martedì 30 luglio 2024

Film 2302 - The Craft

Intro: Weekend casalingo (tanto pioveva, sai che novità) all'insegna di non uno, non due, ma bensì tre film. Eccoci al terzo e ultimo titolo.

Film 2302: "The Craft" (1996) di Andrew Fleming
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: avevo sempre sentito parlare di questo film, ma non c'era mai stata l'occasione giusta di recuperarlo. Essendo nel catalogo di Amazon Prime, abbiamo deciso di recuperarlo domenica per pranzo.
Onestamente non sapevo cosa aspettarmi, immaginavo "The Craft" potesse essere una sorta di incrocio tra "Practical Magic", "Sabrina the Teenage Witch" e "Clueless" e, in effetti, tutto sommato delle somiglianze ci sono anche. In realtà, però, il film è molto più cupo e anche se qualche momento più prettamente da commedia c'è, in generale il tono è sempre piuttosto serioso e a tinte horror, che non mi aspettavo. Il risultato finale, però, ammetto che non mi abbai convinto.
Innanzitutto, ho trovato l'interpretazione di Fairuza Balk abbastanza irritante. Sopra le righe, esagerata e sempre incazzata, la sua Nancy è la leader di un gruppo di giovani streghe per cui si fatica davvero a provare ogni sorta di simpatia, anche una volta scoperte le difficile dinamiche familiari che giustificano il suo animo ribelle. Per carenza di un'altra espressione, l'ho trovata antipatica.
Il resto del gruppo è così così: Bonnie (Neve Campbell) cambia completamente personalità tra la prima e la seconda parte del film, Rochelle (Rachel True) potrebbe non esserci che è uguale, mentre la protagonista Sarah (Robin Tunney) è lessa come pochi o, per meglio dire, manca di carisma. Senza contare che, inseme, il gruppo presenta una vena di cattiveria (anche tra le stesse ragazze) fine a se stessa che alla lunga infastidisce, proprio perché per la maggior parte del tempo ingiustificata.
Insomma, anche se certo non mi aspettavo un capolavoro, mi ero immaginato un prodotto diverso, una pellicola dalle atmosfere più leggere e i toni certamente più spensierati e divertiti. Non che l'elemento dark sia il problema naturalmente, ma considerato quanto si prende sul serio la storia, il risultato davvero non è granché.
Cast: Fairuza Balk, Robin Tunney, Neve Campbell, Rachel True, Skeet Ulrich, Christine Taylor, Breckin Meyer, Brenda Strong.
Box Office: $55.6 milioni
Vale o non vale: "The Craft" ha la nomea di film di cult, ma non credo che tutti lo descriverebbero in questo modo. E' un po' datato su alcune tematiche, ha un vibe molto vintage (che personalmente apprezzo molto), ma manca di quel tono spassoso che forse l'avrebbe reso più digeribile. Si lascia vedere, ma sicuramente non un titolo da recuperare a tutti i costi.
Premi: Vincitore dell'MTV Movie + TV Awards per Best Fight (For the two witches knife fight between Fairuza Balk and Robin Tunney).
Parola chiave: Manon.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 29 luglio 2024

Film 2301 - The Miracle Club

Intro: Weekend casalingo (tanto pioveva, sai che novità) all'insegna di non uno, non due, ma bensì tre film. Ecco il secondo.

Film 2301: "The Miracle Club" (2023) di Thaddeus O'Sullivan
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: genuinamente contento di recuperare finalmente questa pellicola che mi ero perso al cinema, devo ammettere che sono rimasto un po' deluso.
Da quello che avevo visto nel trailer, mi era parso di capire che si trattasse di un altro tipo di prodotto, più vicino al genere della commedia, uno di quei titoli british che fanno dello humor il proprio marchio di fabbrica o comunque l'elemento che contraddistingue il prodotto finale da quelli simili precedenti.
Invece, "The Miracle Club" è una pellicola drammatica con annessa morale buonista religiosa. Premesso che, ovviamente, non si tratti esattamente del mio genere, va detto che il salvabile del film sia l'ottimo cast - Laura Linney, Kathy Bates e Maggie Smith in primis, ovvero il motivo principale per cui volevo vedere questo film - in una performance generale che supera certamente la qualità della storia (anche se l'accento irlandese di Kathy Bates non è esattamente riuscito). Insomma, non fosse per il calibro dei propri attori, "The Miracle Club" potrebbe benissimo essere un prodotto per la tv.
Cast: Laura Linney, Kathy Bates, Maggie Smith, Stephen Rea, Agnes O'Casey, Mark O'Halloran, Brenda Fricker.
Box Office: $5.8 milioni
Vale o non vale: Per i fan delle grandi attrici coinvolte, forse può valere la pena dare un'occhiata. Per tutti gli altri, a meno che non interessati alla componente religiosa (il film è ambientato in Irlanda, quindi figuriamoci se non si tirava in ballo la religione), si può tranquillamente lasciare stare.
Premi: /
Parola chiave: Lourdes.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 26 luglio 2024

Film 2300 - Mannequin

Intro: Weekend casalingo (tanto pioveva, sai che novità) all'insegna di non uno, non due, ma bensì tre film. Il primo, un cult anni '80 che avevo visto tantissimo tempo fa.

Film 2300: "Mannequin" (1987) di Michael Gottlieb
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: con la notizia che Kim Cattrall parrebbe tornare per la terza stagiove di "And Just Like That" dopo anni di rifiuti a tornare a vestire i panni della celebre Samantha Jones, non potevo sottrarmi dal rivedere questa pellicola, scelta da Michael per l'occasione. Sembrava detino.
"Mannequin" è un film spassoso e facile facile con una Cattrall in formissima (anche fisica, diciamocelo pure) e un Andrew McCarthy con cui fa faville sul grande schermo. In mezzo anche la storia del coprotagonista Hollywood (Meshach Taylor), gay & proud (ed estremamente cool a mio parare), che aiuta Jonathan (McCarthy) sul lavoro e si rivela amico fidato. In particolare, ho trovato estremamente positiva la maniera in cui l'amicizia tra questi due personaggi viene rappresentata dalla storia, mettendo nero su bianco che l'amicizia tra un uomo etero e uno gay è tanto possibile quanto normale (per quanto Hollywood sia un personaggio estremamente stereotipizzato, ma sia pur sempre negli anni '80).
Tutto sommato una commedia divertente, evidente prodotto dei suoi tempi, ma ancora efficace in termini di spassoso divertimento e il solito elemento nostalgia, che non gusta mai.
Film 565 - Mannequin
Film 2300 - Mannequin
Cast: Andrew McCarthy, Kim Cattrall, Estelle Getty, G. W. Bailey, Meshach Taylor.
Box Office: $42,721,196 (solo USA)
Vale o non vale: Continuo a trovare piacevolmente surreale l'incipit del film ambientato nell'antico Egitto: un manichino che prende vita a seguito di divinità dell'antico Egitto che concedono a una ragazza dell'epoca di sfuggire a un matrimonio combinato per riprendere vita nel futuro (leggi fine anni '80) e, che ve lo dico a fare, innamorarsi del protagonista della storia.
Non si tratta certo di un capolavoro, ma sicuramente un prodotto piacevole e ancora estremamente godibile. Kim Cattrall è magnetica.
Premi: Candidato all'Oscar e al Golden Globe per Miglior canzone originale ("Nothing's Gonna Stop Us Now" scritta da Albert Hammond e Diane Warren e cantata dai Starship); 1 nomination ai Grammy per Best Song Written Specifically for a Motion Picture or Television.
Parola chiave: Vetrine.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 23 luglio 2024

Film 2299 - Twisters

Intro: Venerdì sera siamo andati al cinema a recuperare quello che parrebbe proporsi come il blockbuster di questa estate. Ma sarà poi così?

Film 2299: "Twisters" (2024) di Lee Isaac Chung
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: sicuramente non un brutto film, anzi, propone abbondante intrattenimento (tra l'altro un po' "old school") ed effetti speciali a valanga, per quello che è certamente uno dei titoli estivi più riusciti che ho visto finora. Poi, che non sia un capolavoro cinematografico assoluto non serve neanche dirlo, ma tutto sommato "Twisters" fa ampiamente il suo dovere e ricorda con picaevole nostalgia il suo predecessore "Twister", uscito nelle sale quasi 30 anni fa.
Detto questo, però, una mia nota personale: la sceneggiatura continua senza sosta, inesorabilmente e in maniera martellante a nominare i personaggi nei dialoghi. Ora, fatto qua e là sarebbe difficile notare, ma quando è costante e imperterrito, non si può fare a meno di farci caso. Anzi, la verità è che, più che farci caso, la cosa dopo un po' dà fastidio. A un certo punto questo "fenomeno" è così evidente che l'ho fatto notare a Niamh e ci siamo messi a contare quante volte il nome della protagonista Kate (Daisy Edgar-Jones) veniva nominato in una scena: il suo responso è stato che, mentre si guarda "Twisters", si potrebbe tranquillamente fare un gioco alcolico in cui bevi ogni volta che il nome di Kate viene nominato.
Ora, scherzi a parte, mi ha particolarmente colpito questa cosa perché non mi capacito di come nessuno della produzione se ne sia reso conto? Per non parlare del fatto che questa sceneggiatura è firmata da Mark L. Smith - lo stesso che ha scritto "The Revenant" con Alejandro G. Iñárritu - e basata su una storia di Joseph Kosinski che nel 2022 ha diretto nientemeno che "Top Gun: Maverick".
In ogni caso, a parte questa anomalia, "Twisters" fa sicuramente il suo dovere e consegna al pubblico un'avventura estiva che funziona abbastanza bene (anche se quando i due protagonisti dicono di voler aiutare le persone colpite dai tornado, poi quando arrivano sul luogo dell'accaduto non fanno altro che camminare guardandosi intorno che espressione disperata...), anche grazie alla buona chimica tra i due protagonisti e il buon carisma di Glen Powell, la cui ascesa a moderna star di Hollywood sembra sempre più evidente.
Insomma, sicuramente non il blockbuster estivo che mi aspettavo, ma finalmente un prodotto facile facile che mantiene quello che promette.
Film 782 - Twister
Film 2299 - Twisters
Cast: Daisy Edgar-Jones, Glen Powell, Anthony Ramos, Brandon Perea, Maura Tierney, Sasha Lane, Harry Hadden-Paton, Daryl McCormack, Kiernan Shipka, Nik Dodani, David Corenswet, Katy O'Brian.
Box Office: $124.8 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Non serve aver visto l'originale del '96 per poter seguire la trama, i due film sono indipendenti e solo vagamente collegati tra l'altro (solo dalla scena di apertura). Un motivo in più per andare a recuperare "Twisters" senza pensieri e lasciarsi guidare (a cervello spento) alla rincorsa da un tornado all'altro. Del resto, caso vuole che capitino tutti in Oklahoma...
Premi: /
Parola chiave: Kate.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 22 luglio 2024

Film 2298 - Longlegs

Intro: Con recensioni entusiaste e un incasso al botteghino nella prima settimana di uscita estremamente superiore alle attese, volevo vedere questa pellicola non appena disponibile al cinema!

Film 2298: "Longlegs" (2024) di Osgood Perkins
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: Mi era parso di capire che "Longlegs" fosse più un thriller che un horror. Mi aspettavo una storia di fiction, sì, ma che avesse le sue fondamenta nella realtà. C'è un serial killer, c'è un'agente dell'FBI che indaga, ci sono da mettere insieme gli indizi e capire cosa stia succedendo. Fin qui, tutto secondo i piani.
Poi le cose prendono l'inevitabile piega soprannaturale, per un lungo periodo non si capisce dove la storia voglia andare a parare e quanto di soprannaturale sia effettivamente tale e quanto una suggestione della sceneggiatura. E non ci sarebbe nessun problema, non fosse che da "Longlegs" mi aspettassi più un moderno "The Silence of the Lambs" che un'alternativa adulta ad "Annabelle".
Fatta questa premessa - e volendo ribadire che, al solito, le aspettative mi hanno nuovamente rovinato un po' la visione - devo comunque ammettere che "Longlegs" sia un prodotto molto interessante per svariati motivi. Innanzitutto è capace di creare un'atmosfera sinistra ed inquietante alla perfezione. Una combo perfetta di musica, fotografia, scenografie e storia: gli spazi sono spesso piccoli e stretti, molto claustrofobici, la palette di colori piuttosto deprimente e opprimente, la musica tesa e drammatica (anche quando non ce ne sarebbe davvero bisogno).
In aggiunta all'ottimo lavoro tecnico, le performance di Maika Monroe e Nicolas Cage sono particolarmente riuscite, quest'ultimo anche aiutato da un trucco e parrucco evidentemente fittizzi, ma comunque funzionali alla creazione del personaggio (che a tratti ricorda il burattino Jigsaw. La Monroe, invece, crea il suo personaggio con particolare intensità e ne porta a termine l'arco narrativo in maniera credibile nonostante le bizzarrie della trama. In particolare l'ho trovata molto maturata - non che l'abbia vista in molti progetti da protagonista a dire il vero, solo "It Follows" e "Independence Day: Resurgence" - e perfettamente capace di portare sulle proprie spalle l'intero film. Più che la performance di Cage, forse, ho apprezzato quella della Monroe in quanto richiede un approccio realistico ed è sicuramente meno stravagante e, di conseguenza, potenzialmente meno memorabile. In realtà la sua agente Lee Harker rimane particolarmente impressa (e per tutti buoni motivi).
Insomma, per quanto "Longlegs" si sia rivelato un film diverso da quello che mi aspettavo, ne ho apprezzato l'approccio realistico contrapposto alla trama horror/soprannaturale, oltre che lo spiccato senso stilistico e la chiarissima visione estetica che la pellicola presenta. Probabilmente non il capolavoro assoluta che i critici stanno dipingendo, ma un buon film horror con una spiccata identità e senso di sé come non se ne vedevano da tempo. E sì, in questo "Longlegs" mi ha sicuramente ricordato "The Silence of the Lambs".
Cast: Maika Monroe, Blair Underwood, Alicia Witt, Kiernan Shipka, Nicolas Cage.
Box Office: $47.3 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: E' tutto vero o ci sono delle misteriose forze sataniche dietro questa storia di Osgood Perkins? L'unico modo per scoprirlo è dare a "Longlegs" (gli horror sono sempre un'ottima alternativa per l'estate) una possibilità. Certamente non un prodotto per tutti, ma un titolo interessante in questa stagione francamente priva di brio cinematografico.
Premi: /
Parola chiave: Sfera.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 20 luglio 2024

Film 2297 - Bull Durham

Intro: Non avevo mai sentito parlare di questo film. L'altro giorno stavo guardando un video su YouTube dove si cita la performance di Susan Sarandon in questa pellicola e mi sono incuriosito: sembrava la scelta perfetta per un venerdì sera casalingo.

Film 2297: "Bull Durham" (1988) di Ron Shelton
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: sarò onesto, non ho particolarmente gradito questo film. Non che non sia un prodotto di qualità, quello no, semplicemente non è troppo il mio genere.
Meno romcom di quanto avrei gradito e più concentrato sull'elemento sportivo della trama con molti, MOLTI riferimenti sessuali (che non mi aspettavo), "Bull Durham" è evidentemente un prodotto del suo tempo che funziona e non funziona. Ho molto gradito la performance di Susan Sarandon, anche se ho trovato il suo personaggio molto caotico e difficile da seguire (come la sua professione: che lavoro faccia la sua Annie Savoy ancora lo devo capire). Kevin Costner fa Kevin Costner, ma devo dire che funziona e ora comprendo meglio il suo status di sex symbol. Il personaggio di Tim Robbins è un casino e anche se ha senso in riferimento al suo arco narrativo, l'ho trovato comunque fastidioso.
Insomma, non ero troppo interessato al triangolo amoroso che la storia propone. Poi, lo ribadisco, c'è davvero molto sport e molta terminologia tecnica che, ovviamente, non ho compreso. Non il film che mi aspettavo (il che, come sempre, non è necessariamente un male, semplicemente avrei voluto vedere altro).
Cast: Kevin Costner, Susan Sarandon, Tim Robbins, Trey Wilson, Robert Wuhl, Max Patkin.
Box Office: $50,888,729
Vale o non vale: Qualche tono da commedia romantica, molto sport e riferimenti sessuali. E' un prodotto di fine anni '80 con un'evidente connessione a quello specifico momento storico in termini di narrativa e realizzazione. A tratti mi ha ricordato "A League of Their Own".
Premi: Candidato all'Oscar per la Migliore sceneggiatura originale. 2 candidature ai Golden Globe per Miglior attrice protagonista commedia (Sarandon) e Miglior canzone originale per "When a Woman Loves a Man" cantata da Gordon Jenkins.
Parola chiave: Lingerie.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 18 luglio 2024

Film 2296 - Inside Out 2

Intro: Ammetto che non sentissi alcuna esigenza di recuperarlo, ma tra le varie recensioni positive, tutte le news relative all'incasso stratosferico (il primo film a sforare il miliardo di dollari d'incasso dal "Barbie" dell'anno corso) e il feedback positivo della mia amica Debora che lo aveva visto la settimana prima, mi sono deciso a dargli una chance.

Film 2296: "Inside Out 2" (2024) di Kelsey Mann
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: sarò onesto, per quanto questo "Inside Out 2" non sia certo un pessimo film, comunque non mi ha soddisfatto.
Premesso che non sentissi l'esigenza di un sequel del primo film e forse anche a causa di un generale disinteresse che provo al momento nei confronti dei film che arrivano in sala, di fatto non avevo molta voglia di sedermi al cinema per un'ora e mezza a guardare questo sequel del ben più riuscito "Inside Out".
Ribadisco, questo secondo capitolo non è necessariamente male, semplicemente a) non raggiunge minimamente i fasti del primo titolo e b) ho trovato l'esperienza (specialmente la prima parte del racconto) estremamente caotica. Troppi personaggi, troppe "voci", troppa carne al fuoco. Naturale che i sentimenti si moltiplichino man mano che l'essere umano si sviluppa, quindi comprendo l'esigenza di aggiungere nuovi personaggi al racconto, semplicemente non trovo che la maniera in cui è stata gestita la storia sia necessariamente ciò che mi aspetto di vedere quando decido di recuperare un film d'animazione, un'esperienza che vorrei essere rilassante e piacevole.
Qui, oltre ai simpatici siparietti delle varie emozioni che devo fronteggiare gli umori di Riley c'è pochino: Riley è buona o cattiva? Di fatto non si va oltre questo concetto. Per non parlare del fatto che è particolarmente difficile empatizzare con alcuno dei personaggi, considerato che rappresentano solo una sfaccettatura delle varie emozioni umane. Per non parlare del fatto che - e qui mi rendo conto di andare oltre il focus di questa recensione e, per carità, il mio commento è piuttosto provocatorio - se le emozioni che ci governano sono personaggi, chi governa loro?
Insomma, se la prima volta aveva funzionato egregiamente, non so quanto questo ritorno nella testa di Riley per me abbia funzionato. La magia del primo film non c'è e si vede quanto la sceneggiatura si sforzi di ricreare la stessa atmosfera, riuscendoci solo marginalmente.
Non fosse che si tratta di un sequel, la mia reazione sarebbe stata sicuramente più positiva. "Inside Out 2", però, è figlio di un progetto precedente e, per questo motivo, non ci si può esimere dal confronto col primo, riuscitissimo capitolo. E il confronto non regge.
Film 1031 - Inside Out
Film 1328 - Inside Out
Film 2296 - Inside Out 2
Cast: Amy Poehler, Maya Hawke, Kensington Tallman, Liza Lapira, Tony Hale, Lewis Black, Phyllis Smith, Ayo Edebiri, Lilimar, Grace Lu, Sumayyah Nuriddin-Green, Adèle Exarchopoulos, Yvette Nicole Brown, Diane Lane, Kyle MacLachlan, Paul Walter Hauser.
Box Office: $1.371 miliardi (ad oggi)
Vale o non vale: I fan del primo film della Pixar dovrebbero apprezzare, anche se a mio avviso questo secondo "Inside Out" non funziona bene quanto il primo.
Premi: /
Parola chiave: Pubertà.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Emmys 2024: nomination e vincitori

76th Primetime Emmy Awards 

Best Drama Series
The Crown (Netflix)
Fallout (Prime Video)
The Gilded Age (HBO)
The Morning Show (Apple TV+)
Mr. and Mrs. Smith (Prime Video)
Shogun (FX)
Slow Horses (Apple TV+)
3 Body Problem (Netflix)

Best Comedy Series
Abbott Elementary (ABC) 
The Bear (FX)
Curb Your Enthusiasm (HBO/Max)
Hacks (HBO/Max)
Only Murders in the Building (Hulu)
Palm Royale (Apple TV+)
Reservation Dogs (FX)
What We Do in the Shadows (FX)

Best Actress in a Drama Series
Jennifer Aniston (The Morning Show, Apple)
Carrie Coon (The Gilded Age, HBO/Max)
Maya Erskine (Mr. and Mrs. Smith, Prime Video)
Anna Sawai (Shogun, FX)
Imelda Staunton (The Crown, Netflix)
Reese Witherspoon (The Morning Show, Apple)

Best Actor in a Drama Series
Idris Elba (Hijack, Apple)
Donald Glover (Mr. and Mrs. Smith, Prime Video)
Walton Goggins (Fallout, Prime Video)
Gary Oldman (Slow Horses, Apple)
Hiroyuki Sanada (Shogun, FX)
Dominic West (The Crown, Prime Video)

Best Supporting Actress in a Drama Series
Christine Baranski (The Gilded Age, HBO/Max)
Nicole Beharie (The Morning Show, Apple TV+)
Elizabeth Debicki (The Crown, Netflix)
Greta Lee (The Morning Show, Apple TV+)
Lesley Manville (The Crown, Netflix)
Karen Pittman (The Morning Show, Apple TV+)
Holland Taylor (The Morning Show, Apple TV+)

Best Supporting Actor in a Drama Series
Tadanobu Asano (Shogun, FX)
Billy Crudup (The Morning Show, Apple TV+)
Mark Duplass (The Morning Show, Apple TV+)
Jon Hamm (The Morning Show, Apple TV+)
Takehiro Hira (Shogun, FX)
Jack Lowden (Slow Horses, Apple TV+)
Jonathan Pryce (The Crown, Netflix)

Best Guest Actor in a Drama Series
Néstor Carbonell (Shogun, FX)
Paul Dano (Mr. & Mrs. Smith, Prime Video)
Tracy Letts (Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty, HBO/Max)
Jonathan Pryce (Slow Horses, Apple TV+)
John Turturro (Mr. & Mrs. Smith, Prime Video)

Best Guest Actress in a Drama Series
Michaela Coel (Mr. & Mrs. Smith, Prime Video)
Claire Foy (The Crown, Netflix)
Marcia Gay Harden (The Morning Show, Apple TV+)
Sarah Paulson (Mr. & Mrs. Smith, Prime Video)
Parker Posey (Mr. & Mrs. Smith, Prime Video)

Best Actor in a Comedy Series
Matt Berry (What We Do in the Shadows, FX)
Larry David (Curb Your Enthusiasm, HBO/Max)
Steve Martin (Only Murders in the Building, Hulu)
Martin Short (Only Murders in the Building, Hulu)
Jeremy Allen White (The Bear, FX)
D’Pharaoh Woon-A-Tai (Reservation Dogs, FX)

Best Actress in a Comedy Series
Quinta Brunson (Abbott Elementary, ABC)
Ayo Edebiri (The Bear, FX)
Selena Gomez (Only Murders in the Building, Hulu)
Maya Rudolph (Loot, Apple)
Jean Smart (Hacks, HBO/Max)
Kristen Wiig (Palm Royale, Apple TV+)

Best Supporting Actor in a Comedy Series
Lionel Boyce (The Bear, FX)
Paul W. Downs (Hacks, HBO/Max)
Ebon Moss-Bachrach (The Bear, FX)
Paul Rudd (Only Murders in the Building, Hulu)
Tyler James Williams (Abbott Elementary, ABC)
Bowen Yang (Saturday Night Live, NBC)

Best Supporting Actress in a Comedy Series
Carol Burnett (Palm Royale, Apple TV+)
Liza Colón-Zayas (The Bear, FX)
Hannah Einbinder (Hacks, HBO/Max)
Janelle James (Abbott Elementary, ABC)
Sheryl Lee Ralph (Abbott Elementary, ABC)
Meryl Streep (Only Murders in the Building, Hulu)

Best Guest Actor in a Comedy Series
Jon Bernthal (The Bear, FX)
Matthew Broderick (Only Murders in the Building, Hulu)
Ryan Gosling (Saturday Night Live, NBC)
Christopher Lloyd (Hacks, HBO/Max)
Bob Odenkirk (The Bear, FX)
Will Poulter (The Bear, FX)

Best Guest Actress in a Comedy Series
Olivia Colman (The Bear, FX)
Jamie Lee Curtis (The Bear, FX)
Kaitlin Olson (Hacks, HBO/Max)
Da’Vine Joy Randolph (Only Murders in the Building, Hulu)
Maya Rudolph (Saturday Night Live, NBC)
Kristen Wiig (Saturday Night Live, NBC)

Best Limited or Anthology Series
Baby Reindeer (Netflix)
Fargo (FX)
Lessons in Chemistry (Apple TV+)
Ripley (Netflix)
True Detective: Night Country (HBO/Max)

Best Actor in a Limited or Anthology Series or Movie
Matt Bomer (Fellow Travelers, Showtime)
Richard Gadd (Baby Reindeer, Netflix)
Jon Hamm (Fargo, FX)
Tom Hollander (Feud: Capote vs. the Swans, FX)
Andrew Scott (Ripley, Netflix)

Best Actress in a Limited or Anthology Series or Movie
Jodie Foster (True Detective: Night Country, HBO/Max)
Brie Larson (Lessons in Chemistry, Apple)
Juno Temple (Fargo, FX)
Sofía Vergara (Griselda, Netflix)
Naomi Watts (Feud: Capote vs. The Swans, FX)

Best Supporting Actor in a Limited or Anthology Series or Movie
Jonathan Bailey (Fellow Travelers, Showtime)
Robert Downey Jr. (The Sympathizer, HBO/Max)
Tom Goodman-Hill (Baby Reindeer, Netflix)
John Hawkes (True Detective: Night Country, HBO/Max)
Lamorne Morris (Fargo, FX)
Lewis Pullman (Lessons in Chemistry, Apple TV+)
Treat Williams (Feud: Capote vs. The Swans, FX)

Best Supporting Actress in a Limited or Anthology Series or Movie
Dakota Fanning (Ripley, Netflix)
Lily Gladstone (Under the Bridge, Hulu)
Jessica Gunning (Baby Reindeer, Netflix)
Aja Naomi King (Lessons in Chemistry, Apple TV+)
Diane Lane (Feud: Capote vs. The Swans, FX)
Nava Mau (Baby Reindeer, Netflix)
Kali Reis (True Detective: Night Country, HBO/Max)

Best Directing for a Drama Series
Stephen Daldry (The Crown, Netflix)
Mimi Leder (The Morning Show, Apple TV+)
Hiro Murai (Mr. & Mrs. Smith, Prime Video)
Frederick E.O. Toye (Shogun, FX)
Saul Metzstein (Slow Horses, Apple TV+)
Salli Richardson-Whitfield (Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty, HBO/Max)

Best Directing for a Comedy Series
Randall Einhorn (Abbott Elementary, ABC)
Christopher Storer (The Bear, FX)
Ramy Youssef (The Bear, FX)
Guy Ritchie (The Gentlemen, Netflix)
Lucia Aniello (Hacks, HBO/Max)
Mary Lou Belli (The Ms. Pat Show, BET)

Best Writing for a Drama Series
Peter Morgan, Meriel Sheibani-Clare (The Crown, Netflix)
Geneva Robertson-Dworet, Graham Wagner (Fallout, Prime Video)
Francesca Sloane, Donald Glover (Mr. & Mrs. Smith, Prime Video)
Rachel Kondo, Justin Marks (Shogun, FX)
Rachel Kondo, Caillin Puente (Shogun, FX)
Will Smith (Slow Horses, Apple TV+)

Best Writing for a Limited or Anthology Series or Movie
Richard Gadd (Baby Reindeer, Netflix)
Charlie Brooker (Black Mirror, Netflix)
Noah Hawley (Fargo, FX)
Ron Nyswaner (Fellow Travelers, Showtime)
Steven Zaillian (Ripley, Netflix)
Issa López (True Detective: Night Country, HBO/Max)

Best Writing for a Comedy Series
Quinta Brunson (Abbott Elementary, ABC)
Christopher Storer (The Bear, FX)
Meredith Scardino, Sam Means (Girls5eva, Netflix)
Lucia Aniello, Paul W. Downs, Jen Statsky (Hacks, HBO/Max)
Chris Kelly, Sarah Schneider (The Other Two, HBO/Max)
Jake Bender, Zach Dunn (What We Do in the Shadows, FX)

Best Talk Series
The Daily Show (Comedy Central)
Jimmy Kimmel Live! (ABC)
Late Night With Seth Meyers (NBC)
The Late Show With Stephen Colbert (CBS)

Best Reality Competition Series
The Amazing Race (CBS)
RuPaul’s Drag Race (MTV)
Top Chef (Bravo)
The Traitors (Peacock)
The Voice (NBC)

Outstanding Television Movie
Mr. Monk's Last Case: A Monk Movie (Peacock)
Quiz Lady (Hulu)
Red, White & Royal Blue (Prime Video)
Scoop (Netflix)
Unfrosted (Netflix)

Outstanding Host for a Reality or Competition Program
RuPaul Charles, RuPaul's Drag Race
Daymond John, Barbara Corcoran, Mark Cuban, Lori Greiner, Kevin O'Leary, and Robert Herjavec, Shark Tank
Alan Cumming, The Traitors
Kristen Kish, Top Chef
Jeff Probst, Survivor

Outstanding Host for a Game Show
Steve Harvey, Celebrity Family Feud
Ken Jennings, Jeopardy
Keke Palmer, Password
Jane Lynch, Weakest Link
Pat Sajak, Wheel of Fortune

#HollywoodCiak
Bengi

martedì 16 luglio 2024

Film 2295 - The Watchers

Intro: Niamh voleva vederlo assolutamente, il che mi ha convinto ad andare a recupearlo al cinema. Quello che non sapevamo, però, è che non si trattava del film che lei voleva vedere - ovvero il sequel di "The Strangers", "The Strangers: Chapter 1" - ma bensì di tutt'altra cosa che non c'entrava nulla.

Film 2295: "The Watchers" (2024) di Ishana Night Shyamalan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: anche Ishana Night Shyamalan cade nella trappola involontariamente innescata dal padre tanti anni fa con "The Siths Sense" e consegna un titolo d'esordio che parte bene, promette molto e non mantiene. L'idea inziale c'è, lo sviluppo tiene la suspense abbastanza a lungo e, inevitabilmente, nel finale si manda tutto alle ortiche in nome di un colpo di scena che vorrebbe ribaltare la situazione, ma che qui si vede arrivare lontano un miglio e, peggio ancora, non soddisfa in termini di conclusione del racconto.
Curiosamente questo film è ambientato in Irlanda, a Galway per la precisione, e scomoda addirittura la mitologia irlandese, anche se la utilizza in un modo che a mio avviso non funziona. Anzi, quasi delude, perché l'escamotage risulta a tratti ridicolo. Non c'era bisogno di chiamare in gioco il folklore locale per raccontare la storia di questo "The Watchers" (qui in Irlanda passato come "The Watched", non so perché).
Dakota Fanning, qui protagonista, fa quello che può con un personaggio antipatico e una storia che chiama in gioco troppi elementi senza il tempo per affrontarli in profondità, mixando drammi familiari e passato a un approccio narrativo che molto spesso ricorda quel "Lost" di J. J. Abrams (e la delusione che con sé ha portato).
Non che mi aspettassi granché da "The Watchers", ma sicuro non un buon film.
Cast: Dakota Fanning, Georgina Campbell, Olwen Fouéré, Oliver Finnegan, Alistair Brammer, John Lynch.
Box Office: $32,971,404
Vale o non vale: Sinceramente? Perdibile. Poi, per carità, non è così terribile che non si possa vedere. Sinceramente c'è di meglio, anche se la fotografia (Eli Arenson) e la colonna sonora di Abel Korzeniowski mi sono piaciute.
Premi: /
Parola chiave: Pappagallo.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 luglio 2024

Film 2294 - Dodgeball: A True Underdog Story

Intro: Era una vita che volevo rivedere questo film che, negli anni, avevo già riguardato più volte, ma mai di recente.

Film 2294: "Dodgeball: A True Underdog Story" (2004) di Rawson Marshall Thurber
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non ho mai particolarmente apprezzato Vince Vaughn come attore e anche se negli anni ho visto un sacco di suoi film, non mi sono mai davvero appassionato alla sua carriera. Storia diversa per questo "Dodgeball: A True Underdog Story" che, ricordo, vidi addirittura al cinema. Negli anni, poi, l'avrò rivisto almeno altre 2 o 3 volte, ma mai dopo aver cominciato a tenere questo blog. Così, con la scusa del proiettore, ho colto... la palla al balzo!
Ammetto che non ricordassi molto della storia e, forse, è stato meglio così. Certo, me lo ricordavo un po' più divertente, ma considerato che sono passati letteralmente 20 anni dall'uscita di questo film in sala, ci può stare che non tutta la comicità dell'epoca si ancora totalmente efficace.
In ogni caso, ho gradito la visione e tutto sommato, per quanto prodotto facile facile, "Dodgeball" funziona ancora bene anche oggi, soprattutto grazie a un cast perfetto e personaggi iconici come il White Goodman di Ben Stiller e il pirata. >br/> Divertente e spensierato.
Cast: Vince Vaughn, Ben Stiller, Christine Taylor, Justin Long, Stephen Root, Alan Tudyk, Joel David Moore, Missi Pyle, Gary Cole, Jason Bateman, William Shatner, Julie Gonzalo, Hank Azaria, Patton Oswalt, Rip Torn; cameo: Lance Armstrong, Chuck Norris, David Hasselhoff.
Box Office: $168.4 milioni
Vale o non vale: Non so se sia una questione di scelte di traduzione o se mi sia perso delle battute per strada, ma ricordavo la versione italiana del film più "volgare". In ogni caso, "Dodgeball: A True Underdog Story" è esattamente il prodotto che ci siaspetta, se non addirittura meglio: spassoso, simpatico e stupido al punto giusto (oltre che ricolmo di una marea di apparizioni speciali da parte di vari attori). Per i fan della commedia americana un po' sciocca ma dal cuore d'oro, un ottimo titolo del passato che non ha perso il suo smalto. Da recuperare.
Premi: 3 nomination agli Mtv Movie + TV Awards (Best Comedic Performance, Best On-Screen Team) e vittoria nella categoria Best Villain per Ben Stiller. Stiller anche nominato al Razzie per il peggior attore.
Parola chiave: Treasure.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 8 luglio 2024

Film 2293 - Who's That Girl

Intro: Una pellicola che non pensavo avrei mai recuperato, ma Michael ha il dvd ed è un mega fan di Madonna, quindi perché no?

Film 2293: "Who's That Girl" (1987) di James Foley
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: non sono partito assolutamente prevenuto e, anzi, mi aspettavo avrei gradito la visione. invece ho trovato questo "Who's That Girl" indigesto.
Due aspetti in particolare non ho gradito: il personaggio interpretato da Madonna e tutto il susseguirsi di imprevisti raccontato dalla storia. Ma andiamo per ordine.
Madonna. Premesso che non ho mai pensato fosse un'attrice così tremenda come l'hanno descritta negli anni (forse in "The Next Best Thing", ma non in generale diciamo), devo dire che qui il suo personaggio - o come l'ha interpretato - mi ha dato davvero sui nervi. Mi rendo conto che rendere Nikki Finn seccante ed irritante (soprattutto all'inizio della storia) fosse intenzionale, specialmente in contrasto con la seconda parte della trama in cui i due protagonisti ovviamente si innamorano, però ho davvero faticato a tollerarla. Anche solo la voce mi dava sui nervi.
In combinazione con questo primo aspetto, il fatto che la sceneggiatura sia concentrata su questa serie di (chiamiamoli) equivoci tutti causati da Nikki e che quest'ultima sia per la maggior parte del tempo insopportabile, di fatto per me ha rovinato tutto il film.
Ora, non voglio dire che ho odiato "Who's That Girl", questo no, e ho assolutamente visto di peggio, ma non mi aspettavo avrei così tanto faticato a digerire il personaggio interpretato da Madonna. Intorno a lei, poi, il caos: c'è un puma tra i personaggi principali, una foresta amazzonica su un tetto di New York, arresti, armi, incidenti in macchina, un matrimonio da organizzare e un'innocente da salvare (già, proprio il peronsaggio di Madonna). Insomma, un calderone di elementi che ho trovato estremamente caotico e difficile da digerire, per un risultato finale quasi da mal di testa.
Cast: Madonna, Griffin Dunne, Haviland Morris, John McMartin, Stanley Tucci, John Mills.
Box Office: $7.3 milioni
Vale o non vale: I fan di Madonna sicuramente avranno visto e rivisto questo film, che negli anni si è aggiudicato addirittura lo status di cult. Personalmente non ho gradito granché, quindi non mi sendo di caldeggiare una visione. La colonna sonora però, quella sì che è un cult!
Premi: Candidato al Golden Globe per Miglior canzone originale ("Who's That Girl") e al Grammy per Best Song Written Specifically for a Motion Picture or Television. 5 candidature ai Razzie Awards per peggior film, regia, sceneggiatura, canzone ("El Coco Loco (So, So Bad)") e una vittoria per la peggior attrice (Madonna).
Parola chiave: Chiave.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 7 luglio 2024

Film 2292 - Top Gun: Maverick

Intro: Il nuovo acquisto del proiettore mi ha stimolato la voglia di rivedere alcuni film che funzionano meglio se visti sul grande schermo. O, come in questo caso, su una grande parete.

Film 2292: "Top Gun: Maverick" (2022) di Joseph Kosinski
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: già la visione al cinema mi aveva particolarmente convinto un paio di anni fa e mi era rimasta la voglia di rivedere prima o poi questa pellicola. L'arrivo del nuovo proiettore mi è sembrata una scusa perfetta. E, devo dire, sono rimasto molto soddisfatto.
"Top Gun: Maverick" è un ottimo sequel che omaggia il primo, iconico film degli anni '80 nella giusta maniera, pur riuscendo a portare avanti il racconto senza cadere nella trappola del costante rimando al titolo originale. Il protagonista è ovviamente lo stesso e i legami con la prima storia ci sono, ma la sceneggiatura fa un ottimo lavoro nel mantenere rilevanti solo quegli elementi che beneficiano la sceneggiatura di questo secondo episodio.
Non fosse già questo sufficiente, "Top Gun: Maverick" è un fantastico film d'azione che regala scene mozzafiato e costruisce sapientemente e con attenzione la suspense e la tensione attorno al focus centrale del racconto (la missione), il che contribuisce a un risultato finale soddisfacente sotto ogni punto di vista. Il montaggio serrato, gli effetti speciali e le scene mozzafiato fanno il resto.
In un momento in cui il mondo del cinema stava ancora soffrendo a causa del covid e i suoi strascichi, Cruise, il regista Joseph Kosinski e la Paramount hanno preso la decisione giusta e aspettato a portare il film al cinema, invece che regalarlo immediatamente allo streaming: "Top Gun: Maverick" è stato un fenomeno culturale, ha incassato oltre un miliardo di dollari al botteghino globale e rinvigorito la carriera di Cruise. Il che può sembrare assodato oggi, ma non lo era certo qualche anno fa. Una scommessa vinta sotto tutti i punti di vista (e la canzone di Gaga, pur non potendo eguagliare l'iconicità di "Take My Breath Away" dei Berlin, fà comunque la sua figura).
Film 2110 - Top Gun: Maverick
Film 2292 - Top Gun: Maverick
Cast: Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell, Ed Harris, Val Kilmer, Lewis Pullman.
Box Office: $1.496 miliardi
Vale o non vale: Uno dei titoli migliori della stagione 2022. Per chi apprezza i film d'azione, un titolo imperdibile.
Premi: Nominato a 6 Oscar per Miglior film, canzone originale per Lady Gaga, montaggio, sceneggiatura non originale, effetti speciali e sonoro, il vinto ha vinto in quest'ultima categoria. 4 nomination ai BAFTA (fotografia, montaggio, sonoro, effetti speciali) e candidato a 2 Golden Globe (Miglior film drammatico e canzone originale per "Hold My Hand" di Gaga). 1 nomination ai Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media. 1 vittoria agli MTV Movie & TV Awards per Miglior performance in un film (per Cruise) su 6 nomination (per film, eroe, duo e 2 candidature per la miglior canzone: "Hold My Hand" e "I Ain't Worried").
Parola chiave: 10.0g.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 5 luglio 2024

Film 2291 - Spice World

Intro: Per il mio secondo appuntamento cinematografico con il proiettore, ho scelto un film iconico.

Film 2291: "Spice World" (1997) di Bob Spiers
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente non ricordavo per niente questo film e, devo dire, probabilmente per la sua natura così caotica.
Non fosse il film delle Spice Girls, sicuramente non avrei perso tempo a rivederlo: la trama è praticamente inesistente, le ragazze caotiche quanto il loro modo di recitare le battute (si parlano una sull'altra, in un sacco di passaggi non si capisce cosa stiano dicendo), il risultato finale quasi allucinogeno. Eppure, nonostante il caos più totale, "Spice World" funziona su molteplici livelli (nessuno dei quali ha un valore puramente cinematografico, sia chiaro).
Innanzitutto ha una connessione nostalgica con quello specifico momento storico: il Girl Power, il Brit pop, le girl band, gli anni '90. E' tutto incapsulato perfettamente in questo prodotto che definirei culturale nel suo essere così fedele a ciò che rappresenta (ancora oggi). Per chi quel momento lo ha vissuto, un prodotto come questo ha sicuramente valore.
Poi, da non sottovalutare, "Spice World" funziona a livello musicale. Ogni canzone è praticamente una hit, un sacco di momenti della storia sono dedicati a performance e il focus centrale del racconto è un concerto, per cui ci sono innumerevoli momenti in cui la musica è, di fatto, la storia.
Ancora, un'altra componente che funziona è la comicità. Per quanto assurdo e camp, "Spice World" fa ridere, specialmente se si conoscono bene i 5 membri che compongo il gruppo. Non sarà certo una comicità rivoluzionaria, ma funziona per questo film che mai (fortunatamente) si prende sul serio. E le ragazze stanno al gioco.
Il che mi porta al mio ultimo punto: le Spice Girls. Non saranno attrici, non saranno movie stars, non vinceranno mai un Oscar, però qui sono evidentemente il motivo trainante (e a giusta ragione) di tutta la baracca. C'è una certa dose di inconsapevolezza, quasi, che traspare dalla loro performance, ce la mettono tutta e si mettono sempre in gioco. Fa quasi tenerezza rivederle così giovani e piene di entusiasmo e, allo stesso tempo, così consapevoli del ruolo che stanno giocandosu scala globale: c'è una trasformazione in atto e loro sono parte del cambiamento. Un cambiamento che certo non prendono alla leggera e passa anche per questo prodotto collaterale del loro successo. "Spice World" è, come c'è da aspettarsi, carico di temi cari al gruppo: il Girl Power, il femminismo, l'indipendenza, il diritto alla propria individualità, l'emancipazione e il desiderio di fare le cose a modo proprio, di reclamare un successo che derivi dalle proprie capacità.
Certo, ci si sarebbe potuti applicare un po' di più sul far trasparire di questi elementi positivi evitando il calderone esplosivo e sbandato che è "Spice World", però il risultato finale è un giro di giostra divertenete quanto basta e capace di trasportarci, per un attimo, indietro nel tempo. Non sarà un valore assoluto, ma lo è sicuramente per i fan delle Spice Girls.
Film 222 - Spice Girls - Il film
Film 2291 - Spice World
Cast: Victoria Beckham, Emma Bunton, Melanie Chisholm, Geri Halliwell, Melanie Brown, Richard E. Grant, Alan Cumming, George Wendt, Claire Rushbrook, Mark McKinney, Dominic West, Roger Moore; cameo: Elvis Costello, Elton John, Bob Geldof, Bob Hoskins, Jennifer Saunders, Hugh Laurie, Stephen Fry.
Box Office: $56 milioni
Vale o non vale: Onestamente non ricordavo quanto questo film si concentrasse sull'elemento comico che, soprendentemente, funziona in quanto declinato in chiave folle universo parallelo (ci sono pure gli alieni e un salto in corsa sul Tower Bridge mentre il ponte si sta aprendo).
Decisamente non un film per tutti, ma i nostalgici del Girl Power troveranno conforto in questa capsula del tempo che è "Spice World".
Premi: Candidato a 7 Razzie Awards (tra cui peggior film, sceneggiatura e attore non protagonista per Moore), il film ha vinto per la peggior attrice (tutte le Spice Girls).
Parola chiave: Concerto.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 4 luglio 2024

Film 2290 - Love Lies Bleeding

Intro: Ero curioso di vedere questo film perché il trailer mi era sembrato promettente. Così, alla prima occasione, io e Niamh siamo andati al cinema a recuperarlo.

Film 2290: "Love Lies Bleeding" (2024) di Rose Glass
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: onestamente questo film non mi è piaciuto.
Inizialmente ero intrigato dall'amosfera e il tono generale della storia, poi però il modo in cui evolvono le cose mi ha "allontanato" dal racconto. Probabilmente (e come al solito), poi, le mie aspettative non si sono riconosciute nel prodotto finale. Da un'intensa storia d'amore lesbo, infatti, si passa ad omicidi e situazioni surreali al limite con tanto di gigante allucinogeno, il tutto in un mix caotico e allo stesso molto lento che, a mio parere, affatica la visione. Peccato, perché il duo Kristen Stewart e Katy O'Brian è piuttosto magnetico e se la storia si fosse concentrata solo su di loro sarei sato molto più interessato.
"Love Lies Bleeding" mi ha ricordato tanti altri film che ho visto più o meno di recente, precisamente "Drive-Away Dolls" e "The Iron Claw", con un pizzico di "Split".
Cast: Kristen Stewart, Katy O'Brian, Jena Malone, Anna Baryshnikov, Dave Franco, Ed Harris.
Box Office: $11.7 milioni
Vale o non vale: Personalmente l'ho trovato tedioso in certe parti, soprattutto dopo che la storia prende la piega dell'omicidio. L'inizio per me funziona, tutto il mondo del bodybuilding e la storia d'amore tra le due protagoniste sarebbe stato sufficiente a mantenere costante la mia attenzione. Invece, ci si perde in un bosco di altri elementi che, a mio parere, incasina troppo la storia.
Si fa vedere, ma sicuro non un titolo per tutti e non per una serata qualunque (meglio fare una scelta consapevole).
Premi: /
Parola chiave: Steroidi.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 2 luglio 2024

Film 2289 - Girl with a Pearl Earring

Intro: Sono entrato in possesso di un proiettore (la svolta della vita!) e il primo film che ho voluto vedere è stato questo.

Film 2289: "Girl with a Pearl Earring" (2003) di Peter Webber
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: forse uno degli esempi di pellicola che meglio si presta a una visione sul grande schermo, "Girl with a Pearl Earring" è un piacere per gli occhi, una visione sontuosa che, neanche a dirlo, trasporta i quadri di Vermeer nel reale (per quanto il cinema possa considerarsi tale) e dona nuova vita alle opere del pittore. Per me un piccolo capolavoro.
Forse l'unico elemento che ancora oggi stona nel complesso è la fotografia, le immagini sono estremamente saturate e a volte il colore non tiene, ma comprendo che l'esigenza di ottenere la somiglianza che le opere del pittore abbia necessariamente dettato lo standard della qualità dell'immagine. In ambienti così angusti e bui come le case dell'Olanda del 1600 non deve essere stato semplice gestire uniformemente luce e colori.
Detto questo, trovo che "Girl with a Pearl Earring" si un prodotto sempre estremamente "seducente", ricolmo di inquadrature che potrebbero essere quadri, costumi magnifici e una generale atmosfera che, nonostante una certa freddezza, riesce comunque a generare empatia per i personaggi che riempono lo schermo. Scarlett Johansson spicca nonostante i pochissimi dialoghi, ma sono Essie Davis e Judy Parfitt a rubare la scena.
Film 220 - La ragazza con l'orecchino di perla
Film 1532 - Girl with a Pearl Earring
Film 2289 - Girl with a Pearl Earring
Cast: Scarlett Johansson, Colin Firth, Tom Wilkinson, Judy Parfitt, Cillian Murphy, Essie Davis, Joanna Scanlan, Alakina Mann, Anna Popplewell.
Box Office: $31.4 milioni
Vale o non vale: La storia è intrigante, ma ci mette un po' a ingranare. Ci vuole un attimo di pazienza, ma per me ne vale la pena. Non un prodotto per tutti, ma innegabilmente un prodotto che ha classe.
Premi: Candidato a 3 premi Oscar per la Miglior fotografia, scenografia e costumi. 10 nomination ai BAFTA - tra cui Miglior attrice protagonista (Scarlett Johansson), attrice non protagonista (Judy Parfitt), musiche, sceneggiatura non originale e costumi - e 2 nomination ai Golden Globe (Miglior attrice drammatica, Johansson, e Miglior colonna sonora). Candidato al David di Donatello per il Miglior Film dell'Unione Europea.
Parola chiave: Orecchino.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Film 2288 - Sleepy Hollow

Intro: Non ricordo perché, ma mi è tornato in mente questo film e ho subito proposto a Michael di vederlo (un buon compromesso per un horror, dato che lui non gradisce troppo il genere).

Film 2288: "Sleepy Hollow" (1999) di Tim Burton
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: so il film a memoria e, nonostante questo, non mi stanca mai.
Visivamente meraviglioso, inquietante quanto basta anche grazie alla colonna sonora di Danny Elfman e con un cast pazzesco capitanato da un Johnny Depp al picco del suo estro recitativo e una Christina Ricci mai così sensuale, "Sleepy Hollow" forse non è tra i titoli di Burton a cui si pensa immediatamente quando si cita la sua filmografia, ma per me rimane un classico dell'horror senza tempo che non mi stanco mai di guardare e riguardare.
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Cast: Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Michael Gambon, Casper Van Dien, Richard Griffiths, Jeffrey Jones, Christopher Lee, Christopher Walken.
Box Office: $207.1 milioni
Vale o non vale: Uno di quei film che potrei vedere all'infinito. Per me, imperdibile.
Premi: Vincitore dell'Oscar per la Miglior scenografia e candidato ad altri due Oscar per i costumi e la fotografia. 2 BAFTA vinti (costumi e scenografie) su 3 nomination (effetti speciali). 1 candidatura agli MTV Movie Award per Best Villain (Walken).
Parola chiave: Testamento.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Film 2287 - Bill Cunningham New York

Intro: Non avevo mai sentito parlare di questo documentario e mi è stato proposto di vederlo una sera che ero particolarmente stanco e avevo bisogno di qualcosa di interessante, ma non troppo impegnativo.

Film 2287: "Bill Cunningham New York" (2010) di Richard Press
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: pellicola interessante (e molto veloce, oslo 84 minuti), "Bill Cunningham New York" è un documentario che a il suo dovere nel portare alla luce il soggetto su cui si focalizza, Bill Cunningham.
Fotografo di cui non avevo mai sentito parlare, è stato particolarmente piacevole scoprirne la storia e l'influenza che ha avuto sul mondo della moda, particolarmente a stelle e strisce.
Cunningham è un personaggio interessante e, certamente, uomo d'altri tempi. Ogni tanto fa bene ricordarsi come funzionassero le cose e come, di conseguenza, vivessero le persone in una realtà meno continuamente interconnessa.
Cast: Bill Cunningham, Carmen Dell'Orefice, Anna Wintour, Iris Apfel, Kim Hastreiter, Michael Bloomberg, Catherine Deneuve, Anna Piaggi, Michael Kors.
Box Office: $2,210,382
Vale o non vale: Certamente non per tutti i palati, ma per chi apprezza il fashion, la fotografia e/o i documentari, sicuramente una visione stimolante.
Premi: /
Parola chiave: Fashion.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Film 2286 - The Fall Guy

Intro: Il trailer era dappertutto, non potevamo astenerci dal vederlo.

Film 2286: "The Fall Guy" (2024) di David Leitch
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: considerato quanto ci hanno speso per produrlo (125–150 milioni di dollari) e chissà quanto in marketing per promuoverlo, il risultato finale di questo "The Fall Guy" al botteghino è particolarmente deludente.
Il film di per sé non è male, ma non è nemmeno così innovativo o "interessante" come potrebbe sembrare dal trailer. Per carità, la storia è anche divertente e il duo Gosling - Blunt funziona anche bene, ma non è sufficiente a mio parere a giustificare tutto il rumore mediatico creato per spingere il film.
Insomma, per quanto "The Fall Guy" nel complesso funzioni, non aggiunge niente a quanto non si sia già visto nel passato in pellicole simili. E considerato quanto il pubblico si stia rivelando più selettivo ultimamente, non è decisamente sufficiente a convincere lo spettatore medio a recarsi al cinema. "Bullet Train" (il precedente film del regista David Leitch), che pure non aveva fatto sfacieli al box-office, almeno presentava una storia più particolare e unica nel modo di costruire il racconto. Qui la trama intricata e la durata di oltre 2 ore non aiutano.
Peccato, sulla carta pareva il titolo perfetto per cominciare la stagione cinematografica estiva.
Cast: Ryan Gosling, Emily Blunt, Aaron Taylor-Johnson, Hannah Waddingham, Teresa Palmer, Stephanie Hsu, Winston Duke, Jason Momoa.
Box Office: $174.6 milioni
Vale o non vale: Si lascia guardare tranquillamente e Ryan Gosling è, come sempre, un ottimo protagonista, ma il film di per sé non aggiunge niente di nuovo al genere action. Sequenze d'azione molto ben costruite, ma non mi aspettavo niente di diverso da Leitch che delle "botte da orbi" ci ha fatto il suo marchio di fabbrica.
Premi: /
Parola chiave: Incidente.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi