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martedì 1 ottobre 2024

Film 2308 - The Crow

Intro: Volevamo recuperare questo film perché dalla promozione che avevamo visto in giro sembrava potesse essere un prodotto interessante. Come ci sbagliavamo...

Film 2308: "The Crow" (2024) di Rupert Sanders
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: uno dei film più brutti che ho visto quest'anno, se non il peggiore in assoluto.
Un prodotto senza senso, senza ritmo, senza niente da dire, con una recitazione secondo me da fuori di testa da parte di FKA Twigs, il tutto per un risultato finale noioso e pretenzioso.
Innanzitutto la trama: vuota e sciocca, neanche l'avesse scritta un adolescente alla sua prima storia d'amore. i due protagonisti si conoscono e innamorano all'istante, scappano insieme, si dichiarano amore eterno letteralmente nel giro di due giorni. Abbiamo a malapena conosciuto i due personaggi principali che praticamente sono a un passo dal matrimonio. Non ha senso perché non abbiamo tempo sufficiente per conoscerli che siamo già alle dichiarazioni strappalacrime, senza contare che poi Shelly/FKA Twigs muore nel giro di 20 minuti, per cui poi di lei e del suo amore eterno ce ne facciamo proprio niente.
Sparita lei, "The Crow" se possibile si fa ancora più noioso. Tutto scorre lentissimo, i dialoghi sono dilettanteschi, raramente succede qualcosa che porti avanti la trama. Giuro che, forse per la prima volta nella mia vita, ho seriamente contemplato la possibilità di uscire dal cinema senza finire la visione.
Finire poi l'ho finito e, nonostante una scena finale all'opera anche piuttosto d'effetto, il momento copia-incolla alla "John Wick"/"Atomic Blonde" comincia davvero troppo tardi per salvare un film che, di fatto, è un disastro su tutta la linea (salvo solo Bill Skarsgård, ma giusto perché è un bel vedere).
Cast: Bill Skarsgård, FKA Twigs, Danny Huston, Josette Simon, Laura Birn, Sami Bouajila, Isabella Wei, Jordan Bolger.
Box Office: $23.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Pessimo, noioso, banale e senza niente da dire. Niente della trama viene spiegato, tutto accade perché è così e basta. Da evitare.
Premi: /
Parola chiave: Patto col diavolo.
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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 11 dicembre 2022

Film 2151 - Black Panther: Wakanda Forever

Intro: Tornato dalla mia vacanzina all'estero, ho voluto recuperare questo film quanto prima, dato che se n'era fatto tanto parlare.

Film 2151: "Black Panther: Wakanda Forever" (2022) di Ryan Coogler
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ammetto di non essere mai stato particolarmente fan della saga di "Black Panther" e da un certo punto di vista rimango ancora perplesso rispetto all'accoglienza ricevuta dal primo film, non troppo diverso da altri film di supereroi visti in precedenza, ma di fatto elogiato e festeggiato come una sorta di miracolo cinematografico.
Con questo non voglio togliere nulla ai risultati ottenuti dal primo film, che è stato certamente capace di sfatare stereotipi e preconcetti rispetto a numerose questioni, anche se per me le 7 nomination all'Oscar (tra cui Miglior film) risultano ancora oggi un po' esagerate.
Con questo secondo capitolo, le sfide da affrontare erano decisamente complesse. La morte di Chadwick Boseman, bissare un successo planetario di pubblico e critica ($1.382 miliardi di incasso), la crisi narrativa della Marvel, la genesi dello stesso personaggio per la seconda volta, decidere che nuova direzione prendere. Tutto questo sommato alle aspettative altissime rispetto a un franchise che, fin dal suo lancio, è riuscito a fare meglio di tantissimi altri. Insomma, c'era molto su cui lavorare.
Da questo punto di vista devo dire che "Black Panther: Wakanda Forever" non mi ha deluso. Il fatto che il primo film non mi avesse particolarmente impressionato ha sicuramente inciso sulle mie personali aspettative e nonostante l'hype generale in cui è stata coinvolta la pellicola prima del suo arrivo in sala, devo dire che per me recuperare questo titolo fosse puramente una questione di intrattenimento. E in questo senso la storia non delude.
Per la prima parte della narrazione è Angela Bassett a farla da padrone e lo fa così bene che quasi spereresti sia lei a prendere in amno le redini di tutta l'operazione. Nel momento in cui il suo personaggio viene messo da parte, a mio avviso si rende forse il problema fondamentale di questo sequel: Letitia Wright ce la mette tutta, ma le manca carisma e vitalità.
E' vero che il personaggio di Black Panther di fatto si porta avanti da solo, ma è altrettanto vero che la persona dietro la maschera necessiti di un certo tipo di appeal. Non che la storia manchi di fornire al suo personaggio, Shuri, la caratterizzazione che necessita, ma a mio avviso rimane il problema che si sia elevato a protagonista un personaggio secondario di cui allo spettatore interessa francamente il giusto. E per una buona parte del film - probabilmente la maggior parte - si percepisce una mancanza di leadership nella storia.
Allo stesso tempo è vero che "Black Panther: Wakanda Forever" è anche il racconto di una nazione alla ricerca di un leader, di una guida e un protettore, quindi in quest'ottica capisco che la sensazione di smarrimento non sia necessariamente non voluta. Rimane il fatto, però, che un film come questo abbia bisogno di un protagonista forte che, ad oggi, qui manca.
Per il resto, il film presenta le stesse dinamiche degli altri prodotti del franchise: c'è un nemico da affrontare - una minaccia alle porte che comincia e si conclude con il racconto presentato qui -, c'è la necessità di un eroe, c'è un percorso di formazione, c'è un protagonista che deve fare i conti coi propri demoni e le responsabilità che accettare il ruolo di supereroe comporta. La macchina Marvel è più che oliata da questo punto di vista.
In generale, comunque, "Wakanda Forever" funziona, visivamente è ben fatto, i costumi sono ancora una volta stupendi e Angela Bassett è una meravoglia da guardare. Detto ciò, non posso non segnalare che il nemico Namor (Tenoch Huerta Mejía) e il suo popolo ricordino i protagonisti di "Avatar", che l'esercito tutto al femminile somigli a quello appena visto in "The Woman King" e che due funerali nel giro di 2 ore e quaranta di film siano oggettivamente un po' tanti.
Una nota personale finale. (*Spoiler*) Nella scena dopo i titoli di coda, scopriamo che T'Challa ha avuto un figlio da Nakia e che, verosimilmente, questa narrazione ci porterà, un giorno, ad avere il suo personaggio quale nuovo Black Panther. In questo senso, mi pare che la trovata narrativa vada a minare tutto il lavoro fatto qui: fino ad ora abbiamo seguito la genesi del protagonista di questo franchise due volte per due film diversi. Sapendo che prima o poi ci toccherà seguirne una terza e che, di fatto, Shuri è solamente un rimpiazzo temporaneo, come spettatori non si può fare a meno di chiedersi a che pro investire sul suo personaggio nell'ottica del suo eventuale rimpiazzo.
Film 1612 - Black Panther
Film 2151 - Black Panther: Wakanda Forever
Cast: Letitia Wright, Lupita Nyong'o, Danai Gurira, Winston Duke, Florence Kasumba, Dominique Thorne, Michaela Coel, Tenoch Huerta Mejía, Martin Freeman, Julia Louis-Dreyfus, Angela Bassett.
Box Office: $741.1 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: In un certo senso, un evento cinematografico. I fan della saga, della Marvel, dei film sui supereroi apprezzeranno, anche se "Black Panther: Wakanda Forever" presenta numerose sfide per lo spettatore: una nuova protagonista, una durata interminabile, un senso generale di fatica rispetto a questa quarta fase Marvel, che di fatto si conclude con questo film. Tutto sommato, comunque, un prodotto di buon intrattenimento.
Premi: /
Parola chiave: Vibranium.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 15 novembre 2022

Film 2146 - Black Adam

Intro: Il personaggio del fumetto non lo conoscevo, ma sicuramente non mi lascio sfuggire una pellicola sui supereroi!

Film 2146: "Black Adam" (2022) di Jaume Collet-Serra
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: questa pellicola me ne ha ricordate tante altre tutte mixate insieme, per un risultato finale che manca di originalità, anche se tutto sommato il film intrattiene. Niente di inedito, per carità, ma sicuramente abbiamo visto di peggio.
Per me, infatti, la mancanza di novità non è nemmeno troppo problematica (ormai ne siamo più che abituati). Qui la questione è che "Black Adam" richiama alla mente una miriade di altri film, senza mai riuscire a svincolarsi da questa sensazione di deja-vù e affermarsi in quanto prodotto autonomo e specifico.
Di seguito la mia personale lista di vari aspetti di questa pellicola che mi hanno ricordato altri titoli:
1. Hawkman è uguale a Falcon della Marvel;
2. Doctor Fate è uguale (ma che ve lo dico a fare?) a Doctor Strange;
3. Atom Smasher ricorda Ant Man;
4. Cyclone ricorda Storm degli X-Men;
5. la Justice Society ricorda inevitabilmente la Justice League;
6. l'ambientazione nella città fittizia e non occidentale di Kahndaq, sorta di universo chiuso in se stesso, ricorda Wakanda;
7. gli (orrendi) effetti speciali ricordano quelli del tremendo "Gods of Egypt".
Questi i riferimenti che mi balenavano costantemente in testa mentre guardavo il film, tanto da distrarmi dalla trama. Non ricordo che mi fosse mai capitato in maniera così lampante di trovare somiglianze con altri titoli visti in precedenza.
Ora, personalmente non ho gli strumenti per decretare chi o cosa sia stato creato prima, di fatto e basandomi sull'uscita in sala dei vari franchise che ho citato, "Black Adam" è quello arrivato tardi alla festa. Il che, associato alla generale mancanza di originalità di cui sopra, non fa che sminuire la qualità del prodotto finale.
Poi, per carità, Dwayne Johnson fa quello che può - o meglio, quello che sa fare - per salvare un personaggio la cui unica caratteristica parebbe quella di ribadire ad oltranza di non essere l'eroe che tutti attendono, non esattamente una base solida su cui lavorare. Se ci aggiungiamo che, nei panni dello spettatore medio (leggere non fan), ho faticato a capire la connessione tra questo personaggio e il suo invocare "Shazam", di fatto questa esperienza "Black Adam" è stata tante cose, ma non certo un primo capitolo introduttivo per questo personaggio ben spiegato e caratterizzato.
Se ci sarà un secondo episodio, speriamo che trovi una prospettiva più personale e una sceneggiatura più volenterosa.
Cast: Dwayne Johnson, Aldis Hodge, Noah Centineo, Sarah Shahi, Marwan Kenzari, Quintessa Swindell, Mo Amer, Bodhi Sabongui, Pierce Brosnan, Djimon Hounsou, Viola Davis, Henry Cavill.
Box Office: $351.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Bah, non certo un capolavoro, ma un primo capitolo introduttivo facile quanto basta a spegnere il cervello. Dwayne Johnson fa Dwayne Johnson che fa Dwayne Johnson in ogni film con Dwayne Johnson protagonista. Al singolo decidere se questa ennesima copia carbone valga una chance (e le 2 ore di tempo di visione).
Premi: /
Parola chiave: Crown of Sabbac.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 19 ottobre 2021

Film 2044 - The Mask

Intro: Ultima serata assime ai miei adorati coinquilini nella nostra accomodation nel campus della DCU. Il giorno dopo Oisin si sarebbe trasferito e, di lì a 5 giorni, sarebbe stato il mio turno di cambiare casa.
La fine di un'era.

Film 2044: "The Mask" (1994) di Chuck Russell
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Kate, Oisin
In sintesi: per la nostra ultima serata insieme abbiamo scelto un classico intramontabile, buon esempio di storia (sulla carta) estremamente stravagante che, di fatto, riesce nel suo intento di risultare sufficientemente assurda quanto credibile - tutto merito di Jim Carrey -, divertente e di intrattenimento anche a distanza di 27 anni dalla sua uscita nelle sale.
A rendere il tutto ancora più incredibilmente memorabile sono la presenza di una Cameron Diaz mozzafiato e una scena iconica - quella del ballo per strada con i poliziotti - rimasta inconica. Un classico.
Film 928 - The Mask - Da zero a mito
Film 2044 - The Mask
Cast: Jim Carrey, Peter Riegert, Peter Greene, Amy Yasbeck, Richard Jeni, Cameron Diaz, Reg E. Cathey, Tim Bagley.
Box Office: $351.6 milioni
Vale o non vale: Chi non conosce "The Mask" e chi, negli anni, non lo ha visto almeno una volta?!
Se fate parte di quel (ristretto) gruppo di persone che non abbia idea di cosa stia parlando... beh, correte a recuperare!
Premi: Candidato all'Oscar per i Migliori effetti speciali. Una nomination ai Golden Globe per il Miglior attore protagonista commedia o musical (Jim Carrey). 3 nomination ai BAFTA per gli effetti speciali, trucco e scenografia. 1 nomination ai Razzie per la Peggior nuova star per questo film e anche per "Ace Ventura: Pet Detective" e "Dumb and Dumber".
Parola chiave: Pigiama.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 31 maggio 2021

Film 2012 - Thunder Force

Intro: Alla ricerca di qualche scemata facile facile, mi sono lasciato convincere da questo titolo Netflix (che solitamente non è esattamente un porto sicuro quando si tratta di produzioni cinematografiche). Vorrà forse dire che, sotto sotto, rimango un fan di Melissa McCarthy?

Film 2012
: "Thunder Force" (2021) di Ben Falcone
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: pur rendendomi conto che si tratti della solita boiata di casa McCarthy-Falcone, devo ammettere che questo "Thunder Force" non mi sia poi così dispiaciuto. Ribadisco, la qualità è quella che è e ammetto che le dinamiche narrative che i due impiegano per i loro film è più simile ad un copia-incolla che a un vero approccio creativo, eppure qualche momento simpatico in questa pellicola c'è ed è tutto merito della fisicità comica della McCarthy, al solito sorta di punchball fisico/emotivo per tutta la storia.
Mettiamola così: o piace l'opera narrativa del duo (McCarthy-Falcone) o questo "Thunder Force" risulterà il solito tentativo ormai un po' goffo di applicare la stessa formula semplicemente ad un diverso contesto. Perché potrà cambiare lo scenario, il cast - Octavia Spencer qui è incisiva e necessaria quanto uno scanner nel 2021 - o l'anno di uscita, ma l'approccio di fondo è sempre e costantemente lo stesso. Se siete scesi a patti con questa piega che da anni ha preso la carriera della McCarthy tutto bene, altrimenti questa pellicola non sarà altro che l'ennesima, inutile, blanda proposta del catalogo di film Netflix.
Cast: Melissa McCarthy, Octavia Spencer, Bobby Cannavale, Pom Klementieff, Kevin Dunn, Melissa Leo, Jason Bateman.
Box Office: /
Vale o non vale: Le critiche sono pessime e bisogna ammettere fin da subito che il film è quello che è, però se gli ultimi titoli della filmografia della McCarthy vi sono piaciuti, " Thunder Force" non dovrebbe mancare di intrattenervi. Poi, va detto, più che un film sui supereroi è una commedia più insapore che incisiva, anche se qualche momento divertente c'è (principalmente il processo di trasformazione in supereroina del personaggio della McCarthy e la sua romance con il mezzo granchio - sì sì, mezzo granchio - Jason Bateman). Detto questo, non aspettatevi grandi cose da "Thunder Force" esattamente come non dovreste aspettarvi grandi cose da una pellicola mainstream prodotta da Netflix (specialmente se scritta da Falcone).
Premi: /
Parola chiave: Raw chicken.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 10 dicembre 2020

Film 1753 - Shazam!

Intro: Ne stavano parlando bene tutti, per cui non potevo sottrarmi alla chiamata: bisognava correre al cinema!
Film 1753: "Shazam!" (2019) di David F. Sandberg
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Chris
In sintesi: evento praticamente straordinario, ogni tanto anche la DC ce la fa a produrre un film carino e divertente! MI RA CO LO.
Sarà la combo simpatia Asher Angel - Jack Dylan Grazer - Zachary Levi, sarà che effettivamente il tono della storia è appropriato, più rilassato e decisamente meno serioso dei precedenti titoli della casa cinematografica, di fatto il risultato finale di questo "Shazam!" (o Captain Marvel, come preferite chiamarlo) è buono! Magari non il capolavoro che ti aspetteresti considerata la tanta buona pubblicità del circo mediatico, ma suppongo fosse impossibile contenere l'entusiasmo per un prodotto della DC Comics effettivamente riuscito. Sicuramente mi sarei aspettato un incasso al box-office più cospicuo, specialmente per un film costato 100 milioni di dollari.
La storia è ricca di elementi e certamente molto fantasiosa, il che aiuta nel complesso ad andare oltre il solito monotea cui la casa di produzione ci aveva abituato. Ce n'è per tutti i gusti: una certa critica per il sistema del mondo delle adozioni americano, probelmatica di popolarità scolastica, problemi di fiducia per un passato complicato, nuovi amici & nuova famiglia, magia, superpoteri, scoperta di sé, peccati capitali, effetti speciali funzionali al racconto e chi più ne ha più ne metta (riassuntino qui [1]).
Insomma, "Shazam!" funziona e si lascia guardare con sorprendete piacevolezza.
[1] "The plot follows teenager Billy Batson (Angel) as he is chosen by the ancient wizard Shazam (Hounsou) to be his new champion, allowing him to transform into an adult superhero (Levi) with various superpowers. Billy and his foster brother Freddy Freeman (Grazer) must discover Billy's new powers in order to stop the evil Dr. Thaddeus Sivana (Strong) and the Seven Deadly Sins." (Wikipedia)
Cast: Zachary Levi, Mark Strong, Asher Angel, Jack Dylan Grazer, Djimon Hounsou, Adam Brody, John Glover, Marta Milans, Cooper Andrews.
Box Office: $366 milioni
Vale o non vale: L'ho visto più di un anno fa e, onestamente, ripensare a questa pellicola e doverne scrivere mi ha fatto tornare voglia di vederla... che è sempre un buon segno, no?
Se questo non vi fa venir voglia di recuperare "Shazam!", non so cosa potrebbe!
Ps. Un sequel è previsto per il 2023: "Shazam! Fury of the Gods".
Premi: /
Parola chiave: Wizard.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 27 novembre 2020

Film 1950 - Brightburn

Intro: Era da un po' che volevo recuperare questo film, principalmente per la presenza di Elizabeth Banks finalmente nel ruolo di protagonista.
Film 1950: "Brightburn" (2019) di David Yarovesky
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: premessa interessante, sviluppo così così. Si poteva fare decisamente di meglio con questa storia del bambino alieno che, scoprendo i suoi superpoteri, diventa l'opposto di un supereroe e finisce per uccidere tutti.
Considerato il potenziale psicologico che si sarebbe potuto analizzare qui, la virata horror-splatter non è sufficiente a tenere insieme una storia che sembra non avere nulla da raccontare se non, appunto, dalla prospettiva del genere spaventoso. Ed è un peccato.
Per quanto mi riguarda l'errore è principalmente nel punto di vista del racconto, che mette completamente da parte le ripercussioni psicologiche e concentra l'attenzione sull'idea della spettacolarizzazione del massacro che, di per sé, non presente alcuno spunto creativo. Si sarebbe potuto raccontare la storia da innumerevoli altre angolazioni, approfondendo il rapporto tra Brandon (Jackson A. Dunn) e i genitori adottivi, oppure le origini aliene del ragazzo o ancora il perché gli prenda questa spinta omicida così all'improvviso e, invece, si sceglie la banalità dello shock a tutti i costi. Senza contare che l'ostinata negazione della madre (Elizabeth Banks) è a dir poco fastidiosa. Insomma, "Brightburn" non ha niente di nuovo da mostrare. E, forse, Elizabeth Banks ha bisogno di un nuovo agente.
Cast: Elizabeth Banks, David Denman, Jackson A. Dunn, Matt Jones, Meredith Hagner.
Box Office: $32.9 milioni
Vale o non vale: Horror che mixa (malamente) elementi scifi agganciando l'idea del supereroe al contrario che, venuto a conoscenza dei suoi superpoteri, finirà per massacrare chiunque si opponga alla sua idea di giusto o sbagliato. Poteva essere un film molto più interessante e, invece, finisce per essere la solita banalità. Si può decisamente guardare altro.
Premi: /
Parola chiave: Navicella.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi