozio di caramelle.

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Bengi

venerdì 30 maggio 2014

Film 722 - Baby Mama

Visto in occasione del compleanno di Tina Fey domenica 18 maggio.

Film 722: "Baby Mama" (2008) di Michael McCullers
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Tina Fey + Amy Poehler sono una coppia esplosiva e lo hanno dimostrato negli anni servendo sotto lo stesso fuoco mediatico in non poche occasioni oltre questa ("Saturday Night Live" e due conduzioni dei Golden Globes e una, la prossima, che deve ancora arrivare). Qui, cinte dai meccanismi della commedia americana, funzionano bene, anche se non al loro meglio.
La sceneggiatura, per quanto divertente, non è all'altezza di quel capolavoro del suo genere che è "Mean Girls" - non a caso scritto dalle Fey - e i momenti divertenti sono per la maggior parte concentrati nella prima parte del film. Niente di veramente innovativo, a dire il vero, ma le due attrici sono in grado di far vivere le battute e le situazioni al limite dell'assurdo grazie alla loro comicità fisica ed espressiva.
Tutto ruota intorno a questa strana coppia dove la Fey è la signora single impostata, benestante e in cerca della chance di avere un figlio e la Poehler diviene colei che sarà in grado di darglielo affittandole l'utero. L'estrazione sociale diversissima, i caratteri opposti e i personaggi di contorno stralunati saranno gli elementi che porteranno le due ad avere non pochi diverbi... per cominciare!
Insomma, questo "Baby Mama" è un prodotto commerciale carino e spensierato che si può vedere in assoluta tranquillità facendosi due risate e riflettendo su quel vastissimo argomento che è il diventare genitori (e su quanto dovrebbe essere un diritto di tutti).
Ps. Presenti nel cast anche Sigourney Weaver, Steve Martin, Greg Kinnear, Dax Shepard e Maura Tierney.
Box Office: $64,163,648
Consigli: Classica commedia americana degli equivoci e dall'happy ending facile, ma impreziosita dalla presenza di due delle attrici comiche più capaci della televisione americana, ovvero Tina Fey ("30 Rock") e Amy Poehler ("Parks and Recreation"). Si può vedere e digerire con estrema facilità (e nel mentre, ragionare al volo sulla questione dell'inseminazione artificiale o delle madri surrogato). Carino.
Parola chiave: Gravidanza.

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Bengi

lunedì 31 ottobre 2011

Film 320 - Mean Girls

Più che una pellicola ormai un must della commedia teen americana...

Film 320: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dalla tv di Marco
Lingua: italiano
Compagnia: Marco (Mi)
Pensieri: Davvero sempre spassoso e divertente, una sicurezza per passare una serata piacevole in compagnia.
Inevitabile amare la perfida di Regina George, cattiva e stronza come poche liceali lo sono mai state sul grande schermo. Apprezzabilissime le comprimarie della Lohan (Lacey Chabert, Amanda Seyfried, Lizzy Caplan, Tina Fey e Amy Poehler) che, molto spesso, finiscono per rubarle la scena.
Il liceo come metafora della giungla è un'immagine piuttosto usata, ma mai come qui il senso è stato rappresentato in maniera così letterale. Scorretto e diretto, solo apparentemente disimpegnato o superficiale, divertente e ben scritto (dalla Fey), "Mean Girls" rimane uno dei miei titoli preferiti della commedia teen USA, con certe trovate comiche davvero geniali.
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Consigli: Davvero apprezzabile per simpatia e trovate comiche. Scorre via che è un piacere, specialmente in compagnia.
Parola chiave: Popolarità.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 11 ottobre 2010

Film 147 - Mean Girls

Altra cena altro film. I lunedì cominciano a diventare simbolo di serate in compagnia dove, davanti a una bella insalatona, ci si gusta anche un bel dvd. Per il quinto appuntamento, tutti riuniti dopo le vacanze estive, abbiamo scelto un film molto, molto cattivo...

Film 147: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea, Marco, Andrea Puffo, Enrico, Diego, Levino
Pensieri: Il primo film decisamente non serio delle nostre serate 'insalata&cinema', non poteva essere che il capolavoro di comicità scritto dalla brillante Tina Fey.
Di recente avevo già elogiato sia il film che la sua creatrice, donna di raffinata intelligenza, e oggi ribadirò solo che è decisamente una pellicola divertente, ben scritta e recitata da un cast di, allora, sconosciute (tranne Lindsay Lohan) che in pochi anni sarebbero entrati a far parte della Hollywood che conta: Rachel McAdams, poi vista in "Red Eye", "State of Play", "Un amore all'improvviso", "Sherlock Holmes"; Amanda Seyfried, sempre più in ascesa, diva di film come "Mamma Mia!", "Il corpo di Jennifer", "Chloe - Tra seduzione e inganno"; Amy Poehler, amica della Fey e, come lei, protagonista del "Saturday Night Live" e vista nel film "Baby Mama"; e, ovviamente, Tina Fey, ormai divenuta famosa anche da noi per la sua imitazione durante il "Saturday Night Live" di Sarah Palin, durante la scorsa campagna elettorale presidenziale USA, e per i suoi molteplici premi vinti per il tv show "30 Rock". L'abbiamo vista anche al cinema in "Baby Mama" e "Notte folle a Manhattan" Se questo non è un segno...
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Consigli: Non perdetevi tutte le cattiverie che Cady con Janis e Damian escogitano per farla pagare a Regina George: ci sarà da divertirsi!
Parola chiave: Aaron Samuels.


#HollywoodCiak
Bengi

domenica 23 maggio 2010

Film 114 - Mean Girls

Ormai un classico della commedia teen USA, non potevo non rivederlo dopo aver comprato pure il dvd!

Film 114: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Ovviamente non pretendo che tutti comprendano il mio amore spassionato per questo film, ma, vi supplico, prima di giudicare GUARDATELO. Non mi aspetto sia il film della vita per nessuno, semplicemente "Mean Girls" è stato scritto da Tina Fey, mio personalissimo idolo nonché musa, regina del "Saturday Night Live" e di quel capolavoro che è "30 Rock".
Con queste premesse, per chi conosce i riferimenti, dovrebbe esserci meno diffidenza, nonostante questa commedia veda come protagonista la Lindsay Lohan, ancora cicciottella (si fa per dire) e genuina, non smaniosa di apparire anoressica e sgualdrina a tutti i costi. Aggiungono valore, poi, i comprimari che, insieme alla Fey, formano un cast che oggi, 6 anni dopo, conferma di aver scommesso sulle facce giuste. Prima fra tutti Amanda Seyfried, ormai lanciatissima con film da assoluta protagonista ("Dear John", "Letters to Juliet") nonostante la non proprio sfolgorante bellezza. Poi la Rachel McAdams di "Sherlock Holmes", classe 1978, all'epoca della pellicola 10 in più del suo personaggio, la perfida Regina George, e nessuna difficoltà a rendere credibile una ragazzina del liceo. Poi ancora Amy Poehler, amica della Fey e compagna anche di avventure ("Baby Mama" e "Saturday Night Live"), qui madre di plastica e smaniosa di rimanere al passo coi tempi; Lizzy Caplan, rivista in "True Blood"; Ana Gasteyer del "Saturday Night Live", vista anche in "The Women" e "What Women Want"; Neil Flynn, famosissimo inserviente di "Scrubs".
Non è un caso, insomma, se questa alla fine non risulta essere la classica noiosa e stupida commediola americana per adolescenti. La storia è ben scritta e affronta anche qualche tema interessante (liceo come giungla, ormoni che fanno impazzire, accettarsi per quello che si è, affrontare le conseguenze delle proprie azioni), sviluppato ed estremizzato dalla giovane età dei protagonisti. Fortunatamente, e qui sta il genio della Fey, non si inciampa mai nella banalità o nel già visto, ma si affrontano le situazioni con un'originalità che, nel 2004, era quasi innovativa (non a caso gli oltre 120 milioni di $ al botteghino mondiale).
Le gag ci sono, sottili o decisamente evidenti (in primis quella del quinto senso di Karen Smith), tutte godibili e ben scritte. Insomma, questa pellicola è davvero piacevole da guardare, se riuscite a superare i vostri pregiudizi. Vedere per credere!
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Consigli: Per una serata tra amici è davvero il film ideale!
Parola chiave: Libro rosa.


#HollywoodCiak
Bengi

sabato 9 gennaio 2010

Film 53 - Ortone e il mondo dei Chi

Questo film mi è stato consigliato da una collega antipatica.


Film 53: "Ortone e il mondo dei Chi" (2008) di Jimmy Hayward, Steve Martino
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Siamo nel 2008 e IMDb, mio fedele database, mi informa che un certo "Horton Hears a Who!" sbanca il botteghino USA. E penso: "Ma che cazzo di titolo c'ha sto film?!". Apro la scheda e scopro che è un cartone animato su un elefante. "Non lo vedrò mai!".
Errore! Anzi, un casino di errori! L'idea di film strampalato che potesse piacere solo agli americani mi aveva portato fuori strada! "Ortone e il mondo dei Chi" è un film fantastico! Dico sul serio, l'ho adorato e non me ne vergogno! Mi rode solo che me l'abbia consigliato quella stronza (riciclo l'appellativo affibbiatomi da lei la vigilia di Natale).
Innanzitutto Ortone è l'elefante più gay che io abbia mai visto. Sì, perfino di Dumbo! E non a caso lo doppia Christian De Sica. E' un elefante con tanto cuore e decisamente un pochino fuori di testa. E, per le sue enormi orecchie (non alla Dumbo, normali orecchie da elefante), unico essere della foresta che riesce a sentire le voci dei Chi che provengono dal loro pianeta-granello! Ovviamente tutti danno del pazzo a Ortone, ma lui, ostinato, decide di salvare la città di Chinonsò! Così inizia il viaggio che porterà il simpaticissimo elefante a trovare una dimora adatta a quel granello di - polvere? - su cui risiedono i suoi nuovi amici. Naturalmente non mancheranno le avversità, fino al culmine finale in cui gli animali della foresta - impazziti - capitanati dalla cattivissima Cangura (che nel marsupio porta sempre suo figlio e, quando lo sgrida, lo manda in camera sua!!!) che vuole vedere Ortone rinchiuso. Solo unendo le voci di tutti i Chi la città-granello riuscirà a farsi sentire dagli animali della foresta che, rinsaviti, aiuteranno Ortone a mettere al sicuro i nuovi piccolissimi amici!
Il film, inutile dirlo, è più adatto ai bambini, ma me lo sono gustato con estremo piacere. Ho perfino riso sino alle lacrime per alcune gag. Certo, ero ben predisposto, però credo valga la pena di dare una chance a questa pellicola, in Italia forse un po' trascurata. Diverte in maniera semplice, non volgare, e ha decisamente un buon ritmo! Per i più piccoli, poi, numerose lezioni da imparare: non avere paura del diverso, fare squadra, l'importanza della vita di ognuno, non dare per scontato certe evidenze (solo perchè uno è piccolo non vuol dire che non valga niente) e, soprattutto, saper perdonare.
Per chi ne ha voglia, è decisamente un ottimo film d'animazione, da vedere tentando di ricordare che, nonostante tutto, la stronza che te l'ha consigliato ti ha suggerito bene. Perdono in vista? Io dubito, ma magari se riguardo "Ortone e il mondo dei Chi" e imparo meglio la lezione...
Film 53 - Ortone e il mondo dei Chi
Film 1033 - Ortone e il mondo dei Chi
Consigli: Feste di Natale appena passate, ma comunque è un ottimo regalo per figli, nipotini o amici più piccoli. Per poi vederlo in loro compagnia!
Parola chiave: JoJo



#HollywoodCiak
Bengi