Intro: Ero elettrizzato all'idea di vedere finalmente questa pellicola, apparentemente il ritorno in grande stile di una delle attrici che seguo sempre con grande interesse, Renée Zellweger.
Film 1855: "Judy" (2019) di Rupert Goold
Visto: dalla tv di Eric
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non so dire esattamente cosa mi affascini di Renée Zellweger, ma tutte le volte che esce un suo film ho voglia di vederlo. La realtà è che molti dei prodotti in cui la si trova sono delle gigantesche boiate (vedi "New in Town", "Case 39", "Bridget Jones: The Edge of Reason"), però per anni ha riscontrato un enorme successo di pubblico e critica - ah, quell'Oscar per "Cold Mountain"... - e con questa pellicola è di fatto tornata in auge dopo un decennio decisamente appannato nel quale si è inserito anche un lungo periodo di assenza dalle scene.
E' con grande interesse, quindi, che mi sono avvicinato a questo "Judy", non solo perché della Garland so effettivamente poco, ma anche perché sembrava rappresentare una rinascita qualitativa della sua protagonista e, in effetti, devo dire che le aspettative non sono state disattese. Per carità, non siamo di fronte ad un prodotto perfetto, ma fortunatamente tutti gli elementi presentati si mescolano bene insieme, per un risultato finale che lascia soddisfatti.
Credo ci sia una certa fragilità della Zellweger che si sposa bene con il personaggio che qui interpreta, una necessità di piacere ed averne la conferma che mi pare di aver riscontrato in non poche sue interviste, senza contare che, come Judy, anche Renée ritrova la popolarità dopo un periodo di oblio.
Insomma, checché ne dicano le malelingue - che volevano la scelta dell'Academy di conferire a questo film il premio per la Migliore attrice una scelta troppo facile, quasi banale - trovo che questo sia un prodotto soddisfacente e a tratti interessante, per quanto siano evidenti certi limiti della sceneggiatura rispetto all'approfondimento dei personaggi secondari, troppo spesso bidimensionali. Riscattano tutta l'operazione la grande performance della Zellweger, l'intramontabile fascino dietro al personaggio della Garland e una pazzesca colonna sonora composta da grandi classici (per il film tutti interpretati dal vivo).
Ps. Curiosità: Renée Zellweger è solo la quarta attrice su 92 edizioni degli Oscar ad aver vinto il premio come Miglior attrice protagonista dopo aver già vinto quello come non protagonista. Prima di lei solo Meryl Streep, Jessica Lange e Cate Blanchett.
In generale, comunque, sono 7 le attrici che hanno vinto in entrambe le categorie: Ingrid Bergman, Maggie Smith, Helen Hayes, Streep, Lange, Blanchett e Zellweger.
Cast: Renée Zellweger, Finn Wittrock, Jessie Buckley, Rufus Sewell, Michael Gambon.
Box Office: $42.1 milioni
Vale o non vale: Per i fan delle due dive che questo film porta alla ribalta, sicuramente una ghiotta occasione. In generale non è un film per tutti, ci sono molti momenti musicali, si tratta di un biopic, si affrontano burrascosi momenti personali attraverso gli occhi di una bambina prima e un'adulta poi che dalla vita non ha avuto tutto quel glamour e quella felicità che la facciata pubblica voleva far pensare. Per me un film non perfetto, ma di valore (anche per quella strizzatina d'occhio al LGBTQI+ factor che non guasta mai).
Premi: Candidato all'Oscar per il Miglior trucco e vincitore di quello per la Migliore attrice protagonista. Renée Zellweger per questo ruolo ha vinto anche il Golden Globe e il BAFTA. Ai British Academy Film Awards il film era candidato anche per i costumi e il trucco.
Parola chiave: Show.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1855: "Judy" (2019) di Rupert Goold
Visto: dalla tv di Eric
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non so dire esattamente cosa mi affascini di Renée Zellweger, ma tutte le volte che esce un suo film ho voglia di vederlo. La realtà è che molti dei prodotti in cui la si trova sono delle gigantesche boiate (vedi "New in Town", "Case 39", "Bridget Jones: The Edge of Reason"), però per anni ha riscontrato un enorme successo di pubblico e critica - ah, quell'Oscar per "Cold Mountain"... - e con questa pellicola è di fatto tornata in auge dopo un decennio decisamente appannato nel quale si è inserito anche un lungo periodo di assenza dalle scene.
E' con grande interesse, quindi, che mi sono avvicinato a questo "Judy", non solo perché della Garland so effettivamente poco, ma anche perché sembrava rappresentare una rinascita qualitativa della sua protagonista e, in effetti, devo dire che le aspettative non sono state disattese. Per carità, non siamo di fronte ad un prodotto perfetto, ma fortunatamente tutti gli elementi presentati si mescolano bene insieme, per un risultato finale che lascia soddisfatti.
Credo ci sia una certa fragilità della Zellweger che si sposa bene con il personaggio che qui interpreta, una necessità di piacere ed averne la conferma che mi pare di aver riscontrato in non poche sue interviste, senza contare che, come Judy, anche Renée ritrova la popolarità dopo un periodo di oblio.
Insomma, checché ne dicano le malelingue - che volevano la scelta dell'Academy di conferire a questo film il premio per la Migliore attrice una scelta troppo facile, quasi banale - trovo che questo sia un prodotto soddisfacente e a tratti interessante, per quanto siano evidenti certi limiti della sceneggiatura rispetto all'approfondimento dei personaggi secondari, troppo spesso bidimensionali. Riscattano tutta l'operazione la grande performance della Zellweger, l'intramontabile fascino dietro al personaggio della Garland e una pazzesca colonna sonora composta da grandi classici (per il film tutti interpretati dal vivo).
Ps. Curiosità: Renée Zellweger è solo la quarta attrice su 92 edizioni degli Oscar ad aver vinto il premio come Miglior attrice protagonista dopo aver già vinto quello come non protagonista. Prima di lei solo Meryl Streep, Jessica Lange e Cate Blanchett.
In generale, comunque, sono 7 le attrici che hanno vinto in entrambe le categorie: Ingrid Bergman, Maggie Smith, Helen Hayes, Streep, Lange, Blanchett e Zellweger.
Cast: Renée Zellweger, Finn Wittrock, Jessie Buckley, Rufus Sewell, Michael Gambon.
Box Office: $42.1 milioni
Vale o non vale: Per i fan delle due dive che questo film porta alla ribalta, sicuramente una ghiotta occasione. In generale non è un film per tutti, ci sono molti momenti musicali, si tratta di un biopic, si affrontano burrascosi momenti personali attraverso gli occhi di una bambina prima e un'adulta poi che dalla vita non ha avuto tutto quel glamour e quella felicità che la facciata pubblica voleva far pensare. Per me un film non perfetto, ma di valore (anche per quella strizzatina d'occhio al LGBTQI+ factor che non guasta mai).
Premi: Candidato all'Oscar per il Miglior trucco e vincitore di quello per la Migliore attrice protagonista. Renée Zellweger per questo ruolo ha vinto anche il Golden Globe e il BAFTA. Ai British Academy Film Awards il film era candidato anche per i costumi e il trucco.
Parola chiave: Show.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi