Ogni tanto mi piace godermi un titolo per me ancora inedito del grandissimo Hitchcock, così cerco nella sua filmografia e mi butto a capofitto sulla storia che mi intriga di più.
Film 1400: "Paura in palcoscenico" (1950) di Alfred Hitchcock
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Forse non l'Hitchcock che ho preferito, di sicuro tra i suoi lavori meno "famosi" uno di quelli più riusciti.
Andando lentamente a ripercorrere la carriera del mitico regista, scopro per la prima volta vecchi lavori per i quali non sempre il calore di pubblico e critica hanno coinciso. O, meglio, dei votanti dei premi che contano (includo in questa lista titoli come "La congiura degli innocenti", "Caccia al ladro", "Nodo alla gola"). Tra questi, "Stage Fright" è sicuramente uno dei più riusciti, interessante mix di noir e thriller dal classico colpo di scena finale che ribalterà tutta la storia.
La mano di Hitchcock, la buona sceneggiatura, l'effetto nostalgia del bianco e nero e un duo di protagoniste coi fiocchi (Jane Wyman e Marlene Dietrich) rendono la pellicola particolarmente piacevole e godibile, giocata su equivoci e bugie oltre che una serie di escamotage da vera spy story che aggiunge quel qualcosa in più.
Detto questo, ripeto, non è tra i miei film preferiti del regista, anche se guardarlo ha aggiunto un pezzo in più al puzzle della sua vastissima filmografia.
Cast: Jane Wyman, Marlene Dietrich, Michael Wilding, Richard Todd, Alastair Sim.
Box Office: /
Consigli: Costumi Christian Dior, Marlene Dietrich tra le protagoniste, storia ideata da Alma Reville (moglie del regista)... insomma, un prodotto più inedito del maestro del brivido, per un risultato finale che funziona e intrattiene, anche se forse risulta meno affascinante di altri suoi lavori. Meno ipnotico, sì, ma sicuramente intrigante. Da recuperare.
Parola chiave: Vestito.
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#HollywoodCiak
Bengi
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lunedì 21 agosto 2017
Film 1400 - Paura in palcoscenico
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mercoledì 29 marzo 2017
Film 1331 - La congiura degli innocenti
Mi sono approcciato a questa pellicola con un certo interesse perché mi piace veramente tanto recuperare i vecchi film di Hitchcock che non conoscono o semplicemente non ho mai visto. Questo era uno di quei casi.
Film 1331: "La congiura degli innocenti" (1955) di Alfred Hitchcock
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Se non fosse che è Hitchcock, sembrerebbe una qualsiasi commedia degli equivoci.
In tutta onestà "The Trouble with Harry" mi è sembrato più un esercizio di stile che il lavoro appassionato di un regista che brama di raccontare una storia. Già di per sé il racconto è un po' fiacco, poi si manca di ritmo e pathos e il risultato finale non è come me lo sarei aspettato. Certo, da questo regista pretendo e mi aspetto sempre moltissimo, in ogni caso non mi pare che qui si possa andare oltre il titolo d'intrattenimento un tantino fine a se stesso.
Diciamo che di per sé, "La congiura degli innocenti" non mi ha soddisfatto come quasi tutti gli altri titoli hitchcockiani. E' una di quelle pellicole in cui i personaggi parlano tantissimo e fanno fatica a mettere insieme i pezzi del puzzle - a differenza dello spettatore -, come bloccati da un torpore mentale che aumenta il protrarsi di tutta l'assurdità imbastita dal racconto per una francamente intollerabile lunghezza di tempo. Senza contare la natura circolare della storia, per cui la fine ci porterà essattamente alla situazione di partenza, con una certa dose di sadismo della sceneggiatura.
Il cast è intrigante (c'è una giovanissima Shirley MacLaine al suo esordio cinematografico), avvantaggiato dal fascino delle vecchie produzioni hollywoodiane. Sembra di assistere più ad una pièce teatrale che ad un prodotto per il grande schermo; in ogni caso le scene migliori sono quelle di gruppo, che beneficiano di un'esasperazione minore del racconto, per una scorrevolezza decisamente apprezzabile.
Tutto sommato comunque, per quanto non sia un brutto film, sono rimasto deluso. Mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso, sulla scorta delle altre pellicole di Hitchcock che ho visto fino ad ora. Tra queste, "La congiura degli innocenti" mi ha ricordato sicuramente "Topaz", un altro titolo del regista che non ho particolarmente amato. Niente di grave, aspetterò di lasciarmi sorprendere da qualche altro piccolo capolavoro hitchcockiano in futuro.
Ps. Vincitore di un Golden Globe per Shirley MacLaine nella categoria oggi inesistente Most Promising Newcomer - Female.
Cast: Edmund Gwenn, John Forsythe, Shirley MacLaine, Mildred Natwick, Mildred Dunnock, Jerry Mathers, Royal Dano.
Box Office: $3.5 milioni
Consigli: Nella filmografia del mitico Alfred Hitchcock ci sono cult e pellicole senza tempo, come titoli che semplicemente seguono la loro natura intrinseca, ovvero quella di normale film. "La congiura degli innocenti" ricade in questo gruppo di film che non sono di minor valore, semplicemente non possono esserci solo capolavori. Quindi sì, si può vedere, ma limitatamente ad un esigenza di intrattenimento vintage garbato e di mestiere. Per il cult, guardare altrove.
Parola chiave: Salma.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1331: "La congiura degli innocenti" (1955) di Alfred Hitchcock
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Se non fosse che è Hitchcock, sembrerebbe una qualsiasi commedia degli equivoci.
In tutta onestà "The Trouble with Harry" mi è sembrato più un esercizio di stile che il lavoro appassionato di un regista che brama di raccontare una storia. Già di per sé il racconto è un po' fiacco, poi si manca di ritmo e pathos e il risultato finale non è come me lo sarei aspettato. Certo, da questo regista pretendo e mi aspetto sempre moltissimo, in ogni caso non mi pare che qui si possa andare oltre il titolo d'intrattenimento un tantino fine a se stesso.
Diciamo che di per sé, "La congiura degli innocenti" non mi ha soddisfatto come quasi tutti gli altri titoli hitchcockiani. E' una di quelle pellicole in cui i personaggi parlano tantissimo e fanno fatica a mettere insieme i pezzi del puzzle - a differenza dello spettatore -, come bloccati da un torpore mentale che aumenta il protrarsi di tutta l'assurdità imbastita dal racconto per una francamente intollerabile lunghezza di tempo. Senza contare la natura circolare della storia, per cui la fine ci porterà essattamente alla situazione di partenza, con una certa dose di sadismo della sceneggiatura.
Il cast è intrigante (c'è una giovanissima Shirley MacLaine al suo esordio cinematografico), avvantaggiato dal fascino delle vecchie produzioni hollywoodiane. Sembra di assistere più ad una pièce teatrale che ad un prodotto per il grande schermo; in ogni caso le scene migliori sono quelle di gruppo, che beneficiano di un'esasperazione minore del racconto, per una scorrevolezza decisamente apprezzabile.
Tutto sommato comunque, per quanto non sia un brutto film, sono rimasto deluso. Mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso, sulla scorta delle altre pellicole di Hitchcock che ho visto fino ad ora. Tra queste, "La congiura degli innocenti" mi ha ricordato sicuramente "Topaz", un altro titolo del regista che non ho particolarmente amato. Niente di grave, aspetterò di lasciarmi sorprendere da qualche altro piccolo capolavoro hitchcockiano in futuro.
Ps. Vincitore di un Golden Globe per Shirley MacLaine nella categoria oggi inesistente Most Promising Newcomer - Female.
Cast: Edmund Gwenn, John Forsythe, Shirley MacLaine, Mildred Natwick, Mildred Dunnock, Jerry Mathers, Royal Dano.
Box Office: $3.5 milioni
Consigli: Nella filmografia del mitico Alfred Hitchcock ci sono cult e pellicole senza tempo, come titoli che semplicemente seguono la loro natura intrinseca, ovvero quella di normale film. "La congiura degli innocenti" ricade in questo gruppo di film che non sono di minor valore, semplicemente non possono esserci solo capolavori. Quindi sì, si può vedere, ma limitatamente ad un esigenza di intrattenimento vintage garbato e di mestiere. Per il cult, guardare altrove.
Parola chiave: Salma.
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martedì 8 luglio 2014
Film 739 - Walk of Shame
Curioso di vedere questo film, soprattutto per la sua protagonista!
Film 739: "Walk of Shame" (2014) di Steven Brill
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Quando ho visto il film il titolo italiano non era ancora uscito e per fortuna: oltre ad essere la solita scelta imbarazzante e priva di contestualizzazione, "Una notte in giallo" fa riferimento solamente al vestito che indossa la protagonista e non c'entra nulla con il genere giallo, in quanto questa pellicola è una commedia e demenziale e degli equvoci. Era meglio lasciare il titolo originale che rende perfettamente l'idea...
Premessa fatta, per quanto questa pellicola non sia esattamente un capolavoro - per dire: è meno divertente e pazzo di "Notte folle a Manhattan" -, ammetto di essermelo goduto. Le situazioni assurde ci sono, Elizabeth Banks (una tra le attrici attualmente pi sottovalutate) è perfetta e, tutto sommato, il risultato finale è conforme alle aspettative di prodotto commerciale che fa leva su divertimento facile, equivoci imbarazzanti e una superficialità distensiva. Ovvero: piacevole e senza pretese.
Considerato quello che ci propinano oggigiorno spacciandolo per buon cinema (o tentando) e quanto spesso anche la medicrità sia premiata con ottimi incassi, mi ha stupido scoprire il deludente risultato al box-office, anche se il quasi inesistente incasso americano è dovuto al fatto che il film ha ricevuto solamente una distribuzione limitata e una direttissima realizzazione in DVD, mentre fuori dall'America la distribuzione è stata normale, ma necessariamente gli incassi sono inferiori. In ogni caso, con un budget da 15 milioni di dollari, il buco nell'acqua è evidente. Certamente il cambio di casa di distrubuzione ha generato intoppi.
In ogni caso "Walk of Shame" è assurdo quanto basta per far passare piacevolmente i 95 minuti della sua durata, anche se non porta assolutamente nulla di nuovo sullo schermo e vale soprattutto per la presenza della sua brava protagonista, in grado da sola di trascinare l'intera "baracca" e uscirne assolutamente fantastica!
Box Office: $5,565,259
Consigli: Nottata folle, colma di imprevisti e situazioni estreme per la povera Meghan che sogna di diventare volto telvisivo delle news nazionali. Dovrà passare attraverso il suo personalissimo inferno per arrivare al colloquio della carriera e dovrà riuscirci senza macchina, senza portafogli, senza documenti e, soprattutto, post sbronza (con rimorchio) e vestita troppo sexy per non sembrare una prostituta. Premesse carine - anche se già viste -, realizzazione accettabile e Elizabeth Banks sempre sul pezzo per una pellicola tutto sommato carina e ottima per una serata spensierata. Se cercate qualcosa per spegnere il cervello questo è il titolo che fa per voi. In Italia dal 24 luglio.
Parola chiave: Lavoro.
Trailer
Bengi
Film 739: "Walk of Shame" (2014) di Steven Brill
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Quando ho visto il film il titolo italiano non era ancora uscito e per fortuna: oltre ad essere la solita scelta imbarazzante e priva di contestualizzazione, "Una notte in giallo" fa riferimento solamente al vestito che indossa la protagonista e non c'entra nulla con il genere giallo, in quanto questa pellicola è una commedia e demenziale e degli equvoci. Era meglio lasciare il titolo originale che rende perfettamente l'idea...
Premessa fatta, per quanto questa pellicola non sia esattamente un capolavoro - per dire: è meno divertente e pazzo di "Notte folle a Manhattan" -, ammetto di essermelo goduto. Le situazioni assurde ci sono, Elizabeth Banks (una tra le attrici attualmente pi sottovalutate) è perfetta e, tutto sommato, il risultato finale è conforme alle aspettative di prodotto commerciale che fa leva su divertimento facile, equivoci imbarazzanti e una superficialità distensiva. Ovvero: piacevole e senza pretese.
Considerato quello che ci propinano oggigiorno spacciandolo per buon cinema (o tentando) e quanto spesso anche la medicrità sia premiata con ottimi incassi, mi ha stupido scoprire il deludente risultato al box-office, anche se il quasi inesistente incasso americano è dovuto al fatto che il film ha ricevuto solamente una distribuzione limitata e una direttissima realizzazione in DVD, mentre fuori dall'America la distribuzione è stata normale, ma necessariamente gli incassi sono inferiori. In ogni caso, con un budget da 15 milioni di dollari, il buco nell'acqua è evidente. Certamente il cambio di casa di distrubuzione ha generato intoppi.
In ogni caso "Walk of Shame" è assurdo quanto basta per far passare piacevolmente i 95 minuti della sua durata, anche se non porta assolutamente nulla di nuovo sullo schermo e vale soprattutto per la presenza della sua brava protagonista, in grado da sola di trascinare l'intera "baracca" e uscirne assolutamente fantastica!
Box Office: $5,565,259
Consigli: Nottata folle, colma di imprevisti e situazioni estreme per la povera Meghan che sogna di diventare volto telvisivo delle news nazionali. Dovrà passare attraverso il suo personalissimo inferno per arrivare al colloquio della carriera e dovrà riuscirci senza macchina, senza portafogli, senza documenti e, soprattutto, post sbronza (con rimorchio) e vestita troppo sexy per non sembrare una prostituta. Premesse carine - anche se già viste -, realizzazione accettabile e Elizabeth Banks sempre sul pezzo per una pellicola tutto sommato carina e ottima per una serata spensierata. Se cercate qualcosa per spegnere il cervello questo è il titolo che fa per voi. In Italia dal 24 luglio.
Parola chiave: Lavoro.
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giovedì 26 giugno 2014
Film 733 - Tutta colpa del vulcano
Un film per accompagnare una serata casalinga!
Film 733: "Tutta colpa del vulcano" (2013) di Alexandre Coffre
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Commedia divertente e spensierata, carica di situazioni comiche che beneficiano di un ottimo duo di attori in grado di sostenere l'intera pellicola sulle loro spalle. Pellicola che, diciamocelo, per una volta beneficia di un titolo, sì, banale, ma almeno pronunciabile: l'originale è "Eyjafjallajökull" (il nome del vulcano in questione). Valérie Bonneton e Dany Boon sono una coppia affiatatissima sullo schermo e riescono nell'impresa di risultare simpaticissimi e odiosi allo stesso tempo, a seconda del (travagliato) momento che il loro personaggio sta vivendo. Valérie e Alain, ex sposi ora divorziatissimi, si ritroveranno in viaggio insieme verso il matrimonio della figlia in Grecia, costretti dal vulcano ad abbandonare ogni speranza di raggiungere la destinazione in aereo. Comincerà, così, una roccambolesca avventura on the road tra bisticci, litigi, tentativi di fregarsi a vicenda e personaggi surreali il culmine dei quali sarà uno santone che viaggia su una roulotte che in realtà è una chiesa.
Simpatico, davvero ben realizzato e con i giusti tempi comici. Una produzione europea che non ha nulla da invidiare a quelle americane e un Dany Boon sempre più lanciato a livello internazionale. Dopo "Giù al nord", "Niente da dichiarare?", "Un piano perfetto" e "Supercondriaco", infatti, l'attore comincia ad essere punto di riferimento dell'attuale commedia francese, in grado di essere non solo esportata all'estero, ma anche copiata (vedi "Benvenuti al sud")!
Box Office: 1.787.433 € (Francia) + 391.132 € (ad oggi in Italia)
Consigli: Molto carino e anche divertente. Finale meno scontato del previsto, ottima coppia di attori, gag riuscite e risultato finale buono. E' un esempio di commedia che vale la pena di vedere. Per una serata spensierata e piacevole.
Parola chiave: Matrimonio.
Trailer
Bengi
Film 733: "Tutta colpa del vulcano" (2013) di Alexandre Coffre
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Commedia divertente e spensierata, carica di situazioni comiche che beneficiano di un ottimo duo di attori in grado di sostenere l'intera pellicola sulle loro spalle. Pellicola che, diciamocelo, per una volta beneficia di un titolo, sì, banale, ma almeno pronunciabile: l'originale è "Eyjafjallajökull" (il nome del vulcano in questione). Valérie Bonneton e Dany Boon sono una coppia affiatatissima sullo schermo e riescono nell'impresa di risultare simpaticissimi e odiosi allo stesso tempo, a seconda del (travagliato) momento che il loro personaggio sta vivendo. Valérie e Alain, ex sposi ora divorziatissimi, si ritroveranno in viaggio insieme verso il matrimonio della figlia in Grecia, costretti dal vulcano ad abbandonare ogni speranza di raggiungere la destinazione in aereo. Comincerà, così, una roccambolesca avventura on the road tra bisticci, litigi, tentativi di fregarsi a vicenda e personaggi surreali il culmine dei quali sarà uno santone che viaggia su una roulotte che in realtà è una chiesa.
Simpatico, davvero ben realizzato e con i giusti tempi comici. Una produzione europea che non ha nulla da invidiare a quelle americane e un Dany Boon sempre più lanciato a livello internazionale. Dopo "Giù al nord", "Niente da dichiarare?", "Un piano perfetto" e "Supercondriaco", infatti, l'attore comincia ad essere punto di riferimento dell'attuale commedia francese, in grado di essere non solo esportata all'estero, ma anche copiata (vedi "Benvenuti al sud")!
Box Office: 1.787.433 € (Francia) + 391.132 € (ad oggi in Italia)
Consigli: Molto carino e anche divertente. Finale meno scontato del previsto, ottima coppia di attori, gag riuscite e risultato finale buono. E' un esempio di commedia che vale la pena di vedere. Per una serata spensierata e piacevole.
Parola chiave: Matrimonio.
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venerdì 20 settembre 2013
Film 586 - Colpi di fulmine
Anche in questo caso sono finito a guardare il film solo perchè non avevo praticamente altra scelta (il catalogo di film in streaming di Sky non è esattamente di mio gradimento...).
Film 586: "Colpi di fulmine" (2012) di Neri Parenti
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi (che ha dormito)
Pensieri: Sarò breve. Il film è diviso in due parti: la prima con De Sica, Arisa e la Ranieri, la seconda con Lillo & Greg. Per quanto io stesso ne sia sconvolto, ho apprezzato solamente la prima, con un'Arisa giusta per la parte e un De Sica anche simpatico (nonostante le solite smorfie, il solito personaggio). Lillo & Greg li avrei presi a schiaffi.
Passo e chiudo.
Consigli: Decisamente una pellicola evitabile, anche se devo ammettere che il primo tempo non mi è dispiaciuto. Chiaramente mi aspettavo una totale idiozia da cerebrolesi, quindi il fatto che sia solo una totale idiozia ha certamente aiutato a migliorare la mia impressione totale. Comunque, ripteto, meglio guardare altro, possibilmente con nessuno di questo cast presente.
Parola chiave: Chiesa cattolica.
Trailer
Bengi
Film 586: "Colpi di fulmine" (2012) di Neri Parenti
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi (che ha dormito)
Pensieri: Sarò breve. Il film è diviso in due parti: la prima con De Sica, Arisa e la Ranieri, la seconda con Lillo & Greg. Per quanto io stesso ne sia sconvolto, ho apprezzato solamente la prima, con un'Arisa giusta per la parte e un De Sica anche simpatico (nonostante le solite smorfie, il solito personaggio). Lillo & Greg li avrei presi a schiaffi.
Passo e chiudo.
Consigli: Decisamente una pellicola evitabile, anche se devo ammettere che il primo tempo non mi è dispiaciuto. Chiaramente mi aspettavo una totale idiozia da cerebrolesi, quindi il fatto che sia solo una totale idiozia ha certamente aiutato a migliorare la mia impressione totale. Comunque, ripteto, meglio guardare altro, possibilmente con nessuno di questo cast presente.
Parola chiave: Chiesa cattolica.
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lunedì 12 novembre 2012
Film 478 - L'ammiratore segreto
E questo ci è stato raccomandato: i fans degli anni '80 aumentano!
Film 478: "L'ammiratore segreto" (1985) di David Greenwalt
Visto: dal computer di Paola
Lingua: italiano
Compagnia: Paola
Pensieri: ...e di questa pellicola non avevo mai sentito parlare. Tanto meglio, una piccola scoperta. Sia perchè il film è carino, sia perchè tra i suoi attori principali (anche in locandina) c'è Kelly Preston, moglie del sempre più in mezzo al gossip John Travolta. Siccome con lei non avevo mai visto alcun film, ero curioso di capire quanto potesse essere terribile una che ha come sole nomination segnalate da IMDb quelle ai Razzie Awards (di cui uno vinto).
Detto questo, devo ammettere che lei in questo caso non è così pessima come potevo pensare ed è perfetta per il ruolo di bellona stupida tutta moda e sentimenti preconfezionati. Tra l'altro, aggiungo, è bella davvero.
Ma al di là di lei c'è una storia buffa, commedia degli equivoci che più palese non si può, un tipo di racconto che al giorno d'oggi non 'rapisce' più nessuno, ma ha comunque il suo fascino pensando che il film ha quasi 30 anni.
La storia, infatti, vede una lettera d'amore anonima passare di mano in mano raggiungendo, sì, il suo originario destinatario, ma compiendo anche una serie di giri involontari causati da un passamano curioso che produce una serie innumerevole di incomprensioni e fraintendimenti che danno colore a tutta la storia.
Già, perchè "Secret Admirer" ruota poi intorno solo a questo, lasciando percepire un senso di vuoto per tutto il resto che fa supporre una scarsità di idee di fondo. Per carità, non c'è alcun trucco né pretesa di spacciare questo prodotto per qualcosa che non è, quindi, a regole chiare per tutti, non c'è motivo di non godersi la visione. Tra l'altro il senso nostalgico innescato dalla lettera cartacea come mezzo di comunicazione tra innamorati, la tenerezza degli 'inesperti' protagonisti, quell'ingenuità che la gioventù di oggi sembra aver perso... Fa tutto parte di un'operazione nostalgia che trovo fare molta presa su di me. Magari per alcuni può risultare fastidiosa od ormai obsoleta, ma noto sempre di più immergendomi in questo tuffo nel passato, che la cinematografia teen anni '80 mi piace senza riserve.
L'unica vera questione che vorrei sollevare su questa pellicola riguarda i due protagonisti principali C. Thomas Howell e Lori Loughlin: sono mosci, senza appeal e veramente monoespressivi. Peccato aver ceduto ad una scelta così poco azzeccata quando poi il personaggio della Preston funziona talmente bene da oscurarli nonostante il ruolo secondario.
Per il resto tutto bene: carino, simpatico e assolutamente senza pretese.
Box office pessimo: solo $8,622,757 di incasso (ma 2 di spesa per produrlo).
Consigli: Un altro tassello a comporre il puzzle della cinematografia '80s. E' nel puro stile del filone cinematografia per adolescenti tra l'arrapato e il romantico, carino per certe situazioni comiche esasperate e un retrogusto nostalgico che regala comunque un sorriso. Da vedere con gli amici.
Parola chiave: Lettera.
Trailer
BB
Film 478: "L'ammiratore segreto" (1985) di David Greenwalt
Visto: dal computer di Paola
Lingua: italiano
Compagnia: Paola
Pensieri: ...e di questa pellicola non avevo mai sentito parlare. Tanto meglio, una piccola scoperta. Sia perchè il film è carino, sia perchè tra i suoi attori principali (anche in locandina) c'è Kelly Preston, moglie del sempre più in mezzo al gossip John Travolta. Siccome con lei non avevo mai visto alcun film, ero curioso di capire quanto potesse essere terribile una che ha come sole nomination segnalate da IMDb quelle ai Razzie Awards (di cui uno vinto).
Detto questo, devo ammettere che lei in questo caso non è così pessima come potevo pensare ed è perfetta per il ruolo di bellona stupida tutta moda e sentimenti preconfezionati. Tra l'altro, aggiungo, è bella davvero.
Ma al di là di lei c'è una storia buffa, commedia degli equivoci che più palese non si può, un tipo di racconto che al giorno d'oggi non 'rapisce' più nessuno, ma ha comunque il suo fascino pensando che il film ha quasi 30 anni.
La storia, infatti, vede una lettera d'amore anonima passare di mano in mano raggiungendo, sì, il suo originario destinatario, ma compiendo anche una serie di giri involontari causati da un passamano curioso che produce una serie innumerevole di incomprensioni e fraintendimenti che danno colore a tutta la storia.
Già, perchè "Secret Admirer" ruota poi intorno solo a questo, lasciando percepire un senso di vuoto per tutto il resto che fa supporre una scarsità di idee di fondo. Per carità, non c'è alcun trucco né pretesa di spacciare questo prodotto per qualcosa che non è, quindi, a regole chiare per tutti, non c'è motivo di non godersi la visione. Tra l'altro il senso nostalgico innescato dalla lettera cartacea come mezzo di comunicazione tra innamorati, la tenerezza degli 'inesperti' protagonisti, quell'ingenuità che la gioventù di oggi sembra aver perso... Fa tutto parte di un'operazione nostalgia che trovo fare molta presa su di me. Magari per alcuni può risultare fastidiosa od ormai obsoleta, ma noto sempre di più immergendomi in questo tuffo nel passato, che la cinematografia teen anni '80 mi piace senza riserve.
L'unica vera questione che vorrei sollevare su questa pellicola riguarda i due protagonisti principali C. Thomas Howell e Lori Loughlin: sono mosci, senza appeal e veramente monoespressivi. Peccato aver ceduto ad una scelta così poco azzeccata quando poi il personaggio della Preston funziona talmente bene da oscurarli nonostante il ruolo secondario.
Per il resto tutto bene: carino, simpatico e assolutamente senza pretese.
Box office pessimo: solo $8,622,757 di incasso (ma 2 di spesa per produrlo).
Consigli: Un altro tassello a comporre il puzzle della cinematografia '80s. E' nel puro stile del filone cinematografia per adolescenti tra l'arrapato e il romantico, carino per certe situazioni comiche esasperate e un retrogusto nostalgico che regala comunque un sorriso. Da vedere con gli amici.
Parola chiave: Lettera.
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martedì 5 aprile 2011
Film 238 - Una notte con Beth Cooper
Che le commedie americane mi piacciano non è certo una novità. Da questa, però, non sapevo cosa aspettarvi. Vuoi per il basso richiamo mediatico o per il poco incasso commerciale, insomma, temevo nella fregatura. E invece...

Film 238: "Una notte con Beth Cooper" (2009) di Chris Columbus
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Hayden Panettiere è, di primo acchito, piuttosto carina. Bionda dallo sguardo un po' misto pazzo-fatale, giovane e curata, bellissimi occhi.
Peccato che, a ben guardare, risultino una serie di elementi meno armonici del previsto. Testa gigante (sicuramente anche dovuta all'acconciatura cotonato-voluminosa) e corpo piccolo, braccia tozze, un'idea di insieme che ricorda qualche tracca di nanismo.
Sorvolato l'effetto - un po' deludente all'inizio - della bambolina sexy in realtà a volte vagamente impacciata (guardarla guidare un Hammer fa uno strano effetto), ci si ritrova davanti ad una commedia a basso budget (neanche 20ml di $) piuttosto divertente e fuori dagli schemi.
La regia di Chris Columbus ("Mamma, ho perso l'aereo", "Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre", "Harry Potter" 1 e 2, "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: Il ladro di fulmini") è piuttosto impersonale, a dire il vero, ed è il connubio trama-attori a farla da padrone.
Molto fisico nella sua interpretazione lo sconosciuto (e drammaticamente divertente-sfigato) Paul Rust; la Panettiere stessa, a sorpresa, ha negli occhi quella scintilla folle che il suo personaggio richiede; i personaggi spalla molto divertenti anche se sicuramente convenzionali.
Come si diceva, sceneggiatura azzeccata e scoppiettante - che naturalmente ricade nell'happy end di categoria - che ingrana soprattutto nelle situazioni più estreme e fuori dagli schemi.
La notte di Mr. Nerd Denis Cooverman/Rust con Miss Beth Cooper/Panettiere non sarà per niente una passeggiata, ma valrà sicuramente il 'prezzo del biglietto'. Ovviamente viene iserita anche una parte più ponderata e tendente-introspettiva (omosessualità, vita dopo il college, università, futuro), ma non rovina troppo il sapore spensierato di un prodotto easy come questo.
Di fatto un mix divertente per una leggerissima commedia generazionale (a tratti grottesca) dei maldestri equivoci che, fortunatamente, lascia con un sorriso (spensierato) sulle labbra.
Ps. Questo film ricorda molto "Easy A" con Emma Stone!
Consigli: Assolutamente un film da vedere in compagnia per farsi quattro risate!
Parola chiave: Beth Cooper.
Trailer
Ric

Film 238: "Una notte con Beth Cooper" (2009) di Chris Columbus
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Hayden Panettiere è, di primo acchito, piuttosto carina. Bionda dallo sguardo un po' misto pazzo-fatale, giovane e curata, bellissimi occhi.
Peccato che, a ben guardare, risultino una serie di elementi meno armonici del previsto. Testa gigante (sicuramente anche dovuta all'acconciatura cotonato-voluminosa) e corpo piccolo, braccia tozze, un'idea di insieme che ricorda qualche tracca di nanismo.
Sorvolato l'effetto - un po' deludente all'inizio - della bambolina sexy in realtà a volte vagamente impacciata (guardarla guidare un Hammer fa uno strano effetto), ci si ritrova davanti ad una commedia a basso budget (neanche 20ml di $) piuttosto divertente e fuori dagli schemi.
La regia di Chris Columbus ("Mamma, ho perso l'aereo", "Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre", "Harry Potter" 1 e 2, "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: Il ladro di fulmini") è piuttosto impersonale, a dire il vero, ed è il connubio trama-attori a farla da padrone.
Molto fisico nella sua interpretazione lo sconosciuto (e drammaticamente divertente-sfigato) Paul Rust; la Panettiere stessa, a sorpresa, ha negli occhi quella scintilla folle che il suo personaggio richiede; i personaggi spalla molto divertenti anche se sicuramente convenzionali.
Come si diceva, sceneggiatura azzeccata e scoppiettante - che naturalmente ricade nell'happy end di categoria - che ingrana soprattutto nelle situazioni più estreme e fuori dagli schemi.
La notte di Mr. Nerd Denis Cooverman/Rust con Miss Beth Cooper/Panettiere non sarà per niente una passeggiata, ma valrà sicuramente il 'prezzo del biglietto'. Ovviamente viene iserita anche una parte più ponderata e tendente-introspettiva (omosessualità, vita dopo il college, università, futuro), ma non rovina troppo il sapore spensierato di un prodotto easy come questo.
Di fatto un mix divertente per una leggerissima commedia generazionale (a tratti grottesca) dei maldestri equivoci che, fortunatamente, lascia con un sorriso (spensierato) sulle labbra.
Ps. Questo film ricorda molto "Easy A" con Emma Stone!
Consigli: Assolutamente un film da vedere in compagnia per farsi quattro risate!
Parola chiave: Beth Cooper.
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Una notte con Beth Cooper
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