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giovedì 16 ottobre 2014

Film 792 - Oblivion

Avevo comprato il dvd ormai da un paio di mesi. Mancava solo l'occasione giusta per recuperare questo film... Che è arrivata in vacanza, ovviamente! Ultimo film dalla Costa Azzurra.

Film 792: "Oblivion" (2013) di Joseph Kosinski
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Casualmente ritorna il tema del doppio e della realtà parallela "costruita", un po' sulla falsa riga di "Coraline". Questo "Oblivion", chiaramente, tratta temi assolutamente diversi (essendo un film fantascientifico) ed è assolutamente intrigante da vedere o, come nel mio caso, rivedere.
Ammetto che ancora mi domando come sia possibile che questa pellicola abbia incassato così "poco", addirittura meno di quell'"Edge of Tomorrow - Senza domani" sempre con Tom Cruise che quest'anno ha incassato quasi 100 milioni di dollari in più di questo film (369.2 milioni di dollari incassati, per la precisione). Non che la pellicola di Doug Liman sia terribile, però sicuramente "Oblivion" è migliore.
Innanzitutto una buona trama che riesce a sostenere la suspense abbastanza da rendere il tutto piacevole da vedere. Cosa succede? Come mai Sally sembra nascondere qualcosa? E perché i dreni hanno ucciso quelle capsule con delle persone dentro? Insomma, gli interrogativi ci sono e, anzi, aumentano a partire dal colpo di scena che coinvolge la povera Victoria/Andrea Riseborough.
Trama a parte, gli effetti speciali sono davvero ben fatti, aiutati da un'ottima fotografia e scenografie spesso mozzafiato. Bella la colonna sonora dei francesi M83 che un po' ricorda quel gioiellino che è la colonna sonora di "Tron: Legacy" ad opera dei sempre francesi Daft Punk. Quindi, tutto sommato anche se non un capolavoro, "Oblivion" rimane un ottimo esempio di contemporaneo cinema sci-fi in grado di intrattenere, sbalordire visivamente e ripercorrere tutti i capisaldi narrativi dell'action con un Tom Cruise che più tutto d'un pezzo non si può. Per lui sempre lo stesso ruolo e lui sempre lo stesso. Da 30 anni.
Film 542 e 546 - Oblivion
Box Office: $286,168,572
Consigli: Il patto col diavolo del Sig. Cruise continua ed è tanto prolifico che per l'ennesima volta lo troviamo a confrontarsi con un ruolo da eroe maschio alfa, unico in grado di risolvere il grande mistero del Tet e di combattere il gigantesco nemico in camuffa. Sempre la solita roba, per carità, però Cruise è capace, espressivo e ci crede maledettamente, come è giusto che sia. Se vi piace il genere fantascienza o dare una sbirciata ad un futuro post-apocalittico eccovi serviti per bene, grazie ad effetti speciali efficacissimi e un buon cast (Cruise, Morgan Freeman, Andrea Riseborough, Olga Kurylenko, Nikolaj Coster-Waldau, Melissa Leo) a sostenere una storia carina. Godibile.
Parola chiave: Scavengers.

Trailer

Bengi

martedì 30 aprile 2013

Film 542 e 546 - Oblivion

Due lunedì con "Oblivion". La settimana scorsa la prima visione tra stanchezza e pisolini, ieri la seconda... integrale!

Film 542: "Oblivion" (2013) di Joseph Kosinski
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Leoo

Film 546: "Oblivion" (2013) di Joseph Kosinski
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Padre
Pensieri: La prima volta che ho visto "Oblivion" mi ha sinceramente deluso. La stanchezza del viaggio di ritorno dalla Toscana si è fatta sentire durante la visione del secondo tempo, dopo una prima parte lenta (anche se affascinante e visivamente suggestiva) e ha finito per influenzare pesantemente il mio giudizio su questa pellicola dello stesso regista di "Tron: Legacy". Mancandomi una buona parte dei punti chiave per leggere e mettere insieme gli spezzoni visti tra un momento di siesta sulla poltrona e l'altro, non riuscivo a capire come potessero certi avvenimenti avessero un senso o non sembrare ridicoli. Com'è possibile, per esempio, che Jack tra tutti gli umani del mondo, ritrovi proprio sua moglie, appena precipitata dallo spazio? Diciamo che mi sembrava quantomeno un po' forzata come cosa...
Dopo la seconda visione di ieri sera, invece, i pezzi hanno trovato il modo di incastrarsi, per la maggior parte funzionando. Rimango scettico sulla scelta del finale, in particolare su Sally, ma il resto degli spezzoni che avevo visto hanno finito per andare ognuno al proprio posto. E così "Oblivion" è finito per essermi abbastanza piaciuto.
Inevitabilmente questo giudizio è imprescindibilmente legato al fatto che la prima volta l'ho trovato completamente sconnesso e, avendo con piacere constatato che alla fine un senso c'era, la cosa mi ha soddisfatto. In quest'ottica mi sono goduto un film che, però, dura troppo.
La prima parte, ben dettagliata, curata e resa spettacolarmente dagli effetti speciali, è però alla lunga pesante da affrontare in quanto, per la maggior parte del tempo, non succede nulla. E' nella seconda parte che finalmente si passa, più che all'azione - che c'è, ma finisce per rivestire un ruolo secondario rispetto alla parte della trama in cui tutti i misteri vengono svelati -, alla vera parte interessante di questa pellicola. 
Anche se, come dicevo, non è un successo su tutti i fronti. 
La virata aliena alla "2001: Odissea nello spazio", infatti, non mi ha convinto. La battuta peggiore è sicuramente "Io sono il tuo dio" pronunciata da una Sally in via d'estinzione, incapace di combattere un Jack figlio della sua stessa mano, quasi decisa a morire senza opporre resistenza.
Ed è in quel momento che secondo me "Oblivion" non funziona come dovrebbe. Perché mai Sally (inutile dire che parlo della sua manifestazione aliena) dovrebbe far accedere Jack all'interno della sua sede, cuore pulsante di un'attività aliena fatta di saccheggio e clonazione, dopo aver puntato contro gli umani praticamente qualunque arma a sua disposizione, per poi arrendersi senza un motivo valido? Jack/Tom Cruise è palesemente colpevole di ammutinamento-in-divenire e Sally per un attimo lo sospetta, ma cede abbindolata da una scusa che sa di poco credibile; per poi tentare, nel finale, di salvarsi con la famigerata frase-boiata citata prima.
Lo sci-fi che sconfina nel minatissimo universo costellato di creazioni, clonazioni e paternità, dovrebbe quantomeno evitare di scadere in cliché già molto abusati - per non dire un po' ridicoli - dove tecnologie aliene di non ben identificata natura finiscono per autodefinirsi onnipotenti semidei. Mi è sembrato che, con questa scelta, si sia optato per un finale privo di originalità, lasciato in pasto ad un pubblico abbagliato dalla perfezione tecnica della resa e, forse, più disponibile a sorvolare su una mancanza di idee per chiudere tutta una serie di premesse iniziali capaci di solleticare davvero la curiosità.
A questo proposito, va detto che per il resto "Oblivion" fa il suo dovere, impiantando egregiamente nello spettatore il seme della curiosità. Che ci sia molto più di quanto non venga svelato - a noi e alla coppia Jack + Victoria/Andrea Riseborough - è evidente quasi da subito e, grazie alla mia seconda visione, ho colto molti più dettagli e suggerimenti lasciati dalla sceneggiatura (per esempio: perché mai i due protagonisti vivono con in casa un drone per il quale Missione non manda mai i pezzi di ricambio...?). Per essere un blockbuster da grande distribuzione ha anche una discreta caratterizzazione dei due personaggi principali (la figura di Julia/Olga Kurylenko non la prendo nemmeno in considerazione, è un personaggio tanto piatto quanto il ruolo che deve rivestire all'interno dell'intreccio narrativo) e, per quanto senza troppe pretese, l'opposizione di curiosità, intuito e apertura mentale (Jack) contro la paura, la rigidità e chiusura mentale (Victoria) risulta particolarmente incisiva e ruscita all'interno del racconto.
Insomma, ammetto che per certi aspetti "Oblivion" mi è sembrato capace di funzionare e mi ha lasciato soddisfatto. Cade, invece, quando si inerpica per territori più complessi (altre forme di vita + resistenza + dio + clonazione + autocoscienza delle macchine) o quando si fa influenzare da atteggiamenti di banale superficialità alla pellicola da pubblico generalista.
Ps. Tom Cruise ritrova il grande successo commerciale, piazzandosi primo in classifica in molti Paesi tra cui Italia e Stati Uniti, portando a casa un incasso mondiale (dopo due sole settimane) di $198,831,000.
Consigli: Colonna sonora estremamente simile a quella del duo francese Daft Punk realizzata per il precedente film di Kosinski, solo che questa volta i francesi a realizzarla sono stati gli M83. Quest'ultima, assieme agli effetti speciali e, devo dirlo, ad un'interpretazione convincente di Cruise, sono i motivi per cui si può dare una chanche a questa pellicola. Le influenze proprio di "TRON: Legacy" e anche di "Inception" si ritrovano spesso, quindi chi ha gradito gli altri due, troverà sicuramente interessante anche questo film.
Parola chiave: Coppia efficiente.

Trailer

Bengi

sabato 21 maggio 2011

Film 259 - TRON: Legacy

Un film che non si poteva non vedere! Ottimo per la serata del martedì cinema+insalata!


Film 259: "TRON: Legacy" (2010) di Joseph Kosinski
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Alice, Andrea Puffo, Titti
Pensieri: Mia grande pecca è quella di non aver guardato il primo capitolo della saga ("Tron" del 1982) per introdurmi a questo secondo capitolo (di 28 anni posteriore). Non avendo idea di cosa parlassero questi due film, ho giusto vagamente reperito qualche informazione per non giungere totalmente 'vergine' al capitolo "Legacy".
L'idea del videogico che intrappola all'interno della realtà virtuale (rete) il suo creatore è interessante e dimostra un'occhio visionario. Peccato che le trovate geniali terminino praticamente qui.
Perché questo secondo episodio - se non consideriamo la cornice della vicenda che si svolge nella realtà contemporanea - si può suddividere in tre parti, nessuna di queste particolarmente originale: ingresso nel mondo virtuale + sfida in moto, bar e tradimento di Castor, raggiungimento della via d'uscita.
Nonostante la spettacolarità sbalorditiva delle immagini proposte (nel destino della saga non ricevere - clamorosamente - alcuna nomination all'Oscar per gli effetti speciali), un film non può basarsi solamente sull'immagine patinato-glam-futurista che gli è stata costruita intorno.
La sceneggiatura è scarsa e prova nel tentativo di vivere di rendita (etichettando come 'di culto' la saga, non si può fare a meno di alimentare una certa aspettativa molto 'cool' che oggi va di moda per rilanciare progetti - magari - all'epoca risultati stantii). Ma se guardare Jeff Bridges con il lifting digitale a confronto con l'originale è davvero divertente, non può essere solo questo l'effetto a sorpresa o motivo trainante per pensare di riproporre al pubblico un prodotto.
Tecnicamente la pellicola è perfetta (effetti speciali, fotografia, sonoro e costumi da 10 e lode, colonna sonora dei Daft Punk superlativa), manca un cuore pulsante che la distacchi da una mera operazione commerciale.
Volendo analizzare semplicemente quest'ultimo aspetto, tra l'altro, si noterà che, a posteriori, il revival di "Tron" non è stato così redditizio. $170,000,000 di spesa e un incasso di $400,062,763, che, per un film pubblicizzato e sponsorizzato come questo, sono effettivamente pochini, non lo portano nemmeno tra i primi 100 film più visti della storia del cinema (superato, tra gli altri, da pellicole come "Alvin Superstar 2", "Pretty Woman", "Twister", "Una notte al museo" o "New Moon"...).
Insomma, se visivamente è un film che vale la pena vedere, a livello di contenuti siamo carenti. Bene, comunque, i protagonisti da Jeff Bridges ("Il grande Lebowski", "Il Grinta") a Olivia Wilde ("The Next Three Days"), Michael Sheen ("Frost/Nixon - Il duello", "The Queen - La regina"), Bruce Boxleitner (già nell'originale "Tron") e il protagonista Garrett Hedlund ("Four Brothers", "Country Strong"). Non segnalato il cameo di Cillian Murphy.
In definitiva lo rivedrei, ma mi aspettavo decisamente molto di più.
Consigli: Innovativo per gli effetti speciali come lo fu "Guerre stellari" nel 1977, non può essere perso dagli amanti del genere fantasy che gradiscono immagini decisamente spettacolari. Nel complesso carino, da vedere in compagnia, avvolti dal dolby surround per non perdersi niente di effetti sonori e - soprattutto - della colonna sonora perfetta dei Daft Punk.
Parola chiave: Rete.

Trailer

Ric