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lunedì 20 dicembre 2021

Film 2070 - The Christmas Setup

Intro: Ciarán ha una certo interesse per le pellicole a tematica LGBTQI+, per cui quando mi è tornato in mente per puro caso questo film, l'ho praticamente costretto a vederlo insieme a me...

Film 2070: "The Christmas Setup" (2020) di Pat Mills
Visto: dal computer di Ciarán
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: il film è ovviamente tremendo, ma a noi importa? No, perché c'è la mitica Fran Drescher e quindi tutto va bene!
Sulla scia dei terribili film tv della Hallmark, "The Christmas Setup" (che però è della Lifetime) segue la stessa formula di amore a prima vista + complicità romantica del Natale, in questo caso declinando però il tutto in salsa gay. Che, per quanto mi riguarda, è solamente che un incentivo aggiuntivo a recuperare questa pellicola.
Sarà un po' lo spirito natalizio, sarà che il mio cuore rainbow non può fare a meno di gioire almeno un po' del fatto che siamo diventati tanto mainstream da meritarci un prodotto tv scadente dedicato al Natale (quest'anno poi replicato da Netflix), sarà che per me la tata sia intoccabile, di fatto non ho trovato tutto questo condensato di melensa banalità intollerabile. Poi, sì, è una boiata pazzesca di neanche un'ora e mezza che più che un film ricorda un episodio qualunque di una soap qualunque, in ogni caso "The Christmas Setup" è esattamente quello che ti aspetteresti da un prodotto come questo. E l'onestà vince su tutto.
Cast: Ben Lewis, Blake Lee, Ellen Wong, Chad Connell, Fran Drescher.
Box Office: /
Vale o non vale: Banale, superficiale e facile facile, "The Christmas Setup" è una pellicola di Natale a minimo concentrato di sforzo intellettuale (per non dire nullo) che tutto sommato non fa del male a nessuno. Anzi, ci ricorda che persino i membri della comunità LGBTQIA+ - pensa te! - hanno famiglie, amori e festeggiano le feste con i propri cari. Poi che si potesse fare di meglio è indubbio, ma se siete consapevoli di cosa stiate andando in contro recuperando questo film, potreste anche godervelo.
Premi: /
Parola chiave: Train station.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 27 febbraio 2021

Film 1961 - The Beautician and the Beast

Intro: Durante la pausa natalizia tra un semestre e l'altro, io e Bizzy ci siamo concessi qualche filmetto serale in compagnia. E dopo i toni più drammatici di "Perfetti sconosciuti", abbiamo pensato di optare per qualcosa di totalmente diverso...
Film 1961: "The Beautician and the Beast" (1997) di Ken Kwapis
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Bizzy
In sintesi: non che sia un gran film, ma una parte di me è affezionata a questo "The Beautician and the Beast, una sorta di mix tra "La bella e la bestia" e "La tata" se l'incontro tra questi due mondi apparentemente inconciliabili avvenisse nella tenuta di "The Haunting". Il tutto con un pizzico di "Norma Rae" a favore dei diritti per i lavorati. Insomma, è chiaro che il risultato finale di questo film sia bizzarro, quantomeno.
La realtà è che questa pellicola non è nient'altro che un tentato trampolino di lancio per la carriera cinematografica di Fran Drescher che, ancorata al ruolo di Tata Francesca, tenta qui di riplicare la magia di quel personaggio riciclandolo in chiave principesca. Il risultato finale è una giga boiata, ma una giga boiata che funziona.
Cast: Fran Drescher, Timothy Dalton, Lisa Jakub, Ian McNeice, Patrick Malahide, Heather DeLoach, Adam LaVorgna, Michael Lerner, Phyllis Newman.
Box Office: $11.5 milioni
Vale o non vale: Sarà che io Fran Drescher la amo senza se e senza ma, sarà che ogni tanto si ha bisogno di vedere qualche titolo più leggero, in ogni caso questo "The Beautician and the Beast" è il titolo giusto per una serata senza pensieri e con un pizzico di nostalgia per i tempi che furono. E le promesse di carriera per Fran.
Premi: Candidato al Razzie per la Peggior attrice (Drescher).
Parola chiave: Insegnante.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 8 aprile 2016

Film 1113 - Hotel Transylvania 2

La scusa era vedere questo titolo che mi ero perso al cinema, così dopo aver recuperato l'originale, mi sono subito buttato sul sequel!
Film 1113: "Hotel Transylvania 2" (2015) di Genndy Tartakovsky
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Praticamente titolo-fotocopia dell'originale, capace di ricreare alla perfezione l'atmosfera spensierata e giocosa del primo film, questo "Hotel Transylvania 2" ha il pregio di riproporre il predecessore con furbizia, evitando una replica priva di personalità e, anzi, evolvendo la storia in maniera furba e piacevole. E' l'arrivo del nipotino del famoso conte Dracula, infatti, che andrà a sconvolgere la vita presso l'hotel dell'ormai nonno vampiro, quest'ultimo intento per tutta la durata della pellicola a scoprire se il giovane nipotino sia, a tutti gli effetti, detentore di qualche potere vampiresco.
L'espediente è simpatico e, inutile dirlo, la gang di mostri è in grado di strappare ben più di una risata al pubblico, il che gioca a favore di un secondo capitolo del quale successo non c'era assoluta garanzia (in America Adam Sandler sta vivendo un momento di crisi al botteghino).
Insomma, risultato finale piacevole, divertente e molto dinamico, esattamente come per il precedente.
Film 485 - Hotel Transylvania
Film 1112 - Hotel Transylvania
Cast: Adam Sandler, Andy Samberg, Selena Gomez, Kevin James, David Spade, Steve Buscemi, Keegan-Michael Key, Asher Blinkoff, Molly Shannon, Fran Drescher, Mel Brooks, Megan Mullally, Nick Offerman; Claudio Bisio, Cristiana Capotondi, Paolo Villaggio (versione italiana).
Box Office: $469.4 milioni
Consigli: Squadra che vince non si cambia e qui, infatti, ritroviamo tutti i personaggi del primo film, più qualche vampiresca aggiunta. L'operazione sequel funziona e il film porta a casa un buon risultato, capace di intrattenere e divertere un pubblico di ogni età. Perfetto per una serata spensierata e, se si è in vena, meglio se visto di seguito all'originale (insieme durano meno di 3 ore in totale).
Parola chiave: Vampiro "tardivo".

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 7 aprile 2016

Film 1112 - Hotel Transylvania

Pronto a vedere il sequel, ho recuperato il primo capitolo di questa saga cartoon.
Film 1112: "Hotel Transylvania" (2012) di Genndy Tartakovsky
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Film simpatico e diverte che è stato, stranamente, come vedere per la prima volta. In questa storia Dracula gestisce un hotel per mostri che garantisce ai suoi ospiti la totale assenza di esseri umani, da loro temuti. Quando lo scemotto Jonathan riesce per caso a raggiungere la struttura, cominceranno i guai...
Questa seconda visione è stata utile non solo per prepararmi a quella del secondo capitolo, ma anche perché in effetti a parte un vago ricordo positivo, nella mia testa non c'era proprio altro. "Hotel Transylvania" è uno di quei film che mi capita di incontrare ogni tanto, di cui conservo un'opinione positiva, ma dei quali fatico a ricordare i dettagli. In tutta onestà anche questa seconda volta la nebbia mentale ha avuto il sopravvento e ho dovuto impegnarmi per incasellare nuovamente i pezzi di questo puzzle certamente non complicato. Non so se sia per via del ritmo frenetico, del numero elevato di personaggi o per via della trama piacevole ma non certo innovativa, in ogni caso nemmeno questa seconda visione mi ha lasciato quell'impronta incisiva che mi sarei aspettato.
In ogni caso gli sforzi della Sony Pictures Animation sono sufficienti a regalare al pubblico una storia dinamica e buffa quanto basta, giocando tra l'altro sui classici temi della diversità e dell'accettazione per un risultato finale onesto e gradevole. Non a caso ne hanno fatto un sequel.
Ps. Candidato ai Golden Globe nella categoria Miglior film d'animazione.
Film 485 - Hotel Transylvania Film 1113 - Hotel Transylvania 2
Cast: Adam Sandler, Andy Samberg, Selena Gomez, Kevin James, Fran Drescher, Steve Buscemi, Molly Shannon, David Spade, CeeLo Green; Claudio Bisio, Cristiana Capotondi (versione italiana).
Box Office: $358.4 milioni
Consigli: Pellicola per tutta la famiglia simpatica, dai ritmi serrati e certi momenti comici riusciti, è assolutamente un'ottima scelta per un pomeriggio domenicale tranquillo - magari a cui aggiungere anche la visione del secondo episodio - o una serata senza pretese, tutta all'insegna del cervello in modalità off. Piacevole.
Parola chiave: Zing.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 30 novembre 2012

Film 485 - Hotel Transylvania

Richiesto da Licia: potevo, forse, non accontentarla?!


Film 485: "Hotel Transylvania" (2012) di Genndy Tartakovsky
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Carino, simpatico, divertente.
La trovata di riunire sotto lo stesso tetto una miriade di famosi mostri al grido della classica grande famiglia allargata risulta addirittura migliore di ogni celebrata e autoacclamata tavolata alla 'volemose bene' di Ozpetek.
Funziona, nonostante la molta carne al fuoco, il mix di personaggi che costella questo "Hotel Transylvania" e sembra tutto perfettamente incasellarsi al proprio posto, senza necessità di prevaricare nessuno: Dracula è un tenerone ansioso, la figlia un po' alternative-gothic; Frankenstein sopraffatto da una moglie classicamente americana (doppiata in originale dalla mitica Fran Drescher de "La tata"); il lupo castrato da una situazione famigliare abbondante di cuccioli.
Ce n'è per tutti i gusti, insomma, ma quel che è bello e funziona è che tutti i personaggi riescono a risaltare e a giocare al meglio la propria parte.
Chiaramente per dare un senso ad una storia che altrimenti sarebbe solo puro svago, è inserito nel gruppo di mostri un elemento di disturbo capace di scatenante la più irrazionale paura nella comunità, che spingerà in avanti lo svolgersi della trama: il giovane - e soprattutto umano - Jonathan arriverà all'hotel del signor Dracula e causerà non poco scompiglio tra i mostri che temono gli umani come i peggiori esseri del mondo. Ci scapperà anche l'amore, chiaramente.
Inutile dire che "Hotel Transylvania" rimane una favoletta per ragazzi (e non) senza pretese di sfociare in altro. Il ritmo c'è, le battute anche e - seppure a volte infastidisce che la voce sia molto simile al Sid de "L'era glaciale" - Claudio Bisio è davvero adatto a doppiare il proprietario dell'hotel Dracula. Ci si diverte in spensieratezza e, alla fine della proiezione, non rimane che un piacevole sorriso (e ricordo) da riportarsi a casa.
Film 1112 - Hotel Transylvania
Film 1113 - Hotel Transylvania 2
Consigli: Da vedere con gli amici per passare una piacevole e divertente serata.
Parola chiave: Diversità.

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Ric

mercoledì 25 maggio 2011

Film 262 - A Sud di New York

Per una serata a casa di Alice carica di nebbia e alcol, serviva una botta trash per completare in bellezza la serata. Mai film fu più azzeccato, purtroppo.


Film 262: "A Sud di New York" (2010) di Elena Bonelli
Visto: dal computer di Alice
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Alice
Pensieri: Questo film è talmente brutto da essere imbarazzante. Imbarazzante nella recitazione, nella scelta del cast, nella trama proposta, nella ricaduta dei generi assolutamente insensata (commedia? Musical? Trashata? B-Movie?). Un film come questo, che più che andare al cinema potrebbe al massimo aspirare ad una proiezione in trattoria, è un insulto alla produzione cinematografica nostrana (già di per sé molto carente). A peggiorare la situazione i fondi - sprecati - del Ministero dei Beni Culturali per un ammontare del budget a circa 2 milioni di euro (secondo IMDb.com). Scandaloso, credetemi.
Suggerirei di sprecare tempo per questa pellicola solo per verificare in prima persona quanto ridicola possa essere una produzione come questa. Far lavorare gli 'amici di Maria' per dimostrare al pubblico (ma poi che pubblico?) che passare per di lì è davvero fonte di successo tangibile immediato lascia un amaro in bocca che difficilmente se ne va. Di quali doti recitative parliamo? Canore? Un talento generale?
No, niente 'talenti' per questo "A Sud di New York" che fa della baracconata la sua forza, con un vanto tale da sembrare quasi crederci seriamente. A parte il trash non c'è niente, nemmeno un piglio spiritoso che renda scanzonato il tutto.
L'eccesso spacciato per divertente (vestirsi come Fran Drescher non ti rende "La tata"), l'assurdo come plausibile (una discoteca intera - piena al completo - commossa per un duetto stonato), la copiatura forzata dei format americani nel disperato tentativo di mascherare una carenza di idee disarmante, rendono questo un film detestabile, piacevole solamente come tiro a bersaglio per commenti taglienti durante la sua visione.
Soldi buttati (ci sarebbe chi il cinema vero vorrebbe farlo) e tempo sprecato. Un insulto.
Consigli: Spazzatura pura. Da vedere solo per deriderlo.
Parola chiave: New York.

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Ric