Visualizzazione post con etichetta tim burton. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta tim burton. Mostra tutti i post

sabato 26 ottobre 2024

Film 2314 - Beetlejuice Beetlejuice

Intro: Sempre in tema con Halloween ormai imminente, la settimana scorsa siamo andati al cinema a recuperare questo film prima che non lo passassero più nelle sale.

Film 2314: "Beetlejuice Beetlejuice" (2024) di Tim Burton
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh, Will
In sintesi: premesso che non ho mai visto l'originale per intero ma solo qualche spezzone qua e là negli anni - lo so, criminale - e che non avessi particolare intenzione di recuperare il sequel così a random, ammetto che tutto sommato "Beetlejuice Beetlejuice" non mi è dispiaciuto.
In un periodo in cui faccio davvero fatica a digerire filmoni della durata di 2 o più ore, ammetto che il pensiero confortante di una visione rapida di circa un'oretta e mezza mi dà il conforto giusto e mi mette nel mindset perfetto ad apprezzare al meglio ciò che sto per vedere. In nquesto senso credo che il nuovo film di Tim Burton abbia beneficiato della mia adduale (in)disposizione, il tutto per un rosultato finale che ho trovato piacevole e di intrattenimento, anche se meno divertente di quanto mi aspettassi.
Di per sé si tratta di un prodotto dall'estetica chiara e precisa, con una visione d'insieme solita che traspare per tutto il tempo, anche grazie alla colonna sonora del sempre magnifico Danny Elfman. Burton fa il suo dover, anche se non credo si possa dire che si sia particolarmente impegnato a consegnare al pubblico qualcosa di indimenticabile in termini di riprese. Cast buonissimo con una Winona Ryder di fatto protagonista, anche se Catherine O'Hara ormai è Moira Rose e Jenna Ortega finisce per interpretare sempre lo stesso ruolo (per cui è perfetta, ma è pur sempre sempre lo stesso personaggio).
Ciò detto, il problema principale di "Beetlejuice Beetlejuice" è il paradosso di avere troppi personaggi e, allo stesso tempo, niente da raccontare. Ci sono almeno sottotrame che si potrebbero tagliare senza che la storia ne risenta: i personaggi di Monica Bellucci e Willem Dafoe per intero + la storia d'amore tra Astrid (Ortega) e Jeremy (Arthur Conti). Ce ne sarebbero ancora molte altre, ma cito solo queste come principale esempio.
C'è davvero troppa carne al fuoco che di fatto non porta a niente, senza contare che le varie risoluzioni dell'arco narrativo dei personaggi sono talmente rapide e superficiali che il tutto risulta frettoloso e privo di tensione. Ed è un peccato, perché del potenziale ce ne sarebbe anche.
Infine, ammetto che per un film che si chiama "Beetlejuice Beetlejuice" mi aspettavo che il personaggio interpretato da Michael Keaton sarebbe stato un attimo più prominente, mentre in realtà Beetlejuice c'è per neanche metà della storia.
Poi, ribadisco, il film non mi è dispiaciuto (forse perché non avevo nessuna aspettativa), però mi sa che Niamh ha riassunto meglio il senso di tutta questa operazione commerciale: una pellicola più da Netflix che per il grande schermo.
Cast: Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O'Hara, Justin Theroux, Arthur Conti, Monica Bellucci, Jenna Ortega, Burn Gorman, Santiago Cabrera, Danny DeVito, Willem Dafoe.
Box Office: $435.7 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Immagino che il ritorno al cinema di Beetlejuice sia un evento non da poco per i fan, considerando che il primo film è uscito nel 1988. Sperando che ne sia valsa la pena di attendere per così tanto, per tutti gli altri che non sono necessariamente fanatici del primo titolo cult posso dire che questo sequel è un'innocua aggiunta a questa stagione cinematografica che si lascia tranquillamente vedere. Visto l'incasso al botteghino mi aspettavo un capolavoro - no - comunque un prodotto nell'insieme piacevole.
Premi: /
Parola chiave: Dad.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 2 luglio 2024

Film 2288 - Sleepy Hollow

Intro: Non ricordo perché, ma mi è tornato in mente questo film e ho subito proposto a Michael di vederlo (un buon compromesso per un horror, dato che lui non gradisce troppo il genere).

Film 2288: "Sleepy Hollow" (1999) di Tim Burton
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: so il film a memoria e, nonostante questo, non mi stanca mai.
Visivamente meraviglioso, inquietante quanto basta anche grazie alla colonna sonora di Danny Elfman e con un cast pazzesco capitanato da un Johnny Depp al picco del suo estro recitativo e una Christina Ricci mai così sensuale, "Sleepy Hollow" forse non è tra i titoli di Burton a cui si pensa immediatamente quando si cita la sua filmografia, ma per me rimane un classico dell'horror senza tempo che non mi stanco mai di guardare e riguardare.
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Cast: Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Michael Gambon, Casper Van Dien, Richard Griffiths, Jeffrey Jones, Christopher Lee, Christopher Walken.
Box Office: $207.1 milioni
Vale o non vale: Uno di quei film che potrei vedere all'infinito. Per me, imperdibile.
Premi: Vincitore dell'Oscar per la Miglior scenografia e candidato ad altri due Oscar per i costumi e la fotografia. 2 BAFTA vinti (costumi e scenografie) su 3 nomination (effetti speciali). 1 candidatura agli MTV Movie Award per Best Villain (Walken).
Parola chiave: Testamento.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 12 novembre 2021

Film 2059 - Sleepy Hollow

Intro: Con Halloween sempre più vicino, un altro titolo che ho recuperato in vista del 31 ottobre (anche se in realtà avevamo provato a vedere "The Green Knight" di David Lowery, ma abbiamo desistito quasi subito...).

Film 2059: "Sleepy Hollow" (1999) di Tim Burton
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Craig
In sintesi: uno dei film di Burton che preferisco in assoluto, "Sleepy Hollow" è un piccolo gioiello di gotico terrore tratto dal racconto "The Legend of Sleepy Hollow" di Washington Irving.
Colonna sonora di Danny Elfman fantastica, costumi magnifici di Colleen Atwood, fotografia del futuro 3 volte (di fila) premio Oscar Emmanuel Lubezki, il tutto con un Johnny Depp tripudio di manierismi nonché protagonista perfetto, Miranda Richardson cattiva pazzesca e, inutile dirlo, un iconico Christopher Walken nei panni del cavaliere senza testa.
Sempre un gran bel film, vedere per credere.
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Cast: Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Christopher Walken, Michael Gambon, Casper Van Dien, Jeffrey Jones, Christopher Lee, Richard Griffiths, Ian McDiarmid, Michael Gough, Lisa Marie, Martin Landau.
Box Office: $207 milioni
Vale o non vale: Una volta con Burton raramente si sbagliava e, sicuramente, questo titolo fa parte di quella sua filmografia ancora di valore.
Suggestivo, esteticamente e visivamente curatissimo, "Sleepy Hollow" è un gioiellino del genere horror che bisognerebbe ricordarsi di recuperare più spesso.
Premi: Candidato 3 Oscar per fotografia e costumi, ha vinto quello per la scenografia; 2 BAFTA vinti per costumi e scenografia su 3 nomination (anche effetti speciali).
Parola chiave: Taglio nella mano.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 3 luglio 2020

Film 1741 - Dumbo

Intro: Una volta a settimana, nel giorno dello sconto, mi recavo al multisala vicino casa per tenermi al passo con le nuove uscite.
Film 1741: "Dumbo" (2019) di Tim Burton
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Karen
In sintesi: ormai una domanda diventata abituale in casi simili a questo: c'era davvero bisogno del remake in live-action di "Dumbo"? Assolutamente no.
Premesso che il materiale originale viene ereditato dal 1941, fa un po' strano pensare che fosse davvero necessario realizzare una versione contemporanea e computerizzata di una storia raccontata così tanto tempo fa, non fosse altro per il fatto che il cartone animato di "Dumbo" è già un cult in sé e non ha bisogno di essere svecchiato; senza contare - e questo pare non passare mai per la mente dei dirigenti degli studios - che pare non fossero in molti a domandare a gran voce l'ennesimo rifacimento Disney di un classico tratto dal loro catalogo.
Inutile fare la lista di tutti i film recentemente passati di nuovo al cinema (o direttamente in streaming) con attori in carne ed ossa. Mi limiterò ad elencare solo quelli usciti nel 2019: "Aladdin", "The Lion King", "Lady and the Tramp" e, naturalmente, "Dumbo". Di questi, i primi due sono stati clamorosi successi, mentre il "Lilli e il vagabondo" andato ad inaugurare Disney+ ha ricevuto pessime critiche e questa pellicola è stata un flop al botteghino. Parliamone.
La Disney richiama Tim Burton - dopo le varie collaborazioni precedenti - il quale contatta metà del cast del suo "Batman" (Michael Keaton e Danny DeVito) e la ormai sua nuova pupilla Eva Green (insieme hanno girato già "Miss Peregrine's Home for Peculiar Children" e "Dark Shadows"); Alan Arkin aveva già collaborato con lui in "Edward Scissorhands". Il film è un remake degli anni '40 - tra l'altro una delle storie più tristi della filmografia della casa di Topolino - e la produzione sceglie di ricalcare il percorso già tracciato dall'originale, aggiungendo come unico elemento di interesse la creazione in computer grafica dell'elefantino dalle orecchie giganti, dolcissimo, ma non la storia non può vivere solo di quello. E, invece, "Dumbo" fatica eccome a prendere il volo.
Onestamente mi sembra che Tim Burton ultimamente soffra della necessità di mostrare a tutti i costi un estro creativo che, temo, difficilmente verrà sprigionato in prodotti come questi. E' vero che la Disney ha ampiamente inglobato altri come lui considerati quantomeno originali (Kenneth Branagh, Niki Caro, Guy Ritchie, Lasse Hallström), il punto è che non vedo in questi progetti la necessità di raccontare una storia, quanto solo di replicare o amplificare un successo precedente. La copia carbone di un prodotto già ampiamente digerito e sicuramente parte di una cultura popolare non aggiunge niente alla filmografia di nessuno ed è un peccato, francamente, vedere sprecato il talento dei tanti artisti presenti qui. Poi, come sempre, una considerazione più specifica sul film stesso: "Dumbo" non è un prodotto terribile e in generale si lascia guardare; manca, però, di un senso specifico e di una ragione plausibile che giustifichi la sua presenza nel già affollatissimo mondo dei remake.
Cast: Colin Farrell, Michael Keaton, Danny DeVito, Eva Green, Alan Arkin, Nico Parker.
Box Office: $353.3 milioni
Vale o non vale: Non sono mai stato fan del cartoon originale e sicuramente questo film non ha aiutato a risvegliare in me la voglia di recuperare il classico sull'elefantino volante: la trovo una storia triste e, francamente, i toni cupi di questo riadattamento non mi hanno entusiasmato. Il risultato finale, comunque, non è terribile e, per carità, si lascia guardare, anche se non siamo di fronte a nulla di memorabile.
Premi: /
Parola chiave: Piuma.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 27 marzo 2019

Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow

Intro: Qualcosa di diverso rispetto alle ultime pellicole viste.
Film 1536: "Il mistero di Sleepy Hollow" (1999) di Tim Burton
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: una delle mie pellicole preferite, ho visto "Sleepy Hollow" per la prima volta al cinema e da allora non perdo occasione per rivederlo anche se, praticamente, lo so a memoria...;
questo è il Tim Burton che mi piace: cupo, disturbante, magico e a tratti poetico (grazie alla bellissima colonna sonora di Danny Elfman), per un mix finale di eleganza e bizzarria che mi ha sempre affascinato. Un grande narratore, oltre che un artista capace di magnifiche suggestioni (anche se ultimamente mi pare abbia perso il suo smalto);
Johnny Depp e Christina Ricci, una strana coppia che funziona e convince. Mitico Christopher Walken nei panni del cavaliere senza testa - che definirei inquietante quanto basta - e stupenda Miranda Richardson nei panni della cattivissima padrona del galoppante decapitatore;
"Il mistero di Sleepy Hollow" è, per me, un grandissimo film: intrattiene alla perfezione e confeziona un colpo di scena magnifico per il finale; è intrigante e disgustoso, spaventoso e impossibile da smettere di guardare; le lugubri ambientazioni sono semplicemente magnifiche. Insomma, un film che funziona e lo fa bene ancora oggi.
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Cast: Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Michael Gambon, Casper Van Dien, Jeffrey Jones, Christopher Walken, Richard Griffiths, Ian McDiarmid, Michael Gough, Lisa Marie, Christopher Lee.
Box Office: $207 milioni
Vale o non vale: Capace di intrigare lo spettatore sia per il mistero dietro alla figura del cavaliere, sia grazie alla trama, questo lugubre horror burtoniano non finisce mai di lasciarmi piacevolmente soddisfatto. Che siate fan degli horror, di Depp prima che perdesse il suo smalto o Burton prima che si regalasse alla Disney, fatevi un regalo: lasciatevi trasportare nell'inquietante Sleepy Hollow e lasciatevi inseguire dal suo famoso cavaliere. Vi regalerete un paio d'ore davvero interessanti.
Premi: Candidato a 3 Oscar, ne ha vinto 1 per le scenografie. 2 BAFTA (per costumi e scenografie) su 3 candidature.
Parola chiave: Teschio.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 17 novembre 2016

Film 1240 - Miss Peregrine's Home for Peculiar Children

Avevamo già provato ad Oslo a vedere questo film, ma la progranmmazione ci aveva fregato e avevamo girato a vuoto. L'ultima sera a Copenaghen, invece, dopo aver passato tutta la giornata presso Tivoli - il parco a tema cittadino all'aperto (e dunque tutto sotto la pioggia di inizio autunno) - e dopo aver scoperto che lo zoo dall'altra parte della città chiudeva alle 17, abbiamo pensato che potesse essere una buona idea andare a riscaldarci al cinema, seduti comodi comodi in compagnia di un buon film (e le caramelle per Poe).

Film 1240: "Miss Peregrine's Home for Peculiar Children" (2016) di Tim Burton
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Tim Burton senza Johnny Depp funziona? Sì, e per niente male.
Tornato alle atmosfere di un tempo, abbandonati certi esperimenti poco felici, il regista ritrova una buona ispirazione, più che sufficiente a connotare questo "Miss Peregrine" di un certo fascino tra il fiabesco e l'inquietante. Come, del resto, è sempre stato il marchio di fabbrica di Burton.
Eva Green è perfetta nella parte e anche se è suo il primo nome dei titoli di coda, di fatto il personaggio del titolo ha pochissime scene, troppo poche a dire il vero! Intrigante, misteriosa, magica e magnetica, così è Miss Peregrine e così è Eva Green, capace di una costante metamorfosi di personaggio in personaggio, perfettamente a proprio agio nel ruolo di femme fatale come in quello di gotico mentore di ragazzini dalle abilità speciali. O peculiari, per dirla col film.
In tutto questo, la storia del giovane Jake (Asa Butterfield) che si trova a confrontarsi con il magico e ogni tanto oscuro universo parallelo creato dalla stessa Peregrine in cui i ragazzi dotati vivono in un loop infinito per sopravvivere in eterno e scampare agli Hollowgasts che, si scoprirà, solo Jake può vedere (è peculiare anche lui, dopotutto). Ovviamente non è finita qui, perché oltre ai pericolosi mostri, ci si mettono anche altri peculiari diventati cattivi che, per sopravvivere e incrementare i loro poteri, si nutrono degli occhi dei loro simili e sono capitanati dall'inquietante Barron (Samuel L. Jackson). Sconfiggere loro e sconfiggere gli Hollow sarà l'avventura da affrontare, alla ricerca di un nuovo loop temporale in cui vivere e - attenzione spoiler! - organizzandosi per andare a salvare la povera Miss che si sacrificherà per salvare i propri protetti.
"Miss Peregrine's Home for Peculiar Children" è, quindi, una bella immersione in un universo nuovo e colorato, mostruoso e affascinante al contempo, ritrovata fantasia burtoniana in grado di riportare a certi bei ricordi vicini a "Edward mani di forbice", "Beetlejuice", "Frankenweenie" e ovviamente "Nightmare Before Christmas". Questa sorta di ritorno a casa del regista rincuora lo spettatore e anche se no, non siamo ai fasti di un tempo, il risultato finale di questa pellicola convince e affascina e regala una favola capace di evocare qualche incubo, il che mi pare rifletta particolarmente bene lo stile che ha reso così famoso il regista. Ho rivisto molto di Winona Ryder nella giovane Ella Purnell dagli occhioni enormi e il ruolo del nonno Abe (Terence Stamp) sarebbe andato sicuramente al fantastico Christopher Lee se non fosse scomparso di recente. Insomma, i richiami al "vecchio Burton" ci sono e si sentono forte e chiaro.
Così "Miss Peregrine" finisce per piacere per due motivi: è una storia intrigante che sa di avventura e promette di non finire qui e ristora quel fascino a cui Tim Burton ci aveva abituato e ci aveva fatto tanto impazzire. Vedere per credere.
Cast: Eva Green, Asa Butterfield, Chris O'Dowd, Allison Janney, Rupert Everett, Terence Stamp, Ella Purnell, Judi Dench, Samuel L. Jackson.
Box Office: $258.2 milioni
Consigli: Effetti speciali delle grandi occasioni, un cast azzeccato, la roca voce di Eva Green, un mondo bizzarro e affascinante, una fotografia particolarmente brillante, una canzone portante firmata da Florence and the Machine e, naturalmente, il magico tocco di un fantastico narratore, il tutto a servizio della storia di Ransom Riggs che qui vive di un racconto tra il fiabesco e l'horror che funziona e lascia soddisfatti. In Italia arriva a metà dicembre e può essere una buona alternativa alle scemenze natalizie che di solito sbucano ad hoc in quel periodo. E poi... Tim Burton è Tim Burton, ogni suo nuovo film è imperdibile!
Parola chiave: Time loop.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 24 febbraio 2016

Film 1074 - Nightmare Before Christmas

L'occasione per rivederlo si è presentata a Natale, con Poe a casa da solo e io in solitaria dopo la cena della vigilia coi miei. A casa, sul divano, si è... consumato l'incubo prima del Natale!
Film 1074: "Nightmare Before Christmas" (1993) di Henry Selick
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Collego "Nightmare Before Christmas" a un ricordo della mia infanzia, ormai indelebile. In giro per il centro con i miei genitori, in via Indipendenza incrociamo un rivenditore ambulante che, tra le altre cose, ha il VHS del film. Lo desideravo tantissimo, perché era un cartone animato e lo volevo vedere a tutti i costi (avevo 6 anni) e i miei, alla fine, cedono. Quando a casa poi lo vidi - anche se era palesemente registrato illegalmente al cinema e la qualità audio/video era quella che era - fui felicissimo. Quella videocassetta è ancora sullo scaffale della libreria nel salotto dei miei.
Gli anni sono passati, alla fine ho comprato il dvd, ma il mio giudizio su "The Nightmare Before Christmas" è sempre lo stesso: CA-PO-LA-VO-RO. Non c'è altro modo per descriverlo.
Bellissimo, affascinante e spaventoso allo stesso tempo, con musiche indimenticabili - che poi scoprire che erano interpretate da Renato Zero da ragazzino mi aveva spiazzato - e una storia meravigliosamente gotica che mette a confronto Halloween e Natale, il tutto per un risultato finale che è straordinario da guardare, non importa a quale età.
Insomma, non so da quanti anni non rivedessi questa pellicola e immergermici nuovamente è stato bellissimo, riportandomi a sensazioni e immagini che mi sono subito tornate familiari. Chissà che anche quest'anno non mi godrò "Nightmare Before Christmas" a Natale, magari inaugurando una nuova tradizione...
Ps. Candidato agli Oscar del 1994 per i Migiori effetti speciali.
Cast: Chris Sarandon, Danny Elfman, Catherine O'Hara, William Hickey, Glenn Shadix, Ken Page; Renato Zero (Italia).
Box Office: $75,082,668 milioni (solo USA)
Consigli: Cult da vedere assolutamente. Vero gioiellino dell'animazione in stop-motion, forse capostipite mainstream del genere, uno dei miei film preferiti fin dall'infanzia. Lo consiglio caldamente perché è veramente bello, ben fatto, poetico e innovativo. Da un'idea di Tim Burton (quando ancora ne aveva di interessanti).
Parola chiave: Alberi delle Feste più Liete.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 4 novembre 2015

Film 1025 - Frankenweenie

Aver visto "Edward mani di forbice" mi aveva messo di buon umore, oltre che ben disposto nei confronti della filmografia di Burton. Così ho deciso di recuperare subito un altro titolo, questa volta più recente.

Film 1025: "Frankenweenie" (2012) di Tim Burton
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo "Frankenweenie" è un bel film, un incrocio tra "Nightmare Before Christmas" e "Edward mani di forbice", con un finale alla "Sleepy Hollow"... Puro Burton, insomma! Senza contare il preambolo alla Frankenstein!
Un titolo d'animazione molto dark, perfino in bianco e nero, realizzato con la tenica dello stop-motion e tratto dal precedente corto omonimo dello stesso regista datato 1984. Il risultato finale è bello da vedere, la storia molto carina e anche divertente, pur risultando vagamente inquietante per quanto riguarda la parte del resuscitare i vari animali morti, che poi si trasformeranno in veri e propri mostri. Non so quanto del 'film per ragazzi' ci sia qui, sinceramente. Pur rimanendo di base l'anima cartoon, la realizzazione è cupa, i temi anche complessi (la morte, il dolore causato dal distacco improvviso, l'incapacità di lasciar andare chi si è voluto bene) e alcuni aspetti abbastanza grotteschi, le ambientazioni spesso funeree... Insomma, lo vedrei più adatto a una serata di Halloween, una sorta di antipasto prima di una filmografia più cruenta, piuttosto che un cartone animato per tutte le età.
In ogni caso Burton non sbaglia, la storia ha un suo perché e una realizzazione molto personale - come lo era quella dei precedenti "Nightmare Before Christmas" e "La sposa cadavere" -, il che rende la visione molto piacevole e ci ricorda che perfino un cartoon può essere una buona scelta di qualità (anche se non è della Pixar) e originalità.
Cast: Catherine O'Hara, Martin Short, Martin Landau, Charlie Tahan, Atticus Shaffer, Winona Ryder, Conchata Ferrell.
Box Office: $81.5 milioni
Consigli: Seconda candidatura all'Oscar per Burton dopo "Corpse Bride", questa pellicola lo rimette in carreggiata verso il suo stile più puro e, francamente, interessante da vedere. Dopo una serie di titoli non esattamente indimenticabili ("Dark Shadows" pessimo, "Alice in Wonderland" così così, totalmente un'altra cosa "Big Eyes"), trovare questa pellicola è stata una piacevolissima sorpresa che, sono sicuro, non deluderà chi sia fan del regista dagli albori della sua carriera. Inoltre "Frankenweenie" è un film carino, esteticamente molto curato e fuori dai soliti canoni estetici, per cui vale certamente una visione.
Parola chiave: Fulmine.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 3 novembre 2015

Film 1024 - Edward mani di forbice

Classicone intramontabile che da tempo volevo assolutamente rivedere!

Film 1024: "Edward mani di forbice" (1990) di Tim Burton
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Jé
Pensieri: Cult. Stupendo. Poetico. Inimitabile. "Edward mani di forbice" è tutto questo e sicuramente molto di più, uno dei titoli più iconici della filmografia di Burton-Depp-Ryder, capolavoro ironico, dissacrante, gotico e romantico.
Non ricordavo, davvero, che la storia di Edward fosse raccontata in maniera così sottile, regalando allo spettatore battute geniali e non poche risate, nonostante l'anima assolutamente noir della pellicola. Depp è straordinariamente portato per il ruolo di protagonista, un Edward frastornato da un piccolo mondo borghese di periferia capace di accoglierti, osannarti, ripudiarti e dimenticarti nell'arco di una telefonata di pettegolezzo fatta tra vicini. Wisteria Lane era niente, in confronto.
E così il ragazzo dalle mani di forbice subirà suo malgrado la follia della massa che prima ti cerca e poi ti cestina, finendo costretto a rifugiarsi in un eremo e rimanervi confinato per sempre. L'animo fragile di Edward rimarrà solo un ricordo nella mente di chi lo ha amato, la sua presenza inevitabile a cuasa della neve, la sua persona immortale per via della sua natura artificiale.
"Edward Scissorhands" è un bellissimo film che racconta una fiaba agrodolce che non può non lasciare un ricordo indelebile in chi guarda per stravaganza del protagonista, poesia delle immagini, potenza narrativa delle musiche (il sodalizio artistico di Burton non è solo con Depp, ma anche con il compositore Danny Elfman) e, in generale, un risultato finale che oscilla tra i generi più disparati (horror e romantico, gotico, satira) pur riuscendo nella certamente non facile impresa di realizzare un prodotto cinematografico peculiare, ispirato, bello da vedere e, in ultima battuta, assolutamente di culto.
Cast: Johnny Depp, Winona Ryder, Dianne Wiest, Anthony Michael Hall, Kathy Baker, Conchata Ferrell, Alan Arkin, Vincent Price.
Box Office: $86 milioni
Consigli: Cast pazzesco, storia incredibile, un protagonista tanto particolare da risultare bizzarro e indimenticabile fin da subito. Burton riesce nell'impresa di portare al cinema una storia non convenzionale, personalizzandola e rendendola una delle sue più riuscite di sempre, tappa praticamete obbligata per chiunque ami il regista e il suo stile, qui ancora particolarmente spiccato e originale. Ironico e ispirato, "Edward mani di forbice" è davvero un classico, imperdibile perché va visto a tutti i costi almeno una volta nella vita. Erano appena cominciati gli anni '90: 25 anni dopo Edward è ancora maledettamente attuale e bellissimo.
Parola chiave: Fiocchi di neve.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 30 gennaio 2015

Film 868 - Big Eyes

Curiosissimo di vederlo, sono subito corso al cinema quando il film è uscito nelle sale!

Film 868: "Big Eyes" (2008) di Tim Burton
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Considerato che questo film è tratto da una storia vera, certamente controversa, la regia è di Tim Burton e i due interpreti principali sono Christoph Waltz - 2 volte premio Oscar in 4 anni - e soprattutto Amy Adams - 5 nomination all'Oscar nell'arco delle 8 edizioni dal 2006 al 2014 -, mi aspettavo davvero che questa pellicola sarebbe stata in grado di racimolare non solo qualche dollaro in più, ma anche qualche consenso. Non che non ci siano stati, le critiche sono favorevoli soprattutto per i due attori, eppure è mancato il riconoscimento principale, quella candidatura all'Oscar che la Adams si meritava certamente, per non dire quella vittoria che da troppo tempo le sfugge. Sia chiaro, questo film nel complesso non è certo un capolavoro, né il migliore di Burton, da troppo tempo sbiadito ricordo di vero artista, eppure il sentore che almeno per l'attrice ci sarebbe stato il massimo riconoscimento possibile con la nomination, pareva davvero plausibile. L'hanno candidata in molti (perfino i rigidi BAFTA inglesi), ha perfino vinto il suo secondo Golden Globe in due anni, ma ci fermiamo lì. E, a voler aggiungere, nemmeno Lana Del Rey e la sua bella "Big Eyes" hanno ricevuto alcuna soddisfazione da parte dell'Academy.
Non so se sia una specie di maledizione di Tim Burton, un regista per anni capace di sfornare capolavori, ignorati dalle follie caotiche delle premiazioni che contano, e poi riconosciuto con un paio di striminzite candidature all'Oscar per il Miglior film d'animazione ("La sposa cadavere" e "Frankenweenie") e una candidatura ai Golden Globe per la Miglior regia di "Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street": non esattamente ciò che si merita(va), diciamocelo.
Così tutte le mie speranze di vedere finalmente concretizzato in statuetta il riconoscimento mondiale al talento della Adams va nuovamente in fumo, nella speranza e nell'attesa delle prossime edizioni.
Per il momento, quindi, non rimane che apprezzarla in silenzio in questo biopic ben ricostruito, anche se un po' freddo. La solitudine del segreto della sua Margaret Keane rimane più che mostrata, molto discussa, senza mai che la sensazione di desolazione e frustrazione siano davvero percepite dal pubblico come reali. Peccato, perché era davvero l'aspetto centrale su cui puntare tutto, piuttosto che l'innovativa trovata del Sig. Keane di vendere le stampe e le cartoline dei quadri di cui si è preso il merito. Tra l'altro va aggiunto che, essendo questi dipinti davvero brutti - o quantomeno belli non per tutti -, noi che guardiamo fatichiamo un po' a capire la follia da acquisto di un Keane che negli anni '50 era diventata di massa. E' vero, è interessante scoprire come si è arrivati all'idea di rendere anche l'arte un prodotto per la massa, eppure, ripeto, sento che a questa storia manca davvero qualche momento di raccoglimento in più in cui si approfondisca la figura di Margaret e il suo rapporto con se stessa 'bugiarda', se stessa 'artista' e se stessa 'moglie di un bugiardo'. Questi aspetti combinati insieme e adeguatamente approfonditi a mio avviso avrebbero dato alla pellicola quel qualcosa in più, quella spinta che serviva per rendere "Big Eyes" più che una bidimensionale tela sulla quale rappresentare l'eccezionale storia vera.
Tra l'altro sento di dover aggiungere che, nonostante Christoph Waltz sia diventato il prezzemolino del cinema americano, non lo trovo adatto esattamente ad ogni ruolo. In questo caso la sua costante espressione un po' inquietante - che certamente per "Bastardi senza gloria" era stata perfetta, ma anche per interpretare i numerosi cattivi successivi come in "The Green Hornet", "I tre moschettieri", "Come l'acqua per gli elefanti" e nel recentissimo "Come ammazzare il capo 2" - infastidisce, dona un tono "satanico" a Walter Keane che ho trovato un po' fuori luogo. La qual cosa in particolare mi ha spesso distratto dalla visione d'insieme, guastando l'idea complessiva che mi sono fatto del film. E' chiaro che la figura più che controversa di Walter pretendesse momenti sconcertanti (come quando tenta di stanare la moglie bruciando la stanza in cui lei si è nascosta), eppure per tutto il resto della storia il suo ghigno, i suoi modi, non posso che portare a chiedersi: ma perché Margaret lo ha sposato?
Quest'ultima domanda riporta al discorso precedente della mancanza di qualcosa, nella fattispecie l'approfondimento sulle relazioni umane dietro questa vicenda, più che sul successo (inspiegabile) delle opere della famiglia Keane, che avrebbe certamente donato al tutto quel senso di completezza che qui rimane più formale che effettivo. Lo dimostra, infine, persino l'ultima scena con la ormai ex Sig.ra Keane vittoriosa fuori dal tribunale - dopo certi numeri fatti in aula da Walter che trovo francamente improbabili -, una scena di chiusura che si suppone fondamentale per la completezza di un cerchio narrativo che ci ha portato fin lì, eppure liquidata con una rapidità inspiegabile.
Ora, dopo tutto quanto detto fin qui può sembrare che abbia conservato un parere negativo su questo film, ma non è vero. Mi è piaciuto e ho trovato Burton finalmente concentrato su un progetto di valore (e non su una boiata come "Dark Shadows"), solo che probabilmente la nostalgia dei bei racconti di un tempo del regista mi rende, volente o no, ipercritico. "Big Eyes" è un buon titolo, ben realizzato e curato, con un'ottima protagonista capace da sola, con le sue fragilità e insicurezze, di sorreggere l'intera storia, una di quelle che solo in apparenza è bianca e nera, con i buoni da una parte e i cattivi dall'altra. Margaret Keane, infatti, per come è descritta qui è molto più umana di quanto il trailer non vorrebbe far credere e cede spesso anche lei alle debolezze normali dele persone. Questo sforzo di realismo è apprezzabile, anche se lei come personaggio non mi è piaciuto così tanto.
Insomma, "Big Eyes" è, da un certo punto di vista, una specie di rinascita per Burton, che torna al quotidiano dimenticandosi per un po' della sua anima più dark. Eppure il sentore è che anche qui ci troviamo di fronte ad una favoletta e, forse, da Tim vorremmo qualcosa di più.
Box Office: $20.9 milioni
Consigli: Storia vera di per sé intrigante e curiosa da seguire, una sempre brava Amy Adams, il fascino degli anni '50 e '60, una bella canzone portante firmata da Lana Del Rey e la regia di Tim Burton. Tutti questi elementi rendono "Big Eyes" uno dei film della stagione da vedere, stagione piena di biopic e interpretazioni di personaggi vissuti realmente, alcuni ancora in vita (come qui). Chi ama il regista non potrà perderselo al pari di chi ama Amy Adams. Gli altri apprezzeranno una storia peculiare, in fin dei conti innocua, dai toni leggeri e quasi da favola. Si può vedere in ogni momento, l'aspetto drammatico della vicenda è spesso temperato dai comportamenti sopra le righe di Walter Keane (interpretato da Waltz).
Parola chiave: Firma.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 9 agosto 2012

Film 436 - Dark Shadows

Un sacco di pubblicità e chiacchiere attorno a questa pellicola. Bisognava visionarla per farsi un'opinione.


Film 436: "Dark Shadows" (2011) di Tim Burton
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Non che "Alice in Wonderland" fosse bello, ma bisogna dire che Tim Burton con questa pellicola mi ha davvero profondamente deluso. Pensare che il suo talento venga utilizzato per un prodotto tanto brutto, noioso e privo della benché minima creatività mi confonde. Che il regista abbia perso ispirazione? Che la produzione a braccetto con la Disney lo abbia "rammollito"?
Non voglio essere polemico, eppure qui, io, dei precedenti capolavori di Burton non ci vedo alcuna traccia. "Ed Wood", i due "Batman", "Il mistero di Sleepy Hollow", "Edward mani di forbice" sono opere evidentemente di valore, che piacciano per storia, atmosfere, musiche o per il tutto e salta subito all'occhio che c'è voglia di raccontare qualcosa - fuori dall'ordinario -, che c'è un progetto e un'idea che motiva e spinge a realizzare un film degno di essere definito tale. Per "Dark Shadows" non mi pare ci siano sufficienti positivi motivi per decidere di imbarcarsi nella trasposizione cinematografica della soap televisiva degli anni '60 dall'omonimo titolo. Se questo progetto le sia stato fedele non posso dirlo, non avendo mai visto un episodio della serie, ma posso certificare che il film è brutto come mai mi sarei aspettato da un lavoro burtoniano.
Tra un vampiro poco interessante (Johnny Depp), un'adolescente antipatica come se ne sono viste poche (Chloë Grace Moretz) - e no, tesoro, mi spiace ma non sei Mercoledì/Christina Ricci - e una serie di inutili personaggi di contorno (Jackie Earle Haley, Jonny Lee Miller e Bella Heathcote), non si salva nemmeno la cattiva strega Eva Green che, dopo un bel po' di assenza dai film che contano (era il 2007 de "La bussola d'oro"), torna con un prodotto tanto debole.
Ridicola la parte di Helena Bonham Carter, non tanto per il personaggio in sé quanto per il fatto che ancora una volta Burton favorisce la compagna assegnandole un ruolo in una sua pellicola. Chiaramente come protagonista.
Unica nota positiva Michelle Pfeiffer, capace di catalizzare su di sé l'attenzione dello spettatore nonostante sia contornata da una miriade di personaggi in un vortice caotico di avvenimenti. Si vede subito chi sa fare la differenza.
Male, inoltre, gli effetti speciali che ho trovato mal realizzati e, anche se probabilmente era voluto, tanto finti da risultare evidenti. Pessimo il momento trash-tributo ad Alice Cooper. Non ce n'era bisogno.
Lo so, sembra che voglia parlare male a tutti i costi di questo "Dark Shadows", ma la mia delusione è stata tale da rendere imperdonabile a Burton un altro passo falso come questo. Eppure, con un budget di 150 milioni di dollari, si poteva produrre qualcosa di decisamente meglio.
Ps. Nonostante tutto, il film ha incassato $236,234,897 nel mondo, ma dalla collaborazione ormai consueta Burton-Depp ci si aspettava davvero molto di più.
Consigli: Tra tutte le pellicole del grande regista quest'ultima non è certo tra le sue più riuscite. Chiaramente, per i fan, è comunque un passaggio obbligato da non perdere. Per gli altri... beh, c'è di meglio.
Parola chiave: Magia.

Trailer

Ric

mercoledì 21 settembre 2011

Film 300 - Alice in Wonderland

300° film!!!


Film 300: "Alice in Wonderland" (2010) di Tim Burton
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea Puffo, Andrea, Alice
Pensieri: Non fosse che è di Tim Burton non gli avrei dato una seconda possibilità. E, in effetti, non ne valeva granché la pena.
Il film è palesemente irreale negli effetti speciali e, sinceramente, la cosa mi ha irritato. Certo, nel sogno di un mondo delle meraviglie, è plausibile che la realisticità dei suoi componenti sia il minor fattore, però l’ho trovato fastidioso.
Interessante principalmente per il ricco cast di attori (Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Anne Hathaway, Mia Wasikowska, Michael Sheen, Alan Rickman), non mi ha effettivamente colpito per alcun motivo particolare. Alice/Wasikowska sempre imbronciata, Cappellaio/Depp fastidiosamente sopra le righe, la Regina di Cuori/Bonham Carter con una giga-testa non ben definita. Si salva la Regina Bianca/Hathaway favolosamente in estasi tra vezzo e l’altro.
In definitiva è stata una seconda visione deludente e non ha certo contribuito a migliorare l’idea poco felice che avevo di questa pellicola.
Ps. 2 Oscar su 3 nomination: migliori costumi e scenografia.
Film 90 - Alice in Wonderland 3D
Film 1357 - Alice attraverso lo specchio
Consigli: Nella filmografia di Burton, questo non è tra i migliori film della sua produzione. Da vedere giusto per rispetto a un grandissimo regista.
Parola chiave: Ciciarampa.

Se ti interessa/ti è piaciuto

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 6 aprile 2010

Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow

Essendo uno dei miei preferiti, ogni tanto tiro fuori il dvd e mi guardo con gusto questo bellissimo film!

Film 98: "Il mistero di Sleepy Hollow " (1999) di Tim Burton
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Uno dei miei film preferiti, non solo di Burton, ma del cinema in generale. Carico di tensione dark e gotiche visioni paesaggistiche, si avvicina moltissimo all'idea che avevo della delusione, sempre burtoniana, di "Alice in Wonderland".
Ricordo ancora la prima volta che lo vidi: di corsa in sala al Fulgor di via Montegrappa, io, Claudia e Gian arriviamo a film già iniziato. Che è successo? L'ispettore Depp/Ichabod Crane viaggia in carrozza verso un paesino sperduto. Perchè? Scopriamo che, a Sleepy Hollow, le teste dei paesani cadono come frutti maturi da un albero. Per colpa di chi, direbbe Zucchero? Si ipotizza un Cavaliere senza testa. Ma Depp, poliziotto nonché scienziato all'avanguardia, non crede alle storielle, ma alla verità evidenziata dalle prove. Se non fosse che "CSI" è venuto dopo, si potrebbe dire che ci siano cascati anche qui. Tra provette, riesumazioni, decapitazioni e alberi della morte, questo film di Burton esprime il suo potenziale al meglio. La plastilina di "Nightmare Before Christmas" rivive appuntita nella foresta del villaggio, cupa e ostile come in pochi altri film. L'oscurità regna sovrana; dubbio, fanatismo, mistero, occultazione e potere si insidiano nelle ombre delle case che proietta la luna.
In tutto questo riesce comunque a fiorire un amore e un'amicizia, tra Depp e a) Christina Ricci/Katrina Van Tassel il primo, con B) Marc Pickering/giovane Masbath la seconda. Tra l'altro è un peccato che la Ricci sia da molto tempo una outsider del cinema americano e che, nonostante i grandi successi della giovane età, ormai fatichi ad imporsi al cinema. L'ho sempre considerata un'attrice di talento e molto versatile, qualità che anche qui sa dimostrare ampiamente: nonostante l'evidente non convenzionale bellezza, sa trasformarsi in femme fatale graziosa e intelligente, bastone del fifonissimo Depp/Crane.
Altra nota positiva è sicuramente la grandissima Miranda Richardson, attrice di grande livello, non famosa alle masse, che, con la sua interpretazione in questa pellicola, riesce sempre a stupirmi per quanto non banale o convenzionale abbia reso il suo personaggio (e si poteva ben cadere nello stra-già-visto). Curiosità legata anche alla Richardson: come lei, gli attori Michael Gambon e Richard Griffiths, che partecipano a questo film, ricoprono ruoli all'interno della saga Potteriana (li troviamo tutti e tre in "Harry Potter e il calice di fuoco").
A mio avviso, insomma, questo è uno di quei film che, per chi ama Burton, non può non essere visto. Moltissima della sua visionaria concezione filmica è presenta in questa pellicola e si rimane affascinati da quello che è riuscito a creare.
Ps. Tre nomination agli Oscar del 2000, tra cui costumi e fotografia e una statuetta vinta per le scenografie (davvero meritata!).
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Consigli: Vedere e rivedere sempre! Bellissimo.
Parola chiave: 4 cadaveri in 5 tombe.



#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 18 marzo 2010

Film 90 - Alice in Wonderland 3D

Non si poteva aspettare oltre, avendo rimandato dal giorno di uscita al giorno della festa della donna! E, per festeggiare a modo, io e Ale ci siamo circondati di magnifiche signorine!


Film 90: "Alice in Wonderland" (2010) di Tim Burton
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale, Fra, Federica, Licia, Mimma, Alessandra
Pensieri: "Ciao, sono Tim Burton e vorrei fare un film fighissimo su 'Alice nel paese delle meraviglie'! Svecchiamo un po' la favola Disney e ridiamo forma a questa bellissima storia! Che ne dite? Ci state? Sì? Bene, vado dalla Disney a chiedere se ci finanziano".
Qui, ovviamente, ci vorrebbero milioni di puntini di sospensione, ma mi limiterò a commentare acido: Tim, ma che cavolo fai?!?! La Disney?!?! Ripeto: LA DISNEY?!?! Se ci sono due cose che si oppongono sono il solito gotic-style di Burton e la tradizionale magia da fairytale della casa di produzione di Topolino e amici. Io non so che cavolo credevano di fare insieme, ma sono sicuro che il risultato finale di questo stranissimo "Alice in Wonderland" non è decisamente all'altezza delle mie aspettative. Burton è Burton e non si tocca, ma non sono d'accordo nel consacrare questo compromesso di intenti quale film da vedere assolutamente. A) Perchè la storia non mi è piaciuta poi tanto, probabilmente perchè mi aspettavo di 'rivedere' l'Alice cartone della mia infanzia B) perchè il 3D per questo film è inutile C) perchè Alice stessa non mi è piaciuta. Mia Wasikowska che (per Licia) prima di questo film era apparsa in "Defiance - I giorni del coraggio", "Amelia" e "Rogue" (e sto citando i più famosi...) ha un'espressività un po' monotona, sempre imbronciata e da malaticcia, coltivatrice di un'occhiaia che avanza e priva di guizzi recitativi evidenziabili. In poche parole non mi è piaciuta.
Il mondo del paese delle meraviglie, invece, l'ho trovato strano. Bello, sì, fantasioso e ricco di creatività, ma (sempre nel cartone) lo ricordavo più ostile (sia fisicamente che verbalmente), più antipatico e maligno. E mi ha sorpreso che proprio Burton non abbia sfruttato una potenziale scenografia così perfetta per uno dei suoi film!
Depp, poi, ha un ruolo relativamente presente. Nel senso che, trovandomelo più o meno su tutte le locandine, pensavo gli fosse stato dedicato più spazio rispetto al cartone animato. I suoi compagni (topo e lepre) sono strambi, sì, ma niente di così eccezionale. E poi il topo sembra femmina... Comunque l'unica battuta simpatica è proprio quella del leprotto che scopre di avere il cucchiaio in mano.
Mi sono piaciuti: A) Le musiche sempre perfette di Danny Elfman, che sa combinare le immagini di Burton con i suoni più adatti a rappresentarle! B) Il cast in generale, Anne Hathaway davanti a tutti, anche se quelle labbra nere abnormi e le sopracciglia non in tinta con il platino-Barbie dei capelli mi hanno fatto un po' impressione. In ogni caso ho trovato la sua interpretazione della Regina Bianca davvero divertente, con quelle mosse da vera diva che quando si muove lo fa per il suo pubblico. Top! C) La caduta di Alice giù per il buco sotto l'albero. Davvero intrigante volare con lei lungo quel corridoio verticale ripieno di oggetti e mobili! L'unica scena per cui il 3D abbia un minimo senso.
In definitiva il mio parere su questa pellicola non è negativo (estrapolandola dal contesto), ma se ripenso alle mie aspettative, devo dire che non ci siamo minimamente. Peccato, credevo sarebbe stato il film del 2010... 'Il mistero di Sleepy Hollow" non si batte!
Film 300 - Alice in Wonderland
Film 1357 - Alice attraverso lo specchio
Consigli: Non aspettatevi il cartone della Disney, non siamo allo stesso livello!
Parola chiave: Tu non sei Alice!

Se ti interessa/ti è piaciuto



#HollywoodCiak
Bengi