venerdì 15 novembre 2024

Film 2321 - Evil Dead Rise

Intro: Continua la scia di film dell'orrore. Mi era rimasto questo titolo da recuperare dal gruppetto di pellicole che mi ero preparato in vista di Halloween.

Film 2321: "Evil Dead Rise" (2023) di Lee Cronin
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Sarah
In sintesi: ricordavo quanto grafico e violento fosse il precedente remake dell'originale "Evil Dead" che avevo visto anni fa al cinema, quindi onestamente non mi aspettavo nulla di diverso da questo "Evil Dead Rise". E avevo ragione.
Possessioni demoniache, litri e litri di sangue, arti mozzati e compagnia bella, il film di Lee Cronin di certo non si sottrae in termini di adesione al genere horror. L'atmosfera è perfettamente inquietante al pari della performance della protagonista Lily Sullivan, che qui davvero non si risparmia.
È una montagna russa di emozioni, ma funziona molto bene.
Ps. Forse avrei fatto meglio a non vederlo da solo, in camera mia, al buio, anche se le circostanze hanno certamente reso l'esperienza più... coinvolgente!
Film 551 - La casa
Film 2321 - Evil Dead Rise
Cast: Lily Sullivan, Alyssa Sutherland, Morgan Davies, Gabrielle Echols, Nell Fisher.
Box Office: $147 milioni
Vale o non vale: Per chi apprezza il genere, sicuramente un titolo da recuperare. Ben fatto, narrativamente solido, un film che non si risparmia e non ha paura di sacrificare i propri personaggi (il che trovo sempre particolarmente apprezzabile). Decisamente non un film per tutti.
Premi: /
Parola chiave: Terremoto.
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mercoledì 13 novembre 2024

Film 2320 - Apartment 7A

Intro: Secondo appuntamento di Halloween rigorosamente sul divano.

Film 2320: "Apartment 7A" (2024) di Natalie Erika James
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Sarah
In sintesi: ho iniziato questo film senza sapere che fosse direttamente collegato a "Rosemary's Baby". Verso metà della visione, andando a curiosare su internet, ho poi scoperto che si trattasse del prequel ufficiale del famosissimo film di Polanski e tutto ha cominciato ad avere un senso (a partire dal poster).
Le atmosfere sono simili e ci sono sufficienti rimandi alla pellicola originale, anche se in generale "Apartment 7A" mi pare riesca sufficientemente a distinguersi (a parte il titolo, che trovo veramente poco fantasioso). In particolare ho apprezzato la sequenza di ballo ispirata alla Hollywood dei grandi musical del passato che qui, immancabilmente essendo questo un horror, cela tutt'altro significato.
Julia Garner è un'ottima protagonista, mentre Dianne Wiest si dimostra (al solito) magnifica comprimaria. Onestamente, un piacere anche ritrovare Jim Sturgess che da troppo tempo non ritrovavo in qualche progetto.
Non un prodotto perfetto e, certamente, era impossibile bissare l'impareggiabile originale, però il film funziona abbastanza bene quando si entra nel vivo dell'azione (ci si mette un po', però).
Anche se solo disponibile in streaming, ho trovato curioso che la produzione del film non abbia pubblicizzato di più e meglio un progetto di così alto rilievo, considerato che "Rosemary's Baby" è ancora oggi ritenuto uno dei migliori horror della storia del cinema.
Ps. Il palazzo usato nel film mi ha ricordato tantissimo l'Arconia (in realtà The Belnord, NY) di "Only Murders in the Building", anche se la location usata per le riprese, scopro da internet, è stata l'edificio The Dakota di New York.
Cast: Julia Garner, Dianne Wiest, Jim Sturgess, Kevin McNally, Marli Siu.
Box Office: /
Vale o non vale: Alcuni storceranno il naso, considerato che si tratta di un prodotto direttamente derivato da un grande classico, ma preso per quello che è "Apartment 7A" fa il suo dovere. Visivamente ed esteticamente presenta uno suo stile ben definito, il cast è ottimo e l'atmosfera è quella giusta. Non iconico quanto l'originale, certo, ma si lascia guardare.
Premi: /
Parola chiave: "The girl who fell".
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martedì 12 novembre 2024

Film 2319 - Late Night with the Devil

Intro: E siamo finalmente arrivati alla notte di Halloween, che ho passato a guardare film con la mia coninquilina comodamente sul divano.

Film 2319: "Late Night with the Devil" (2023) di Colin Cairnes, Cameron Cairnes
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Sarah
In sintesi: ho trovato questo film per caso. Non ne avevo mai sentito parlare prima, non sapevo chi vi recitasse e di cosa parlasse la trama. Mi sono bastati titolo e poster per essere immediatamente intrigato.
"Late Night with the Devil" è un esperimento interessante. Il primo atto del racconto è tutta esposizione pure a cui, tra l'altro, bisogna prestare grande attenzione perché alcuni dettagli rilevanti per la storia sono rivelati già qui. Poi si procede con il set-up del film stesso: show televisivo con presentatore famoso ma in declino, gli ospiti, le interviste, il pubblico che interagisce. Ci sono persino i break commerciali in cui viene dato uno scorcio del dietro le quinte, nonché certi altri elementi narrativi importanti. Poi, ovviamente, il tutto si complica quando due degli ospiti - una ragazzina posseduta e la dottoress che l'ha in cura - si prestano alla richiesta di presentatore e pubblico in sala e si mettono in contatto con il demone che vive nel corpo della ragazza.
Come dicevo, "Late Night with the Devil" è un titolo interessante perché risulta più quasi come un esperimento che come un film vero e proprio. Per la maggior parte del tempo segue le regole del programma televisivo più che della pellicola cinematografica. Al contempo, contrariamente alle regole televisive, anche durante le pause per la pubblicità, la narrazione continua indisturbata in quanto noi del pubblico (del film, non della trasmissione) possiamo assistere al dietro le quinte del fuori onda.
In generale il film mi è piaciuto e l'ho trovato una boccata d'aria fresca rispetto alla solita tipologia di pellicola horror a cui siamo abituati. Forse l'unico aspetto un filo traballante sono gli effetti speciali, non sempre all'altezza. David Dastmalchian è un'ottimo protagonista.
Cast: David Dastmalchian, Laura Gordon, Ian Bliss, Fayssal Bazzi, Ingrid Torelli, Rhys Auteri, Georgina Haig, Josh Quong Tart, Michael Ironside.
Box Office: $15.5 milioni
Vale o non vale: Nella forma in cui è presentata, questa è certamente una delle pellicole horror meno conforme ai canoni classici che io abbia mai visto. A me, personalmente, è piaciuta, ma mi rendo conto che per chi fosse alla ricerca di qualcosa di più "tradizionale", questo approccio potrebbe risultare frustrante.
Premi: /
Parola chiave: Camp.
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sabato 9 novembre 2024

Grammys 2025: nomination e vincitori

67th Annual Grammy Awards 

Best Compilation Soundtrack for Visual Media
The Color Purple – Various Artists
Deadpool & Wolverine – Various Artists
Maestro: Music by Leonard Bernstein – London Symphony Orchestra, Yannick Nézet-Séguin and Bradley Cooper
Saltburn – Various Artists
Twisters: The Album – Various Artists

Best Score Soundtrack Album for Visual Media
American Fiction – Laura Karpman
Challengers – Trent Reznor and Atticus Ross
The Color Purple – Kris Bowers
Dune: Part Two – Hans Zimmer
Shōgun – Nick Chuba, Atticus Ross and Leopold Ross

Best Song Written for Visual Media
"Ain't No Love in Oklahoma" (from Twisters: The Album)
Jessie Alexander, Luke Combs & Johnathan Singleton, songwriters (Luke Combs)
"Better Place" (from Trolls Band Together)
Amy Allen, Shellback, & Justin Timberlake, songwriters (NSYNC & Justin Timberlake)
"Can't Catch Me Now" (from The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes)
Dan Nigro & Olivia Rodrigo, songwriters (Olivia Rodrigo)
"It Never Went Away" (from American Symphony)
Jon Batiste & Dan Wilson, songwriters (Jon Batiste)
"Love Will Survive" (from The Tattooist of Auschwitz)
Walter Afanasieff, Charlie Midnight, Kara Talve, & Hans Zimmer, songwriters (Barbra Streisand)

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Film 2318 - The Omen

Intro: Altra scelta di Michael, questa volta perfettamente in linea con il mood del momento. Visto il 30 ottobre, ci sembrava il titolo perfetto per prepararci alla notte di Halloween.

Film 2318: "The Omen" (1976) di Richard Donner
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: non sono mai stato particolarmente fan di questo franchise, anche se nel tempo ho recuperato alcuni titoli connessi alla serie, il più recente giusto quest'anno. Vedere l'originale è stato sicuramente interessante e mi ha permesso di mettere insieme alcuni pezzi del puzzle che, a posteriori, adesso hanno molto più senso.
Premesso che "The Omen" non mi è dispiaciuto, il fatto di conoscere già parti della storia mi ha un po' rovinato la visione perché, inevitabilmente, sapevo dove si sarebbe andato a parare. Qualcuno potrebbe anche dire che, essendo un titolo degli anni '70, sarei comunque stato in grado di anticipare alcuni dei colpi di scena, ma tant'è.
In ogni caso, gli horror in generale mi piacciono sempre e sicuramente questa pellicola ha il suo posto d'onore tra quelle che hanno portato alta la bandiera del genere. Per i miei gusti da spettatore odierno il film in generale è un po' lento, però tutto sommato davvero nessuna critica. Ho trovato anche molto interessante tutto il lavoro fatto con gli animali (il che deve aver richiesto un sacco di preparazione) e con gli effetti speciali.
Film 2279 - The First Omen
Film 2318 - The Omen
Film 775 - Omen - Il presagio
Cast: Gregory Peck, Lee Remick, David Warner, Billie Whitelaw, Harvey Spencer Stephens, Patrick Troughton.
Box Office: $60,922,980 (solo Stati Uniti e Canada)
Vale o non vale: Un classico imperdibile per i fan dell'horror. Forse non un prodotto per tutti, ma una buona scelta se si sta cercando qualcosa di meno contemporaneo (e/o non troppo spaventoso). Per chi apprezza "L'esorcista", un titolo da recuperare.
Premi: Candidato a 2 premi Oscar per Miglior canzone originale ("Ave Satani") e colonna sonora, il film ha vinto per quest'ultima. 1 nomination ai BAFTA per la Miglior attrice non protagonista (Billie Whitelaw) e 1 nomination ai Golden Globe per Harvey Spencer Stephens (Miglior attore esordiente). La colonna è stata candidata al Grammy per Best Album of Original Score Written for a Motion Picture or Television Special.
Parola chiave: 666.
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Film 2317 - The Crucible

Intro: Tra una decina di giorni sarò a Salem, in Massachusetts, per cui quando Michael ha suggerito di vedere questo film mi è sembrata una scelta molto appropriata.

Film 2317: "The Crucible" (1996) di Nicholas Hytner
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: non il film che mi aspettavo, comunque un titolo sufficientemente interessante.
Ho trovato la prima parte un po' lenta e faticosa da seguire, ma quando finalmente la storia ingrana e i processi contro le streghe cominciano, "The Crucible" rivela finalmente il suo lato più intrigante. Ci vuole un po' per arrivarci, il che spezza il ritmo della narrazione, anche se alla fine ne vale la pena. Forse avrei preferito un prodotto un po' più "dinamico" (le 2 ore di durata si sentono).
Molto interessante l'aspetto sociale della vicenda, con il gruppo di ragazze - guidate da una spiritata Winona Ryder - che mette a ferro e fuoco la città di Salem, il tutto per cercare di distogliere l'attenzione dal proprio "crimine" (aver ballato nella foresta e lanciato qualche incantesimo d'amore) all'epoca giudicato segno di inequivocabile stregoneria. Per coprire le proprie tracce il gruppo punterà il dito contro altre donne del villaggio, fino ad arrivare alla moglie di Daniel Day-Lewis che sarà inevitabilmente messa a processo. Ed è qui che la storia prende vita.
Appunto, ci vuole un bel po' per arrivare al fulcro della vicenda, ma quando finalmente ci si arriva, il racconto si rianima anche grazie a due performance particolarmente riuscite, quelle di Paul Scofield e Joan Allen.
A tratti mi ha ricordato "La lettera scarlatta", anche se questo film presenta un tono decisamente più serio. Scritto da Arthur Miller sulla base della sua opera teatrale omonima.
Cast: Daniel Day-Lewis, Winona Ryder, Paul Scofield, Joan Allen, Bruce Davison, Rob Campbell, Jeffrey Jones, Peter Vaughan, Frances Conroy.
Box Office: $7.3 milioni
Vale o non vale: Gigantesco flop commericale (solo produrre questa pellicola è costato 25 milioni di dollari), "The Crucible" non è sicuramente un film per tutti, ma nondimeno un prodotto con alcune evidenti qualità. Anche se racconta dei processi per stregoneria tenuti a Salem durante il '600, decisamente non il classico titolo di Halloween.
Premi: Candidato a 2 premi Oscar per Miglior attrice non protagonista (Joan Allen) e sceneggiatura non originale. 1 nomination ai BAFTA per Miglior sceneggiatura non originale e 1 vittoria per Paul Scofield come miglior attore non protagonista. 2 candidature ai Golden Globes per Miglior attrice non protagonista (Allen) e attore non protagonista (Scofield). in concorso a Berlino 1997.
Parola chiave: Trial.
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giovedì 31 ottobre 2024

Film 2316 - Under Paris

Intro: Secondo film del sabato sera casalingo salotto con proiettore. In realtà avevo in programma di recuperare un'altra pellicola, ma dato che non si scaricava, ho optato per l'opzione più semplice: Netflix.

Film 2316: "Under Paris" (2024) di Xavier Gens
Visto: dal proiettore
Lingua: francese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ammetto che fossi un po' restio a scegliere questo film all'inizio: non solo si tratta di un prodotto di Netflix (si sa che i loro film sono terribili), ma per di più in francese, il che avrebbe comportato il dover seguire tramite sottotitoli. D'altro canto, però, adoro i film con squali assassini che sembrano intenzionati a voler decimare la razza umana, per cui alla fine mi sono deciso. E ho fatto bene.
Per quanto "Sous la Seine" non si certo "Lo squalo", devo comunque ammettere che la visione non mi sia per niente dispiaciuta. Mi ci è voluto un attimo per risintonizzare l'orecchio sul francese (parlano veramente veloci), ma una volta abituato non ho più avuto problemi, anche perché, diciamocelo pure, non è che la storia sia poi troppo complessa da seguire.
Non troppo complessa, comunque, non vuol dire semplice. Succedono un sacco di cose in questa storia, infatti, il che è abbastanza inusuale per un prodotto di questo genere. Di solito o il racconto non ha niente di nuovo da dire, oppure la trama è talmente farcita di elementi, che il risultato finale è un'accozzaglia informe difficile da digerire. Qui mi pare si sia trovato il giusto equilibrio.
La storia è assurda tanto quanto lo può sembrare ad una prima occhiata: uno squalo bianco che si "trasferisce" nella Senna per mettere al mondo una colonia di altri squali bianchi, il tutto per culminare in una frenesia di spuntini per pescioloni affamati durante una competizione di triathlon in previsioni delle Olimpiadi di Parigi 2024. Insomma, c'è proprio un po' di tutto in questo "Under Paris".
Per quanto, appunto, ampiamente ancorato all'universo dell'improbabile, il film riesce in ogni caso a presentare un mondo sufficientemente credibile e radicato nella realtà. La sempre ottima Bérénice Bejo - la stessa di "The Artist", ruolo per cui fu candidata all'Oscar come Miglior attrice non protagonista - sostiene alla grande il film, tra l'altro in compagnia di un Nassim Lyes davvero niente male. Gli effetti speciali non sono perfetti, ma funzionali e le scene d'azione sono ben girate, specialmente quelle nelle catacombe e della gara. Il finale deraglia un po' nell'assurdo e, ammetto, se non avessi letto il riassunto su Wikipedia avrei faticato a mettere insieme i pezzi del cosa sta succedendo e perché, ma a parte questo "Under Paris" funziona senza intoppi.
Una piacevole sorpresa di Halloween!
Cast: Bérénice Bejo, Nassim Lyes, Léa Léviant, Sandra Parfait, Aksel Ustun, Aurélia Petit, Anne Marivin.
Box Office: /
Vale o non vale: Il film mantiene le promesse: c'è uno squalo che divora tutti, ci sono ottime scene d'azione e il risultato finale è tanto assurdo quanto ben confezionato. Per gli amanti del genere, un titolo sicuramente da tenere in considerazione.
Premi: /
Parola chiave: Parthenogenesis.
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mercoledì 30 ottobre 2024

Film 2315 - Salem's Lot

Intro: Sabato sono rimasto a casa e, siccome le mie coinquiline non c'erano, ho deciso di vedermi 2 horror in salotto con il proiettore. Un'idea fantastica!

Film 2315: "Salem's Lot" (2024) di Gary Dauberman
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: qui in Irlanda il film è passato al cinema, ma non sono riuscito a vederlo, così l'ho recuperato in streaming. Non avevo la minima idea di cosa parlasse, tanto che non sapevo nemmeno il titolo e ho faticato a trovarlo online (la mia ricerca su Google è stata "film horror Salem"...). Siccome ricordavo il nome della città citato nel titolo, ero anche abbastabza sicuro che la storia fosse ambientata a Salem, Massachusetts e, dato che tra un paio di settimane sarò proprio a Salem, ho pensato che questa coincidenza fosse motivo sufficiente per recuperare questo titolo.
Diciamocelo subito: "Salem's Lot" non è ambientato a Salem. Lo ammetto, lì per lì sono rimasto un po' deluso perché a quel punto voleva dire che non si trattasse di una storia su streghe e persecuzioni, un po' quello che in realtà volevo (o mi aspettavo di) vedere. Ancora più sorprendente per me che mi aspettavo magie e pozioni, è stato scoprire che si trattasse di un film sui vampiri!
Passato lo shock iniziale, ulteriormente incrementato dallo scoprire che questa storia fosse tratta dal secondo romanzo nientemeno che di Stephen King, devo dire che questa pellicola mi ha soddisfatto. L'atmosfera è creata alla perfezione, buoni gli effetti speciali e la colonna sonora riesce a creare tensione e suspense senza mai esagerare o appesantire i toni; ottima la fotografia, davvero in grado di costruire un universo esteticamente coeso e particolarmente affascinante, nonché misterioso.
La cosa che forse più mi ha colpito di questo "Salem's Lot" è che il racconto non parte per niente bene: il primo atto è frettoloso e quelli che sembrano i protagonisti, di fatto o muoiono o vengono trasformati. C'è una gran confusione e tutta quella serie di fatti che andrà a costituire le basi della storia si svolge con una rapidità lascia disorientati.
Una volta stabilito che ci sono i vampiri - nessuno sembra particolarmente urbato dalla notizia, nel senso che tutti lo prendono come un dato di fatto quasi assodato, il che mi ha fatto quasi sorridere - la storia ingrana e mette a segno un colpo dopo l'altro: nessuno è al sicuro, l'antagonista è misterioso e terrificante (anche grazie al fatto che non ci viene spiegato chi sia e perché faccia quello che sta facendo), la città si sta trasformando in un covo di vampiri e i pochi rimasti non hanno molto tempo per capire come risolvere la situazione. Quando tutto sembra perduto, poi, una buonissima scena finale ambientata in un drive-in regala l'ultima corsa contro il tempo che conclude a dovere il racconto.
Onestamente, non sapendo cosa aspettarmi una volta capito che avevo completamente frainteso le premesse del film, e una volta superato l'impaccio inziale, devo dire che "Salem's Lot" è stato un'inaspettata buona scelta.
Cast: Lewis Pullman, Makenzie Leigh, Alfre Woodard, John Benjamin Hickey, Bill Camp, Jordan Preston Carter, Nicholas Crovetti, Spencer Treat Clark, William Sadler, Pilou Asbæk.
Box Office: $851,156 (solo UK e Irlanda)
Vale o non vale: Fa sufficientemente paura (soprattutto se, come me, lo vedete in casa da soli, completamente al buio), è ben girato e con una visione estetica che serve bene il racconto. I personaggi sono abbastanza intercambiabili, eppure il risultato finale funziona.
Premi: /
Parola chiave: Sacrifice.
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lunedì 28 ottobre 2024

Film 2314 - The Apprentice

Intro: Cinemino settimanale, questa volta con Michael e a vedere una pellicola che non ero sicuro avrei di fatto deciso di vedere.

Film 2314: "The Apprentice" (2024) di Ali Abbasi
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: ero curioso di vedere questo film per la performance di Sebastian Stan, ma non sapevo se avrei retto le 2 ore di durata. Più che altro perché ultimamente i film lunghi mi tediano e molto spesso la durata non sembra giustificata dal risultato finale. Non che 2 ore siano poi così tante, per carità; comunque qui dev odire tutto bene.
Il film in generale non mi è dispiaciuto e, anzi, certi aspetti della storia sono anche interessanti: come Trump è riuscito ad emergere, come la sua persona/il suo personaggio cresce e muta durante la storia, le difficoltà nei rapporti familiari e soprattutto con il fratello maggiore.
Poi c'è anche da aggiungere che Sebastian Stan è di fatto un buon protagonista che porta competentemente sulle proprie spalle le sorti di questa pellicola, anche se (per quel poco che ne possa sapere io) non mi pare ci fosse necessariamente una somiglianza così spiccata con il soggetto rappresentato qui. O, per lo meno, c'è somiglianza estetica - la parrucca è giusta e anche il make-up funziona e per quanto Stan non sia identico a Trump, non si può non riconoscere che sia interpretando proprio lui - ma certi modi di fare dell'ex presidente USA non li ho visti. Il distintivo modo di increscare le labbra è mostrato forse una volta a inizio storia, mentre il suo classico modo di parlare (almeno quello odierno che riconosco dai vari comizi) non c'è. Mi sono chiesto se non fosse perché qui si rappresenta la storia del giovane Trump pre-deliri di onnipotenza - oddio, nemmeno tanto a dire il vero - e accuse di persecuzione. Insomma, c'è qualcosa che ti fa capire che è Trump, ma allo stesso tempo qualcosa non funziona.
Al di là di questo, comunque, "The Apprentice" presenta una storia interessante a sufficienza da catturare l'attenzione dello spettatore. La storia scorre senza problemi e non c'è mai un momento tedioso e, devo dire, questo anche grazie a un'interessante performance di Jeremy Strong che all'inizio mi ha decisamente infastidito, ma poi catturato. Il parlare così monotono del suo personaggio Roy Cohn inizialmente mi ha dato sui nervi, ma una volta che mi ci sono abituato e sono andato oltre l'enunciazione delle battue e mi sono concentrato sul personaggio e la sua interpretazione, devo dire che sono rimasto in qualche modo "incantato".
L'unico vero problema che ho con questa pellicola è il finale, così repentino da lasciarmi spiazzato. Nessun'avvisaglia che si stesse arrivando a fine corsa, la storia semplicemente finisce. Avrei preferito che si tirassero un po' di più le somme e si optasse per un finale più articolato in termini narrativi.
In ogni caso "The Apprentice" è stato sicuramente una visione interessante, forse un titolo che non avrei necessariamente visto a tutti i costi, ma che ha soddisfatto le mie aspettative.
Cast: Sebastian Stan, Jeremy Strong, Maria Bakalova, Charlie Carrick, Martin Donovan.
Box Office: $6.8 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Non per tutti, ma non un titolo da cui fuggire: non serve condividere il pensiero politico del soggetto in esame qui per godersi la visione. Sebastian Stan e Jeremy Strong fanno un buon lavoro e hanno buona chimica.
Premi: In concorso a Cannes 2024.
Parola chiave: Three rules.
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sabato 26 ottobre 2024

Film 2313 - Beetlejuice Beetlejuice

Intro: Sempre in tema con Halloween ormai imminente, la settimana scorsa siamo andati al cinema a recuperare questo film prima che non lo passassero più nelle sale.

Film 2313: "Beetlejuice Beetlejuice" (2024) di Tim Burton
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh, Will
In sintesi: premesso che non ho mai visto l'originale per intero ma solo qualche spezzone qua e là negli anni - lo so, criminale - e che non avessi particolare intenzione di recuperare il sequel così a random, ammetto che tutto sommato "Beetlejuice Beetlejuice" non mi è dispiaciuto.
In un periodo in cui faccio davvero fatica a digerire filmoni della durata di 2 o più ore, ammetto che il pensiero confortante di una visione rapida di circa un'oretta e mezza mi dà il conforto giusto e mi mette nel mindset perfetto ad apprezzare al meglio ciò che sto per vedere. In nquesto senso credo che il nuovo film di Tim Burton abbia beneficiato della mia adduale (in)disposizione, il tutto per un rosultato finale che ho trovato piacevole e di intrattenimento, anche se meno divertente di quanto mi aspettassi.
Di per sé si tratta di un prodotto dall'estetica chiara e precisa, con una visione d'insieme solita che traspare per tutto il tempo, anche grazie alla colonna sonora del sempre magnifico Danny Elfman. Burton fa il suo dover, anche se non credo si possa dire che si sia particolarmente impegnato a consegnare al pubblico qualcosa di indimenticabile in termini di riprese. Cast buonissimo con una Winona Ryder di fatto protagonista, anche se Catherine O'Hara ormai è Moira Rose e Jenna Ortega finisce per interpretare sempre lo stesso ruolo (per cui è perfetta, ma è pur sempre sempre lo stesso personaggio).
Ciò detto, il problema principale di "Beetlejuice Beetlejuice" è il paradosso di avere troppi personaggi e, allo stesso tempo, niente da raccontare. Ci sono almeno sottotrame che si potrebbero tagliare senza che la storia ne risenta: i personaggi di Monica Bellucci e Willem Dafoe per intero + la storia d'amore tra Astrid (Ortega) e Jeremy (Arthur Conti). Ce ne sarebbero ancora molte altre, ma cito solo queste come principale esempio.
C'è davvero troppa carne al fuoco che di fatto non porta a niente, senza contare che le varie risoluzioni dell'arco narrativo dei personaggi sono talmente rapide e superficiali che il tutto risulta frettoloso e privo di tensione. Ed è un peccato, perché del potenziale ce ne sarebbe anche.
Infine, ammetto che per un film che si chiama "Beetlejuice Beetlejuice" mi aspettavo che il personaggio interpretato da Michael Keaton sarebbe stato un attimo più prominente, mentre in realtà Beetlejuice c'è per neanche metà della storia.
Poi, ribadisco, il film non mi è dispiaciuto (forse perché non avevo nessuna aspettativa), però mi sa che Niamh ha riassunto meglio il senso di tutta questa operazione commerciale: una pellicola più da Netflix che per il grande schermo.
Cast: Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O'Hara, Justin Theroux, Arthur Conti, Monica Bellucci, Jenna Ortega, Burn Gorman, Santiago Cabrera, Danny DeVito, Willem Dafoe.
Box Office: $435.7 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Immagino che il ritorno al cinema di Beetlejuice sia un evento non da poco per i fan, considerando che il primo film è uscito nel 1988. Sperando che ne sia valsa la pena di attendere per così tanto, per tutti gli altri che non sono necessariamente fanatici del primo titolo cult posso dire che questo sequel è un'innocua aggiunta a questa stagione cinematografica che si lascia tranquillamente vedere. Visto l'incasso al botteghino mi aspettavo un capolavoro - no - comunque un prodotto nell'insieme piacevole.
Premi: /
Parola chiave: Dad.
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venerdì 25 ottobre 2024

Film 2312 - Final Destination

Intro: Halloween si avvicina e continuo a cercare di fare vedere un po' di Horror a Michael. Questa volta sono andato sul sicuro, scegliendo una delle pellicole di paura che preferisco (e ricordo ancora quando la vidi al cinema col mio papà).

Film 2312: "Final Destination" (2000) di James Wong
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: l'avrò visto almeno una decina di volte, eppure non mi stanca mai. Sì, è una boiata e non ha certo ridefinito i canoni del cinema moderno, ma "Final Destination" è uno dei miei 'comfort movies', un titolo su cui ogni tanto torno quando ho bisogno di un horror facile facile, ma godibile.
E poi ho sempre avuto un debole per i disaster movies e qui la premessa (per quanto solo sognata) c'è tutta.
Film 427 - Final Destination
Film 2312 - Final Destination
Film 430 - Final Destination 5
Cast: Devon Sawa, Ali Larter, Kerr Smith, Seann William Scott, Kristen Cloke, Chad E. Donella, Brendan Fehr, Amanda Detmer, Tony Todd.
Box Office: $112.9 milioni
Vale o non vale: Fa paura? Mica tanto, però nel suo genere è spassoso. Potrebbe sembrare datato, ma porta bene i suoi 24 anni.
Premi: /
Parola chiave: Aereo.
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domenica 20 ottobre 2024

Film 2311 - The Substance

Intro: Non sapevo davvero cosa aspettarmi da questa pellicola, ma dalle recensioni sembrava davvero un evento da non perdere.

Film 2311: "The Substance" (2024) di Coralie Fargeat
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh, Débora
In sintesi: forse non un film perfetto, ma assolutamente il titolo della stagione.
Inaspettato, assurdo, macrabo e, al contempo, in grando di veicolare chiaramente il proprio messaggio - c'è chi addirittura dice tropo poco velatamente - "The Substance" non è un prodotto per tutti i palati, ma ha il grande pregio di sapere di novità. Il che, visto il recente panorama cinematografico, è già di per sé un miracolo.
La premessa è intrigante: showgirl con carriera in declino, decide di iniettarsi una sostanza in grado di liberare una versione migliore di se stessi. Entrambe le versioni coesistono, ma mai allo stesso tempo perché quando una è sveglia, l'altra è in una sorta di coma. Questo ciclo si ripete settimanalmente e, in teroria, se si rispetta le regole, tutto dovrebbe filare liscio. Ovviamente non sarà così.
Interessante sia a livello narrativo che estetico (c'è anche un po' di "The Shining" nei vari corridoi televisivi), "The Substance" funziona alla grande, ma funziona anche e soprattutto grazie a una Demi Moore mai così decisa a mettersi in gioco. Sicuramente qualche nomination dovrebbe uscirne, ma il vero colpaccio sarebbe la candidatura a non protagonista agli Oscar. È ancora molto presto per parlarne, ma io un po' ci spero.
Uniche critiche personali, ho trovato l'inizio un po' lento mentre il finale qualche volta mi ha perso. Non in toto, però il passaggio da totale fragilità fisica del personaggio di Elisabeth (Moore) a improvvisamente un combattimento da pellicola d'azione con lanci contro le pareti e botte da orbi mi ha lasciato perplesso. Poi capisco che sia tutto in chiave assurda e faccia parte del finale sopra le righe, violento e splatter, però il cambio di passo è talmente repentino che lì per lì mi ha infastidito.
Detto ciò, sceneggiatura e regia pazzesca di Coralie Fargeat, grande colonna sonora, visione estetica generale chiarissima e d'impatto e due performance complementari e che si complimentano grazie Demi Moore e Margaret Qualley che davvero in questo film danno tutte se stesse.
Per parafrasare Charli XCX, "The Substance" IS Brat.
Cast: Demi Moore, Margaret Qualley, Dennis Quaid, Gore Abrams, Oscar Lesage, Christian Erickson, Hugo Diego Garcia.
Box Office: $32.3 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Non per tutti, ma sicuramente un'esperienza. Per chi non si lascia spaventare da un po' di slatter e gore qua e là, "The Substance" è l'evento della stagione. Da non perdere.
Premi: In concorso a Cannes 2024, dove Coralie Fargeat ha vinto per la Miglior sceneggiatura.
Parola chiave: Perfect candidate.
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venerdì 11 ottobre 2024

Film 2311 - Ecce bombo

Intro: Non mi capita spesso di andare al cinema in Italia, men che meno di andare a vedere un vecchio film in un cinema da poco restaurato. Così, quando la mia amica Alessandra mi ha proposto di andare a vedere una vecchia pellicola di Nanni Moretti al Modernissimo di Bologna, ho accettato al volo.

Film 2310: "Ecce bombo" (1978) di Nanni Moretti
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Alessandra, Pippo
In sintesi: forse quello che mi è piaciuto di più di questa esperienza cinematografica è stata la cornice architettonica del Modernissimo, restaurato ad opera d'arte. Per chiunque ne abbia l'opportunità, un'occasione da non perdere.
Per il resto, devo ammettere che "Ecce bombo" non sia un prodotto che faccia per me: trama difficile da seguire - ne ho dovuto leggere il riassunto su Wikipedia per capire meglio le sfumature di certe parti che non avevo capito - e una particolare modalità recitativa monotono, insieme a un montaggio asettico, hanno reso la visione difficile e a tratti soporifera (non è stato saggio andare a fare aperitivo prima della visione, tra l'altro cominciata alle 10 di sera passate).
Insomma, nonostante tutte le mie buone intenzioni, per me "Ecce bombo" è un no.
Cast: Nanni Moretti, Fabio Traversa, Luisa Rossi, Glauco Mauri, Lina Sastri, Piero Galletti, Susanna Javicoli.
Box Office: /
Vale o non vale: I fan di Moretti della prima ora apprezzeranno. Per lo spettatore medio o chi non sia abituato con questo tipo di pellicole, una visione confusa e difficile da seguire.
Premi: In concorso a Cannes 1978.
Parola chiave: Autocoscienza.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 8 ottobre 2024

Film 2310 - Speak No Evil

Intro: A qualche giorno dal mio rientro in patria per un matrimonio (ancora), si continua con il genere horror, questa volta un remake di un film danese di soli due anni fa.

Film 2310: "Speak No Evil" (2024) di James Watkins
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: sicuramente un po' lento all'inizio, "Speak No Evil" trova il suo passo con il proseguire della storia che, immancabilmente, sfocia nel genere della suspense e della paura.
Portato quasi interamente sulle spalle di James McAvoy che, ancora un volta, dimostra di essere un attore versatile e capace di approcciarsi praticamente ad ogni genere, questo film riesce col tempo a guadagnarsi l'attenzione dello spettatore, inizialmente intrigato da un senso di stranezza generale tra le due coppie protagoniste che, inevitabilmente, si rivelerà per quello che è. E con non pochi colpi di scena.
Non avendo visto la pellicola originale, ovviamente non posso fare paragoni, ma posso dire che questo "Speak No Evil" è stato sicuramente una sorpresa positiva, un titolo carico di tensione che dosa sapientemente il crescendo di stress e quel senso ineluttabile che qualcosa di sinistro stia bollendo in pentola.
Cast: James McAvoy, Mackenzie Davis, Aisling Franciosi, Alix West Lefler, Dan Hough, Scoot McNairy.
Box Office: $67.3 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Chi apprezza il genere horror sicuramente si godrà la visione di "Speak No Evil". Il film parte piano, ma ingrana gradualmente e regala un finale carico di tensione. Se piace il remake, sicuramente può valere la pena dare una chance all'originale "Gæsterne" di Christian Tafdrup.
Premi: /
Parola chiave: Hoppy.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 7 ottobre 2024

Film 2309 - I Know What You Did Last Summer

Intro: Dato che Michael non è un fan degli horror, ma sto provando ad introdurlo al genere con molta (moooolta) calma, eccoci alla seconda visione di un film dell'orrore (non troppo pauroso cosicché anche lui potesse gustarsi la visione).

Film 2309: "I Know What You Did Last Summer" (1997) di Jim Gillespie
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: dopo aver visto "Thanksgiving" qualche settimana prima, mi era subito tornato alla mente questo primo "I Know What You Did Last Summer". Neanche a dirlo, mi è subito tornata voglia di rivederlo.
In realtà non è che me lo ricordassi benissimo sinceramente e, azi, la rivelazione del killer alla fine mi ha anche lasciato alquanto sorpreso. Non riuscivo, infatti, a ricordare chi fosse l'assassino e, fino all'ultimo, dalla trama non riuscivo nemmeno a ipotizzare chi potesse di fatto essere l'artefice di tutti gli omicidi: per forza, il colpo di scena finale è tanto sorprendente quanto random (ovvero un personaggio mai visto prima che appare solo per "prendersi" la colpa di tutti i delitti commessi).
A parte questo aspetto della trama che non mi ha proprio soddisfatto, per il resto "I Know What You Did Last Summer" è esattamente quello che ti aspetti e, per quanto molto della trama lasci con delle perplessità (in particolare i poteri quasi soprannaturali dell'omicida, capace di apparire e scomparire senza lasciare traccia o riempire per poi svuotare il bagagliaio di una macchina di granchi appena pescati nel giro di letteralmente un paio di minuti... lasciando il bagagliaio miracolosamente asciutto), il risultato finale è comunque soddisfacente, anche grazie a un cast composto da giovani promesse del cinema che già qui dimostrano il proprio magnetico carisma.
Film 950 - So cosa hai fatto
Film 2309 - I Know What You Did Last Summer
Cast: Jennifer Love Hewitt, Sarah Michelle Gellar, Ryan Phillippe, Freddie Prinze Jr., Johnny Galecki, Bridgette Wilson, Anne Heche, Muse Watson.
Box Office: $125.3 milioni
Vale o non vale: Se si sta cercando un film horror non estremamente grafico e violento, capace di incapsulare perfettamente quel trend cinematografico americano di fine anni '90-inizio '00, allora "I Know What You Did Last Summer" è la scelta perfetta per una serata all'insegna di qualche spavento. Anche perché ormai Halloween è alle porte...
Premi: Sarah Michelle Gellar candidata all'MTV Movie + TV Awards nella categoria Best Breakthrough Performance.
Parola chiave: Incidente stradale.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi