Intro: Di nuovo al cinema, subito a recuperare il nuovo capitolo di un franchise carino sì, ma di cui non credevo sinceramente ci fosse bisogno di una nuova uscita in sala.
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Film 2212: "My Big Fat Greek Wedding 3" (2023) di Nia Vardalos
Visto: al cinemaLingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: confermo, non si necessitava della terza uscita cinematografica de "Il mio grosso grasso matrimonio greco" però, dato che ce l'abbiamo, qual è il responso?
Di fatto il film è simpatico, fa quasi tenerezza in un certo senso. Capisco che la sua creatrice Nia Vardalos (qui per la prima volta anche regista) non voglia mollare il colpo rispetto a quello che è stata per lei un'inaspettata miniera d'oro, però questo terzo capitolo aggiunge veramente poco rispetto alla caratterizzazione dei personaggi e racconta un'avventura familiare - per la prima volta in Grecia, stranamente - vista e rivista che non solo non racconta niente di nuovo, ma lo fa anche in un modo che è stranamente quasi amatoriale.
Non che mi aspettassi un capolavoro, per carità, ma la regia non è buona, il montaggio sempre fuori tempo e incapace di conferire il giusto ritmo alla storia e, cosa peggiore, la sceneggiatura è estremamente elementare: le battute ci sarebbero, ma in un cattivo mix di montaggio e scrittura non all'altezza, il risultato finale è così blando che dopo un po' ci si chiede se questo non sarebbe stato un prodotto più adatto alla televisione. Non che i prodotti televisivi siano inferiori al cinema di oggi, anzi molto spesso è il contrario. Però questo tipo di operazione commerciale sembra più mirata ai soli fan del franchise - che ormai sono pochi, diciamocelo - quindi per me avrebbe avuto più senso produrre un ultimo capitolo-nostalgia per i fan da mandare in televisione come saluto ai divertenti personaggi del primo film. Insomma, mi pare si sia mirato veramente troppo in alto per un prodotto così mediocre come questo, per non dire che forse si siano sopravvalutate un filino troppo le potenzialità di un franchise che non ha mai davvero fatto il botto oltre alla prima, iconica uscita al cinema ($368.7 milioni il primo film, $90.6 il secondo - uscito a 14 anni di distanza dall'originale - e neanche $40 milioni di incasso per questo terzo episodio. Il franchise ha visto anche una serie tv di brevissima durata, "My Big Fat Greek Life", chiusa dopo 7 episodi nel 2003).
Detto questo, non posso dire di aver detestato "My Big Fat Greek Wedding 3", è una banale commediola innocua che ricorda in maniera sbiadita i fasti del primo film, però è innegabile che il risultato finale di questo prodotto sia decisamente sotto la media e privo di particolare brio. La sensazione che si ha alla fine della visione è quasi più che gli attori del film volessero una scusa per farsi una vacanza spesata in Grecia che ci fosse davvero l'urgenza di raccontare il prossimo capitolo della vita della famiglia Portokalos.
Film 1772 - My Big Fat Greek Wedding
Film 2100 - My Big Fat Greek Wedding
Film 1126 - Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
Film 2213 - My Big Fat Greek Wedding 3
Cast: Nia Vardalos, John Corbett, Louis Mandylor, Elena Kampouris, Gia Carides, Joey Fatone, Lainie Kazan, Elias Kacavas, Melina Kotselou, Alexis Georgoulis, Andrea Martin.
Box Office: $38.4 milioni
Vale o non vale: L'idea di girare un episodio in Grecia di un franchise che dell'essere greci ne ha fatto ragione del proprio successo, sulla carta, sembrerebbe geniale. Anzi, verrebbe da chiedersi come mai questa avventura ellenica non sia avvenuta prima.
In realtà il risultato finale è privo di brio e non riesce nemmeno lontanamente ad evocare i fasti del primo capitolo di questo franchise. Manca mordente, manca la necessità di raccontare questa storia che vada oltre il banale 'è il sequel del famosissimo "Il mio grosso grasso matrimonio greco" e, siccome si è prodotto un secondo, allora se ne deve girare anche un terzo'.
Detto ciò, i fan del prodotto originale e/o del secondo film potrebbero apprezzare questo nuovo tentativo di capitolo, ma il risultato finale va preso per quello che è: una commediola che non ingrana mai veramente, dove tutto alla fine va sempre per il verso giusto e che non aggiunge nulla al prodotto originale. Il film dura a malapena un'ora e mezza, quindi male che vada se non piace non si è perso troppo tempo.
Premi: /
Parola chiave: Journal.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Di fatto il film è simpatico, fa quasi tenerezza in un certo senso. Capisco che la sua creatrice Nia Vardalos (qui per la prima volta anche regista) non voglia mollare il colpo rispetto a quello che è stata per lei un'inaspettata miniera d'oro, però questo terzo capitolo aggiunge veramente poco rispetto alla caratterizzazione dei personaggi e racconta un'avventura familiare - per la prima volta in Grecia, stranamente - vista e rivista che non solo non racconta niente di nuovo, ma lo fa anche in un modo che è stranamente quasi amatoriale.
Non che mi aspettassi un capolavoro, per carità, ma la regia non è buona, il montaggio sempre fuori tempo e incapace di conferire il giusto ritmo alla storia e, cosa peggiore, la sceneggiatura è estremamente elementare: le battute ci sarebbero, ma in un cattivo mix di montaggio e scrittura non all'altezza, il risultato finale è così blando che dopo un po' ci si chiede se questo non sarebbe stato un prodotto più adatto alla televisione. Non che i prodotti televisivi siano inferiori al cinema di oggi, anzi molto spesso è il contrario. Però questo tipo di operazione commerciale sembra più mirata ai soli fan del franchise - che ormai sono pochi, diciamocelo - quindi per me avrebbe avuto più senso produrre un ultimo capitolo-nostalgia per i fan da mandare in televisione come saluto ai divertenti personaggi del primo film. Insomma, mi pare si sia mirato veramente troppo in alto per un prodotto così mediocre come questo, per non dire che forse si siano sopravvalutate un filino troppo le potenzialità di un franchise che non ha mai davvero fatto il botto oltre alla prima, iconica uscita al cinema ($368.7 milioni il primo film, $90.6 il secondo - uscito a 14 anni di distanza dall'originale - e neanche $40 milioni di incasso per questo terzo episodio. Il franchise ha visto anche una serie tv di brevissima durata, "My Big Fat Greek Life", chiusa dopo 7 episodi nel 2003).
Detto questo, non posso dire di aver detestato "My Big Fat Greek Wedding 3", è una banale commediola innocua che ricorda in maniera sbiadita i fasti del primo film, però è innegabile che il risultato finale di questo prodotto sia decisamente sotto la media e privo di particolare brio. La sensazione che si ha alla fine della visione è quasi più che gli attori del film volessero una scusa per farsi una vacanza spesata in Grecia che ci fosse davvero l'urgenza di raccontare il prossimo capitolo della vita della famiglia Portokalos.
Film 1772 - My Big Fat Greek Wedding
Film 2100 - My Big Fat Greek Wedding
Film 1126 - Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
Film 2213 - My Big Fat Greek Wedding 3
Cast: Nia Vardalos, John Corbett, Louis Mandylor, Elena Kampouris, Gia Carides, Joey Fatone, Lainie Kazan, Elias Kacavas, Melina Kotselou, Alexis Georgoulis, Andrea Martin.
Box Office: $38.4 milioni
Vale o non vale: L'idea di girare un episodio in Grecia di un franchise che dell'essere greci ne ha fatto ragione del proprio successo, sulla carta, sembrerebbe geniale. Anzi, verrebbe da chiedersi come mai questa avventura ellenica non sia avvenuta prima.
In realtà il risultato finale è privo di brio e non riesce nemmeno lontanamente ad evocare i fasti del primo capitolo di questo franchise. Manca mordente, manca la necessità di raccontare questa storia che vada oltre il banale 'è il sequel del famosissimo "Il mio grosso grasso matrimonio greco" e, siccome si è prodotto un secondo, allora se ne deve girare anche un terzo'.
Detto ciò, i fan del prodotto originale e/o del secondo film potrebbero apprezzare questo nuovo tentativo di capitolo, ma il risultato finale va preso per quello che è: una commediola che non ingrana mai veramente, dove tutto alla fine va sempre per il verso giusto e che non aggiunge nulla al prodotto originale. Il film dura a malapena un'ora e mezza, quindi male che vada se non piace non si è perso troppo tempo.
Premi: /
Parola chiave: Journal.
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