domenica 31 gennaio 2021

Film 1794 - Men in Black: International

Intro: Non che sia mai veramente stato un fan di questa saga, ma la nuova coppia di protagonisti e l'intrigante nuova premessa "internazionale" mi ha convinto a dare una chance a questa pellicola.
Film 1794: "Men in Black: International" (2019) di F. Gary Gray
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente l'ho trovato un po' spreco di cast e soldi ($94–110 milioni solo per produrlo) e un po' spreco del mio tempo.
Nonostante "MIB: International" non sia tremendo, mi pare un'occasione mancata specialmente considerato che si trattasse di un titolo destinato a rilanciare un franchise di successo con un piglio più contemporaneo.
La verità è che questo spin-off si è rinnovato solo dal punto di vista degli attori protagonisti (Chris Hemsworth e Tessa Thompson, già visti insieme nei franchise di Thor e Avengers) e degli effetti speciali, perché per il resto è tutto un riciclo di vecchio cliché sia legati al titolo originale che al mondo dello sci-fi generale. Senza contare che la storia in sé non è davvero niente di entusiasmante. Peccato.
Cast: Chris Hemsworth, Tessa Thompson, Rebecca Ferguson, Kumail Nanjiani, Rafe Spall, Laurent Bourgeois, Larry Bourgeois, Kayvan Novak, Emma Thompson, Liam Neeson.
Box Office: $253.9 milioni
Vale o non vale: Non ero fan di questo franchise e non lo sono diventato dopo aver visto questo film. La verità è che per quanto questo titolo non abbia veramente molto da dire, si tratta di un esempio mediocre di cinema maistream americano pompato per le masse che funziona solo nei circoscritti limiti dell'intrattenimento fine a se stesso. Nel senso che poi, una volta esauriti gli effetti speciali, di questo "Men in Black: International" ci si dimentica nel giro di un...

Premi: /
Parola chiave: Neuralized.
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Bengi

sabato 30 gennaio 2021

Film 1793 - Yesterday

Intro: Molto molto curioso di vedere questo film, mi sono precipitato al cinema appena ho avuto occasione!
Film 1793: "Yesterday" (2019) di Danny Boyle
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ella
In sintesi: Danny Boyle torna al cinema con un titolo diverso dalla sua solita filmografia e mette al centro del racconto un ragazzo qualunque che, curiosamente, diventa un cantante di fama internazionale grazie alle musiche dei Beatles che spaccia per sue in un mondo che, dopo un blackout globale, sembra essersi dimenticato chi sia la famossissima band di Liverpool.
"Yesterday", film è molto carino e dalla storia a mio avviso riuscita, fa centro nel suo mettere in scena l'assurda ipotesi della premessa e credo che, in generale, avrebbe meritato più riscontro rispetto a quello che è effettivamente riuscito ad ottenere. La sceneggiatura (di Richard Curtis) è solida, la recitazione buona, e nel complesso tutto funziona a dovere, riuscendo ad intrattenere con garbo lo spettatore, che sia o meno fan del mitico gruppo inglese. Insomma, un buon titolo che riesce a mantenere promesse e premesse. Il che al giorno d'oggi è un grande traguardo.
Cast: Himesh Patel, Lily James, Joel Fry, Ed Sheeran, Kate McKinnon, Sanjeev Bhaskar, Meera Syal, James Corden.
Box Office: $153.2 milioni
Vale o non vale: Simpatico e piacevole, nostalgico quanto basta e intrigante grazie ad una premessa ben pensata, "Yesterday" è perfetto per chi fosse alla ricerca di una pellicola che abbia qualcosa da raccontare, non si prenda troppo sul serio e lasci soddisfatti. Da vedere.
Premi: /
Parola chiave: Chitarra.
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Bengi

venerdì 29 gennaio 2021

Film 1792 - Avengers: Endgame

Intro: Che non me lo rivedevo appena possibile?!
Film 1792: "Avengers: Endgame" (2019) di Anthony Russo, Joe Russo
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Péroline
In sintesi: senza volerci perdere troppo tempo, dico solo che per essere un prodotto commerciale basato sul profitto e la remuneratività, "Avengers: Endgame" è oggettivamente una figata. E si fa rivedere molto volentieri.
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
Cast: Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Don Cheadle, Paul Rudd, Brie Larson, Karen Gillan, Danai Gurira, Bradley Cooper, Josh Brolin, Gwyneth Paltrow, Benedict Wong, Jon Favreau, Benedict Cumberbatch, Chadwick Boseman, Tom Holland, Zoe Saldana, Evangeline Lilly, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Tom Hiddleston, Pom Klementieff, Dave Bautista, Letitia Wright, Michael Douglas, Michelle Pfeiffer, Cobie Smulders, Linda Cardellini, Tom Vaughan-Lawlor, Vin Diesel, Chris Pratt, Samuel L. Jackson, Tessa Thompson, Rene Russo, John Slattery, Tilda Swinton, Hayley Atwell, Marisa Tomei, Taika Waititi, Maximiliano Hernández, Callan Mulvey, Frank Grillo, Jacob Batalon, Robert Redford, Ty Simpkins, Winston Duke, Angela Bassett, William Hurt, Ross Marquand, Natalie Portman, James D'Arcy, Hiroyuki Sanada, Ken Jeong, Yvette Nicole Brown..
Box Office: $2.798 miliardi
Vale o non vale: Amanti dei titoli ispirati ai fumetti su supereroi e affini, fanatici della saga Marvel, appassionati di blockbuster dai toni epici e la durata apocalittica avete trovato ciò che fa per voi: l'apogeo della saga degli Avangers alla sua massima grandezza. Vedere per credere.
Premi: Candidato all'Oscar e al BAFTA per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Back to the future.
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Bengi

Film 1791 - Long Shot

Intro: Incuriosito dalle buone critiche e la coppia di protagonisti assortita in modo interessante, ho scelto di vedere questa commedia alla ricerca di qualcosa di piacevole e interessante.
Film 1791: "Long Shot" (2019) di Jonathan Levine
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: diciamoci la verità, questo "Long Shot" non è proprio niente di che e, anzi, visto tutto l'hype creato attraverso una promozione del film che passa attraverso la citazione di tutte le critiche positive ottenute da questa pellicola, direi che il risultato finale è abbastanza deludente.
Come direbbe saggiamente Rupaul:
Insomma, onestamente mi aspettavo qualcosa di più brioso e originale e nonostante la lodevole scelta di rappresentare la protagonista femminile come quella più di successo della coppia - finalmente mettendo in discussione i canoni della rappresentazione femminile nell'industria cinematografica mainstream, rimae il fatto che "Long Shot" non sia all'altezza delle aspettative: un prodotto ok che si lascia guardare, ma davvero nulla di eccezionale. Terribile, poi, il foto ritocco fatto su Charlize Theron in tutti i vari poster promozionali e non del film, poco credibile e mal riuscito.
Cast: Charlize Theron, Seth Rogen, O'Shea Jackson Jr., Andy Serkis, June Diane Raphael, Bob Odenkirk, Alexander Skarsgård, Randall Park, Lisa Kudrow.
Box Office: $53.9 milioni
Vale o non vale: Si può vedere e, per carità, non è un prodotto terribile, ma non credo aggiunga nulla di nuovo al panorama della commedia romantica (pseudo alternativa). Si poteva fare molto meglio e, considerato il cast, sa un po' di occasione sprecata.
Premi: /
Parola chiave: Campagna presidenziale.
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Bengi

giovedì 28 gennaio 2021

Film 1790 - Night School

Intro: Alla ricerca di svago e disimpegno, mi ricordo dell'esistenza di questa pellicola.
Film 1790: "Night School" (2018) di Malcolm D. Lee
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ho voluto guardare questo film principalmente per Tiffany Haddish, che trovo estremamente spassosa, nella speranza che ne risultasse qualcosa di buono. La verità è che nonostante un trailer ben concepito ed accattivante, "Night School" è meno riuscito di quanto non si sarebbe potuto pensare. Kevin Hart fa Kevin Hart e Teddy, il suo personaggio, è intercambiabile con tutti quelli che gli ho visto intepretare fino ad ora. Il che non sarebbe necessariamente un male (in "Jumanji" funziona) se non fosse che la storia qui non ha veramente nulla da dire.
Insomma, una commedia con poco brio che, puntando sull'idea curiosa di un protagonista che si rimette in discussione tornando a scuola per prendere il diploma in età adulta, tenta di rendere il tutto simpatico e giovane per racimolare quanto più pubblico mainstream possibile, ma di fatto non fa centro. E mi stupisce che ci siano voluti 6 persone (tra cui Hart) per scrivere questa sceneggiatura...
Cast: Kevin Hart, Tiffany Haddish, Rob Riggle, Taran Killam, Romany Malco, Mary Lynn Rajskub, Al Madrigal, Fat Joe, Ben Schwartz, Keith David.
Box Office: $103.1 milioni
Vale o non vale: Né tremendo né magnifico, "Night School" intrattiene a sufficienza da scorrere piacevolmente, anche se di certo non lascia il segno. Si poteva fare molto di più, però il carisma magnetico di Tiffany Haddish è innegabile.
Premi: /
Parola chiave: Teorema di Pitagora.
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mercoledì 27 gennaio 2021

Film 1789 - The First Wives Club

Intro: Continuando a cavalcare l'onda dei cult anni '90, un altro film che Péroline non aveva visto e che andava necessariamente recuperato!
Film 1789: "The First Wives Club" (1996) di Hugh Wilson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Péroline
In sintesi: decisamente una delle pellicole più gustose da rivedere, "The First Wives Club" è la commedia perfetta per una serata tra amici, connubio di talento e risate che, a 25 anni dalla sua uscita nelle sale, funziona ancora straordinariamente. E la formula di questo eterno, magnetico successo porta il nome delle insuperabili Diane Keaton, Bette Midler e Goldie Hawn, un trio che funziona divinamente e fa la differenza in una pellicola che deve tutto alla loro immensa bravura. Per me un cult.
Film 377 - Il club delle prime mogli
Film 459 - Il club delle prime mogli
Film 1789 - The First Wives Club
Film 2087 - The First Wives Club
Cast: Diane Keaton, Bette Midler, Goldie Hawn, Maggie Smith, Sarah Jessica Parker, Dan Hedaya, Bronson Pinchot, Marcia Gay Harden, Stockard Channing, Victor Garber, Eileen Heckart, Timothy Olyphant, Ivana Trump, Heather Locklear, J. K. Simmons, Rob Reiner, Lea DeLaria.
Box Office: $181 milioni
Vale o non vale: "The First Wives Club" è una di quelle pellicole che non importa che momento sia, che occasione sia, cosa si stesse cercando: funziona sempre e funziona alla grande. Intramontabile.
Premi: Candidato all'Oscar per miglior colonna sonora (all'epoca ancora nella suddivisione musical o commedia).
Parola chiave: Younger women.
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lunedì 25 gennaio 2021

Film 1788 - Death Becomes Her

Intro: Per un po' di tempo io e la mia collega di lavoro Péroline ci siamo lanciati in una movie night di coppia durante le nostre serate sconsolate da single (almeno per me) ad Auckland. Questo il primo film che abbiamo visto insieme, giusto per iniziare con il botto!
Film 1788: "Death Becomes Her" (1992) di Robert Zemeckis
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Péroline
In sintesi: come ogni film di Zemeckis o quasi, la trama è praticamente secondaria alla messa in scena, ma hey che messa in scena!
"Death Becomes Her", piccolo capolavoro di effetti speciali e make-up nonché spassosissima avventura, racconta le vicissitudini di due arci nemiche (Streep e Hawn) costrette a passare l'eternità insieme in nome di un patto col diavolo per rimanere eternamente belle e giovani e tenersi l'uomo al proprio fianco (uno sballottato Willis). La trama è tutto qui, non c'è davvero nient'altro da aggiungere, ma il risultato finale è fenomenale e ancora spettacolare considerato che il film ha quasi trent'anni.
Insomma, un piacere per gli occhi e anche un po' di patriottica soddisfazione grazie alla presenza di una super sexy Isabella Rossellini nei panni della tentatrice in possesso dell'elisir di lunga vita.
Film 287 - La morte ti fa bella
Film 1788 - Death Becomes Her
Cast: Meryl Streep, Bruce Willis, Goldie Hawn, Isabella Rossellini.
Box Office: $149 milioni
Vale o non vale: Non si può non aver mai visto questo film quindi, nel caso, correte ai ripari. Per tutti gli altri, una volta ogni tanto è piacevole rivedere questa pellicola che, per quanto non certo strabiliante, rimane comunque un pezzo importante del cinema mainstream americano.
Premi: Vincitore dell'Oscar e del BAFTA per i Migliori effetti speciali; candidato al Golden Globe per la Miglior attrice protagonista commedia o musical (Streep).
Parola chiave: Natural law.
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Bengi

Film 1787 - The Big Sick

Intro: Ho scoperto dell'esistenza di questo film solo grazie alla nomination all'Oscar e così, incuriosito di vedere come fosse, ho deciso di dargli una chance.
Film 1787: "The Big Sick" (2017) di Michael Showalter
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non ho tantissimo da dire su questo film... E' carino, ma non mi ha sconvolto l'esistenza e, anzi, è molto meno commedia di quanto non tentino di farlo passare, ovvero c'è davvero tantissima malattia e ospedale.
La premessa è intrigante principalmente perché è tratto dalla storia (d'amore) vera di Kumail Nanjiani (qui anche protagonista) e della moglie per un po' in coma Emily V. Gordon (nel film interpretata da Zoe Kazan). Il fatto che nella vita vera siano sposati e abbiano scritto la storia insieme toglie un po' dell'incertezza romantica - se mai ce ne fosse stata - alla visione di questo "The Big Sick".
Cast: Kumail Nanjiani, Zoe Kazan, Holly Hunter, Ray Romano, Anupam Kher, Zenobia Shroff, Adeel Akhtar, Bo Burnham, Aidy Bryant, Linda Emond.
Box Office: $56.4 milioni
Vale o non vale: Si lascia vedere e sicuramente la storia è più originale di tante altre, anche se non è che si possa proprio definirla una commedia da sfracassarsi dalle risate. Vi ho avvisato.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior sceneggiatura originale.
Parola chiave: Fotografie.
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Bengi

domenica 24 gennaio 2021

Film 1786 - A League of Their Own

Intro: Ne avevo sentito parlare, ma non avevo mai avuto l'occasione di vedere questo film. Così una sera ho deciso di recuperare.
Film 1786: "A League of Their Own" (1992) di Penny Marshall
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: nel complesso il film è carino e godibile, anche se c'è un'ombra di machismo e paternalismo che a quasi 30 anni di distanza stride non poco.
In generale "A League of Their Own" funziona grazie a un cast femminile ben assortito e capitanato da una Geena Davis in splendida forma e una Madonna che, pur praticamente interpretando se stessa (o il suo personaggio pubblico), infiamma una sceneggiatura altrimenti troppo preoccupate a veicolare certi cliché datati.
La combo baseball + campionato femminile è un soggetto molto intrigante, specialmente collocato nel contesto storico ritratto qui, ovvero quando, durante la seconda guerra mondiale, si creò una lega femminile che facesse proseguire il campionato di baseball in assenza degli uomini momentaneamente coinvolti nel conflitto bellico. La storia, come si intuisce dalla premessa, è molto interessante (e assolutamente vera) ed è lodevole che il film approfondisca l'argomento, anche se gli elementi narrativi messi in scena sono per lo spettatore moderno antiquati e arrugginiti, il che guasta un po' la visione. Tutto sommato, comunque, la pellicola della Marshall riesce nell'intento di valorizzare questa iniziativa e le sue protagoniste, dando visibilità a quelle donne che, nonostante il contesto maschilista e misogino, non si sono fatte mettere da parte partecipando ad un progetto che, visto con gli occhi di oggi, ha un grandissimo valore simbolico (e non solo).
Cast: Tom Hanks, Geena Davis, Madonna, Lori Petty, Rosie O'Donnell, Jon Lovitz, David Strathairn, Garry Marshall, Bill Pullman.
Box Office: $132.4 milioni
Vale o non vale: Il personaggio interpretato da Tom Hanks è terribile (anche se si redime verso la fine, il che comunque non cancella gli abusi verbali iniziali), ma fortunatamente le ragazze in squadra e la loro determinazione sono sufficienti a trainare tutta la baracca. Geena Davis è magnetica e devo dire che Madonna fa la sua figura. Tutto sommato un tuffo nel passato che, per quanto imperfetto, conserva un certo alone di fascino.
Premi: Candidato a 2 Golden Globes (Miglior attrice protagonista commedia o musical per Geena Davis e Miglior canzone originale "This Used to Be My Playground" di Madonna e Shep Pettibone) e una nomination ai Grammy per Best Song Written Specifically for a Motion Picture or for Television ("Now and Forever" di Carole King).
Parola chiave: Guerra.
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sabato 23 gennaio 2021

Film 1785 - Jumanji: Welcome to the Jungle

Intro: E a proposito dell'orda di sequel... eccone un altro da aggiungere alla lista.
Film 1785: "Jumanji: Welcome to the Jungle" (2017) di Jake Kasdan
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: mi era tornata voglia di rivederlo. Alla fine è un blockbuster simpatico che rende giustizia all'originale e ricolloca perfettamente il franchise nel contesto moderno. Cosa si può volere di più da un film con protagonista The Rock? Io già contento così.
Film 784 - Jumanji
Film 1472 - Jumanji: Welcome to the Jungle
Film 1785 - Jumanji: Welcome to the Jungle
Cast: Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart, Karen Gillan, Nick Jonas, Bobby Cannavale, Alex Wolff, Madison Iseman, Ser'Darius Blain, Morgan Turner, Colin Hanks, Missi Pyle.
Box Office: $962.1 milioni
Vale o non vale: Divertente, avventuroso e ben costruito, questo sequel di "Jumanji" - che mette ufficialmente di nuovo in moto il franchise - funziona e intrattiene a dovere. Kevin Hart dovrebbe essere il più divertente, ma a rubargli la scena è un Jack Black in ottima forma.
Premi: /
Parola chiave: Missing piece.
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Bengi

venerdì 22 gennaio 2021

Film 1783 - Poms

Intro: Dopo un'orda di sequel finalmente una storia originale...
Film 1783: "Poms" (2019) di Zara Hayes
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente mi aspettavo qualcosa di più da questo "Poms". Sulla scia di quel "Book Club" che silenziosamente ma inesorabilmente ha raccolto consensi ed incassi - rivelandosi un sorprendente sleeper hit (per quanto nemmeno "Book Club" sia un capolavoro) - questo film tenta di replicarne la formula di leggerezza e simpatia aggangiando un'idea bizzarra a un gruppo di personaggi altrettanto improbabili, ovvero un gruppo 70enni rinchiuse in una sorta di villaggio per la terza età. Le nuove amiche finiranno per rimettersi in gioco formando un gruppo di cheerleader che finirà ad esibirsi in una competizione locale contro tenneagers e professionisti. Uhm.
Diciamo che sulla carta la premessa di "Poms" poteva sembrare sufficientemente borderline da risultare efficace, ma la verità è che l'esecuzione è tutt'altro che memorabile, mancando di ritmo ed idee originali che vadano oltre alla trovata iniziale. Poi, per carità, il gruppo di anziane signore (capitanate da una Diane Keaton che ogni tanto dovrebbe leggere meglio i copioni) è anche simpatico e detiene una certa dose di adorabilità che tiene tutta la storia insieme, però il risultato finale è fiacco e posticcio e sembrerebbe più adatto a un prodotto televisivo piuttosto che un titolo da grande schermo. Mi sento inoltre di criticare l'eccessiva perfezione estetica generale, con una fotografia brillante e una correzione di colore che neanche un prodotto Netlix (o peggio ancora, un prodotto di Ryan Murphy per Netflix), il tutto per un risultato d'insieme fittizio a dir poco.
Cast: Diane Keaton, Jacki Weaver, Pam Grier, Celia Weston, Alisha Boe, Phyllis Somerville, Charlie Tahan, Bruce McGill, Rhea Perlman.
Box Office: $231.3 milioni
Vale o non vale: Onestamente ci sono commedie sulla terza età più riuscite. Il vero problema di questa pellicola è che la storia non riesce ad andare oltre la sua premessa iniziale perché - ed è un peccato dirlo - di fatto non ha nulla di nuovo da raccontare. Poi ovviamente vedere "Poms" di certo non procura alcun trauma psicologico, ma è un peccato vedere così platealmente sprecato il talento di un cast dotato.
Premi: /
Parola chiave: Club.
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giovedì 21 gennaio 2021

Film 1782 - Annabelle Comes Home

Intro: Essendo un fan del franchise, non vdevo l'ora che questa pellicola uscisse al cinema per poter andare a vederla! E così ho fatto...
Film 1782: "Annabelle Comes Home" (2019) di Gary Dauberman
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente questo terzo "Annabelle" è il più debole della saga e, diciamocelo pure, anche il più noioso.
Per quanto l'estetica stabilita dai precedenti capitoli si ritrovi anche qui e, in generale, le atmosfere horror e da spavento sicuramente non manchino, sta di fatto che "Annabelle Comes Home" è decisamente meno efficace dei suoi predecessori e talvolta fatica a suscitare quell'ansia e quei momenti di tensione che hanno finora contraddistinto il franchise dell'universo "The Conjuring". E anche se è un po' un peccato, forse ce lo si poteva anche aspettare.
Già, perché dopo sequel e spin-off e sequel degli spin-off si arriva a un punto in cui non si riesce più di tanto a spremere un'idea, per quanto originale potesse essere all'inizio (qui nemmeno troppo, se si considera che Lorraine e Ed Warren - i personaggi interpretati da Vera Farmiga e Patrick Wilson - sono ispirati a persone realmente esistite).
Il punto è che, pur portando i due protagonisti di "The Conjuring" 1 & 2 in questo film - che di fatto è il diretto spin-off della saga originale con i Warren - la storia non ha abbastanza da raccontare che non sia qualcosa di già visto o esplorato nelle pellicole precedenti e, più che il secondo, è questo terzo capitolo che sembra più un riempitivo a malapena passabile, il tutto solo per convincere i fan a tornare al cinema. Poi, per carità, "Annabelle Comes Home" fa il suo dovere in termini di spaventare il pubblico e raccontare con stile una storia dell'orrore. Il punto è che tutta questa operazione commerciale manca un po' di originalità (c'è chi direbbe anima), soprattutto se paragonata ai precedenti capitoli dell'universo "Annabelle". Va detto però che, a posteriori, le trame dei vari film funzionano abbastanza bene insieme e, specialmente qui, formano un arco narrativo credibile e godibile da seguire. Della serie: come fa la (tremendamente brutta) bambola Annabelle a finire nelle mani degli Warren? Non servivano 3 film per spiegarlo, ma almeno i racconti, nell'insieme, si incastrano. Ed è già qualcosa.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Mckenna Grace, Madison Iseman, Katie Sarife, Michael Cimino.
Box Office: $231.3 milioni
Vale o non vale: I fan del franchise apprezzeranno e, in generale, chi ama gli horror non dovrebbe rimanere deluso. Di base mi aspettavo qualcosa di più, anche se bisogna ammettere che c'è sempre una buona quantità di fantasia combinata a momenti di suspense che tengono lo spettatore incollato allo schermo (anche se qui ci si adagia un po' troppo sull'(ab)uso di rumori improvvisi e ad altissimo volume per spaventare il pubblico). Io personalmente non ho adorato questo terzo capitolo - e mi sento di dire che denuncerei i Warren ai servizi sociali per tenersi in casa un arsenale di oggetti maledetti e potenzialmente infernali con una minorenne che vive nella stanza a fianco - ma, in generale, resto un appassionato dell'universo di "The Conjuring" creato da James Wan.
Premi: /
Parola chiave: Compleanno.
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mercoledì 20 gennaio 2021

Film 1781 - Spider-Man: Far from Home

Intro: Non vedevo l'ora di precipitarmi al cinema per vedere questo film!
Film 1781: "Spider-Man: Far from Home" (2019) di Jon Watts
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: devo dire che, rispetto alle aspettative che avevo, la storia non è stata all'altezza. Non che il film sia brutto o non funzioni, assolutamente, ma ammetto che il personaggio di Mysterio (Jake Gyllenhaal) e il suo arco evolutivo all'interno del racconto non mi hanno per niente colpito e, anzi, penso si possa dire che mi abbiano lasciato per certi versi deluso. Per cercare di metterla giù faile facile, non credo che l'idea degli ologrammi funzioni. O almeno io non l'ho trovata un'idea credibile.
Forse, avendolo visto solo una volta e per di più in inglese, potrei essermi perso dei passaggi fondamentali nella spiegazione del perché un ologramma dovrebbe risultare potenzialmente spaventoso - quindi da un certo punto di vista sospendo il mio giuzio nell'attesa di ritrovare la voglia di vedere questo secondo Spider-Man con Tom Holland - in ogni caso devo ammettere che a livello di personaggio antagonista, Mysterio si è rivelato presto come una gigantesca occasione sprecata.
Per il resto "Spider-Man: Far from Home" è un sequel divertente che vive di buoni momenti comici e una quantità spaventosa di effetti speciali che giocano a favore di un risultato finale che è, sì, maledettamente fittizio e irreale, ma comunque esteticamente godibile e in linea con i vari titoli precedenti della mastodontica macchina da soldi della Marvel.
Detto questo: mi aspettavo un po' di più? Decisamente sì, anche se non si può onestamente dire che il risultato finale non sia godibile, nonché un perfetto passatempo mainstream. Però non si va oltre questo.
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 1781 - Spider-Man: Far from Home
Film 2077 - Spider-Man: No Way Home
Film 2226 - Spider-Man: No Way Home
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
Cast: Tom Holland, Samuel L. Jackson, Zendaya, Cobie Smulders, Jon Favreau, J. B. Smoove, Jacob Batalon, Martin Starr, Marisa Tomei, Jake Gyllenhaal, Tony Revolori, J. K. Simmons.
Box Office: $1.132 miliardi
Vale o non vale: Avevo grandi aspettative per questo "Spider-Man 2" con Tom Holland come protagonista e, in generale, non posso dire che siano state tutte attese. Di per sé il film ha un buon ritmo, esteticamente è molto curato e gli effetti speciali sono pazzeschi, senza contare che Holland è un perfetto Peter Parker (giovane, fresco e simpatico) e l'attitudine qui un po' sottotono e nerd di Zendaya funziona perfettamente. Ciò detto, avrei voluto vedere un cattivo più incisivo/significativo e che il tutto fosse un po' meno improntato sulla figura di Iron Man (che hey, ci sta, ma pure l'antagonista di turno deve avere come modivazione per il suo arco narrativo quella di avercela a morte con Tony Stark?!), anche se è comprensibile considerato che "Far from Home" è il naturale proseguo dell'ultimo "Avengers". Insomma, il film in sé si lascia guardare tranquillamente, ma il tono della storia è decisamente meno epico e alla fine della visione si ha un po' l'impressione di aver seguito il racconto di qualcosa che, ci fosse stato o meno, impattata poco la trama generale che questa nuova fase della Marvel si prepara ad imbastire (e prima o poi finalmente partirà).
Premi: /
Parola chiave: Tony Stark.
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sabato 16 gennaio 2021

Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters

Intro: Ero elettrizzato all'idea di ritrovare al cinema il mitico Godzilla e mi sono fiondato in sala non appena ho potuto!
Film 1780: "Godzilla: King of the Monsters" (2019) di Michael Dougherty
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Stefano
In sintesi: onestamente ho molto apprezzato il primo film che, tutto sommato, fa il suo dovere di blockbuster distruggi tutto con curiosi mostri annessi a cui appartengono una serie di versi tanto peculiari quanto interessanti. Quindi "Godzilla" numero 1 per me è stato un sì. Con questo sequel le cose si sono complicate. E senza motivo. C'era bisogno, infati, di scatenare l'estinzione della razza umana, lo sfruttamento della terra e tutto ciò che ne consegue in un prodotto come questo? O, meglio, pur volendosi anche attaccare a questo tipo di tematiche, non si poteva fare in modo di rendere il tutto meno complesso e, in fin dei conti, noioso?
Sì perché, diciamocelo, tutto è questo "Godzilla: King of the Monsters" tranne che un grande spasso. A differenza del primo episodio - che pure si prende il suo tempo per "allestire la scena" - questo nuovo capitolo getta lentamente le basi per far progredire la storia, ma si dimentica di aggiungerci l'elemento spassoso e giocoso che lo spettatore si sarebbe aspettato da un prodotto basato su un mostro gigante che spara laser dalla bocca e passa metà del tempo a gridare come un ossesso. Insomma, per capirci, siamo al cinema per vedere "Godzilla" fare il c*lo a tutti gli altri mostri, della crisi del genere umano che pare essere il vero tema portante di tutta la storia ci frega ben poco, con tutto il rispetto. Anche perché il personaggio che mette in moto tutto questo meccanismo scellerato, la dottoressa Emma Russell (Farmiga), è un personaggio tra l'inutile e l'antipatico che ha bisogno di talmente tanto tempo per spiegare quale sia l'idea dietro al suo progetto, che tutta l'eccitazione per l'avventura e l'azione promesse da questa pellicola si assopiscono a nemmeno mezz'ora dall'inizio della visione.
Insomma, è un po' un peccato che questo sequel sia stato così un buco nell'acqua, le premesse stabilite dal primo "Godzilla" di Gareth Edwards facevano ben sperare mentre qui, purtroppo, ci si è un po' troppo persi in sottotrame e complicazioni innecessarie per riportare certi personaggi sullo schermo e per dare legittimità a una storia che ha bisogno di "realismo" fino a un certo punto. Ci sarà da vedere come si comporterà il prossimo "Godzilla vs. Kong", l'imminente incontro sul grande schermo tra il re dei mostri di questo titolo e il gorilla gigante King Kong (l'appuntamento è per il 26 marzo al cinema e su HBO Max).
Film 724 - Godzilla
Film 726 - Godzilla
Film 912 - Godzilla
Film 1413 - Godzilla
Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters
Film 2000 - Godzilla vs. Kong
Film 2268 - Godzilla vs. Kong
Film 2277 - Godzilla x Kong: The New Empire
Cast: Kyle Chandler, Vera Farmiga, Millie Bobby Brown, Bradley Whitford, Sally Hawkins, Charles Dance, Thomas Middleditch, Aisha Hinds, O'Shea Jackson Jr., David Strathairn, Ken Watanabe, Zhang Ziyi.
Box Office: $386.6 milioni
Vale o non vale: Un mix tra disaster + monster movie, questo secondo "Godzilla" funziona solo fino a un certo punto. Gli effetti speciali sono intriganti e i mostri tutto sommato riusciti, ma la trama è poco elettrizzante, Millie Bobby Brown come protagonista rimanda troppo a "Stranger Things" e il tutto risulta ampiamente sottotono. Poi, per carità, si lascia anche guardare, ma non abbiate grandi aspettative.
Premi: Candidato al Razzie per il Peggior Prequel, Remake, Rip-Off o Sequel.
Parola chiave: Orca.
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Bengi

venerdì 15 gennaio 2021

Film 1779 - Grand Piano

Intro: L'avevo scaricato per vederlo con Cobi, ma non c'era stata occasione, per cui l'ho guardato non appena tornato ad Auckland.
Film 1779: "Grand Piano" (2013) di Eugenio Mira
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: mi era tornata voglia di rivedere questo film che, a suo tempo, avevo guardato al cinema. C'è qualcosa in questo "Grand Piano" che mi ricorda molto le atmosfere tese alla Hitchcock e, nonostante la storia non sia particolarmente originale, trovo che l'esecuzione sia particolarmente riuscita e il tono generale della storia azzeccato.
Teso dall'inizio alla fine, capace di bilanciare bene i momenti di pathos con quelli adrenalinici, questa pellicola è un mio personale gioiellino nascosto che ho rivisto con estremo piacere e mia ha lasciato nuovamente soddisfatto. E Elijah Wood, con la sua classica espressione da cane bastonato e spaesato resa tanto popolare grazie al Frodo de "Il signore degli anelli", qui è di nuovo un perfetto protagonista.
Film 693 - Il ricatto
Film 1779 - Grand Piano
Cast: Elijah Wood, John Cusack, Tamsin Egerton, Kerry Bishé, Alex Winter, Allen Leech, Don McManus.
Box Office: $1,618,085
Vale o non vale: Un buon thriller, meno scontato di quanto quanto ci si aspetterebbe, "Grand Piano" funziona principalmente per il suo ritmo incalzante e un'estetica intrigante che concepisce ogni inquadratura con una precisione totalmente votata all'estetica complessiva del progetto. Forse la storia risente di un antagonista troppo da film d'azione hollywoodiano - per il cui ruolo non avrei francamente puntato su John Cusack - anche se tutto sommato il film funziona in generale molto bene. E, sopresa, la sceneggiatura è di Damien Chazelle. Da vedere.
Premi: /
Parola chiave: Chiave.
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Bengi

giovedì 14 gennaio 2021

Film 1778 - Dark Phoenix

Intro: Cinema, cinema, cinema a salvarmi dalla pessima compagnia.
Film 1778: "Dark Phoenix" (2019) di Simon Kinberg
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Cobi
In sintesi: diciamo che avendolo visto dopo aver letto le pessime critiche e aver assistito alla tremenda performance nella prima settimana al botteghino americano, mi aspettavo francamente di assistere a un disastro totale, una sorta di deragliamento del franchise degli "X-Men" cominciato con quell'orrore di "X-Men: Apocalypse".
In realtà, per quanto il risultato finale sia decisamente deludente, devo ammettere che "Dark Phoenix" sia stato meno peggio di quanto non mi sarei immaginato e credo che il suo problema principale risieda nella totale mancanza di pathos o, per vederla da un'altra prospettiva, il costante monotono di cui la storia non riesce a liberarsi. Non aiuta, poi, che la protagonista della storia sia Sophie Turner, una che in quanto a verve attoriale e capacità recitativa sta a malapena a galla. E, aggiungo, l'aliena Vuk (Chastain) è tipo una delle peggiori antagoniste di sempre, noiosissima e anche lei inaspettatamente monotono (qui, però, credo che la colpa sia principalmente della sceneggiatura).
Insomma, un vero peccato per la saga degli "X-Men" che, dopo anni di onorato servizio, negli ultimi due episodi (e con il successivo "The New Mutants") prende la brutta piega della totale irrilevanza e sperpera soldi - 200 milioni di dollari solo per produrlo! - e talenti (McAvoy, Fassbender, Lawrence, Hoult, Chastain) in nome di una trama incasinata che tira in ballo troppi personaggi e vuole disperatamente risultare carica di rilevanza drammatica e giustificare così la genesi di un personaggio (la Fenice) a cui già nella trilogia originale non era stata fatta giustizia ("X-Men: The Last Stand" in particolare, ma Famke Janssen era decisamente una scelta di cast più azzeccata). Insomma, occasione sprecata e franchise che sta perdendo il suo appeal.
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 1925 - The New Mutants
Cast: James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Sophie Turner, Tye Sheridan, Alexandra Shipp, Jessica Chastain, Evan Peters, Brian d'Arcy James.
Box Office: $252.4 milioni
Vale o non vale: Si è visto ben di peggio - soprattutto sul fronte DC - eppure non si può fare a meno di rilevare una certa irrilevanza di questo progetto, arrivato in pompa magna nei cinema ma incapace di generare quell'interesse che, onestamente, la saga degli "X-Men" fatica comunque a suscitare da tempo. Tra l'incasinata transizione 20th Century Fox - Disney e un prodotto finale piatto nonostante la farcitura strabordante di personaggi e attori hollywoodiani di serie A, la verità è che "Dark Phoenix" cerca di strafare perdendosi nei dettagli più importanti: far divertire lo spettatore e regalare intrattenimento che sappia anche di qualcosa di nuovo. A mio avviso, riscrivendo d'accapo la genesi di Jean Grey e riportando per l'ennesima volta sullo schermo gli stessi protagonisti di tutti gli altri film sugli X-Men tranne Wolverine, questo film ha palesato l'esigenza di novità e qualità non solo di questa saga, ma del mondo dei supereroi in generale (e, da quello che ho visto, non mi pare che "Wonder Woman 1984" abbia ben recepito il messaggio...).
Premi: Candidato a 2 Razzie Award per Peggior attrice non protagonista (Chastain) e Peggior Prequel, Remake, Rip-Off o Sequel.
Parola chiave: Family.
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Bengi

Film 1776 - Murder Mystery

Intro: Dalla scelta del film avrei dovuto capire che la compagnia non fosse delle migliori.
Film 1776: "Murder Mystery" (2019) di Kyle Newacheck
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Cobi
In sintesi: si sa che i film di Netflix... Si sa che le commedie di Sandler... Insomma, i presupposti non erano dei migliori. Poi il fatto che nemmeno mi ricordassi di averlo visto non depone a favore di questo "Murder Mystery", boiatona scema scema che dal trailer sembrerebbe anche simpatica e, in realtà, si rivela semplicemente un film tremendo. Non c'è davvero altro da dire.
Cast: Adam Sandler, Jennifer Aniston, Luke Evans, Gemma Arterton, Adeel Akhtar, Terence Stamp, Dany Boon, John Kani, Ólafur Darri Ólafsson, Sufe Bradshaw, Shiori Kutsuna.
Box Office: /
Vale o non vale: Non fatevi fregare dal trailer o, peggio ancora, non fate scegliere per voi i film dall'algoritmo di Netflix perché questa pellicola è stupida e non aggiunge davvero niente al genere comico né alla vostra esperienza cinemtografica (casalinga).
Premi: /
Parola chiave: Hat.
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Bengi

Film 1775 - Memoirs of a Geisha

Intro: Ritorno agli anni 2000, questa volta per uno dei miei guilty pleasure...
Film 1775: "Memoirs of a Geisha" (2005) di Rob Marshall
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: tutte le volte mi ritrovo a dire più o meno le stesse cose, ovvero che pur non essendo perfetto, "Memoirs of a Geisha" ha una colonna sonora magnifica, una fotografia pazzesca e una grande protagonista. Ah sì, e i costumi sono splendidi. Ma che volete di più?!
Tra l'altro, alla luce della recente uscita del live-action di "Mulan", non si può fare a meno di notare una certa somiglianza tra i due titoli (anche se qui siamo in Giappone e non in Cina), considerando che la cattiva della storia è sempre Gong Li - che nel suo essere meravigliosa si meriterebbe anche altri tipi di parti dal mainstream hollywoodiano... - e che gli americani hanno rimaneggiato ampiamente i vari riferimenti culturali autoctoni per tirarne fuori un mash-up global-friendly che in linea di base ha scontentato un po' tutti, ma a mio avviso ha comunque prodotto una prima parte di film che è semplicemente spettacolare da guardare. Il training di Sayuri per diventare una geisha e il suo percorso di formazione - che trova in Michelle Yeoh la perfetta alleata - sono bellissimi in termini estetici, ma anche molto interessanti da seguire, anche se il tutto un po' si guasta con l'arrivo della guerra e l'inizio del periodo di decadimento. Anche se suppongo sia proprio questa contrapposizione a rendere la prima parte così godibile e intrigante.
Insomma, pur avendo evidenti limiti (molti anche nella forma di un regista a cui a mio avviso vengono date troppe chance sulla scia, per esempio, di Robert Zemeckis) credo che questo "Memoirs of a Geisha" rimanga comunque un buon esempio di intrattenimento commerciale anche solo da un punto di vista tecnico, grazie ad una serie di elementi che lo rendono veramente piacevole da guardare (e ascoltare).
Film 178 - Memorie di una geisha
Film 261 - Memorie di una geisha
Film 1775 - Memoirs of a Geisha
Cast: Ziyi Zhang, Ken Watanabe, Michelle Yeoh, Kōji Yakusho, Youki Kudoh, Kaori Momoi, Gong Li, Mako.
Box Office: $162.2 milioni
Vale o non vale: Per me sempre un titolo che rivedo con piacere perché visivamente stupendo, con una colonna sonora semplicemente magnifica e un cast di attrici che ammiro (Zhang, Yeoh, Li). Insomma, se vi piacciono le storie d'amore ambientate nel passato (in questo caso in Asia) intrecciate con la guerra e tormentate dall'impossibilità degli eventi, "Memoirs of a Geisha" è il film che fa per voi. Altrimenti saranno 2 ore e mezza di plausibile agonia...
Premi: Candidato a 6 Oscar (tecnici) il film ha vinto per Miglior scenografia, costumi e fotografia; candidato a 2 Golden Globe, ha vinto per la Miglior colonna sonora di John Williams (una delle mie preferite di sempre) mentre Ziyi Zhang è stata nominata come Miglior attrice protagonista drammatica; 6 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior attrice protagonista), ha vinto per la colonna sonora, costumi e fotografia; Grammy vinto per Best Score Soundtrack Album for Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Chairman.
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mercoledì 13 gennaio 2021

Film 1774 - The Curse of La Llorona

Intro: Finalmente un nuovo horror da vedere che, per di più, fa parte del franchise di "The Conjuring"... Non potevo perdermelo!
Film 1774: "The Curse of La Llorona" (2019) di Michael Chaves
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: Linda Cardellini sta vivendo un momento d'oro per la sua carriera che, grazie alla serie "Dead to Me" (che le ha regalato 2 nomination agli Emmy 2020), il coinvolgimento nel franchise degli "Avengers" (è la compagna di Hawkeye), la presenza in "Green Book" (3 Oscar, tra cui Miglior film) e questo film (che ha esordito al primo posto del box-office americano) la vede protagonista di una ribalta dopo anni di ruoli secondari ("Mad Men", "ER", "Brokeback Mountain", "Scooby-Doo" 1 e 2) e una sorta di galleggiamento mainstream che non l'ha vista mai sfondare veramente. Poi, per carità, non è che l'attrice sia improvvisamente stata promossa alla Hollywood di serie A, però sicuramente si tratta di un buon momento per lei dal punto di vista commerciale. Detto questo, "The Curse of La Llorona" non fa esattamente centro, anche se tutto sommato fa in parte il suo dovere. Mi spiego meglio.
Considerato che si tratti di un titolo legato al mondo spaventoso di "The Conjuring" - che include vari spin-off come "Annabelle" e il certo non entusiasmante "The Nun" - bisogna ammettere che il risultato finale di questo nuovo capitolo della saga non sia elettrizzante quanto si sarebbe sperato. Anche se da un punto di vista prettamente di genere cinematografico, questo horror funziona abbastanza da poter lasciare soddisfatti. Della serie: non è niente di che, ma in ogni caso meglio di certi titoli dell'orrore che abbiamo visto ultimamente ("It Chapter Two" o "Pet Sematary"). Poi, ribadisco, la produzione non si è sprecata più di tanto. Per capirci, questo "La Llorona" ricorda tantissimo le atmosfere delle due serie "The Haunting of Hill House" e specialmente il seguito "The Haunting of Bly Manor" (che comunque è successivo rispetto a questo film), quindi sicuramente non si tratta di nulla di nuovo. In ogni caso, a mio avviso il risultato finale è sufficiente per essere godibile.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Linda Cardellini, Raymond Cruz, Patricia Velásquez, Raymond Cruz, Tony Amendola, Roman Christou, Jaynee-Lynne Kinchen.
Box Office: $123.1 milioni
Vale o non vale: "The Nun" è sicuramente peggio e non è che con il terzo "Annabelle" si siano raggiunti picchi di meraviglia, per cui mi sento di dire che tutto sommato questo "The Curse of La Llorona" non sia così male. Si poteva fare meglio? Certamente, però il film si lascia guardare e i momenti per saltare sulla sedia ci sono, per cui chi fosse alla ricerca di un horror da guardare per occupare un paio d'ore dovrebbe rimanere soddisfatto. I fan del franchise legato al mondo di "The Conjuring" un po' meno...
Premi: /
Parola chiave: Collana.
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martedì 12 gennaio 2021

Film 1773 - Harry Potter and the Philosopher's Stone

Intro: Altro classicone dei primi anni 2000, Harry Potter è il mio porto sicuro quando si tratta di vedere un film per coccolarmi un po', tanto che proprio ieri pensavo potesse essere nuovamente giunto il momento di rivederlo (ma ho desistito)...
Film 1773: "Harry Potter and the Philosopher's Stone" (2001) di Chris Columbus
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Chris
In sintesi: ogni tanto mi piace ritrovare le atmosfere ancora pacate dell'inizio saga potteriana, tra innocenti magie e avventure che, visto quello che verrà, sono semplici passatempi. Hogwarts e le sue tradiioni sono qui ancora magici protagonisti della storia ed è sempre un piacere riscoprirli prima che vengano relegati nello sfondo.
1. Film 166 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 346 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 744 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 1773 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
Film 2085 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 2201 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
2. Film 171 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 348 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 745 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 1446 - Harry Potter and the Chamber of Secrets
3. Film 174 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 349 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 747 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 1454 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 1645 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
4. Film 88 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 181 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 357 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 748 - Harry Potter e il calice di fuoco
5. Film 366 - Harry Potter e l'ordine della Fenice
Film 749 - Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Film 1470 - Harry Potter and the Order of the Phoenix
6. Film 14 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 185 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 370 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 750 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 1471 - Harry Potter and the Half-Blood Prince
7. Film 186 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 189 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 297 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 420 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 752 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I
Film 1495 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 1
8. Film 283 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 421 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 594 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 755 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte II
Film 1497 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2
9. Film 751 - Harry Potter: The Making of Diagon Alley
Film 2083 - Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts
Cast: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, John Cleese, Robbie Coltrane, Warwick Davis, Richard Griffiths, Richard Harris, Ian Hart, John Hurt, Alan Rickman, Fiona Shaw, Maggie Smith, Julie Walters, Tom Felton, Matthew Lewis, Bonnie Wright, Zoë Wanamaker.
Box Office: $1.002 miliardi
Vale o non vale: Sempre piacevole da vedere, un tuffo nel magico passato di Harry potter, dove tutto è cominciato. Nel suo genere, un classico.
Premi: Candidato a 3 Oscar per Miglior colonna sonora, scenografia e costumi; 8 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film britannico, attore non protagonista per Coltrane, effetti speciali e costumi); 1 nomination ai Grammy per Best Score Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Turbante.
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Film 1772 - My Big Fat Greek Wedding

Intro: Cavalcando l'onda dei primi anni 2000 (sconvolgementemente accaduti ormai 20 anni fa), opto per questa commedia romantica che non passa mai di moda. Un classico.
Film 1772: "My Big Fat Greek Wedding" (2002) di Joel Zwick
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: nonostante non sia certo una delle romcom che io abbia visto di più, ho un debole per questa incasinata avventura matrimoniale della povera Toula Portokalos (Vardalos), ragazza di Chicago di origini greche schiacciata tra una famiglia opprimente e tradizioni antiquate che la vorrebbero unicamente devota ai genitori e all'impresa familiare nel frattempo che il vero amore greco bussi alla porta. Fosse stata una storia drammatica, sarebbe stata una vera e propria tragedia.
E invece "My Big Fat Greek Wedding" è un simpatico esempio di come si possa portare sul grande schermo un film divertente e non volgare che mette, sì, alla berlina una serie di usanze e stereotipi, ma al tempo stesso ne abbraccia e valorizza il messaggio di fondo: ci siamo tutti più o meno vergognati della nostra famiglia in qualche momento della vita, succede, l'importante è fare pace col fatto che, sia quel che sia, un po' di follia e imbarazzo ci può pure stare. Perché nessuno è perfetto.
Nia Vardalos, che qui scrive e recita, porta in vita una storia simpatica e spassosa che alterna momenti geniali ad altri classicamente romantici e impacchetta il tutto al sapore di pita, gyros e dolmades per un risultato finale che è presto diventato iconico grazie (mi sento di dire) a un indimenticabile Michael Constantine che fa del patriarca il personaggio secondario impossibile da dimenticare e a un'idea semplice - ma realizzata in modo non banale - che mette a confronto due culture agli antipodi e le fa collidere in maniera intelligente e divertente.
Film 1772 - My Big Fat Greek Wedding
Film 2100 - My Big Fat Greek Wedding
Film 1126 - Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
Film 2213 - My Big Fat Greek Wedding 3
Cast: Nia Vardalos, John Corbett, Lainie Kazan, Michael Constantine, Gia Carides, Louis Mandylor, Andrea Martin, Joey Fatone.
Box Office: $368.7 milioni
Vale o non vale: Un piacere rivederlo. Simpatico e pieno di gag divertenti (e molte battute che ti rimangono in testa), vale la pena di dare una chance a questo "My Big Fat Greek Wedding", che sia la prima volta che lo vedete o la decima. Funziona sempre.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior sceneggiatura originale e a 2 Golden Globe per Miglior film e attrice protagonista (Vardalos) nella categoria commedia o musical.
Parola chiave: Arance e mele.
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lunedì 11 gennaio 2021

Film 1771 - Moulin Rouge!

Intro: Ad Auckland, tra un turno da receptionist notturno e l'altro, decido finalmente di rivedere questo film. Ed era anche ora, sinceramente.
Film 1771: "Moulin Rouge!" (2001) di Baz Luhrmann
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: poteva essere un totale disastro e, invece, "Moulin Rouge!" è un piccolo capolavoro.
Caotico, coloratissimo, a volte confuso ma sempre perfettamente consapevole che tutto il successo di questa produzione ricade sulle spalle di una Nicole Kidman in stato di grazia, questo film è cucito addosso all'attrice, qui nel ruolo più iconico della sua carriera che la lancia ufficialmente nell'olimpo delle star (per lei la prima nomination all'Oscar e, francamente, ad oggi la più - se non unica - meritata).
Grazie a "Moulin Rouge!" Baz Luhrmann stabilisce definitivamente il suo linguaggio cinematografico e lo impone ad Hollywood che, per anni, faticherà a comprenderne i canoni pur provando a replicarne stile ed atmosfere. Ad essere onesti lo stesso Luhrmann tenterà nell'impresa di bissare il seccesso trovato qui, mai riuscendoci veramente, schiacciato dai meccanismi di un'industria cinematografica che gli ha continuato a richiedere una replica della formula vincente di questo titolo e allo stesso tempo imponendogli una standardizzazione estetica che a mio avviso non ha fatto altro che decretare l'insuccesso dei suoi progetti successivi ("Australia" è stato un flop e il l'appeal commerciale di "The Great Gatsby" è a mio avviso da reputarsi solamente alla presenza di DiCaprio). Sia quel che sia, 20 anni dopo "Moulin Rouge!" è ancora, assolutamente cult.
Le calde atmosfere (qui è praticamente tutto rosso) del famosissimo locale parigino si mischiano al coinvolgimento romantico dei due sfortunati protagonisti Christian e Satine in un amore tragico e impossibile che ricorda tantissimo quel "Romeo + Juliet" che spinse proprio Luhrmann sotto le luci della ribalta. Il resto del film è un mix tra circo e teatro, musical e dramma, per un risultato finale che è un piacere per gli occhi e le orecchie e che finisce per lasciare senza fiato. C'è talmente tanta intertestualità, citazioni e rimandi che si fa fatica a individuarli tutti, c'è talmente tanta cultura popolare che non si sa quale canzone amare di più, c'è uno scontro di generi talmente sfacciato (e solo apparentemente confuso) che non si può fare a meno di sentirsi piacevolmente storditi. E, in tutto questo, si ha occhi solo per lei, Nicole Kidman qui semplicemente magnifica e indimenticabile che da sola tiene le redini di tutto il film. Per un tour de force di emozioni che è sempre un piacere rivivere.
Cast: Nicole Kidman, Ewan McGregor, John Leguizamo, Jim Broadbent, Richard Roxburgh, Jacek Koman, Caroline O'Connor, David Wenham, Kylie Minogue.
Box Office: $179.2 milioni
Vale o non vale: Uno dei miei titoli preferiti di sempre, per me un classico assolutamente imperdibile. Mi rendo conto che trattandosi di un musical quasi interamente cantato questo sia un film non esattamente per tutti, eppure una chance a "Moulin Rouge!" secondo me va data. Una grande storia d'amore e una colonna sonora pazzesca.
Premi: 8 nomination all'Oscar (Miglior film, attrice protagonista, fotografia, montaggio, trucco, sonoro) e 2 statuette vinte per Migliori costumi e scenografia; 3 Golden Globes per Miglior film musical, attrice protagonista (Kidman) nella categoria musical o commedia e Miglior colonna sonora e un totale di 6 nomination (regia, McGregor attore protagonista e canzone originale per "Come What May"); 12 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film e regia) e 3 vittorie per Jim Broadbent attore non protagonista, sonoro e colonna sonora; candidato al César per il Miglior film straniero e al Grammy per Best Compilation Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media. In concorso a Cannes 2001.
Parola chiave: Play.
Trailer
#HollywoodCiak
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