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venerdì 16 febbraio 2024

Film 2249 - Poor Things

Intro: Ammetto che non avessi intenzione originariamente di vedere questo film. Poi hanno cominciato a parlarne bene tutti, così alla fine mi sono convinto.

Film 2249: "Poor Things" (2023) di Yorgos Lanthimos
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: le pellicole precedenti di Lanthimos che ho visto mi sono piaciute tutte (tranne "The Killing of a Sacred Deer") per cui risultava strano a me per primo che mancassi di curiosità nei confronti del suo ultimo progetto. Credo che, per me, l'aspetto visivo fosse il primo deterrente: in un momento personale in cui (ancora) fatico ad approcciarmi a prodotti drammatici emotivamente provanti, l'idea che mi ero originariamente fatto di "Poor Things" era che potesse essere uno di quei film complessi, un po' cerebrali, tendenzialmente d'essai. Ovvero tutto ciò per cui non riesco a sviluppare un interesse ultimamente.
Poi, con tutto il clamore ottenuto, mi sono lasciato convincere e, devo dire, di fatto il film non mi è dispiaciuto. Ammetto che non sia una di quelle storie che sento il bisogno di rivivere - ovvero, vista la pellicola una volta sono contento così - però sicuramente "Poor Things" è un'esperienza visiva che, se si è appassionati di cinema contemporaneo, va fatta. Lanthimos è chiaramente un grande narratore e artista che, in questo caso, ha più che mai lasciato libera la sua creatività, confezionando un prodotto stilisticamente meraviglioso e artisticamente interessante. Oltre a lui, il merito va ovviamente a una Emma Stone mai così assorbita in un ruolo che ne mettesse alla prova le capacità (non solo recitative in questo caso, dato che qui è anche produttrice del film, ergo la Stone è anche candidata all'Oscar per il Miglior film quest'anno). A lei va tutto il merito di portare sulle spalle un prodotto complicato e complesso e, soprattutto, non facile da "vendere" al pubblico. Se il risultato finale funziona è anche per merito suo. Tra l'altro secondo me è possibile che la Stone vinca il suo secondo Oscar per la sua performance, anche se sarà difficile battere la Lily Gladstone di "Killers of the Flower Moon" (anche per una questione un po' politica a dire il vero, ma quella è un'altra storia).
Detto cioò, ho trovato "Poor Things" un po' troppo lungo per i miei gusti (142 minuti), in particolare mi è risultata "faticosa" la parentesi portoghese - per quanto spettacolare in termini visivi - probabilmente anche in conseguenza del fatto che l'antipatico personaggio interpretato da Mark Ruffalo in questo capitolo è molto presente.
A prescindere, comunque, avrei un po' sforbiciato qui e là, specialmente una parte iniziale particolarmente disorientante che mi ha lasciato per troppo tempo a chiedermi a cosa stessi assistento, sottraendo la mia attenzione dal film.
Particolarmente godibile, invece, la parentesi francese in cui Bella (Stone) matura una consapevolezza di sé stessa e del suo corpo che fino a quel momento non aveva. Quella che sarebbe potuta essere la parte più difficile della storia da digerire risulta, invece, divertente e sorprendentemente "self-aware".
Tutto sommato, quindi, una visione godibile di un prodotto artisticamente ricchissimo (costumi, scenografie, musiche, fotografia) che, insieme ad altri titoli più pop della passa stagione, la fa da padrone in una stagione cinematografica altrimenti particolarmente priva di ispirazione.
Cast: Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Christopher Abbott, Margaret Qualley, Jerrod Carmichael, Hanna Schygulla.
Box Office: $90.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Lanthimos si spinge ancora oltre "The Favourite" e confeziona una pellicola che, ad oggi, sembra essere la continuazione naturale di tutto ciò che ha portato precedentemente al cinema: più colorato, più audace, ancora più creativo, "Poor Things" è un altro film con una forte protagonista femminile, un'altra storia profondamente personale - del resto cosa c'è di più personale del trovare se stessi? - nonché un altro titolo dallo humor provocatorio, ma estremamente efficace. Insomma, nel marasma di robaccia che esce ultimamente, fatevi un regalo e date una chance a questa pellicola. Magari non è il vostro genere, ma almeno è un prodotto creativo che ha qualcosa da dire, nonché da mostrare.
Premi: Candidato a 11 premi Oscar per il Miglior film, regia, attrice protagonista (Stone), attore non protagonista (Ruffalo), sceneggiatura non originale, fotografia, scenografia, colonna sonora, montaggio, cortumi, make-up e acconciature. Vincitore di 2 Golden Globes per Miglior film musical/commedia e attrice protagonista (Stone) su 6 nomination (per regia, sceneggiatura, colonna sonora e i due attori non protagonisti Ruffalo e Dafoe). 11 nomination ai BAFTA per Miglior film, regia, attrice protagonista, sceneggiatura non originale, colonna sonora, montaggio, fotografia, costumi, scenografia, make-up e acconciature, effetti speciali e film britannico dell'anno. Il film ha vinto il Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia 2023.
Parola chiave: Experiment.
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lunedì 13 dicembre 2021

Golden Globes 2022: nomination e vincitori


79th Golden Globe Awards

Best Motion Picture - Drama
Belfast
CODA
Dune
King Richard
The Power of the Dog

Best Motion Picture - Musical or Comedy
Cyrano
Don't Look Up
Licorice Pizza
tick, tick... BOOM!
West Side Story

Best Performance by an Actress in a Motion Picture – Drama
Jessica Chastain, The Eyes of Tammy Faye
Olivia Colman, The Lost Daughter
Nicole Kidman, Being the Ricardos
Lady Gaga, House of Gucci
Kristen Stewart, Spencer

Best Performance by an Actor in a Motion Picture — Drama
Mahershala Ali, Swan Song
Javier Bardem, Being the Ricardos
Benedict Cumberbatch, The Power of the Dog
Will Smith, King Richard
Denzel Washington, The Tragedy of Macbeth

Best Performance by an Actress in a Motion Picture — Musical or Comedy
Marion Cotillard, Annette
Alana Haim, Licorice Pizza
Jennifer Lawrence, Don’t Look Up
Emma Stone, Cruella
Rachel Zegler, West Side Story

Best Performance by an Actor in a Motion Picture — Musical or Comedy
Leonardo DiCaprio, Don’t Look Up
Peter Dinklage, Cyrano
Andrew Garfield, Tick, Tick… BOOM!
Cooper Hoffman, Licorice Pizza
Anthony Ramos, In the Heights

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in any Motion Picture
Catriona Balfe, Belfast
Araiana Debose, West Side Story
Kirsten Dunst, The Power of the Dog
Aunjanue Ellis, King Richard
Ruth Negga, Passing

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in any Motion Picture
Ben Affleck, The Tender Bar
Jamie Dornan, Belfast
Ciarán Hinds, Belfast
Troy Kotsur, CODA
Kodi Smit-McPhee, The Power of the Dog

Best Director
Kenneth Branagh – Belfast
Jane Campion – The Power of the Dog
Maggie Gyllenhaal – The Lost Daughter
Steven Spielberg – West Side Story
Denis Villeneuve – Dune

Best Screenplay
Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza
Kenneth Branagh – Belfast
Jane Campion – The Power of the Dog
Adam McKay – Don't Look Up
Aaron Sorkin – Being the Ricardos

Best Original Score
Alexandre Desplat – The French Dispatch
Germaine Franco – Encanto
Jonny Greenwood – The Power of the Dog
Alberto Iglesias – Parallel Mothers
Hans Zimmer – Dune

Best Original Song
"Be Alive" (Dixson, Beyoncé) – King Richard
"Dos Oruguitas" (Lin-Manuel Miranda) – Encanto
"Down to Joy" (Van Morrison) – Belfast
"Here I Am (Singing My Way Home)" (Carole King, Jennifer Hudson and Jamie Hartman) – Respect
"No Time to Die" (Billie Eilish and Finneas O'Connell) – No Time to Die

Best Animated Feature
Encanto
Flee
Luca
My Sunny Maad
Raya and the Last Dragon

Best Foreign Language Film
Compartment No. 6 (Finland)
Drive My Car (Japan)
The Hand of God (Italy)
A Hero (Iran)
Parallel Mothers (Spain)

Best Television Series — Drama
Lupin
The Morning Show
Pose
Squid Game
Succession

Best Television Series — Musical or Comedy
The Great
Hacks
Only Murders in the Building
Reservation Dogs
Ted Lasso

Best Miniseries or Television Film
Dopesick
Impeachment: American Crime Story
Maid
Mare of Easttown
The Underground Railroad

Best Performance by an Actress In A Television Series – Drama
Uzo Aduba, In Treatment
Jennifer Aniston, The Morning Show
Christine Baranski, The Good Fight
Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale
Michaela Jaé Rodriguez, Pose

Best Performance by an Actor In A Television Series – Drama
Brian Cox, Succession
Lee Jung-jae, Squid Game
Billy Porter, Pose
Jeremy Strong, Succession
Omar Sy, Lupin

Best Performance by an Actress in a Television Series – Musical or Comedy
Hannah Einbinder, Hacks
Elle Fanning, The Great
Issa Rae, Insecure
Tracee Ellis Ross, black-ish
Jean Smart, Hacks

Best Performance by an Actor in a Television Series – Musical or Comedy
Anthony Anderson, black-ish
Nicholas Hoult, The Great
Steve Martin, Only Murders in the Building
Martin Short, Only Murders in the Building
Jason Sudeikis, Ted Lasso

Best Performance by an Actress in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Jessica Chastain, Scenes From a Marriage
Cynthia Erivo, Genius: Aretha
Elizabeth Olsen, WandaVision
Margaret Qualley, Maid
Kate Winslet, Mare of Easttown

Best Performance by an Actor in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Paul Bettany, WandaVision
Oscar Isaac, Scenes From a Marriage
Michael Keaton, Dopesick
Ewan McGregor, Halston
Tahar Raheem, The Serpent

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Jennifer Coolidge, The White Lotus
Kaitlyn Dever, Dopesick
Andie MacDowell, Maid
Sarah Snook, Succession
Hannah Waddingham, Ted Lasso

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Billy Crudup, The Morning Show
Kieran Culkin, Succession
Mark Duplass, The Morning Show
Brett Goldstein, Ted Lasso
O Yeong-su, Squid Game

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giovedì 8 luglio 2021

Film 2027 - Cruella

Intro: Estremamente curioso di vedere questo film e, onestamente, molto molto scettico.

Film 2027
: "Cruella" (2021) di Craig Gillespie
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Keith
In sintesi: ma diciamocelo pure, questo "Cruella" poteva essere un disastro totale e - per quanto non un capolavoro - riesce in ogni caso a portare a casa un risultato soddisfacente.
Questo principalmente per due motivi: 1. Emma Stone, che riabbraccia il suo spirito meno "impegnato" e riprende una parte di carriera da troppo tempo lasciata in pausa e di cui è esempio meraviglioso il sempre divertente "Easy A"; 2. il fatto che Estella Miller/Cruella de Vil sia un personaggio con una personalità, aspirazioni, sogni e talento e non solo una futura antagonista cui qualcosa è andato storto nella vita (leggi "Maleficent").
Questi due elementi combinati insieme sono la combinazione portante del film che, anche solo così, funziona. Lo stile glam rock alla Vivienne Westwood ci sta alla perfezione e dona al prodotto un carattere inusuale per un titolo Disney; Emma Thompson è sempre spettacolare, anche se il suo ruolo non mi ha fatto sempre impazzire in questo caso (troppo facile fare il paragone con Miranda Priestly...) e non posso fare a meno di domandarmi se dovremo sorbrci un origin story pure sulla sua nuova cattiva Baroness von Hellman, visto che anche lei in quanto a mancanza di scrupoli non scherza...
Due, invece, gli elementi della pellicola che non mi sono piaciuti: l'ingiustificato bipolarismo di Estella/Cruella (che, a seconda che indossi la parrucca o meno, è "buona" o "satanica") e l'accento british della Stone, a mio avviso un bel po' forzato.
Detto questo, "Cruella" poteva essere tante cose - tra cui maggiormente un disastro - e, sorprendentemente, al contrario funziona. E ha pure il suo perché.
Cast: Emma Stone, Emma Thompson, Joel Fry, Paul Walter Hauser, Emily Beecham, Kirby Howell-Baptiste, Mark Strong, John McCrea, Kayvan Novak.
Box Office: $205.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Divertente e - per un prodotto della Disney - persino irriverente (c'è addirittura un personaggio gay, scandalo!), questo film è una perfetta distrazione estiva, nonché spesso un piacere per gli occhi grazie ai bei costumi di Jenny Beavan (la stessa di "Mad Max"). Per non parlare del fatto che Emma Stone fa un egregio lavoro ed è un piacere vederla scontrarsi con Emma Thompson. Insomma, se non lo avete già fatto dedicate un paio d'ore della vostra calda estate a questa piacevole distrazione. Il sequel, ovviamente, è già in cantiere.
Premi: Candidato al Golden Globe per la miglior attrice protagonista (Emma Stone) commedia o musical. 2 nomination ai BAFTA per i costumi e il trucco.
Parola chiave: Necklace.

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Bengi

martedì 11 maggio 2021

Film 1994 - Easy A

Intro: Non che serva una ragione particolare per voler rivedere questo film, in ogni caso sono stato molto felice quando Ferdia ci ha chiesto di vederlo per la lezione successiva di Sceneggiatura.
Film 1994: "Easy A" (2010) di Will Gluck
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: considerato che è la sesta volta che lo vedo, direi di potermi considerare un fan.
Decisamente simpatico, ironico e ben congeniato, per quanto mi riguarda "Easy A" funziona ogni volta che lo rivedo. E Emma Stone è semplicemente perfetta per il ruolo.
Film 190 - Easy A
Film 241 - Easy A
Film 530 - Easy Girl
Film 1046 - Easy Girl
Film 1557 - Easy Girl
Film 1994 - Easy A
Cast: Emma Stone, Penn Badgley, Amanda Bynes, Thomas Haden Church, Patricia Clarkson, Cam Gigandet, Lisa Kudrow, Malcolm McDowell, Aly Michalka, Stanley Tucci.
Box Office: $75 milioni
Vale o non vale: Gran cast, storia interessante e che non manca di lasciare spunti di riflessione, simpatico e "oltraggioso" quanto basta, "Easy A" è una commedia perfetta per praticamente ogni occasione. Vedere per credere.
Premi: Candidato al Golden Globe per la Miglior attrice protagonista - commedia o musical (Stone).
Parola chiave: Lies.

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Film 1993 - The Croods: A New Age

Intro: Ricordo che il primo film mi fosse piaciuto, pur non avendomi fatto impazzire. Però ho accolto con piacere la notizia del sequel perché, di questi tempi, ogni nuova uscita è una piccola conquista.
Film 1993: "The Croods: A New Age" (2020) di Joel Crawford
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: coloratissimo, veloce e simpatico come il primo film, "The Croods: A New Age" è un perfetto diversivo da quarantena che non richiede particolare impegno cerebrale e funziona per tutta la famiglia. Non c'è veramente molto altro da dire.
Ps. In questa pellicola uno degli ultimi ruoli di Cloris Leachman - magnifica Frau Blücher di "Frankenstein Junior" e premio Oscar per "The Last Picture Show" di Peter Bogdanovich - scomparsa il 27 gennaio di quest'anno.
Film 653 - I Croods
Film 1993 - The Croods: A New Age
Cast: Nicolas Cage, Emma Stone, Ryan Reynolds, Catherine Keener, Clark Duke, Cloris Leachman, Peter Dinklage, Leslie Mann, Kelly Marie Tran.
Box Office: $164.9 milioni
Vale o non vale: Picavole e divertente, perfetto per un diversivo di disimpegno adatto a tutte le età. C'è molto de "L'era glaciale" nell'estetica di questo franchise.
Premi: Candidato al Golden Globe per Il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Bananas.

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lunedì 30 dicembre 2019

Film 1716 - The Favourite

Intro: Il lavoro di Lanthimos mi intriga molto, anche se l'ultimo "The Killing of a Sacred Deer" non mi aveva particolarmente convinto. Le recensione per questa pellicola erano, però, pazzesche, senza contare che il cast era semplicemente magnifico. Non potevo perdermelo.
Film 1716: "The Favourite" (2018) di Yorgos Lanthimos
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come sempre mi aspettavo qualcos'altro, forse qualcosa di più. Il problema non è il film in sé - come quasi sempre -, ma le aspettative, quello che leggo, le recensioni, ecc. "The Favourite" è un prodotto assolutamente ben realizzato, creativo, che presenta una storia del passato con un piglio totalmente moderno che trasforma il concetto di "storico" e lo ripresenta in forma originale, spoglio di quella pomposità tipico di titoli simili.
Per quanto mi riguarda il fascino di questo film deriva da due fattori principali: la storia, intesa sia come l'originale (quella della regina Anna, monarca del Regno Unito nel '700) che la presentazione fatta da Lanthimos; le tre protagoniste Colman, Stone e Weisz, perfetto trio che mescola potere e sessualità, strategia e vendetta. Questi due elementi valgono da soli la visione. In particolare la performance di Colman è inarrivabile, costruita grazie a una serie di strati di insicurezza, vulnerabilità, solitudine, remissione, desiderio di amore e passione, il tutto per un mix umano straziante, divertente, realistico come poche altre volte si è visto sul grande schermo. Oscar meritatissimo (anche se speravo di cuore fosse la volta di Glenn Close, se non altro come riconoscimento di una carriera pazzesca).
In generale, quindi, "The Favourite" mi ha conquistato, anche se non nella maniera "classica" che mi sarei aspettato. Meglio così, convenzionale è, oggi più che mai, noioso.
Cast: Olivia Colman, Emma Stone, Rachel Weisz, Nicholas Hoult, Joe Alwyn, James Smith, Mark Gatiss.
Box Office: $95.9 milioni
Vale o non vale: Sicuramente una pellicola da vedere. Realizzata benissimo, con un punto di vista estremamente interessante, la descrizione di una vita apparentemente plausibilmente meravigliosa, in realtà difficile, triste, complicata da malattia, debolezze e vizi, forze politiche, desideri di potere e, naturalmente, sentimenti.
Le tre protagoniste sono meravigliose, il punto di vista di Lanthimos sempre tra i più originali oggi sulla piazza.
Premi: Vincitore dell'Oscar per la Miglior attrice protagonista (Coleman) su 10 candidature totali (Miglior fil, regia, sceneggiatura originale, costumi, scenografie, fotografia, montaggio e attrici non protagoniste per Weisz e Stone); 5 nomination ai Golden globe (tra cui Miglior film) e vittoria per Colman come Miglior attrice musical o commedia; 12 nomination (tra cui Miglior film e regia) ai BAFTA e 7 premi vinti (Miglior film britannico, attrice protagonista, attrice non protagonista per Weisz, sceneggiatura originale, trucco, costumi e scenografie); 2 premi al Festival del cinema di Venezia: Leone d'argento e Coppa Volpi per la Miglior attrice (Colman).
Parola chiave: Love.

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domenica 21 luglio 2019

Film 1631 - The Help

Intro: Lo potrei rivedere anche 1000, non mi stanco mai.
Film 1631: "The Help" (2011) di Tate Taylor
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ho già espresso milioni di altre volte quanto mi piaccia questa pellicola e per quali motivi. Quindi, questa volta, qualche curiosità.
Delle cinque protagoniste principali - Stone, Davis, Spencer, Chastain e Janney - quattro hanno vinto l'Oscar per o dopo questa pellicola. Ad oggi solo la Chastain (che ha all'attivo 2 nomination agli Academy Awards e una vittoria ai Golden Globes) rimane senza statuetta;
Stone e Davis hanno vinto l'Oscar lo stesso anno, rispettivamente come Miglior attrice protagonista per "La La Land" e Miglior attrice non protagonista per "Fences" all'89esima edizione degli Academy Awards. L'anno successivo Janney ha vinto come Miglior attrice non protagonista per il film "I, Tonya";
sempre in riferimento agli Oscar, Davis e Spencer al momento sono le due attrici di colore con il maggior numero di nomination all'attivo (3). Spencer, inoltre è stata la prima attrice di colore a riceve a) due candidature consecutive (2017-18) e b) due nomination dopo aver già vinto una volta.
Film 386 - The Help
Film 395 - The Help
Film 526 - The Help
Film 1631 - The Help
Cast: Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain, Allison Janney, Ahna O'Reilly, Sissy Spacek, Chris Lowell, Mike Vogel, Cicely Tyson, Anna Camp, Mary Steenburgen, Leslie Jordan, David Oyelowo.
Box Office: $216.6 milioni
Vale o non vale: Cast perfetto, storia magari non perfetta ma in grado di colpire nel segno, un risultato finale ben riuscito. Per me sempre un gran film.
Premi: Candidato a 4 premi Oscar per Miglior film, attrice protagonista (Davis) e attrice non protagonista (Chastain) ha vinto quello per la Miglior attrice non protagonista (Spencer). 5 nomination ai Golden Globes e ai BAFTA, tra cui Miglior film, e vittoria per la Spencer ad entrambe le premiazioni.
Parola chiave: Libro.

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mercoledì 8 maggio 2019

Film 1577 - Gangster Squad

Intro: Ricordo che al momento dell'uscita in sala non fossi per nulla interessato a vedere questo film. Il sentimento non era cambiato nel tempo, ma la mia compagna di visione sembrava molto motivata.
Film 1577: "Gangster Squad" (2013) di Ruben Fleischer
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: una traccia di storia vera per una pellicola che non fa centro. La "Gangster Squad" del titolo è effettivamente esistita, come del resto Mickey Cohen, ma nonostante i buoni propositi non credo che il risultato finale sia riuscito. In una sorta di mix tra "L.A. Confidential" e un action movie dove l'importante è sparare, questo film si produce in tantissimo rumore, chiama a sé un cast pazzesco, ma porta sullo schermo un prodotto insipido che sembra più pretenzioso che efficace;
cambia il film, ma non cambia il cast. Questo è il secondo di 3 film che Ryan Gosling ed Emma Stone hanno girato assieme (oltre a "Crazy, Stupid, Love" e "La La Land") e sicuramente quello meno di successo. Direi che al contempo è il ruolo più sexy interpretato dalla Stone ad oggi.
Cast: Josh Brolin, Ryan Gosling, Nick Nolte, Emma Stone, Anthony Mackie, Giovanni Ribisi, Robert Patrick, Michael Peña, Sean Penn, Robert Patrick, Mireille Enos, Frank Grillo.
Box Office: $105.2 milioni
Vale o non vale: Non terribile, ma più ambizioso che riuscito. Peccato.
Premi: /
Parola chiave: Microspia.

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martedì 7 maggio 2019

Film 1576 - La La Land

Intro: Ero rimasto deluso la prima volta che lo avevo visto, ma con il senno di poi ammetto che non vedevo l'ora di rivederlo.
Film 1576: "La La Land" (2016) di Damien Chazelle
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: la prima volta che l'ho visto avevo aspettative altissime che sono state disattese; il problema era, come sempre, attendersi un capolavoro. Questa seconda volta sapevo a cosa sarei andato incontro e, soprattutto, avevo voglia di rivedere alcuni passaggi del film. E anche se "La La Land" non è tra i miei film preferiti, ammetto che subisco il suo fascino;
innegabile la chimica tra i due protagonisti. Ryan Gosling ed Emma Stone sono sicuramente una delle principali ragioni per vedere questa pellicola;
le musiche non faticano a rimanere impresse grazie a motivi accattivanti. La mia scena preferita è sicuramente quella di apertura ("Another Day of Sun"), la più magica quella ambientata al Griffith Observatory con la scena del ballo tra le stelle. Il finale è strappalacrime;
in generale "La La Land" è un musical contemporaneo ben fatto, dalla bella fotografia e non poche coreografie indimenticabili. Spettacolare sotto multi punti di vista.
Film 1313 - La La Land
Cast: Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, Rosemarie DeWitt, Finn Wittrock, Jessica Rothe, J. K. Simmons, Tom Everett Scott.
Box Office: $446.1 milioni
Vale o non vale: E' stato il film della stagione 2016, premiatissimo, osannato, adorato. Possa piacere o meno, una chance vale la pena di dargliela.
Premi: Vincitore di 6 Oscar su 14 storiche nomination (come "La La Land" solo "Eva contro Eva" e "Titanic"), il film ha trionfato nelle categorie Miglior regia, attrice protagonista, fotografia, scenografia, colonna sonora e canzone originale ("City of Stars"). Nonostante la gaffe dei presentatory Faye Dunaway e Warren Beatty, la pellicola non ha vinto come Miglior film. 7 premi su 7 nomination ai Golden Globe (Miglior film, attore e attrice protagonisti, regia, colonna sonora, canzone e sceneggiatura) e 5 BAFTA su 11 nomination (Miglior film, regia, attrice, fotografia e musica). 2 Grammy vinti su 4 candidature (Best Score Soundtrack for Visual Media e Best Compilation Soundtrack for Visual Media) e Coppa Volpi per la migliore attrice al Festival di Venezia.
Parola chiave: Carriere.

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venerdì 26 aprile 2019

Film 1557 - Easy Girl

Intro: Sempre pronto a consigliarlo a tutti e a rivederlo!
Film 1557: "Easy Girl" (2010) di Will Gluck
Visto: dal pc portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 190 - Easy A
Film 241 - Easy A
Film 530 - Easy Girl
Film 1046 - Easy Girl
Film 1557 - Easy Girl
Film 1994 - Easy A
Cast: Emma Stone, Penn Badgley, Amanda Bynes, Dan Byrd, Thomas Haden Church, Patricia Clarkson, Cam Gigandet, Lisa Kudrow, Malcolm McDowell, Aly Michalka, Fred Armisen, Stanley Tucci.
Box Office: $75 milioni
Vale o non vale: Sempre un sacco carino e simpatico. Da ridere.
Premi: Candidato al Golden Globe per Miglior attrice protagonista (commedia o musical).
Parola chiave: Bugie.

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sabato 4 novembre 2017

Film 1430 - The House Bunny

Netflix mio compagno d'avventura. Se non ci fosse lui sarei perso...

Film 1430: "The House Bunny" (2008) di Fred Wolf
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Lo trovo sempre simpatico, visione dopo visione. Non certo un titolo indimenticabile, per carità, ma sempre funzionale a un momento di disimpegno facile, veloce, spassoso. Basta sapere cosa si stia cercando!
A quasi 10 anni di distanza dalla sua uscita nelle sale, "The House Bunny" conferma qualche scelta di cast davvero azzeccata, partendo da Anna Faris che oggi è la protagonista della serie tv "Mom", proseguendo con nientemeno che l'attuale Oscar per la Miglior attrice Emma Stone, poi ancora Colin Hanks (candidato a Golden Globe e Emmy per la serie tv "Fargo"), Kat Dennings protagonista del simpatico "2 Broke Girls" e vista anche nei primi due "Thor", per finire con Katharine McPhee vista in "Smash" e oggi in "Scorpion". Insomma, nonostante sembri solo una gran stupidata, anche dal punto di vista del cast non c'è male.
Ripeto, ogni volta che lo vedo mi diverto e rido e trovo certi passaggi piuttosto godibili. Mi rendo conto che si tratti di un filmetto leggero leggero, eppure conserva a mio avviso un certo non so che me lo rende sempre piacevole.
Film 344 - La coniglietta di casa
Cast: Anna Faris, Emma Stone, Colin Hanks, Kat Dennings, Katharine McPhee, Beverly D'Angelo, Hugh Hefner, Rumer Willis, Monet Mazur.
Box Office: $70.4 milioni
Consigli: Spassosa, sciocca quanto basta, col messaggio di superficie ma costruttivo a sufficienza, questa commedia americana vive di una grande protagonista e un'idea simpatica che vuole un gruppo di nerd emarginate e in difficoltà aiutate nientemeno che da una ex playmate caduta in disgrazia. Non mancano equivoci e situazioni comiche al limite del surreale, il tutto per un'oretta e mezza che passa spensierata e piacevole. Che volete di più?
Parola chiave: Età.

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lunedì 30 ottobre 2017

Film 1428 - Battle of the Sexes

Ultimo film visto al cinema ad Adelaide prima di trasferirmi a Melbourne, ero determinato a non lasciarmi sfuggire questo titolo da cui ero particolarmente incuriosito per svariati motivi...

Film 1428: "Battle of the Sexes" (2017) di Jonathan Dayton, Valerie Faris
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Chi fosse Billie Jean King non lo sapevo proprio, ma c'è da dire che non sono un attento osservatore della competizione sportiva del mondo del tennis. Per quanto sia uno sport che trovo piacevole da guardare, rimango comunque tendenzialmente indifferente all'aspetto agonistico o alla sua rappresentazione. Per capirci, l'ultimo e forse unico film sul tema che abbia visto risale al 2004 e si riferisce a quel "Wimbledon" con Kirsten Dunst e Paul Bettany che non ha esattamente spopolato. Nonostante ciò il tema sportivo mi è familiare e ancora di più le biografie, per cui non ho avuto alcuna esitazione relativamente alla scelta di vedere questo film; senza contare che era la prima prova d'attrice post Oscar di Emma Stone, per cui l'ho sentita quasi come una tappa obbligata. Devo dire che, fortunatamente, "Battle of the Sexes" è stata una buona scelta.
Per quanto non un capolavoro, sicuramente la storia permette alla Stone di mettersi alla prova e spingersi ben oltre i personaggi che le abbiamo visto interpretare, regalandole un bel personaggio, complesso e ricco di sfumature che lei rende magnificamente. L'ho trovata matura e assolutamente in parte.
Il risultato finale di questa pellicola è piuttosto godibile. La narrazione è in grado di costruire il crescere della tensione con particolare consapevolezza, cosicché si arriva al momento del match decisivo con la stessa dose di ansia e preoccupazione che assale la King, in quanto lo spettatore è trasportato sia da un racconto emotivamente coinvolgente che dal fatto (in parte sconcertante) che si tratti di fatti realmente accaduti. E sì, il risultato dello storico incontro è scontato, ma questo non diminuisce in alcun modo le sofferenze del percorso fatto per arrivarci. Da questo punto di vista la sceneggiatura è molto coinvolgente e a mio avviso particolarmente riuscita; d'altro canto ho trovato che il racconto della vita amorosa della tennista fosse spesso più una distrazione che un valore aggiunto. Non sto assolutamente dicendo che andasse tralasciato, ma per troppo tempo, soprattutto nella prima parte della pellicola, la sensazione che si ha è che le storie d'amore dell'atleta siano il centro del racconto, cosa che non dovrebbe essere. Il fulcro di questa storia è lo storico match contro lo spaccone misogino Bobby Riggs (Steve Carell) e il percorso che porta la King su quel campo, per cui ho trovato a volte fastidioso l'eccessivo spazio dato alla love story con la parrucchiera quando, per esempio, si sarebbe esplorare più approfonditamente il successivo sviluppo del campionato di tennis solo femminile e l'impatto sociale direttamente conseguente. Anche perché un altro dei temi portanti della trama è proprio il ruolo della donna nella società americana anni '70 e, in particolare, la sua condizione all'interno dell'ambiente sportivo, per cui un maggiore sviluppo in questa direzione non avrebbe di certo guastato. Si è scelto, invece, di dare risalto all'aspetto sentimentale - che non è certo un difetto - qui ritenuto forse più intrigante per l'affaire saffico con, in aggiunta, il tacito consenso coniugale in nome dell'amore verso la partner e la consapevolezza che per la King il tennis fosse non solo una vocazione, quando il vero e proprio scopo della vita. Considerato che le storie omosessuali sul grande schermo sono state sdoganate da tempo e che qui non si analizzano i fatti dal punto di vista della comunità LGBT se non con una scritta nel finale prima dei titoli di coda, forse ci si sarebbe potuti davvero concentrare su altri temi e dare più risalto alla figura pubblica del personaggio, qui mi pare data un po' per scontato.
A parte questo aspetto, comunque, il film mi ha molto appassionato e ho trovato particolarmente efficace la rappresentazione della condizione femminile dell'epoca e della scioccante arroganza maschilista e misogina che contraddistingueva tutto il tessuto sociale. Risulta incredibile pensare che poco più di 40 anni fa fosse plausibile dichiarare pubblicamente la superiorità mentale e fisica dell'uomo rispetto alla donna e anche se siamo ben lontani da una parità di fatto, sono contento di vivere in un tempo fatto di ben altri credo e consapevolezze.
E' in quest'ultimo aspetto che ritengo risieda la potenza e lo spirito rivoluzionario e coraggioso di "Battle of the Sexes" che, quando dipinge ed affronta questi temi, riesce a risultare asciutto ed efficace quanto pochi altri titoli simili. Anche per questo motivo penso la sceneggiatura avrebbe dovuto concentrarsi maggiormente sull'aspetto sociale parlando di sessismo, femminismo, omofobia e presa di coscienza, lasciando solo in secondo piano le questioni coniugali della protagonista. Detto ciò, un bel film, un bel messaggio, una bella storia. Vera.
Cast: Emma Stone, Steve Carell, Sarah Silverman, Andrea Riseborough, Bill Pullman, Natalie Morales, Alan Cumming, Elisabeth Shue, Austin Stowell, Eric Christian Olsen, Fred Armisen, Jessica McNamee.
Box Office: $14.5 milioni
Consigli: Un buon titolo, solido nella sua costruzione, perfettamente interpretato da due protagonisti davvero in parte. La storia è interessante e istruttiva e ci ricorda quanto basti poco non solo per migliorare noi stessi e l'ambiente che abbiamo intorno, ma anche per peggiorare.
La storia della tennista Billie Jean King diventa uno strumento per raccontare numerosi aspetti collegati e solo apparentemente secondari: sessismo, maschilismo, emarginazione, omofobia, ma anche credere in se stessi, accettare le sfide del nostro tempo e portare avanti le battaglie in cui si crede. La vita di una persona può essere analizzata e raccontata in tanti modi, qui si sceglie un po' troppo di concentrarsi sull'aspetto romantico, anche se nel complesso il film funziona e risultata particolarmente efficace nel veicolare il suo messaggio. Un prodotto ben fatto che spicca per cast, costumi e scenografia e la storia che decide di raccontare. Da vedere.
Parola chiave: Parità.

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Bengi

martedì 21 febbraio 2017

Film 1313 - La La Land

Favorito praticamente per ogni tipo di riconoscimento, vero e proprio caso dell'anno, non potevo assolutamente perdere questa pellicola in vista del completamento della mia solita missione annuale: arrivare più preparato che mai alla notte degli Oscar.

Film 1313: "La La Land" (2016) di Damien Chazelle
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Nel momento in cui si scrive, "La La Land" è il campione da battere ai prossimi Oscar che si terranno domenica 26 febbraio, ovvero tra 6 giorni. Con 7 Golden Globe vinti su 7 nomination, 5 BAFTA vinti su 11 nomination e le sbalorditive 14 candidature agli Academy Awards (senza contare le altre 204 nomination a premi vari ed aggiuntive 153 vittorie, tra cui la Coppa Volpi a Venezia come Miglior attrice ad Emma Stone), il musical di Damien Chazelle è sicuro che farà incetta di statuette d'oro. Bisogna solo capire in che misura. La mia opinione è che difficilmente porterà a casa tutto - Gosling non vince -, ma sicuramente non perderà nelle categorie chiave di Miglior film, regia e attrice protagonista.
Fatta questa breve analisi preventiva basata sul valore aggiunto che una pioggia di riconoscimenti possono conferire ad un film, veniamo a noi: com'è questo "La La Land"? E' bello o no? E' davvero quel capolavoro che tutti riferiscono?
Vuoi o non vuoi, questa pellicola ha fatto una sorta di rivoluzione. Neanche avesse inventato il genere stesso del musical, l'opera di Chazelle ha compiuto l'indiscutibile miracolo di riportare il cinema al centro della conversazione globale e non soltanto in vista delle numerose cerimonie di premiazione, ma proprio in nome di un compiuto miracolo che sembrerebbe avvenire durante la visione del film. Dunque si fa fatica ad arrivare al cinema senza essersi fatti in testa un'idea di cosa ipoteticamente si vedrà, il che va necessariamente ad influenzare la visione, nonché l'opinione finale. Per dire come la penso, il risultato finale è bello (i musical spesso lo sono), ma non posso dire di esserne rimasto folgorato; certamente tutto il caos mediatico che vi è stato di contorno ha contribuito a generare in me delle altissime aspettative difficili da accontentare.
"La La Land" è un musical diverso da quelli cui siamo abituati. Gli spazi rono reali (non ricreati in un set) e spesso all'aperto. La fotografia non rende tutto patinato o di plastica, ma al contrario ci si trova di fronte ad immagini molto vere, tangibili e stranamente realistiche, anche per quanto riguarda le scene del ballo. Le quali, a dire il vero, rispetto a certi standard faraonici dei bei tempi d'oro, non sono nemmeno così tanto spettacolari. Un musical è danza, ballerini, comparse che si muovo in sincronia e, invece, qui l'idea che passa è quella di una storia a due in cui delle comparse nemmeno ci si accorge; è tutto inusualmente intimista. Inoltre c'è un sacco di introspezione e non manca la costruzione approfondita e dettagliata dei personaggi, il che è un altro elemento abbastanza insolito per un genere che di norma rimane preferibilmente in superficie. Perfino i costumi sono abbastanza semplici: certi abiti della Stone sono elegantissimi, eppure lo sfarzo e la ricerca di quell'accompagnamento magico per il ballo attraverso creazioni straordinarie e indimenticabili non c'è. Tutto bene, le regole del gioco si posso riscrivere di volta in volta.
Di fatto l'idea generale che mi sono fatto è quella di un musical che non assomiglia troppo a un musical. Ci sono meno scene musicali di quanto mi aspettassi e per quanto i protagonisti ovviamente cantino, l'impressione che ho avuto è stata quella di averglielo sentito fare poco; c'è molta musica (d'altronde è un film di Chazelle), molte comparse canterine e, francamente, non così tanti momenti di stupore vocale.
Emma Stone, che ha una voce particolarmente roca, come dicevo vincerà l'Oscar. Ha un ruolo fatto di tanti ruoli: un'aspirante attrice che fa un provino dopo l'altro, dà prova di sapersela cavare egregiamente in ogni circostanza e, per di più, canta e balla... Insomma ce l'ha in tasca (all'Academy piace questo genere di parte). Ryan Gosling, d'altro canto, non mi sembra abbia la stessa fortuna dalla sua. Per quanto anche il suo ruolo preveda canto e ballo (e pure suonare il piano, a dire il vero), il sentore rimane comunque quello solito che si ha a guardarlo: è bello, ci sa fare ed è di fatto un uomo per tutte le stagioni, eppure la sua parte è meno sfacciata di quella della sua compagna protagonista, presenta meno momenti di spiccata versatilità. Poi, sia chiaro, Gosling è bravo, solo credo che la mia teoria del "dramma batte sempre commedia" in questo caso gli calzi a pennello.
Chazelle, al pari della Stone, ha l'Oscar in pugno. Se lo merita, ha saputo immaginare in grande e riportare l'attenzione su un genere non troppo fortunato. Certe inquadrature e certe scene sono già cult, anche grazie ad una fantasia lasciata libera di spaziare. E così voliamo tra le stelle o balliamo sulle macchine, prendiamo in giro i cliché dell'industria cinematografica o danziamo il tip-tap in un parcheggio vuoto mentre il sole lentamente sorge... Insomma, mi sento di dire che non abbia rivali nella sua categoria. Come non credo ne abbiano Justin Hurwitz e la sua colonna sonora, composta da un motivetto centrale davvero accattivante che non si può non fischiettare già all'uscita dalla sala.
Sono tanti, quindi, gli aspetti pregevoli di "La La Land" e anche se la scintilla non è scoccata, è indubbio che si tratti di un bel film, un esempio di titolo fuori dal coro, prova di una passione per il mondo del cinema e della musica. Non sarà il mio film preferito della stagione 2016, ma ha certamente una delle conclusioni più belle e che più mi ha colpito: come sarebbe se tra i due protagonisti fosse andato tutto per il verso giusto? E' un flashback immaginario romantico e malinconico allo stesso tempo, un "what if..." che si consuma nel tempo di una canzone e, nonostante questo, ha la forza e l'incisività di far rivedere e ripensare tutta la storia nel giro di pochi attimi. Una conclusione solo apparentemente giocosa che, invece, riprende non poco delle caratteristiche principali della nostra esistenza: il chiedersi come sarebbe potuto essere.
Film 1576 - La La Land
Cast: Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, Rosemarie DeWitt, J.K. Simmons, Finn Wittrock, Tom Everett Scott.
Box Office: $340 milioni
Consigli: Audace, meno spensierato del previsto e con meno numeri musicali, poiettato in un mondo realistico anche se dai colori sgargianti, il musical di Chazelle è uno di quei pochi casi annuali di titoli che vanno visti perché è necessario farsene un'opinione. Tutti ne parlano e ne hanno parlato e nel giro di una settimana tutti ne parleranno ancora di più. Dunque concedetevi un paio d'ore fatte di musica, qualche ballo e, soprattutto, di una storia d'amore molto contemporanea: sentimenti o carriera? Andate a vedere "La La Land" e decidete voi cosa ne pensate, non fatevelo suggerire da nessuno.
Parola chiave: Seb's.

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Bengi

mercoledì 25 gennaio 2017

Oscars 2017: nomination e vincitori



89th Academy Awards


Best Picture
Arrival (Produced by Shawn Levy, Dan Levine, Aaron Ryder and David Linde)
Fences (Produced by Scott Rudin, Denzel Washington and Todd Black)
Hacksaw Ridge (Produced by Bill Mechanic and David Permut)
Hell or High Water (Produced by Carla Hacken and Julie Yorn)
Hidden Figures (Produced by Donna Gigliotti, Peter Chernin, Jenno Topping, Pharrell Williams and Theodore Melfi)
La La Land (Produced by Fred Berger, Jordan Horowitz and Marc Platt)
Lion (Produced by Emile Sherman, Iain Canning and Angie Fielder)
Manchester by the Sea (Produced by Matt Damon, Kimberly Steward, Chris Moore, Lauren Beck and Kevin J. Walsh)
Moonlight (Produced by Adele Romanski, Dede Gardner and Jeremy Kleiner)

Best Director
Denis Villeneuve (Arrival)
Mel Gibson (Hacksaw Ridge)
Damien Chazelle (La La Land)
Kenneth Lonergan (Manchester by the Sea)
Barry Jenkins (Moonlight)


Best Actor
Casey Affleck (Manchester by the Sea)
Andrew Garfield (Hacksaw Ridge)
Ryan Gosling (La La Land)
Viggo Mortensen (Captain Fantastic)
Denzel Washington (Fences)

Best Actress
Isabelle Huppert (Elle)
Ruth Negga (Loving)
Natalie Portman (Jackie)
Emma Stone (La La Land)
Meryl Streep (Florence Foster Jenkins)

Best Supporting Actor
Mahershala Ali (Moonlight)
Jeff Bridges (Hell or High Water)
Lucas Hedges (Manchester by the Sea)
Dev Patel (Lion)
Michael Shannon (Nocturnal Animals)

Best Supporting Actress
Viola Davis (Fences)
Naomie Harris (Moonlight)
Nicole Kidman (Lion)
Octavia Spencer (Hidden Figures)
Michelle Williams (Manchester by the Sea)

Best Adapted Screenplay
Arrival (Eric Heisserer)
Fences (August Wilson)
Hidden Figures (Allison Schroeder, Theodore Melfi)
Lion (Luke Davies)
Moonlight (Barry Jenkins; Story by Tarell Alvin McCraney)

Best Original Screenplay
Hell or High Water (Taylor Sheridan)
La La Land (Damien Chazelle)
The Lobster (Yorgos Lanthimos, Efthymis Filippou)
Manchester by the Sea (Kenneth Lonergan)
20th Century Women (Mike Mills)

Best Animated Feature
Kubo and the Two Strings (Travis Knight and Arianne Sutner)
Moana (John Musker, Ron Clements and Osnat Shurer)
My Life as a Zucchini (Claude Barras and Max Karli)
The Red Turtle (Michael Dudok de Wit and Toshio Suzuki)
Zootopia (Byron Howard, Rich Moore and Clark Spencer)

Best Documentary Feature
Fire at Sea (Gianfranco Rosi and Donatella Palermo)
I Am Not Your Negro (Raoul Peck, Remi Grellety and Hebert Peck)
Life, Animated (Roger Ross Williams and Julie Goldman)
O.J.: Made in America (Ezra Edelman and Caroline Waterlow)
13th (Ava DuVernay, Spencer Averick and Howard Barish)

Best Foreign Language Film
Land of Mine (Denmark)
A Man Called Ove (Sweden)
The Salesman (Iran)
Tanna (Australia)
Toni Erdmann (Germany)

Best Cinematography
Arrival (Bradford Young)
La La Land (Linus Sandgren)
Lion (Greig Fraser)
Moonlight (James Laxton)
Silence (Rodrigo Prieto)

Best Film Editing
Arrival (Joe Walker)
Hacksaw Ridge (John Gilbert)
Hell or High Water (Jake Roberts)
La La Land (Tom Cross)
Moonlight (Joi McMillon, Nat Sanders)

Best Costume Design
Allied (Joanna Johnston)
Fantastic Beasts and Where to Find Them (Colleen Atwood)
Florence Foster Jenkins (Consolata Boyle)
Jackie (Madeline Fontaine)
La La Land (Mary Zophres)

Best Makeup and Hairstyling
A Man Called Ove (Eva von Bahr and Love Larson)
Star Trek Beyond (Joel Harlow and Richard Alonzo)
Suicide Squad (Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini and Christopher Nelson)

Best Original Score
Jackie (Mica Levi)
La La Land (Justin Hurwitz)
Lion (Dustin O'Halloran and Hauschka)
Moonlight (Nicholas Britell)
Passengers (Thomas Newman)

Best Original Song
"Audition (The Fools Who Dream)," from La La Land (Music by Justin Hurwitz, lyrics by Benj Pasek and Justin Paul)
"Can’t Stop the Feeling," from Trolls (Music and lyrics by Justin Timberlake, Max Martin and Karl Johan Schuster)
"City of Stars," from La La Land (Music by Justin Hurwitz, lyrics by Benj Pasek and Justin Paul)
"The Empty Chair," from Jim: The James Foley Story (Music and lyrics by J. Ralph and Sting)
"How Far I'll Go," from Moana (Music and lyrics by Lin-Manuel Miranda)

Best Production Design
Arrival (Production design: Patrice Vermette; Set decoration: Paul Hotte)
Fantastic Beasts and Where to Find Them (Production design: Stuart Craig; Set decoration: Anna Pinnock)
Hail, Caesar! (Production design: Jess Gonchor; Set decoration: Nancy Haigh)
La La Land (Production design: David Wasco; Set decoration: Sandy Reynolds-Wasco)
Passengers (Production design: Guy Hendrix Dyas; Set decoration: Gene Serdena)

Best Sound Editing
Arrival (Sylvain Bellemare)
Deepwater Horizon (Wylie Stateman and Renée Tondelli)
Hacksaw Ridge (Robert Mackenzie and Andy Wright)
La La Land (Ai-Ling Lee and Mildred Iatrou Morgan)
Sully (Alan Robert Murray and Bub Asman)

Best Sound Mixing
Arrival (Bernard Gariepy Strobl and Claude La Haye)
Hacksaw Ridge (Kevin O’Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie and Peter Grace)
La La Land (Andy Nelson, Ai-Ling Lee and Steve A. Morrow)
Rogue One: A Star Wars Story (David Parker, Christopher Scarabosio and Stuart Wilson)
13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi (Greg P. Russell, Gary Summers, Jeffrey J. Haboush and Mac Ruth)

Best Visual Effects
Deepwater Horizon (Craig Hammack, Jason Snell, Jason Billington and Burt Dalton)
Doctor Strange (Stephane Ceretti, Richard Bluff, Vincent Cirelli and Paul Corbould)
The Jungle Book (Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones and Dan Lemmon)
Kubo and the Two Strings (Steve Emerson, Oliver Jones, Brian McLean and Brad Schiff)
Rogue One: A Star Wars Story (John Knoll, Mohen Leo, Hal Hickel and Neil Corbould)

Best Animated Short
Blind Vaysha (Theodore Ushev)
Borrowed Time (Andrew Coats and Lou Hamou-Lhadj)
Pear Cider and Cigarettes (Robert Valley and Cara Speller)
Pearl (Patrick Osborne)
Piper (Alan Barillaro and Marc Sondheimer)

Best Documentary Short
Extremis (Dan Krauss)
4.1 Miles (Daphne Matziaraki)
Joe’s Violin (Kahane Cooperman and Raphaela Neihausen)
Watani: My Homeland (Marcel Mettelsiefen and Stephen Ellis)
The White Helmets (Orlando von Einsiedel and Joanna Natasegara)

Best Live Action Short
Ennemis Interieurs (Selim Azzazi)
La Femme et le TGV (Timo von Gunten and Giacun Caduff)
Silent Nights (Aske Bang and Kim Magnusson)
Sing (Kristof Deak and Anna Udvardy)
Timecode (Juanjo Gimenez)

#HollywoodCiak
Bengi

martedì 10 gennaio 2017

BAFTAs 2017: nomination e vincitori

2017 British Academy of Film and Television Arts Awards

Best Film
Arrival” – Dan Levine, Shawn Levy, David Linde, Aaron Ryder
I, Daniel Blake” – Rebecca O’Brien
La La Land – Fred Berger, Jordan Horowitz, Marc Platt
Manchester by the Sea” – Lauren Beck, Matt Damon, Chris Moore, Kimberly Steward, Kevin J. Walsh
Moonlight” – Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Adele Romanski

Outstanding British Film
“American Honey” – Andrea Arnold, Lars Knudsen, Pouya Shahbazian, Jay Van Hoy
“Denial” – Mick Jackson, Gary Foster, Russ Krasnoff, David Hare
Fantastic Beasts and Where to Find Them” – David Yates, J.K. Rowling, David Heyman, Steve Kloves, Lionel Wigram
“I, Daniel Blake” – Ken Loach, Rebecca O’Brien, Paul Laverty
“Notes on Blindness” – Peter Middleton, James Spinney, Mike Brett, Jo-Jo Ellison, Steve Jamison
“Under the Shadow” – Babak Anvari, Emily Leo, Oliver Roskill, Lucan Toh

Director
“Arrival” – Denis Villeneuve
“I, Daniel Blake” – Ken Loach
“La La Land” – Damien Chazelle
“Manchester by the Sea” – Kenneth Lonergan
Nocturnal Animals” – Tom Ford

Original Screenplay
Hell or High Water” – Taylor Sheridan
“I, Daniel Blake” – Paul Laverty
“La La Land” – Damien Chazelle
“Manchester by the Sea” – Kenneth Lonergan
“Moonlight” – Barry Jenkins

Adapted Screenplay
“Arrival” – Eric Heisserer
Hacksaw Ridge” – Robert Schenkkan, Andrew Knight
“Hidden Figures” – Theodore Melfi, Allison Schroeder
Lion” – Luke Davies
“Nocturnal Animals” – Tom Ford

Leading Actor
Andrew Garfield – “Hacksaw Ridge”
Casey Affleck – “Manchester by the Sea”
Jake Gyllenhaal – “Nocturnal Animals”
Ryan Gosling – “La La Land”
Viggo Mortensen – “Captain Fantastic

Leading Actress
Amy Adams – “Arrival”
Emily Blunt – “The Girl on the Train
Emma Stone – “La La Land”
Meryl Streep – “Florence Foster Jenkins
Natalie Portman – “Jackie”

Supporting Actor
Aaron Taylor-Johnson – “Nocturnal Animals”
Dev Patel – “Lion”
Hugh Grant – “Florence Foster Jenkins”
Jeff Bridges – “Hell or High Water”
Mahershala Ali – “Moonlight”

Supporting Actress
Hayley Squires – “I, Daniel Blake”
Michelle Williams – “Manchester by the Sea”
Naomie Harris – “Moonlight”
Nicole Kidman – “Lion”
Viola Davis – “Fences”

Film Not in the English Language
“Dheepan” – Jacques Audiard, Pascal Caucheteux
“Julieta” – Pedro Almodóvar
“Mustang” – Deniz Gamze Ergüven, Charles Gillibert
“Son of Saul” – László Nemes, Gábor Sipos
Toni Erdmann” – Maren Ade, Janine Jackowski

Documentary
“13th” – Ava Duvernay
“The Beatles: Eight Days A Week – The Touring Years” – Ron Howard
“The Eagle Huntress” – Otto Bell, Stacey Reiss
“Notes on Blindness” – Peter Middleton, James Spinney
“Weiner” – Josh Kriegman, Elyse Steinberg

Animated Film
Finding Dory” – Andrew Stanton
Kubo and the Two Strings” – Travis Knight
Moana” – Ron Clements, John Musker
Zootopia” – Byron Howard, Rich Moore

Original Music
“Arrival” – Jóhann Jóhannsson
“Jackie” – Mica Levi
“La La Land” – Justin Hurwitz
“Lion” – Dustin O’halloran, Hauschka
“Nocturnal Animals” – Abel Korzeniowski

Cinematography
“Arrival” – Bradford Young
“Hell or High Water” – Giles Nuttgens
“La La Land” – Linus Sandgren
“Lion” – Greig Fraser
“Nocturnal Animals” – Seamus Mcgarvey

Editing
“Arrival” – Joe Walker
“Hacksaw Ridge” – John Gilbert
“La La Land” – Tom Cross
“Manchester by the Sea” – Jennifer Lame
“Nocturnal Animals” – Joan Sobel

Production Design
Doctor Strange” – John Bush, Charles Wood
“Fantastic Beasts and Where to Find Them” – Stuart Craig, Anna Pinnock
“Hail, Caesar!” – Jess Gonchor, Nancy Haigh
“La La Land” – Sandy Reynolds-Wasco, David Wasco
“Nocturnal Animals” – Shane Valentino, Meg Everist


Costume Design
Allied” – Joanna Johnston
“Fantastic Beasts and Where to Find Them” – Colleen Atwood
“Florence Foster Jenkins” – Consolata Boyle
“Jackie” – Madeline Fontaine
“La La Land” – Mary Zophres

Makeup & Hair
“Doctor Strange” – Jeremy Woodhead
“Florence Foster Jenkins” – J. Roy Helland, Daniel Phillips
“Hacksaw Ridge” – Shane Thomas
“Nocturnal Animals” – Donald Mowat, Yolanda Toussieng
Rogue One: A Star Wars Story” – Nominees TBC

Sound
“Arrival” – Claude La Haye, Bernard Gariépy Strobl, Sylvain Bellemare
“Deepwater Horizon” – Mike Prestwood Smith, Dror Mohar, Wylie Stateman, David Wyman
“Fantastic Beasts and Where to Find Them” – Niv Adiri, Glenn Freemantle, Simon Hayes, Andy Nelson, Ian Tapp
“Hacksaw Ridge” – Peter Grace, Robert Mackenzie, Kevin O’Connell, Andy Wright
“La La Land” – Mildred Iatrou Morgan, Ai-Ling Lee, Steve A. Morrow, Andy Nelson

Special Visual Effects
“Arrival” – Louis Morin
“Doctor Strange” – Richard Bluff, Stephane Ceretti, Paul Corbould, Jonathan Fawkner
“Fantastic Beasts and Where to Find Them” – Tim Burke, Pablo Grillo, Christian Manz, David Watkins
“The Jungle Book” – Robert Legato, Dan Lemmon, Andrew R. Jones, Adam Valdez
“Rogue One: A Star Wars Story” – Neil Corbould, Hal Hickel, Mohen Leo, John Knoll, Nigel Sumner

Outstanding Debut by a British Writer, Director or Producer
“The Girl With All the Gifts” – Mike Carey (Writer), Camille Gatin (Producer)
“The Hard Stop” – George Amponsah (Writer/Director/Producer), Dionne Walker (Writer/Producer)
“Notes on Blindness” – Peter Middleton (Writer/Director/Producer), James Spinney (Writer/Director), Jo-Jo Ellison (Producer)
“The Pass” – John Donnelly (Writer), Ben A. Williams (Director)
“Under the Shadow” – Babak Anvari (Writer/Director), Emily Leo, Oliver Roskill, Lucan Toh (Producers)

British Short Animation
“The Alan Dimension” – Jac Clinch, Jonathan Harbottle, Millie Marsh
“A Love Story” – Khaled Gad, Anushka Kishani Naanayakkara, Elena Ruscombe-King
“Tough” – Jennifer Zheng

British Short Film
“Consumed” – Richard John Seymour
“Home” – Shpat Deda, Afolabi Kuti, Daniel Mulloy, Scott O’Donnell
“Mouth of Hell” – Bart Gavigan, Samir Mehanovic, Ailie Smith, Michael Wilson
“The Party” – Farah Abushwesha, Emmet Fleming, Andrea Harkin, Conor Macneill
“Standby” – Charlotte Regan, Jack Hannon

EE Rising Star Award (Voted For by the Public)
Anya Taylor-Joy
Laia Costa
Lucas Hedges
Ruth Negga
Tom Holland

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