Mi aveva incuriosito fin da subito, per motivi evidenti già anche dalla sola locandina, anche se sinceramente non ero sicuro di essere disposto a pagare un ingresso per vederlo. Così quando Sky go l'ha proposto nel suo catalogo, mi sono deciso a recuperarlo.
Film 1406: "Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia" (2016) di Greg Tiernan, Conrad Vernon
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "Sausage Party" è estremamente volgare, tutto giocato su doppisensi sessuali e stereotipi di razza e genere, alla ricerca di una satira tagliente, anche se certamente non per tutti. Politically incorrect, da un certo punto di vista geniale, questo film è un particolarissimo esempio di pellicola d'animazione che tutto fa, tranne puntare sulla propria immagine. I disegni sono brutti, il linguaggio e molte scene precludono la visione del tipo di pubblico da cartoon, per cui è evidente fin da subito che l'interesse di chi ha scritto e prodotto la storia di questo cibo animato sta nel consegnare un titolo irriverente e non convenzionale, capace di far divertire attraverso un linguaggio sbroccato e forti richiami al sesso. Per chi non sbianca di fronte a una comicità estremamente terra terra, sicuramente un curioso esperimento cinematografico (ci sono anche i numeri musicali!) che non mancherà di colpire l'immaginario dello spettatore attraverso la particolarissima creatività che sta dietro il progetto. Ma, ripeto, non è per tutti.
Cast: Seth Rogen, Kristen Wiig, Jonah Hill, Bill Hader, Michael Cera, James Franco, Danny McBride, Craig Robinson, Paul Rudd, Nick Kroll, David Krumholtz, Edward Norton, Salma Hayek.
Box Office: $140.7 milioni
Consigli: Un cartone animato decisamente non per bambini che, pur tuttavia, ripercorre i canoni da film d'animazione mettendoli spesso alla berlina. Così il numero musicale d'apertura è ricolmo di parolacce, la fisionomia dei personaggi ricorda le connotazioni sessuali, ci sarà una decapitazione... Insomma, non esattamente ciò che ci si aspetta da qualcosa generalmente associato ad un pubblico di giovanissimi. Dunque "Sausage Party" è una scelta adulta che va fatta solo se si digerisce una comicità spinta, spesso forte e senza inibizioni, non certamente un intrattenimento adatto a tutte le occasioni.
Parola chiave: Grande oltre.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
mercoledì 30 agosto 2017
Film 1406 - Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia
Etichette:
animazione,
Bill Hader,
cartoon,
cibo,
edward norton,
James Franco,
Jonah Hill,
Kristen Wiig,
michael cera,
Salma Hayek,
Sausage Party,
Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia,
sesso,
Seth Rogen,
volgarità
martedì 29 agosto 2017
Film 1405 - Annabelle: Creation
Sono un grande fan di questa saga e dell'originale da cui è tratta, per cui era impensabile non correre al cinema a vedere questo film. Certo, magari la prossima volta non vado da solo a vedere un horror...
Film 1405: "Annabelle: Creation" (2017) di David F. Sandberg
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Chi ama la saga di "The Conjuring" e relativi spin-off dovrebbe essere contento del fatto che si stiano sviscerando pian piano tutte le storie relative ai vari filoni del franchise.
Con questo secondo "Annabelle" andiamo ancora più a ritroso per scoprire quale sia stata l'origine della malefica e orrenda bambola che, sappiamo, poi ritroveremo a casa dei coniugi Warren. Il viaggio alla scoperta di questa genesi maligna è spaventoso quanto ci si aspetterebbe da un horror ben fatto, bilanciato nei momenti di paura, tensione e vero e proprio spavento. A dirla tutta il crescendo di pathos è sviluppato prendendo il racconto non poco alla lontana, posticipando il vero e proprio terrore ad un secondo tempo carico di avvenimenti inquietanti e spaventosi. La costruzione dell'atmosfera qui è tutto e devo dire che il lavoro fatto è davvero ben svolto.
Il merito della buona riuscita va sicuramente anche all'ottima scelta di cast che privilegia volti semisconosciuti perfettamente in parte - più per il gruppo di giovani orfane, tra gli adulti qualche volto noto c'è: il vincitore del Golden Globe Anthony LaPaglia e la Eowin de "Il signore degli Anelli" Miranda Otto -. Oltre al cast, perfetta ricostruzione del contesto, particolarmente curata e d'effetto nei momenti più spaventosi; la colonna sonora contribuisce a rendere il tutto maledettamente inquietante (non che lo spaventapasseri ne avesse bisogno).
Diversi momenti mi hanno ricordato altre pellicole: il pozzo necessariamente "The Ring"; la protagonista Lulu Wilson il secondo "Ouija" che l'ha vista spaventosamente posseduta; il desolato paesaggio circostante il secco vuoto di "The Dressmaker"; lo spaventapasseri l'orribile "Jeepers Creepers". Insomma, tantissime suggestioni.
Dunque, per riassumere, un sequel riuscito, ottimamente incastrato nella saga da cui proviene, felice esmpio di come si possa far funzionare un secondo episodio ricordandosi di regalargli una trama e senza dare per scontato che, solo perché si tratta di un titolo originato da un franchise di successo, non vuol dire che si possa rifilare al pubblico una banalità o, addirittura, una deludente boiata. Ottimo risultato.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Stephanie Sigman, Talitha Bateman, Anthony LaPaglia, Miranda Otto, Lulu Wilson, Grace Fulton, Philippa Coulthard.
Box Office: $216.8 milioni (ad oggi)
Consigli: Un prodotto imperdibile per i fan della saga, ma anche per gli appassionati di horror. Se nel primo tempo sembra che la trama regalerà momenti paurosi ma comunque gestibili, è nel secondo che le cose si fanno più oscure ed inquietanti, tanto che non mancheranno momenti di vero e proprio orrore conseguenti a morti violente. Meno legato alla suggestione da atmosfera cupa e disturbante e animato da una più viscerale violenza demoniaca, questo secondo "Annabelle" ci spiega per filo e per segno quale sia stata la genesi della bambola più brutta (e cattiva) di tutti i tempi, senza dimenticarsi di inserire già tutti i dovuti riferimenti ai prossimi titoli della saga. Quindi meglio non rimanere indietro!
Parola chiave: Bambola.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1405: "Annabelle: Creation" (2017) di David F. Sandberg
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Chi ama la saga di "The Conjuring" e relativi spin-off dovrebbe essere contento del fatto che si stiano sviscerando pian piano tutte le storie relative ai vari filoni del franchise.
Con questo secondo "Annabelle" andiamo ancora più a ritroso per scoprire quale sia stata l'origine della malefica e orrenda bambola che, sappiamo, poi ritroveremo a casa dei coniugi Warren. Il viaggio alla scoperta di questa genesi maligna è spaventoso quanto ci si aspetterebbe da un horror ben fatto, bilanciato nei momenti di paura, tensione e vero e proprio spavento. A dirla tutta il crescendo di pathos è sviluppato prendendo il racconto non poco alla lontana, posticipando il vero e proprio terrore ad un secondo tempo carico di avvenimenti inquietanti e spaventosi. La costruzione dell'atmosfera qui è tutto e devo dire che il lavoro fatto è davvero ben svolto.
Il merito della buona riuscita va sicuramente anche all'ottima scelta di cast che privilegia volti semisconosciuti perfettamente in parte - più per il gruppo di giovani orfane, tra gli adulti qualche volto noto c'è: il vincitore del Golden Globe Anthony LaPaglia e la Eowin de "Il signore degli Anelli" Miranda Otto -. Oltre al cast, perfetta ricostruzione del contesto, particolarmente curata e d'effetto nei momenti più spaventosi; la colonna sonora contribuisce a rendere il tutto maledettamente inquietante (non che lo spaventapasseri ne avesse bisogno).
Diversi momenti mi hanno ricordato altre pellicole: il pozzo necessariamente "The Ring"; la protagonista Lulu Wilson il secondo "Ouija" che l'ha vista spaventosamente posseduta; il desolato paesaggio circostante il secco vuoto di "The Dressmaker"; lo spaventapasseri l'orribile "Jeepers Creepers". Insomma, tantissime suggestioni.
Dunque, per riassumere, un sequel riuscito, ottimamente incastrato nella saga da cui proviene, felice esmpio di come si possa far funzionare un secondo episodio ricordandosi di regalargli una trama e senza dare per scontato che, solo perché si tratta di un titolo originato da un franchise di successo, non vuol dire che si possa rifilare al pubblico una banalità o, addirittura, una deludente boiata. Ottimo risultato.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Stephanie Sigman, Talitha Bateman, Anthony LaPaglia, Miranda Otto, Lulu Wilson, Grace Fulton, Philippa Coulthard.
Box Office: $216.8 milioni (ad oggi)
Consigli: Un prodotto imperdibile per i fan della saga, ma anche per gli appassionati di horror. Se nel primo tempo sembra che la trama regalerà momenti paurosi ma comunque gestibili, è nel secondo che le cose si fanno più oscure ed inquietanti, tanto che non mancheranno momenti di vero e proprio orrore conseguenti a morti violente. Meno legato alla suggestione da atmosfera cupa e disturbante e animato da una più viscerale violenza demoniaca, questo secondo "Annabelle" ci spiega per filo e per segno quale sia stata la genesi della bambola più brutta (e cattiva) di tutti i tempi, senza dimenticarsi di inserire già tutti i dovuti riferimenti ai prossimi titoli della saga. Quindi meglio non rimanere indietro!
Parola chiave: Bambola.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
Annabelle,
Annabelle: Creation,
Anthony LaPaglia,
bambola,
demone,
famiglia,
horror,
Lulu Wilson,
male,
Miranda Otto,
orfani,
possessione,
sequel,
spin-off,
Stephanie Sigman,
suora,
Talitha Bateman,
The Conjuring
lunedì 28 agosto 2017
Film 1404 - 47 Metri
Al cinema non ero riuscito a vederlo, così ho aspettato che lo streaming lo mettesse a disposizione!
Film 1404: "47 Metri" (2017) di Johannes Roberts
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Attratto come sempre da ciò che mi spaventa, mi sono lanciato su questo film thriller-horror a tema squalo come i bambini sui dolci, sicuro ne sarei rimasto deluso; in realtà non si tratta di un prodotto così malvagio, pur nei limiti delle sue possibilità. Mi spiego: i buoni momenti di ansia e panico ci sono, anche se la storia - suppongo per limiti di budget - rimane bloccata troppo tempo in fondo al mare, finendo per sacrificare un po' del brivido selvaggio da attacco a diverse file di denti. Inoltre pare un tantino strano che gli squali, famosi per essere attirati dal sangue a km di distanza, una volta che ne hanno a fiotti a disposizione non si facciano vedere per la maggior parte del tempo e tardino ad attaccare in attesa di non si sa bene quale momento perfetto. Da questo particolare punto di vista, quindi, la storia tende a cedere, probabilmente appunto perché limitata da un budget che non permettesse una maggior presenza esplicita degli enormi pescecane (che, tra l'altro, sono anche gli unici esemplari di squalo a presentarsi nonostante l'ambientazione siano le acque oceaniche, il che risulta improbabile). Va detto che la mancanza in questione viene prontamente aggirata dall'altra grande protagonista della trama, ovvero la scarsità di ossigeno: in un conto alla rovescia snervante e ansiogeno, lo spettatore assiste assieme alle due malcapitate - interpretate da Mandy Moore e Claire Holt - alla sempre crescente mancanza di riserva d'aria, in un ambiente tanto ostile da non lasciar immaginare alcuna via di fuga. Ecco perché, pur mancando spesso la presenza animale, "47 Meters Down" riesce comunque a portare a casa un risultato soddisfacente in quanto ansia, pathos e adrenalina durante il secondo tempo non mancano mai.
Moore e Holt funzionano bene insieme, la regia predilige i primi piani e le inquadrature strette che non lasciano all'occhio la possibilità di individuare i pericoli, la colonna sonora fa il suo dovere sottolineando la pericolosità delle varie situazioni e, sopresa!, gli effetti speciali non fanno schifo, per cui tutto sommato il risultato finale è stato superiore alle aspettative.
Film 1404 - 47 Metri
Film 1833 - 47 Meters Down: Uncaged
Cast: Claire Holt, Mandy Moore, Chris J. Johnson, Yani Gellman, Santiago A. Segura, Matthew Modine.
Box Office: $62.6 milioni
Consigli: Prodotto tipico estivo che promette sangue e massacro e consegna, inoltre, una storia ansiogena e claustrofobica sufficientemente riuscita. Certo non parliamo di un capolavoro, ma per una distrazione senza impegno capace di generare qualche spavento, questo prodotto finisce per risultare efficace.
Parola chiave: Gabbia.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1404: "47 Metri" (2017) di Johannes Roberts
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Attratto come sempre da ciò che mi spaventa, mi sono lanciato su questo film thriller-horror a tema squalo come i bambini sui dolci, sicuro ne sarei rimasto deluso; in realtà non si tratta di un prodotto così malvagio, pur nei limiti delle sue possibilità. Mi spiego: i buoni momenti di ansia e panico ci sono, anche se la storia - suppongo per limiti di budget - rimane bloccata troppo tempo in fondo al mare, finendo per sacrificare un po' del brivido selvaggio da attacco a diverse file di denti. Inoltre pare un tantino strano che gli squali, famosi per essere attirati dal sangue a km di distanza, una volta che ne hanno a fiotti a disposizione non si facciano vedere per la maggior parte del tempo e tardino ad attaccare in attesa di non si sa bene quale momento perfetto. Da questo particolare punto di vista, quindi, la storia tende a cedere, probabilmente appunto perché limitata da un budget che non permettesse una maggior presenza esplicita degli enormi pescecane (che, tra l'altro, sono anche gli unici esemplari di squalo a presentarsi nonostante l'ambientazione siano le acque oceaniche, il che risulta improbabile). Va detto che la mancanza in questione viene prontamente aggirata dall'altra grande protagonista della trama, ovvero la scarsità di ossigeno: in un conto alla rovescia snervante e ansiogeno, lo spettatore assiste assieme alle due malcapitate - interpretate da Mandy Moore e Claire Holt - alla sempre crescente mancanza di riserva d'aria, in un ambiente tanto ostile da non lasciar immaginare alcuna via di fuga. Ecco perché, pur mancando spesso la presenza animale, "47 Meters Down" riesce comunque a portare a casa un risultato soddisfacente in quanto ansia, pathos e adrenalina durante il secondo tempo non mancano mai.
Moore e Holt funzionano bene insieme, la regia predilige i primi piani e le inquadrature strette che non lasciano all'occhio la possibilità di individuare i pericoli, la colonna sonora fa il suo dovere sottolineando la pericolosità delle varie situazioni e, sopresa!, gli effetti speciali non fanno schifo, per cui tutto sommato il risultato finale è stato superiore alle aspettative.
Film 1404 - 47 Metri
Film 1833 - 47 Meters Down: Uncaged
Cast: Claire Holt, Mandy Moore, Chris J. Johnson, Yani Gellman, Santiago A. Segura, Matthew Modine.
Box Office: $62.6 milioni
Consigli: Prodotto tipico estivo che promette sangue e massacro e consegna, inoltre, una storia ansiogena e claustrofobica sufficientemente riuscita. Certo non parliamo di un capolavoro, ma per una distrazione senza impegno capace di generare qualche spavento, questo prodotto finisce per risultare efficace.
Parola chiave: Gabbia.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
47 Meters Down,
47 Metri,
Chris J. Johnson,
Claire Holt,
gabbia,
horror,
immersione,
Mandy Moore,
mare,
Matthew Modine,
oceano,
ossigeno,
paura,
Santiago A. Segura,
squalo,
squalo bianco,
thriller,
Yani Gellman
venerdì 25 agosto 2017
Film 1403 - Nemiche amiche
Non che fremessi per vederlo, ma le opzioni erano questo film e "Carnage" che avevo già visto, per cui ci siamo concentrati sull'opzione sconosciuta ad entrambi.
Film 1403: "Nemiche amiche" (1998) di Chris Columbus
Visto: dal computer di Claudia
Lingua: italiano
Compagnia: Claudia
Pensieri: Mi aspettavo di peggio. Certo non è esattamente il mio genere di film, ma ammetto che la prospettiva di una storia sull'ennesima famiglia sfasciata con matrigna annessa e, in più, pure la malattia terminale non mi riempisse di gioia. In realtà per una certa parte di racconto i toni sono quasi da commedia, con una castrante figlia maggiore adolescente e costantemente incazzata (Jena Malone) a fare da parafulmine per una trama altrimenti banalmente piatta. Lei, intrusa nuova compagna del padre, tenta di fare del suo meglio nei panni della matrigna, ma spesso fallisce a causa di inesperienza e ritmi di lavoro. L'altra, ovvero l'ex moglie, è una donna indipendente e forte, leonessa che protegge la prole. Loro sono Julia Roberts e Susan Sarandon, una coppia di brave attrici qui sacrificate in una vicenda banale e un po' sciapida che, però, sono sicuro non ha mancato di emozionare il tipo di pubblico cui questo prodotto è (sapientemente) indirizzato. Non c'è da stupirsi, quindi, che non manchi i toni drammatici, sottolineati non solo dai fallimenti del personaggio della Roberts nel prendersi cura dei ragazzi, ma e soprattutto nella difficoltà della gestione delle nuove dinamiche familiari oltre che, naturalmente, l'inaspettata intromissione della questione di salute. Inutile dire che non mancherà il finale agrodolce.
Detto questo, "Stepmom" è un film parzialmente riuscito. Fa centro quando si tratta di consegnare al pubblico esattamente quello che promette, eppure il cast così ricco e pieno di talenti si meritava un prodotto meno mediocre (e arrabbiato).
Ps. Susan Sarandon candidata al Golden Globe per la Miglior attrice drammatica.
Cast: Julia Roberts, Susan Sarandon, Ed Harris, Jena Malone, Liam Aiken, Lynn Whitfield.
Box Office: $159.7 milioni
Consigli: Non esattamente una scelta per tutte le occasioni considerati tematiche e toni, senza contare che si tratta di un titolo esplicitamente rivolto al pubblico femminile. Al di là di ciò, un film che si può vedere nel momento in cui si sia pronti a intraprendere un viaggio di 2 ore nelle complicate vite della classica famiglia perfetta americana che esplode, ma non rinuncia a tutta quella serie di convenzioni che la società perbene richiede.
Parola chiave: Cancro.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1403: "Nemiche amiche" (1998) di Chris Columbus
Visto: dal computer di Claudia
Lingua: italiano
Compagnia: Claudia
Pensieri: Mi aspettavo di peggio. Certo non è esattamente il mio genere di film, ma ammetto che la prospettiva di una storia sull'ennesima famiglia sfasciata con matrigna annessa e, in più, pure la malattia terminale non mi riempisse di gioia. In realtà per una certa parte di racconto i toni sono quasi da commedia, con una castrante figlia maggiore adolescente e costantemente incazzata (Jena Malone) a fare da parafulmine per una trama altrimenti banalmente piatta. Lei, intrusa nuova compagna del padre, tenta di fare del suo meglio nei panni della matrigna, ma spesso fallisce a causa di inesperienza e ritmi di lavoro. L'altra, ovvero l'ex moglie, è una donna indipendente e forte, leonessa che protegge la prole. Loro sono Julia Roberts e Susan Sarandon, una coppia di brave attrici qui sacrificate in una vicenda banale e un po' sciapida che, però, sono sicuro non ha mancato di emozionare il tipo di pubblico cui questo prodotto è (sapientemente) indirizzato. Non c'è da stupirsi, quindi, che non manchi i toni drammatici, sottolineati non solo dai fallimenti del personaggio della Roberts nel prendersi cura dei ragazzi, ma e soprattutto nella difficoltà della gestione delle nuove dinamiche familiari oltre che, naturalmente, l'inaspettata intromissione della questione di salute. Inutile dire che non mancherà il finale agrodolce.
Detto questo, "Stepmom" è un film parzialmente riuscito. Fa centro quando si tratta di consegnare al pubblico esattamente quello che promette, eppure il cast così ricco e pieno di talenti si meritava un prodotto meno mediocre (e arrabbiato).
Ps. Susan Sarandon candidata al Golden Globe per la Miglior attrice drammatica.
Cast: Julia Roberts, Susan Sarandon, Ed Harris, Jena Malone, Liam Aiken, Lynn Whitfield.
Box Office: $159.7 milioni
Consigli: Non esattamente una scelta per tutte le occasioni considerati tematiche e toni, senza contare che si tratta di un titolo esplicitamente rivolto al pubblico femminile. Al di là di ciò, un film che si può vedere nel momento in cui si sia pronti a intraprendere un viaggio di 2 ore nelle complicate vite della classica famiglia perfetta americana che esplode, ma non rinuncia a tutta quella serie di convenzioni che la società perbene richiede.
Parola chiave: Cancro.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
amore,
cancro,
Chris Columbus,
divorzio,
ed harris,
famiglia,
figli,
Golden Globes,
Jena Malone,
julia roberts,
Liam Aiken,
malattia,
matrigna,
Nemiche amiche,
proposta di matrimonio,
Stepmom,
Susan Sarandon
mercoledì 23 agosto 2017
Film 1402 - La mummia
Eccitatissimo per il reboot di una saga che ho sempre amato, il trailer mi aveva fatto davvero ben sperare. Poi per un motivo e per un altro non ero riuscito ad andare al cinema a vederlo. Come sempre lo streaming è venuto in mio soccorso e sono riuscito a recuperare uno dei blockbuster dell'estate 2017 che attendevo di più!
Film 1402: "La mummia" (2017) di Alex Kurtzman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Con tutte le aspettative che avevo, la possibilità di rimanere un po' deluso c'era e ne ero consapevole. L'originale mi è sempre piaciuto, divertente e spassoso oltre che piuttosto all'avanguardia per i tempi relativamente agli effetti speciali, quindi era naturale riversare su questo rifacimento dallo stesso identico titolo una serie di attese legate al primo franchise. Invece il nuovo "The Mummy" è tutta un'altra storia. Ma una storia brutta.
Tecnicamente il film è perfetto, la computer grafica fa buona parte del lavoro, la fotografia più cupa riassesta i toni della narrazione su universi più oscuri e certamente meno giocosi dei precedenti; è evidente che non solo si stia cercando di prendere le distanze dai titoli precedenti - pur continuando a sfruttarne il titolo di richiamo -, ma che si intenda proprio buttare le basi per qualcosa di nuovo. Del resto, lo si sa già, la Universal ha cominciato proprio con questo blockbuster la sua personale conquista del mondo dei cinecomics, imbastendo un percorso cinematografico dal nome abbastanza rivelatore, Dark Universe, che coinvolgerà non solo grandi nomi (Javier Bardem e Johnny Depp in testa), ma anche una serie di illustri personaggi come la moglie di Frankenstein e Frankenstein, l'Uomo Invisibile, il Fantasma dell'Opera e il Gobbo di Notre Dame. Insomma, qui siamo solo all'antipasto.
Peccato che il risultato finale di questo primo, nuovo mondo dei mostri non sia stato una piacevole scoperta, quanto più un inefficace e maldestro esperimento ancora ampiamente migliorabile. Cruise è un protagonista carismatico, ma il materiale a sua disposizione è troppo simile ai ruoli che già interpreta, cosicché pare di assistere ad un qualsiasi "Mission: Impossible" versione fantasy. Gli altri personaggi, tutti ampiamente sacrificabili, non aggiungono granché al racconto, tanto che una buona metà muore nel giro di qualche scena. Russell Crowe nei panni nientemeno che del Dott. Jeckill risulta un po' impacciato, bloccato da una stazza francamente un po' limitante per un personaggio dalla forza sovraumana che, quantomeno nella mia immaginazione, a seguito della sua trasformazione dovrebbe rinforzarsi più di muscoli che di stomaco. Niente da dire su Sofia Boutella nei panni della mummia, un'attrice a mio avviso da tenere d'occhio che ultimamente sta collezionando titoli importanti ("Kingsman: Secret Service", "Star Trek: Beyond", "Atomica bionda") uscendone sempre a testa alta. Vedremo se riuscirà a mantenere l'interesse attorno a sé. Chiudo la parentesi attori con Annabelle Wallis, già vista nel primo "Annabelle", qui finalmente al suo primo ruolo in un film a grande budget, nonostante la sfortuna di essersi ritrovata in un prodotto non proprio di qualità. Per e da lei mi aspettavo qualcosina di più, forse anche perché ho erroneamente sovrapposto in anticipo l'eroina femminile interpretata da Rachel Weisz nei primi due titoli al personaggio che la Wallis mi aspettavo sarebbe andata ad interpretare. La verità è che la sua Jenny Halsey è abbastanza insipida.
Insomma, questo "La mummia" è stato una delusione. Non particolarmente divertente, dalla trama caotica ed eccessivamente enfatica - della serie: tutto l'hype creato nel primo tempo, viene bruciato da un nulla di fatto generale nel secondo -, poco capace di gestire i numerosi personaggi rilevanti portati in campo. Mi aspettavo un'avventura e, invece, per buona parte della storia non succede niente e anche quando finalmente si muove qualcosa, niente di quello che viene mostrato risulta particolarmente innovativo. Ahmanet sì risveglia e l'umore è dei più neri, ma non basta una mummia incazzata con qualche corvo come amico e un'aspirapolvere come bocca per riuscire a regalare a questo prodotto quel qualcosa in più che faccia innanzitutto dimenticare il franchise originale e, secondariamente, lanci con successo addirittura un nuovo filone. Meglio rivedere il tiro.
Film 1572 - The Mummy
Film 737 - La mummia - Il ritorno
Film 1934 - The Mummy Returns
Film 1402 - La mummia
Film 927 - Il re scorpione
Cast: Tom Cruise, Annabelle Wallis, Sofia Boutella, Jake Johnson, Courtney B. Vance, Russell Crowe, Marwan Kenzari.
Box Office: $405.4 milioni
Consigli: Per quanto mi riguarda il film è stato una delusione, principalmente perché avevo molte aspettative. A mente fredda comunque di sento di poter dire che, nonostante la trama non sia granché, il film risulta comunque sufficientemente godibile. Non un gran intrattenimento, insomma, ma nemmeno qualcosa di inguardabile. Di sicuro "La mummia" del 1999 è molto più piacevole (per quanto sempre una scemata).
Parola chiave: Pugnale di Seth.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1402: "La mummia" (2017) di Alex Kurtzman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Con tutte le aspettative che avevo, la possibilità di rimanere un po' deluso c'era e ne ero consapevole. L'originale mi è sempre piaciuto, divertente e spassoso oltre che piuttosto all'avanguardia per i tempi relativamente agli effetti speciali, quindi era naturale riversare su questo rifacimento dallo stesso identico titolo una serie di attese legate al primo franchise. Invece il nuovo "The Mummy" è tutta un'altra storia. Ma una storia brutta.
Tecnicamente il film è perfetto, la computer grafica fa buona parte del lavoro, la fotografia più cupa riassesta i toni della narrazione su universi più oscuri e certamente meno giocosi dei precedenti; è evidente che non solo si stia cercando di prendere le distanze dai titoli precedenti - pur continuando a sfruttarne il titolo di richiamo -, ma che si intenda proprio buttare le basi per qualcosa di nuovo. Del resto, lo si sa già, la Universal ha cominciato proprio con questo blockbuster la sua personale conquista del mondo dei cinecomics, imbastendo un percorso cinematografico dal nome abbastanza rivelatore, Dark Universe, che coinvolgerà non solo grandi nomi (Javier Bardem e Johnny Depp in testa), ma anche una serie di illustri personaggi come la moglie di Frankenstein e Frankenstein, l'Uomo Invisibile, il Fantasma dell'Opera e il Gobbo di Notre Dame. Insomma, qui siamo solo all'antipasto.
Peccato che il risultato finale di questo primo, nuovo mondo dei mostri non sia stato una piacevole scoperta, quanto più un inefficace e maldestro esperimento ancora ampiamente migliorabile. Cruise è un protagonista carismatico, ma il materiale a sua disposizione è troppo simile ai ruoli che già interpreta, cosicché pare di assistere ad un qualsiasi "Mission: Impossible" versione fantasy. Gli altri personaggi, tutti ampiamente sacrificabili, non aggiungono granché al racconto, tanto che una buona metà muore nel giro di qualche scena. Russell Crowe nei panni nientemeno che del Dott. Jeckill risulta un po' impacciato, bloccato da una stazza francamente un po' limitante per un personaggio dalla forza sovraumana che, quantomeno nella mia immaginazione, a seguito della sua trasformazione dovrebbe rinforzarsi più di muscoli che di stomaco. Niente da dire su Sofia Boutella nei panni della mummia, un'attrice a mio avviso da tenere d'occhio che ultimamente sta collezionando titoli importanti ("Kingsman: Secret Service", "Star Trek: Beyond", "Atomica bionda") uscendone sempre a testa alta. Vedremo se riuscirà a mantenere l'interesse attorno a sé. Chiudo la parentesi attori con Annabelle Wallis, già vista nel primo "Annabelle", qui finalmente al suo primo ruolo in un film a grande budget, nonostante la sfortuna di essersi ritrovata in un prodotto non proprio di qualità. Per e da lei mi aspettavo qualcosina di più, forse anche perché ho erroneamente sovrapposto in anticipo l'eroina femminile interpretata da Rachel Weisz nei primi due titoli al personaggio che la Wallis mi aspettavo sarebbe andata ad interpretare. La verità è che la sua Jenny Halsey è abbastanza insipida.
Insomma, questo "La mummia" è stato una delusione. Non particolarmente divertente, dalla trama caotica ed eccessivamente enfatica - della serie: tutto l'hype creato nel primo tempo, viene bruciato da un nulla di fatto generale nel secondo -, poco capace di gestire i numerosi personaggi rilevanti portati in campo. Mi aspettavo un'avventura e, invece, per buona parte della storia non succede niente e anche quando finalmente si muove qualcosa, niente di quello che viene mostrato risulta particolarmente innovativo. Ahmanet sì risveglia e l'umore è dei più neri, ma non basta una mummia incazzata con qualche corvo come amico e un'aspirapolvere come bocca per riuscire a regalare a questo prodotto quel qualcosa in più che faccia innanzitutto dimenticare il franchise originale e, secondariamente, lanci con successo addirittura un nuovo filone. Meglio rivedere il tiro.
Film 1572 - The Mummy
Film 737 - La mummia - Il ritorno
Film 1934 - The Mummy Returns
Film 1402 - La mummia
Film 927 - Il re scorpione
Cast: Tom Cruise, Annabelle Wallis, Sofia Boutella, Jake Johnson, Courtney B. Vance, Russell Crowe, Marwan Kenzari.
Box Office: $405.4 milioni
Consigli: Per quanto mi riguarda il film è stato una delusione, principalmente perché avevo molte aspettative. A mente fredda comunque di sento di poter dire che, nonostante la trama non sia granché, il film risulta comunque sufficientemente godibile. Non un gran intrattenimento, insomma, ma nemmeno qualcosa di inguardabile. Di sicuro "La mummia" del 1999 è molto più piacevole (per quanto sempre una scemata).
Parola chiave: Pugnale di Seth.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
Annabelle Wallis,
azione,
blockbuster,
Courtney B. Vance,
Dark Universe,
dei,
Dr. Jekyll,
Egitto,
fantasy,
Jake Johnson,
La mummia,
mummia,
reboot,
Russell Crowe,
Sofia Boutella,
The Mummy,
Tom Cruise,
zombie
martedì 22 agosto 2017
Film 1401 - Alien: Covenant
Perdermelo al cinema mi era un po' dispiaciuto, così quando ho scoperto che il The Space lo avrebbe dato nuovamente per una sera speciale, sono corso a recuperarlo!
Film 1401: "Alien: Covenant" (2017) di Ridley Scott
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: I film ambientati nello spazio ultimamente sembrano partire tutti dagli stessi presupposti: la colonizzazione di nuovi mondi con navicelle-arca che, durante il trasporto di passeggeri ed equipaggio, finiscono per svegliarne una parte a causa di qualche malfunzionamento. Questo nuovo "Alien" non si esime dalla premessa standard.
A parte ciò, il sequel del "Prometheus" datato 2012 non è male, ma nemmeno niente di che. A mio avviso Scott si è concentrato (giustamente!) più sulla parte horror, andando a rispolverare l'anima dark e splatter del progetto che, con questi prequel/reboot, si era un po' persa. La verità è che niente e nessuno mi toglierà mai la convinzione che i primi capitoli della saga siano e resteranno per sempre i migliori, un po' perché Ripley come filo conduttore crea continuità e unità all'interno della storia, un po' perché il carisma di Sigourney Weaver è difficile da replicare; insomma, bene l'avanzamento tecnologico, le nuove leve attoriali, l'accontentare i fan con altri episodi di un franchise sempre più ricco, ma il risultato finale rimane sempre inferiore ai primi, imbattibili titoli. Almeno per ora.
In questa pellicola la minaccia aliena sbuca nuovamente da dove l'avevamo lasciata, figlia di una contaminazione del precedente equipaggio, ormai in toto deceduto. Gli è sopravvissuto solamente l'androide David (Michael Fassbender) - che, caso vuole, si troverà a confronto con la versione più evoluta di se stesso -, ormai eremita solitario di un pianeta disabitato a causa di quel liquido nero già campione di stragi. Anche in questo caso non mancheranno contagio e morti a ripetizione, il tutto a vantaggio, neanche a dirlo, di quell'alien vorace e implacabile di cui chiunque conosce fattezze e fatalità. Da questo punto di vista, dunque, niente di nuovo sotto il sole, tanto che la parte di paura è ampiamente prevedibile, per quanto godibile; più ricercata e arzigogolata (fa rima con boiata) la vicenda dei 2 Fassbender, bloccati in un confronto sul chi ce l'abbia più grosso che francamente tocca livelli "onirici" troppo spesso derisibili: io capisco la superiorità d'intelligenza sotto tutti i punti di vista dell'androide, ma non di rado il tête-à-tête al singolare si protrae su argomenti francamente troppo distanti dal resto del contesto; non poche volte mi è sembrata una forzatura. Sensazione che mi ha accompagnato spesso durante la visione dei recenti due titoli della saga, a mio avviso un po' troppo concentrata a legittimizzare il proprio prodotto tentando di ampliarne lo spettro tematico, quasi a voler fugare una sorta di inadeguatezza del genere cui "Alien" appartiene. Se, invece, si pensasse meno a filosofeggiare e più ad imbastire scenari horror che funzionino, le storie ne gioverebbero quanto i film.
In ogni caso "Covenant" non fa una figuraccia e prosegue un percorso narrativo che a tratti presenta snodi interessanti. In tutto questo si inserisce la micidiale creatura cult che attende impaziente la prossima strage, con un "Alien: Awakening" pronto a essere girato già nel 2018. Vedremo se si riusciranno a ricreare le terrificanti e perfette atmosfere dei primi titoli, per ora inarrivabili cult che nemmeno questo sequel è riuscito a far dimenticare.
Film 2307 - Alien: Romulus
Film 454 - Prometheus
Film 1401 - Alien: Covenant
Cast: Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup, Danny McBride, Demián Bichir, Carmen Ejogo, Jussie Smollett, Callie Hernandez, Guy Pearce, James Franco, Noomi Rapace.
Box Office: $232.7 milioni
Consigli: Gli appassionati del franchise apprezzeranno sicuramente il ritorno alla carneficina con caccia all'uomo forse troppo lasciata da parte nel precedente episodio. Qui mi è parso di intravedere in maniera più nitida il rimando agli originali, nonostante la storia si dedichi ampiamente a spiegare l'origine del "fenomeno" alien, nonostante il mistero di ritrovarselo a bordo e doverlo affrontare a costo della propria vita rimanesse uno stimolo già sufficiente a farci andare a genio la saga. Il continuo spolpamento delle storie così da poterne prolungare la vita fa parte del business cinematografico e ne abbiamo preso atto tantissimi anni fa; ogni tanto farebbe piacere conservare il bel ricordo e andare oltre. In questo caso specifico il film non manca di intrattenere, ha un cast interessante (c'è persino un cameo di James Franco) e gioca con effetti speciali d'impatto, pur restando inferiore agli originali. Tutto sommato si lascia guardare, meglio se con la consapevolezza delle altre storie alle spalle.
Parola chiave: "Entrata degli dei nel Valhalla".
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1401: "Alien: Covenant" (2017) di Ridley Scott
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: I film ambientati nello spazio ultimamente sembrano partire tutti dagli stessi presupposti: la colonizzazione di nuovi mondi con navicelle-arca che, durante il trasporto di passeggeri ed equipaggio, finiscono per svegliarne una parte a causa di qualche malfunzionamento. Questo nuovo "Alien" non si esime dalla premessa standard.
A parte ciò, il sequel del "Prometheus" datato 2012 non è male, ma nemmeno niente di che. A mio avviso Scott si è concentrato (giustamente!) più sulla parte horror, andando a rispolverare l'anima dark e splatter del progetto che, con questi prequel/reboot, si era un po' persa. La verità è che niente e nessuno mi toglierà mai la convinzione che i primi capitoli della saga siano e resteranno per sempre i migliori, un po' perché Ripley come filo conduttore crea continuità e unità all'interno della storia, un po' perché il carisma di Sigourney Weaver è difficile da replicare; insomma, bene l'avanzamento tecnologico, le nuove leve attoriali, l'accontentare i fan con altri episodi di un franchise sempre più ricco, ma il risultato finale rimane sempre inferiore ai primi, imbattibili titoli. Almeno per ora.
In questa pellicola la minaccia aliena sbuca nuovamente da dove l'avevamo lasciata, figlia di una contaminazione del precedente equipaggio, ormai in toto deceduto. Gli è sopravvissuto solamente l'androide David (Michael Fassbender) - che, caso vuole, si troverà a confronto con la versione più evoluta di se stesso -, ormai eremita solitario di un pianeta disabitato a causa di quel liquido nero già campione di stragi. Anche in questo caso non mancheranno contagio e morti a ripetizione, il tutto a vantaggio, neanche a dirlo, di quell'alien vorace e implacabile di cui chiunque conosce fattezze e fatalità. Da questo punto di vista, dunque, niente di nuovo sotto il sole, tanto che la parte di paura è ampiamente prevedibile, per quanto godibile; più ricercata e arzigogolata (fa rima con boiata) la vicenda dei 2 Fassbender, bloccati in un confronto sul chi ce l'abbia più grosso che francamente tocca livelli "onirici" troppo spesso derisibili: io capisco la superiorità d'intelligenza sotto tutti i punti di vista dell'androide, ma non di rado il tête-à-tête al singolare si protrae su argomenti francamente troppo distanti dal resto del contesto; non poche volte mi è sembrata una forzatura. Sensazione che mi ha accompagnato spesso durante la visione dei recenti due titoli della saga, a mio avviso un po' troppo concentrata a legittimizzare il proprio prodotto tentando di ampliarne lo spettro tematico, quasi a voler fugare una sorta di inadeguatezza del genere cui "Alien" appartiene. Se, invece, si pensasse meno a filosofeggiare e più ad imbastire scenari horror che funzionino, le storie ne gioverebbero quanto i film.
In ogni caso "Covenant" non fa una figuraccia e prosegue un percorso narrativo che a tratti presenta snodi interessanti. In tutto questo si inserisce la micidiale creatura cult che attende impaziente la prossima strage, con un "Alien: Awakening" pronto a essere girato già nel 2018. Vedremo se si riusciranno a ricreare le terrificanti e perfette atmosfere dei primi titoli, per ora inarrivabili cult che nemmeno questo sequel è riuscito a far dimenticare.
Film 2307 - Alien: Romulus
Film 454 - Prometheus
Film 1401 - Alien: Covenant
Cast: Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup, Danny McBride, Demián Bichir, Carmen Ejogo, Jussie Smollett, Callie Hernandez, Guy Pearce, James Franco, Noomi Rapace.
Box Office: $232.7 milioni
Consigli: Gli appassionati del franchise apprezzeranno sicuramente il ritorno alla carneficina con caccia all'uomo forse troppo lasciata da parte nel precedente episodio. Qui mi è parso di intravedere in maniera più nitida il rimando agli originali, nonostante la storia si dedichi ampiamente a spiegare l'origine del "fenomeno" alien, nonostante il mistero di ritrovarselo a bordo e doverlo affrontare a costo della propria vita rimanesse uno stimolo già sufficiente a farci andare a genio la saga. Il continuo spolpamento delle storie così da poterne prolungare la vita fa parte del business cinematografico e ne abbiamo preso atto tantissimi anni fa; ogni tanto farebbe piacere conservare il bel ricordo e andare oltre. In questo caso specifico il film non manca di intrattenere, ha un cast interessante (c'è persino un cameo di James Franco) e gioca con effetti speciali d'impatto, pur restando inferiore agli originali. Tutto sommato si lascia guardare, meglio se con la consapevolezza delle altre storie alle spalle.
Parola chiave: "Entrata degli dei nel Valhalla".
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
Alien,
Alien: Covenant,
alieni,
Billy Crudup,
Carmen Ejogo,
coloni,
Danny McBride,
Demián Bichir,
horror,
Katherine Waterston,
Michael Fassbender,
navicella spaziale,
pianeta,
Ridley Scott,
saga,
sequel,
spazio
lunedì 21 agosto 2017
Film 1400 - Paura in palcoscenico
Ogni tanto mi piace godermi un titolo per me ancora inedito del grandissimo Hitchcock, così cerco nella sua filmografia e mi butto a capofitto sulla storia che mi intriga di più.
Film 1400: "Paura in palcoscenico" (1950) di Alfred Hitchcock
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Forse non l'Hitchcock che ho preferito, di sicuro tra i suoi lavori meno "famosi" uno di quelli più riusciti.
Andando lentamente a ripercorrere la carriera del mitico regista, scopro per la prima volta vecchi lavori per i quali non sempre il calore di pubblico e critica hanno coinciso. O, meglio, dei votanti dei premi che contano (includo in questa lista titoli come "La congiura degli innocenti", "Caccia al ladro", "Nodo alla gola"). Tra questi, "Stage Fright" è sicuramente uno dei più riusciti, interessante mix di noir e thriller dal classico colpo di scena finale che ribalterà tutta la storia.
La mano di Hitchcock, la buona sceneggiatura, l'effetto nostalgia del bianco e nero e un duo di protagoniste coi fiocchi (Jane Wyman e Marlene Dietrich) rendono la pellicola particolarmente piacevole e godibile, giocata su equivoci e bugie oltre che una serie di escamotage da vera spy story che aggiunge quel qualcosa in più.
Detto questo, ripeto, non è tra i miei film preferiti del regista, anche se guardarlo ha aggiunto un pezzo in più al puzzle della sua vastissima filmografia.
Cast: Jane Wyman, Marlene Dietrich, Michael Wilding, Richard Todd, Alastair Sim.
Box Office: /
Consigli: Costumi Christian Dior, Marlene Dietrich tra le protagoniste, storia ideata da Alma Reville (moglie del regista)... insomma, un prodotto più inedito del maestro del brivido, per un risultato finale che funziona e intrattiene, anche se forse risulta meno affascinante di altri suoi lavori. Meno ipnotico, sì, ma sicuramente intrigante. Da recuperare.
Parola chiave: Vestito.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1400: "Paura in palcoscenico" (1950) di Alfred Hitchcock
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Forse non l'Hitchcock che ho preferito, di sicuro tra i suoi lavori meno "famosi" uno di quelli più riusciti.
Andando lentamente a ripercorrere la carriera del mitico regista, scopro per la prima volta vecchi lavori per i quali non sempre il calore di pubblico e critica hanno coinciso. O, meglio, dei votanti dei premi che contano (includo in questa lista titoli come "La congiura degli innocenti", "Caccia al ladro", "Nodo alla gola"). Tra questi, "Stage Fright" è sicuramente uno dei più riusciti, interessante mix di noir e thriller dal classico colpo di scena finale che ribalterà tutta la storia.
La mano di Hitchcock, la buona sceneggiatura, l'effetto nostalgia del bianco e nero e un duo di protagoniste coi fiocchi (Jane Wyman e Marlene Dietrich) rendono la pellicola particolarmente piacevole e godibile, giocata su equivoci e bugie oltre che una serie di escamotage da vera spy story che aggiunge quel qualcosa in più.
Detto questo, ripeto, non è tra i miei film preferiti del regista, anche se guardarlo ha aggiunto un pezzo in più al puzzle della sua vastissima filmografia.
Cast: Jane Wyman, Marlene Dietrich, Michael Wilding, Richard Todd, Alastair Sim.
Box Office: /
Consigli: Costumi Christian Dior, Marlene Dietrich tra le protagoniste, storia ideata da Alma Reville (moglie del regista)... insomma, un prodotto più inedito del maestro del brivido, per un risultato finale che funziona e intrattiene, anche se forse risulta meno affascinante di altri suoi lavori. Meno ipnotico, sì, ma sicuramente intrigante. Da recuperare.
Parola chiave: Vestito.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
Alastair Sim,
Alfred Hitchcock,
amore,
assassino,
attrice,
equivoci,
Hitchcock,
Jane Wyman,
Marlene Dietrich,
Michael Wilding,
noir,
omicidio,
Paura in palcoscenico,
Richard Todd,
Stage Fright,
teatro,
thriller
venerdì 18 agosto 2017
Film 1399 - Shutter - Ombre dal passato
Alla ricerca di una distrazione tra i vari titoli del catalogo Netflix, abbiamo optato per questa boiata, certi che non avrebbe deluso la nostra sete di scemenze in salsa orrifica.
Film 1399: "Shutter - Ombre dal passato" (2008) di Masayuki Ochiai
Visto: dal computer portatile di Erika
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Un film orrendo, anche se non credo ci fosse bisogno di sottolinearlo. O forse sì?
Lo si capiva già da tutto un insieme di elementi che la visione di questo "Shutter" non sarebbe stata granché: titolo francamente sconosciuto, una coppia di attori non certo da Oscar - salvo Joshua Jackson che nel tempo è riuscito a far dimenticare il periodo "Dawson's Creek", ma Rachael Taylor dovrebbe essere bandida dal mondo della recitazione -, una locandina imbarazzante e un riassunto della trama che prometteva banalità. La consapevolezza di un certo livello di trash assicurato ci ha, di fatto, convinto a scegliere questo prodotto americano, in realtà remake dell'omonimo tailandese ("ชัตเตอร์ กดติดวิญญาณ"), ma mi rendo perfettamente conto che "Shutter - Ombre dal passato" possa risultare una pessima scelta per chiunque abbia voglia di dedicare il proprio tempo ad una pellicola che abbia quantomeno qualcosa da dire. Qui, invece, siamo a corto di idee e snodi narrativi sensati, per un risultato finale imbarazzante sia per qualità tecnica (effetti speciali) che artistica (recitazione, sceneggiatura), tanto che il film risulta vuoto e privo della benché minima ispirazione. Tanto valeva non produrlo.
Cast: Joshua Jackson, Rachael Taylor, Megumi Okina, John Hensley, David Denman.
Box Office: $47,879,410
Consigli: Della serie, quando si vogliono spillare soldi alla platea col minimo sforzo. Il film è brutto, non ha niente da dire e scimmiotta i classici snodi da teen horror - con non poca fatica tra l'altro - fallendo nel consegnare un prodotto che abbia il benché minimo senso guardare. A meno che non si stia cercando qualcosa di brutto di cui ridere.
Parola chiave: Foto.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1399: "Shutter - Ombre dal passato" (2008) di Masayuki Ochiai
Visto: dal computer portatile di Erika
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Un film orrendo, anche se non credo ci fosse bisogno di sottolinearlo. O forse sì?
Lo si capiva già da tutto un insieme di elementi che la visione di questo "Shutter" non sarebbe stata granché: titolo francamente sconosciuto, una coppia di attori non certo da Oscar - salvo Joshua Jackson che nel tempo è riuscito a far dimenticare il periodo "Dawson's Creek", ma Rachael Taylor dovrebbe essere bandida dal mondo della recitazione -, una locandina imbarazzante e un riassunto della trama che prometteva banalità. La consapevolezza di un certo livello di trash assicurato ci ha, di fatto, convinto a scegliere questo prodotto americano, in realtà remake dell'omonimo tailandese ("ชัตเตอร์ กดติดวิญญาณ"), ma mi rendo perfettamente conto che "Shutter - Ombre dal passato" possa risultare una pessima scelta per chiunque abbia voglia di dedicare il proprio tempo ad una pellicola che abbia quantomeno qualcosa da dire. Qui, invece, siamo a corto di idee e snodi narrativi sensati, per un risultato finale imbarazzante sia per qualità tecnica (effetti speciali) che artistica (recitazione, sceneggiatura), tanto che il film risulta vuoto e privo della benché minima ispirazione. Tanto valeva non produrlo.
Cast: Joshua Jackson, Rachael Taylor, Megumi Okina, John Hensley, David Denman.
Box Office: $47,879,410
Consigli: Della serie, quando si vogliono spillare soldi alla platea col minimo sforzo. Il film è brutto, non ha niente da dire e scimmiotta i classici snodi da teen horror - con non poca fatica tra l'altro - fallendo nel consegnare un prodotto che abbia il benché minimo senso guardare. A meno che non si stia cercando qualcosa di brutto di cui ridere.
Parola chiave: Foto.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
fantasma,
fotografia,
Giappone,
horror,
Joshua Jackson,
Megumi Okina,
Rachael Taylor,
remake,
Shutter,
Shutter - Ombre dal passato,
violenza sessuale,
ชัตเตอร์ กดติดวิญญาณ
giovedì 17 agosto 2017
Film 1398 - Star Trek Beyond
Era da un po' che avevo voglia di rivedere questo film, soprattutto da quando Sky Go lo aveva messo a disposizione nella sua piattaforma. Quando finalmente mi sono deciso, la delusione: talmente scadente il servizio che ho dovuto ripiegare sullo streaming piratato. Rendiamoci conto...
Film 1398: "Star Trek Beyond" (2016) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Di base il film mi è piaciuto, anche se ho avuto di nuovo la sensazione che si trattasse più di un prodotto collaterale - non voglio dire da cassetta - che di un progetto cinematografico da 185 milioni di budget. Che, per carità, a livello tecnico si sentono tutti, ma quando penso a trama e cattivo di turno, rimango un pelo interdetto. La storia funziona, sia chiaro, ma si tirano in ballo troppe cose e dato che già i personaggi della saga non sono pochi, forse evitare sovraccarico non sarebbe stata un'idea malvagia. Inoltre il nemico di questo terzo "Star Trek" non è niente di che, non resta impresso e mi è parso pure uno spreco utilizzare il talento di Idris Elba per una parte così in camuffa.
A parte questo, trattandosi del sequel numero due direi che la situazione qui è ancora alquanto felice, riuscendo a consegnare un prodotto divertente e dinamico, bello da seguire e vedere, sufficientemente d'azione nonostante l'evidente anima sci-fi. Quindi, al di là del destino che la saga dovrà fronteggiare - l'incasso flop non ha giovato -, il risultato finale è ancora sufficientemente buono da non far rimpiangere i precedente due (bei) capitoli.
Ps. Candidato all'Oscar 2017 per il miglior trucco.
Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Cast: John Cho, Simon Pegg, Chris Pine, Zachary Quinto, Zoë Saldana, Karl Urban, Anton Yelchin, Idris Elba.
Box Office: $343.5 milioni
Consigli: Si vede bene anche senza conoscere per filo e per segno la storia (sia televisiva che cinematografica) della USS Enterprise. Il film è simpatico, molto colorato, ricco di avventura e toni spensierati, perfetto per una serata di disimpegno ben architettato. Poi, potendo e volendo, recuperare anche i precedenti film di certo non fa male.
Parola chiave: Vendetta.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1398: "Star Trek Beyond" (2016) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Di base il film mi è piaciuto, anche se ho avuto di nuovo la sensazione che si trattasse più di un prodotto collaterale - non voglio dire da cassetta - che di un progetto cinematografico da 185 milioni di budget. Che, per carità, a livello tecnico si sentono tutti, ma quando penso a trama e cattivo di turno, rimango un pelo interdetto. La storia funziona, sia chiaro, ma si tirano in ballo troppe cose e dato che già i personaggi della saga non sono pochi, forse evitare sovraccarico non sarebbe stata un'idea malvagia. Inoltre il nemico di questo terzo "Star Trek" non è niente di che, non resta impresso e mi è parso pure uno spreco utilizzare il talento di Idris Elba per una parte così in camuffa.
A parte questo, trattandosi del sequel numero due direi che la situazione qui è ancora alquanto felice, riuscendo a consegnare un prodotto divertente e dinamico, bello da seguire e vedere, sufficientemente d'azione nonostante l'evidente anima sci-fi. Quindi, al di là del destino che la saga dovrà fronteggiare - l'incasso flop non ha giovato -, il risultato finale è ancora sufficientemente buono da non far rimpiangere i precedente due (bei) capitoli.
Ps. Candidato all'Oscar 2017 per il miglior trucco.
Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Cast: John Cho, Simon Pegg, Chris Pine, Zachary Quinto, Zoë Saldana, Karl Urban, Anton Yelchin, Idris Elba.
Box Office: $343.5 milioni
Consigli: Si vede bene anche senza conoscere per filo e per segno la storia (sia televisiva che cinematografica) della USS Enterprise. Il film è simpatico, molto colorato, ricco di avventura e toni spensierati, perfetto per una serata di disimpegno ben architettato. Poi, potendo e volendo, recuperare anche i precedenti film di certo non fa male.
Parola chiave: Vendetta.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
Anton Yelchin,
Chris Pine,
Enterprise,
gay,
Idris Elba,
John Cho,
Karl Urban,
Kirk,
Oscars,
saga,
sci-fi,
sequel,
Simon Pegg,
spazio,
Spock,
Star Trek,
Star Trek Beyond,
vendetta,
Zachary Quinto,
Zoe Saldana
mercoledì 16 agosto 2017
Film 1397 - The Edge of Seventeen
Ero curiosissimo di vedere questo film fin da quando furono svelate le candidature ai Golden Globes lo scorso dicembre, ma non ero mai riuscito a trovare un link per lo streaming. Poi, fortunatamente, ce l'ho fatta.
Film 1397: "The Edge of Seventeen" (2016) di Kelly Fremon Craig
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: "The Edge of Seventeen" è un buon prodotto, un titolo che funziona e, pur ricadendo nelle classiche cateogire standard, riesce comunque a distinguersi per alcuni aspetti che lo rendono, di conseguenza, godibile e particolare. Quello su cui mi sento di puntare di più, ovviamente, è la presenza di una brava Hailee Steinfeld, credibile protagonista capace dell'introspezione necessaria alla storia. Parliamo, infatti, di cambiamenti importanti legati al periodo dell'adolescenza, motivo per cui una protagonista non in grado di "garantire" le emozioni necessarie avrebbe completamente rovinato il risultato finale. Senza contare, poi, che la storia non manca di esasperare toni e situazioni, in un crescendo di dramma che, naturalmente, riflette appieno l'approccio teenager ai cambiamenti della vita.
Da questo punto di vista il film mi ha molto ricordato altre pellicole simili, come "Juno" e "Easy Girl", che delle proprie forti e giovani protagoniste femminili fanno eroine moderne, ragazze in grado di affrontare le criticità dell'essere adolescendi - bullismo, solitudine, incapacità di comunicare con i genitori, traumi vari - riuscendo a trovare una via d'uscita personale e funzionale. Anche questo è sicuramente uno dei punti di forza di questa pellicola che, nonostante il finale buonista, regala comununque al suo pubblico un messaggio fatto di matura capacità di relazionarsi agli altri, nonostante tutti gli sbagli che si possano commettere. Del resto se non è durante l'adolescenza che si può commettere qualche errore, quando?
Ps. Candidato ai Golden Globes 2017 per la Miglior attrice protagonista - commedia o musical (Hailee Steinfeld).
Cast: Hailee Steinfeld, Woody Harrelson, Kyra Sedgwick, Haley Lu Richardson, Blake Jenner, Hayden Szeto.
Box Office: $18.8 milioni
Consigli: A volte un po' esagerato, in ogni caso un prodotto piacevole e in definitiva riuscito. Ritrae bene certe problematiche giovanili e fa della sua protagonista un esempio di come la solitudine e la cattiveria altrui possano impattare sulla vita di chiunque, figuriamoci chi ancora adulto non è. Dunque non certo un titolo per ogni occasione, eppure da recuperare (anche in questo periodo di calura e svogliatezza estiva!).
Parola chiave: Messaggio
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1397: "The Edge of Seventeen" (2016) di Kelly Fremon Craig
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: "The Edge of Seventeen" è un buon prodotto, un titolo che funziona e, pur ricadendo nelle classiche cateogire standard, riesce comunque a distinguersi per alcuni aspetti che lo rendono, di conseguenza, godibile e particolare. Quello su cui mi sento di puntare di più, ovviamente, è la presenza di una brava Hailee Steinfeld, credibile protagonista capace dell'introspezione necessaria alla storia. Parliamo, infatti, di cambiamenti importanti legati al periodo dell'adolescenza, motivo per cui una protagonista non in grado di "garantire" le emozioni necessarie avrebbe completamente rovinato il risultato finale. Senza contare, poi, che la storia non manca di esasperare toni e situazioni, in un crescendo di dramma che, naturalmente, riflette appieno l'approccio teenager ai cambiamenti della vita.
Da questo punto di vista il film mi ha molto ricordato altre pellicole simili, come "Juno" e "Easy Girl", che delle proprie forti e giovani protagoniste femminili fanno eroine moderne, ragazze in grado di affrontare le criticità dell'essere adolescendi - bullismo, solitudine, incapacità di comunicare con i genitori, traumi vari - riuscendo a trovare una via d'uscita personale e funzionale. Anche questo è sicuramente uno dei punti di forza di questa pellicola che, nonostante il finale buonista, regala comununque al suo pubblico un messaggio fatto di matura capacità di relazionarsi agli altri, nonostante tutti gli sbagli che si possano commettere. Del resto se non è durante l'adolescenza che si può commettere qualche errore, quando?
Ps. Candidato ai Golden Globes 2017 per la Miglior attrice protagonista - commedia o musical (Hailee Steinfeld).
Cast: Hailee Steinfeld, Woody Harrelson, Kyra Sedgwick, Haley Lu Richardson, Blake Jenner, Hayden Szeto.
Box Office: $18.8 milioni
Consigli: A volte un po' esagerato, in ogni caso un prodotto piacevole e in definitiva riuscito. Ritrae bene certe problematiche giovanili e fa della sua protagonista un esempio di come la solitudine e la cattiveria altrui possano impattare sulla vita di chiunque, figuriamoci chi ancora adulto non è. Dunque non certo un titolo per ogni occasione, eppure da recuperare (anche in questo periodo di calura e svogliatezza estiva!).
Parola chiave: Messaggio
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
adolescenza,
amicizia,
amore,
Blake Jenner,
bullismo,
famiglia,
fratelli,
Golden Globes,
Hailee Steinfeld,
Haley Lu Richardson,
Kyra Sedgwick,
scuola,
teenager,
The Edge of Seventeen,
Woody Harrelson
mercoledì 9 agosto 2017
Film1396 - Kingsman: Secret Service
Era da un po' che volevo rivederlo, sia perché avevo comprato il dvd qualche tempo fa, sia perché a breve uscirà il sequel.
Film 1396: "Kingsman: Secret Service" (2014) di Matthew Vaughn
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Edo
Pensieri: Rimango dell'idea che si tratti di un film troppo gratuitamente violento, ma a parte questo il primo "Kingsman" è sufficientemente spassoso e godibile. Il contrasto tra la nobiliare associazione filo-bondiana e la spaccona attitudine da strana stride non poco e, pure, funziona alla grande, per un risultato finale quantomeno esplosivo (vedi sequenza delle teste che saltano in aria, francamente un mezzo colpo di genio) che regala due ore abbastanza godibili se - e dico se - non si soffre di stomaco (perché di sangue ne scorre a fiotti!). Il sequel, "Kingsman: The Golden Circle" ("Kingsman - Il cerchio d'oro"), in America uscirà il 22 settembre, in Italia una settimana dopo.
Film 958 - Kingsman: Secret Service
Film 1396 - Kingsman: Secret Service
Film 1427 - Kingsman: The Golden Circle
Film 2095 - The King's Man
Cast: Colin Firth, Samuel L. Jackson, Mark Strong, Taron Egerton, Michael Caine, Sophie Cookson, Sofia Boutella, Mark Hamill, Hanna Alström, Jack Davenport.
Box Office: $414.4 milioni
Consigli: Non per tutti i palati, anche se bisogna ammettere che, per chi apprezza, è una pellicola ben riuscita. Dinamica, spassosa, con uno humor british piuttosto spiccato, questo "Kingsman: Secret Service" funziona bene per una serata all'insegna del disimpegno e, certamente, della molta violenza. Sullo sfondo si può leggere anche una critica ai colossi delle telecomunicazioni, ma non mi addentrerei oltre.
Parola chiave: «I modi definiscono l'uomo.»
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1396: "Kingsman: Secret Service" (2014) di Matthew Vaughn
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Edo
Pensieri: Rimango dell'idea che si tratti di un film troppo gratuitamente violento, ma a parte questo il primo "Kingsman" è sufficientemente spassoso e godibile. Il contrasto tra la nobiliare associazione filo-bondiana e la spaccona attitudine da strana stride non poco e, pure, funziona alla grande, per un risultato finale quantomeno esplosivo (vedi sequenza delle teste che saltano in aria, francamente un mezzo colpo di genio) che regala due ore abbastanza godibili se - e dico se - non si soffre di stomaco (perché di sangue ne scorre a fiotti!). Il sequel, "Kingsman: The Golden Circle" ("Kingsman - Il cerchio d'oro"), in America uscirà il 22 settembre, in Italia una settimana dopo.
Film 958 - Kingsman: Secret Service
Film 1396 - Kingsman: Secret Service
Film 1427 - Kingsman: The Golden Circle
Film 2095 - The King's Man
Cast: Colin Firth, Samuel L. Jackson, Mark Strong, Taron Egerton, Michael Caine, Sophie Cookson, Sofia Boutella, Mark Hamill, Hanna Alström, Jack Davenport.
Box Office: $414.4 milioni
Consigli: Non per tutti i palati, anche se bisogna ammettere che, per chi apprezza, è una pellicola ben riuscita. Dinamica, spassosa, con uno humor british piuttosto spiccato, questo "Kingsman: Secret Service" funziona bene per una serata all'insegna del disimpegno e, certamente, della molta violenza. Sullo sfondo si può leggere anche una critica ai colossi delle telecomunicazioni, ma non mi addentrerei oltre.
Parola chiave: «I modi definiscono l'uomo.»
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
Colin Firth,
Kingsman,
Kingsman: Secret Service,
Kingsman: The Secret Service,
Mark Hamill,
Mark Strong,
Michael Caine,
protesi,
Samuel L. Jackson,
SIM card,
Sofia Boutella,
Sophie Cookson,
Taron Egerton
venerdì 4 agosto 2017
Film 1395 - Captain America: Civil War
Dopo aver visto il nuovo Spider-Man mi era tornata voglia di recuperare questa pellicola. Chissà perché...
Film 1394: "Captain America: Civil War" (2016) di Anthony Russo, Joe Russo
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Che dire? Il terzo film sul capitano funziona alla grande e regala alla saga quel non so che di epico che mixa sapientemente alla lotta intestina, minacce, echi dal passato e, soprattutto, un paio di nuovissimi supereroi. E' qui, infatti, che ritroviamo l'ora teenager Peter Parker e facciamo la conoscenza con Black Panther, ennesimo personaggio di punta della famiglia Marvel (che non intende proprio cedere il passo nella conquista dell'universo cinecomics).
Personaggi a parte, il film dei fratelli Russo riesce bene a veicolare tutta una serie di messaggi che nel tempo si sono fatti tipico materiale rintracciabile all'interno del mega franchise. Il dovere di rispondere alla minaccia e la responsabilità delle proprie azioni, la necessità di una mediazione costante, l'accettazione della diversità, l'epicità delle battaglie sono tutti elementi, tra gli altri, che non si faticano a riscontrare anche negli altri prodotti della casa di produzione legata all'universo dei fumetti. Nell'insieme, quindi, il prodotto finale funziona perché riesce a combinare nuovamente le carte in tavola, regalando allo spettatore una nuova e godibile avventura da guardare, pur rimanendo fedele alla mission dei prodotti Marvel, dando quel senso di continuità e sensatezza che permettono a tutti i film di risultare uno il perfetto incastro dell'altro. Anche solo per questo motivo, chapeau. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Black Widow
Film 2036 - Black Widow
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Cast: Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Don Cheadle, Jeremy Renner, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Paul Rudd, Emily VanCamp, Tom Holland, Frank Grillo, William Hurt, Daniel Brühl, William Hurt, Martin Freeman, Marisa Tomei, John Slattery, Hope Davis, Alfre WoodardJohn Kani.
Box Office: $1.153 miliardi
Consigli: I fatti di Sokovia tormentano Avengers e compagnia e non mancano di portare ripercussioni sul team e i rapporti personali dei vari personaggi. In questo quadro si svolge la terza avventura - certamente la più riuscita - dell'ormai ben più che rodato Captain America, la cui guerra civile del titolo riflette bene lo stato d'animo sia globale (gli Avengers aiutano o distruggono tutto e basta?) che quello interno al gruppo: divisi in due fazioni, lo scontro sarà inevitabile.
Per chi apprezza questo genere di pellicole, per chi ama i supereroi o i prodotti Marvel, questo è sicuramente un film imperdibile. Per tutti gli altri non temete, la storia funziona bene e intrattiene alla grande.
Parola chiave: Soldato d'Inverno.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1394: "Captain America: Civil War" (2016) di Anthony Russo, Joe Russo
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Che dire? Il terzo film sul capitano funziona alla grande e regala alla saga quel non so che di epico che mixa sapientemente alla lotta intestina, minacce, echi dal passato e, soprattutto, un paio di nuovissimi supereroi. E' qui, infatti, che ritroviamo l'ora teenager Peter Parker e facciamo la conoscenza con Black Panther, ennesimo personaggio di punta della famiglia Marvel (che non intende proprio cedere il passo nella conquista dell'universo cinecomics).
Personaggi a parte, il film dei fratelli Russo riesce bene a veicolare tutta una serie di messaggi che nel tempo si sono fatti tipico materiale rintracciabile all'interno del mega franchise. Il dovere di rispondere alla minaccia e la responsabilità delle proprie azioni, la necessità di una mediazione costante, l'accettazione della diversità, l'epicità delle battaglie sono tutti elementi, tra gli altri, che non si faticano a riscontrare anche negli altri prodotti della casa di produzione legata all'universo dei fumetti. Nell'insieme, quindi, il prodotto finale funziona perché riesce a combinare nuovamente le carte in tavola, regalando allo spettatore una nuova e godibile avventura da guardare, pur rimanendo fedele alla mission dei prodotti Marvel, dando quel senso di continuità e sensatezza che permettono a tutti i film di risultare uno il perfetto incastro dell'altro. Anche solo per questo motivo, chapeau. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Black Widow
Film 2036 - Black Widow
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Cast: Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Don Cheadle, Jeremy Renner, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Paul Rudd, Emily VanCamp, Tom Holland, Frank Grillo, William Hurt, Daniel Brühl, William Hurt, Martin Freeman, Marisa Tomei, John Slattery, Hope Davis, Alfre WoodardJohn Kani.
Box Office: $1.153 miliardi
Consigli: I fatti di Sokovia tormentano Avengers e compagnia e non mancano di portare ripercussioni sul team e i rapporti personali dei vari personaggi. In questo quadro si svolge la terza avventura - certamente la più riuscita - dell'ormai ben più che rodato Captain America, la cui guerra civile del titolo riflette bene lo stato d'animo sia globale (gli Avengers aiutano o distruggono tutto e basta?) che quello interno al gruppo: divisi in due fazioni, lo scontro sarà inevitabile.
Per chi apprezza questo genere di pellicole, per chi ama i supereroi o i prodotti Marvel, questo è sicuramente un film imperdibile. Per tutti gli altri non temete, la storia funziona bene e intrattiene alla grande.
Parola chiave: Soldato d'Inverno.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
Anthony Mackie,
Avengers,
Captain America: Civil War,
Chadwick Boseman,
Chris Evans,
comics,
Elizabeth Olsen,
Jeremy Renner,
Marvel,
Paul Bettany,
Robert Downey Jr.,
Scarlett Johansson,
Sebastian Stan,
Tom Holland
mercoledì 2 agosto 2017
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Doveva essere il blockbuster estivo, nonché il ritorno in grande stile di un supereroe un po' sbiadito. Potevo perdermelo? Certo che no!
Film 1394: "Spider-Man: Homecoming" (2017) di Jon Watts
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Edo
Pensieri: Marvel ci mette lo zampino e prova a risollevare il reboot di un franchise che dagli anni '00 ha già visto rifacimenti e sequel a sufficienza. Per carità, questo nuovo piglio dell'uomo ragno non è male e grazie a Dio, per una volta, ci risparmiano il morso dell'insetto e l'amore a prima vista, però davvero, non siamo a rischio intolleranza da accanimento?
Se con "The Amazing Spider-Man" avrei - anzi ho - detto di sì, con "Spider-Man: Homecoming" ammetto che la sensazione è più positiva. Poi sì, andiamo anche oltre per favore, voglio dire altri supereroi ci sono eh!, però ammetto non si possa dire che il lavoro fatto qui non sia piacevolmente godibile e sicuramente divertente. Buona parte del merito sta nel viso fresco, giovane, nerd a sufficienza e con faccia da schiaffi di Tom Holland, recente bella scoperta che non smette di lasciare impressioni positive ("Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick", "The Lost City of Z" e il precedente "Captain America: Civil War"). Poi, ovvio, il carisma di Robert Downey Jr. e del suo Iron Man sono sempre garanzia di spasso e grande intrattenimento, per cui nessuno si sarà stupito nel constatare che il piglio intrapreso dall'ennesima trasposizione dell'eroe di Stan Lee e Steve Ditko si sia notevolmente svecchiato per toni e cast (Parker va al liceo, Zia May è in modalità MILF).
Forse la vera delusione di tutta l'operazione è il cattivo di rito, qui interpretato da Michael Keaton. Il suo Vulture è insipido e non particolarmente entusiasmante come personaggio, sviluppato in maniera un po' e inefficace nel suscitare l'interesse dello spettatore. Il colpo di scena che lo riguarda è d'effetto e devo dire che non me lo aspettavo proprio, per il resto però calma piatta.
A parte questo appunto, "Spider-Man: Homecoming" sembra aver intrapreso una giusta strada di equilibrio tra le necessità delle due case di produzione che lo hanno tenuto a battesimo - la Sony e la Marvel -, per un risultato finale che richiama tantissimo, anche dal punto di vista tecnico, i prodotti della seconda. Del resto il reinserimento di Spider-Man all'interno della brigata di Captain America & co. non solo ha senso, ma è stato realizzato in maniera ponderata e fa sperare che l'imminente, immancabile sequel (pronto il 5 luglio 2019) riuscirà a non deludere le aspettative dei fan, come del resto è stato per questo nuovo capitolo. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 1781 - Spider-Man: Far from Home
Film 2077 - Spider-Man: No Way Home
Film 2226 - Spider-Man: No Way Home
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Cast: Tom Holland, Michael Keaton, Jon Favreau, Zendaya, Donald Glover, Tyne Daly, Marisa Tomei, Robert Downey Jr., Tony Revolori, Gwyneth Paltrow.
Box Office: $633.6 milioni
Consigli: Forse l'incasso non è stato così straordinario per il nuovo primo film di un personaggio che l'anno scorso ha fatto il suo esordio all'interno di una delle pellicole più remunerative ($1.153 miliardi al box-officie mondiale per il terzo Capitan America). In ogni caso l'avventura in solitaria funziona e diverte e Holland convince appieno. Resta un po' di mistero sull'odioso personaggio interpretato da Zendaya che, sicuramente, nei prossimi titoli non mancherà di essere sviluppato. A parte questo il nuovo Spider-Man è spassoso, per cui perché non si dovrebbe vederlo?
Parola chiave: Padre.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1394: "Spider-Man: Homecoming" (2017) di Jon Watts
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Edo
Pensieri: Marvel ci mette lo zampino e prova a risollevare il reboot di un franchise che dagli anni '00 ha già visto rifacimenti e sequel a sufficienza. Per carità, questo nuovo piglio dell'uomo ragno non è male e grazie a Dio, per una volta, ci risparmiano il morso dell'insetto e l'amore a prima vista, però davvero, non siamo a rischio intolleranza da accanimento?
Se con "The Amazing Spider-Man" avrei - anzi ho - detto di sì, con "Spider-Man: Homecoming" ammetto che la sensazione è più positiva. Poi sì, andiamo anche oltre per favore, voglio dire altri supereroi ci sono eh!, però ammetto non si possa dire che il lavoro fatto qui non sia piacevolmente godibile e sicuramente divertente. Buona parte del merito sta nel viso fresco, giovane, nerd a sufficienza e con faccia da schiaffi di Tom Holland, recente bella scoperta che non smette di lasciare impressioni positive ("Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick", "The Lost City of Z" e il precedente "Captain America: Civil War"). Poi, ovvio, il carisma di Robert Downey Jr. e del suo Iron Man sono sempre garanzia di spasso e grande intrattenimento, per cui nessuno si sarà stupito nel constatare che il piglio intrapreso dall'ennesima trasposizione dell'eroe di Stan Lee e Steve Ditko si sia notevolmente svecchiato per toni e cast (Parker va al liceo, Zia May è in modalità MILF).
Forse la vera delusione di tutta l'operazione è il cattivo di rito, qui interpretato da Michael Keaton. Il suo Vulture è insipido e non particolarmente entusiasmante come personaggio, sviluppato in maniera un po' e inefficace nel suscitare l'interesse dello spettatore. Il colpo di scena che lo riguarda è d'effetto e devo dire che non me lo aspettavo proprio, per il resto però calma piatta.
A parte questo appunto, "Spider-Man: Homecoming" sembra aver intrapreso una giusta strada di equilibrio tra le necessità delle due case di produzione che lo hanno tenuto a battesimo - la Sony e la Marvel -, per un risultato finale che richiama tantissimo, anche dal punto di vista tecnico, i prodotti della seconda. Del resto il reinserimento di Spider-Man all'interno della brigata di Captain America & co. non solo ha senso, ma è stato realizzato in maniera ponderata e fa sperare che l'imminente, immancabile sequel (pronto il 5 luglio 2019) riuscirà a non deludere le aspettative dei fan, come del resto è stato per questo nuovo capitolo. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 1781 - Spider-Man: Far from Home
Film 2077 - Spider-Man: No Way Home
Film 2226 - Spider-Man: No Way Home
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Cast: Tom Holland, Michael Keaton, Jon Favreau, Zendaya, Donald Glover, Tyne Daly, Marisa Tomei, Robert Downey Jr., Tony Revolori, Gwyneth Paltrow.
Box Office: $633.6 milioni
Consigli: Forse l'incasso non è stato così straordinario per il nuovo primo film di un personaggio che l'anno scorso ha fatto il suo esordio all'interno di una delle pellicole più remunerative ($1.153 miliardi al box-officie mondiale per il terzo Capitan America). In ogni caso l'avventura in solitaria funziona e diverte e Holland convince appieno. Resta un po' di mistero sull'odioso personaggio interpretato da Zendaya che, sicuramente, nei prossimi titoli non mancherà di essere sviluppato. A parte questo il nuovo Spider-Man è spassoso, per cui perché non si dovrebbe vederlo?
Parola chiave: Padre.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Etichette:
Donald Glover,
Iron Man,
Jon Favreau,
Marisa Tomei,
Marvel,
Michael Keaton,
Peter Parker,
reboot,
Robert Downey Jr.,
Spider-Man,
Spider-Man: Homecoming,
supereroi,
Tom Holland,
Tony Revolori,
Zendaya
Iscriviti a:
Post (Atom)