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lunedì 28 marzo 2011

Film 237 - The Town

Altro giro altro regalo. A febbre ormai domata, un film che desideravo vedere già da un po'.


Film 237: "The Town" (2010) di Ben Affleck
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Sforzandomi per ritrovare lo slancio dopo un periodo di lunga e faticosa magra 'creativa', eccomi che ritorno, dopo giorni di attesa, su questo "The Town" che ho visto ormai più di tre settimane fa. Tra la primavera ormai sbocciata e una personale apatia, non è stato facile ritrovare la voglia per buttare giù il mio (sempre personalissimo) pensiero su questa pellicola. Cominciamo.
Ben Affleck torna alla regia dopo il successo di critica del precedente "Gone Baby Gone" (una nomination agli Oscar per Amy Ryan come attrice non protagonista), ma, questa volta, prende parte in prima persona al suo progetto. Lo rivediamo, così, nei panni di attore che aveva dismesso da un po' (ultima parte che si ricorda in "State of Play" e nemmeno tanto memorabile).
Il risultato complessivo di questo film è buono. L'insieme tiene, gli attori sono tutti molto capaci e credibili nel proprio ruolo. Particolarmente impressi rimangono Jeremy Renner (con quella faccia un po' cagnesca) e la delicatezza di Rebecca Hall ("Vicky Cristina Barcelona") che, nel film, è vittima e chiave della storia. Interessante poi lo spunto rapina-malavita-tentativo di uscirne, sviluppato in maniera neanche troppo banale nonostante le innumerevoli variazioni sul tema.
La regia è funzionale alla narrazione aiutata da un buon montaggio che tiene bene la suspance nei vari episodi delle rapine. Il mix finale è più che positivo.
Nel periodo pre-Oscar di quest'anno, tra l'altro, si era molto parlato di questa pellicola come una delle favorite alle categorie principali. Nella realtà, le cose sono andate un po' peggio: un'unica nomination di Renner (la seconda in due anni dopo quella per "The Hurt Locker") come attore protagonista. Il vincitore è poi stato Christian Bale per "The Fighter".
Curiosità. Alcuni degli attori del cast vengono dal mondo della tv: Jon Hamm ("Mad Men") e Blake Lively ("Gossip Girl").
E' il penultimo film dell'attore Pete Postlethwaite - conosciuto ai più per cult come "Nel nome del padre", "I soliti sospetti" e di recente visto in "Inception" - morto il 2 gennaio di quest'anno.
Cameo per il premio Oscar Chris Cooper, qui padre galeotto di Affleck/Doug MacRay.
Consigli: Un film interessante, specialmente nella prima parte, con una bella scena di rapina in banca. Perde un po' nel finale con una certa retorica da film di genere che richiede il sacrificio degli antieroi. Tutto sommato, comunque, da vedere (con attenzione).
Parola chiave: Krista Coughlin.

Trailer

Ric

martedì 16 novembre 2010

Film 184 - Gone Baby Gone

Nuovo lunedì, nuova cena (con intrusa imprevista) e, ovviamente, nuovo film.


Film 184: "Gone Baby Gone" (2007) di Ben Affleck
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea, Andrea Puffo, Diego, Gianpaolo
Pensieri: Una bambina è stata rapita alla madre (Amy Ryan) incapace, distratta e ubriacona e la zia richiama l'attenzione dell'opinione pubblica per smuovere la situazione. Vengono chiamati anche gli investigatori privati Patrick Kenzie/Casey Affleck ("L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford", "Will Hunting - Genio ribelle") e Angie Gennaro/Michelle Monaghan ("Eagle Eye", "Mission: Impossible 3", "North Country - Storia di Josey") per tentare strade in cui la polizia riuscirebbe poco a districarsi. E così parte la discesa nei bassi fondi, incontrando i personaggi più disparati e disperati, accomunati tutti fondamentalmente da due cose: la pistola e la parolaccia facile.
In questo racconto di una storia decisamente non facile, Ben Affleck dimostra di sapersi destreggiare bene nella direzione della pellicola. Forse il fatto che, spesso, la critica lo voleva più analfabeta che creativo ha reso possibile il piccolo miracolo di elevare il nostro Ben ad autore quantomeno degno di affiancarsi alla schiera dei 'veri' registi. Probabilmente il discorso che vale sempre si adatta perfettamente anche qui: cosa ti aspetti da uno che per qualche tempo è stato famoso solo per essere il fidanzato di Jennifer Lopez? E se poi questo decide di fare un film, lo scrive e dirige ed il risultato alla fine è migliore di quanto ti aspettassi è perchè lui è stato effettivamente bravo o semplicemente il solo fatto che abbia messo insieme una serie di passaggi più complessi del normale lo ha reso, inconsciamente, degno di merito?
Ammetto di essermi posto la domanda più volte. Il mio parere è che Affleck personaggio sia stato a volte preso di mira ingiustamente, forse perchè agli albori affiancato a Matt Damon, per il quale il giudizio del grande pubblico e della critica è sempre stato più favorevole. Scrollarsi di dosso la fama di 'bambinone' grande e grosso non è facile, specie se peggiori fidanzandoti con una che ha più la reputazione di viziata che di cantante. Seguono premi per le peggiori interpretazioni ("Amore estremo - Tough Love") e anni di film davvero sbagliati (oltre al già citato sono da aggiungere "Daredevil" e "Jersey Girl") a decretare definitivamente l'affossamento del nostro eroe. Che si riprende dopo qualche anno a suon di famiglia, Coppa Volpi e regia.
Il risultato, in definitiva è buono, un'opera prima intensa, ma non banale, che evita lo scivolone del retorico o della lacrimuccia a tutti i costi. I fatti sono quelli che sono, né più né meno e non importa quanto siano terribili, devono essere raccontati. La verità è spaventosamente dura, l'accettazione e la scelta (come avremmo reagito noi fossimo stati al posto di Patrick Kenzie? Non si può fare a meno di chiederselo) qualcosa di assolutamente personale.
Insomma, un bel film, non facile, ma di grande effetto.
Ps. Nomination all'Oscar per Amy Ryan come miglior attrice non protagonista.
Consigli: Potrebbe essere utile confrontare questa pellicola con il romanzo da cui è tratta ("La casa buia" di Dennis Lehane) per verificare quanto la trasposizione di Affleck sia stata fedele.
Parola chiave: Remy Bressant.



Ric