In cerca di un film horror di facile fruizione...
Film 361: "Non aprite quella porta" (2003) di Marcus Nispel
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco (Mi)
Pensieri: Tra tutti i remake visti e che ricordo, devo dire che questo non è poi così male. Al cinema, la prima volta che lo vidi, mi mise non poca paura e, anzi, uscii dalla sala avendo collezionato qualche salto sulla poltrona.
A distanza di anni (quasi 10) e con una compagnia diversa, non è mancato né il brivido né l'agitazione. Ansia e suspance ricreate grazie a lunghi momenti d'attesa ben architettati, hanno reso quest'ulteriore visione scombussolante quasi quanto la prima volta in cui non sapevo cosa aspettarmi. Certo, conta tantissimo l'atmosfera: notte fonda, buio ovunque, silenzio intorno a te, il sapere che sta per succedere qualcosa che non ricordi bene cosa sia, ma sai che sta arrivando... Insomma, se si è un pochino suggestionabili, questa pellicola farà egregiamente il suo dovere.
Oltre al grande successo commerciale all'epoca - $9.5 milioni per produrlo, $107,071,655 di incasso -, il film ebbe il merito (pur sempre discutibile) di far compiere il grande passo dalla tv al cinema a Jessica Biel, allora famosa soprattutto per "Settimo cielo". Oggi, dopo una carriera non sempre impeccabile (i suoi film più importanti sono sicuramente "The Illusionist - L'illusionista" e "Un matrimonio all'inglese"), la Biel è sicuramente un volto noto nel panorama delle star cinematografiche americane.
Altri compagni di avventura in questa pellicola sono Eric Balfour ("Skyline", "24"), Jonathan Tucker ("Nella valle di Elah", "The Next Three Days") e Mike Vogel (adesso in tv con il tv show "Pan Am" e al cinema con "The Help").
Consigli: Ovviamente più si ricrea una situazione 'da panico', meglio rende l'effetto-angoscia del film. Non male e comunque godibile. Bisogna, naturalmente, prenderlo per quello che è.
Parola chiave: Thomas Hewitt.
Trailer
Ric
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venerdì 27 gennaio 2012
Film 361 - Non aprite quella porta
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martedì 8 marzo 2011
Film 227 - Skyline
Questo è il genere di film trash che io e mio padre ci divertiamo a vedere assieme...

Film 227: "Skyline" (2010) di Colin Strause, Greg Strause
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Papà
Pensieri: Tanto appassionante e bello che mi ero dimenticato di averlo visto (a gennaio...). Tanto efficace e ben riuscito da avermi causato più volte sbandate di sonno.
Definirlo trash è un complimento, sia chiaro. E' davvero un bruttissimo film, mamma mia! E poi sti alieni giganti son noiosi, non fanno nulla che non abbiano già fatto altri alieni cinematografici prima di loro. Distruggono e rapiscono, insaccano gli umani nei loro robot-container e poi gli strappano cervello e midollo per reinserirlo nei loro robottini più piccoli. La fiera della banalità. Tutto qui, chiederete voi? No! Perchè, cliché di ogni cliché, della coppia di protagonisti lui, dopo mille sofferenze e atti eroici, da la vita per lei (che è incinta e quindi preziosa per gli alieni) venendo smidollato davanti alla sua bella e innestato in una macchina robotica che, però, risulta ribelle in quanto comandata dalla volontà del ragazzo che vuole salvare ragazza e prole. Eh già, originale.
Attori sconosciuti, tranne Eric Balfour ("Non aprite quella porta", "24") e Donald Faison ("Scrubs"), budget bassissimo (10 milioni) e un incasso duplicato, effetti speciali sorprendentemente degni, una storia sciapa come poche. Non c'è niente di più, niente di meno in questo film. Che, sia chiaro, è assolutamente da perdere.
Consigli: Direi che è una pellicola decisamente evitabile. Ci tengo a ribadirlo.
Parola chiave: Alieni.
Ric

Film 227: "Skyline" (2010) di Colin Strause, Greg Strause
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Papà
Pensieri: Tanto appassionante e bello che mi ero dimenticato di averlo visto (a gennaio...). Tanto efficace e ben riuscito da avermi causato più volte sbandate di sonno.
Definirlo trash è un complimento, sia chiaro. E' davvero un bruttissimo film, mamma mia! E poi sti alieni giganti son noiosi, non fanno nulla che non abbiano già fatto altri alieni cinematografici prima di loro. Distruggono e rapiscono, insaccano gli umani nei loro robot-container e poi gli strappano cervello e midollo per reinserirlo nei loro robottini più piccoli. La fiera della banalità. Tutto qui, chiederete voi? No! Perchè, cliché di ogni cliché, della coppia di protagonisti lui, dopo mille sofferenze e atti eroici, da la vita per lei (che è incinta e quindi preziosa per gli alieni) venendo smidollato davanti alla sua bella e innestato in una macchina robotica che, però, risulta ribelle in quanto comandata dalla volontà del ragazzo che vuole salvare ragazza e prole. Eh già, originale.
Attori sconosciuti, tranne Eric Balfour ("Non aprite quella porta", "24") e Donald Faison ("Scrubs"), budget bassissimo (10 milioni) e un incasso duplicato, effetti speciali sorprendentemente degni, una storia sciapa come poche. Non c'è niente di più, niente di meno in questo film. Che, sia chiaro, è assolutamente da perdere.
Consigli: Direi che è una pellicola decisamente evitabile. Ci tengo a ribadirlo.
Parola chiave: Alieni.
Ric
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