Non ho mai avuto il dono della sintesi. O meglio, so sintetizzare gli elementi di una storia in maniera ritengo sufficientemente efficace, ma quando non sono costretto a farlo o non mi sforzo per ottenere un risultato conciso, finisco per lasciarmi prendere la mano.
Non sono mai stato per così tanto tempo lontano da HollywoodCiak, lontano da quella che considero la mia creatura, un prodotto della mia forza di volontà e passione che, però, rischia di risultare davvero solo mio. Nel tempo, negli anni, ho dato per assodato che la strada intrapresa fosse necessariamente quella giusta in quanto più sensata per me. Il blog è diventato troppo spesso un soliloquio, il racconto del mio racconto e non è questa l’intenzione che avevo in mente. Il senso è sempre e comunque confrontarmi con la mia passione, ma il punto era ed è farlo in chiave personale, meno scontata e certamente non accademica.
Negli anni ce l’ho messa tutta per perfezionare un prodotto nato da un mio interesse e diventato, di fatto, un lavoro a tempo pieno. Un blog, un profilo Instagram in inglese con quasi 3000 follower, un canale YouTube (grazie al cielo abbandonato), un profilo Twitter, una pagina Facebook bilingue. Insomma, per starci e starmi dietro ci sono voluti impegno, costanza e tanto tempo.
Niente mi ha dato più soddisfazione personale di questo progetto, un qualcosa che ho curato e portato avanti senza che niente sia riuscito a farmi desistere.
Come dicevo, la sintesi non mi contraddistingue, eppure è arrivato il momento di lanciarmi in un nuovo capitolo di HollywoodCiak.
Il 2018 mi sta richiedendo un enorme spirito di adattamento, oltre che una rimessa in discussione di tutti gli elementi fondamentali della mia vita fino a qui. Sono in un paese straniero, lavoro duro per mantenermi, vivo in uno stato di semi-isolamento, non ho la possibilità di accedere a nuove pellicole, né a quegli strumenti che ho quotidianamente utilizzato per portare avanti il progetto. Ecco perché ne devo approfittare per cominciare un nuovo capitolo della pagina, che la metta non solo in discussione nei suoi termini fondamentali, ma che mi permetta al contempo di tenerla ben ancorata a me come progetto parallelo alle altre cose della mia vita; inoltre vorrei trovare un modo più onesto e schietto di trattare ciò che vedo: meno formalismi e più onestà intellettuale, schietta e veloce.
L’ultima volta che sono entrato in una sala cinematografica è stato il 28 dicembre 2017 quando sono andato a vedere “The Greatest Showman”. Trovo giusto concludere con quella pellicola il mio vecchio modo di parlare dei film che vedo, inaugurando con la successiva il nuovo approccio più sintetico e diretto che mi piacerebbe provare a portare avanti. Non sarà facile, ma mi impegnerò affinché questo blog diventi per tutti più accessibile: per me che scrivo e sono sempre indietro con le recensioni, per i pochi, gentili, che leggono.
Bengi
#HollywoodCiak