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martedì 22 luglio 2025

Film 2373 - The Monkey

Intro: I was curious to watch this movie, especially because it's a horror + it seemed the critics enjoyed it, so when I got a chance I gave it a go.

Film 2373
: "The Monkey" (2025), Osgood Perkins
Watched on: My computer
Language: English
Watched with: No one
Thoughts: I mean, I did enjoy it overall, but the overpromising marketing campaign kinda ruined this movie for me a bit.
First, yeah I liked "Longlegs" enough, but not as much as everybody else did, so the appeal of seeing the same director returning for another hell of a ride only worked so far with me. Additionally, I'm always a bit sceptical with new projects that adapt Stephen King's body of work. They usually don't work great.
Horror movies aren't easy to make, especially these days, so kudos to "The Monkey" for offering an actual horror story. Was I blown away by the end result? No, but I did enjoy the watch. and Theo James is a good lead.
Cast: Theo James, Tatiana Maslany, Christian Convery, Colin O'Brien, Rohan Campbell, Sarah Levy, Adam Scott, Elijah Wood.
Box Office: $68.9 million
Worth a watch?: It's very gruesome and extremely detailed in portraying the various death scenes: for some people works, for others might be a bit intense. If you love the genere and Osgood Perkins's work, tho, it's a nice ride.
Awards: /
Key word: Toy.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 6 novembre 2023

Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King

Intro: Eventone che non mi potevo perdere: la riedizione al cinema di uno dei miei film preferiti in assoluto in occasione dei 20 anni di anniversario dall'uscita.

Film 2214: "The Lord of the Rings: The Return of the King" (2003) di Peter Jackson
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: anche se ero consapevole che si trattasse della versione estesa del film - quella che avevo visto solo una volta nel comfort di casa mia dopo aver comprato i dvd - non avevo considerato che la versione estesa di un film di per sé già lungo 201 minuti avrebbe significato l'uscita dalla sala ad un'ora assurda... Di fatti "The Lord of the Rings: The Return of the King" in versione estesa dura nientemeno che 251 minuti, ovvero più di 4 ore. Però poi va detta la verità: il film non mi ha stancato neanche per un minuto.
Come sempre, infatti, la storia mi ha tenuto letteralmente incollato allo schermo e, anzi, mi ha fatto estremamente piacere rivedere quelle scene eliminate che quasi non ricordavo nemmeno più (a parte quelle con Saruman/Christopher Lee, che avrei preferito fosse inclusa anche nella versione originale della pellicola per dare un senso di chiusura all'arco narrativo del personaggio).
Insomma, per me è sempre bello trovare un momento per tornare nella Terra di Mezzo e, in particolare in questo caso, ho davvero apprezzato tantissimo la possibilità di recuperare nuovamente questo meraviglioso pezzo della storia del cinema moderno che, anche a 20 anni di distanza, funziona ancora meravigliosamente. Ormai un classico.
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Bernard Hill, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Hugo Weaving, Miranda Otto, David Wenham, Karl Urban, John Noble, Andy Serkis, Ian Holm, Christopher Lee, Brad Dourif, Sean Bean.
Box Office: $1.148 miliardi
Vale o non vale: Non per tutti, me ne rendo conto, specialmente la versione estesa. Senza contare che questo è il terzo capitolo di una trilogia, quindi se non si hanno visto le pellicole precedenti, praticamente nulla avrà senso.
Detto questo, se c'è un film per cui valga la pena dare una chance alla versione estesa, questo è sicuramente "The Lord of the Rings: The Return of the King".
Premi: 11 premi Oscar vinti su 11 nomination per Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, colonna sonora, montaggio, costumi, make-up, scenografie, mixaggio sonoro, effetti speciali e canzone originale ("Into the West" cantata da Annie Lennox). 4 Golden Globe vinti su 4 nomination per film, regia, colonna sonora e canzone originale; 12 nomination ai BAFTA - tra cui regia, attore non protagonista (Ian McKellen), montaggio e colonna sonora - e 4 vittorie per Miglior film, sceneggiatura non originale, fotografia ed effetti speciali. 2 vittorie ai Grammy per Best Score Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media e Best Song Written for a Motion Picture, Television or Other Visual Media. 2 vittorie agli MTV Movie + TV Awards per Miglior film e sequenza d'azione (per la battaglia di Gondor).
Parola chiave: Mount Doom.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 24 gennaio 2022

Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello

Intro: Vigilia di Natale a casa di zia (ma da soli) accendiamo la tv e ci sintonizziamo su uno dei miei film preferiti di sempre (che credo addirittura Karen non avesse MAI visto prima!) che fortunatamente passava su uno dei canali. Perfetto regalo di Natale...

Film 2079: "Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello" (2001) di Peter Jackson
Visto: dalla tv di zia
Lingua: italiano
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: Karen si è sorpresa che sapessi quasi tutti i dialoghi a memoria (specialmente la parte in cui c'è Galadriel), ma tant'è, questo è il film che ha dato inizio a tutto per me, la passione per il cinema, la voglia di condividerlo, il piacere di lasciarsi trasportare da una storia ben raccontata. Per me "La Compagnia dell'Anello" è sempre e ancora tutto questo e non importa che 20 anni siano passati, la magia che per me questo film è in grado di suscitare è la stessa del primo giorno.
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Christopher Lee, Hugo Weaving, Sean Bean, Ian Holm, Andy Serkis.
Box Office: $897.7 milioni
Vale o non vale: Noi abbiamo visto la versione estesa che aggiunge mezzora alle originali quasi 3 ore di film. A me non è pesato per nulla, ma mi rendo conto che la sfida non affascini tutti. Per chi ama "Il Signore degli Anelli" non sarà che un altro modo per celebrare questa saga, per tutti gli altri - specialmente chi si dovesse approcciare a questo franchise per la prima volta - consiglio di cominciare dalla versione cinematografica e vedere come va.
Premi: Candidato a 13 Oscar (tra cui Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attore non protagonista per McKellen, canzone originale per "May It Be" di Enya), ne ha vinti 4 per Miglior fotografia, trucco, colonna sonora ed effetti speciali; 4 nomination ai Golden Globes (Film, regia, colonna sonora, canzone originale); candidato a 13 BAFTA, ne ha vinti 3 per Miglior film, regia ed effetti speciali. 2 nomination ai Grammy e vittoria nella categoria Best Score Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Sauron.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 5 agosto 2021

Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring

Intro: Ebbene sì, dopo mesi passati a recuperare i film visti più di recente per dare un tocco un pelo più contemporanea al blog, ecco che si torna indietro nel tempo, così tanto che a momenti fatico a ricordare dove e quando abbia visto le pellicole nella lista... Qualche sforzo in più e ce la posso fare!

Film 1803: "The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring" (2001) di Peter Jackson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ma che volete che vi dica? Ogni tanto mi prende la malinconia e la voglia di rivedere questo primo "Signore degli Anelli", titolo chiave per quando mi riguarda, prima vera pellicola che mi ha fatto innamorare del cinema. Se non l'ho visto una ventina di volta poco ci manca (senza contare tutte le visioni dei vari sequel).
Insomma, inutile ribadire che per me si tratti di un indiscusso capolavoro e anche se sì, oggi gli effetti speciali risultano un tantino datati, il risultato finale è comunque magnifico.

Ps. Poco prima della conclusione della prima parte del mio anno in Nuova Zelanda - ovvero prima di tornare a casa per le feste 2018 - ho coronato il mio segno di andare a visitare il set originale della saga (e quella de "Lo Hobbit").


Pps. Poco prima della conclusione della seconda parte del mio anno in Nuova Zelanda, a Wellington ho visitato gli studios/museo della Weta, la compagnia che ha realizzato gli effetti speciali per tutti i film di Jackson. Un'esperienza magnifica.


Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Christopher Lee, Hugo Weaving, Sean Bean, Ian Holm, Andy Serkis.
Box Office: $897.7 milioni
Vale o non vale: Questo film ha vent'anni ed è ancora un maledetto capolavoro.
So che non a tutti l'idea di passare due ore e mezza seguire un terzo di racconto su un gruppo di nani, elfi, hobbit e orchi possa sembrare allettante, ma per quanto mi riguarda potrei rivedere questa pellicola all'infinito. Liv Tyler stupenda, Cate Blanchett divina nonostante il ruolo brevissimo. Grande cast, magnifica avventura e colonna sonora da manuale.
Premi: Candidato a 13 Oscar (tra cui Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attore non protagonista per McKellen, canzone originale per "May It Be" di Enya), ne ha vinti 4 per Miglior fotografia, trucco, colonna sonora ed effetti speciali; 4 nomination ai Golden Globes (Film, regia, colonna sonora, canzone originale); candidato a 13 BAFTA, ne ha vinti 3 per Miglior film, regia ed effetti speciali. 2 nomination ai Grammy e vittoria nella categoria Best Score Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Anello.

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Bengi

venerdì 15 gennaio 2021

Film 1779 - Grand Piano

Intro: L'avevo scaricato per vederlo con Cobi, ma non c'era stata occasione, per cui l'ho guardato non appena tornato ad Auckland.
Film 1779: "Grand Piano" (2013) di Eugenio Mira
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: mi era tornata voglia di rivedere questo film che, a suo tempo, avevo guardato al cinema. C'è qualcosa in questo "Grand Piano" che mi ricorda molto le atmosfere tese alla Hitchcock e, nonostante la storia non sia particolarmente originale, trovo che l'esecuzione sia particolarmente riuscita e il tono generale della storia azzeccato.
Teso dall'inizio alla fine, capace di bilanciare bene i momenti di pathos con quelli adrenalinici, questa pellicola è un mio personale gioiellino nascosto che ho rivisto con estremo piacere e mia ha lasciato nuovamente soddisfatto. E Elijah Wood, con la sua classica espressione da cane bastonato e spaesato resa tanto popolare grazie al Frodo de "Il signore degli anelli", qui è di nuovo un perfetto protagonista.
Film 693 - Il ricatto
Film 1779 - Grand Piano
Cast: Elijah Wood, John Cusack, Tamsin Egerton, Kerry Bishé, Alex Winter, Allen Leech, Don McManus.
Box Office: $1,618,085
Vale o non vale: Un buon thriller, meno scontato di quanto quanto ci si aspetterebbe, "Grand Piano" funziona principalmente per il suo ritmo incalzante e un'estetica intrigante che concepisce ogni inquadratura con una precisione totalmente votata all'estetica complessiva del progetto. Forse la storia risente di un antagonista troppo da film d'azione hollywoodiano - per il cui ruolo non avrei francamente puntato su John Cusack - anche se tutto sommato il film funziona in generale molto bene. E, sopresa, la sceneggiatura è di Damien Chazelle. Da vedere.
Premi: /
Parola chiave: Chiave.
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Bengi

martedì 2 ottobre 2018

Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring

Intro: One of my favourite movies of all time. There's no need to have an excuse to watch it all over again.
Film 1515: "The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring" (2001), Peter Jackson
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: perfectly directed and acted, the first film of this trilogy is the one that made me fall in love with the movies. It's epic, it's entertaining and brilliant, outstandingly crafted thanks to the work of motion picture industry artists, and I think it pays a perfect homage to the book;
visual effects are still stunning even though it's a 17 years old work. The soundtrack is simply amazing and it manages to balance the action sequences with the romantic or quieter moments. Howard Shore and Enya did a great job;
Peter Jackson leads this picture perfectly: I'm still getting excited every time I watch this movie thanks to his great vision and talent.
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Liv Tyler, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Christopher Lee, Hugo Weaving, Sean Bean, Ian Holm, Andy Serkis.
Box Office: $871.5 milion
Worth watching?: Between "The Lord of the Rings" trilogy and "The Hobbit" one I have always preferred the first. It's groundbreaking, absolutely entertaining and magical at the same time. So if you love J.R.R. Tolkien, fantasy or you're simply looking for a good story, start with "The Fellowship of the Ring" and don't stop until the Ring of Power has been destroyed.
Awards: 4 Oscars win out of 13 nominations (Best Cinematography, Best Makeup, Best Music, Original Score, Best Effects, Visual Effects), 4 Golden Globes nominations (Best Motion Picture - Drama, Director, Score, Song), and 5 BAFTAs win (Best Film, Best Direction, the Audience Award, Best Special Effects, Best Make-up).
Key word: Moria.

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Bengi

venerdì 22 giugno 2018

Film 1500 - Eternal Sunshine of the Spotless Mind

Intro: Uno dei titoli più assurdi della storia del cinema – in italiano tradotto in maniera criminale – per uno dei film più complessi e poetici. Era una vita che volevo rivedere questo film.
Film 1500: "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" (2004) di Michel Gondry
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: sembrerebbe facile riassumere questa pellicola in poche parole, pressappoco così: lui e lei si amano, ma lei si stufa e decide di farsi cancellare la memoria per dimenticarlo; stessa cosa pianifica di fare lui, ma l’amore è troppo forte e la storia si ripete.
Nel mezzo, però, c’è un vero e proprio micromondo, una storia intricata fatta di immagini e suoni e ricordi e traumi e sentimenti e musica. Non è facile spiegare in realtà questo film a chi non l’ha visto, perché più che qualcosa cui siamo abituati, si tratta di un percorso frammentato e apparentemente incoerente, fatto di sensazioni e suggestioni infinite, per un risultato finale potentissimo e bellissimo che vale davvero la pena di vedere (più che di raccontare).
Cast: Jim Carrey, Kate Winslet, Kirsten Dunst, Mark Ruffalo, Elijah Wood, Tom Wilkinson.
Box Office: $72.3 milioni
Vale o non vale: piccolo gioiello di genialità, “Eternal Sunshine of the Spotless Mind” è quasi una poesia fatta a film (grande Gondri) narrata tramite le grandissime performance di Jim Carrey e Kate Winslet.
Premi: Oscar alla sceneggiatura su due candidature totali (l'altra per la Miglior attrice protagonista); 4 candidature ai Golden Globes (Miglior commedia, attore e attrice protagonisti, sceneggiatura); 6 nomination ai BAFTA e due vittorie per sceneggiatura e montaggio.
Parola chiave: Montaulk.

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Bengi

sabato 4 febbraio 2017

Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re

Poe recupera "Il Signore degli Anelli" parte 3 e definitivamente la saga più bella di sempre.

Film 1295: "Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re" (2003) di Peter Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: E' in assoluto uno dei miei film preferiti, nonché il capitolo conclusivo della mia saga preferitissima, il che rende ancora più strano che, ad oggi, non avessi mai affrontato la visione de "Il ritorno del re" sul blog. A quasi 1300 recensioni dall'inizio, recupero questa assurda mancanza.
Certamente una delle motivazioni che ha influito è da ricondursi alla lunghezza della pellicola che, con i suoi 200 min di durata, non favorisce una visione ripetuta; in aggiunta ho visto e rivisto tantissime volte questo titolo, senza contare che difficilmente lo prendo in considerazione senza aver riguardato precedentemente anche i primi due episodi. Insomma, un concorso di colpe.
Al di là di questo, comunque, "The Lord of the Rings: The Return of the King" è un capolavoro, un film assolutamente spettacolare con grandissime scene d'azione a favore di un intrattenimento che nasconde la lunghezza del film e non fa accorgere di quanto tempo sia passato (e di quanto ne sia stato dedicato alle battaglie!), cosicché alla fine si ha la consapevolezza di una lunghissima avventura, ma non la stanchezza richiesta da un sacrificio. Certo, dopo tanti anni che non riprendevo questa storia mi sono accorto che effettivamente i molteplici finali interminabili sono un po' eccessivi - soprattutto per lo spettatore occasionale non particolarmente fan -, ma la buona dose di fedeltà con il libro che il finale di Jackson consegna alla platea mi lascia sempre con lacrimucce e una certa dose di soddisfazione.
Dopo i tanti momenti passati ad introdurci alla battaglia finale, allo scontro con Sauron, alla scalata del Monte Fato, alla distruzione dell'Unico Anello, alla presentazione di tutti i personaggi, le casate e i singoli contesti, la storia qui/ora diventa particolarmente lineare e comprensibile nonostante le numerose trame e sottotrame parallele che si intrecciano, rendendo così forse questo terzo capitolo non solo il più soddisfacente dei tre da guardare - del resto è quello dove tutto ha fine -, ma anche il più facile da seguire anche senza introduzioni varie. Nel primo "La compagnia dell'Anello" andavano presentati tutti i protagonisti e gli antagonisti, oltre che i giochi di potere e la posta in gioco; nel secondo "Le due torri" si portava avanti una storia già cominciata verso la narrazione di un racconto inconcluso; è con questo terzo capitolo, insomma, che si trova il senso compiuto, che si può valutare nel complesso l'opera di Peter Jackson ispirata a quella di Tolkien. E il risultato finale è francamente sbalorditivo.
Jackson, tra l'altro, ha anche il grande merito di aver realizzato una trilogia particolarmente dinamica, concependo le inquadrature così da combinare un puzzle armonioso e compatto, mai internamente in conflitto, il che conferisce una grande unità al risultato finale e un certo dinamismo esaltante che in tante scene conferisce quel qualcosa in più.
Altro punto a favore del film, naturalmente, gli effetti speciali. Considerando che l'anno di uscita risale a 14 anni fa, la spettacolarità delle scene è ancora intatta. L'esercito dei Morti, il Re stregone di Angmar, le Aquile, l'interno del Monte Fato, il ragno Shelob e, naturalmente, Gollum (di cui ci è raccontata la storia nel prologo) sono tutti elementi che vivono grazie alla computer grafica e al lavoro magistrale di un team capace, negli anni, di mettere in scena la fantasia di Tolkien e rendere loro giustizia. Perfetta anche la colonna sonora di Howard Shore - della quale consiglio la traccia "Minas Tirith" - e molto dolce, anche se triste, la "Into The West" che Annie Lennox canta durante i titoli di coda. Per quanto riguarda la recitazione, invece, credo siano state un po' sottovalutate le interpretazioni di Sean Astin (Sam) e Andy Serkis (Gollum), qui particolarmente efficaci e di impatto; Elijah Wood (Frodo) ha effettivamente la tendenza all'unica espressione di dolore misto costante stupore misto fatica e psicodispersione, anche se alla fine sappiamo che tra tutti è certamente quello che ha un maggior conflitto interiore senza fine.
Insomma, per concludere: "Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re" è il capitolo conclusivo perfetto di una trilogia magica a cui sarò per sempre legato. Un film bellissimo, spesso poetico nonostante preveda un numero altissimo di scene d'azione, un vero e proprio viaggio che parla di amicizia, valori e qualcosa per cui valga la pena lottare. Qui è la libertà e la Terra di Mezzo, al giorno d'oggi potrebbe essere tante altre cose. In aggiunta alla libertà di ognuno di noi.
Ps. 11 premi Oscar vinti: Miglior film, regia, sceneggiatura, scenografia, montaggio, fotografia, costumi, effetti speciali, missaggio sonoro, colonna sonora e canzone originale. 11 è il maggior numero di premi vinti di sempre e sono solo 3 le pellicole che li hanno ottenuti fino ad ora, ovvero "Ben-Hur", "Titanic" e questo film. Una chance quest'anno ce l'ha "La La Land" che, con 14 nomination, è alla pari con le candidature ottenute da "Titanic" ed "Eva contro Eva", nonché il favorito come Miglior film. Onestamente non so se riuscirà a trionfare in tutte le candidature, ma di sicuro non faticherà a sbancare.
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Bernard Hill, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Hugo Weaving, Miranda Otto, David Wenham, Karl Urban, John Noble, Andy Serkis, Ian Holm, Sean Bean.
Box Office: $1.120 miliardi
Consigli: Poetico e particolarmente ispirato, con un grande ed eterogeneo cast e delle location (Nuova Zelanda) da togliere il fiato, questo terzo capitolo di una delle saghe cinematografiche più famose e di successo di tutti i tempi è qualcosa di spettacolare ed entusiasmante, un viaggio indimenticabile nonché una pellicola che ha segnato la storia del cinema moderno. Per chi ha amato i precedenti capitoli, per chi apprezza le storie che si prendono il proprio tempo, per chi apprezza l'avventura, per chi cerca un titolo coinvolgente... questo è il film giusto.
Parola chiave: Diversivo.

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Bengi

giovedì 12 gennaio 2017

Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri

Poe recupera "Il Signore degli Anelli" parte 2.

Film 1279: "Il Signore degli Anelli - Le due torri" (2002) di Peter Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Personalmente il titolo ponte tra l'inizio e la conclusione della trilogia è quello che preferisco meno e nonostante questo alla fine l'ho visto più del terzo film. Anche se sembra paradossale, in effetti l'attesa della conclusione e i vari ripassi, la mia adolescenziale passione smodata per la saga, la necessaria visione per il traghettamento narrativo e, infine, l'esigenza di scrivere la tesina di maturità, sono tutti elementi che hanno contribuito all'aumento vertiginoso delle visioni de "Le due torri". Che sì, sarà tra i tre il meno riuscito, ma questo non vuol dire che non sia lo stesso un bel film.
Forse parte dell'"antipatia" nei confronti della pellicola sta proprio nella mancanza di un inizio e una fine del suo percorso narrativo - per quanto formalmente Peter Jackson li abbia costruiti -, di sicuro all'epoca ricordo che per me questo fu il capitolo più faticoso perché sì, mi dava nuovo succoso materiale da contemplazione, ma non mi portava ancora alla conclusione. 15 anni dopo le cose sono cambiate e certi entusiasmi irrazionali riesco a gestirli in maniera più sana, per cui non è più capitato di attendere in maniera così estenuante qualcosa (grazie al cielo) e, col senno di poi, ho ampiamente rivalutato il quadro d'insieme della trilogia.
Pur rimanendo l'episodio più debole a mio avviso, "The Lord of the Rings: The Two Towers" è forse quello che meglio sintetizza l'animo di tutta la storia. Senza l'elfico candore a distrarre l'attenzione o l'epicità conclusiva dei toni de "Il ritorno del re", di fatto qui siamo di fronte ad una sintesi asciutta e onestà di che cosa sia il mondo creato da Tolkien. Che è anche tutte le altre cose, ma di fatto ci prepara all'era degli uomini che, qui più che negli altri due episodi, sono protagonisti del racconto.
Effetti speciali sempre particolarmente notevoli con un Gollum che è uno spettacolo da guardare e al quale la trama fornisce non poco spazio per l'introspezione, ben più che a molti altri personaggi di contorno; peccato che l'Academy non abbia avuto il coraggio o la lungimiranza di riconoscere qualcosa ad Andy Serkis per il suo lavoro sul personaggio. La regia di Jackson riesce sempre a dare un senso di movimento, un dinamismo che mi lascia stupito tutte le volte per la lucidità con cui è stata affrontata questa sfida e il senso di unità di tutti e tre i capitoli. Non credo sia facile riuscire a dare un'idea d'insieme unitaria spalmata su tre capitoli, per quanto questi siano stati girati più o meno simultaneamente. E, altra nota particolarmente positiva, la colonna sonora di Howard Shore è uno spettacolo da ascoltare.
Insomma, "Le due torri" è un bel film e in tutta onestà questa sua ennesima visione mi ha ancora una volta e ancora di più convinto che la trilogia de "Il Signore degli Anelli" è una delle cose che amo di più al mondo.
Ps. 2 premi Oscar (effetti speciali e montaggio sonoro) su 6 candidature tra cui Miglior film.
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Sean Astin, Liv Tyler, John Rhys-Davies, Bernard Hill, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Christopher Lee, Robyn Malcolm, Sean Bean, Ian Holm, Andy Serkis.
Box Office: $926 milioni
Consigli: Diciamo che magari avere una vaga idea di cosa sia successo prima avrebbe senso, ma anche volendosi buttare senza il pregresso ce la si può abbastanza fare lo stesso. Certo, non è un film per ogni occasione visto quanto dura (praticamente 3 ore) e sono sicuro che non a tutt* piaccia il fantasy così spinto, per cui mi limiterò a dire così: se vi è piaciuto il primo film, il libro da cui è tratto, Tolkien in generale o Peter Jackson come regista, il genere o i film con lunghe battaglie "Le due torri" sarà entusiasmante. Per gli altri credo che o si ami o si odi.
Parola chiave: «[...] alla prima luce del quinto giorno, all'alba, guarda ad Est.»

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martedì 3 gennaio 2017

Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello

Scandalosamente, Poe non aveva MAI visto questa saga. La mia saga preferita. Con alcuni dei miei film preferiti.
Ho deciso di rimediare.

Film 1270: "Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello" (2001) di Peter Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: E' inutile, non c'è niente da fare: capolavoro.
Non voglio ripetermi per l'ennesima volta, ormai avrò visto questo film più di una ventina di volte, per cui cercherò di essere breve. "La compagnia dell'anello" è un fantasy stupendo e l'inizio di un'avventura epica, una pellicola che mi ha fatto innamorare del cinema e della sua magia e che non potrò mai smettere di apprezzare e amare per questo e un milione di altri motivi. Il mondo immaginato da Tolkien e ricreato da Jackson è il mio piccolo rifugio di felicità in cui, di volta in volta, ritrovo personaggi che adoro, una storia che mi appassiona, effetti speciali, tecnica e qualità eccellenti e, soprattutto, mi ricordo di quella prima volta al cinema estivo all'aperto che, per me, ha cambiato tutto.
Ps. 13 candidature agli Oscar del 2002 tra cui Miglior film e regia e 4 premi vinti (fotografia, trucco, effetti speciali e colonna sonora).
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Christopher Lee, Hugo Weaving, Sean Bean, Ian Holm, Andy Serkis.
Box Office: $871.5 milioni
Consigli: C'è stato un periodo, all'inizio della mia infatuazione irrazionale, in cui guardavo questa pellicola una volta alla settimana. Conosco ancora a memoria il dialogo in inglese tra Galadriel e Frodo, possiedo i dvd della versione normale ed esteta di tutti e tre i capitoli... Insomma, posso solo dire che vedere la saga de "Il signore degli anelli" almeno una volta nella vita va fatto. Perché magari non vi piacerà, ma almeno avrete elaborato argomentazioni valide in proposito che vadano oltre il banale «dura troppo». Oppure chissà, magari potrebbe pure piacervi...
Parola chiave: Moria.

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Bengi

venerdì 18 novembre 2016

Film 1241 - Deep Impact

Tornato a casa, il Netflix italiano mi propone una pellicola che da anni desideravo recuperare. Anche perché l'ho sempre confusa con un milione di altri titoli, per cui mi piaceva l'idea di fare un attimo di chiarezza...

Film 1241: "Deep Impact" (1998) di Mimi Leder
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Gli effetti speciali sono quelli che sono (del resto eravamo negli anni '90!) e rivisti oggi sono il segno tangibile di quanto la tecnologia sia stata migliorata, in ogni caso questo disaster movie non fa particolarmente centro e la colpa non è certo della computer grafica.
Tra tutti i titoli di questo genere, devo dire che "Deep Impact" è certamente quello più debole e disomogeneo per cast, personaggi, storia. Troppi intrecci narrativi conducono ad un epilogo poco soddisfacente, senza contare che dei protagonisti ci frega davvero il giusto (a parte di Téa Leoni, che ovviamente è l'unica a sacrificarsi per fare pace col papi). Dunque molto, molto rumore per nulla che si risolve in un nulla di fatto francamente troppo facile e forse un po' ingenuo. Non so se la scelta di mandare a segno solo uno degli asteroidi sia stata voluta dalla sceneggiatura o dalle mancanze degli effetti speciali (o del budget, fermo a 80 milioni), in ogni caso la sensazione è che l'arco narrativo rimanga incompiuto in quanto tutto ciò per cui ci si era preparati - noi che guardiamo e i personaggi - non avviene e tutti i dialoghi, le scene, i drammi annunciati e verificati si vanificano in nome di una sorta di happy ending molto comodo.
In tutto questo, come dicevo, un universo sovraffollato di personaggi che, necessariamente, finisce per rimanere sulla superficie, per una bidimensionalità che, in quel momento, era ancora solida prerogativa dei blockbuster senz'anima. "Deep Impact" non si sottrae al diktat dell'epoca e si gioca una diversificazione umana che passa solamente attraverso lo stereotipo e finisce per svilire una storia già di per sé ricca di avvenimenti senza il bisogno di un sovraccarico di racconti personali che poi, vuoi o non vuoi, si risolvono in un sadico gioco di sceneggiatura: o sopravvivi o muori. Non c'è tempo per conoscere tutti, figuriamoci per appassionarsi a loro.
In tutto questo marasma di testosterone eroico - abbiamo perfino il ragazzino che per salvare la sua innamorata decide di emanciparsi e sposarla -, la cosa che mi ha colpito in positivo è stata un non trascurabile dettaglio tecnico: la regia è di una donna, il che è inusuale in questo genere. Alla Leder niente da recriminare, anzi, mi pare che il suo lavoro l'abbia svolto egregiamente considerato il contesto.
Dunque un risultato finale così così per una pellicola di "distruzione di massa" che parte in quarta ma finisce per tradire il genere a cui vuole appartenere per concentrarsi su un finale all'"Armageddon - Giudizio finale", rovinando il classico piacere del vedere tutto radersi al suolo. Per finta.
Cast: Robert Duvall, Téa Leoni, Elijah Wood, Vanessa Redgrave, Maximilian Schell, Morgan Freeman, James Cromwell, Jon Favreau, Laura Innes, Richard Schiff, Leelee Sobieski, Blair Underwood, Dougray Scott.
Box Office: $349.5 milioni
Consigli: Pellicola ludica imperdibile per chi apprezza il genere che tutto distrugge e poco risparmia, anche se il risultato finale è più ibrido del solito. Il che non è necessariamente un bene, visto il caos di personaggi e sottotrame che la storia ci profila, finanedo per mischiare e chiamare in causa troppo e concludere con troppo poco. Il cast è variegato e non si faticano a riconoscere i volti famosi (c'è perfino un giovanissimo e sempiterno Frodo Baggins), gli effetti speciali sicuramente all'avanguardia per l'epoca, in ogni caso "Deep Impact" è una pellicola solo per chi ha davvero voglia di recuperarla.
Parola chiave: Meteorite.

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Bengi

mercoledì 2 dicembre 2015

Film 1041 - The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe

Cinema pre-discoteca e tutto molto improvvisato e divertente!

Film 1041: "The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe" (2015) di Breck Eisner
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Leo
Pensieri: Questa pellicola mi incuriosiva per una serie di elementi, il principale dei quali era capire quanto boiata potesse essere. Francamente sono rimasto sorpreso in positivo perché, pur essendo una scemenza, riesce ad intrattenere egregiamente lo spettatore. Per cui, non avendo grosse pretese e cercando precisamente una distrazione da fine settimana, "The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe" è stata una perfetta scelta.
Temporalmente si spazia nei secoli dei secoli, a livello di temi cardine si chiamano in ballo perfino le streghe e, neanche a dirlo, il protagonista è tutto d'un pezzo, forzutissimo, dall'animo nobile e... gli hanno sterminato la famiglia. Ora io non so bene perché questi uomini granitici dal bicipite facile per essere tali debbano sopportare la grande prova dell'uccisione parentale, rimane il fatto che solitamente per essere senza macchia e senza paura sta piaga ti tocca. Sarà che rende più desiderosi di vendetta e quindi motivati?
In ogni caso questa storia racconta dell'immortale Kaulder (Vin Diesel) che, maledetto da una strega in fin di vita, ai giorni nostri risulta al servizio dell'"Ascia e la Croce", un ordine sacro che si occupa del controllo delle streghe a cui ora è stata concessa la possibilità di autogovernarsi. Aiutato nei secoli dalla figura del "Dolan", un prete che lo assiste nella caccia (qui prima Michael Caine, poi rimpiazzato da Elijah Wood che lo succede), il nostro eroe che non invecchia mai si troverà a dover affrontare nuove (o vecchie?) minacce che potrebbero portare, nemmeno a dirlo, alla fine del mondo.
Insomma, pur essendo evidente che non stiamo parlando di un capolavori né di alcunché di originale, ho comunque trovato "The Last Witch Hunter" soddisfacente e divertente, per nulla noioso. Gli effetti speciali aiutano abbastanza a rendere il tutto gradevole e ben fatto, Diesel ci mette physique du rôle e faccia da schiaffi e - a me particolarmente gradito - ci sono Wood e l'ex ragazza dei bruti de "Il Trono di Spade" Rose Leslie. Dunque un buon mix di cast, storia sciocchina e spensierata e risultato finale non male.
Cast: Vin Diesel, Elijah Wood, Rose Leslie, Julie Engelbrecht, Michael Caine, Ólafur Darri Ólafsson, Lotte Verbeek.
Box Office: $105.3 milioni
Consigli: Titolo senza pretese, è una buona scelta per una sera spensierata di relax e intrattenimento puro. Azione ed effetti speciali aiutano una trama non certo innovativa a raccontare una storia che si guarda volentieri e senza rimorsi. Certo, una volta finito il film lo si dimentica come niente, ma almeno si passano un paio d'ore senza pensieri e, non è poco, non ci si pente della scelta.
Parola chiave: Cuore.

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Bengi

mercoledì 6 agosto 2014

Film 754 - Sin City

Non lo rivedevo da tantissimo tempo. E con un seguito dietro l'angolo, dovevo rimediare!

Film 754: "Sin City" (2005) di Frank Miller, Robert Rodriguez, Quentin Tarantino
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Assolutamente particolare, ha creato un genere. Dopo "Sin City", per esempio, il passo verso "300" è stato brevissimo. Il genere fumetto riportato al cinema ha sbancato e, a distanza di tanti anni, entrambe le pellicole hanno addirittura un sequel ("300 - L'alba di un impero", mentre "Sin City - Una donna per cui uccidere" è in uscita a giorni negli USA), il che non è un caso.
Questo film - che vanta la collaborazione di ben 3 registi! - è un ottimo esempio di sperimentazione, con scelte ardite sia per quanto riguarda la violentissima (e pulp, come si dice) trama, sia per quanto riguarda la realizzazione, grazie ad uno spiccatissimo senso dello stile che dirompe direttamente dal fumetto di Frank Miller stesso. Piacciano o meno i suoi eccessi, non si può però fare a meno di notare l'incredibile lavoro che sta dietro questa produzione.
Mise-en-scène a parte, comunque, il film spicca anche per un cast che definire nutrito è un eufemismo tante sono le star che rivestono ruoli più o meno centrali: Jessica Alba, Benicio del Toro, Brittany Murphy, Clive Owen, Mickey Rourke, Bruce Willis, Elijah Wood, Alexis Bledel, Rosario Dawson, Carla Gugino, Rutger Hauer, Jaime King, Michael Madsen e Michael Clarke Duncan. Per citare i più importanti.
Insomma, per un motivo o per un altro, rivedere "Sin City" è stato affascinante quasi quanto la prima volta al cinema. Passati quasi 10 anni, infatti, non ricordavo molto della trama e questa nuova visione mi ha nuovamente soddisfatto. Mi rendo conto che non sia quello che è definibile come 'un film per tutti', però è certamente un buonissimo esempio di sperimentazione oserei dire quasi artistica. Le voci narranti fuori campo stabiliscono un contatto più diretto con ognuno dei personaggi; il bianco e nero spezzato da pochi, scelti dettagli è maledettamente intrigante; la storia di una città corrotta e letteralmente ribaltana per quanto riguarda decenza e principi morali affascinante. Insomma, questo primo "Sin City" funziona. Vedremo se "Sin City: A Dame to Kill For" avrà la stessa potenza espressiva e narrativa.
Film 914 - Sin City: A Dame to Kill For
Box Office: $158,753,820
Consigli: Violento, spudorato, splatter e anche maschilista. Un mix potenzialmente detestabile che, preso per il verso giusto, invece funziona. La storia è ben architettata, i personaggi tanto vari che si sorvola più che volentieri su una certa dose di stereotipazione, il bianco e nero così glam, il risultato finale ottimo. Si segue che è un piacere ed è un noir perfetto per una serata casalinga, a vostra scelta, che sia umida e calda o piovosissima e solitaria.
Parola chiave: Goldie.

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Bengi

giovedì 10 aprile 2014

Film 693 - Il ricatto

Curiosissimo di vedere questa pellicola!

Film 693: "Il ricatto" (2013) di Eugenio Mira
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: "Grand Piano" parte in quarta e non si risparmia già da subito, giocando le sue carte appena introdotto i personaggi: il pianista prodigio Tom Selznick/Elijah Wood, ansioso e con un'enorme paura di sbagliare; la moglie Emma Selznick/Kerry Bishé, famosa attrice dalla carriera lanciatissima ormai più di quella del marito; gli amici Ashley e Wayne (Tamsin Egerton, Allen Leech), coppia un po' superficiale e semplice; chiude il cerchio il pazzo al telefono che vuole sentire Tom eseguire un pezzo praticamente impossibile da suonare senza commettere imperfezioni.
Tutti inisieme questi personaggi sono seguiti per un lasso di tempo davvero breve, ovvero pochi momenti prima del concerto-evento per il ritorno sulle scene del giovane pianista e poi durante l'esibizione. Nonostante il frangente raccontato sia piccolo, si susseguono numerosissimi avvenimenti che sconvolgeranno non poco Tom durante il suo comeback sulle scene.
A rendergli tutto maledettamente ostico ci penserà il maniaco al telefono che minaccia di sparare alla moglie o a lui nel caso in cui o non esegua alla perfezione il pezzo richiesto - pezzo già precedentemente eseguito in maniera fallimentare e motivo del ritiro dalle scene del pianista - o decida di avvisare qualcuno che possa aiutarlo. Non sarà facile, quindi, mantenere i nervi saldi per tutta la durata dell'evento: non solo perché sotto minaccia, ma perché sotto gli occhi di centinaia di percorse accorse a teatro appositamente per sentire Tom di nuovo nel suo elemento, ma al contempo curiosi di scoprire se saprà reggere la tensione del palcoscenico o nuovamente cadrà in errore durante l'esecuzione.
Chiaramente le numerose componenti in gioco generano la tensione necessaria ad una storia che corre sempre sul filo del rasoio. Bisogna dire che la trama riesce in questo a funzionare per quasi tutta la durata del film, cedendo solo ad un finale troppo sbrigativo rispetto alle premesse così minuziosamente costruite. E' un peccato nel quadro generale, ma il risultato finale è assolutamente positivo.
Da non sottovalutare, poi, gli elementi sonori e visivi. La colonna sonora si fonde alla musica classica a formare un'armonia costante che accompagna la suspanse generata dalla narrazione: un ottimo esempio di accompagnamento ad una storia thriller degna di essere definita tale.
Per quanto riguarda, invece, regia e montaggio è evidente che vi è una ricerca minuziosa di angolature e tagli, a formare quasi un flusso continuo che agevola notevolmente la narrazione e l'accompagnamento musicale fino a formare un tutt'uno. Molte riprese ricordano Hitchcock e la scelta (o l'omaggio) è più che mai azzeccata. Ho apprezzato, inoltre, le molte inquadrature che rappresentano Tom specchiato, riflesso in qualche superficie, a sottolineare il doppio sentimento nei confronti di sé stesso e della propria arte: bravura e consapevolezza del proprio talento da una parte, paura di fallire di nuovo e rifiuto di un dono da cui si è sentito tradito dall'altra. Interessante gioco di rimandi sia visivo, quindi, che narrativo.
Insomma "Il ricatto" è stato un film che mi ha lasciato piuttosto soddisfatto, principalmente grazie a un lavoro generale che dimostra minuzia e cura dei particolari. Peccato per il finale un po' troppo hollywoodiano con il protagonista che improvvisamente diventa Rambo. Si poteva, forse, cercare un'altra soluzione per concludere, magari anche meno frettolosamente. In generale, comunque, un buon esempio di cinema thriller contemporaneo.
Film 693 - Il ricatto
Film 1779 - Grand Piano
Box Office: € 242.055 (al debutto in Italia)
Consigli: Agli amanti delle storie cariche di tensione e suspense di sicuro il film piacerà. C'è una buona ricerca stilistica dell'immagine e una musica di accompagnamento veramente bella ed intensa. Una pellicola piacevole da seguire. Con sorpresona finale: chi è il cattivo?
Parola chiave: 'La Cinquette'.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 7 gennaio 2013

Film 494 e 496 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

Siccome sono andato al cinema sia il giorno di uscita (13 dicembre) che quattro giorni dopo, ho pensato di raccogliere i pareri su questa pellicola - che ho visto sia in due dimensioni che in 3D - in un unico grande contenitore, cercando di esplicitare il parere su entrambe le visioni confrontandole allo stesso tempo.


Film 494: "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato" (2012) di Peter Jackson
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Era da qualche anno che non tornavo nella Terra di Mezzo. Sebbene la trilogia dell'Anello sia certamente tra le mie preferite in assoluto, era in effetti da un po' che la trascuravo in favore di altri titoli o telefilm. Tornare nella Contea, quindi, ha innanzitutto scatenato in me un effetto nostalgico.
Ero, devo ammetterlo, piuttosto scettico rispetto a questa operazione commerciale, troppo vicina a tre pellicole che, a modo loro, hanno fatto una parte di storia del cinema. La paura, come sempre in queste occasioni, era legata al fatto che questa prima parte di prequel fosse non solo inferiore alle aspettative dei fans, ma proprio una boiata pazzesca. Felicissimo di essermi dovuto ricredere.
"The Hobbit: An Unexpected Journey", infatti, è un piccolo gioiello nel suo genere e dimostra quanto Peter Jackson sia davvero portato a raccontare storie fantasy che prevedano battaglie, intrighi e momenti di forte impatto visivo. La sua mano è certamente rimasta allenata dai tempi della precedente trilogia ("La compagnia dell'anello" è del 2001) e va premiata la maestria con cui è capace di legare un'inquadratura all'altra, esaltando in particolar modo i momenti di scontro bellico che giovano di carrellate e planate dall'alto veramente spettacolari.
Aspetti tecnici a parte (gli effetti speciali sono, come al solito, un passo avanti a tutti), la storia riesce a ricollocarsi perfettamente all'interno dei precedenti racconti e, nonostante i dubbi di molti riguardo allo 'sbrodolamento' de "Lo Hobbit" in 3 nuovi film, a mio avviso questo primo episodio è di grande impatto e per niente tirato via.
Jackson ha affermato di aver ampliato la storia originale grazie all'apporto di numerosi scritti collaterali ed appendici di Tolkien, riuscendo così a tirare fuori dall'avventura di Bilbo abbastanza materiale per poter rendere appetibili gli altri due capitoli successivi a questo. Vedremo.
Il mio scetticismo rimane, più che altro riguardo al prossimo "Lo Hobbit: La desolazione di Smaug", pellicola-ponte tra un inizio e una fine che non si compiono durante la durata di quest'ultimo titolo. Come per "Le due torri", infatti, il rischio è che il capitolo di mezzo, di transizione, sia meno efficace dei due che decretano ufficialmente l'inizio e la fine della saga. Ma, anche lì, dovremo attendere fino al 12 dicembre 2013 per vedere confermate aspettative e delusioni.
Detto questo, sono rimasto piacevolmente colpito da questa nuova avventura che vede coinvolti lo hobbit Bilbo (ma perchè ne "Il Signore degli Anelli" dicono 'l'hobbit'?) e una miriade di nani folli, volgari, stupidi, coraggiosi e divertenti. Un po' come fosse la Biancaneve della situazione, Bilbo si vedrà costretto a fare un po' da balia ad un chiassoso gruppo di (inizialmente) burberi personaggi che finirà, chiaro, per conquistare. In palio c'è, oltre all'amicizia, la necessità di riscatto di un intero popolo (i nani) e la possibilità di mettersi in gioco dello stesso Bilbo. L'avventura, come già Gandalf prediceva a Frodo, lo cambierà tanto da non poter più tornare ad essere quello di prima.
Se i grandi topic, insomma, non sono cambiati, bisogna ammettere che comunque "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato" ha un suo fascino personale davvero magnetico e convince appieno sia per trama che per i suoi protagonisti.
Per un progetto così ambizioso da non aver visto la luce per anni interi, questo risultato è ovviamente una grandissima conquista.


Film 496: "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato 3D" (2012) di Peter Jackson
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Jé, Valeria, Alessandra, Laura
Pensieri: Rivedere questa pellicola una seconda volta mi ha aiutato a concentrarmi meglio su quei dettagli e passaggi che mi ero perso a causa dell'eccitazione della prima volta che mi avevano portato ad una chiacchiera compulsiva da commento di ogni cosa. Il silenzio è d'oro.
Già, perchè una delle cose più belle che caratterizzano questo film è la colonna sonora. Dopo aver musicato i precedenti tre, Howard Shore ritorna qui in grande stile, riprendendo e aggiornando i temi classici che avevano accompagnato la precedente avventura (riconoscibili i motivi della Contea e di Gollum). Con 3 nomination all'Oscar e due premi vinti, è probabile che anche questa volta l'Academy gli riconosca quantomeno una candidatura.
Stesso discorso per gli effetti speciali, anche se di certo gli avversari ("Vita di Pi" in primis) sono più agguerriti rispetto agli anni precedenti.
Il 3D - che di solito non apprezzo - risulta ben calibrato e mai fastidioso ed effettivamente appropriato in un quadro di che combina immagini mozzafiato con il meglio della tecnologia digitale disponibile. La spesa in più ha avuto, quindi, un suo senso.
Magnifico, poi, ritrovare (digitalmente molto migliorato!) uno dei personaggi più famosi della storia del cinema contemporaneo: Gollum , più sdoppiato di personalità che mai, è una vera delizia digitale. Capace di espressioni che il più impegnato Daniel Radcliffe non riuscirebbe nemmeno a sognarsi, è davvero di una potenza straordinaria: pazzo, divertente, inquietante e viscido, eppure tra i personaggi più riusciti di tutto il progetto.
Grande ritorno anche degli storici Frodo/Elijah Wood, Bilbo/Ian Holm e Saruman/Christopher Lee nonché della mia preferita Galadriel/Cate Blanchett (unico personaggio femminile ad avere più di due battute. Che poi in totale siano 5 non conta) e, chiaramente, di Gandalf/Ian McKellen tornato alla polverosa veste grigia. Riguardo a quest'ultimo va segnalato il cambio di doppiatore: Gigi Proietti ('nsomma) sostituisce Gianni Musy scomparso nel 2011.
Tornando al film, tutto sommato devo dire che la seconda visione mi è piaciuta ancora di più rispetto alla prima e il 3D mi ha lasciato stranamente (e piacevolmente) soddisfatto. Una grande pellicola che non ha nulla da invidiare a ciò che l'ha preceduta, in quanto completamente differente. Forse, proprio per questo, si poteva giocare un po' meno sui legami tra questo 'Hobbit' e i 3 'dell'Anello', ma capisco che la ghiotta possibilità di incassi record abbia potuto anebbiare la vista anche di coloro che avessero le migliori intenzioni.
Corretto il marketing, comunque visto quanto sono riusciti ad incassare ad oggi in meno di un mese: $824,820,000 in tutto il mondo.
E la New Line ringrazia, nuovamente, Peter Jackson. Chapeau.
Film 616 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 1050 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 641 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 701 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 1052 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 855 - Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque Armate
Film 1059 - Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Consigli: Per tutti gli amanti del fantasy, de "Il Signore degli Anelli" e di Peter Jackson questo è un film assolutamente da vedere! Per tutti gli altri, un esempio: se ce l'hanno fatta i miei genitori a vederlo tutto e farselo perfino un po' piacere, ce la può fare chiunque.
Parola chiave: Azog.

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